Tag: Presidente Direttore Generale

  • Socio Accademia dei Lincei, Presidente Onorario Gaudeamus 2015

    Socio Accademia dei Lincei, Presidente Onorario Gaudeamus 2015

    Nuovo appuntamento a Bucarest dal 18 al 22 novembre con la Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, lunica radio pubblica del mondo a promuovere un evento del genere. Un evento volto a sostenere la cultura anche attraverso il dialogo tra radio e libri.



    Dallinizio ad oggi, Gaudeamus significa 90 fiere del libro a Bucarest e nel Paese, oltre 2.485.000 visitatori e circa 9.700 eventi organizzati nellambito della fiera, il che porta Radio Romania nella posizione di leader nazionale nellindustria delle manifestazioni del genere.



    Nel 2015, la Fiera Internazionale Gaudeamus ha riunito circa 300 espositori, tra editrici romene di tradizione, istituzioni di insegnamento, associazioni professionali e organizzazioni attive nei campi della cultura e dellistruzione, tanti altri partecipanti in prima, con oltre 700 eventi editoriali e professionali.



    Le parole dordine di Gaudeamus 2015 – “La fiera del libro più letta alla radio più ascoltata”, dato che Radio Romania è leader nazionale negli ascolti.



    Questanno, ospite donore è il Gruppo della ambasciate e delle istituzioni francofone in Romania. LItalia è stata Paese ospite nel 2011 e partner privilegiato nel 2012, per far meglio conoscere la propria letteratura ed editoria in Romania, tramite incontri con scrittori e personalità culturali, tra cui Giorgio Montefoschi, Valerio Massimo Manfredi, Sergio Valzania o lenologo Luca Maroni.



    Allinaugurazione è stato osservato anche un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime della strage di Parigi e del locale Colectiv di Bucarest.



    In apertura della fiera, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha detto che la radio pubblica genera gesti culturali molto importanti per educare la giovane generazione.



    “La Fiera Gaudeamus significa, prima di tutto, e in particolare in questo momento, un gesto di solidarietà. La fiera porta attorno a Radio Romania centinaia di editrici, centinaia di migliaia di amanti del libro, moltissimi giovani che in questa epoca dinamica dellInternet tornano alla parola scritta. Il libro ha il suo fascino. Però credo che la solidarietà attraverso la cultura sia particolarmente importante in questo momento, perchè, come ben sappiamo tutti, il mondo sta attraversando dei periodi complicati”, ha detto il Presidente Direttore Generale di Radio Romania.



    Il Presidente Onorario della Fiera Gaudeamus – lo studioso Victor Ieronim Stoichita, insegna dal 1991 la storia dellarte moderna allUniversità di Friburgo. Ha studiato a Bucarest, Roma, Monaco di Baviera e Parigi. Si è addottorato nel 1989 nella capitale francese ed è stato ospite di varie università e istituti di ricerca europei e americani.



    E autore di numerosi libri tradotti in 12 lingue, tra cui “LInstauration du tableau” (1993), “Brève histoire de lombre” (2000), “LEffet Pygmalion” (2008), “Lœil mystique. Peindre lextase dans lEspagne du Siècle dOr” (2011), “Figures de la transgression” (2013), “Limage de lAutre. Noirs, Juifs, Musulmans et Gitans dans lart occidental des Temps modernes” (2014), Oublier Bucarest (2014), presentato anche a Gaudeamus 2015, “LEffet Sherlock Holmes. Variations du regard de Manet à Hitchcock” (2015).



    Gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa dellUniversità Cattolica di Lovanio ed è socio straniero dellAccademia dei Lincei.



    In unintervista in lingua italiana a Radio Romania, Victor Ieronim Stoichita ha raccontato le impressioni sulla Fiera Gaudeamus e ha fatto riferimento anche alla sua esperienza nel Bel Paese.


  • Socio Accademia dei Lincei, Presidente Onorario Gaudeamus 2015

    Socio Accademia dei Lincei, Presidente Onorario Gaudeamus 2015

    Nuovo appuntamento a Bucarest dal 18 al 22 novembre con la Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, l’unica radio pubblica del mondo a promuovere un evento del genere. Un evento volto a sostenere la cultura anche attraverso il dialogo tra radio e libri.



    Dall’inizio ad oggi, Gaudeamus significa 90 fiere del libro a Bucarest e nel Paese, oltre 2.485.000 visitatori e circa 9.700 eventi organizzati nell’ambito della fiera, il che porta Radio Romania nella posizione di leader nazionale nell’industria delle manifestazioni del genere.



    Nel 2015, la Fiera Internazionale Gaudeamus ha riunito circa 300 espositori, tra editrici romene di tradizione, istituzioni di insegnamento, associazioni professionali e organizzazioni attive nei campi della cultura e dell’istruzione, tanti altri partecipanti in prima, con oltre 700 eventi editoriali e professionali.



    Le parole d’ordine di Gaudeamus 2015 – La fiera del libro più letta alla radio più ascoltata, dato che Radio Romania è leader nazionale negli ascolti.



    Quest’anno, ospite d’onore è il Gruppo della ambasciate e delle istituzioni francofone in Romania. L’Italia è stata Paese ospite nel 2011 e partner privilegiato nel 2012, per far meglio conoscere la propria letteratura ed editoria in Romania, tramite incontri con scrittori e personalità culturali, tra cui Giorgio Montefoschi, Valerio Massimo Manfredi, Sergio Valzania o l’enologo Luca Maroni.



    All’inaugurazione è stato osservato anche un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime della strage di Parigi e del locale Colectiv di Bucarest.



    In apertura della fiera, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha detto che la radio pubblica genera gesti culturali molto importanti per educare la giovane generazione.



    La Fiera Gaudeamus significa, prima di tutto, e in particolare in questo momento, un gesto di solidarietà. La fiera porta attorno a Radio Romania centinaia di editrici, centinaia di migliaia di amanti del libro, moltissimi giovani che in questa epoca dinamica dell’Internet tornano alla parola scritta. Il libro ha il suo fascino. Però credo che la solidarietà attraverso la cultura sia particolarmente importante in questo momento, perchè, come ben sappiamo tutti, il mondo sta attraversando dei periodi complicati, ha detto il Presidente Direttore Generale di Radio Romania.



    Il Presidente Onorario della Fiera Gaudeamus – lo studioso Victor Ieronim Stoichita, insegna dal 1991 la storia dell’arte moderna all’Università di Friburgo. Ha studiato a Bucarest, Roma, Monaco di Baviera e Parigi. Si è addottorato nel 1989 nella capitale francese ed è stato ospite di varie università e istituti di ricerca europei e americani.



    E’ autore di numerosi libri tradotti in 12 lingue, tra cui L’Instauration du tableau (1993), Brève histoire de l’ombre (2000), L’Effet Pygmalion (2008), L’œil mystique. Peindre l’extase dans l’Espagne du Siècle d’Or (2011), Figures de la transgression (2013), L’image de l’Autre. Noirs, Juifs, Musulmans et Gitans dans l’art occidental des Temps modernes (2014), Oublier Bucarest (2014), presentato anche a Gaudeamus 2015, L’Effet Sherlock Holmes. Variations du regard de Manet à Hitchcock (2015).



    Gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa dell’Università Cattolica di Lovanio ed è socio straniero dell’Accademia dei Lincei.



    In un’intervista in lingua italiana a Radio Romania, Victor Ieronim Stoichita ha raccontato le impressioni sulla Fiera Gaudeamus e ha fatto riferimento anche alla sua esperienza nel Bel Paese.



  • Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    L’impatto della socializzazione in rete nel paesaggio mediatico mondiale ha costituito un altro tema di dibattito alla conferenza Media2020 – Bringing Media to the Future, organizzata da Radio Romania e l’Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU) dal 30 giugno al 1 luglio a Bucarest. L’evento ha riunito a Bucarest manager e rappresentanti di broadcasters di Europa, Asia, America e Australia.



    Piattaforme quali Google, Facebook, Youtube, Flickr o Twitter hanno miliardi di utenti in grado di influenzare direttamente la percezione pubblica. A questo punto, i media tradizionali stanno cercando delle soluzioni volte a consentire loro sia di mantenere il rigore professionale che adeguarsi alle nuove esigenze di informazione del pubblico.



    A moderare la sessione dedicata al giornalismo partecipativo e ai social media lo scrittore Sergio Valzania, già vicedirettore di Radio Rai. La cosa più interessante è stata il rapporto individuato fra i social media e la broadcasting tradizionale, spiega Sergio Valzania, aggiungendo, in riferimento alla conferenza, che a livello strategico, la cosa più importante è la dimostrazione che ha dato Radio Romania della sua capacità di essere un operatore proprio di servizio pubblico nel senso più elevato, cioè di avere la capacità di raccordare realtà diverse nel campo della comunicazione e di permettere a noi, che veniamo da altre radio, di gettare uno sguardo su delle realtà interessantissime, perchè profondamente diverse da quelle con le quali siamo abituti a confrontarci, ha aggiunto Sergio Valzania.



    Presente alla conferenza di Bucarest, Marco Zita, manager e cofondatore di Finzioni Productions, ha messo in risalto l’importanza di un simile dibattito nei nostri giorni, un dibattito che richiede ulteriori sviluppi.



    La conferenza di Bucarest – una prima nel paesaggio mediatico mondiale – ha aperto nuove prospettive. Dall’Europa hanno partecipato rappresentanti delle più grandi aziende media di Gran Bretagna, Italia, Santa Sede, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio.



    La sostanza della conferenza è stata del tutto speciale. Voglio ringraziare particolarmente Radio Romania per aver fatto qualcosa di nuovo, per aver costruito un ponte tra l’Europa e l’Asia. Abbiamo discusso dei problemi affrontati e più parliamo, collaboriamo, e condividiamo esperienze, più successo avremo, ha detto il vicedirettore della BBC, Graham Ellis.



    Amfitrione della riunione, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha riassunto i due giorni di dibattito.



    Credo che sia stato un successo e che la Romania, Bucarest e Radio Romania abbiano dimostrato che siamo in grado di poter generare cose importanti, che siamo un partner affidabile e che – come ho trasmesso ai partecipanti – la porta di Radio Romania resta aperta a partenariati di questo tipo e non solo. Abbiamo dei valori comuni in cui crediamo, la missione pubblica è quasi la stessa ovunque nel mondo e, dall’informazione alla cultura, educazione o tecnologia, praticamente tutti i media, pubblici o privati, devono stare e andare avanti insieme, ha concluso il Presidente Direttore Generale di Radio Romania.


  • Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    L’impatto della socializzazione in rete nel paesaggio mediatico mondiale ha costituito un altro tema di dibattito alla conferenza Media2020 – Bringing Media to the Future, organizzata da Radio Romania e l’Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU) dal 30 giugno al 1 luglio a Bucarest. L’evento ha riunito a Bucarest manager e rappresentanti di broadcasters di Europa, Asia, America e Australia.



    Piattaforme quali Google, Facebook, Youtube, Flickr o Twitter hanno miliardi di utenti in grado di influenzare direttamente la percezione pubblica. A questo punto, i media tradizionali stanno cercando delle soluzioni volte a consentire loro sia di mantenere il rigore professionale che adeguarsi alle nuove esigenze di informazione del pubblico.



    A moderare la sessione dedicata al giornalismo partecipativo e ai social media lo scrittore Sergio Valzania, già vicedirettore di Radio Rai. La cosa più interessante è stata il rapporto individuato fra i social media e la broadcasting tradizionale, spiega Sergio Valzania, aggiungendo, in riferimento alla conferenza, che a livello strategico, la cosa più importante è la dimostrazione che ha dato Radio Romania della sua capacità di essere un operatore proprio di servizio pubblico nel senso più elevato, cioè di avere la capacità di raccordare realtà diverse nel campo della comunicazione e di permettere a noi, che veniamo da altre radio, di gettare uno sguardo su delle realtà interessantissime, perchè profondamente diverse da quelle con le quali siamo abituti a confrontarci, ha aggiunto Sergio Valzania.



    Presente alla conferenza di Bucarest, Marco Zita, manager e cofondatore di Finzioni Productions, ha messo in risalto l’importanza di un simile dibattito nei nostri giorni, un dibattito che richiede ulteriori sviluppi.



    La conferenza di Bucarest – una prima nel paesaggio mediatico mondiale – ha aperto nuove prospettive. Dall’Europa hanno partecipato rappresentanti delle più grandi aziende media di Gran Bretagna, Italia, Santa Sede, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio.



    La sostanza della conferenza è stata del tutto speciale. Voglio ringraziare particolarmente Radio Romania per aver fatto qualcosa di nuovo, per aver costruito un ponte tra l’Europa e l’Asia. Abbiamo discusso dei problemi affrontati e più parliamo, collaboriamo, e condividiamo esperienze, più successo avremo, ha detto il vicedirettore della BBC, Graham Ellis.



    Amfitrione della riunione, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha riassunto i due giorni di dibattito.



    Credo che sia stato un successo e che la Romania, Bucarest e Radio Romania abbiano dimostrato che siamo in grado di poter generare cose importanti, che siamo un partner affidabile e che – come ho trasmesso ai partecipanti – la porta di Radio Romania resta aperta a partenariati di questo tipo e non solo. Abbiamo dei valori comuni in cui crediamo, la missione pubblica è quasi la stessa ovunque nel mondo e, dall’informazione alla cultura, educazione o tecnologia, praticamente tutti i media, pubblici o privati, devono stare e andare avanti insieme, ha concluso il Presidente Direttore Generale di Radio Romania.



  • Auguri, Radio Romania!

    Auguri, Radio Romania!

    L’archivio di Radio Romania è stato completamente digitalizzato. Lo ha annunciato il Presidente Direttore Generale, Ovidiu Miculescu, in occasione dell’86esimo anniversario del servizio pubblico.



    Le preziosissime registrazioni conservate lungo il tempo, tra cui le voci dello storico delle religioni Mircea Eliade, dei poeti Tudor Arghezi o Nichita Stănescu, di Re Michele, del filosofo Constantin Noica o dello storico Nicolae Iorga, sono state trasferite dal nastro magnetico al formato digitale.



    Dal 1928, Radio Romania è stata costantemente al servizio dei suoi ascoltatori, ripagando la loro fiducia con performance professionale, editoriale ed economica. Oltre 5 milioni di ascoltatori si sintonizzano ogni giorno sulle reti di Radio Romania.



    “La Radio è rimasta verticale, seria, dedicata alla sua missione pubblica, estremamente credibile, e — oserei dire — estremamente forte nel paesaggio mediatico, nonostante tutto quello che ha dovuto attraversare. Radio Romania è al servizio esclusivo dei romeni, e con loro non possiamo mai giocare. Nella vita e nell’attività quotidiana della radio pubblica, la parola chiave è la performance. Nel mondo della musica, del teatro, dei media, in qualsiasi area della nostra vita, la performance assume il posto d’onore. Il riconoscimento e il rispetto derivano dalla capacità di generare performance. Nel momento in cui vengono create delle cose valorose, la risposta del pubblico è il migliore barometro. Gli ascolti delle reti Radio Romania sono in salita e questo dato positivo continua. I circa cinque milioni di ascoltatori ogni giorno sono più importanti di qualsiasi altro indicatore”, ha dichiarato il Presidente Direttore Generale, Ovidiu Miculescu.



    La serie delle celebrazioni dedicate all’86esimo anniversario è stata aperta dall’inaugurazione della mostra “La Romania in Afghanistan — 12 anni di partenariato strategico romeno-americano”, che riunisce 50 fotografie scattate dai corrispondenti di guerra di Radio Romania.



    Migliaia di visitatori hanno scoperto, in occasione della Giornata delle Porte Aperte, il posto dal quale partono ogni giorno le notizie, incontrando i giornalisti che portano nelle loro case le informazioni, i servizi, la musica, il teatro o lo sport.



    Le celebrazioni si sono concluse con un concerto straordinario dell’Orchestra Nazionale di Radio Romania, sotto la bacchetta del suo direttore principale Tiberiu Soare, accanto al pianista Horia Mihail.

  • Radio Romania si riconferma leader di mercato

    Radio Romania si riconferma leader di mercato

    La Società Romena di Radiodiffusione riconferma la sua posizione dominante sul mercato, soprattutto tramite la rete Radio Romania Actualitati, leader negli ascolti nazionali.



    Lo ha dichiarato il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, davanti alla Commissione Cultura e Mass Media del Senato di Bucarest.



    Ovidiu Miculescu ha ricordato che anche le reti Antena Satelor (Antenna Rurale) e Radio Romania Culturale stanno crescendo negli ascolti.



    Dal punto di vista finanziario, la radio pubblica ha un bilancio positivo, in seguito a quello registrato nel 2013, sul cui profitto si basano gli investimenti del corrente anno.



    In riferimento alla campagna elettorale per le presidenziali in programma a novembre, il Presidente Direttore Generale ha sottolineato che l’istituzione che dirige è preparata a rifletterla in maniera professionale ed equidistante.



    “Siamo preparati e non abdicheremo nemmeno per un momento da ciò che significa la missione pubblica della radio”, ha sottolineato Ovidiu Miculescu.

  • “Stella d’Italia” per giornalista Radio Romania

    “Stella d’Italia” per giornalista Radio Romania

    In una cerimonia ospitata il 19 maggio nella sua residenza, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Diego Brasioli, ha consegnato a Iuliana Anghel, responsabile della redazione italiana di Radio Romania Internazionale, l’onorificenza “Ordine della Stella d’Italia” nel grado di Cavaliere, conferita dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.



    “La Dott.ssa Anghel costituisce un importante punto di riferimento in Romania per l’Italia nelle sue funzioni a Radio Romania. La vicinanza al nostro Paese, l’approfondita conoscenza della lingua e della cultura italiana ne fanno una interlocutrice molto apprezzata e affidabile. Negli anni, la Dott.ssa Iuliana Anghel ha seguito con grande precisione le relazioni bilaterali tra Italia e Romania, approfondendo le diverse tematiche, di carattere politico-economico ma anche socio-culturali. La figura della Dott.ssa Anghel ha contribuito così anche alla diffusione della consapevolezza della presenza italiana in Romania e viceversa alla conoscenza, presso il grande pubblico, dei progressi realizzati nei diversi settori di cooperazione bilateralie, senza mai tralasciare la trattazione dell’attualità internazionale romena, in ambito UE e NATO”, si legge nella motivazione dell’Ambasciatore Diego Brasioli.



    “Radio Romania sta crescendo, è leader di mercato a livello nazionale, urbano e nella capitale Bucarest. In questo momento, credo che siamo tra i pochi media pubblici in Europa a registrare performance su tutti i piani e — forse non è una coincidenza — questa onorificenza viene a confermare anche da un altra prospettiva il valore che Radio Romania offre al suo pubblico ed — ecco — anche all’Europa”, ha detto il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, presente alla cerimonia.



    Corrispondente di Radio Romania a Roma nel 2003, durante il semestre italiano di Presidenza dell’UE, Iuliana Anghel è stata anche la collaboratrice dell’agenda ANSA per la Romania dal 2006 al 2010. Lungo gli anni, ha realizzato servizi per Radio Rai e Radio 24. Attualmente, è responsabile dei progetti editoriali comuni tra Radio Romania e Radio Rai, che si sono sviluppati e consolidati a partire dalla seconda metà del 2012. Conduce ogni settimana il programma “Incontro con l’Italia”, mandato in onda in podcast da Rai WebRadio6 (www.wr6.rai.it).



    Inoltre, dal 2012, rappresenta Radio Romania nei progetti editoriali promossi da Radio Rai, in collaborazione con la Comunità Radiotelevisiva Italofona, per consolidare il dialogo interculturale in Europa: “Via Francigena del Sud Roma — Gerusalemme” (2012), “Via Tolosana — Verso Santiago sulla Via dei Trovatori” (2013), “La Via dei Faggi — a piedi, nella Bucovina dei monasteri” (2013). A giugno sarà sulla “Via Francigena del Nord: l’Europa a piedi verso Roma”, insieme al ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, conduttore dei RadioPellegrinaggi del servizio pubblico italiano.