Tag: salario mínimo europeo

  • Salario minimo europeo anche in Romania

    Salario minimo europeo anche in Romania

    La legge sull’introduzione del salario minimo europeo in Romania è stata promulgata dal presidente Klaus Iohannis. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che, in questo modo, si potrà compiere il passo finale verso l’aumento del salario minimo a 4.050 lei (circa 810 euro) a partire dal 1° gennaio 2025. Il premier ha assicurato che non ci sono degli ostacoli, né elettorali né di altro tipo.

    “L’atto legislativo è trasparente, tutti lo hanno visto e si sono pronunciati. Perciò, seguiremo la procedura necessaria per la sua approvazione in tempi rapidi e per apportare anche gli adeguamenti tecnici”, ha sottolineato il primo ministro. La decisione relativa all’incremento del salario minimo lordo è stata presa dal Consiglio Nazionale Tripartito, che riunisce il Governo, i patronati e i sindacati.

    La nuova legge è volta a trasporre nella legislazione nazionale le disposizioni di una Direttiva del Parlamento Europeo (2022/2041) relativa ai salari minimi adeguati nell’UE. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di lavoro e di vita, anche attraverso salari minimi adeguati e un quadro efficiente di negoziati collettivi per sostenere l’evoluzione dei salari. Secondo la legge, lo stipendio base minimo lordo garantito, stabilito attraverso una decisione del Governo, può essere concesso a un dipendente per un periodo massimo di 24 mesi dalla data della firma del contratto individuale di lavoro.

    “Con l’adozione di questa legge, avremo una migliore protezione dei lavoratori in Romania. L’incremento dei salari è un passo avanti verso posti di lavoro meglio retribuiti, ma anche verso una maggiore stabilità economica e sociale. Applicando questa legge, miriamo a ridurre la povertà lavorativa e a proteggere il potere d’acquisto. È un impegno che abbiamo assunto quello di non lasciare indietro nessuno e di migliorare le condizioni di lavoro e di vita”, ha sottolineato in un post sui un social la ministra del Lavoro e della Solidarietà Sociale, Simona Bucura Oprescu.

    Un aumento a 4.050 lei significherebbe che la Romania raggiungerà circa il 47% del salario minimo europeo. Attualmente, il salario lordo minimo di base è fissato a 3.700 lei al mese (circa 740 euro), per un orario di lavoro completo di 168 ore, in media al mese, pari a 22,024 lei/ora (circa 4,4 euro). Secondo i dati ufficiali, in Romania, oltre 843.000 dipendenti beneficiano attualmente del salario minimo lordo garantito, cioè il 15,5% del numero totale dei dipendenti attivi.

    L’aumento del salario minimo lordo ha un impatto sull’ambiente privato, perché porta alla crescita delle spese. La maggior parte delle istituzioni statali non ha dipendenti con salario minimo, il che significa che non registreranno spese aggiuntive. Il Governo guadagna da questa misura, perché salari più alti significano tasse e contributi più elevati ai bilanci della salute e delle pensioni.

    Nell’UE esistono disaccordi storici tra gli stati membri sul salario minimo, a causa dei sistemi nazionali differenti di fissazione delle retribuzioni. Secondo l’Eurostat, la scorsa estate questi redditi variavano da 477 euro al mese in Bulgaria (il livello più basso), a 2.571 euro al mese in Lussemburgo.

  • Dal deficit di bilancio al salario minimo europeo

    Dal deficit di bilancio al salario minimo europeo

    Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita dell’economia romena quest’anno, dal 2,8% anticipato ad aprile, all’1,9% secondo il suo più recente rapporto. L’inflazione media annua dovrebbe raggiungere il 5,3% alla fine del 2024 e il 3,6% l’anno prossimo, mentre la disoccupazione dovrebbe rimanere al 5,6% e scendere nel 2025 al 5,4%. Il disavanzo delle partite correnti è stimato al 7,5% del PIL quest’anno e al 7% l’anno prossimo.

    Quasi contemporaneamente alle previsioni del FMI, l’Eurostat pubblica dati che indicano un aumento del deficit pubblico nell’Unione Europea dal 3,2% del PIL nel 2022 al 3,5% nel 2023, con i livelli più alti registrati lo scorso anno in Italia (-7,2%), Ungheria (-6,7%) e Romania (-6,5%). Nel caso della Romania, i dati Eurostat mostrano che il deficit pubblico è aumentato da un valore di oltre 88 miliardi di lei nel 2022 a quasi 105 miliardi di lei lo scorso anno (1 euro = circa 5 lei – n. ndr). Ciò considerando che la spesa pubblica è scesa dal 40,4% del PIL nel 2022 al 40,3% dello scorso anno e le entrate sono calate dal 34% al 33,7%.

    In precedenza, l’Agenzia internazionale di valutazione finanziaria Standard & Poor’s aveva riconfermato il buon rating del debito pubblico e le prospettive stabili della Romania. L’agenzia ha tuttavia avvertito che il rating della Romania potrebbe essere declassato se il deficit continuasse a superare le previsioni e se persistessero altri squilibri, come l’alta inflazione o il deficit di conto corrente, cioè la differenza tra elevate importazioni e basse esportazioni.

    Standard & Poor’s prevede inoltre che l’attuale spesa pre-elettorale, caratterizzata dall’aumento delle pensioni e degli stipendi nel settore pubblico, spingerà il deficit della Romania al 7,3% quest’anno. Dato che le statistiche macroeconomiche non impressionano granchè molti romeni, ancora poveri, e ai quali l’inflazione galoppante degli ultimi anni ha eroso drammaticamente il potere d’acquisto, i politici hanno deciso di offrire loro una misura di consolazione.

    Poco più di un mese prima delle elezioni presidenziali e politiche, la Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato, in quanto organo decisionale, il disegno di legge sul salario minimo adeguato. La legge recepisce una direttiva europea che mira a migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei dipendenti. Il documento prevede che lo stipendio lordo minimo garantito venga stabilito annualmente, mediante aggiornamento periodico, a seguito della consultazione delle organizzazioni sindacali e patronali rappresentative a livello nazionale, tenendo conto del costo della vita e degli indicatori economici e sociali. Il valore del salario minimo lordo dovrebbe essere compreso tra il 47 e il 52% del salario medio.