Tag: presidente Sergio Mattarella

  • Romania-Italia, il presidente Sergio Mattarella in visita a Bucarest

    Romania-Italia, il presidente Sergio Mattarella in visita a Bucarest

    “La Romania per l’Italia è un partner imprescindibile, sia sul piano bilaterale che su quello europeo, che su quello delle questioni internazionali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ufficiale ieri a Bucarest, dove è stato ricevuto dal capo dello stato, Klaus Iohannis, e dal primo ministro, Marcel Ciolacu. “L’Italia si augura e sollecita che il Consiglio Europeo, dopo aver rimosso i controlli marittimi e aerei nelle frontiere, rimuova anche quelli ai confini terrestri, perché la Romania possa entrare pienamente nello spazio Schengen”, ha sottolineato il capo dello stato italiano.

     

    Klaus Iohannis ha salutato, da parte sua, le solide basi per lo sviluppo delle relazioni bilaterali, della cooperazione a più livelli con l’Italia, anche in ambito europeo ed euro-atlantico. L’interscambio commerciale tra la Romania e l’Italia ha raggiunto l’anno scorso i 20 miliardi di euro, ha sottolineato il presidente, valutando che l’incontro rappresenta la continuazione del dialogo costante tra i due paesi.

     

    Allo stesso tempo, il capo dello stato ha accolto con grande favore il prezioso contributo dell’Italia alla sicurezza delle zone confinanti con la Romania. Iohannis ha precisato che entrambi gli stati continueranno a lavorare insieme a tutti gli alleati per rafforzare il ruolo della NATO nella prevenzione di qualsiasi guerra.

     

    “Abbiamo discusso delle nostre preoccupazioni in materia di sicurezza, generate dalla guerra che la Russia continua a condurre contro l’Ucraina, con un forte impatto negativo per la regione, ma anche per l’intero spazio euro-atlantico. Continueremo a lavorare insieme per rafforzare il ruolo della NATO nel prevenire qualsiasi guerra e difendere i nostri stati, consolidando la sua postura di deterrenza e difesa sul Fianco orientale, ma anche su quello meridionale”, ha detto Klaus Iohannis.

     

    Per quanto riguarda l’allargamento dell’Unione Europea, il presidente della Repubblica Italiana ha espresso la speranza che l’Ucraina e la Repubblica di Moldova aderiscano quanto prima possibile. Nella conferenza stampa congiunta, Sergio Mattarella ha fatto riferimento anche alla visita effettuata, in precedenza, a Chișinău.

     

    “Abbiamo considerato come sia indispensabile – lo accennava poc’anzi il presidente Iohannis – l’ampliamento dell’Unione con l’allargamento ai Paesi candidati. Io sono stato, appunto, – come ricordava cortesemente il Presidente Iohannis – ieri in Moldova, riaffermando la convinzione forte dell’Italia per l’ingresso della Moldova nell’Unione europea e per il contributo a rendere i tempi più veloci possibili. Così come intendiamo che avvenga per i Paesi dei Balcani occidentali e per l’Ucraina”, ha puntualizzato Sergio Mattarella.

     

    Con il primo ministro Marcel Ciolacu, il capo dello stato italiano ha sottolineato l’importanza della cooperazione economica come pilastro delle relazioni bilaterali. La cooperazione economica romeno-italiana, i valori comuni e i legami tra i cittadini rendono le relazioni bilaterali ancora più forti, ha affermato il premier. Un punto importante dei colloqui ha riguardato i romeni in Italia, una delle comunità romene più numerose all’estero. In questo contesto, Marcel Ciolacu ha accolto con grande favore il sostegno delle autorità italiane all’integrazione della comunità romena, il rispetto dei diritti e il riconoscimento dei benefici recati alla società italiana.

  • 2 giugno: il messaggio dell’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău

    2 giugno: il messaggio dell’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău

    Su invito del presidente Sergio Mattarella, l’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, è stata presente ieri al Concerto offerto al Quirinale in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno. L’ambasciatore ha trasmesso al presidente Sergio Mattarella il messaggio di auguri rivoltogli dal capo dello stato romeno, Klaus Iohannis.

    I forti legami tra i nostri Paesi e i progetti volti a consolidare il Partenariato Strategico sono stati gli argomenti al centro dei colloqui svolti, a margine dell’evento, da Gabriela Dancău con più esponenti del Governo italiano, tra cui i ministri degli Esteri, della Difesa, della Cultura, dell’Istruzione e dello Sviluppo regionale. Affrontati temi di attualità, come l’aggressione militare illegale della Federazione Russa contro l’Ucraina, occasione per ribadire il contributo importante della diplomazia e del coordinamento tra gli stati membri dell’UE, nonchè il ruolo della NATO nell’attuale configurazione della sicurezza dell’Europa.

    Nel corso dei colloqui, le autorità italiane e l’ambasciatore romeno hanno inoltre evidenziato il ruolo significativo della comunità romena nella società italiana, il livello eccellente della sua integrazione e i valori comuni condivisi.

    L’anniversario del referendum istituzionale del 1946 viene ricordato ogni anno con emozione come la massima espressione della libera volontà degli italiani di decidere nel dopoguerra il proprio destino politico, di fare le proprie scelte nell’ambito della politica interna ed estera, a nome della rinata democrazia italiana. A differenza, i paesi dell’Est Europa tra cui la Romania non hanno avuto la possibilità di fare questa scelta e sono stati portati con la forza sotto il dominio politico totalitario imposto dall’Unione Sovietica.Per questo, oggi festeggiamo accanto all’Italia la democrazia, il diritto dei paesi di decidere per loro stessi e il rispetto per le regole e per il diritto internazionale. Oggi entrambi i paesi condividiamo l’appartenenza all’UE e alla NATO – spazio di prosperità e di sicurezza rispetto alla tragedia che attraversa l’Ucraina – e un quarto di secolo di Partenariato Strategico bilaterale, sottolinea l’ambasciatore Gabriela Dancău nel suo messaggio in occasione del 2 giugno.

    A nome del popolo amico romeno, della comunità romena presente in Italia e mio personale, esprimo i migliori auguri per la Festa della nascita della Repubblica Italiana!, conclude l’ambasciatore.

  • L’Ambasciatore della Romania in Italia, Gabriela Dancău, al Quirinale per presentare le Credenziali

    L’Ambasciatore della Romania in Italia, Gabriela Dancău, al Quirinale per presentare le Credenziali

    LAmbasciatore di Romania in Italia, S.E. Sig.ra Gabriela Dancău, ha presentato le Lettere Credenziali al presidente Sergio Mattarella in una cerimonia svoltasi il 12 maggio al Palazzo del Quirinale. Lo riferisce lAmbasciata di Romania in un post su Facebook. Le autorità italiane sono state rappresentante anche dal sottosegretario agli Affari esteri, Benedetto Della Vedova. LAmbasciatore Gabriela Dancău è stata accompagnata dal responsabile dellUfficio Affari Politici dellAmbasciata e da Cosmin Mitrea, console generale ad interim presso il Consolato Generale di Romania a Roma.



    Nel corso delludienza con il presidente Mattarella, lambasciatore ha portato in discussione i progetti comuni dellagenda bilaterale, alla luce del 25/o anniversario della firma della Dichiarazione sul Partenariato Strategico, con riferimento alla possibile organizzazione di una seduta governativa congiunta e alla valorizzazione in partenariato delle opportunità offerte dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza.



    La Romania e lItalia hanno vedute convergenti sui grandi dossier di attualità nelle relazioni internazionali, i due Stati salutanto la coesione dellUnione Europea davanti allaggressione della Russia contro lUcraina. Nel corso delludienza, sono stati ribaditi gli intensi legami tra la Romania e lItalia, concretati in unampia collaborazione a livello politico, in uneccellente cooperazione economica e commerciale e in uno stretto avvicinamento sotto profilo sociale culturale. Un capitolo speciale è stato dedicato alla comunità romena e al suo contributo alla vita economica, sociale e culturale del Paese ospitante, precisa ancora lAmbasciata di Romania in Italia.

  • Raed Arafat, Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia

    Raed Arafat, Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia

    In una cerimonia ristretta ospitata oggi dalla sua Residenza, l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi, ha consegnato al dott. Raed Arafat, segretario di stato al Ministero dell’Interno e capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza di Romania, l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia, conferita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.



    Un riconoscimento al ruolo che una persona come Raed Arafat ha avuto nel suo percorso professionale di continua collaborazione con gli enti omologhi italiani – la Protezione Civile, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Interno, le università, ha spiegato a Radio Romania Internazionale l’ambasciatore Marco Giungi, evidenziando il ruolo determinante svolto dal capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza nel pieno della crisi Covid per aiutare sia la collettività italiana in Romania che l’Italia in quanto tale.



    Uno dei riferimenti nella collaborazione Italia-Romania durante i difficilissimi mesi del lockdown è stata la missione dei 15 medici e infermieri volontari romeni, accompagnati da un ufficiale di collegamento dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, che dal 7 al 24 aprile hanno aiutato i colleghi di Milano a curare i pazienti affetti dal nuovo coronavirus. La missione si è svolta nell’ambito del Meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea. Inoltre, la Romania ha inviato in Italia 90.000 mascherine di protezione FFP2, provenienti dalla riserva di contromisure mediche per l’epidemia di COVID-19, acquistate dalle autorità di Bucarest in base ad una sovvenzione di 10 milioni di euro firmata dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza/ Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza e la Commissione Europea, attraverso la Direzione Generale per la Protezione Civile e le Operazioni per aiuto umanitario europee (DGECHO).



    La relazione tra la Romania e l’Italia è stata molto più intensa quest’anno, ha detto a Radio Romania Internazionale il dott. Raed Arafat, particolarmente onorato dell’onorificenza conferitagli dal presidente Sergio Mattarella. La collaborazione è stata molto più stretta quest’anno. Certo, la collaborazione nel nostro settore è stata sempre particolarmente buona, abbiamo ottimi rapporti con i nostri colleghi e omologhi della Protezione civile italiana e del campo medico. Quest’anno, però, ci siamo sentiti molto più vicini perchè la situazione che ha colpito l’intero mondo è una situazione che innanzittutto ci deve unire e far lavorare insieme. Solo così possiamo superarla. Sono rimasto sorpreso quando l’ambasciatore Marco Giungi mi ha dato la notizia dell’onorificenza. Per me rappresenta un riconoscimento del lavoro di squadra, dell’impegno di tutti i coleghi con i quali ho lavorato prima, adesso e durante la pandemia, ugualmente per i colleghi che sono andati in Italia ad offrire il loro supporto, quindi un riconoscimento per tutti noi. Il fatto che si tratta del sommo riconoscimento dello Stato italiano rende un onore particolare a me, ma soprattutto ai miei colleghi, ha sottolineato Raed Arafat.



    Durante la crisi generata dalla pandemia, un commovente intervento del capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza è stato quello per aiutare una coppia italo-romena, genitori di due figlie, registrate solo in Italia. Rimasti bloccati in Belgio, cercavano di rientrare insieme in Romania. Presenti oggi alla cerimonia, i giovani hanno espresso la loro gratitudine al sostegno concesso da Raed Arafat.



    Ciò che colpisce nel ministro-segretario di stato Raed Arafat, con il quale abbiamo collaborato in moltissime occasioni nell’arco degli ultimi 10-15 anni, è che è in grado di affrontare sia problematiche sistemiche sia problemi puntuali che si sono creati in questo periodo particolare di pandemia, ha detto, a sua volta, a Radio Romania Internazionale, il presidente della Camera di Commercio Italiana per la Romania, Roberto Musneci.



    Alla cerimonia ospitata dalla Residenza dell’Ambasciatore d’Italia erano presenti anche il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, il Nunzio Apostolico in Romania, Mons. Miguel Maury Buendìa, e l’ambasciatore britannico a Bucarest, Andrew James Noble.



    Palestinese naturalizzato romeno, Raed Arafat si è laureato nel 1989 in medicina generale presso l’Università di Medicina e Farmacia di Cluj Napoca, conseguendo nel 2003 anche il Master Europeo in Medicina dei disastri (EMDM) presso l’Università Libera di Bruxelles e l’Università Piemonte di Novara, specializzandosi in medicina d’urgenza. Dopo aver iniziato la carriera professionale nel 1990 presso il reparto terapia intensiva dell’Ospedale d’Urgenza di Târgu Mureş, ha fondato il Servizio Medico Urgenze di Rianimazione ed Estricazione (SMURD), che ha sviluppato collaborazioni con ospedali di altri Paesi finalizzate alla formazione del personale e all’acquisizione di nuovi mezzi (navali, aerei, ampliamento parco ambulanze). Ha ricoperto l’incarico di segretario di stato presso il Ministero della Salute (agosto 2007-ottobre 2012 e dicembre 2012-gennaio 2014), coordinando il Sistema di assistenza medica d’urgenza. Da ottobre a dicembre 2012, ha rivestito la posizione di Ministro della Salute ad interim. Da gennaio 2014 è diventato segretario di stato al Ministero dell’Interno, incarico che ricopre a tutt’oggi, coordinando il Dipartimento per le Situazioni di Emergenza. Dal 2011 è anche esperto di alto livello nell’ambito del Gruppo di Lavoro per Salute, Alimentazione e Agricoltura della NATO, che co-presiede dal 2012. E’ stato insignito di numerose onorificenze nazionali e internazionali, tra cui la Legione d’onore francese, ed è autore di vari libri e pubblicazioni di medicina d’urgenza e pronto soccorso.