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  • Piatti natalizi romeni

    Piatti natalizi romeni

    Secondo la tradizione, il 20 dicembre, quando i cristiani ortodossi venerano Sant’Ignazio di Antiochia, nelle masserie di campagna si svolge anche il sacrificio rituale del maiale che fornisce tutta la materia prima per i piatti tradizionali di Natale in Romania: aspic, leberwurst, cotenna, lardo, ciccioli, il sanguinaccio locale, salsicce e i famosi involtini chiamati sarmale, rivendicati dall’intero spazio balcanico, ogni Paese con la propria ricetta. Tutti i preparativi cominciano nel giorno stesso del sacrificio del maiale, con un piatto offerto a tutte le persone che hanno partecipato al rituale. Si tratta di pezzi di carne, fegato e milza rosolati in una padella con un po’ di strutto. Tutto condito di vino, santoreggia, sale, pepe e accompagnato da polenta e sottaceti.

    L’antipasto tipico natalizio include cotenna, ciccioli, lardo, leberwurst e altri preparati in budella. Per il sanguinaccio tradizionale romeno, il budello del maiale viene riempito di carne macinata, riso, cipolla finemente tritata, noce moscata, sale e pepe. Si fa bollire con una cipolla intera e paprika dolce. Come primo, regnano le sarmale, gli involtini di foglie di verza in salamoia, che racchiudono un misto di carne macinata, riso e cipolla. Il tutto viene cotto in salamoia e poi passato per almeno un’oretta al forno. Le sarmale sono sempre accompagnate dalla polenta.

    Come secondi, i preparati tipici sono le salsicce fatte ugualmente in casa e l’arrosto di maiale al forno. Come contorno, sono preferiti i sottaceti. I dolci sono svariatissimi, però il sovrano si riconferma il cozonac, il panettone tradizionale romeno. Auguroni e buon appetito!

  • Pranzo pasquale in Romania

    Pranzo pasquale in Romania

    Anche per i romeni la Pasqua è da sempre una festa da passare in famiglia, riunita intorno alla tavola piena di prelibatezze tipiche: uova dipinte, agnello, pasca – la torta di pastafrolla farcita con ricotta e uva sultanina o frutta candita, e cozonac – il panettone tradizionale, al solito ripieno di crema di noci e cioccolato. Quest’anno, però, a causa della pandemia di coronavirus, dovranno attenersi al distanziamento sociale e non sarà più possibile portare in chiesa il tradizionale cestino ripieno di tutte queste bontà, per essere benedette durante la celebrazione della Risurrezione di Gesù Cristo.

    Come vuole la tradizione, le uova si colorano nel Giovedì Santo, soprattutto di rosso, come simbolo del sangue versato dal Redentore per l’espiazione dei nostri peccati. La colazione della mattina di Pasqua si fa a suon di uova sode dipinte. La loro rituale battitura è accompagnata dal saluto Cristo è risorto!, con la risposta E’ veramente risorto, che i romeni si rivolgono dalla Pasqua fino all’Ascensione di Cristo.

    I piatti principali del pranzo pasquale sono, ovviamente, a base di agnello, sia il borsch che l’arrosto con un contorno di patate. Non manca il drob, un mix di frattaglie, carne e verdure fresche. Tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino romeno.

    Buona Pasqua a tutti i fedeli ortodossi e cattolici di rito bizantino, che celebrano la Resurrezione del Signore il 19 aprile!