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  • La commissaria europea Roxana Mînzatu, a Bucarest

    La commissaria europea Roxana Mînzatu, a Bucarest

    Poco dopo il suo insediamento, la commissaria europea Roxana Mînzatu ha visitato ufficialmente il suo paese di origine. Iscritta al PSD (oggi nella squadra dovernativa) nel 2000, quando aveva 20 anni, ex deputata nel Parlamento nazionale, ex eurodeputata, ex ministra per i Fondi europei, la politica romena è tra i vicepresidenti della nuova Commissione Europea, dove è responsabile anche del portafoglio “Persone, competenze e preparazione”. In questa veste, ha detto, è responsabile di circa il 20% del bilancio pluriennale dell’Unione Europea.

    Nel corso dell’incontro avuto martedì a Bucarest con in presidente in carica Klaus Iohannis, si è parlato del ruolo dell’istruzione nella lotta alla disinformazione e alla manipolazione, nonché del rafforzamento della resilienza democratica delle società europee. Secondo un comunicato stampa dell’Amministrazione presidenziale, il capo dello stato ha affermato che settori come l’intelligenza artificiale, la sicurezza e la difesa hanno una componente sociale notevole e che il successo di queste politiche dipende dal grado di preparazione e comprensione a livello della società.

    Uno degli argomenti discussi con il premier socialdemocratico Marcel Ciolacu e i ministri del Lavoro, dei Fondi europei e dell’Istruzione della sua squadra ha riguardato la Bussola – il piano di Bruxelles volto a rilanciare la competitività europea. “Non possiamo essere competitivi senza risorse umane ben formate e senza buone condizioni di lavoro. L’idea è che questa Bussola orienterà le politiche future, i finanziamenti (…). Diamo priorità alle nuove tecnologie, all’innovazione, all’accesso ai finanziamenti, all’eliminazione delle procedure amministrative pesanti, a molta semplificazione, al coordinamento tra gli stati membri. Ma possiamo fare tutto ciò di cui parliamo solo se disponiamo di una forza lavoro preparata e motivata a lavorare nei rispettivi settori”, afferma la commissaria.

    Roxana Mînzatu ha annunciato che la Commissione Europea lancerà il Clean Industrial Deal, un piano per l’industrializzazione verde del continente, che definisce come “pragmatico, incentrato su interventi in settori importanti in grado di garantire autonomia strategica all’economia europea”. Viene preso in considerazione anche il settore automobilistico, che, afferma Roxana Mînzatu, è molto rilevante per la Romania, ha garantito all’Europa la leadership mondiale e fornisce 13 milioni di posti di lavoro nell’Unione.

    In un’intervista in esclusiva a Radio Romania, Roxana Mînzatu ha espresso il rammarico per il fatto che nei programmi specializzati lanciati dalla Commissione non ci siano abbastanza beneficiari romeni nel settore della ricerca e dell’innovazione. “Ho detto a tutti i miei colleghi che siamo pienamente disponibili a lavorare ancora meglio con i fondi europei, affinché le persone possano percepire ancora di più l’impatto di questi finanziamenti”, ha concluso la vicepresidente della Commissione.

  • Una nuova Commissione Europea

    Una nuova Commissione Europea

    La nuova Commissione Europea, la seconda sotto la guida di Ursula von der Leyen, inizierà il suo mandato il 1° dicembre, dopo aver ricevuto mercoledì il via libera del Parlamento Europeo. Nel suo discorso, von der Leyen ha promesso una Commissione focalizzata sul rilancio dell’economia stagnante dell’Unione, sull’aumento della competitività, sulla riduzione della burocrazia, sullo sblocco degli investimenti e sull’eliminazione del divario in materia di innovazione rispetto agli Stati Uniti e alla Cina. Tra le priorità della sua squadra ci saranno anche il sostegno all’Ucraina, la difesa, la gestione della migrazione, l’allargamento, l’azione per il clima, la riforma del bilancio e lo stato di diritto.

    “La nostra lotta per la libertà potrebbe apparire diversa rispetto alle generazioni passate. Ma la posta in gioco è altrettanto alta”, ha detto von der Leyen agli eurodeputati. “Questa libertà non sarà gratuita. Significherà fare scelte difficili. Significherà investire massicciamente nella nostra sicurezza e prosperità. E, soprattutto, significherà rimanere uniti e fedeli ai nostri valori”, ha sottolineato Ursula von der Leyen.

    La prima iniziativa dell’Esecutivo comunitario sarebbe la “Bussola della competitività”, un piano strategico per far crescere l’economia europea. Si baserà su tre pilastri: l’innovazione, il piano per l’industria e la sicurezza economica, che implica una maggiore autonomia europea.

    Tra i vicepresidenti esecutivi della Commissione, la romena Roxana Mînzatu coordinerà le politiche sociali, le competenze, la formazione professionale o alcune politiche educative. Nel suo portafoglio sarà compreso anche il nuovo Fondo sociale per il clima, di cui 6 miliardi di euro spetteranno alla Romania per misure volte a ridurre la povertà energetica. Inoltre, Roxana Mînzatu coordinerà parte delle politiche volte a preparare la società alle crisi, un concetto nuovo nell’ambito delle politiche europee. Si tratta anche di educare e preparare la società di fronte alla manipolazione.

    Inoltre, Ursula von der Leyen sostiene che l’Unione deve concedere più soldi per arrivare su misura delle spese militari di Mosca, che dedica alla difesa il 9% del prodotto interno lordo, mentre l’Europa ne stanzia in media solo l’1,9%. Il voto dato mercoledì alla nuova Commissione Europea riflette la frammentazione esistente nell’attuale Eurocamera, priva di maggioranze stabili, ma che, per la prima volta dal 1999, non ha bocciato nessuno dei commissari europei proposti, nota Politico.

    Mercoledì la nuova Commissione ha ricevuto meno voti di quelli ottenuti dalla presidente Ursula von der Leyen in estate e gode del sostegno più basso (54%) da parte del Parlamento Europeo dal 1993. Dopo il voto, la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, si è dichiarata fiduciosa in una buona collaborazione del Legislativo comunitario con la nuova Commissione.

  • Roxana Mînzatu, parere favorevole al Parlamento di Romania

    Roxana Mînzatu, parere favorevole al Parlamento di Romania

    La proposta del Governo romeno per la carica di commissario europeo nel futuro Esecutivo comunitario, la socialdemocratica Roxana Mînzatu, è stata approvata dalle commissioni specializzate del Parlamento di Bucarest. Iscritta al PSD nel 2000, quando aveva 20 anni, già deputata a Bucarest ed ex eurodeputata, ex ministro dei Fondi europei per breve tempo, Roxana Mînzatu è stata proposta per una delle cariche di vicepresidente nella futura Commissione Europea, dove guiderà il portafoglio Persone, competenze e preparazione. In questa veste, ha detto, sarà responsabile di circa il 20% del bilancio pluriennale dell’Unione Europea.

    Roxana Mînzatu ha spiegato che la posizione di vicepresidente esecutivo della Commissione comprende anche il coordinamento della preparazione alle situazioni di emergenza. “Per la prima volta, la Romania fa parte della leadership della Commissione Europea. Io rappresento non solo la Romania, in un certo senso, ma anche i paesi che hanno aderito dopo il 2004, dopo il 2007, l’Europa orientale, e penso che sia importante riconoscere che abbiamo questo ruolo a livello di Commissione. Un portafoglio molto importante, nel quale coordino direttamente fondi per oltre 240 miliardi di euro. Stiamo parlando del Fondo sociale europeo, del Fondo sociale per il clima, dell’Erasmus, oltre al denaro che già oggi entra nelle tasche dei romeni. Abbiamo discusso di istruzione e competenze, di come sosterremo gli europei che sono sempre più colpiti dalla povertà, ma sarò impegnata in tutte le politiche e decisioni che saranno prese dalla Commissione, che sono ovviamente rilevanti a livello europeo”, ha detto Roxana Mînzatu, che ha ottenuto dai parlamentari romeni 36 voti a favore e solo sei contrari.

    I liberali non hanno partecipato all’audizione, insoddisfatti del fatto che il loro partito non sia stato consultato dai partner socialdemocratici nella procedura di nomina da parte del Governo. A Bucarest, la stampa nota che il boicottaggio liberale sia solo un episodio della telenovela di amore e odio tra il PSD e il PNL, che governano insieme, ma sono anche rivali giurati nelle elezioni presidenziali e politiche che si terranno tra poche settimane.

    Come procedura, per Roxana Mînzatu segue un nuovo round di audizioni, questa volta nelle commissioni per l’occupazione e per la cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo. Il corrispondente di Radio Romania a Bruxelles precisa che la sua audizione è in programma martedì 12 novembre. I commentatori scommettono già su un parere favorevole per la candidata romena anche dagli eurodeputati, poiché le commissioni specializzate riproducono, in generale, l’aritmetica della plenaria della nuova Eurocamera, dominata dalle tre principali famiglie politiche che forniscono anche i membri della Commissione: popolari, socialisti e liberali.

  • Roxana Mînzatu, vicepresidente della Commissione Europea

    Roxana Mînzatu, vicepresidente della Commissione Europea

    Dopo i ritardi causati da negoziati tesi, la presidente della Commissione Europea, la conservatrice tedesca Ursula von der Leyen, ha presentato ieri la composizione della nuova squadra. La Romania ha, per la prima volta, la carica di vicepresidente dell’Esecutivo comunitario, che sarà ricoperta dall’attuale eurodeputata socialdemocratica Roxana Mînzatu.

    Ministro per breve tempo a Bucarest, dove tra giugno e novembre 2019, ha gestito il dicastero degli investimenti e dei progetti europei, Roxana Mînzatu sarà a Bruxelles commissario per competenze e preparazione, posti di lavoro, diritti sociali e demografia. Lei ha dichiarato che il campo che spetta alla Romania, vale a dire il mercato del lavoro, è essenziale per la competitività dell’Unione.

    “Non possiamo parlare di competitività dell’Europa senza le persone. Di quale competitività si può parlare, senza abbastanza lavoratori in tutte le industrie e per tutte le tecnologie? Di chi è la competitività, se c’è povertà, se c’è conflitto sociale, se i giovani non hanno posti di lavoro adeguati alle loro competenze?”, ha dichiarato Roxana Mînzatu.

    Anche la presidente Ursula von der Leyen ha annunciato che, oltre a preservare il modello sociale equilibrato e di sicurezza, la competitività economica resta una delle priorità dell’Unione. Il capo dell’Esecutivo comunitario ha anche insistito sull’equilibrio di genere nella sua nuova squadra. Delle 27 cariche, 11 sono ricoperte da donne e 16 da uomini. Secondo il corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, per equilibrare la bilancia, per le sei cariche di vicepresidente esecutivo sono state nominate quattro donne e due uomini.

    Sempre per equilibrio, tre vicepresidenti esecutivi provengono dall’est e tre dall’ovest del continente. Allo stesso tempo, secondo i commentatori, la distribuzione delle cariche riflette anche la necessità di Ursula von der Leyen di assicurarsi i due terzi dei voti necessari al Parlamento Europeo. Un incarico di vicepresidente è stato concesso ai radicali di destra dell’ECR, che non fanno parte della maggioranza Popolari-Socialisti-Renew.

    Nel paese, il capo del partito di Roxana Mînzatu, il primo ministro Marcel Ciolacu, dichiara che, con la sua nomina, la Romania diventa parte decisionale dell’Unione Europea. Il premier ha aggiunto che il futuro commissario romeno coordinerà sia il campo dell’istruzione che quello delle politiche sociali, nonché i programmi di finanziamento ad essi correlati, il Fondo Sociale Europeo o il Fondo per il Clima.

    L’opposizione sostiene, invece, che un portafoglio veramente importante per la Romania sarebbe stato uno con peso economico. Mentre la stampa si diverte, notando che i vicini ungheresi, famosi per la loro fronda verso i fattori decisionali di Bruxelles, gestiranno nella futura Commissione, il Benessere animale.