Tag: stato di emergenza

  • COVID-19: Romania, presidente Iohannis, dal 15 maggio si passa a stato di allerta

    COVID-19: Romania, presidente Iohannis, dal 15 maggio si passa a stato di allerta

    Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato che dal 15 maggio non prorogherà lo stato di emergenza, che sarà sostituito da uno stato di allerta, in grado di mantenere certe restrizioni.

    La situazione non è ancora migliorata. Quindi, non voglio che sembrasse che l’epidemia sia passata e siamo tornati alla normalità. Purtroppo, l’epidemia non è passata. Lo avete notato sicuramente dalle comunicazioni pubbliche e anche oggi sono state rilevate positive oltre 300 persone, cosicchè non possiamo dire che la malattia sia passata. Però, ad un certo momento, dobbiamo andare avanti e questo avanti si concretizza col passaggio dallo stato di emergenza allo stato di allerta, ha detto il capo dello stato.

    Klaus Iohannis ha annunciato che gli spostamenti all’interno del comune di residenza saranno possibili senza moduli di autocertificazione e verranno riaperti gli studi odontoiatrici, le attività di servizi alla persona (estetisti, parrucchieri o barbieri), ma anche i musei. Tutto comporta, ovviamente, la stretta osservanza del distanziamento sociale e l’uso di mascherine e guanti, obbligatorio anche sui mezzi pubblici di trasporto. Le misure di allentamento non sono applicabili alle zone sottoposte alla quarantena. Vigeranno ancora i divieti per gli assembramenti di oltre tre persone, e le restrizioni gli spostamenti al di fuori del comune di residenza, fatta eccezione per motivi di lavoro o problemi di salute, ma anche per lo sport individuale, come andare in bici, ha detto ancora il capo dello stato.

    Intanto, il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato oggi 13.512 contagi da COVID-19 in Romania, di 349 in più rispetto al precedente bollettino. In crescita anche il numero dei guariti e dimessi, arrivati a 5.269 persone, ma anche quello dei decessi – 803. Nei reparti terapia intensiva sono ricoverati al momento 243 pazienti. A livello nazionale, 12.830 persone sono in quaratena istituzionalizzata e altre 20.085 in isolamento fiduciario, sotto controllo medico.

    Per quanto riguarda i connazionali all’estero, i dati comunicati dalle missioni diplomatiche e consolari della Romania indicano 2.384 romeni contagiati dal COVID-19: 1.387 in Italia, 560 in Spagna, 29 in Francia, 271 in Germania, 78 in Gran Bretagna, 28 nei Paesi Bassi, 2 in Namibia, 3 negli Stati Uniti, 4 in Austria, 3 nel Belgio, 6 in Giappone, 2 in Indonesia, 2 in Svizzera, 2 in Turchia e un singolo caso per Paese in Argentina, Tunisia, Irlanda, Lussemburgo, Emirati Arabi Uniti, Malta e Svezia.

    95 connazionali all’estero hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia: 29 in Italia, 19 in Francia, 30 in Gran Bretagna, 8 in Spagna, 4 in Germania, 2 nel Belgio, uno in Svezia, uno in Svizzera e uno negli Stati Uniti. Sempre all’estero, sono guariti 21 romeni rilevati positivi al coronavirus: 9 in Germania, 8 in Francia, 2 in Indonesia, uno a Lussemburgo e uno in Tunisia, precisa ancora il Gruppo di Comunicazione Strategica.

  • COVID-19: proroga stato di emergenza in Romania

    COVID-19: proroga stato di emergenza in Romania

    Sicome il pericolo non è passato e il rischio della moltiplicazione dei contagi dal COVID-19 è ancora alto, il presidente Klaus Iohannis ha annunciato ieri la proroga di altri 30 giorni dello stato di emergenza, istituito dal 16 marzo in Romania, dove il picco è atteso dopo la Pasqua ortodossa, celebrata il 19 aprile. Il capo dello stato ha spiegato che l’interesse pubblico generale richiede la proroga dello stato di emergenza, il mantenimento delle misure già imposte e l’adozione di altri nuovi provvedimenti, in grado di consentire alle autorità pubbliche di intervenire in maniera efficiente e con mezzi adeguati per gestire la crisi. Le scuole restano chiuse, il Governo continuerà a provvedere alla sicurezza alimentare dei cittadini, mentre i prezzi dei farmaci, dei generi alimentari di prima necessità e i servizi di pubblica utilità potrebbero essere congelati. Inoltre, per tutta la durata dello stato di emergenza, sono vietati i comizi e qualsiasi tipo di riunioni e attività culturali, scientifiche, religiose o sportive.

    Allentare le restrizioni nel successivo periodo significa salita vertiginosa dei contagi dal COVID-19, sovraffollamento degli ospedali e un’enorme pressione sul sistema sanitario, ha detto il presidente Klaus Iohannis, rinnovando gli appelli alla popolazione di attenersi alle misure prese dalle autorità. Rivolgo un appello a tutti coloro che ritengono che le cose non siano talmente gravi e continuano a trascurare le indicazioni delle autorità. Non ingannate le istituzioni dello stato, bensì voi stessi, i vostri cari, i vostri figli, genitori e nonni che mettete in pericolo, solo perchè trascurate le misure prese per proteggere la vostra vita e quella dei vostri smili. Qualsiasi passo compiuto oltre le linee tracciate da queste regolamentazioni può portare al contagio vostro e dei cari. Non esponete voi stessi e non esponete coloro che vi stanno accanto. Siate responsabili e solidali!, ha esortato il capo dello satto.

    Il decreto presidenziale sulla proroga dello stato di emergenza è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, e il voto elettronico del Parlamento è atteso domani. I liberali, al governo, hanno annunciato che voteranno a favore della proroga, pari all’Unione Salvate Romania e al Partito del Movimento Popolare. Invece, dall’opposizione, ALDE e PRO Romania affermano di votare contro. I socialdemocratici hanno annunciato che sceglieranno una soluzione responsabile sia per la protezione dei cittadini che per il rilancio economico. Il leader socialdemocratico ad interim, Marcel Ciolacu, ha richiamato l’attenzione che l’attuale Governo non tiene in considerazione le proposte del suo partito sui test di massa sulla popolazione e sulle misure concrete per far ripartire l’economia. Se il Parlamento non darà il via libera alla proroga dello stato di emergenza, il capo dello stato dovrà revocare il decreto e le misure imposte dalla normativa cesseranno.

  • COVID-19: presidente Iohannis, stato di emergenza prorogato in Romania per altri 30 giorni

    COVID-19: presidente Iohannis, stato di emergenza prorogato in Romania per altri 30 giorni

    Il presidente Klaus Iohannis ha firmato oggi, 14 aprile 2020, il decreto che proroga di altri 30 giorni lo stato di emergenza in Romania e che entrerà in vigore mercoledì, 15 aprile. Una volta emesso, il decreto dovrebbe essere approvato dalla plenaria del Parlamento di Bucarest.

    Ho emesso oggi il decreto che proroga di 30 giorni lo stato di emergenza in Romania, affinchè anche d’ora in avanti possano essere prese le più efficaci misure contro il COVID-19, ha detto il capo dello stato. Il pericolo del nuovo coronavirus non è passato e il rilassamento delle restrizioni porterebbe a una vertiginosa salita dei contagi, ha aggiunto Klaus Iohannis, rinnovando l’appello alla popolazione di attenersi alle indicazioni delle autorità. Restate a casa per non finire su un letto ospedaliero. Restate a casa per riavere la nostra vita quanto prima, ha sottolineato il presidente.

    Con la proroga dello stato di emergenza, saranno mantenute le misure già adottate e verranno varate nuove regolamentazioni in grado di consentire alle autorità interventi decisivi, con mezzi adeguati, per gestire la crisi, ha spiegato ancora Klaus Iohannis. Precisando che le scuole rimarranno chiuse per tutta la durata dello stato di emergenza, il capo dello stato ha aggiunto che il Governo prenderà tutte le misure per la sicurezza alimentare dei cittadini e che potranno essere imposti dei tetti ai prezzi dei farmaci, generi alimentari e servizi di pubblica utilità.

    Il capo dello stato ha anche trasmesso un messaggio ai familiari delle vittime del coronavirus. 346 persone hanno perso la battaglia con questo virus spietato. Dolore e impotenza, un vuoto enorme nelle famiglie in cui 346 persone sono venute a mancare all’improvviso. Alle famiglie addolorate rivolgo i miei pensieri di cordoglio e la forza di superare questo periodo particolarmente difficile. Se le restrizioni vengono rispettate da ognuno di noi, allora possiamo salvare vite. In questi tempi, tutti – ripeto – tutti siamo vulnerabili se trascuriamo le misure imposte dalle autorità. Solo insieme possiamo superare questa crisi, ha detto il capo dello stato.

    Un messaggio anche ai medici impegnati in prima linea nella lotta al COVID-19. Voglio rivolgermi ora in particolare ai medici e al personale medico. Ringrazio ancora una volta ognuno di voi per il lavoro estremamente difficile che state svolgendo in tutti questi giorni. La lotta, però, continua, e tutti noi abbiamo bisogno della vostra professionalità e dedizione, ha detto ancora il presidente Klaus Iohannis, esortando alla solidarietà.

    Qualsiasi crisi, per quanto difficile fosse, porta anche delle opportunità. Avremo la chance di essere migliori in quello che facciamo, di essere empatici, solidali e risoluti per costruire insieme veramente il Paese che vogliamo avere. Solo uniti supereremo bene questo periodo difficile, ha concluso Klaus Iohannis.

    Lo stato di emergenza era stato indetto in Romania il 16 marzo scorso, per un periodo di 30 giorni. Ai sensi della Costituzione, alla scadenza di questo periodo, se necessario, lo stato di emergenza può essere prorogato di altri 30 giorni. La proroga era già stata annunciata la scorsa settimana dal capo dello stato.

  • COVID-19: Romania da domani in stato di emergenza, premier Orban su nuove misure

    COVID-19: Romania da domani in stato di emergenza, premier Orban su nuove misure

    Qualsiasi misura che verrà adottata per lo stato di emergenza sarà una misura che riterremo assolutamente necessaria, e tenteremo di limitare al massimo gli effetti in grado di intaccare i diritti e le libertà dei cittadini. Così il premier Ludovic Orban, in una teleconferenza tenuta stasera a Bucarest, alla vigilia della proclamazione dello stato di emergenza, che sarà decretato domani dal presidente Klaus Iohannis.

    Il primo ministro ha spiegato che la Romania non chiuderà le frontiere. C’è stata una forte pressione per chiudere le frontiere. Non le possiamo chiudere, in quanto violeremo il diritto dei romeni di rientrare a casa. Le misure adottate hanno tenuto in considerazione il Paese di provenienza, ha detto Ludovic Orban, ricordando che la misura della quarantena e dell’isolamento per cittadini in arrivo dalle zone rosse è stata presa per proteggere gli altri connazionali dal rischio del contagio.

    In ugual misura, il premier ha lanciato ai romeni in Italia, in particolare a coloro che hanno lavorato finora nel settore alberghiero o in altre aziende costrette a chiudere per gli effetti del coronavirus, di ricorrere a tutte le forme di sostegno offerte dallo stato italiano. Certamente, siamo in stretto contatto con l’ambasciata e i consolati, e tentiamo di individuare delle soluzioni per appoggiare i romeni che si trovano in situazioni particolari in Italia o in altri Paesi, a seconda degli sviluppi, ha detto Ludovic Orban, ricordando anche la situazione della Spagna.

    In riferimento alla situazione delle attrezzature mediche, il primo ministro ha spiegato che sono in procedura avanzata le acquisizioni di mascherine, dispositivi di protezione e di tutti gli altri equipaggiamenti necessari per combattere il COVID-19. Una volta disponibili negli stock, saranno distribuiti rapidamente alle strutture sanitarie e alle altre istituzioni. Ludovic Orban ha precisato che si verificano anche dei problemi relativi al trasporto o ai contratti, che le autorità di Bucarest si stanno adoperando per risolvere.

    Intanto, il premier ha smentito certe notizie false, sottolineando che sia la capitale che la sua metropolitana rimarranno aperte. Comunque, si contempla l’innasprimento delle sanzioni per disinformazione e diffusione di fake news, che si sono moltiplicate nelle ultime settimane.

    Assicurando che, al momento, non esiste alcun problema riguardante il finanziamento della spesa pubblica del Paese, il premier Ludovic Orban ha sottolineato che verranno prese delle misure a sostegno delle compagnie e aziende già colpite dagli effetti del coronavirus.

  • Coronavirus: Romania in stato di emergenza dal 16 marzo, ministro Vela annuncia nuove misure

    Coronavirus: Romania in stato di emergenza dal 16 marzo, ministro Vela annuncia nuove misure

    Dal 16 marzo la Romania sarà in stato di emergenza per coronavirus, come annunciato ieri sera dal presidente Klaus Iohannis. Intanto, il ministro dell’Interno, Marcel Vela, ha precisato in una dichiarazione alla stampa rilasciata oggi, di aver inviato all’approvazione del primo ministro il documento che verrà inoltrato al capo dello stato per decretare lo stato di emergenza.

    Le misure concrete saranno incluse nel decreto che verrà emesso dal presidente Klaus Iohannis, ha spiegato il ministro, annunciando anche altre misure per arginare la diffusione del nuovo coronavirus. A partire da oggi, 15 marzo, ore 21.00, tutte le persone asintomatiche in arrivo in Romania dai Paesi con almeno 500 contagi accertati dal COVID-19 andranno per 14 giorni in isolamento domiciliare.

    Inoltre, sarà estesa la quarantena per tutti i cittadini provenienti dai Paesi della zona rossa e sospesa fino al 31 marzo l’organizzazione dei cosiddetti mercatini di auto usate. Il ministro ha rinnovato l’appello alla popolazione di mantenere la calma, limitare gli spostamenti e informarsi da fonti ufficiali.

    Evitate gli spostamenti che non sono assolutamente necessari. Limitate i contatti con altre persone, informatevi esclusivamente da fonti ufficiali, non diffondete messaggi di panico, scritti da gente irresponsabile o spinta da interessi oscuri, ha detto il ministro Marcel Vela.

    Sono 131 i contagi accertati finora in Romania. Nove persone sono già guarite e dimesse.