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  • Romania-Italia, una storia comune

    Romania-Italia, una storia comune

    I rapporti tra l’Italia e la Romania hanno radici profonde, una storia comune che risale a Traiano. Così l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nel suo intervento al ricevimento offerto in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno, al quale hanno partecipato il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, e il premier Nicolae Ciucă, accanto a esponenti dell’ambiente diplomatico, politico, accademico e culturale e della comunità italiana di Romania. Tra pochi giorni, una delegazione del Senato di Roma verrà a Bucarest per rafforzare il dialogo sotto il profilo della diplomazia parlamentare, ha precisato l’ambasciatore.



    Stiamo ultimando una rinnovata dichiarazione sul Partenariato Strategico Consolidato, cornice di una collaborazione sempre più ampia in molti ambiti: dall’istruzione alla salute, dal lavoro all’ambiente e alla transizione energetica, passando per la cooperazione giudiziaria e di polizia, la difesa e i vari settori economici, ha aggiunto Alfredo Durante Mangoni, sottolineando la collaborazione con la Romania per realizzare i suoi obiettivi strategici, che si tratti dell’ingresso in Schengen o nell’OCSE, come anche l’impegno comune per i temi di attualità internazionale, soprattutto alla luce della guerra di aggressione della Russia in Ucraina. L’ambasciatore ha inoltre ricordato il potenziamento della presenza italiana in Romania per rafforzare il fianco orientale della NATO.

    L’interscambio commerciale si avvicina a 20 miliardi di euro, mentre oltre 23.000 imprese a capitale italiano sono presenti in Romania nei più vari settori: energia nucleare e rinnovabile, infrastruttura, agricoltura e tanti altri. La nostra eccellente cooperazione è sostenuta dal Partenariato Strategico Rafforzato, istituito 15 anni fa e basato su relazioni bilaterali dinamiche e su un’eccellente collaborazione settoriale, ha sottolineato, dal canto suo, il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, mettendo in risalto la tendenza ascendente dell’intescambio e ricordando il notevole potenziale di sviluppo delle relazioni economiche e degli investimenti italiani in Romania.



    Qui penso soprattutto al settore delle costruzioni, che sarà uno dei settori strategici per noi nel prossimo periodo. Abbiamo a disposizione importanti fondi europei, sulla base dei quali svilupperemo le nostre infrastrutture negli anni a venire. Per questo motivo, invito le imprese italiane a impegnarsi attivamente nel nostro Paese. Credo che anche le aziende romene possano essere maggiormente coinvolte nel mercato italiano, ha detto il presidente della Camera, sottolinendo il ruolo importante dei romeni che vivono in Italia e degli italiani presenti in Romania, un ponte che conferisce un carattere unico ai legami tra i due paesi.



    Sono orgoglioso dell’importante comunità romena in Italia e del modo in cui si è integrata. Ciò dà valore aggiunto e rende onore ad entrambi i Paesi. Inoltre, il nostro rapporto privilegiato è confermato dall’esemplare coordinamento all’interno dell’UE e della NATO, soprattutto nella gestione delle molteplici crisi che stiamo affrontando, in particolare nel contesto di sicurezza altamente volatile, segnato dall’aggressione della Russia in Ucraina, ha detto ancora Marcel Ciolacu.



    L’Italia è un partner strategico e un amico molto vicino alla Romania, ha sottolineato, da parte sua, il premier Nicolae Ciucă. Negli anni, abbiamo costruito una relazione di profonda amicizia e fiducia reciproca. La profondità e la forza del rapporto bilaterale si basa su forti legami storici e affinità culturali, valori e obiettivi condivisi, costantemente sviluppati dall’instaurarsi delle relazioni bilaterali. In questo contesto, vorrei sottolineare che quest’anno celebriamo i 150 anni dall’apertura a Roma della sede del primo Agente Diplomatico Romeno in Italia, un momento simbolico di particolare rilevanza per le nostre relazioni bilaterali. Oggi lavoriamo a stretto contatto per aggiornare il Partenariato Strategico Rafforzato. Vogliamo adattare la nostra cooperazione alle attuali sfide che dobbiamo affrontare. È la prova più evidente che siamo impegnati a rafforzare il dialogo, adattare la nostra cooperazione e trovare i modi ideali per migliorare la relazione bilaterale, ma anche a portare il nostro contributo per rispondere alle complesse e molteplici prove che l’Europa e il mondo intero stanno affrontando, ha detto il premier.



    In veste di Stati membri dell’Unione Europea e alleati nella NATO, la Romania e l’Italia promuovono obiettivi comuni in numerose aree politiche. Nel contesto delle sfide poste dall’aggressione non provocata della Russia contro l’Ucraina, i nostri Paesi hanno unito i loro sforzi per sostenere l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e il suo diritto di scegliere liberamente la propria politica estera, ha sottolineato Nicolae Ciucă.




  • Italia-Romania, Paesi partner e alleati

    Italia-Romania, Paesi partner e alleati

    La profonda amicizia e fiducia tra la Romania e lItalia e i forti legami che uniscono i due popoli sono stati ribaditi dallambasciatore dItalia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nel discorso pronunciato al ricevimento ospitato alla sua Residenza in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno. Erano presenti il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, il premier Nicolae Ciucă, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, senatori e deputati, altre autorità, rappresentanti del corpo diplomatico e della comunità italiana, personalità politiche e culturali, imprenditori e giornalisti.



    “Se questamicizia ha le sue radici in un terreno solido e fertile, nutrito da storia e cultura condivise, il presente ci parla di un rapporto ricco e articolato tra Paesi partner e alleati, uno a fianco allaltro nelle sfide e opportunità per la famiglia europea ed atlantica. E vogliamo preparare insieme il futuro”, ha detto lambasciatore, ricordando le visite effettuate questanno nel nostro Paese dai ministri degli Esteri, della Difesa e del Lavoro, come anche dalla delegazione del Gruppo parlamentare di amicizia con la Romania. Alfredo Durante Mangoni ha fatto riferimento anche al prossimo aggiornamento della Dichiarazione congiunta sul Partenariato Strategico, di cui nel 2022 ricorre il 25/o anniversario, “per farne uno strumento utile e lavorare insieme per rafforzare la nostra sicurezza e resilienza”.



    Esprimendo lapprezzamento per la solidarietà della Romania ai profughi ucraini, lambasciatore Mangoni ha menzionato il primo convoglio italiano di aiuti, arrivato allhub umanitario di Suceava, nel nord-est della Romania, proprio il 9 marzo, quando è diventato funzionale. Ricordando le ottime relazioni economiche, e la notevole presenza imprenditoriale italiana nel nostro Paese, con investimenti di 9 miliardi di euro, e un interscambio commerciale che nel 2021 ha raggiunto i 16,55 miliardi di euro, lItalia è al fianco della Romania sotto molti aspetti, ha puntualizzato lambasciatore.



    “Il vostro ingresso nello Spazio Schengen non può essere ulteriormente rinviato. Vi sosteniamo nel percorso di adesione allOCSE e nel quadro del comune sforzo della NATO per garantire sicurezza e stabilità nel fianco sud-orientale. In prima linea per servire gli obiettivi di deterrenza, dal dicembre scorso la Forza Aerea Italiana sta contribuendo alla missione di polizia aerea sul Mar Nero. La decisione de Governo italiano di estendere la missione e raddoppiare il numero di caccia, come pure la nostra disponibilità a dispiegare assetti navali in quadro NATO per lo sminamento del Mar Nero, attestano lattenzione a questo Paese e alla regione, porta dEuropa e primo bastione per proteggere la comunità delle democrazie”, ha sottolineato lambasciatore.



    Presente al ricevimento, il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, ha sottolineato, a sua volta, i valori europei convidisi da Romania e Italia e il loro stretto coordinamento. “La relazione tra i nostri Paesi è unica e dovuta in modo particolare ai forti ponti creati tra noi dagli italiani che vivono in Romania e dalla numerosa comunità romena in Italia. Allo stesso tempo, siamo legati dalla comunanza di valori europei e dallo stretto coordinamento allinterno della NATO, soprattutto alla luce dellattuale cambiamento di paradigma riguardante la sicurezza regionale ed europea, come anche dal Partenariato Strategico Consolidato”, ha detto il presidente della Camera, evidenziando le relazioni bilaterali dinamiche, lintegrazione dei due sistemi economici e leccellente collaborazione settoriale. Inoltre, Marcel Ciolacu ha fatto riferimento alla dimensione parlamentare del dialogo Romania-Italia, e ha recato un omaggio alla personalità di David Sassoli, venuto a mancare allinizio dellanno, poco prima della scadenza del suo mandato di presidente dellEurocamera.



    Leccellenza delle relazioni Italia-Romania è stata sottolineata anche dal premier Nicolae Ciucă, il quale ha ricordato che, nel 25/o anniversario del Partenariato Strategico, i rapporti tra i due Paesi continuano a svilupparsi in modo esponenziale. “La cooperazione bilaterale è eccellente in numerosi settori strategici: economia, energia, difesa, giustizia e affari interni, affari sociali, per ricordarne solo alcuni. Italia e Romania sono connesse, in maniera profonda e autentica, da vedute e interessi simili a livello europeo ed euroatlantico. Insieme sosteniamo attivamente una convergenza economica e sociale rafforzata nellUE”, ha puntualizzato il primo ministro, ricordando le generose opportunità di cooperazione bilaterale offerte dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza. In riferimento alla guerra in Ucraina, Nicolae Ciucă ha ricordato che il sostegno comune per lo stato confinante è “piu che evidente”. “LItalia è stata il primo Paese ad aver utilizzato lhub umanitario di Suceava”, ha ricordato il primo ministro, ringraziando le autorità e il popolo italiano per la solidarietà. “Per la Romania, lItalia rimane un partner affidabile e la nostra cooperazione strategica è rafforzata dallazione solidale allinterno dellUE e della NATO”, ha detto ancora il premier.