Tag: salute

  • Soldi per investimenti locali

    Soldi per investimenti locali

    Almeno teoricamente negli ultimi giorni del suo mandato, il Governo PSD-PNL ha deciso nella riunione svoltasi giovedì di stanziare fondi complessivi di miliardi di lei per una serie di nuovi investimenti. Sono soldi volti a sostenere obiettivi delle comunità locali, così come progetti nel campo dell’industria e della sanità. L’Ospedale Clinico d’Urgenza Bagdasar-Arseni di Bucarest è la più grande clinica neurologica della Romania. Dispone di 263 posti letto e cura già patologie traumatiche, tumorali, vascolari, craniche, degenerative e spinali. Lì verrà costruito anche un centro di oncologia e radiochirurgia stereotassica, su una superficie di oltre 10.000 metri quadrati.

    “Continuiamo a investire nella sanità e stanziamo oltre 200 milioni di lei (l’equivalente di 40 milioni di euro – ndr) al centro di oncologia e radiochirurgia dell’Ospedale Bagdasar-Arseni di Bucarest. Questo centro offrirà trattamenti innovativi ai pazienti affetti da patologie oncologiche”, ha spiegato il primo ministro Marcel Ciolacu. Il suo governo ha inoltre approvato un documento volto a ridurre il rischio sismico per gli edifici vulnerabili in un paese dove i terremoti si verificano frequentemente. Il valore del finanziamento non rimborsabile concesso a un beneficiario è di 300.000 euro al massimo.

    Il portavoce del Governo, Mihai Constantin, ha precisato che il piano è valido fino al 31 dicembre 2030, e i pagamenti verranno effettuati fino alla fine del 2036. Il budget stimato è di oltre 1,3 miliardi di lei. Verrà finanziata la progettazione e l’esecuzione di opere di intervento per spazi in cui si svolgono attività economiche, nonché per edifici di interesse o utilità pubblica. Il consolidamento delle case private non è incluso nel finanziamento tramite questo programma. Secondo le stime, 750 imprese potranno beneficiare di questa forma di sostegno.

    Sempre giovedì, il governo presieduto da Marcel Ciolacu ha approvato anche la riorganizzazione dell’Agenzia Nazionale Antidroga, in un momento in cui il traffico e il consumo di stupefacenti sono diventati pratiche ampiamente diffuse in Romania. La nuova visione non si limita solo all’applicazione della legge penale, ma si concentra sulla prevenzione e sull’assistenza integrata alle vittime del consumo di droga, soprattutto ai minori, che necessitano di un sostegno speciale.

    L’assistenza si sposta dal Ministero degli Interni al sistema sanitario, e il coordinamento delle politiche antidroga diventa attribuzione diretta del primo ministro. Verranno inoltre istituiti centri speciali per la prevenzione delle dipendenze, dove tutti coloro che ne avranno bisogno riceveranno assistenza medica specializzata. Il progetto, spiega il Governo, è stato elaborato attraverso la consultazione con organizzazioni non governative ed esperti del settore.

  • Salute e benessere, un ponte per l’innovazione Italia-Romania: intervista al prof. Raoul Saggini

    Salute e benessere, un ponte per l’innovazione Italia-Romania: intervista al prof. Raoul Saggini

    E sbarcata per la prima volta in Romania e nellEuropa del sud-est la tecnologia S.P.A.D (Sistema Posturale Antigravitario Dinamico), sviluppata dal professor Raoul Saggini, noto specialista in ortopedia e traumatologia, medicina fisica, riabilitazione e medicina dello sport, ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa allUniversità degli Studi Gabriele dAnnunzio di Chieti, autore di numerosi libri e articoli scientifici. Il prof. Saggini, che è anche componente del Gruppo Tecnico sulla Postura istituito dal Ministero della Salute italiano, già riscuote un ottimo feed-back in Romania, dove arriva periodicamente per consulti in una nota clinica di Bucarest – Voluntari.



    “Il mio mestiere è fare salute, far passare il paziente da uno stato di malessere a uno stato di benessere”, dice il professor Raoul Saggini in unintervista a Radio Romania Internazionale, parlando dellevoluzione delle terapie e delle innovazioni nella medicina fisica e riabilitativa nellultima decina danni. “Un periodo assolutamente fertile per il cambio di visione sullo stato di malattia, sul quadro della patologia”, spiega il professor Raoul Saggini. “Oggi ormai siamo passati da una visione analitica di un quadro patologico, di una struttura come il piede, larticolazione dellanca o larticolazione della spalla, a una visione più generale, più completa, dove la patologia del piede, dellarticolazione dellanca, dellarticolazione della spalla, deve essere vista in un contesto molto più ampio, cioè di inquadramento di questo danno allinterno di una posizione del corpo umano”, precisa il professore, ricordando che gli esseri umani sono dei “bipedi eretti instabili”.



    “Siamo delle strutture instabili, che devono mantenere la stabilità – la migliore possibile – a costo di una spesa energetica importante. Tutto questo, nel tempo, e in relazione allo sviluppo dal bambino alla persona adulta, allanziano, o in relazione allesercizio sportivo o lavorativo che uno compie, porta il soggetto ad assumere degli atteggiamenti spaziali che sono assolutamente corretti, ma troppo dispendiosi da un punto di vista energetico. Questo comporta che alcune strutture del corpo vadano in sofferenza. Da questo quadro nasce una situazione di patologia”, puntualizza lo specialista.



    “Il campo che io ho percorso dal punto di vista di cultura medica e scientifica, ci ha portato a identificare semplicemente delle soluzioni diverse, innovative, più complete, per determinare un incremento dello stato di salute, in una maniera anche più rapida e molto spesso meno invasiva, più conservativa, con minore chirurgia, sfruttando le capacità che ha il corpo umano di recuperare, attraverso quello che oggi è noto come il processo di rigenerazione”, spiega ancora il prof. Saggini. Un fenomeno che, però, deve orientato e guidato, e che sta alla base dellarea medica alla quale il professor Raoul Saggini ha dedicato tutta la sua vita di studio, portando queste modalità operative anche in Romania, dopo numerose esperienze positive in Italia, Messico, Giordania e in tanti altri Paesi del mondo.



    “Ogni essere umano – in relazione alle latitudini, alle condizioni ambientali, alleducazione, ha dei suoi atteggiamenti. E quello che oggi noi definiamo la componente epigenetica. Tuttavia, noi possiamo lavorare sia sulla componente epigenetica, sia sulla componente cosiddetta genetica. E possiamo determinare dei notevoli miglioramenti, con delle soluzioni che sono innovative. Ma sono innovative perchè percorrono progetti culturali molto avanzati, che sono stati studiati per molti anni. Devo dire che qui, in Romania, cè stato grande apprezzamento. Io ne sono molto contento anche perchè, in effetti, è un modo di approcciare lo stato di malattia molto conservativo, molto rispettoso dellessere umano, che cerca di sfruttare le capacità intrinseche che lessere umano possiede, ovviamente, cercando di neutralizzare i fattori che sono di danno”, ha detto ancora il prof. Raoul Saggini, presentando puntualmente come si articolano lo S.P.A.D e le tecnologie più avanzate che utilizza e che portano in tempi brevi benefici allo stato di salute. Si tratta di un approccio molto completo ed evoluto.