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  • Il Sole e la Chiesa di Pătrăuţi, presentati all’Istituto di Fisica Atomica di Magurele

    Il Sole e la Chiesa di Pătrăuţi, presentati all’Istituto di Fisica Atomica di Magurele

    Proiezioni simboliche della luce del sole nella Chiesa Santa Croce di Pătrăuţi: una scoperta unica in Romania, frutto di 15 anni di attenti studi e osservazioni condotti dal suo parroco Gabriel Herea, è stata presentata il 18 gennaio all’Istituto di Fisica Atomica di Magurele, che si trova nelle vicinanze di Bucarest. Praticamente, si tratta di allineamenti tra spazi simbolici della chiesa e i raggi del Sole, nei giorni importanti del calendario liturgico e solare.



    Costruita nel 1487 dal principe moldavo Stefano il Grande, che regnò dal 1457 al 1504, e definito da Papa Sisto IV come vero campione della fede cristiana, la Chiesa di Pătrăuţi, che si trova in provincia di Suceava, nel nord della Romania, è il più vecchio luogo di culto conservato in forma originale tra quelli fondati dal principe. E’ anche la più vecchia chiesa ortodossa monumento UNESCO in Romania, nel cui patrimonio è stata inserita nel 1993, la più vecchia chiesa costruita in stile moldavo e anche la chiesa con i più antichi affreschi interni ed esterni della Moldavia.



    D’altronde, la storia attraversata negli ultimi 15 anni da questo luogo di culto pieno di luce della regione della Bucovina è stata raccolta nel libro-album I Custodi della Soglia di Pătrăuţi, i cui testi sono firmati dal prete Gabriel Herea e Tudor Catalin Urcan, e presentato a novembre 2018 alla 25/a edizione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania.



    La comunicazione Proiezioni solari simboliche nella chiesa medioevale di Patrauti, tenuta da padre Gabriel Herea all’Istituto di Fisica Atomica ha impressionato i ricercatori e gli scienziati presenti, compreso il ministro della Ricerca, Nicolae Hurduc. Il parroco ha spiegato il fenomeno a Radio Romania Internazionale.




  • Custodi della Soglia di Pătrăuţi, Imperatore Bianco e il parroco Gabriel Herea a Gaudeamus 2018

    Custodi della Soglia di Pătrăuţi, Imperatore Bianco e il parroco Gabriel Herea a Gaudeamus 2018

    “I Custodi della Soglia di Pătrăuţi”: un libro-album che racconta la storia attraversata negli ultimi 15 anni da un luogo di culto pieno di luce della regione della Bucovina, incluso nel patrimonio dellUNESCO. Costruita nel 1487 dal principe moldavo Stefano il Grande, che regnò dal 1457 al 1504, e definito da Papa Sisto IV come lAtleta di Cristo, la Chiesa Santa Croce di Pătrăuţi, che si trova in provincia di Suceava, nel nord della Romania, è il più vecchio luogo di culto conservato in forma originale tra quelli fondati dal principe. E anche la più vecchia chiesa ortodossa monumento UNESCO in Romania, nel cui patrimonio è stata inserita nel 1993, la più vecchia chiesa costruita in stile moldavo e anche la chiesa con i più antichi affreschi interni ed esterni della Moldavia.



    Dal 2003, il suo parroco è padre Gabriel Herea, il cui destino si immedesima con quello della chiesa da 15 anni. Il giovane prete è anche autore di libri. Nel 2018, presso leditrice Meteor Publishing, è uscito il libro-album “I Custodi della soglia di Pătrăuţi”, che punta in particolare sugli affreschi restaurati negli ultimi anni e sulle proiezioni iconiche del sole in vari momenti dellanno. Il volume, che spicca anche per una grafica elegante, è stato presentato il 15 novembre alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania.



    E frutto della collaborazione tra lAssociazione Amici della Bucovina e i volontari di Art&Heritage Association Romania, e dellimpegno e della dedizione di unintera equipe: i testi sono firmati dal parroco Gabriel Herea e Tudor Catalin Urcan, le foto sono di Petru Palamar, Costin Popescu e Dragos Lumpan, che hanno lavorato accanto ai redattori editoriali Nicoleta Zagura e Cristian Mucileanu.



    Per la stessa occasione, la stessa editrice ha lanciato anche “LImperatore Bianco”, una fiaba che racconta la storia dei Monti Carpazi, plasmata dallo stesso padre Gabriel Herea e illustrata dai disegni di Nane Crasnean Neagoe. Accanto al parroco, tra gli ospiti invitati a Gaudeamus per presentare i libri, Tereza Sinigalia, professoressa allUniversità di Arte “George Enescu” di Iasi, e Costin Popescu, professore presso la Facoltà di Lettere dellUniversità di Bucarest.



    La presentazione del libro allo stand di Meteor Press alla Fiera Gaudeamus ha ricosso un reale successo tra il pubblico di tutte le età. In unintervista a Radio Romania Internazionale, il parroco Gabriel Herea ha spiegato il messaggio del suo libro e il significato della luce che inonda ogni giorno la Chiesa Santa Croce di Pătrăuţi.



    “I custodi sono tutti coloro che vegliano. Ci dobbiamo domandare dove si trova la soglia. La soglia sta tra Cielo e Terra. I primi custodi sono gli angeli, come si legge anche nella Bibbia. Però Dio ha regalato agli esseri umani la possibilità di costruire delle soglie e porte tra Cielo e Terra. Ce lo racconta la Bibbia stessa – con Davide, Mosè o Salomone. Limmagine del Tempio di Dio nel Cielo altro non è che una porta tra Cielo e Terra. Certo, sono gli angeli a vegliare questo porta. Però, siccome è più materiale rispetto ad altre, ha bisogno anche degli esseri umani, sia per la costruzione che per la veglia. La veglia è sia fisica che spirituale, poichè vanno difesi sensi e significati. In fin dei conti, la Chiesa è una cosmonave, una porta tra Cielo e Terra che viene “attivata” durante la Sacra Liturgia. Ho il coraggio di dire che Stefano il Grande ne era consapevole. Quando costruì la Chiesa di Pătrăuţi e tutti gli altri luoghi di culto, lasciò delle impronte nellarchitettura, nella pittura, nellarmonia tra lo spazio sacro e il Cielo, il Sole, quindi edificò delle porte verso il Cielo. Siamo tutti chiamati ad essere i Custodi della Soglia”, ha spiegato Padre Gabriel Herea a Radio Romania Internazionale.



    Una luce fruttuosa e generosa quella che inonda ogni giorno la Chiesa Santa Croce di Pătrăuţi e che ti rallegra lanima, ha detto ancora il parroco. Cè tanta gente che comprende questo spirito, ha aggiunto Gabriel Herea, con la convizione che la cultura romena e universale assumerà il significato della chiesa. Poichè assumere una realtà culturale significa mantenere il senso di quello spazio e diventare un Custode della Soglia!



    Buon viaggio a Pătrăuţi, nel cuore della Bucovina! Il parroco Gabriel Herea è un vero Angelo Custode per tutti i visitatori!





  • Usanze di Natale e auguri dalla Bucovina

    Usanze di Natale e auguri dalla Bucovina

    Radio Romania Internazionale vi rivolge i migliori auguri di Buon Natale e vi offre un programma speciale dedicato alla Natività di Cristo e a scoprire le usanze e le tradizioni dei romeni.



    Le Feste Natalizie cominciano in Romania, Paese a maggioranza ortodossa, il 6 dicembre, con la Festa di San Nicola, quando i bambini aspettano Babbo Nicola — la nostra Befana – a riempire gli stivali con dolcetti e regalini. Le celebrazioni, in cui, come vuole la tradizione, la famiglia è tutta riunita attorno allalbero di Natale, passano per la festa di Capodanno, per concludersi con la Festa di San Giovanni, il 7 gennaio. Le tradizioni si sono meglio conservate soprattutto negli ambienti rurali, dove gli auguratori vanno da una casa all’altra per annunciare la Natività.



    Come tradizione gastronomica, a Natale si preparano gli involtini di carne suina tritata, in foglie di verza in salamoia, salsicce, arrosto di maiale, e sottaceti come contorno. Il dolce tradizionale è il panettone al cioccolato e noci, ma spiccano anche le torte e tanti altri dolcetti. In alcune regioni del Paese si prepara anche una immensa ciambella di impasto intrecciato, addobbata in un modo speciale, chiamata “Natale”.



    Una della regioni in cui le usanze natalizie e i costumi si conservano perfettamente e vengono tramandati da una generazione all’altra è la Bucovina, la bellissima contrada del nord della Romania, che vanta i numerosi monasteri patrimonio dell’Unesco, tra cui spiccano quella di Voronet, nota anche come la Sistina dell’Oriente, per il suo affresco raffigurante il Giudizio Universale, ma anche quelle di Patrauti, Humor, Arbore o Sucevita. Una regione “raccontata” agli ascoltatori da Radio Romania e Radio Rai a settembre 2013, sul cammino della “Via dei faggi”, dedicato all85esimo anniversario del servizio pubblico di Bucarest.



    Radio Romania Internazionale è andata a trovare, per via delle onde, padre Gabriel Herea, il parroco della Chiesa di Patrauti, in provincia di Suceava, costruita nel 1487 dal principe moldavo Stefano il Grande, che regnò dal 1457 al 1504.



    La Chiesa Santa Croce di Patrauti è il più vecchio luogo di culto conservato in forma originale tra quelli fondati dal principe Stefano. E’ anche la più vecchia chiesa ortodossa monumento Unesco in Romania, nel cui patrimonio è stata inserita nel 1993, la più vecchia chiesa costruita in stile moldavo e anche la chiesa con i più antichi affreschi interni ed esterni della Moldavia.



    Dal 2003 al 2007, su iniziativa di padre Gabriel Herea e della moglie Anca, in questa casa è stata ripristinata l’atmosfera ottocentesca, e nell’estate del 2007 è stato aperto un museo, dovuto allo sforzo finanziario della famiglia del prete. Successivamente anche altre persone hanno appoggiato il progetto.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, Padre Gabriel Herea ha parlato del significato delle feste natalizie e ha spiegato come si preparano gli abitanti della Bucovina ad accogliere le feste natalizie.