Tag: Sergio Valzania

  • Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    L’impatto della socializzazione in rete nel paesaggio mediatico mondiale ha costituito un altro tema di dibattito alla conferenza Media2020 – Bringing Media to the Future, organizzata da Radio Romania e l’Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU) dal 30 giugno al 1 luglio a Bucarest. L’evento ha riunito a Bucarest manager e rappresentanti di broadcasters di Europa, Asia, America e Australia.



    Piattaforme quali Google, Facebook, Youtube, Flickr o Twitter hanno miliardi di utenti in grado di influenzare direttamente la percezione pubblica. A questo punto, i media tradizionali stanno cercando delle soluzioni volte a consentire loro sia di mantenere il rigore professionale che adeguarsi alle nuove esigenze di informazione del pubblico.



    A moderare la sessione dedicata al giornalismo partecipativo e ai social media lo scrittore Sergio Valzania, già vicedirettore di Radio Rai. La cosa più interessante è stata il rapporto individuato fra i social media e la broadcasting tradizionale, spiega Sergio Valzania, aggiungendo, in riferimento alla conferenza, che a livello strategico, la cosa più importante è la dimostrazione che ha dato Radio Romania della sua capacità di essere un operatore proprio di servizio pubblico nel senso più elevato, cioè di avere la capacità di raccordare realtà diverse nel campo della comunicazione e di permettere a noi, che veniamo da altre radio, di gettare uno sguardo su delle realtà interessantissime, perchè profondamente diverse da quelle con le quali siamo abituti a confrontarci, ha aggiunto Sergio Valzania.



    Presente alla conferenza di Bucarest, Marco Zita, manager e cofondatore di Finzioni Productions, ha messo in risalto l’importanza di un simile dibattito nei nostri giorni, un dibattito che richiede ulteriori sviluppi.



    La conferenza di Bucarest – una prima nel paesaggio mediatico mondiale – ha aperto nuove prospettive. Dall’Europa hanno partecipato rappresentanti delle più grandi aziende media di Gran Bretagna, Italia, Santa Sede, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio.



    La sostanza della conferenza è stata del tutto speciale. Voglio ringraziare particolarmente Radio Romania per aver fatto qualcosa di nuovo, per aver costruito un ponte tra l’Europa e l’Asia. Abbiamo discusso dei problemi affrontati e più parliamo, collaboriamo, e condividiamo esperienze, più successo avremo, ha detto il vicedirettore della BBC, Graham Ellis.



    Amfitrione della riunione, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha riassunto i due giorni di dibattito.



    Credo che sia stato un successo e che la Romania, Bucarest e Radio Romania abbiano dimostrato che siamo in grado di poter generare cose importanti, che siamo un partner affidabile e che – come ho trasmesso ai partecipanti – la porta di Radio Romania resta aperta a partenariati di questo tipo e non solo. Abbiamo dei valori comuni in cui crediamo, la missione pubblica è quasi la stessa ovunque nel mondo e, dall’informazione alla cultura, educazione o tecnologia, praticamente tutti i media, pubblici o privati, devono stare e andare avanti insieme, ha concluso il Presidente Direttore Generale di Radio Romania.


  • Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    L’impatto della socializzazione in rete nel paesaggio mediatico mondiale ha costituito un altro tema di dibattito alla conferenza Media2020 – Bringing Media to the Future, organizzata da Radio Romania e l’Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU) dal 30 giugno al 1 luglio a Bucarest. L’evento ha riunito a Bucarest manager e rappresentanti di broadcasters di Europa, Asia, America e Australia.



    Piattaforme quali Google, Facebook, Youtube, Flickr o Twitter hanno miliardi di utenti in grado di influenzare direttamente la percezione pubblica. A questo punto, i media tradizionali stanno cercando delle soluzioni volte a consentire loro sia di mantenere il rigore professionale che adeguarsi alle nuove esigenze di informazione del pubblico.



    A moderare la sessione dedicata al giornalismo partecipativo e ai social media lo scrittore Sergio Valzania, già vicedirettore di Radio Rai. La cosa più interessante è stata il rapporto individuato fra i social media e la broadcasting tradizionale, spiega Sergio Valzania, aggiungendo, in riferimento alla conferenza, che a livello strategico, la cosa più importante è la dimostrazione che ha dato Radio Romania della sua capacità di essere un operatore proprio di servizio pubblico nel senso più elevato, cioè di avere la capacità di raccordare realtà diverse nel campo della comunicazione e di permettere a noi, che veniamo da altre radio, di gettare uno sguardo su delle realtà interessantissime, perchè profondamente diverse da quelle con le quali siamo abituti a confrontarci, ha aggiunto Sergio Valzania.



    Presente alla conferenza di Bucarest, Marco Zita, manager e cofondatore di Finzioni Productions, ha messo in risalto l’importanza di un simile dibattito nei nostri giorni, un dibattito che richiede ulteriori sviluppi.



    La conferenza di Bucarest – una prima nel paesaggio mediatico mondiale – ha aperto nuove prospettive. Dall’Europa hanno partecipato rappresentanti delle più grandi aziende media di Gran Bretagna, Italia, Santa Sede, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio.



    La sostanza della conferenza è stata del tutto speciale. Voglio ringraziare particolarmente Radio Romania per aver fatto qualcosa di nuovo, per aver costruito un ponte tra l’Europa e l’Asia. Abbiamo discusso dei problemi affrontati e più parliamo, collaboriamo, e condividiamo esperienze, più successo avremo, ha detto il vicedirettore della BBC, Graham Ellis.



    Amfitrione della riunione, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha riassunto i due giorni di dibattito.



    Credo che sia stato un successo e che la Romania, Bucarest e Radio Romania abbiano dimostrato che siamo in grado di poter generare cose importanti, che siamo un partner affidabile e che – come ho trasmesso ai partecipanti – la porta di Radio Romania resta aperta a partenariati di questo tipo e non solo. Abbiamo dei valori comuni in cui crediamo, la missione pubblica è quasi la stessa ovunque nel mondo e, dall’informazione alla cultura, educazione o tecnologia, praticamente tutti i media, pubblici o privati, devono stare e andare avanti insieme, ha concluso il Presidente Direttore Generale di Radio Romania.



  • Verso Santiago de Compostela

    Verso Santiago de Compostela

    Il cammino scelto da Radio Rai per il 2015 è quello che percorre la costa settentrionale iberica, da Irún a Santiago de Compostela: 847 km attraverso quattro regioni della Spagna: Paesi Baschi, Cantabria, Asturie e Galizia, dal 7 aprile al 16 maggio.



    Radio Rai precisa che il percorso è stato diviso in 6 settimane, in ognuna delle quali il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, ideatore del programma e viandante, conduce una trasmissione quotidiana insieme ai giornalisti di emittenti che fanno parte della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Radio Romania compresa. Il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, ci ha spiegato tutto in un collegamento telefonico.



  • RAI a Gaudeamus 2014

    RAI a Gaudeamus 2014

    Alla XXI edizione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania dal 19 al 23 novembre, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha invitato il pubblico alla presentazione del volume “La Scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l’Italia provocò la prima Guerra mondiale” di Franco Cardini e Sergio Valzania, uscito quest’anno presso la Mondadori.



    La presentazione ha dato spazio anche a un dibattito sullo scoppio della Grande Guerra, in occasione del suo centenario. Accanto a Sergio Valzania, ViceDirettore di Radio Rai, il giornalista Ion M.Ionita, caporedattore della rivista Historia.



    Sergio Valzania ha parlato a Radio Romania dell’esperienza del libro e dei progetti che i servizi pubblici di Roma e Bucarest svilupperanno nel successivo periodo.



  • Italia a Gaudeamus 2014

    Italia a Gaudeamus 2014

    Alla XXI edizione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania dal 19 al 23 novembre, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha invitato il pubblico alla presentazione del volume “La Scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l’Italia provocò la prima Guerra mondiale” di Franco Cardini e Sergio Valzania, uscito quest’anno presso la Mondadori.



    La presentazione ha dato spazio anche a un dibattito sullo scoppio della Grande Guerra, in occasione del suo centenario. Accanto a Sergio Valzania, ViceDirettore di Radio Rai, il giornalista Ion M.Ionita, caporedattore della rivista Historia.



    Sergio Valzania ha parlato a Radio Romania dell’esperienza del libro e dei progetti che i servizi pubblici di Roma e Bucarest svilupperanno nel successivo periodo.



  • Radio Romania 86: auguri da Radio Rai

    Radio Romania 86: auguri da Radio Rai

    86 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.



    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero erano programmi musicali. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e, dal 6 luglio 1939, quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena all’Esposizione Universale di New York.



    Sempre nel 1928 veniva fondata anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihai Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti.



    In tanti i messaggi di auguri giunti dall’estero a Radio Romania. In un collegamento telefonico, il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, ci ha trasmesso un commovente messaggio, in cui ha fatto riferimento ai progetti comuni con Radio Romania: la nostra partecipazione ai Radiopellegrinaggi di Radio Rai a partire dal 2012, “La Via dei faggi in Bucovina”, un cammino percorso insieme in Romania nel 2013, in occasione dell’85esimo anniversario di Radio Romania, o la presenza di Radio Rai alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus. Unitamente agli auguri di portare avanti le iniziative comuni.



    Tanti auguri anche da Loredana Cornero del Dipartimento Relazioni Internazionali della Rai e Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato.



  • Radio Romania 86: auguri da Radio Rai

    Radio Romania 86: auguri da Radio Rai

    86 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.



    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero erano programmi musicali. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e, dal 6 luglio 1939, quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena all’Esposizione Universale di New York.



    Sempre nel 1928 veniva fondata anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihai Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti.



    In tanti i messaggi di auguri giunti dall’estero a Radio Romania. In un collegamento telefonico, il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, ci ha trasmesso un commovente messaggio, in cui ha fatto riferimento ai progetti comuni con Radio Romania: la nostra partecipazione ai Radiopellegrinaggi di Radio Rai a partire dal 2012, “La Via dei faggi in Bucovina”, un cammino percorso insieme in Romania nel 2013, in occasione dell’85esimo anniversario di Radio Romania, o la presenza di Radio Rai alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus. Unitamente agli auguri di portare avanti le iniziative comuni.



    Tanti auguri anche da Loredana Cornero del Dipartimento Relazioni Internazionali della Rai e Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato.



  • Speciale Festa Nazionale 2013

    Speciale Festa Nazionale 2013

    Il 1 dicembre, la Romania celebra la sua Festa Nazionale, che ricorda la Grande Unione del 1918, il momento più rappresentativo della sua storia: l’unità di tutti i connazionali in un unico stato. Portavoce della romanità orientale, i romeni hanno conservato inalterata la loro lingua e il proprio nome, un rimando all’eterna Roma, come ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia che celebra la Festa Nazionale con la tournée “SoNoRo Bucharest Festival On Tour”, dal 29 novembre al 1 Dicembre 2013 a Verona, Torino e Venezia.



    Gli eventi sono organizzati con il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e in collaborazione con il Consolato Generale della Romania a Trieste, l’Associazione Open Onlus di Verona, il Comune di Torino e il Consolato Generale della Romania a Torino, sotto il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, delle Regioni Veneto e Piemonte, delle Provincie e di Verona, Torino e Venezia, nonchè dei Comuni di queste tre città.



    E’ per la nostra Festa Nazionale vogliamo andare anche a Roma, per ricordare sempre le origini del nostro popolo, nato in seguito alla conquista della Dacia dall’imperatore Traiano nel 106 dopo Cristo. Nel 2013 sono ricorsi 1900 anni dall’inaugurazione del Foro di Traiano, dove si trova anche la famosa Colonna alta 38 metri, che raffigura scene dalle guerre tra i daci e i romani.



    Sicuramente le decine di migliaia di romeni che vivono a Roma la guardano come il documento storico della nascita della propria nazione. Ma come la vedono gli italiani? Sergio Valzania, il Vicedirettore di Radio RAI ha visto anche i suoi calchi al Museo Nazionale di storia della Romania a Bucarest e ci rivolge i migliori auguri.



    Auguri per la Festa Nazionale ci arrivano anche da Claudio Scorretti, un entusiasta ammiratore dell’arte romena, che ha aperto nel cuore storico di Bucarest, in Via Şelari al numero 4, il primo Museo di Street Art in Romania. 10 dei più conosciuti artisti di grafitti e street art espongono le loro opere al museo aperto in via Şelari. Claudio Scorretti ha spiegato tutto a Radio Romania Internazionale.




  • Italia a Gaudeamus 2013

    Italia a Gaudeamus 2013

    Alla luce del successo riscosso nel 2011 come Paese ospite e nel 2012 come Partner privilegiato, l’Italia è tornata anche quest’anno alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania. Un momento speciale del 2013, quando Radio Romania celebra il suo 85esimo anniversario e Gaudeamus il 20esimo.



    L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest hanno invitato il pubblico a un incontro con lo scrittore Andrea Bajani, il cui libro Se consideri le colpe” è uscito anche in Romania.



    Ospiti nello studio di Radio Romania a Gaudeamus sono stati l’ambasciatore italiano a Bucarest, Diego Brasioli, il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, presente per la terza volta alla Fiera per una trasmissione su Fahrenheit di Radio 3, e lo scrittore Andrea Bajani.



  • Italia a Gaudeamus 2013

    Italia a Gaudeamus 2013

    Alla luce del successo riscosso nel 2011 come Paese ospite e nel 2012 come Partner privilegiato, l’Italia è tornata anche quest’anno alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania. Un momento speciale del 2013, quando Radio Romania celebra il suo 85esimo anniversario e Gaudeamus il 20esimo.



    L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest hanno invitato il pubblico a un incontro con lo scrittore Andrea Bajani, il cui libro Se consideri le colpe” è uscito anche in Romania.



    Ospiti nello studio di Radio Romania a Gaudeamus sono stati l’ambasciatore italiano a Bucarest, Diego Brasioli, il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, presente per la terza volta alla Fiera per una trasmissione su Fahrenheit di Radio 3, e lo scrittore Andrea Bajani.



  • Auguri a Radio Romania!

    Auguri a Radio Romania!

    85 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.


    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero furono programmi musicali, accompagnati da brevi notiziari in inglese, italiano, francese e tedesco. DallItalia ha scritto per la prima volta il napoletano Oscar Laurenti, nel 1934. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e nel 1939 quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena all’Esposizione Universale di New York.



    Sempre nel 1928 veniva fondata anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihai Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti. Durante i suoi 85 anni di esistenza, Radio Romania ha adempiuto al suo compito di informare ed educare il pubblico. Lo dichiara il suo Presidente Direttore Generale, Ovidiu Miculescu, spiegando che il servizio pubblico sta attraversando un processo di modernizzazione che si prefigge contemporaneamente di mantenere il pubblico fedele e attirare ascoltatori più giovani.



    La missione pubblica è una sola, e ha tre direzioni: informazione equilibrata, equidistante e onesta. In materia di promozione e difesa della cultura, Radio Romania è un protagonista culturale in questo momento, poichè sta sviluppando numerosi progetti non solo on air, ma anche off air. Su questa direzione fondamentale della sua missione pubblica, non credo che Radio Romania abbia cambiato tanto in questi 85 anni, il che è una cosa buona. Invitiamo i romeni ad ascoltarci in numero sempre maggiore, invitiamo il pubblico giovane a venire a trovarci per via delle onde, quindi siamo qui al loro servizio esclusivo”, ha dichiarato Ovidiu Miculescu.



    Nel suo messaggio augurale, il capo dello stato Traian Basescu ha sottolineato che, lungo il tempo, Radio Romania ha rappresentanto un punto di riferimento della professionalità e dell’equidistanza sul mercato media del nostro Paese, un’istituzione che si è costruita il prestigio dall’informare in maniera corretta e obiettiva e di promuovere la cultura romena.



    Da parte sua, il premier Victor Ponta considera la radio pubblica un’istituzione culturale, che fa parte della storia della Romania e che ha sempre contribuito all’informazione corretta della società romena.



    Voglio mettere in risalto il fatto che Radio Romania è la più credibile fonte di notizie e informazioni del Paese e sono felice che questa credibilità è stata mantenuta e persino aumentata ultimamente. E’ in ugual misura un modello di successo di un servizio pubblico per il fatto di essere leader di audience e un’istituzione stabile dal punto di vista finanziario. Voglio sottolineare un’altra realtà incontestabile e importante per tutti noi: da due anni Radio Romania sta compiendo sforzi particolari per trasmettere informazione e cultura anche nella confinante Moldova, attraverso Radio Chisinau. Sono impegni che saluto e che ritengo necessari anche nel futuro in altre zone dove si parla il romeno e vive popolazione romena. Voglio congratularmi con Radio Romania per il suo 85esimo anniversario, come elemento di continuità, stabilità e performance nei media romeni e nel paesaggio radiofonico europeo, e augurare a tutti quanti lavorate a Radio Romania, che rappresentate questa importante istituzione tanti auguri per il futuro”, ha detto il premier nel suo messaggio.



    Ieri sera, personalità romene e straniere hanno assistito a un concerto anniversario tenuto dall’Orchestra Nazionale di Radio Romania, sotto la bacchetta del direttore Cristian Mandeal, insieme al violinista Gabriel Croitoru, al violoncellista Razvan Suma e al pianista Horia Mihail. Inoltre, il pubblico è invitato alla Giornata delle porte aperte a Radio Romania, per scoprire come si lavora nella nostra istituzione.



    Numerosi i messaggi di auguri giunti dall’estero a Radio Romania. In un collegamento telefonico, la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola ci ha detto di rivolgere con piacere un messaggio a Radio Romania, in cui ha fatto riferimento anche al cammino sulla “Via dei faggi in Bucovina”, che abbiamo realizzato a settembre insieme al ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, il quale ci ha trasmesso, da parte sua, un commovente messaggio.



    Il messaggio della Presidente Rai, Anna Maria Tarantola





    Il messaggio del ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania





    Tanti auguri ci arrivano anche da Radio Vaticana, per la voce del suo Direttore Generale, Padre Federico Lombardi.





    Da partea sua, la Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero, ha augurato lunga vita ai programmi in italiano di Radio Romania Internazionale.





    Radio Romania svolge un importante ruolo anche all’interno della COPEAM, anche come membro nel Comitato Direttivo, come ha ricordato il Segretario generale, Pier Luigi Malesani.





    Dalla rosa di auguri non potevano mancare quelli rivolti a Radio Romania dall’Ambasciatore italiano a Bucarest, Diego Brasioli, e dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro.



    Il messaggio dellAmbasciatore dItalia a Bucarest, Diego Brasioli





    Il messaggio del Direttore dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro





    Presente all’inaugurazione della stagione dell’Orchestra Nazionale di Radio Romania, sotto la bacchetta del suo direttore principale, Tiberiu Soare, il violinista belga di origine italiana, Lorenzo Gatto, ha fatto i migliori auguri anche all’Orchestra.



  • Auguri a Radio Romania!

    Auguri a Radio Romania!

    85 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.


    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero furono programmi musicali, accompagnati da brevi notiziari in inglese, italiano, francese e tedesco. DallItalia ha scritto per la prima volta il napoletano Oscar Laurenti, nel 1934. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e nel 1939 quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena all’Esposizione Universale di New York.



    Sempre nel 1928 veniva fondata anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihai Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti. E i concerti sono in assoluto i più longevi programmi, come ha ricordato il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.



    “In 85 anni di radiofonia romena, i più longevi programmi in diretta restano incontestabilmente i concerti. Le presenze dei sette ensemble musicali marchio Radio Romania si articolano in informazione, educazione, divertimento — definitorio e obbligatorio, peraltro, per la nostra esistenza, per la nostra missione pubblica. Dai concerti diretti da George Enescu fino all’ultima edizione del Festival a lui intitolato, Radio Romania ha fatto — abbiamo il coraggio di dirlo — un vanto nell’offrire ai suoi ascoltatori la vibrazione unica dell’evento musicale trasmesso in diretta. Lungo una settimana, precisamente dal 27 ottobre al 3 novembre, il ventaglio artistico delle orchestre e dei cori di Radio Romania si apre con una rosa di otto concerti e recital, un regalo che gravita attorno al 1 novembre, la Festa di Radio Romania. A 85 anni dalla sua fondazione, Radio Romania ha come principale obiettivo la creazione di programmi — notizie, teatro, musica o sport — a standard contemporanei. Vi offriamo una settimana in cui la Sala concerti è il posto in cui la cultura romena e internazionale si trovano, come sempre, a casa loro”, ha dichiarato il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.



    Numerosi i messaggi di auguri giunti dall’estero a Radio Romania. In un collegamento telefonico, la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola ci ha detto di rivolgere con piacere un messaggio a Radio Romania, in cui ha fatto riferimento anche al cammino sulla “Via dei faggi in Bucovina”, che abbiamo realizzato a settembre insieme al ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, il quale ci ha trasmesso, da parte sua, un commovente messaggio.



    Il messaggio della Presidente Rai, Anna Maria Tarantola





    Il messaggio del ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania





    Tanti auguri ci arrivano anche da Radio Vaticana, per la voce del suo Direttore Generale, Padre Federico Lombardi.





    Da partea sua, la Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero, ha augurato lunga vita ai programmi in italiano di Radio Romania Internazionale.





    Radio Romania svolge un importante ruolo anche all’interno della COPEAM, anche come membro nel Comitato Direttivo, come ha ricordato il Segretario generale, Pier Luigi Malesani.





    Dalla rosa di auguri non potevano mancare quelli rivolti a Radio Romania dall’Ambasciatore italiano a Bucarest, Diego Brasioli, e dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro.



    Il messaggio dellAmbasciatore dItalia a Bucarest, Diego Brasioli





    Il messaggio del Direttore dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro





    Presente all’inaugurazione della stagione dell’Orchestra Nazionale di Radio Romania, sotto la bacchetta del suo direttore principale, Tiberiu Soare, il violinista belga di origine italiana, Lorenzo Gatto, ha fatto i migliori auguri anche all’Orchestra.



  • Radio România – Radio Rai pe Drumul fagilor în Bucovina

    Radio România – Radio Rai pe Drumul fagilor în Bucovina

    Radio România va realiza, împreună cu Radio Rai, serviciul public din Italia, un proiect editorial comun dedicat patrimoniului spiritual, istoric şi cultural al Bucovinei, cunoscută mai ales pentru mănăstirile medievale incluse în patrimoniul UNESCO. Proiectul se va derula în perioada 8 – 14 septembrie, în contextul evenimentelor dedicate celei de-a 85-a aniversări de la prima emisiune a Radio România şi va avea loc sub patronajul Autorităţii Naţionale pentru Turism, al Ambasadei Italiei la Bucureşti, cu sprijinul Consiliului Judeţean Suceava şi în colaborare cu Comunitatea Italofonă de Radioteleviziune.



    Proiectul radiofonic Drumul fagilor în Bucovina are ca model Radiopelerinajele serviciului public din Italia, realizate în Europa în ultimii zece ani de jurnalistul şi scriitorul Sergio Valzania, directorul adjunct al Radio Rai, cel care a ales România de data aceasta.



    În 2012, Radio România, prin Radio România Internaţional, membru asociat al Comunităţii Italofone de Radioteleviziune, a participat pentru prima dată la un astfel de proiect al Radio Rai, intitulat La Via Francigena del Sud – Roma — Gerusalemme şi în 2013 la seria de emisiuni Via Tolosana — spre Santiago, pe drumul trubadurilor.



    Cele două servicii publice de radio consideră că un astfel de program radiofonic itinerant dedicat Bucovinei poate aduce o contribuţie substanţială la consolidarea schimburilor culturale dintre cele două ţări, legate de o relaţie specială, datorită moştenirii latine comune, precum şi numeroasei prezenţe a românilor în Italia şi a italienilor în România.



    Emisiunile realizate de directorul adjunct al Radio Rai, Sergio Valzania, şi Iuliana Anghel, realizator — coordonator al emisiunilor în limba italiană la Radio România Internaţional, vor fi difuzate de canale ale Radio Rai, RaiWebRadio şi Radio România. În acest pelerinaj, jurnaliştii vor fi însoţiţi şi de un funcţionar al Ambasadei Italiei la Bucureşti.



    Serviciul Comunicare SRR

  • La Via Francigena nel Sud – Un percorso di 700 km da Roma a Brindisi

    La Via Francigena nel Sud – Un percorso di 700 km da Roma a Brindisi

    Il 27 giugno, la Sala “Gianfranco Imperatori” dell’Associazione Civita, ha ospitato la presentazione della pubblicazione “La Via Francigena nel Sud. Un percorso di 700 km da Roma a Brindisi”, edita da Touring Club Italiano, nell’ambito di un più ampio progetto volto alla valorizzazione e alla promozione della Via Francigena nel Sud, prosecuzione della grande “strada maestra” che, a partire da Canterbury, conduceva i pellegrini a Roma e di qui ai porti pugliesi da cui salpavano le navi per la Terra Santa.



    L’iniziativa è stata promossa nel 2012 da RadioRai, Associazione Civita e Comunità Radiotelevisiva Italofona, resa possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Roma e al supporto di Regione Lazio-Assessorato alla Cultura e Regione Puglia-Assessorato al Mediterraneo, Cultura, Turismo, e patrocinata dall’Associazione Europea Vie Francigene. L’itinerario è stato raccontato ogni giorno, per sette settimane, ai radioascoltatori in occasione del programma radiofonico itinerante “Da Roma a Gerusalemme: le strade, il mare, la nostra lingua”, promosso da RadioRai, Comunità Radiotelevisiva Italofona e Associazione Civita.



    Per la prima volta, dei giornalisti hanno ripercorso questo antico itinerario di pellegrinaggio, e ciò ha costituito un’occasione unica di definizione e promozione dell’intero percorso, fino ad ora tracciato solo per alcuni tratti. Al progetto ha partecipato anche Radio Romania, membro associato della Comunità Radiotelevisiva Italofona, attraverso Radio Romania Internazionale.



    Alla presentazione del 27 giugno, è intervenuto anche il Vice Direttore di RadioRai, Sergio Valzania, il quale a settembre verrà in Romania per realizzare insieme alla radio pubblica di Bucarest il progetto editoriale “La Via dei faggi in Bucovina”, regione storica del nord della Romania, nota soprattutto per i suoi monasteri medioevali patrimonio dell’Unesco. Il progetto rientra nella serie delle inziative dedicate all’85 esimo anniversario di Radio Romania, celebrato il 1 novembre prossimo.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, Sergio Valzania ha parlato della presentazione del volume “La Via Francigena nel Sud. Un percorso di 700 km da Roma a Brindisi”, e dell’esperienza dei cammini.