Tag: politica estera

  • Priorità della politica estera romena

    Priorità della politica estera romena

    L’Unione Europea comprende che la Romania rimane uno stato forte e stabile, con priorità allineate a quelle europee, ha dichiarato la vicepresidente esecutiva della Commissione Europea per i diritti sociali e le competenze, l’occupazione di qualità e la preparazione, Roxana Mînzatu, dopo l’incontro avuto martedì a Bruxelles con il ministro degli Affari Esteri, Emil Hurezeanu. Hanno discusso del mantenimento del sostegno al processo di allargamento dell’UE, dell’ulteriore supporto fornito all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova, dello sviluppo di una visione strategica per il Mar Nero, della promozione degli obiettivi di convergenza e coesione nei negoziati sul futuro Quadro finanziario pluriennale post-2027 o del rafforzamento dell’azione europea nel campo della difesa.

    Roxana Mînzatu ha offerto maggiori dettagli sui temi affrontati con il capo della diplomazia. “Abbiamo discusso di cosa significa la forza dell’Europa attraverso la forza della Romania, non solo dalla prospettiva della sicurezza del Fianco orientale, della sicurezza energetica. Sono molteplici le valenze attraverso le quali l’Unione Europea capisce che è più forte se la Romania è forte. Abbiamo discusso anche del ruolo della Romania nel sostenere i paesi candidati, in particolare la Moldova e l’Ucraina. È importante considerare il modo in cui sosteniamo la preparazione dei paesi candidati. Il ruolo della Romania, in particolare, è fondamentale”, ha detto Roxana Mînzatu.

    La vicepresidente della Commissione Europea ha precisato che uno degli argomenti trattati durante l’incontro ha riguardato l’industria automobilistica, un settore vitale anche per la Romania. “Farò parte di questo sforzo per sostenere le industrie nella creazione di nuovi posti di lavoro e nello sviluppo di nuovi investimenti in Europa”, ha assicurato Roxana Mînzatu. Discusso anche il Piano di industrializzazione verde, che la Commissione Europea lancerà a breve, e di come la Romania possa contribuire, ma anche trarre vantaggio da chiare priorità all’interno di questo meccanismo.

    “Il nostro interesse è che la Romania sia una presenza ben sviluppata e robusta sugli schermi degli interessi diretti dell’Unione Europea”, ha dichiarato, a sua volta, Emil Hurezeanu. Il ministro ha aggiunto che l’Unione sta preparando piani, idee e documenti strategici, e la Romania ha interessi specifici in questo senso. Si tratta, spiega Emil Hurezeanu, di progetti della strategia del Mar Nero, della Repubblica di Moldova o del bilancio pluriennale dal 2028 al 2034.

    Durante i due giorni di presenza a Bruxelles, Emil Hurezeanu ha partecipato al Consiglio Affari Esteri e ha incontrato il segretario generale della NATO, Mark Rutte. Il ministro ha ricordato il sostegno alla sovranità, all’integrità e all’indipendenza dell’Ucraina e ha sottolineato l’importanza di continuare il sostegno multidimensionale dell’UE allo stato confinante. Ha inoltre ribadito il sostegno della Romania al percorso europeo dell’Ucraina e della Repubblica di Moldova.

    Con il capo della NATO, ha discusso degli sviluppi in materia di sicurezza sul Fianco orientale, con particolare attenzione alla regione del Mar Nero e all’ulteriore rafforzamento della deterrenza e della difesa alleate. Emil Hurezeanu ha sottolineato il contributo della Romania alla sicurezza euro-atlantica e il profondo impegno della società romena nei confronti dei valori democratici.

  • Incontro dell’ambasciatore di Romania in Italia con il direttore affari finanziari e imprese OCSE

    Incontro dell’ambasciatore di Romania in Italia con il direttore affari finanziari e imprese OCSE

    Il 6 gennaio, l’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, ha avuto un incontro con il direttore per gli Affari finanziari e imprese presso l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), Carmine di Noia, dedicato all’adesione del nostro Paese a questo organismo. In un post su Facebook, l’Ambasciata di Romania in Italia precisa che Carmine di Noia ha espresso il sostegno concesso al nostro Paese nel processo di adesione all’OCSE.

    L’adesione all’OCSE è un obiettivo notevole della politica estera romena. La Romania ha presentato ufficialmente la candidatura in occasione delle precedenti tappe dell’allargamento, rispettivamente ad aprile 2004 e novembre 2012, rinnovandola annualmente a partire dal 2016.

    Il 1 settembre 2016, tramite un decreto del primo ministro, veniva creato il Comitato Interministeriale per il coordinamento della relazioni tra la Romania e l’OCSE, che include rappresentanti di tutte le istituzioni impegnatie nell’attività delle strutture dell’organizzazione o gestiscono programmi di collaborazione. Attualmente il Comitato è coordinato dal primo ministro della Romania e il Segretariato Generale del Governo è incaricato al segretariato tecnico.

    Il 25 gennaio ianuarie 2022, il Consiglio dell’OCSE ha deciso l’avvio dei colloqui di adesione con i sei Paesi aspiranti (in ordine alfabetico): Argentina, Brasile, Bulgaria, Croazia, Perù e Romania. I candidati sono stati informati in merito alla decisione tramite una lettera del Segretariato Generale dell’OCSE, che ha sollecitato in ugual misura la conferma dell’attaccamento ai valori, ai principi e agli standard dell’organizzazione, menzionati nei suoi documenti rilevanti, precisa inoltre l’Ambasciata di Romania in Italia.