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  • Incontro del premier Ludovic Orban con la Camera di Commercio Italiana per la Romania

    Incontro del premier Ludovic Orban con la Camera di Commercio Italiana per la Romania

    “Metteremo in campo delle risorse straordinarie per finanziare progetti di investimento in infrastrutture di trasporti, energia, sanità e istruzione, condizione essenziale per lo sviluppo della Romania”. Lo ha dichiarato il premier romeno, Ludovic Orban, nel corso delle recenti consultazioni svolte insieme al ministro delle Finanze, Florin Cîțu, con i rappresentanti della Camera di Commercio Italiana per la Romania, presieduta da Roberto Musneci, sulle misure di ripresa economica preparate dal Governo di Bucarest.


    Allincontro svoltosi il 24 giugno scorso, che ha dato spazio ad un dialogo in videoconferenza con esponenti di grandi imprese italiane attive in Romania, ha partecipato anche lambasciatore dItalia a Bucarest, Marco Giungi. “Sosterremo e stimoleremo gli investimenti privati attraverso regimi di aiuti di Stato, garanzie statali, assegnazione di sovvenzioni, e in tal senso punteremo sui fondi resi disponibili attraverso i programmi dellUnione europea”, ha detto Ludovic Orban, citato da un comunicato diramato sulla pagina Facebook del Governo romeno.



    Ludovic Orban ha sottolineato che il rapido intervento dellEsecutivo ha puntato, nella prima fase, a proteggere la salute e la vita dei cittadini. Allo stesso tempo, il Governo di Bucarest ha agito per ridurre gli effetti economici generati dalla crisi del COVID-19, sostenendo lavoratori e aziende, ha detto ancora il premier, evidenziando il piano di ripresa economica da applicare nel successivo periodo, che avrà gli investimenti come elemento chiave.



    Inoltre, il primo ministro ha spiegato che il Governo svolgerà consultazioni con gli esponenti dellambiente imprenditoriale per adattare il sistema dellistruzione alle esigenze del mercato del lavoro, tenendo presente limportanza di unalta qualifica professionale per lo sviluppo economico, indica ancora il comunicato, rilevando che le consultazioni tra lEsecutivo e la comunità imprenditoriale italiana di Romania proseguiranno.



    La fonte precisa che i rappresentanti della Camera di Commercio Italiana per la Romania hanno sottolineato che la crisi economica causata dalla pandemia sanitaria ha bisogno di una risposta internazionale coordinata. Allo stesso tempo, gli imprenditori italiani in Romania hanno apprezzato il modo efficiente in cui il Governo di Bucarest ha gestito la crisi del COVID-19, nonchè la volontà di collaborare con lambiente daffari, precisa ancora lEsecutivo.



    Infatti, limportantissimo incontro del 24 giugno ha dato spazio ad un dialogo attivo con le autorità governative di Bucarest, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il presidente della Camera di Commercio Italiana per la Romania, Roberto Musneci. In seguito al lockdown generato dalla crisi sanitaria, la Camera di Commercio Italiana per la Romania ha svolto incontri con il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza e viceministro dellInterno, Raed Arafat, con il viceministro della Salute, Andrei Baciu, nonchè con il viceministro delle Finanze, Sebastian Burduja. A seguito di questi incontri e di quello dedicato ai sistemi di finanziamento alle aziende con il presidente della SIMEST, Pasquale Salzano, la Camera di Commercio Italiana per la Romania ha riassunto le prorità, presentandole al primo ministro Ludovic Orban e al ministro delle Finanze, Florin Cîțu, ha detto ancora Roberto Musneci.



    “Le priorità sono abbastanza chiare: dobbiamo combinare crescita economica e salute, e far sì che, nel tempo, laccesso ai servizi sanitari sia più agevole, pensando ad un sistema digitalizzato – nel quale lItalia ha grandissima esperienza – che comporti la crescita delle risorse finanziarie dedicate alla sanità, ma in modo sostenibile per il budget di stato”, ha detto il presidente della Camera di Commercio Italiana per la Romania, ricordando che un altro aspetto affrontato ha riguardato il sistema delle infrastrutture e la necessità di allineare la ricezione di determinate direttive europee in modo tale che non penalizzino lindustria dei trasporti romena che al momento è competitiva, nonostante le carenze infrastrutturali.



    Nel corso dellincontro con il premier e con il ministro delle Finanze, altri aspetti discussi hanno riguardato il settore HORECA, il sistema bancario, ma anche le organizzazioni non governative – “una caratteristica della nostra cultura e della nostra presenza in Romania”, ha aggiunto Roberto Musneci. Il presidente della CCIR ha spiegato che è stata sottolineata la necessità di mantenere anche nel futuro un sistema fiscale sostenibile per le aziende e un mercato del lavoro sufficientemente flessibile, perchè questi sono stati, di fatto, due dei punti vincenti nellattrarre investimenti stranieri e italiani, in particolare, in Romania.



    LItalia è tra i principali partner economici della Romania, sia in termini di scambi commerciali che di investimenti, piazzandosi al primo posto come numero di imprese registrate nel nostro Paese, con oltre 23.200 aziende attive. I dati del 30 aprile 2020 indicano che lItalia occupa la quinta posizione nella classifica degli investitori stranieri come capitale investito, con un valore di 2,88 miliardi di euro, precisa ancora il Governo di Bucarest.




  • COVID-19: medici romeni rientrati da Milano, arrivata donazione Papa Francesco

    COVID-19: medici romeni rientrati da Milano, arrivata donazione Papa Francesco

    Un aereo C-27 Spartan delle Forze Aeree Romene ha portato oggi a Bucarest la squadra di 15 medici e infermieri romeni, accompagnata da un ufficiale di collegamento dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, che dal 7 aprile hanno aiutato i colleghi di Milano a curare i pazienti affetti dal COVID-19. Lo stesso aereo ha portato in Romania i respiratori e il materiale sanitario donati da Papa Francesco all’Ospedale Provinciale di Suceava.

    Ci tenevo in modo particolare ad essere presente al rientro in Patria della formidabile squadra di medici, infermiere, pompieri che hanno lavorato come volontari per 17 giorni in Italia dove, con la loro solidarietà, si sono trovati al fianco dei colleghi e dei pazienti italiani nella lotta al COVID-19, ha detto il premier Ludovic Orban, accogliendo la squadra medica accanto all’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi. Alla Base 90 delle Forze Aeree Romene di Otopeni erano presenti anche il ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, il ministro della Salute, Nelu Tătaru, e il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat.

    A loro vanno il mio rispetto e apprezzamento, unitamente al mio enorme ringraziamento per aver portato un’immagine estremamente bella della Romania non solo in Italia, ma anche in Europa. Le mie congratulazioni per tutto quello che hanno fatto in questa missione umanitaria e i miei auguri di successo nella carriera, ha detto ancora il premier. La missione dei medici e infermieri volontari romeni a Milano è rientrata nel Meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea.

    A nome del Governo di Bucarest, il primo ministro Ludovic Orban ha espresso inoltre la gratitudine per il gesto caritatevole di Papa Francesco, che il 23 aprile, quando la Chiesa fa memoria di San Giorgio Martire, onomastico di Jorge Mario Bergoglio, ha donato alla Romania cinque respiratori, di cui due di ultima generazione, 200 tute protettive, 900 mascherine FFP2, 5.000 mascherine sanitarie e 400 occhiali protettivi. Il Ministero degli Esteri di Bucarest, attraverso l’Ambasciata di Romania in Italia, ha offerto il supporto logistico al trasporto dei materiali da Roma a Milano. I respiratori e il materiale sanitario arriveranno all’Ospedale Provinciale della città di Suceava (nord-est), il più grande focolaio di coronavirus in Romania.

    Stiamo combattendo la stessa guerra, ha detto, da parte sua, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi, esprimendo la gratitudine del Bel Paese per l’impegno della squadra medica romena. E’ con un grande senso di gratitudine che porgo loro il mio saluto al ritorno in Romania, così come li avevo salutati quando sono partiti per l’Italia. Penso sia particolarmente significativo il loro rientro a bordo di un aereo militare, che ha portato anche la donazione di Sua Santità Papa Francesco, ha detto l’Ambasciatore, spiegando che la solidarietà non è una strada a senso unico e neanche a doppio senso. E’ piuttosto come un circolo: una volta sei dentro, allora rimani dentro questo circolo della solidarietà. A giusta ragione, la Romania è orgogliosa di trovarsi dentro questo importantissimo circolo della solidarietà, ha detto ancora Marco Giungi.

    Insieme, possiamo sempre essere migliori, ha detto al rientro dall’Italia lo specialista in medicina d’emergenza, Alin Suciu. Possiamo dire che l’intera squadra medica ha fatto fronte con successo alla missione, ed è riuscita a trasmettere un senso di fiducia in più sia ai cittadini della Romania che a quelli degli stati membri dell’UE, ha detto il medico Alin Suciu.

    Lo stesso volo delle Forze Aeree Romene ha trasportato oggi da Bucarest a Milano 90.000 mascherine di protezione FFP2. Il Ministero della Difesa di Bucarest precisa che il materiale sanitario proviene dalla riserva di contromisure mediche della Romania per l’epidemia di COVID-19, acquistate dal nostro Paese in base ad una sovvenzione di 10 milioni di euro firmata dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza/ Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza e la Commissione Europea, attraverso la Direzione Generale per la Protezione Civile e le Operazioni per aiuto umanitario europee (DGECHO).

  • 11.04.2020 (aggiornamento)

    11.04.2020 (aggiornamento)

    Pasqua/Domenica delle Palme – Il presidente Klaus Iohannis e il premier Ludovic Orban hanno rivolto i migliori auguri ai fedeli cattolici, riformati, unitariani ed evangelici che celebrano domani la Pasqua, nonchè agli ortodossi, ai greco-cattolici, agli armeni e ai neoprotestanti per la Domenica delle Palme. Anche se le Sante Feste ci trovano lontani da coloro che vorremmo accanto a noi, la forza della fede unisce le nostre anime e ci dà la speranza che, a breve, potremo essere di nuovo insieme, afferma il presidente Klaus Iohannis nel suo messaggio. Non siamo soli! E’ quello che sento quando penso alla forte immagine del Santo Padre pregando per tutti noi sotto la pioggia, in una Piazza vuota in Vaticano, afferma, da parte sua, il premier Ludovic Orban, esortando tutti a guardare con speranza al futuro. A causa delle severe misure di distanziamento sociale, le celebrazioni si svolgono, come anche finora, a porte chiuse, e potranno essere seguite in radio, tv o via internet. Quest’anno, i fedeli ortodossi, maggioritari in Romania, celebreranno la Risurrezione del Signore il 19 aprile.

    COVID-19 – Sono 5.990 i contagi dal COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 523 in più rispetto al precedente bollettino diramato ieri dal Gruppo di Comunicazione Strategica. 758 persone sono già guarite e dimesse dagli ospedali, mentre 291 sono decedute. Nei reparti terapia intensiva sono ricoverati 208 pazienti. All’estero sono 694 romeni contagiati dal COVID-19, per la maggior parte in Italia e Spagna, e 43 deceduti. Stando all’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità, in Romania i contagi avvengono al momento attraverso la trasmissione locale e sono sempre meno importati. Se nella prima settimana dell’apparizione in Romania il virus era stato rilevato al 67% in persone rientrate dall’estero, soprattutto da Italia, Spagna, Gran Bretagna, Francia e Germania, nella successiva settimana, per il 62% dei casi positivi, non è stato identificato il legame epidemiologico. Finora il tasso del contagio a livello nazionale è indicato a circa 18 persone per 100.000 abitanti. Nel 78% dei casi si è trattato di persone tra i 30 e i 69 anni, con l’età media di 48. L’età media dei decessi è indicata a 67 anni. La più giovane persona deceduta aveva 27 anni e la più anziana 94. Gli specialisti dell’Istituto spiegano che, in questo momento, in Romania non esiste un’epidemia estesa.

    Barelle isolanti – La terza serie di 35 barelle isolanti concepite e prodotte in Romania, registrata ieri al Ministero della Difesa di Bucarest, sarà distribuita al sistema sanitario nazionale. Il Ministero della Difesa indica che la produzione continuerà la settimana prossima, e verranno consegnate anche le rimanenti 20 barelle isolanti delle 100 ordinate. Il prodotto, sviluppato da ricercatori militari e medici militari romeni, adempie a tutti gli standard di sicurezza, precisa ancora il Ministero della Difesa. Intanto, Ioan Nani, il direttore generale della compagnia Antibiotice Iaşi (nord-est), ha annunciato che l’idrossiclorochina, il farmaco utilizzato nella cura del COVID-19, sarà prodotta anche in Romania. La prossima settimana, l’azienda di Iaşi riceverà la sostanza attiva dalla Cina e prevede di produrre circa 2,5 milioni di compresse.

    Sostegno UE a PMI romene – La Commissione Europea ha varato uno schema di aiuto di 16 miliardi di lei (circa 3,3 miliardi di euro) per la Romania, destinato a sostenere le piccole e medie imprese colpite dagli effetti del COVID-19. La Romania potrà appoggiare le PMI a coprire le necessità in materia di investimenti e capitale di lavoro, tramite sussidi diretti e garanzie pubbliche attraverso prestiti. La CE precisa che le misure presentate dalla Romania a Bruxelles sono necessarie, adeguate e proporzionali per rimediare la grave perturbazione economica in uno stato membro.

  • COVID-19: 3.613 contagi in Romania, 329 persone guarite

    COVID-19: 3.613 contagi in Romania, 329 persone guarite

    Sono 3.613 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi a mezzogiorno in Romania, di cui 329 persone guarite e dimesse. Il bollettino diramato oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica indica che sono decedute 141 persone contagiate dal nuovo coronavirus e ricoverate in ospedali di Bucarest e delle province di Dolj, Iași, Suceava, Arad, Bacău, Timiș, Cluj, Neamț, Hunedoara, Constanța, Satu Mare, Sibiu, Ialomița, Bistrița-Năsăud, Covasna, Dâmbovița, Vrancea, Galați, Caraș-Severin, Mureș e Mehedinți.

    Il maggior numero di contagi si registra in provincia di Suceava (967) e nella capitale Bucarest (550), seguite dalle province di Neamț (148), Timiș (136), Arad (128), Brasov (127), Hunedoara (123), Cluj (121) e Galați (101). Nei reparti terapia intensiva sono ricoverati al momento 119 pazienti. A livello nazionale, 15.252 persone sono in quarantena istituzionalizzata e altre 113.449 in isolamento fiduciario, sotto sorveglianza medica.

    Per quanto riguarda i connazionali all’estero, i dati comunicati dalle missioni diplomatiche e consolari della Romania indicano al momento 317 romeni contagiati dal COVID-19: 129 in Spagna, 152 in Italia, 15 in Francia, 8 in Germania, 4 in Gran Bretagna, 2 in Namibia, 2 in Indonesia e un singolo caso per Paese in Tunisia, Irlanda, Lussemburgo, Belgio e USA. 26 romeni all’estero hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia: 9 in Italia, 7 in Francia, 4 in Gran Bretagna, 5 in Spagna e uno in Germania, indica ancora il Gruppo di Comunicazione Strategica.

    Nelle ultime 24 ore, le forze dell’ordine hanno individuato 7.824 persone che non hanno rispettato le restrizioni di circolazione, nei confronti dei quali sono state applicate sanzioni contravvenzionali per un valore di 15.917.600 lei (circa 3,3 milioni di euro).

    Intanto, al termine di un incontro di lavoro con il ministro dell’Interno, Marcel Vela, il premier Ludovic Orban ha annunciato che oggi sarà emessa una nuova Ordinanza Militare. Il primo ministro ha spiegato che verranno prese delle misure speciali per la città di Ţăndărei, in provincia di Ialomita (sud), dove si registrano numerosi contagi e la quarantena non è rispettata. Lì sono arrivate parecchie persone da Paesi inclusi da poco nella zona rossa, quindi verranno prese delle misure speciali, almeno per la città di Ţăndărei. Verranno presentate dal Ministero dell’Interno, ha detto il premier.

  • Coronavirus: Governo, pacchetto di misure a sostegno dell’economia

    Coronavirus: Governo, pacchetto di misure a sostegno dell’economia

    Il Governo romeno ha adottato ieri sera un pacchetto di misure volte a sostenere le compagnie e le attività imprenditoriali, per limitare gli effetti della pandemia di coronavirus. Le misure interessano sia le compagnie colpite direttamente dalle restrizioni imposte dalla situazione, che le imprese che risentono gli effetti generati indirettamente dal cambiamento temporaneo dello stile di vita.

    Abbiamo deciso tramite un’ordinanza d’urgenza di aumentare il tetto di garanzia dei crediti per le piccole e medie imprese tramite il Fondo di garanzia. In una prima tappa, questo tetto aumenta di cinque miliardi di lei. Siamo preparati per un ulteriore incremento di altri cinque miliardi, se necessario. In ugual misura, sempre in caso di necessità, il tetto di garanzia salirà di altri 15 miliardi. Praticamente, garantiamo i crediti per gli investimenti e per il capitale di lavoro. L’interesse per entrambi è sovvenzionato al 100%, ha annunciato il premier Ludovic Orban.

    Il premier ha spiegato che la garanzia sarà del 90% per i crediti pari a un valore che va fino un milione di lei e dell’80% per quelli che superano questo importo. Il Governo ha inoltre deciso di assicurare il rimborso dell’IVA entro il valore di nove miliardi di lei, destinati all’iniezione di capitale alle compagnie. La manovra finanziaria aumenterà anche gli stanziamenti al rimborso delle indennità di malattia laddove si verificano dei ritardi di fino a un anno, rimasti dal precedente governo, ha detto ancora Ludovic Orban. Il Governo ha inoltre deciso di coprire dal budget del Ministero del Lavoro il pagamento dei dipendenti che andranno in disoccupazione tecnica.

    Abbiamo preso questa decisione in quanto risulta chiaramente che moltissime compagnie sono colpite direttamente o indirettamente dall’epidemia. In seguito alla riduzione dei redditi, degli incassi e del fatturato, molte imprese non hanno i fondi necessari per pagare i salari dei dipendenti, che rischiano la disoccupazione o il licenziamento per forza maggiore, oppure la sospensione dei contratti di lavoro. La decisione è quella di pagare dal fondo disoccupazione il 75% del salario lordo, praticamente l’equivalente dell’indennità mensile per la dissocupazione, ma non più del 75% del salario medio lordo, ha detto ancora il primo ministro.

    La misura interessa due categorie di lavoratori: la prima è quella intaccata direttamente dalle misure restrittive disposte dalle autorità nella situazione di emergenza, ad esempio la sospensione delle attività di ristoranti, bar o istituzioni del mondo dello spettacolo. Nella seconda categoria rientrano le compagnie non colpite direttamente da queste misure, bensì dalle conseguenze della pandemia. Le rispettive imprese dovranno inoltrare una dichiarazione di responsabilità, e la condizione per beneficiare di queste agevolazioni è di aver registrato diminuzioni dei redditi o del fatturato di almeno il 25%, ha precisato il premier. Ludovic Orban ha spiegato che, se il Governo avesse sostenuto il pagamento del dipendente per una certa percentuale, sarebbe stato istituito l’obbligo dei dipendenti di andare al lavoro, il che avrebbe aumentato il rischio del contagio.

    Le misure sono state adottate in seguito alla decisione di grandi compagnie di Romania di sospendere temporaneamente l’attività per proteggere i dipendenti dal contagio dal nuovo coronavirus. L’azienda Dacia, che fa parte del gruppo Renault, sospende da oggi la produzione nello stabilimento di Mioveni (sud) fino al 5 aprile, per cui 13.500 dipendenti andranno in disoccupazione tecnica. La produzione sarà gravemente colpita e tutti i dipendenti ne sono consapevoli, ma la cosa più importante è la loro salute, ha dichiarato un rappresentante dell’azienda.

    Anche gli americani del Gruppo Ford hanno annunciato che i dipendenti del loro stabilimento di Craiova (sud della Romania) vanno in disoccupazione tecnica sempre a partire da oggi, e beneficieranno di un’indennità del 78% del salario. La misura fa seguito alla decisione della compagnia di sospendere temporaneamente la produzione nei suoi principali stabilimenti in Europa, dato l’impatto drammatico della crisi sul mercato automotive europeo e sull’industria dei fornitori. Anche il Gruppo Pirelli sospende temporaneamente l’attività della sua azienda di Slatina (sud della Romania), che conta 4000 dipendenti.

  • COVID-19: Romania, verso le prime misure economiche e sociali del governo Orban

    COVID-19: Romania, verso le prime misure economiche e sociali del governo Orban

    Il premier romeno Ludovic Orban ha svolto oggi consultazioni con i rappresentanti dei sindacati e dei patronati, nel Consiglio Nazionale Tripartito per il Dialogo Sociale, sulle misure economiche e sociali necessarie per limitare gli effetti del COVID-19.

    Il Governo precisa in un comunicato che il premier ha annunciato che il Governo adotterà un primo pacchetto di misure a sostegno delle compagnie e dei dipendenti dei settori intaccati dall’emergenza.

    Daremo un forte segnale ai dipendenti e all’economia: il Governo interverrà per il mantenimento dei posti di lavoro e la continuzione dell’attività in un numero quanto più elevato di settori economici. Oltre alle decisioni che prenderemo nella seduta governativa di domani, procederemo con altri provvedimenti in merito ai quali svolgeremo consultazioni con i rappresentanti dei sindacati e dei patronati, ha detto il primo ministro.

    Il pacchetto di misure che il Governo esaminerà e adotterà domani riguarda l’aumento delle liquidità delle compagnie e il sostegno alle indennità di disoccupazione tecnica che le compagnie dovranno pagare ai dipendenti che sospenderanno temporaneamente il lavoro.

    Altre misure saranno volte a ridurre l’interazione diretta dei cittadini con le istituzioni pubbliche, e un provvedimento in tal senso è la proroga delle scadenze per il pagamento delle tasse locali. Saranno, in ugual misura, stimolate le capacità produttive per beni necessari in questo periodo di crisi, rispettivamente materiale sanitario di protezione e disinfettanti, precisa ancora il Governo.

    Il premier Ludovic Orban ha spiegato che sono acquisiti e saranno forniti i materiali necessari alla protezione del personale dei settori impegnati in prima linea nel contenere la diffusione del COVID-19.

    Le consultazioni del Governo con il rappresentanti del Consiglio Nazionale Tripartito per il Dialogo Sociale continueranno nell’ambito di un meccanismo permanente, con la partecipazione dei sindacati e dei patronati, per il completamento delle soluzioni necessarie a ridurre gli effetti economici e sociali generati dall’epidemia del coronavirus, si legge ancora nel comunicato.

  • COVID-19: Romania da domani in stato di emergenza, premier Orban su nuove misure

    COVID-19: Romania da domani in stato di emergenza, premier Orban su nuove misure

    Qualsiasi misura che verrà adottata per lo stato di emergenza sarà una misura che riterremo assolutamente necessaria, e tenteremo di limitare al massimo gli effetti in grado di intaccare i diritti e le libertà dei cittadini. Così il premier Ludovic Orban, in una teleconferenza tenuta stasera a Bucarest, alla vigilia della proclamazione dello stato di emergenza, che sarà decretato domani dal presidente Klaus Iohannis.

    Il primo ministro ha spiegato che la Romania non chiuderà le frontiere. C’è stata una forte pressione per chiudere le frontiere. Non le possiamo chiudere, in quanto violeremo il diritto dei romeni di rientrare a casa. Le misure adottate hanno tenuto in considerazione il Paese di provenienza, ha detto Ludovic Orban, ricordando che la misura della quarantena e dell’isolamento per cittadini in arrivo dalle zone rosse è stata presa per proteggere gli altri connazionali dal rischio del contagio.

    In ugual misura, il premier ha lanciato ai romeni in Italia, in particolare a coloro che hanno lavorato finora nel settore alberghiero o in altre aziende costrette a chiudere per gli effetti del coronavirus, di ricorrere a tutte le forme di sostegno offerte dallo stato italiano. Certamente, siamo in stretto contatto con l’ambasciata e i consolati, e tentiamo di individuare delle soluzioni per appoggiare i romeni che si trovano in situazioni particolari in Italia o in altri Paesi, a seconda degli sviluppi, ha detto Ludovic Orban, ricordando anche la situazione della Spagna.

    In riferimento alla situazione delle attrezzature mediche, il primo ministro ha spiegato che sono in procedura avanzata le acquisizioni di mascherine, dispositivi di protezione e di tutti gli altri equipaggiamenti necessari per combattere il COVID-19. Una volta disponibili negli stock, saranno distribuiti rapidamente alle strutture sanitarie e alle altre istituzioni. Ludovic Orban ha precisato che si verificano anche dei problemi relativi al trasporto o ai contratti, che le autorità di Bucarest si stanno adoperando per risolvere.

    Intanto, il premier ha smentito certe notizie false, sottolineando che sia la capitale che la sua metropolitana rimarranno aperte. Comunque, si contempla l’innasprimento delle sanzioni per disinformazione e diffusione di fake news, che si sono moltiplicate nelle ultime settimane.

    Assicurando che, al momento, non esiste alcun problema riguardante il finanziamento della spesa pubblica del Paese, il premier Ludovic Orban ha sottolineato che verranno prese delle misure a sostegno delle compagnie e aziende già colpite dagli effetti del coronavirus.

  • 08.01.2020 (aggiornamento)

    08.01.2020 (aggiornamento)

    Romania – UE – Incontrando oggi a Bruxelles il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, il premier liberale romeno, Ludovic Orban ha ribadito l’aspirazione della Romania entrare a Schengen. L’obiettivo è fortemente sostenuto dal Parlamento Europeo e Sassoli ha sottolineato che ciò andrebbe a beneficio dell’intera Unione. Tra i temi affrontati, anche il Patto Verde. La Romania invita le autorità europee a introdurre provvedimenti che consentano di mantenere la competitività delle imprese europee dopo l’attuazione dell’accordo e di consentire a ciascun Paese di accedere alle risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi stabiliti. Ludovic Orban ha ribadito l’impegno risoluto della Romania di continuare ad agire come partner leale e profondamente attaccato al progetto europeo, esprimendo l’interesse di Bucarest di svolgere un ruolo attivo e determinante nei processi decisionali di Bruxelles. Dal canto suo, Sassoli ha sottolineato che la Romania è uno stato fondamentale per l’Unione Europea grazie al suo peso politico, alla sua appartenenza alla cultura occidentale e alla sua importanza geopolitica.

    Medio Oriente – Gli Stati Uniti istituiranno nuove sanzioni immediate contro l’Iran, che resteranno in vigore finchè non cambierà il suo comportamento. Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump, sollecitando un maggiore impegno della NATO nel Medio Oriente, e all’Europa, alla Cina e alla Russia di rinunciare all’accordo nucleare con l’Iran. Il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato che l’Iran deve rinunciare alle sue ambizioni nucleari e al sostegno concesso al terrorismo. Donald Trump ha inviato un messaggio anche al popolo iraniano, affermando che gli Stati Uniti sono pronti ad abbracciare la pace con tutti coloro che la ricercano. Inoltre, il leader della Casa Bianca ha assicurato che nessun americano è stato ferito dagli attacchi missilistici lanciati dall’Iran contro le basi militari nell’Iraq. In precedenza, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha condannato gli attacchi missilistici lanciati dall’Iran contro basi irachene utilizzate dagli americani, la prima risposta militare dopo l’uccisione dell’influente generale iraniano Qassem Soleimani. Stoltenberg ha esortato l’Iran ad astenersi da ulteriori violenze. La NATO ha sospeso le operazioni di addestramento dell’esercito iracheno e trasferirà temporaneamente una parte del suo personale fuori dall’Iraq per motivi di sicurezza. Diverse capitali occidentali hanno condannato l’attacco, rivolgendo un appello alla moderazione. Anche Bucarest lancia un appello all’allentamento delle tensioni. Il Ministero degli Esteri ammonisce che l’attacco iraniano potrebbe generare un grave deterioramento della situazione di sicurezza nella regione. I militari romeni impegnati nella coalizione internazionale non sono stati colpiti dagli attacchi e neanche la comunità che conta circa 180 connazionali nella regione irachena di Erbil, presa di mira dagli attacchi.colpiti da missili.

    Shoah – Oltre 40 leader di tutto il mondo, tra cui il presidente romeno Klaus Iohannis, parteciperanno al quinto Forum mondiale sulla Shoah, sotto l’egida della Memoria dell’Olocausto, lotta all’antisemitismo, che si terrà il 23 gennaio al Memoriale Yad Vashem di Gerusalemme. Lo riferisce un comunicato stampa pubblicato ieri sul sito web yadvashem.org. L’evento segnerà 75 anni dalla liberazione del lager nazista di Auschwitz e il Giorno delle Memoria del 27 gennaio. Saranno presenti il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nonchè il capo dell’Eurocamera, David Sassoli. Interverranno il presidente israeliano, Reuven Rivlin, il primo ministro Benjamin Netanyahu, il presidente francese Emmanuel Macron, il principe Carlo d’Inghilterra, il presidente russo Vladimir Putin e il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.

    Eurostat – Secondo i dati forniti da Eurostat, la quota stanziata ai trasporti nelle spese totali di consumo delle famiglie è diminuita nella maggior parte degli Stati membri dell’UE, tra il 2008 e il 2018, con la riduzione maggiore riscontrata in Romania, dal 15,1% all’11,2 %, ovvero di 3,9 punti percentuali. Seguono la Repubblica Ceca (10,4%) e la Croazia (9,7%). All’estremità opposta, vale a dire con la quota più elevata assegnata ai trasporti, si trova la Slovenia (16,9%), seguita da Lituania e Lussemburgo (entrambe con il 15,8%). I trasporti rappresentano la seconda categoria di spesa per le famiglie nell’UE, dopo quelle per l’abitazione (24% della spesa totale), seguita da alimenti e bevande non alcoliche con il 12,1% delle spese totali di consumo.

  • UE: incontro tra il premier Ludovic Orban, e il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli

    UE: incontro tra il premier Ludovic Orban, e il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli

    Dobbiamo fare insieme un grande cammino per dotare l’Unione Europea della capacità di tenere insieme tanti interessi nazionali, e gli interessi della Romania coincidono con gli interessi dell’Europa. Così il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, in dichiarazioni stampa congiunte con il premier romeno Ludovic Orban, che dal 7 al 9 gennaio si trova a Bruxelles per la sua prima visita ufficiale dall’insediamento nell’incarico.



    I temi affrontati hanno interessato l’agenda europea: la questione del bilancio pluriennale, su cui c’è molta convergenza tra Bruxelles e Bucarest, ha spiegato David Sassoli, ma anche la necessità di sfruttare il Green Deal europeo con criteri equanimi. Nessuno deve restare indietro. Il Green Deal deve essere un’occasione di sviluppo, di crescita e di nuovi posti di lavoro, ha aggiunto il presidente dell’Europarlamento.



    I provvedimenti del Green Deal non devono ledere la competitività dell’Europa su piano mondiale e neanche la capacità delle compagnie europee di competere e svilupparsi sul mercato mondiale, ha detto, da parte sua, il premier Ludovic Orban, sottolineando che ogni Paese deve avere accesso alle risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi del Green Deal. David Sassoli ha inoltre ribadito l’appoggio all’ingresso della Romania nell’Area Schengen.



    Nel corso delle dichiarazioni congiunte con il presidente dell’Eurocamera, il premier romeno ha spiegato di aver presentato le evoluzioni in Romania, evoluzioni che riteniamo particolarmente positive e che porteranno un’intensificazione del dialogo in sede europea, un miglioramento della collaborazione e un impegno molto più attivo delle autorità romene nel processo decisionale europeo. Discussa anche la questione della Brexit, ha spiegato il primo ministro.



    Riportiamo le dichiarazioni congiunte del Presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, con il premier romeno, Ludovic Orban.




  • Romania – UE: il premier Ludovic Orban a Bruxelles

    Romania – UE: il premier Ludovic Orban a Bruxelles

    Nel corso della sua prima visita ufficiale a Bruxelles dopo l’insediamento nell’incarico a novembre, il premier liberale Ludovic Orban ha incontrato il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e il capo negoziatore dell’UE per la Brexit, Michel Barnier. Durante i colloqui con il presidente del Consiglio Europeo, il premier romeno ha sottolineato quanto sia importante promuovere l’agenda strategica dell’Unione, che contempla un’Europa verde, equa e neutrale per quanto riguarda il clima, con la protezione dei diritti e delle libertà del cittadini.

    Le sfide che l’UE deve affrontare vanno risolte in maniera equilibrata e in perfetta sintonia con gli interessi dei cittadini europei, ha detto Ludovic Orban. Nel corso dell’incontro con il capo-negoziatore per al Brexit, si è parlato anche della situazione dei cittadini romeni in Gran Bretagna.

    Praticamente, i diritti dei romeni che attualmente vivono lì sono garantiti. L’accordo include provvedimenti che garantiscono i loro diritti. Per i cittadini europei che si trasferirarnno in Gran Bretagna nel dopo Brexit, non esiste ancora una regolamentazione, che sarà discussa dopo il ritiro del Regno Unito dall’Unione, ha spiegato il premier romeno, sottolineando che il futuro partenariato con la Gran Bretagna deve essere ambizioso, equilibrato e tenere in considerazione aspetti che superano il quadro commerciale ed economico.

    Durante gli incontri con gli esponenti delle istituzioni comunitarie, Ludovic Orban si è pronunciato per il mantenimento di un solido finanziamento alla coesione, in grado di consentire alla Romania uno sviluppo economico pareggiabile a quello dei Paesi UE. Un finanziamento consistente va mantenuto anche per l’agricoltura, ha detto ancora Ludovic Orban. Assicurare la convergenza per quanto riguarda i pagamenti diretti per ettaro, e portare la sovvenzione per un ettaro, come è nota tra i farmers romeni, ad un livello quanto più vicino a quello medio europeo.

    La situazione in Moldova ha rappresentato un altro tema discusso a Bruxelles. La posizione che ho presentato sia al commissario all’Allargamento che ad altre autorità europee è di seguire con massima circospezione e con massima esigenza gli sviluppi in Moldova. Praticamente, se non vengono rispettati gli impegni assunti per quanto riguarda il percorso comunitario, l’Unione Europea, la Commissione Europea devono reagire di conseguenza, ha detto il primo ministro romeno.

    Dopo l’incontro di oggi con il capo dell’Europarlamento, David Sassoli, a chiudere domani la visita del premier romeno a Bruxelles saranno i colloqui con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg.

  • 05.01.2020

    05.01.2020

    Diplomazia – La settimana prossima, il presidente romeno Klaus Iohannis e il premier Ludovic Orban hanno in programma visite di lavoro per incontri con autorità europee. Il 7 gennaio, il presidente Klaus Iohannis si recherà nel land tedesco della Baviera, dove vedrà il ministro presidente e leader dell’Unione Cristiano-Sociale (CSU), Markus Söder, e parteciperà ad una seduta del Governo dello stato federato, nel corso della quale avrà anche un intervento. Klaus Iohannis parteciperà, inoltre, all’incontro annuale del gruppo CSU del Bundestag, per presentare la visione della Romania sul futuro dell’Europa. Sempre il 7 gennaio, il premier Ludovic Orban sarà a Bruxelles, per colloqui con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Il programma include anche incontri con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e con il capo dell’Europarlamento, David Sassoli, precisa un comunicato del Governo di Bucarest.

    MAE Medio Oriente – Il Ministero degli Esteri di Bucarest raccomanda ai connazionali di evitare i viaggi che non sono assolutamente necessari in Iraq, in seguito all’escalation delle tensioni nel Medio Oriente. I romeni che si trovano già nella regione sono consigliati di evitare le zone in cui si svolgono comizi, manifestazioni politiche o qualsiasi dimostrazione, nonchè di annunciare la presenza alla più vicina missione diplomatica o consolare, al fine di essere contattati nell’evenienza di un’emergenza. La diplomazia di Bucarest sottolinea che la distesa della situazione nella regione è essenziale.

    Turismo feste – Oltre 170.000 turisti romeni hanno passato il Capodanno nel Paese, del 2,5% in più rispetto all’anno precedente, e hanno speso circa 44 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto al Veglione 2018/2019. Lo rilevano i dati della Federazione dei Padronati del Turismo Romeno. La crescita è dovuta ai ponti di Natale e Capodanno, che hanno incluso due giorni di ferie in più (il 27 dicembre e il 3 gennaio) per i dipendenti statali, ma anche i buoni vacanza utilizzati in questi giorni.

    Tennis – La tennista romena Irina Begu si è qualificata nel cartellone principale del torneo ospitato dalla città cinese di Shenzhen, dopo aver sconfitto per 7-5, 6-2 la ceca Barbora Krejcikova, e affronterà successivamente Kristyna Pliskova. Sorana Carstea, qualificata di diritto nel tabellone, è stata superata sin dal primo turno dalla cinese Xiyu Wang. Anche Monica Niculescu è stata sconfitta nel primo turno dall’americana Nicole Gibbs.

  • 03.01.2020 (aggiornamento)

    03.01.2020 (aggiornamento)

    Romania – Germania – Il 7 gennaio, il presidente Klaus Iohannis si recherà in Germania per una visita di lavoro nel land della Baviera, dove incontrerà il ministro presidente e leader dell’Unione Cristiano-Sociale (CSU), Markus Söder. La Presidenza riferisce in un comunicato che il capo dello stato parteciperà ad una seduta del Governo della Baviera, discuterà con i suoi membri delle relazioni bilaterali e dell’attualità europea, e avrà anche un intervento. Il presidente Klaus Iohannis parteciperà, inoltre, all’incontro annuale del gruppo CSU del Bundestag, dove presenterà la visione della Romania sul futuro dell’Europa e avrà un dialogo sulle priorità dell’agenda europea. La Germania assumerà la presidenza di turno del Consiglio UE nel secondo semestre del 2020. Nel corso della sua visita, il capo dello stato romeno incontrerà anche la presidente del Landtag, Ilse Aigner, precisa ancora la fonte.

    Governo – Dal 7 al 9 gennaio, il premier Ludovic Orban sarà a Bruxelles, per una visita di lavoro alle istituzioni dell’UE e della NATO. Il Governo riferisce in un comunicato che il premier romeno avrà colloqui con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Il programma include anche incontri con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e con il capo dell’Europarlamento, David Sassoli.

    Gas – Dal 1 luglio prossimo, lo Stato romeno si ritirerà completamente dal controllo del mercato del gas. La misura fa seguito ad un anno in cui, come effetto dell’Ordinanza d’urgenza 114 adottata nel 2018 dall’ex governo socialdemocratico, la tariffa per i consumatori casalinghi è stata bloccata a 68 lei (circa 14 euro), livello inferiore al prezzo del mercato in quel momento, il che ha scatenato un’impennata allarmante nell’industria. Attualmente, i costi del gas in Romania sono superiori a quelli regionali, sia per l’industria che per i consumatori casalinghi. La liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica è prevista fra un anno.

    Auto – Il lancio commerciale della nuova SUV Puma, la prima auto ibrida fabbricata in Romania, allo stabilimento Ford di Craiova (sud), è previsto per questo mese. La produzione era iniziata lo scorso ottobre. Le prime macchine sono già state consegnate a dicembre nei Paesi Bassi e il nuovo modello arriverà in tutti i Paesi dell’UE. Gli americani hanno investito 200 milioni di euro in questo impianto di produzione e hanno assunto 1.700 addetti. L’investimento totale nell’azienda che Ford controlla dal 2008 e che conta circa 6.200 dipendenti, ammonta a quasi 1,5 miliardi di euro.

    Turismo – Oltre 170.000 turisti romeni hanno passato il Capodanno nel Paese, del 2,5% in più rispetto all’anno precedente, e hanno speso circa 44 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto al Veglione 2018/2019. Lo rilevano i dati della Federazione dei Padronati del Turismo Romeno, indicando che le più ricercate destinazioni sono state le località montante della Valle del Prahova, le zone tradizionali rurali Bran-Moieciu, nonchè le regioni del Maramureş e della Bucovina. La fonte precisa che i romeni che hanno scelto di passare le feste all’estero hanno speso circa sei milioni di euro per soggiorni in stazioni sciistiche in Austria, Francia, Italia e Bulgaria, city-break in varie città e mete esotiche come le Maldive, Singapore, Mauritius e Thailandia.

    Cinema – La pellicola La Gomera/ The Whistlers del regista romeno Corneliu Porumboiu partecipa alla 31/a edizione di Palm Springs International Film Festival, in California, in programma dal 2 al 12 gennaio, che riunisce 188 film di 81 Paesi. Quinto lungometraggio di Porumboiu, il film La Gomera è stato presentato in prima mondiale a Cannes nel 2019. Racconta la storia di Cristi, un poliziotto romeno che arriva su La Gomera, dove impara el silbo, il linguaggio fischiato di alcuni abitanti dell’isola spagnola. La sua missione è quella di liberare Zsolt, un controverso imprenditore arrestato a Bucarest.

  • 03.01.2020

    03.01.2020

    Governo – Dal 7 al 9 gennaio, il premier Ludovic Orban sarà a Bruxelles, per una visita di lavoro alle istituzioni dell’UE e della NATO. Il Governo riferisce in un comunicato che il premier romeno avrà colloqui con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Il programma include anche incontri con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e con il capo dell’Europarlamento, David Sassoli.

    Gas – Dal 1 luglio prossimo, lo Stato romeno si ritirerà completamente dal controllo del mercato del gas. La misura fa seguito ad un anno in cui, come effetto dell’Ordinanza d’urgenza 114 adottata nel 2018 dall’ex governo socialdemocratico, la tariffa per i consumatori casalinghi è stata bloccata a 68 lei (circa 14 euro), livello inferiore al prezzo del mercato in quel momento, il che ha scatenato un’impennata allarmante nell’industria. Attualmente, i costi del gas in Romania sono superiori a quelli regionali, sia per l’industria che per i consumatori casalinghi. La liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica è prevista fra un anno.

    Auto – Il lancio commerciale della nuova SUV Puma, la prima auto ibrida fabbricata in Romania, allo stabilimento Ford di Craiova (sud) è previsto per questo mese. La produzione era iniziata lo scorso ottobre. Le prime macchine sono già state consegnate a dicembre nei Paesi Bassi e il nuovo modello arriverà in tutti i Paesi dell’UE. Gli americani hanno investito 200 milioni di euro in questo impianto di produzione e hanno assunto 1.700 addetti. L’investimento totale nell’azienda che Ford controlla dal 2008 e che conta circa 6.200 dipendenti, ammonta a quasi 1,5 miliardi di euro.

    Cinema – La pellicola La Gomera/ The Whistlers del regista romeno Corneliu Porumboiu partecipa alla 31/a edizione di Palm Springs International Film Festival, in California, in programma dal 2 al 12 gennaio, che riunisce 188 film di 81 Paesi. Quinto lungometraggio di Porumboiu, il film La Gomera è stato presentato in prima mondiale a Cannes nel 2019. Racconta la storia di Cristi, un poliziotto romeno che arriva su La Gomera, dove impara el silbo, il linguaggio fischiato di alcuni abitanti dell’isola spagnola. La sua missione è quella di liberare Zsolt, un controverso imprenditore arrestato a Bucarest.

    Giochi Olimpici Gioventù – La Romania invierà 35 atleti ai Giochi olimpici giovanili invernali, ospitati dalla città svizzera di Losanna dal 9 al 22 gennaio prossimi. Il Comitato Olimpico e Sportivo Romeno precisa in un comunicato che i nostri connazionali competeranno nelle gare di biathlon, bob, hockey su ghiaccio, pattinaggio di velocità, slitta, salto con gli sci, sci alpino, scialpinismo e sci di fondo e snowboard, cioè 10 delle 16 discipline delle Olimpiadi. Ai precedenti Giochi olimpici giovanili invernali, svoltisi nel 2016 a Lillehammer, in Norvegia, le prime medaglie nella storia della partecipazione romena alla gara sono andate a Eduard Căşăneanu, che ha vinto l’oro nello hockey su ghiaccio, prova di abilità, e a Mihaela Hogaş, che si è aggiudicata il bronzo nel pattinaggio di velocità a squadre internazionali miste.

  • 29.12.2019

    29.12.2019

    Governo – Dal 7 al 9 gennaio, il premier Ludovic Orban sarà a Bruxelles, per una visita di lavoro alle istituzioni dell’UE e della NATO. Il Governo riferisce in un comunicato che il premier romeno avrà colloqui con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Il programma include anche incontri con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e con il capo dell’Europarlamento, David Sassoli.

    Pensioni – Il sistema pensionistico in Romania è in pericolo imminente, derivante dal significativo calo del numero delle persone attive, per cui la popolazione va incoraggiata a risparmiare soldi tramite il sistema pensionistico privato. Lo dichiara la ministra del Lavoro, Violeta Alexandru, in un’intervista all’agenzia stampa Agerpres, precisando che il sistema privato conferisce maggiore sicurezza ai contribuenti grazie alla tracciabilità del denaro e alla trasparenza. La ministra ha inoltre richiamato l’attenzione che nell’intera Europa si verifica la tendenza a prolungare l’età pensionabile, senza indicare alcuna intenzione del Governo di prendere delle misure in tal senso nel mandato attuale. Violeta Alexandru ha inoltre espresso la preoccupazione per l’impatto che avranno sul bilancio gli incrementi pensionistici del 40% a partire da settembre 2020. La misura era stata decisa dal precedente governo socialdemocratico, sfiduciato a ottobre, però la ministra del Lavoro ha sottolineato che applicherà la legge quanto tempo ricopre questo incarico.

    Tasso di cambio – La maggioranza degli analisti dell’Associazione CFA Romania anticipano un deprezzamento del tasso di cambio leu-euro nei prossimi 12 mesi, fino al valore di 4,86 lei per un euro, nonchè un tasso medio dell’inflazione pari al 3,52%. Lo rilevano i dati relativi all’Indice di fiducia macroeconomica nel mese di novembre. L’Associazione CFA Romania, che conta oltre 240 membri, è l’organizzazione dei professionisti negli investimenti del Paese, nella maggior parte in possesso del titolo di Chartered Financial Analyst (CFA), conferito dall’Istituto CFA degli Stati Uniti. Lanciato a maggio 2011 dall’Associazione CFA Romania, l’Indice di fiducia macroeconomica quantifica le stime degli analisti finanziari sull’attività economica del Paese per un periodo di un anno.

    Romania – Moldova – Gli uffici doganali del confine tra la Romania e la Moldova saranno modernizzati nell’ambito di un progetto finanziato dall’UE. Sono previsti dei lavori alle dogane di Albiţa, Sculeni e Giurgiuleşti – punti strategici che svolgono un ruolo importante nella politica di sicurezza dell’Unione. Il progetto, che si svolgerà per 36 mesi e ammonta ad un valore complessivo di 10 milioni di euro, è finalizzato ad aumentare l’efficienza istituzionale e operativa degli uffici doganali tramite la modernizzazione dell’infrastruttura, al fine di snellire il traffico legale di merci e persone. 347 impiegati delle dogane beneficieranno di formazione per l’utilizzo dell’equipaggiamento di controllo, in vista di contrastare la criminalità organizzata transfrontaliera.

    Migrazione illegale – La Polizia di confine romena ha fermato 31 cittadini stranieri che tentavano di passare illegalmente in Ungheria. Un comunicato dell’istituzione indica che i 20 richiedenti asilo in Romania, provenienti da Iraq, Iran, Siria e Afghanistan, sono stati fermati in un’azione congiunta con i colleghi ungheresi. Inoltre, gli impiegati di un altro passaggio di confine con l’Ungheria hanno individuato in due auto guidate da cittadini romeni in servizio taxi, 11 cittadini provenienti dalla Siria, i quali hanno dichiarato l’intento di passare illegalmente nello stato confinante per dirgersi verso un Paese dell’Europa occidentale.

    Pallamano – La nazionale di pallamano maschile romena si contende oggi con la squadra della Macedonia del Nord la finale del Trofeo Carpazi. I giocatori romeni, sotto la guida del tecnico Rareş Fortuneanu, che allena anche la squadra Saint Raphael della prima lega francese, hanno sconfitto ieri i Paesi Bassi (27-25). Nell’altra semifinale, la Macedonia del Nord ha superato l’Algeria per 25-24. La finale per il terzo e il quarto posto sarà, quindi, contesa, tra i Paesi Bassi e l’Algeria. Le partite rientrano nei preparativi per la prima tappa delle qualificazioni ai Mondiali che si terranno nel 2021 in Egitto, il primo campionato che riunirà 32 squadre. Al torneo preliminare, in programma il mese prossimo in Italia, i romeni affronteranno la squadra del Paese ospitante, e quelle della Georgia e del Kosovo.