Tag: Timisoara Capitale Europea della Cultura 2023

  • Timișoara 2023, Remember Enescu a Milano con Alexandru Tomescu e Sînziana Mircea

    Timișoara 2023, Remember Enescu a Milano con Alexandru Tomescu e Sînziana Mircea

    Parte il 9 ottobre a Milano la rosa di concerti Remember Enescu, che ha come protagonisti i celebri musicisti romeni Alexandru Tomescu, al violino, e Sînziana Mircea, al pianoforte. La serata propone un programma che contiene brani di Jules Massenet, Fritz Kreisler, George Enescu, Niccolò Paganini e Călin Humă.



    Il concerto ospitato dalle ore 20.00 dalla celebre Rotonda dei Pellegrini FAI è preceduto, dalle 18.30, da un workshop intitolato Personalità artistiche romene più rappresentative in Italia, presentato dalla direttrice del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, Violeta Popescu, docente di storia e di religione, laureata in Storia e Filosofia, con un dottorato di ricerca in Teologia, Summa Cum Laude, conseguito presso la Facoltà di Teologia di Lugano nel 2017.



    L’evento è organizzato dalla Fondazione Culturale Remember Enescu, in partenariato con Universitatea de Vest (Università dell’Ovest) di Timișoara, l’Ambasciata di Romania in Italia, FAI Delegazione di Milano, l’Associazione Museart e il Centro Culturale Italo-Romeno del capoluogo lombardo. Il progetto fa parte del programma Timișoara – Capitale Europea della Cultura 2023 ed è finanziato dal programma OVERBORDER CULTURE+, svolto dal Centro di Cultura e Arte della provincia di Timiș, con fondi stanziati dal bilancio di stato, attraverso il Ministero della Cultura romeno.



    La musica è un linguaggio universale che permette di creare connessioni uniche tra culture diverse. Siamo felici che oggi questo ponte si sia creato con la cultura romena e speriamo sia l’inizio di una bella collaborazione, dichiara il capo delegazione FAI Milano, Piergiacomo Mion.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, il violinista Alexandru Tomescu e la pianista Sînziana Mircea hanno invitato il pubblico al primo concerto della serie che continuerà a ottobre e novembre in altre grandi città europee, tra cui Londra, Parigi, Madrid o Vienna.




  • Paolo Fresu in concerto a Timișoara 2023, “Labirinto Calvino” a Bucarest

    Paolo Fresu in concerto a Timișoara 2023, “Labirinto Calvino” a Bucarest

    Questo fine settimana porta di nuovo in Romania presenze italiane di altissimo livello. Il jazzista di fama internazionale Paolo Fresu è tornato nel nostro paese assieme al suo Devil Quartet, per un concerto tenuto il 5 ottobre alla XIII edizione del Timișoara Jazz Festival. La rassegna, in programma dal 5 all’8 ottobre presso il Centro Riformato Il Nuovo Millennio, è organizzata dalla Fondazione Culturale Jazz Banat e fa parte delle manifestazioni inserite nel programma Timișoara, Capitale Europea della Cultura 2023. Per la stessa occasione, dall’Italia arriva anche Ruggero Robin Trio, per un concerto in programma 7 ottobre. Il jazz italiano mi sembra non solo che goda di ottima salute, ma anche di grande successo e di grande apprezzamento qui in Romania, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Laura Napolitano, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, che ha sostenuto l’organizzazione dei due concerti al Timișoara Jazz Festival.



    Sempre il 7 ottobre, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest invita il pubblico allo spettacolo Labirinto Calvino. Un gioco di tarocchi nel centenario dello scrittore (in italiano, con sovratitoli in romeno), che vede come protagonisti Malcolm Angelucci e Giovanni Guidi, già venuti in Romania lo scorso anno per un evento dedicato al centenario Pasolini. L’evento chiude la mostra Calvino Immaginario inaugurata il 20 settembre presso la sede dell’Istituto, nel centenario della nascita del grande scrittore. Uno spettacolo che mette insieme la straordinaria musica del pianista Giovanni Guidi e il talento narrativo di Malcolm Angelucci, ricercatore e artista, che vuole raccontare Calvino senza fare una lezione o una biografia divulgativa, ma provare a creare un racconto un po’ alla maniera di Calvino, prendendo ispirazione da Il castello dei destini incrociati, aggiunge Laura Napolitano. In effetti, si tratta di un incontro interattivo, poichè agli spettatori verrà chiesto di pescare a caso delle carte dal mazzo di Tarocchi di Marsiglia e il loro ordine determinerà il significato dello scritto, la trama, ma anche la musica che dialoga con la lettura.


    Lo stesso Istituto Italiano di Cultura invita il pubblico a seguire la Musica della Notte, in un recital di pianoforte che l’11 ottobre avrà come protagonista Emanuele Torquati all’Ateneo Romeno di Bucarest. L’evento, organizzato assieme alla Filarmonica George Enescu, propone musiche di C. Debussy, G. Faurè, S. Corti, C. Debussy, F. Busoni e F. Liszt.



  • Libri e mostre

    Libri e mostre

    L’Accademia di Romania in Roma ha ospitato il 3 ottobre la presentazione del volume La Chiesa Ortodossa Romena in Italia. Per una geografia storico-religiosa, una ricerca portata alla luce dalla prof.ssa Maria Chiara Giorda, che insegna Storia delle religioni all’Università Roma Tre. Dalla fine degli anni Ottanta ad oggi una serie di fattori sociali, economici e politici hanno motivato un incremento massiccio dei flussi migratori di romeni in Italia, ricorda l’Accademia di Romania in Roma. La loro istituzione religiosa di maggior riferimento, la Chiesa Ortodossa Romena, ha risposto a necessità pastorali di fedeli, organizzando parrocchie, missioni e monasteri. Il processo di istituzionalizzazione religiosa con l’insediamento di una diocesi italiana autonoma nel 2007, ma anche la formalizzazione giuridica, nella lunga via verso l’Intesa, mettono in luce una strategia missionaria consapevole e centralizzata. Il libro esplora la storia dell’insediamento della Chiesa Ortodossa Romena in Italia, dagli esordi, a partire dal 1974, anno di fondazione della prima parrocchia a Milano, fino a oggi, proponendo una mappatura delle fasi. Osservare le fasi dell’insediamento dei luoghi di culto ortodossi – dalla coesistenza nelle chiese cattoliche, alla sostituzione di edifici cattolici dismessi per arrivare alla recente costruzione dei propri luoghi – ha permesso di ricostruire la diffusione territoriale di un gruppo religioso tra i più numerosi in Italia, composto da circa un milione di persone, precisa ancora l’Accademia di Romania in Roma. La presentazione del volume è stata organizzata in collaborazione con l’Università Roma Tre.

    Sempre l’Accademia di Romania in Roma annuncia la ripresa del corso di lingua romena tenuto dalla prof.ssa Nicoleta Neşu, nel nuovo anno accademico 2023/2024 e l’inizio delle iscrizioni. Questo semestre, a partire dal 12 ottobre 2023, iniziano i corsi di lingua romena per principianti. I corsi di lingua romena si svolgeranno in formula mista con preponderanza online, sulla piattaforma Google Meet, con frequenza settimanale, il mercoledì dalle 18:00-19:45. Il primo e l’ultimo corso di questo modulo saranno ospitati dall’Accademia di Romania in Roma (Piazza Josè de San Martin, 1, Roma). Coloro che fossero interessati a proseguire i corsi per il livello A0-A1 (12 ottobre – 14 dicembre 2023), sono pregati di compilare il modulo di iscrizione accedendo al link docs.google.com/…/1INEtlJw8ewrRaqUACrHRWoO…/edit

    Dal 4 ottobre al 5 novembre, la mostra Sulle scIE delle tradizioni popolari del Maramureș: la simbolistica della camicetta femminile sarà esposta al Castello D’Albertis – Museo delle culture del mondo di Genova. Strutturata in due sezioni, una fotografica e una etnografica, la mostra ci rivelerà un autentico universo rurale, affascinante per la sua semplicità e le sue tradizioni. Elementi di costumi popolari della tradizione romena, principalmente camicie provenienti dalle quattro aree etnografiche della regione del Maramureș illustreranno la finezza dell’arte tradizionale e la valorizzazione degli antichi valori. Gli organizzatori della mostra sono l’Accademia di Romania in Roma, il Consiglio provinciale di Maramureș, il Museo di Etnografia e Arte Popolare di Maramureș, il Centro provinciale per la Conservazione e la Promozione della Cultura Tradizionale Liviu Borlan di Maramureș, l’Ambasciata di Romania in Italia, il Consolato Generale di Romania a Torino e il Consolato Onorario di Romania a Genova, in partenariato con Castello D’Albertis – Museo delle culture del mondo e il Comune di Genova. Il 24 giugno, in occasione della Giornata universale della ie, la camicia tradizionale romena, la mostra era stata inaugurata all’Accademia di Romania in Roma.

    Il 30 settembre, il presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, on. Federico Mollicone, è stato presente all’inaugurazione della mostra Brâncuşi: fonti romene e prospettive universali, inaugurata nell’ambito del programma Timişoara-Capitale europea della cultura 2023. La rassegna, curata da Doina Lemny e aperta al Museo Nazionale d’Arte della città della Romania occidentale fino al 28 gennaio prossimo, riunisce un centinaio di opere del grande artista romeno: sculture, fotografie, documenti d’archivio e materiali filmati. La mostra beneficia di prestiti eccezionali dal Centre Pompidou di Parigi, dalla Tate Gallery di Londra, dalla Fondazione Guggenheim di Venezia o dal Museo Nazionale d’Arte della Romania e dal Museo d’Arte di Craiova, nonchè da collezioni private. Tra le opere portate a Timişoara si annoverano Maiastra, Uccello nello spazio, Il bacio, Mademoiselle Pogany o La musa addormentata.