Tag: Sulle scIE delle tradizioni popolari del Maramureș: la simbolistica della camicetta femminile

  • Mostra dedicata alla “ie”, la camicia tradizionale romena, a Genova

    Mostra dedicata alla “ie”, la camicia tradizionale romena, a Genova

    Inaugurata il 4 ottobre nella suggestiva cornice del Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo di Genova, alla presenza di un folto e desideroso pubblico, la mostra Sulle scIE delle tradizioni popolari del Maramureș: la simbolistica della camicetta femminile offre un’opportunità unica di scoprire l’universo della cultura tradizionale romena, sottolinea il Consolato Generale di Romania a Torino.

    In apertura dell’evento, la console generale Ioana Gheorghiaș ha ringraziato tutte le istituzioni che hanno reso possibile questa iniziativa particolare: l’Ambasciata di Romania in Italia, il Consiglio Provinciale Maramureş, Il Museo Provinciale di Etnografia e Arte Popolare Maramureș, il Centro Provinciale pe la Conservazione e la Promozione della Cultura Tradizionale Liviu Borlan Maramureș, il Consolato Onorario di Romania a Genova, l’Accademia di Romania in Roma, Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo – Genova, Comune di Genova – Genoa Municipality e i Musei di Genova.

    Antonino Sergio Gambino, assessore al Comune di Genova, ha ribadito la disponibilità delle autorità locali di sostenere gli eventi volti a portare alla conoscenza reciproca delle comunità residenti nella città, esprimendo la gioia di vedere oggetti di tale pregio della cultura etnografica romena.

    Il console onorario di Romania a Genova, Eugenio Puddu, e la direttrice del museo ospitante, Maria Camilla de Palma, hanno apprezzato in articolare il tesoro di costumi popolari, fotografie e simboli romeni presentati, esprimendo la convinzione che si tratta di un primo tassello di una lunga e proficua collaborazione di lunga durata.

    A loro volta, la direttrice del Museo Provinciale di Etnografia e Arte Popolare Maramureș, Monica Mare, e la curatrice della mostra, Anamaria Nagy, hanno invitato il pubblico romeno e italiano ad ammirare le opere esposte e a lasciarsi convincere che, per una migliore conoscenza, deve accogliere l’invito a visitare il Maramureș.

    La mostra è aperta dal 5 ottobre al 5 novembre, da martedì a venerdì, nella fascia oraria 10.00 – 17.00, mentre sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00, precisa ancora il Consolato Generale di Romania a Torino.

  • La “ie”, camicetta tradizionale romena, in mostra al Castello D’Albertis di Genova

    La “ie”, camicetta tradizionale romena, in mostra al Castello D’Albertis di Genova

    Dopo l’esposizione all’Accademia di Romania a Roma, viene proposta al Castello D’Albertis di Genova la mostra di etnografia romena Cămașa maramureșeană, măiestrIE și simbol / Sulle scIE delle tradizioni popolari del Maramureș: la simbolistica della camicetta femminile. Strutturata in due sezioni, una fotografica e una etnografica, la mostra ci rivelerà un autentico universo rurale, affascinante per la sua semplicità e le sue tradizioni.

    Nella mostra etnografica, il Museo di Etnografia e Arte Popolare del distretto di Maramureș estrae dal tesoro custodito nel suo patrimonio oggetti di grande valore e bellezza e li presenta in modo non convenzionale, con un impatto visivo di effetto. Elementi di costumi popolari della tradizione romena, principalmente camicette femminili provenienti dalle quattro aree etnografiche di Maramureș, illustreranno la finezza dell’arte tradizionale e la valorizzazione degli antichi saperi.

    La bellezza delle camicie sarà esaltata da immagini suggestive che rappresentano istantanee della vita del villaggio, oltre ai volti di coloro che portano il loro messaggio attraverso il tempo. Le immagini sono state colte dai fotografi Mariana Scubli, Gabriel Motica, Vlad Dumitrescu, Dan Griga, Vasile Chira e Marius Ionuțaș, nelle peregrinazioni attraverso l’intera zona di Maramureș, a loro tanto cara. Sui volti delle donne, dei giovani o degli anziani, troviamo impresse le tracce della nostra identità, tutto ciò che di più prezioso e sacro abbiamo, come popolo.

    Il distretto di Maramureș comprende quattro aree etnografiche, dette anche paesi: Țara Maramureșului, Țara Lăpușului, Țara Chioarului e parte di Țara Codrului. Ci sono molti criteri di riconoscimento, ma a prima vista si capisce da quale paese, ovvero area etnografica, provengono le persone grazie agli abiti che indossano con orgoglio.

    Țara Maramureșului – Voivodato di Maramureș si distingue per le camicette femminili con scollature quadrate intorno al collo, caratterizzate da una decorazione sofisticata e da volant di pizzo lavorati all’uncinetto. Mentre alcune parti dell’abito popolare sono state modificate in base alla moda, una cosa è rimasta invariata rispetto a centinaia di anni fa, la bisaccia.

    Țara Lăpușului è definita dalla camicia con chept (petto della camicia con ricamo a fiori), che sembra essere scesa dalla Colonna Traiana, un capo di abbigliamento conservato in queste zone e sui Monti Apuseni. La camicia da uomo, pur sembrando semplice a prima vista, è di un’eleganza particolare proprio per le discrete rifiniture del colletto e del polsino che conferiscono, a chi la indossa, particolare finezza.

    Il costume popolare che si trova in Țara Chioarului si colloca al primo posto in termini di eleganza. Molteplici motivi, collocati in punti chiave della camicia, realizzati nelle più complesse tecniche di ricamo eseguite esclusivamente con cotone bianco, conferiscono a questa una particolare raffinatezza.

    Țara Codrului ci presenta una speciale camicetta da donna. Quelle più antiche hanno decorazioni intricate realizzate in cotone rosso e nero, esclusivamente con motivi geometrici. Invece, la camicia con carré viene adottata dagli abitanti della Terra di Oaș, insieme alla novità dell’ornamento della manica dalle numerose increspature. La camicia da uomo, più conservatrice, rimane bianca, con decorazioni bianche e solo piccoli punti di colore sul colletto risvoltato, che compaiono dopo la metà del Novecento.
    Chi conosce già i villaggi nella zona di Maramureș sarà felice di ritrovarli. Invece chi non li conosce, sarà lieto di scoprirle e, osiamo credere, di meravigliarsi della semplicità, che caratterizza questi luoghi affascinanti.

    Organizzatori: Ambasada României în Italia / Ambasciata di Romania in Italia, Consiliul Judeţean Maramureş – Consiglio distrettuale di Maramureș: Muzeul de Etnografie şi Artă Populară Baia Mare – Museo di di Etnografia e Arte Popolare del distretto di Maramureș, Centro distrettuale per la Conservazione e la Promozione della Cultura Tradizionale Liviu Borlan di Maramureș, Consolato Generale di Romania a Torino, Consolato Onorario di Romania a Genova, Accademia di Romania, Comune di Genova – Genoa Municipality, Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo – Genova, Musei di Genova.

    Comunicato – Consolato Generale di Romania a Torino

  • Giornata universale della camicia tradizionale romena, celebrazioni a Roma

    Giornata universale della camicia tradizionale romena, celebrazioni a Roma

    Le spettacolari camicie tradizionali del Maramureș, regione della Romania settentrionale, arrivano prossimamente a Roma. In occasione della Giornata universale della “ie”, famosa ormai nellintero mondo, e celebrata il 24 giugno, allAccademia di Romania in Roma sarà inaugurata la mostra “Cămașa maramureșeană, măiestrIE și simbol”/ “Sulle scIE delle tradizioni popolari del Maramureș: la simbolistica della camicetta femminile”.



    Una rassegna fotografica ed etnografica, aperta dal 23 giugno al 15 luglio, che svela al visitatore un autentico universo rurale, affascinante per la sua semplicità e le sue tradizioni, spiegano gli organizzatori: lAccademia di Romania in Roma, il Consiglio provinciale di Maramureș, il Museo di Etnografia e Arte Popolare del Maramureș, il Centro per la Conservazione e la Promozione della Cultura Tradizionale “Liviu Borlan” della stessa provincia, e lAmbasciata di Romania nella Repubblica Italiana.



    Saranno esposti elementi di costumi popolari della tradizione romena, principalmente camicie femminili, ma anche maschili, provenienti dalle quattro aree etnografiche del Maramureș, dette anche “terre” o “paesi”: Țara Maramureșului, Țara Lăpușului, Țara Chioarului e parte di Țara Codrului.



    In Italia, le loro particolarità forse andrebbero definite campanilistiche, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin. “Si riconosce la provenienza delle persone in base alle increspature oppure alla ricchezza della lavorazione sui polsi o sullalto della manica, e soprattutto alla decorazione sulla scollatura”, aggiunge la vicedirettrice dellAccademia di Romania. “Sono convinta che la direttrice del Museo di Etnografia e Arte Popolare del Maramureș, Monica Mare, ci farà una lezione scientifica, che ci introdurrà nella storia, nellarte e nellantropologia di queste zone”, sottolinea la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    La mostra combina nel modo più felice gli elementi del costume tradizionale con una serie di immagini scattate dai fotografi Mariana Scubli, Gabriel Motica, Vlad Dumitrescu, Dan Griga, Vasile Chira e Marius Ionuțaș, ha detto ancora la nostra ospite.



    “Sulle scIE delle tradizioni popolari del Maramureș: la simbolistica della camicetta femminile” sarà inaugurata allAccademia di Romania il 23 giugno, ore 19.00, e rimarrà aperta fino al 15 luglio, da martedì a venerdì – 15.00-18.00 e sabato 10.00-12.00 e 15.00-17.00, con ingresso libero.



    Il 24 giugno 2013, in occasione della Festa della Natività di San Giovanni Battista e di quella che ricorda gli antichi rituali delle fate chiamate Sânziene, la comunità virtuale “La Blouse Roumaine” istituiva e celebrava la prima Giornata universale della “ie”. Lanciata dalla connazionale Andreea Tănăsescu, la comunità è stata intitolata al famoso omonimo quadro del pittore francese Henri Matisse che ha reso celebre la nostra camicia tradizionale. LAccademia di Romania in Roma ha celebrato la camicia tradizionale romena sin dalla sua prima Giornata universale.