Tag: primo turno

  • 24.11.2024 (aggiornamento presidenziali)

    24.11.2024 (aggiornamento presidenziali)

    Elezioni presidenziali – Il premier e leader del Partito Socialdemocratico (PSD), Marcel Ciolacu, ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali svoltesi oggi in Romania. Dopo la centralizzazione dei verbali in oltre il 70% dei seggi, Marcel Ciolacu ha ottenuto il 23% dei voti. Al secondo posto si piazza, con il 22%, un candidato a sorpresa, l’indipendente Călin Georgescu, accusato di essere accusato di essere filorusso e di aver elogiato esponenti dell’estrema destra del periodo compreso tra le due guerre mondiali.  Secondo gli exit poll, Marcel Ciolacu si piazza al primo postao, con il 24%, seguito dal capo dell’Unione Salvate Romania, Elena Lasconi, con il 19,6%, e da Călin  Georgescu, con il 17%. Oggi sono andati alle urne più di 9,4 milioni di romeni, cioè oltre il 52% degli iscritti nelle liste elettorali permanenti. All’estero circa 800.000 connazionali. Il voto negli ambienti urbani ha superato di quasi 2 milioni quello degli ambienti rurali. In lizza ci sono stati 13 candidati, 9 in rappresentanza di partiti politici e 4 indipendenti. Ciolacu e Lasconi dovrebbe confrontarsi al secondo turno delle presidenziali, che si svolgeranno l’8 dicembre. Le politiche si terranno il 1 dicembre, Festa Nazionale. Il 9 giugno, in Romania si sono svolte anche le elezioni amministrative ed europee.

     

    Referendum – Il referendum locale promosso dal sindaco generale di Bucarest, Nicuşor Dan, ha superato l’affluenza del 30% necessaria alla convalida. Secondo i dati forniti in tempo reale dall’Autorità Elettorale Permanente, ha votato circa il 41% degli abitanti di Bucarest aventi diritto che, secondo gli exit poll, ha detto nella maggior di „Sì” alle tre domande. Due, proposte dal sindaco Nicuşor Dan, riguardano la distribuzione dei fondi tra il Comune Generale ed i municipi dei rioni e il rilascio delle autorizzazioni di costruzione nella Capitale. Su iniziativa del PSD (al governo) è stata aggiunta una terza domanda, relativa alla lotta contro l’uso della droga nelle scuole.

  • 24.11.2024 (aggiornamento)

    24.11.2024 (aggiornamento)

    Elezioni presidenziali – Oltre la metà dei romeni aventi diritto di voto sono andati alle urne oggi fino alle 20.00 locali. Gli oltre 18 milioni di cittadini iscritti nelle liste elettorali permanenti hanno potuto votare nei quasi 19.000 seggi organizzati nel paese. Circa 750.000 cittadini romeni sono andati alle urne all’estero, dove la votazione si è svolta per tre giorni – venerdì, sabato e domenica nei 950 seggi aperti dalle autorità, un numero record. In lizza per le presidenziali sono 13 candidati – 9 in rappresentanza di partiti politici e 4 indipendenti. Nella gara, sono rappresentate quasi tutte le correnti ideologiche, dai socialdemocratici ai liberali e dai filoeuropei agli ultranazionalisti populisti e sovranisti. Il secondo turno delle presidenziali è in programma l’8 dicembre. Il 1 dicembre, la Festa Nazionale, si terranno anche le elezioni politiche. Il 9 giugno, in Romania si sono svolte anche le elezioni amministrative ed europee.

    Referendum – Il referendum locale promosso dal sindaco generale di Bucarest, Nicuşor Dan, ha superato l’affluenza del 30% necessaria alla convalida. Secondo i dati forniti in tempo reale dall’Autorità Elettorale Permanente, fino alle 19.00 locali aveva votato oltre il 37% degli abitanti di Bucarest aventi diritto. Due domande, proposte dal sindaco Nicuşor Dan, riguardano la distribuzione dei fondi tra il Comune Generale ed i municipi dei rioni e il rilascio delle autorizzazioni di costruzione nella Capitale. Su iniziativa del PSD, che fa parte della squadra di governo, è stata aggiunta una terza domanda, relativa alla lotta contro l’uso della droga nelle scuole.

    Romania – Giappone – L’Istituto Culturale Romeno annuncia che il 26 novembre verrà aperta ufficialmente la sua rappresentanza a Tokyo. “Il Giappone è un centro di interesse per gli operatori culturali di Romania e sono convinto che l’ICR Tokyo contribuirà in modo significativo alla presenza romena nel paesaggio culturale giapponese”, ha dichiarato il presidente dell’ICR, Liviu Jicman. Da parte sua, l’ambasciatore di Romania in Giappone, Ovidiu Raeţchi, ha precisato che l’apertura della rappresentanza dell’ICR nella capitale nipponica rappresenta un’iniziativa strategica volta a consolidare le relazioni culturali tra la Romania e il Giappone, a sostenere la cooperazione artistica internazionale e ad offrire al pubblico giapponese l’opportunità di scoprire e apprezzare la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale romeno. I primi eventi della nuova struttura saranno una mostra di lavori della collezione del fotografo giapponese Kosey Miya, che colgono il fascino della regione del Maramureş, e un concerto al flauto di Pan, tenuto dall’artista giapponese Fumiko Sakura. Il centro culturale romeno a Tokyo porta a 19 il numero delle rappresentanze dell’ICR all’estero.

     

     

  • Romania al voto per il primo turno delle elezioni presidenziali

    Romania al voto per il primo turno delle elezioni presidenziali

    L’Autorità Elettorale Permanente ha annunciato un’affluenza del 16% nelle prime cinque ore dall’apertura delle urne nel paese, vale a dire circa 2,9 milioni di elettori. Fino a mezzogiorno, negli ambienti urbani aveva votato mezzo milione di elettori in più rispetto a quelli rurali. All’estero sono aperti da venerdì 951 seggi.

    L’affluenza alle urne nei primi due giorni delle elezioni è stata piuttosto scarsa, secondo i corrispondenti di Radio Romania. I dati forniti dall’AEP indicano che, nei primi due giorni, oltre confine hanno votato 223.000 cittadini, di cui più di 4.000 hanno scelto il voto per corrispondenza. La maggiore mobilitazione dei romeni si è verificata in Gran Bretagna, con oltre 42.000 voti. Seguono i romeni di Germania, Italia e Spagna.

    In lizza per le presidenziali sono 13 candidati – 9 in rappresentanza di partiti politici e 4 indipendenti. Nella gara, sono rappresentate quasi tutte le correnti ideologiche, dai socialdemocratici ai liberali e dai filoeuropei agli ultranazionalisti populisti e sovranisti. Il secondo turno delle presidenziali è in programma l’8 dicembre. Il 1 dicembre, la Festa Nazionale, si terranno anche le elezioni politiche. Il 9 giugno, in Romania si sono svolte anche le elezioni amministrative ed europee.

  • Elezioni in Romania: risultati provvisori, Iohannis vince primo turno, urne chiuse anche all’estero

    Elezioni in Romania: risultati provvisori, Iohannis vince primo turno, urne chiuse anche all’estero

    18.744 seggi scrutinati in Romania dopo le elezioni svoltesi ieri, riconfermano al primo posto, con il 36,66% dei consensi, il presidente uscente Klaus Iohannis, in rappresentanza del Partito Nazionale Liberale. Secondo i dati resi noti dall’Autorità Elettorale Permanente, degli 8.543.297 voti validi, il candidato liberale ha ottenuto 3.131.591. Al secondo posto si piazza la candidata socialdemocratica Viorica Dăncilă, con il 23,80% (2.033.106 voti), seguita da Dan Barna (Unione Salvate Romania USR-PLUS) – 13,99% (1.195.475 voti), Mircea Diaconu (Alleanza UN OM – UN UOMO) – 9,26% (790.685 voti), Theodor Paleologu (PMP – Partito del Movimento Popolare) – 5,66% (483.870 voti).

    Intanto, la votazione si è conclusa con la chiusura degli ultimi seggi sulla costa occidentale degli Stati Uniti e del Canada, alle 21:00 locali (le 7:00 in Romania). All’estero hanno votato oltre 650.000 cittadini, con la maggiore affluenza in Italia (circa 130.000 elettori) e Gran Bretagna (oltre 119.000), come indicato dalla piattaforma online dell’Ufficio Elettorale Centrale. Alta affluenza anche in Germania (quasi 102.000), Spagna (più di 89.000) e nella confinante Moldova (oltre 43.000).

    A 705 seggi scrutinati all’estero, al primo posto si riconferma sempre il candidato liberale, il presidente Klaus Iohannis, con il 53,83% dei consensi, seguito dal rappresentante dell’Alleanza USR-PLUS, Dan Barna – 26,42%.

    Secondo i dati forniti dall’AEP, delle 486.688 schede valide nei 705 seggi all’estero scrutinati, Klaus Iohannis ha raccolto 261.961 voti, seguito da Dan Barna, con 128.606. Theodor Paleologu (PMP) ha ottenuto il 6,33% (30.821 voti), Mircea Diaconu (Alleanza UN OM) – 3,67% (17.841 voti) e Viorica Dăncilă (PSD) – 2,88% (14.009 voti).

    Il 24 novembre, i romeni andranno nuovamente alle urne per il ballottaggio tra il candidato liberale, il presidente Klaus Iohannis, e la socialdemocratica Viorica Dăncilă. (traduzione di Iuliana Anghel)

  • Elezioni in Romania: i primi risultati parziali riconfermano Iohannis in testa

    Elezioni in Romania: i primi risultati parziali riconfermano Iohannis in testa

    Il presidente uscente, Klaus Iohannis, appoggiato dal Partito Nazionale Liberale (al governo), e l’ex premier socialdemocratica, Viorica Dancila, andranno il 24 novembre al ballottaggio per la massima carica nello stato. Lo spoglio del 77% delle schede nel Paese piazza Klaus Iohannis al primo posto, con il 36% dei consensi, seguito da Viorica Dancila, indicata al 24%, e dal leader dell’USR, Dan Barna, al 12%. Gli altri 11 candidati hanno ottenuto tra lo 0,1 e circa il 9%. Klaus Iohannis ha dichiarato che la guerra con i socialdemocratici (PSD) non è finita, e ha chiamato i romeni al ballottaggio. Il voto espresso domenica aiuta il PSD a continuare la campagna elettorale e a dar prova di quello che vuole fare per i romeni, ha detto in replica la leader del partito, Viorica Dancila. L’affluenza nazionale alle urne è stata del 47,66%, secondo quanto annunciato dal portavoce dell’Ufficio Elettorale Centrale. Affluenza record tra i connazionali che vivono in atri Paesi: più di 650.000 cttadini hanno votato sin da venerdì. Il voto all’estero si concluderà domattina sulla costa occidentale degli Stati Uniti.

  • Presidenziali: Romania al voto, 42% affluenza alle 18:00 locali

    Presidenziali: Romania al voto, 42% affluenza alle 18:00 locali

    I romeni vanno oggi alle urne per eleggere il capo dello stato per i prossimi cinque anni. Sono in lizza 14 candidati, in rappresentanza di tutti i partiti parlamentari, alcuni extraparlamentari, nonchè indipendenti. Secondo l’Ufficio Elettorale Centrale, degli oltre 18,2 milioni di romeni aventi diritto, alle 18:00 locali (le 17:00 in Italia) avevano votato circa il 42%. Per la prima volta, il voto dei romeni all’estero si svolge per tre giorni in circa 840 seggi, un numero raddoppiato, per evitare le file enormi degli anni scorsi. I più recenti dati indicano che all’estero hanno votato più di 580.000 connazionali, di cui 25.000 per corrispondenza. La più numerosa affluenza si è registrata in Gran Bretagna, Italia e Spagna. Il ballottaggio è previsto per il 24 novembre.

  • Romania al voto per eleggere il presidente, 37% affluenza alle 17:00 locali

    Romania al voto per eleggere il presidente, 37% affluenza alle 17:00 locali

    I romeni vanno oggi alle urne per eleggere il capo dello stato per i prossimi cinque anni. Sono in lizza 14 candidati, in rappresentanza di tutti i partiti parlamentari, alcuni extraparlamentari, nonchè indipendenti. Secondo l’Ufficio Elettorale Centrale, degli oltre 18,2 milioni di romeni aventi diritto, alle 17:00 locali (le 16:00 in Italia) avevano votato circa il 37%. Per la prima volta, il voto dei romeni all’estero si svolge per tre giorni in circa 840 seggi, un numero raddoppiato, per evitare le file enormi degli anni scorsi. I più recenti dati indicano che all’estero hanno votato più di 540.000 connazionali, di cui 25.000 per corrispondenza. La più numerosa affluenza si è registrata in Gran Bretagna, Italia e Spagna. Il ballottaggio è previsto per il 24 novembre.