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  • Nuovo Governo in Romania

    Nuovo Governo in Romania

    Il nuovo Esecutivo romeno, guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha prestato giuramento lunedì sera davanti al presidente Klaus Iohannis. È stata una giornata politica intensa, una prima negli ultimi 35 anni, che ha visto la nomina del primo ministro da parte del capo dello stato, l’audizione dei ministri, il voto di investitura, il giuramento e la prima riunione del Governo. In precedenza, nello stesso giorno, i leader dei partiti pro-europei PSD, PNL, UDMR e quello dei deputati appartenenti alle minoranze nazionali avevano firmato un accordo politico per formare una maggioranza e un governo.

    Il nuovo Esecutivo ha una struttura più snella rispetto al precedente. È composto da 16 ministeri, otto dei quali guidati dal PSD, sei dal PNL e due dall’UDMR. Il Governo ha ancora tre incarichi di vicepremier, uno dei quali appartiene al PSD – senza portafoglio, e gli altri due con portafoglio – PNL e UDMR. Il Governo Ciolacu 2, come viene chiamato dai media, ha ricevuto la fiducia del Parlamento con 240 voti favorevoli, sette in più del minimo richiesto.

    Cătălin Predoiu agli Interni, Angel Tîlvăr alla Difesa, Sorin Grindeanu ai Trasporti, Alexandru Rafila alla Salute e Sebastian Burduja all’Energia hanno mantenuto gli incarichi. Ci sono anche nuovi nomi di ministri, come quelli di Daniel David per l’Istruzione o Emil Hurezeanu per gli Affari Esteri, che non sono membri del partito, ma sono sostenuti dal PNL.

    A capo del nuovo Ministero dell’Economia e della Digitalizzazione c’è il socialdemocratico Bogdan Ivan, mentre alla Giustizia arriva il deputato PSD Radu Marinescu. Altri due portafogli, ricoperti dall’UDMR, sono per lo Sviluppo, Cseke Attila, e per le Finanze, Tánczos Barna.

    Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che l’organizzazione rapida delle elezioni presidenziali e le misure volte a dare uno slancio all’ambiente imprenditoriale sono i principali obiettivi a breve termine del nuovo Governo. Il premier ha detto inoltre che la Romania ha un governo funzionale, il che manda un segnale di stabilità al settore privato romeno e agli investitori stranieri.

    Secondo il primo ministro, ci sono già segnali positivi dopo il voto del Parlamento, vale a dire che i tassi di interesse esterni ai quali il paese si indebita hanno cominciato a diminuire. Il primo ministro ammonisce inoltre che il 2025 non sarà un anno facile e che il denaro pubblico dovrà essere speso in modo decente.

    “Questa crisi economica nei paesi sviluppati è normale che si faccia sentire anche in Romania nel 2025. Avremo un anno economico difficile. La Romania non può offrire servizi pubblici come nell’Occidente, con entrate al bilancio alle quali non tutti contribuiscono”, ha detto il premier Marcel Ciolacu.

    Da parte sua, il ministro degli Interni, Cătălin Predoiu, ha dichiarato che, nel suo secondo mandato, la priorità è la lotta contro il traffico di droga. Predoiu sostiene che il personale del Ministero degli Interni continuerà a mantenere basso il tasso di migrazione, così come quello di sicurezza, che in Romania è alto rispetto ad altri stati europei.

    “Le sfide nel campo del traffico di droga, della tratta di esseri umani, della migrazione clandestina, della sicurezza informatica, del discorso basato sull’odio e delle situazioni di emergenza sono numericamente senza precedenti, complesse e talvolta si manifestano contemporaneamente. Questa nuova realtà detta anche le priorità per i prossimi anni”, ha detto Cătălin Predoiu.

    D’altro canto, il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, ha precisato che la Base Mihail Kogălniceanu (sud-est) sarà modernizzata con un investimento di 2,5 miliardi di euro, che trasformerà questo luogo nello stabilimento militare NATO più importante in Europa.

    “Ho presentato una serie di misure adottate dal Ministero della Difesa e credo che le cifre che ho presentato siano la prova che le decisioni che abbiamo preso sono state buone e continueremo ad applicarle e allo stesso tempo, cercare di aumentare il numero di attività e azioni per portare alla trasformazione o alla preservazione del campo militare come settore attraente per coloro che desiderano una carriera in questo senso”, ha dichiarato Angel Tîlvăr.

    Per la prima volta in Romania, il Ministero delle Finanze Pubbliche spetta all’UDMR. Tánczos Barna ha assicurato che le tasse non aumenteranno nel 2025 e che verrà mantenuto lo stesso sistema di tassazione.

  • 24.08.2024 (aggiornamento)

    24.08.2024 (aggiornamento)

    Politica – Il premier romeno, Marcel Ciolacu, è stato riconfermato oggi alla guida del Partito Socialdemocratico nell’ambito della convention svoltasi a Bucarest, e designato ufficialmente come candidato alle elezioni presidenziali. Nel suo discorso, Marcel Ciolacu ha presentato il programma con il quale vuole vincere le presidenziali, articolato in un piano decennale con tre direzioni strategiche: industria, agricoltura e servizi. Marcel Ciolacu ha dichiarato che, grazie all’unità, il PSD è riuscito a riconquistare la fiducia dei romeni e che propone ai cittadini “un presidente per tutti”. E’ dal 2000 che i socialdemocratici non vincono le elezioni presidenziali in Romania. Nei discorsi pronunciati oggi, hanno lanciato anche frasi pungenti contro i partner di governo liberali e battute ironiche rivolte al presidente della Romania, Klaus Iohannis. Il primo turno delle presidenziali si terrà il 24 novembre, mentre il secondo è previsto per l’8 dicembre.

    Romania – Ucraina – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha rivolto una lettera all’omologo di Kiev, Volodymyr Zelenskj, in occasione dell’anniversario del Giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina. L’Amministrazione Presidenziale riferisce che Iohannis ha espresso l’apprezzamento per il coraggio e la resilienza delle forze armate e dei civili ucraini nella lotta per difendere l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale del paese. Iohannis ha ribadito il fermo impegno di Bucarest a continuare il sostegno costante, prevedibile e multidimensionale fino alla vittoria finale dell’Ucraina e ulteriormente nel processo di ricostruzione e integrazione europea. Iohannis ha sottolineato che la firma dell’Accordo di cooperazione in materia di sicurezza tra i due paesi a luglio 2024, a margine del Vertice NATO di Washington, dimostra che il sostegno della Romania non è circostanziale, bensì a lungo termine, prevedibile e trasparente. In occasione del Giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina, il Palazzo Cotroceni di Bucarest, la sede dell’Amministrazione Presidenziale, è illuminato stasera con i colori della bandiera ucraina.

    Pensioni – Il Partito Nazionale Liberale, che fa parte della coalizione governativa in Romania, propone la modifica della nuova Legge sulle pensioni, in modo che venga corretta la situazione dei pensionati che hanno ricevuto decisioni che prevedono pensioni inferiori dopo il ricalcolo. Il leader liberale e presidente del Senato, Nicolae Ciucă, ha dichiarato che le disposizioni della legge non avrebbero dovuto essere applicate retroattivamente e che le persone che hanno visto le pensioni ridotte sulla carta, anche se non riceveranno un importo inferiore, non beneficeranno per molti anni di rivalutazioni. Secondo i dati ufficiali, sono oltre 700.000 i pensionati che hanno ricevuto decisioni di ricalcolo che prevedono pensioni inferiori. Si tratta di persone che hanno lavorato in condizioni particolari – minatori, macchinisti o nell’industria nucleare. Siccome hanno avuto la possibilità di andare in pensione prima, ora hanno meno punti nel ricalcolo. Svantaggiate sono anche le persone con disabilità, con le pensioni ricalcolate più basse persino del 60%, come ad esempio nel caso dei non vedenti. Centinaia di persone insoddisfatte hanno già cominciato a rivolgersi alle Case Pensioni per chiedere spiegazioni. Fino al 1 settembre potranno contestare le nuove decisioni e ricorrere anche ai tribunali.

    Agricoltura – Il raccolto di mais nell’Unione Europea sarà più basso a causa della siccità e dell’ondata di caldo in Romania, dove la produzione sarà ridotta del 30%. Le prospettive per il futuro raccolto di mais nell’UE sono calate da 63 milioni di tonnellate dell’anno scorso a circa 60-61 milioni, ma al di sopra della produzione del 2022, quando la siccità si è estesa in tutto il continente. La produzione romena dovrebbe scendere da quasi 11 milioni di tonnellate dell’anno scorso a meno di 8 milioni nel 2024. In Francia, i favorevoli livelli di umidità hanno mantenuto il mais in condizioni generalmente buone, e l’aumento delle superfici coltivate dovrebbe garantire una maggiore produzione, pari a oltre 14 milioni di tonnellate. In Polonia la minore semina significa che il raccolto potrebbe diminuire del 13%, mentre in Germania il raccolto di mais sarà inferiore del 2%.

    Museo dei Bambini – Il Museo dei Bambini di Bucarest ha riaperto le sue porte e attende i visitatori con nuovi tour guidati interattivi. Il più recente mostra ai bambini i segreti della fisica e della chimica. Intitolato “La Scuola di Magia – Il Castello del Mago”, propone un’esperienza multisensoriale che aiuta i piccoli a comprendere, con l’ausilio di bacchette magiche e scope incantate, gli effetti chimici e fisici dell’ambiente, in un’ambientazione tratta dal mondo di Harry Potter. Oltre al mondo della magia, i bambini potranno godersi altri tre tour nel museo: uno dedicato ai grandi esploratori degli oceani, uno dedicato al cervello umano e un altro che evoca il mondo delle fiabe classiche.

     

     

     

  • Quando si terranno le elezioni presidenziali?

    Quando si terranno le elezioni presidenziali?

    In Romania, il 2024 è “l’anno di tutte le elezioni”. Dopo le europee e amministrative svoltesi il 9 giugno, la coalizione di governo si è riunita la scorsa settimana per discutere la data delle prossime elezioni, quelle presidenziali, in un contesto di disaccordi su questo tema tra i partiti che la compongono – PSD e PNL. I liberali vorrebbero che le presidenziali si svolgessero verso la fine dell’anno, tra novembre e dicembre, mentre i socialdemocratici insistono affinché venga mantenuto il mese di settembre, già concordato informalmente dalla coalizione.

    Il PNL ribatte che la votazione nella prima metà di settembre perturberebbe l’inizio dell’anno scolastico e la campagna elettorale si sovrapporrebbe al periodo delle vacanze. Quindi le trattative sul calendario sono continuate questa settimana. Il PSD e il PNL hanno negoziato ieri, per tre ore, in una nuova riunione, senza riuscire a raggiungere un accordo definitivo neanche questa volta. Le uniche date accettabili per i socialdemocratici sono il 15 o il 29 settembre per il primo turno. La variante su cui insistono i liberali è il 10 o il 24 novembre. Il PNL afferma che i dati iniziali dell’accordo non sono più attuali e che i risultati delle amministrative conferiscono un profilo diverso alla competizione presidenziale, mentre per il PSD la decisione presa va rispettata.

    Il PSD chiede al ministro degli Interni liberale, Cătălin Predoiu, di stabilire insieme ai suoi colleghi del partito quale sarà la data – 15 o 29 settembre – e di presentarla alla riunione del governo, che potrebbe tenersi venerdì, per essere adottata con un atto normativo. ʺCredo che il ministro Predoiu, insieme al Partito Nazionale Liberale, faranno quello che hanno promesso di fare, e tenere le elezioni a settembre. Se riescono a bloccare, vediamo se lo faranno”, ha dichiarato il portavoce del PSD, Lucian Romaşcanu.

    D’altra parte, il primo vicepresidente del PNL, Rareş Bogdan, dice che l’accordo di marzo non è più attuale e che le presidenziali vanno organizzate alla scadenza, cioè a novembre. ʺI due partiti, che si sono riuniti a Poiana Braşov e a Sâmbăta de Sus, hanno deciso che i partiti si presentino con il proprio candidato alle elezioni presidenziali. Quindi, praticamente, l’accordo raggiunto a marzo è fallito, poiché ciascuno dei partiti vuole sostenere il proprio candidato alle elezioni. Quindi quella proposta, dal nostro punto di vista, è obsoleta e crediamo con estrema serietà che queste elezioni debbano essere organizzate alla scadenza costituzionale, a novembre”, ha detto Rareş Bogdan.

    Con presidenziali a settembre, novembre o dicembre, entro la fine del 2024 si dovranno tenere anche le elezioni politiche.

  • Romania, exit poll europee e amministrative (aggiornamento)

    Romania, exit poll europee e amministrative (aggiornamento)

    In Romania si sono svolte oggi elezioni europee e amministrative. Secondo gli exit poll Curs – Avangarde validi alla chiusura delle urne, i due partiti al governo – il Partito Socialdemocratico (PSD) e il Partito Nazionale Liberale (PNL) hanno stravinto le elezioni europee con il 53% dei voti. Seguono l’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR, nazionalista), con il 15%, e l’Alleanza Destra Unita (ADU), con l’11%. L’Unione Democratica Magiari di Romania è indicata al 5%. Non sono state prese in calcolo le opzioni del voto all’estero.

    Alle amministrative, il sindaco in carica di Bucarest, Nicușor Dan, sostenuto dall’ADU, ha vinto un nuovo mandato, con il 44%, a grande distanza dalla candidata socialdemocratica Gabriela Firea – 25%. Come voto politico per i consiglio provinciali, il PSD si piazza al primo posto, con il 33% dei consensi, seguiti da PNL 28%, AUR 12%, ADU 12%.

    Il PSD ha vinto le elezioni e il risultato del voto per il Comune della Capitale rappresenta una lezione di democrazia, ha dichiarato stasera alla sede del partito il leader dei socialdemocratici, Marcel Ciolacu. Le misure prese dal PSD al governo sono state apprezzate dai romeni, ha sottolineato Ciolacu.

    Dal canto suo, il leader liberale Nicolae Ciucă ha dichiarato che il voto alle europee e alle amministrative rappresenta una vittoria dei romeni che hanno impartito una lezione di democrazia e ha ringraziato coloro che sono andati alle urne e hanno optato per i valori europei.

    Il sindaco in carica della Capitale, Nicuşor Dan, si è detto sopraffatto dalla fiducia concessagli dai bucarestini. Dan afferma che avvierà, con il supporto del Consiglio Generale, un referendum locale sul modo in cui saranno divisi i soldi tra il Comune della Capitale e i comuni dei rioni.

    L’affluenza alle urne alle europee ha superato il 52 %, mentre alle amministrative del 50%. La Romania sarà rappresentata a Bruxelles da 33 eurodeputati. In Romania si terranno quest’anno anche elezioni presidenziali, a settembre, e politiche a dicembre.