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  • Lo scrittore Mircea Cărtărescu, ospite di Moby Dick Festival a Terranuova Bracciolini

    Lo scrittore Mircea Cărtărescu, ospite di Moby Dick Festival a Terranuova Bracciolini

    Porto sempre l’Italia nel mio cuore, soprattutto la Toscana, che è un paradiso. Così lo scrittore romeno Mircea Cărtărescu, parlando a Radio Romania Internazionale della sua presenza al Moby Dick Festival, promosso dal 27 al 29 agosto dal Comune di Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo. LA VITA DAVANTI sono state le parole d’ordine della quarta edizione della rassegna culturale, che ha invitato il pubblico a Piazza della Repubblica a seguire dibattiti su temi di attualità, incontri, racconti e proiezioni.



    Parafrasando le parole di Stig Dagerman, non credo affatto che chi opera in ambito culturale sia tenuto a tranquillizzare, costruire frangiflutti. Considero un obbligo e un dovere, ognuno con i propri strumenti, inquietare e abbattere argini. La scelta degli ospiti di questa quarta edizione del Moby Dick Festival va in questa direzione. C’è bisogno di eroi del pensiero. I tempi lo richiedono. C’è bisogno di accorciare quell’insana distanza tra noi e il mondo, dichiarava Elisa Sommaruga, direttrice artistica del Festival, citata dai media italiani. Accanto a Mircea Cărtărescu, la rassegna ha riunito oltre dieci scrittori italiani e stranieri, tra cui Ilaria Gaspari, Edith Bruck, András Forgách, Paolo Ventura o Fabrizio Gatti.



    Il 28 agosto, il pluripremiato scrittore romeno ha affascinato il pubblico durante la sua conversazione a Piazza della Repubblica con il noto giornalista Stefano Vastano Sulla letteratura e altri demoni, una serie di dialoghi avviati da Mircea Cărtărescu, parafrasando il titolo del famoso romanzo Dell’amore e di altri demoni di Gabriel García Márquez. Si è parlato, naturalmente, anche del romanzo Solenoide, considerato il capolavoro dello scrittore romeno, uscito quest’anno in Italia presso Il Saggiatore, nella traduzione del prof. Bruno Mazzoni.



    Mircea Cărtărescu ha risposto, come sempre, con una grande ampiezza culturale e competenza, attraversando tanti spazi della letteratura europea e internazionale. Il pubblico è rimasto affascinato da questa presentazione, per cui alla fine dell’incontro, nella sessione di autografi, ci sono state delle persone che hanno acquistato addirittura 4-5 dei volumi di Mircea Cărtărescu, soprattutto Abbacinante e Solenoide, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il prof. Bruno Mazzoni, presente al Festival insieme allo scrittore. Nel giro di un mese e mezzo all’incirca, in Italia sono uscite più di 16 cronache, tutte entusiastiche rispetto al romanzo Solenoide, aggiunge il prof. Mazzoni. Mircea Cărtărescu è andato con tutto il cuore a Terranuova Bracciolini, soprattutto percheè ha segnato la sua prima partecipazione internazionale in presenza dopo la pandemia. Sono rimasto piacevolmente sorpreso che in una località così piccola è possibile organizzare un festival importante e intersssante, che ha riunito oltre una decina di ospiti, tra cui sono stato molto lieto di annoverarmi. Le conversazioni non sono state strettamente letterarie. In buona parte, il mio incontro con Stefano Vastano è poggiato su un fondamento politico. Abbiamo discusso della situazione politica dei nostri giorni, estremamente tesa, e di tutto quanto la contorna, precisamente il conflitto ideologico tra conservatori e progressisti, che sta dilaniando l’intero mondo, la questione della correttezza politica, e tanti altri temi di particolare attualità. Naturalmente, abbiamo parlato tanto di letteratura e sono stato molto felice di sapere che il mio romanzo Solenoide è molto letto e apprezzato in Italia. Sono rimasto impressionato della reazione del pubblico italiano rispetto a questo libro, ha detto Mircea Cărtărescu a Radio Romania Internazionale, svelando di aver portato sempre il Bel Paese nel suo cuore.



    L’Italia sta nel mio cuore, lo è sempre stata, soprattutto la Toscana che è un paradiso, come è stata definita per tante volte. E’ un posto in cui ritorno sempre con un immenso piacere, un grande museo che conserva il patrimonio culturale del mondo. Un luogo strapieno di cultura anche nella contemporaneità. Mi piace tanto vivere tra gli italiani, gente ottimamente educata, che ama, vive e apprezza la cultura, ha puntualizzato lo scrittore che, dopo aver pubblicato lo scorso anno, in piena pandemia, i volumi Creion de tâmplărie e Nu striga niciodată după ajutor, sta lavorando ad un nuovo romanzo pseudo-storico ambientato nell’Ottocento, che dovrebbe uscire nel 2022.



    Il romeno è una lingua in cui mi fa un immenso piacere scrivere, conclude lo scrittore la sua intervista a Radio Romania Internazionale, anticipando anche la Giornata della Lingua Romena, celebrata il 31 agosto. “Io sono innamorato della lingua romena. Come diceva anche Nichita Stănescu, “la mia Patria è la lingua romena!. Sono sulla stessa lunghezza donda con questo grandissimo poeta. Io sono semplicemente modellato nel mio pensiero e nel mio modo di essere da questa lingua straordinaria, che sembra fatta per la letteratura, e in primo luogo per la poesia, dice Mircea Cărtărescu. E’ fondamentale che anche il pubblico italiano ed europeo riconosca questa dimensione linguistica che è la Romània Orientale, sottolinea, da parte sua il prof. Bruno Mazzoni, la cui attività professionale è stata da sempre indissolubilmente legata al romeno.





    Riportiamo di seguito anche l’intervista in romeno rilasciataci dallo scrittore.



  • « Solénoïde » de Mircea Cărtărescu

    « Solénoïde » de Mircea Cărtărescu

    Mircea Cărtărescu sest vu attribuer début avril à Buenos Aires le prestigieux Premio Formentor de las Letras 2018, un des plus importants prix littéraires du monde. Ce prix récompensait lensemble de son œuvre destinée – je cite – « à stimuler la transformation radicale de la conscience humaine ». Le jury, dont faisait partie entre autres lécrivain Alberto Manguel (détenteur du Prix Formentor 2017), remarquait également « la force narrative avec laquelle Mircea Cărtărescu avait réussi à élargir les limites de la fiction » – souligne le quotidien El País.





    Deux éditions du roman ont déjà été imprimées. « Solénoïde » a été très bien accueilli par la critique littéraire et par la presse culturelle espagnole et sud-américaine, étant désigné le meilleur livre 2017 par La Vanguardia, El Periódico, The New York Times en espagnol, jouissant de chroniques enthousiastes dans de nombreuses autres publications. « Solénoïde » est un chef dœuvre – note Andrés Ibáñez dans les pages du journal ABC Cultural. « Mircea Cărtărescu a écrit son plus important livre » estime Robert Saladrigas, de La Vanguardia. « Une lecture essentielle » – lit-on dans Babelia, le supplément culturel de la publication El País. Enfin, El Correo ajoute – je cite: « Un grand livre, un livre exceptionnel, inoubliable ».





    Une des librairies Humanitas de Bucarest a accueilli un débat-événement sur lédition espagnole du roman « Solenoid » de Mircea Cărtărescu, traduit par Marian Ochoa de Eribe et publié aux éditions Impedimenta de Madrid, peu après son apparition en roumain. A cet événement, consacré à la version espagnole du roman « Solénoïde » ont été présents Mircea Cărtărescu, Marian Ochoa de Eribe et Enrique Redel, directeur des Editions Impedimenta. Y ont également participé Lidia Bodea, directrice des Editions Humanitas, le critique Marius Chivu, qui a signé la postface de la version espagnole, et Gabriel Liiceanu, fondateur de la prestigieuse Maison dédition Humanitas.





    En ouverture de lévénement, Mircea Cărtărescu a fait un plaidoyer en faveur de la traduction, estimant que les traducteurs ne se limitaient pas à traduire des mots dans une autre langue. Au contraire, affirmait-il – « ils transportent à travers les frontières des contenus psychologiques, comportementaux, culturels et mythiques anciens ; des identités étrangères, un traducteur les fait siennes. Plus ces identités culturelles sont différentes lune de lautre, plus la traduction est difficile à réaliser » – affirmait Mircea Cărtărescu.



    Mircea Cărtărescu : « Il est relativement simple de traduire des contenus similaires, provenant des cultures similaires et de mondes qui se ressemblent. Il est facile pour moi de comprendre la mentalité des Français ou des Allemands contemporains. Il est pourtant de plus en plus difficile de comprendre la mentalité enfouie des êtres du Moyen-Âge. Il est beaucoup plus difficile de traduire dans une autre langue « La Divine Comédie » que « La Montagne magique » ou le texte dun autre auteur contemporain. La distance dans le temps, lespace et les mentalités sont de grands obstacles pour la traduction. Là où il ny pas de traduction, il y a nécessairement lextermination. La traduction est une couronne de lauriers, un rameau dolivier. La traduction est peut-être la chose la plus importante qui peut arriver aux êtres humains, car elle se passe au-delà de ce qui sépare ces êtres ; et ce qui sépare ces êtres, ce ne sont pas seulement les frontières ou seulement les idiomes, ce sont des mentalités toutes entières : mentalités individuelles, mentalités des grands groupes, mentalités des peuples. La médiation, la traduction est un acte fondamental. Cest pourquoi jai une immense admiration pour les traducteurs. La littérature roumaine ne bénéficie dans chaque pays que de trois ou quatre traducteurs. Cest une immense pénurie. Et il est normal que tous les écrivains roumains soient traduits, tôt ou tard, mais il ny a que ces trois ou quatre traducteurs et la compétition est acerbe. Je voudrais exprimer mon immense gratitude non pas tant pour avoir été traduit dans un grand nombre de langues, mais pour avoir été bien traduit. Ça ne sert à rien dêtre traduit dans une centaine de langues si lon est mal traduit. On ne vous rend pas service, au contraire. On vous colle un masque qui ne vous ressemble pas. Si, au contraire, vous êtes bien traduit, votre livre est tout simplement réinventé dans une autre langue. Cest pourquoi je suis heureux de travailler avec les meilleurs traducteurs du moment, pour au moins 10 à 15 langues européennes. Je suis vraiment privilégié, de ce point de vue-là. Je suis également heureux de travailler avec dexcellents éditeurs. Je remercie donc la traductrice Marian Ochoa de Eribe et léditeur Enrique Redel. »





    Marian Ochoa de Eribe a fait connaître en Espagne des œuvres décrivains roumains classiques, tels Panait Istrati, Mihail Sebastian ou Mircea Eliade. « Solénoïde » nétait pas sa première rencontre avec lœuvre de Mircea Cărtărescu, dont elle avait déjà traduit, pour les Editions Impedimenta, « Le Joueur de roulette » (2010), «Travesti» (2011), « La Nostalgie » (2012) et « Les Belles étrangères » (2013). Actuellement, elle est en train de traduire « Le Levant ».



    Marian Ochoa de Eribe sur limpact de « Solénoïde » : « La traduction de « Solénoïde » a duré une année. Je me suis complètement isolée et jai traduit quasiment tous les jours. Evidemment, jai eu des palpitations et des insomnies, jai fait des cauchemars. Cest ce qui est arrivé à Enrique, léditeur, aussi, quand il a commencé la lecture du roman ; il ma appelée un jour pour me dire quil comprenait ce que je voulais dire. Je suis tout à fait daccord avec Gabriel Liiceanu pour ce qui est des trois chapitres, des trois marches extraordinaires de la littérature dans « Solénoïde ». A la fin de chaque chapitre que je traduisais, je me disais que, du point de vue littéraire, esthétique, on ne pouvait pas faire mieux. Et je sais que de nombreux lecteurs de « Solénoïde » partagent mon sentiment concernant la réception de ce roman. Cest un livre qui vous change définitivement. La traduction des œuvres des Mircea Cărtărescu ma complètement changée du point de vue existentiel. Pourtant, jai aussi un regret : jaimerais être une lectrice naïve, mais, en tant que traductrice, je ne peux pas avoir linnocence des autres face au texte. »



    Enrique Redel, directeur des Editions Impedimenta, a parlé, lui, du « phénomène Cărtărescu », qui se répand depuis quelques années en Espagne et il sest déclaré fasciné par « Solénoïde » : « Pour moi, la lecture de « Solénoïde » a été une expérience presque physique, je dirais même « organique ». Je lisais tout simplement sans interruption, même si ce livre devrait être lu goutte à goutte. Au fil de la lecture, la réalité a changé profondément pour moi. Jai commencé à faire, moi aussi, des cauchemars, tout comme Marian ; je me suis réveillé avec un bras engourdi, javais limpression quil était presque paralysé, il me semblait que le monsieur qui prend son café chaque matin devant ma maison nétait que le fruit de mon imagination. Je peux même dire que jenvie ceux qui sont capables de lire goutte à goutte, comme je le disais tout à lheure. On trouve sur Internet de nombreux commentaires postés par ceux qui ont abordé cette méthode de lecture et qui parlent des différentes étapes du processus de lecture comme si le volume comportait plusieurs altitudes. Moi, en tant quéditeur, jai pourtant dû me concentrer notamment sur certains aspects techniques. Je dois dire que la création littéraire de Mircea Cărtărescu me fascine et elle me fait tout aussi plaisir que celle de Thomas Pynchon, James Joyce ou John Barth. » (Trad. : Dominique)

  • Mircea Cartarescu, un autor comprometido con la idea de Europa

    Mircea Cartarescu, un autor comprometido con la idea de Europa

    El escritor rumano Mircea Cartarescu participó el pasado 18 de abril en un encuentro con sus lectores en la librería Humanitas de Bucarest. Presentó la edición española de su último libro, Solenoide, junto con la traductora Marian Ochoa de Eribe y Enrique Redel, director de la editorial Impedimenta.

    Dicha editorial ha publicado gran parte de la obra de Mircea Cartarescu en España: ‘Lulú’, ‘Las bellas extranjeras’, Nostalgia ‘El ojo castaño de nuestro amor’, ‘El Levante’.

    Su última novela, Solenoide, fue incluida entre los mejores libros del año 2017 por la prensa cultural española e iberoamericana




    “En mis libros hablo sobre la gente de un país que ha conocido la pobreza y sigue padeciéndola; y trato temas universales como la niñez, la adolescencia. De forma que no creo que el público español haya tenido que hacer grandes esfuerzos para entender a mis personajes (Mircea Cartarescu)




    El autor rumano fue galardonado el pasado 9 de abril con el prestigioso premio Formentor dotado con 50.000 euros que le será entregado el próximo 5 de octubre en una ceremonia en Mallorca, España. Cartarescu se suma ahora a grandes nombres de las letras que han recibido dicho reconocimiento como Jorge Luis Borges, Carlos Fuentes, Juan Goytisolo o Javier Marías, entre muchos otros.



    El Jurado del premio Formentor 2018 ha valorado su insólita calidad narrativa que marca una nueva frontera en la expresión literaria.



    “Ha valorado también que es un autor comprometidísimo con la idea de Europa. En estos tiempos de zozobra es un elemento casi necesario que hay una voz que tenga una idea clara del legado cultural europeo y de la identidad europea ( Enrique Redel).



    El embajador de España en Rumanía, Sr. Ramiro Fernández Bachiller, quien participó en la reunión de la librería Humanitas de Bucarest destaca que Rumanía es país invitado de la Feria del Libro de Madrid y uno de los invitados de la feria será Mircea Cartarescu.

    En esta edición de Radio Abierta, un fragmento del libro Solenoide y entrevistas realizadas en la librería Humanitas de Bucarest