Tag: TikTok

  • Russia, preoccupazioni e sanzioni

    Russia, preoccupazioni e sanzioni

    Quattro senatori americani, repubblicani e democratici, condannano l’ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali in Romania ed esprimono il loro sostegno per Bucarest nella lotta per l’integrità del processo elettorale. Tra i firmatari del messaggio ci sono Ben Cardin, presidente della Commissione per la politica estera del Senato, e Jeanne Shaheen, presidente della Sottocommissione per l’Europa e la cooperazione regionale. In una dichiarazione pubblicata sul sito del Senato degli USA, essi affermano che l’attacco del presidente Vladimir Putin contro le elezioni romene è un nuovo esempio della guerra ibrida condotta dalla Russia contro gli alleati europei e partner degli Stati Uniti.

     

    I senatori assicurano che gli Stati Uniti sono al fianco della Romania mentre il paese sta adottando urgentemente misure per elezioni presidenziali libere e corrette. Il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania del 24 novembre è stato annullato dopo che è stato rivelato che il voto non è stato corretto a causa di pratiche illegali sostenute da Mosca sui social network, in particolare su TikTok. I senatori americani dichiarano di sostenere la Romania, in quanto membro della NATO, nella lotta per l’integrità delle elezioni e condannano la manipolazione da parte di Vladimir Putin della rete TikTok, controllata dal Partito Comunista Cinese, al fine di minare il processo democratico romeno.

     

    Il mondo deve risvegliarsi e rendersi conto della grave minaccia alla democrazia che la manipolazione russa di TikTok rappresenta, in modo tale da minare le nostre società libere, aggiungono i senatori. Essi menzionano che il Governo romeno ha scoperto questo attacco alla democrazia del paese ed esprimono il plauso per la decisione delle autorità romene di declassificare i documenti relativi alle indagini del caso e di informare gli Stati Uniti e la comunità internazionale.

     

    Da parte sua, l’Unione Europea ha annunciato lunedì di aver adottato le prime sanzioni in risposta ad “azioni ibride” sul suo territorio, contro agenti russi accusati di azioni “destabilizzanti” nell’UE. Gli europei accusano Mosca anche di attacchi informatici e disinformazione, soprattutto durante le elezioni nell’UE. Secondo il Consiglio dell’Unione Europea, i soggetti colpiti dalle sanzioni “minano i valori fondamentali dell’UE e dei suoi stati membri, la loro sicurezza, stabilità, indipendenza e integrità, nonché quelli delle organizzazioni internazionali e dei paesi terzi attraverso varie attività ibride”.

     

    In totale, secondo questo testo, sono 16 le persone e tre le entità colpite da sanzioni. Queste misure, vale a dire il congelamento degli assets nell’UE, l’interdizione di viaggiare all’interno dell’UE e il divieto di essere finanziati da aziende europee, sono state decise nell’ambito di un nuovo regime di sanzioni adottato a ottobre. Questo è diverso da quello utilizzato contro la Russia come ritorsione per l’invasione dell’Ucraina a febbraio 2022.

  • Commissione Europea – decisione su TikTok

    Commissione Europea – decisione su TikTok

    È uno dei temi più discussi attualmente a livello europeo, dalle istituzioni e autorità fino alla stampa: una campagna ben organizzata sulla piattaforma TikTok, da milioni di dollari, avrebbe sostenuto il candidato indipendente alle presidenziali in Romania, Călin Georgescu, al primo turno del 24 novembre, anche se lui dice di non aver speso nulla per la sua campagna elettorale.

    Partendo da questo presupposto, la Commissione Europea ha annunciato giovedì di aver intensificato il monitoraggio di TikTok ai sensi della legge europea sui servizi digitali. La Commissione ha precisato che la misura è legata all’esercizio delle competenze dell’Esecutivo comunitario in conformità con la legge sopra menzionata e non affronta il processo elettorale in Romania, che è una questione attinente alle autorità romene e, in fin dei conti, al popolo romeno.

    La Commissione ha ordinato a TikTok di mantenere senza modifiche tutte le informazioni sulla piattaforma e nel sistema in relazione a tutte le elezioni nell’Unione Europea tra il 24 novembre 2024 e il 31 marzo 2025. Ciò, nel caso venisse disposta un’ulteriore indagine della Commissione sull’osservanza degli obblighi di TikTok. L’Esecutivo comunitario, che ha precisato di non prendere, in questa fase, alcuna posizione in merito alla possibilità che la piattaforma abbia violato i suoi obblighi legali, ha inoltre convocato un incontro di tutti gli stati membri a livello di autorità che coordinano l’applicazione della legislazione in materia di servizi digitali, nonché una riunione sui temi della cybersecurity.

    I rappresentanti di TikTok, ascoltati in precedenza al Parlamento Europeo, hanno dichiarato che negli ultimi tre mesi sono stati rimossi dalla piattaforma 66.000 account falsi, 10 milioni di finti follower e 1.000 account che pretendevano di appartenere a candidati alle elezioni in Romania. Allo stesso tempo, la direttrice delle politiche pubbliche e delle relazioni governative di TikTok, Caroline Greer, ha insistito che, nel caso delle elezioni presidenziali in Romania, la piattaforma non è responsabile del fatto che alcune informazioni non siano state segnalate elettoralmente.

    Stando al corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, se a seguito delle verifiche effettuate dalla Commissione fosse accertato che TikTok non ha rispettato la normativa europea sui servizi digitali, potrà ricevere sanzioni che potranno arrivare fino al 6% del fatturato globale annuo e, in caso di violazioni ripetute, al divieto temporaneo della piattaforma nello spazio europeo, fino a quando i problemi non saranno rimediati. Per quanto riguarda la Romania, solo le autorità nazionali potranno prendere decisioni, dalle indagini alle eventuali sanzioni per individui o gruppi di persone.

  • Dirigenti di TikTok in audizione al Parlamento Europeo

    Dirigenti di TikTok in audizione al Parlamento Europeo

    La piattaforma TikTok ha difeso martedì al Parlamento Europeo le misure adottate per combattere la disinformazione nel primo turno delle elezioni presidenziali in Romania e ha negato di aver favorito il candidato indipendente Călin Georgescu, classificato al primo posto. Di fronte alla Commissione per il Mercato interno e la tutela dei consumatori dell’Eurocamera, i rappresentanti dell’azienda hanno sottolineato che “tutti i candidati sono stati presi in considerazione nel sistema, senza fare distinzioni tra indipendenti e coloro che facevano parte di un partito”.

    La direttrice globale per Prodotto, Autenticità e Trasparenza della piattaforma, Brie Pegum, ha precisato che tra le reti bloccate negli ultimi mesi per contenuti politici illegali, solo una sosteneva Călin Georgescu e aveva molti meno follower di altre che sostenevano altri candidati. Ha inoltre sottolineato che la piattaforma ha rimosso in Romania più di 66.000 account falsi, circa sette milioni di “like” falsi, quasi dieci milioni di finti follower e 1.000 account che imitavano i profili dei candidati.

    Da parte sua, la direttrice delle Politiche Pubbliche e Relazioni Governative, Caroline Greer, ha spiegato che la piattaforma ha applicato le sue regole interne per i processi elettorali durante le politiche svoltesi in Romania. Allo stesso tempo, ha aggiunto che, nei mesi precedenti le elezioni, ha avuto incontri con autorità del paese, tra cui diversi partiti politici e l’Autorità Elettorale romena. Inoltre, ha aggiunto che TikTok ha 95 moderatori di contenuto romeni. “Il nostro sguardo è limitato strettamente a ciò che accade sulla piattaforma. Non sappiamo cosa succede al di fuori di essa, non conosciamo la capacità finanziaria dei candidati o cosa fanno altrove”, ha detto il rappresentante di TikTok.

    Gli eurodeputati precisano, invece, che le risposte fornite dall’azienda non chiariscono i punti interrogativi legati alla trasparenza del funzionamento della piattaforma o agli strumenti applicati per contrastare la manipolazione. L’eurodeputato romeno Dan Nica, leader della delegazione PSD al Parlamento Europeo, ha ribadito la richiesta di coinvolgimento della Commissione Europea nell’inchiesta. Dan Nica ritiene importante che le istituzioni europee intervengano per prevenire l’uso abusivo delle piattaforme online per scopi politici, che potrebbe incidere sul processo elettorale e sulla fiducia dei cittadini nella democrazia.

    D’altronde, dopo il primo turno delle elezioni presidenziali del 24 novembre, la Romania ha chiesto alla Commissione Europea di avviare un’indagine ufficiale sulla piattaforma TikTok, sulla base delle regole comunitarie sui social media, le quali prevedono che le aziende debbano valutare e mitigare i rischi per l’integrità delle elezioni. Accuse simili a quelle arrivate dalla Romania sono state lanciate contro la piattaforma TikTok anche in relazione alle recenti elezioni politiche in Irlanda.