Tag: Timisoara

  • Novità dai trasporti aerei

    Novità dai trasporti aerei

    Sono stati registrati poco più di 26 milioni di passeggeri, rispetto ai 24,53 milioni del 2023, con il maggior numero agli aeroporti “Henri Coandă” Otopeni – Bucarest (rispettivamente quasi 8 milioni di passeggeri imbarcati e sbarcati), “Avram Iancu” – Cluj-Napoca (nord-ovest), quasi 1,65 milioni di passeggeri imbarcati e 1,62 milioni sbarcati, e l’Aeroporto Internazionale di Iași (nord-est), con rispettivamente 1,1 milioni di passeggeri imbarcati e sbarcati.

    Si conferma la tendenza in salita dei passeggeri dei voli internazionali (+7% rispetto al 2023), mentre diminuisce il numero di passeggeri dei voli nazionali (-6%). Del numero totale di passeggeri che hanno transitato gli aeroporti romeni dopo l’adesione della Romania all’Area Schengen con le frontiere aeree, il 70% ha viaggiato all’interno dello spazio di libera circolazione, mentre il 30% ha viaggiato da o verso destinazioni non Schengen.

    I primi 10 aeroporti da cui provenivano i passeggeri in Romania o verso i quali erano diretti, sono stati Londra Luton, Milano-Bergamo, Monaco, Bruxelles Charleroi, Parigi Beauvais, Istanbul International, Vienna, Roma Fiumicino, Barcellona e Madrid Barajas. I principali paesi da cui sono arrivati in Romania i passeggeri dei voli regolari, e verso i quali si è imbarcata la maggior parte dei passeggeri, sono stati Italia, Regno Unito, Germania, Spagna, Francia, Turchia, Belgio e Grecia. Le quote più significative dei voli interni si sono registrate negli aeroporti “Henri Coandă” Otopeni – Bucarest (quasi il 50% del numero totale di passeggeri), “Avram Iancu” Cluj-Napoca (17,6%) e “Traian Vuia” Timişoara (ovest, 14,4%).

    D’altra parte, la compagnia aerea low cost Wizz Air introdurrà una nuova rotta da Cluj-Napoca a Castellón, in Spagna, a partire dall’11 aprile, che sarà inizialmente operativa il lunedì e il venerdì. Dal 16 giugno, il volo sarà operativo il martedì e il sabato. Wizz Air annuncia inoltre il proseguimento della sua espansione a Bucarest con due aeromobili Airbus A321neo, tre nuove rotte dall’Aeroporto Otopeni e l’apertura di una seconda base a Bucarest, presso l’Aeroporto Internazionale Băneasa “Aurel Vlaicu”, a partire dal 1° aprile. Le nuove rotte da Bucarest Otopeni saranno verso Gran Canaria (Spagna) dal 17 luglio, Francoforte Hahn (Germania) dal 1° agosto e Friedrichshafen (Germania) dal 2 agosto.

    Come menzionato, dal 1° aprile Wizz Air inizierà le operazioni di base dall’Aeroporto Bucarest – Băneasa. Oltre ai voli diretti a Napoli (Italia) e Cracovia (Polonia), già attivi, la compagnia lancerà rotte da Bucarest-Băneasa verso Abu Dhabi dal 30 marzo, Londra Luton dal 1° aprile e Varsavia dal 9 giugno. In questo contesto, Wizz Air ha deciso che, a partire dal 30 marzo, i suoi voli da Bucarest a Budapest saranno trasferiti dall’Aeroporto Internazionale “Henri Coandă” – Otopeni all’Aeroporto Internazionale Băneasa – “Aurel Vlaicu”.

  • 35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista

    35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista

    Sono trascorsi 35 anni da quando Timişoara diventava la prima città libera dal comunismo in Romania, un momento che scatenò l’ondata di proteste che poi avvolse Bucarest e altre città del paese e portarono alla caduta del regime di Ceauşescu il 22 dicembre 1989. Quest’anno, come in quelli passati, nella città della Romania occidentale le sirene hanno suonato per segnare il momento, e partecipanti alla Rivoluzione hanno ricordato il giorno del 20 Dicembre 1989, in cui oltre 100.000 persone si sono riunite nel centro di Timişoara.

    E’ stato un giorno di lutto e alla Cattedrale Metropolitana si è tenuta una messa commemorativa per gli eroi della Rivoluzione. Sono state deposte delle corone davanti alla Cattedrale e messe commemorative si sono svolte nelle chiese della città e al Cimitero degli Eroi. Tre decenni e mezzo dopo lo storico momento, scena politica attuale è stata segnata da turbolenze, e i rivoluzionari di Timişoara dicono che tutto ciò è il risultato del fatto che la società romena non è stata in grado di adempiere a tutti gli ideali del dicembre 1989.

    In tutti questi giorni, tutto il paese ha ricordato la Rivoluzione e l’aspirazione dei protestatari per la democrazia e il percorso europeo della Romania. A dicembre 1989, hanno perso la vita 1.142 persone, oltre 3.000 sono rimaste gravemente ferite e diverse centinaia di persone sono state detenute illegalmente e torturate.

    In un messaggio in occasione del Giorno della Vittoria della Rivoluzione, il presidente Klaus Iohannis afferma che la Romania “è in bilico” e deve respingere fermamente i tentativi di revisione della storia, che cercano di “macchiare la memoria degli eroi della Romania democratica e mistificare la verità sul regime dittatoriale”.

    “La Rivoluzione del dicembre 1989 è stata vissuta con timore, con molta emozione, ma soprattutto con speranza e coraggio, essendo il momento in cui la Romania è rinata e ha mostrato al mondo intero che può creare il proprio destino”, ha affermato il capo dello stato. Klaus Iohannis ha inoltre sottolineato che l’ideale di libertà per il quale si sono sacrificati gli eroi della Rivoluzione è oggi “più vivo e più presente che mai”.

    “Non dobbiamo mai dimenticare quanto abbiamo ottenuto da allora e con quanti sforzi, per avere oggi un paese profondamente legato ai valori democratici, considerato un partner affidabile degli alleati dell’Unione Europea e della NATO”, ha sottolineato Klaus Iohannis. Tuttavia, il presidente ha ammonito che i valori e i principi della Rivoluzione del 1989 rischiano oggi di essere messi in pericolo da “discorsi populisti e ipocriti”.

    Anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha inviato un messaggio in occasione del 35esimo anniversario della Rivoluzione romena, sottolineando il sacrificio della gente che ha lottato per la democrazia. Ursula von der Leyen ha sottolineato che la Romania e l’Europa ricordano il sacrificio dei romeni.

    “35 anni fa, i romeni hanno difeso il loro diritto di scegliere il proprio destino. Molti si sono immolati affinché i loro figli potessero essere liberi e vivere in democrazia. Oggi la Romania e l’Europa ricordano il loro sacrificio”, ha detto la presidente della Commissione.

  • Cartoline QSL 2024

    Cartoline QSL 2024

    Accennando alla celebre opera “La saggezza della Terra” del più grande scultore romeno, Constantin Brâncuşi, la scultura in sale “UnWorlding” di Anca Benera e Arnold Estefán, è il fiore all’occhiello della mostra dedicata ai due artisti dalla Fondazione Art Encounters di Timișoara. La mostra potrà essere visitata fino al 1 marzo 2025 alla sede della Fondazione, nella città della Romania occidentale.

    Anca Benera e Arnold Estefán vivono e lavorano a Vienna, ma è Timișoara la città con la quale gli artisti mantengono un legame speciale, poichè è qui che hanno avviato i primi progetti di collaborazione, negli anni 2000.

    Un’altra mostra di eccezione, organizzata dalla Fondazione Art Encounters, è stata “Meandri senza ambagi”, dedicata al grande pittore di origine croata Julije Knifer (1924-2004). La sua opera, incentrata sull’utilizzo delle linee semplici e delle forme geometriche, esplorano concetti quali il tempo, lo spazio e la ripetizione. La sua carriera artistica ha influenzato profondamente l’arte contemporanea ed è riconosciuto come uno degli artisti astratti più importanti del Novecento.

    Vi ringraziamo vivamente per il fatto che ascoltate le nostre trasmissioni, sempre fedeli alla nostra emittente!

     

    Maggiori dettagli sulle due mostre ai seguenti link:

    UnWorlding, a rare opportunity to explore recent works by the artistic duo Anca Benera and Arnold Estefán

     

    Julije Knifer – Meanders Without Bounds

     

     

  • Affitti appartamenti in aumento

    Affitti appartamenti in aumento

    I prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili nella prima metà di agosto, rispetto a quelli richiesti a luglio. Alcuni aumenti sono stati osservati puntualmente a Bucarest, Cluj-Napoca (nord-ovest) e Braşov. Gli esperti sottolineano che il prezzo degli affitti è aumentato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I proprietari hanno aumentato del 7-14% gli importi richiesti per l’affitto di monolocali nelle grandi città, mentre per i bilocali l’aumento è stato al massimo del 16%, e per i trilocali tra il 5% e il 17%.

    Secondo la fonte citata, il quartiere ultracentrale Primăverii di Bucarest è al primo posto nella classifica degli affitti più cari a livello nazionale, con una media di 1.500 euro al mese per un appartamento. Al secondo posto troviamo un’altra zona ultracentrale, Aviatorilor – Kiseleff, con una tariffa di 1.250 euro/mese, mentre nella posizione successiva si collocano le vicinanze del Parco Herăstrău (Parco Re Michele I di Romania), ultracentrale a sua volta, dove gli affitti arrivano a 1.150 euro/mese. Al contrario, nei quartieri a sud della città, come Ferentari e Giurgiului, l’affitto medio per gli appartamenti è di 350 euro/mese.

    Nel paese, i proprietari di Braşov hanno aumentato gli affitti, e le somme richieste in alcune delle zone più costose della città rivaleggiano con quelle richieste dai proprietari di Bucarest e Cluj-Napoca. Calea Poienii (verso Poiana Braşov, una delle destinazioni montane più gettonate in Romania) è la quarta zona più cara del paese in termini di affitti, dopo i tre quartieri citati di Bucarest, con un importo medio di 1.000 euro al mese. La tariffa supera di gran lunga quella richiesta nel centro di Cluj-Napoca, dove gli appartamenti vengono affittati a 650 euro al mese.

    Il mercato degli affitti sta vivendo un notevole aumento della domanda, generato dal grande flusso di studenti in cerca di alloggio. Con l’inizio del nuovo anno accademico, il 1° ottobre, la domanda supera l’offerta, determinando una forte competizione per trovare un affitto conveniente e ben posizionato. Durante questo periodo, i prezzi possono essere di fino al 20% più alti. Gli appartamenti più ricercati sono i monolocali e i bilocali. Gli appartamenti nuovi suscitano maggiore interesse, ma molto importante è anche la zona e la vicinanza alle facoltà, soprattutto nei grandi centri universitari – Bucarest, Cluj-Napoca, Braşov, Timişoara (ovest), Constanţa (sud-est) e Iaşi (nord-est).

  • Traffico aeroportuale, superati livelli pre-pandemia

    Traffico aeroportuale, superati livelli pre-pandemia

    Dei quasi 11,86 milioni di passeggeri transitati negli aeroporti romeni nella prima metà del 2024, il 7% ha viaggiato su voli nazionali. Nel primo semestre del 2024, sono stati registrati quasi 113.000 movimenti di aeromobili (atterraggi e decolli), ha annunciato l’Associazione degli Aeroporti di Romania.

    I più transitati sono l’Aeroporto Internazionale “Henri Coandă” di Bucarest-Otopeni, il più affollato del Paese, con oltre 7,38 milioni di passeggeri, l’Aeroporto Internazionale “Avram Iancu” di Cluj-Napoca (nord-ovest), con oltre 1,44 milioni di passeggeri, e l’Aeroporto Internazionale Iași (nord-est), con più di 1,05 milioni di passeggeri. Sono gli unici in Romania a superare il milione di passeggeri nel primo semestre. La classifica resta immutata in termini di traffico passeggeri su voli esterni. Per quanto riguarda i voli interni, l’aeroporto di Bucarest-Otopeni è al primo posto, seguito da quelli di Cluj-Napoca, Timişoara (ovest) e Iaşi.

    Se per numero di passeggeri l’Aeroporto Internazionale “Aurel Vlaicu” Bucarest-Băneasa, il secondo aeroporto della Capitale, si colloca al 15° posto su 17, nella classifica dei movimenti aerei (atterraggi e decolli) si piazza al 3° posto a livello nazionale, con oltre 9.000 movimenti, in quanto opera prevalentemente voli privati e business.

    I dati in crescita negli aeroporti di Romania si inseriscono nel contesto di un anno elettorale, nel quale sono stati inaugurati numerosi investimenti negli aeroporti. La superficie del terminal passeggeri dell’aeroporto di Sibiu (centro) è quadruplicata e le strutture sono state dimensionate per consentire un trattamento di fino a 2,5 milioni di passeggeri all’anno. A Iaşi è stato inaugurato il nuovo terminal, T4, con una superficie di 31.000 metri quadrati, 3 piani e una capacità di trattamento minima di 3,5 milioni di passeggeri all’anno, diventando il secondo terminal più grande del Paese.

    È diventato operativo anche il nuovo terminal dell’Aeroporto Internazionale di Timişoara. È destinato esclusivamente ai passeggeri che, dal 31 marzo, viaggiano nell’Area Schengen. Nel mese di maggio è stato inaugurato anche il nuovo terminal dell’aeroporto di Oradea (nord-ovest). La superficie è stata ampliata a 12.500 metri quadrati e la capacità dell’aeroporto è stata raddoppiata, raggiungendo gli 800 passeggeri l’ora. All’Aeroporto Internazionale di Cluj è stato inaugurato l’ampliamento del terminal partenze passeggeri. Agli spazi già esistenti si sono aggiunti 7.200 mq e 3 nuovi flussi di sicurezza. La capacità di trattamento dell’aeroporto di Cluj è aumentata a 4,5 milioni di passeggeri all’anno.

  • Alloggi più costosi in Romania

    Alloggi più costosi in Romania

    I prezzi sono sostenuti da un forte aumento della domanda. A Bucarest, il prezzo medio per metro quadrato utile è di 1.850 euro, con una crescita del 5% osservata nell’ultimo mese. L’interesse per gli immobili nuovi nella Capitale è aumentato nel primo trimestre del 2024 del 22% rispetto allo stesso periodo del 2023, a un ritmo più rapido di quello per le case vecchie.

    Cluj-Napoca, nel nord-ovest, è la città più cara del paese per gli acquirenti interessati ad un appartamento nuovo. Il prezzo medio richiesto ha raggiunto i 2.874 euro al metro quadrato utile. Chi vuole comprare una casa nuova paga 164 euro in più al metro quadrato rispetto a una vecchia casa. L’interesse degli acquirenti punta anche a Cluj sulle proprietà nuove. Tuttavia, le vecchie case stanno recuperando, e si osserva una domanda maggiore in questo caso.

    A Braşov, nella Romania centrale, gli acquirenti pagano prezzi più alti del 12% rispetto al corrispondente periodo del 2023. In media, si può acquistare un appartamento in un edificio costruito negli ultimi cinque anni per 2.211 euro al metro quadrato utile. Anche se le abitazioni nuove costano di più, i proprietari hanno aumentato di più i prezzi nel caso delle vecchie case, con crescite superiori al 18%. Con tali prezzi, Braşov mantiene la terza posizione nella classifica delle città più care del paese.

    A Timişoara (ovest), gli appartamenti nuovi sono in vendita a prezzi che superano quelli della Capitale, dopo un aumento del 15% in 12 mesi. Sul mercato residenziale locale, si osserva il secondo più elevato aumento dei prezzi nelle grandi città del paese, superato solo da Bucarest. A Timişoara, un appartamento a lavori ultimati negli ultimi 5 anni può essere acquistato a 1.885 euro al metro quadrato utile.

    Il prezzo medio richiesto per i nuovi appartamenti a Costanza (sud-est) ha registrato la variazione più piccola negli ultimi 12 mesi, raggiungendo i 1.733 euro per metro quadrato utilizzabile. L’interesse per nuovi immobili in città ha seguito una forte tendenza in salita nella prima parte del 2024, rispetto alla situazione del corrispondente periodo del 2023.

    I nuovi appartamenti a Iaşi (nord-est) costano ora mediamente 1.629 euro al metro quadrato utile, dopo un aumento del 12% in 12 mesi. Anche se le case nuove vengono ancora vendute a prezzi più alti di quelle vecchie, il ritmo di crescita per le ultime è più accelerato, pari al 13%. L’inizio dell’anno ha portato un aumento della domanda del 15% sul mercato locale, Iaşi superando in questo senso tutte le grandi città del paese. Anche questa volta l’attenzione dei potenziali acquirenti si è concentrata principalmente su case e appartamenti nuovi.

  • Centenario Giacomo Puccini in Romania

    Centenario Giacomo Puccini in Romania

    Spettacoli di opera, concerti, recital, conferenze e masterclass ricordano per tutta la durata del 2024 il centenario Giacomo Puccini in Romania. Gli eventi, organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, in collaborazione con Artexim e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, si svolgeranno in teatri, istituzioni e università dei principali centri culturali della Romania. Il programma Puccini 100 è stato presentato il 22 aprile in una conferenza stampa ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

     

    Sono intervenuti l’ambasciatore d’Italia, Alfredo Durante Mangoni, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Laura Napolitano, la manager ad interim di Artexim, Cristina Uruc, il direttore generale dell’Opera Nazionale di Bucarest, Daniel Jinga, il direttore generale ad interim dell’Opera Nazionale Romena di Iași, Andrei Fermeșanu, e il direttore marketing dell’Opera Nazionale Romena di Cluj-Napoca, Cristian Avram.

     

    “E’ un’occasione straordinaria poter celebrare in Romania il centenario della morte di Giacomo Puccini, amatissimo compositore italiano, e il centenario dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, attraverso un programma straordinario che comprende un festival diffuso, con diverse rappresentazioni di opera, tutti i principali titoli di Puccini, con degli apporti artistici italiani, che siano direttori, che siano solisti, cantanti, scenografi, costumisti”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni. Oltre alla capitale Bucarest, gli eventi si svolgeranno anche in altre città del paese – Iaşi, Timişoara, Cluj-Napoca, Sibiu, Piteşti, Ploieşti o Râmnicu Valcea. “Dall’altro lato, vogliamo anche ricordare la figua di Hariclea Darclée, grande soprano romeno a cui Giacomo Puccini affidò il ruolo di Tosca nella prima rappresentazione in assoluto nel 1900”, ha detto ancora l’ambasciatore.

     

    L’Opera Nazionale di Bucarest ama Puccini, spiega, a sua volta, a Radio Romania Internazionale, il suo direttore generale Daniel Jinga, sottolineando che, nel 2024, il repertorio abbonda di creazioni del grande compositore italiano. “Abbiamo inoltre Bucharest Opera Festival, intitolato quest’anno “All Puccini Edition”, poichè è interamente dedicato all’opera pucciniana. In questo festival, abbiamo invitato moltissimi teatri dell’opera di Romania e di paesi confinanti, come il Teatro dell’Opera di Stato di Budapest. Per una decina di giorni, presenteremo quasi tutta la creazione operistica pucciniana e credo sia un evento unico da questo punto di vista. Il 1 ottobre, apriremo la stagione con lo spettacolo “Manon Lescaut”, che organizziamo in partenariato con il Teatro Regio di Parma e con il Festival di Torre del Lago. Infine, in occasione della Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre, saremo al Teatro La Fenice di Venezia con un galà dedicato a Puccini. Vorrei ricordare anche un masterclass che sarà tenuto a giugno da Barbara Frittoli. Viva Puccini!”, ha concluso il direttore generale dell’Opera Nazionale di Bucarest, Daniel Jinga, il quale ha anche diretto “La Bohème” che ha aperto il 2024 all’Opera Nazionale di Iaşi.

     

    Il direttore ad interim, Andrei Fermeșanu, ha parlato a Radio Romania Internazionale di questo spettacolo. “Abbiamo iniziato quest’anno in cui celebriamo la creazione pucciniana con una produzione “La Bohème” diretta dal maestro Daniel Jinga, avendo come protagonisti Celia Costea e Stefan Pop, per continuare con una rosa di tre “Tosca” a Iaşi e Bucarest. Penso sia per la prima volta che due teatri dell’Opera Nazionale collaborano in ottime condizioni, riscuotendo applausi con spettacoli di altissima qualità. Chiudiamo la stagione con “Turandot”, una produzione monumentale. E’ importante per l’Opera di Iaşi, poichè non è mai stata presentata. L’abbiamo portata al pubblico come opera in concerto, ma ora abbiamo l’occasione di presentarla con tutti gli elementi costitutivi di uno spettacolo lirico. Una produzione monumentale, che rimarrà per anni nel repertorio dell’Opera di Iaşi, ci auguriamo con successo!”, ha concluso il manager ad interim Andrei Fermeșanu.

     

    Alla conferenza stampa ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura era presente anche il direttore generale della Filarmonica George Enescu di Bucarest, Marin Cazacu, il quale ha anticipato a Radio Romania Internazionale il Gala Puccini che si svolgerà all’Ateneo Romeno il 13 maggio, con l’Orchestra Camerata Regală, diretta da Tito Ceccherini, e con il tenore Leonardo Caimi.

     

  • Info Romania in Schengen

    Info Romania in Schengen

    Dal 31 marzo 2024, la Romania e la Bulgaria fanno parte dell’Area Schengen, lo spazio europeo di libera circolazione, per ora con le frontiere aeree e marittime. Dalla stessa data, le rappresentanze diplomatiche e consolari della Romania rilasciano Visti Schengen uniformi, per soggiorni di breve durata, che consentono ai cittadini terzi di viaggiare direttamente dalla Romania e senza pratiche aggiuntive a scopo turistico o d’affari verso gli altri stati dell’Area Schengen. I soggiorni in Romania saranno considerati soggiorni nello spazio Schengen e inclusi nel calcolo del soggiorno massimo di 90 giorni su un periodo di 180 giorni.

    Dal 31 marzo alle ore 00:00, all’Aeroporto Internazionale Otopeni – Henri Coandă, il più grande in Romania, è avvenuta la separazione dei flussi Schengen e non Schengen e, allo stesso tempo, sono stati revocati i controlli della Polizia di Frontiera sui voli da e verso verso destinazioni dei paesi Schengen. Il segretario di stato al Ministero dell’Interno, Bogdan Despescu, ha dichiarato che le squadre della Polizia di Frontiera, della Polizia Romena e della Gendarmeria Romena effettuano verifiche casuali, dopo il controllo di sicurezza, fino alle d’imbarco in area Schengen. Per l’area extra Schengen, così come per i viaggiatori minori, le condizioni per uscire dalla Romania ed entrare in Romania restano invariate.

    Proprio prima dell’ingresso della Romania in Schengen con le frontiere aeree e marittime, è stato inaugurato il Terminal Partenze Schengen a Timisoara (ovest). Il terminal si stende su 1.200 metri quadrati, può operare 8 voli contemporaneamente, con oltre 1.550 passeggeri, dispone di 6 filtri di sicurezza, 8 porte d’imbarco, 18 banchi check-in.

    Un nuovo terminal, il T4, è stato inaugurato anche all’aeroporto internazionale di Iași (nord-est), che dispone di 7 gate d’imbarco e 20 banchi check-in. È anche l’unico terminal della regione dotato di 3 porte d’imbarco aereo per i passeggeri. Il Terminal T4 ha una capacità di trattamento di 950 passeggeri all’ora. La capacità annua di trattamento passeggeri è di 3,5 milioni. Il nuovo parcheggio dell’aeroporto internazionale di Iași dispone di 600 posti.

    Il secondo aeroporto della Romania per traffico, l’Aeroporto Internazionale “Avram Iancu” di Cluj-Napoca (nord-ovest), ha adeguato i flussi di imbarco/sbarco dei passeggeri per i voli Schengen e non Schengen. Al momento sono disponibili 6 gate per l’imbarco verso destinazioni nell’area Schengen e 4 gate d’imbarco per i voli verso paesi non Schengen. L’Aeroporto Internazionale di Cluj sta effettuando lavori di ampliamento e ammodernamento del Terminal Partenze e, una volta completato il progetto, la superficie del terminal aumenterà di circa 7.200 metri quadrati. Nella nuova configurazione, il Terminal Partenze avrà 11 porte d’imbarco: 7 per le destinazioni Schengen e 4 per l’area extra Schengen.

  • Il mercato immobiliare in Romania

    Il mercato immobiliare in Romania

    A febbraio 2024, in Romania sono stati venduti quasi 53.800 immobili, oltre 16.500 in più rispetto a gennaio. Il numero di case, terreni e appartamenti oggetto di transazioni a febbraio 2024 è di oltre 6.500 in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Il maggior numero di vendite immobiliari è stato registrato a febbraio a Bucarest (oltre 9.100) e nelle province di Ilfov (sud), quasi 3.500, e Iaşi (nord-est), oltre 3.200.

    Le province con il minor numero di immobili venduti nello stesso periodo sono quelle meno sviluppate, Teleorman (sud), con quasi 240 immobili venduti, Covasna (centro), oltre 330, e Sălaj (nord-ovest), oltre 410. Inoltre, le province in cui è stata venduta la maggior parte dei terreni agricoli nel secondo mese di quest’anno sono Dolj (sud), quasi 900, Botoşani (nord), oltre 620, e Timiş (ovest), 610 terreni.

    D’altra parte, più del 70% dei romeni in cerca di casa predilige gli appartamenti, e il prezzo è l’indicatore principale nella decisione finale di acquisto, secondo i risultati di uno studio specializzato. Nell’ultimo trimestre del 2023, la domanda totale di case e appartamenti nuovi e vecchi a livello nazionale è stata di 124.700, di cui 105.800 vecchi e 45.100 nuovi. Nel quarto trimestre del 2023, la maggior parte dei potenziali acquirenti cercava un appartamento o una casa a Bucarest.

    Negli ultimi tre mesi del 2023, si sono registrati a livello nazionale 145.200 potenziali acquirenti, del 21,7% in più rispetto al 2022. Avevano a disposizione 116.600 proprietà residenziali (case, appartamenti), del 25% in meno rispetto all’anno precedente. Sul totale delle ricerche di alloggi, il 20-25% dei clienti mirava alle zone centrali, il 30-40% alle periferie e il resto ai quartieri. I principali mercati residenziali in Romania si trovano a Bucarest e in altre grandi città altamente sviluppate: Cluj-Napoca (nord-ovest), Timişoara (ovest), Iaşi (nord-est), Braşov (centro) e Costanza (sud-est).

    Per quanto riguarda i clienti che scelgono una casa, si tratta generalmente di famiglie con bambini che desiderano avere un cortile e uno spazio abitativo più ampio. La sfida sta nell’ubicazione, perché le persone disponibili a trasferirsi in periferia non sono molte e cercano la vicinanza delle scuole. In generale, secondo lo studio citato, questi clienti sono imprenditori, liberi professionisti o lavorano in posizioni di top management e hanno un orario flessibile.

    Gli specialisti immobiliari stimano che quest’anno circa un milione di romeni cercheranno casa, e chi desidera un appartamento o una casa tiene conto non solo del prezzo, ma anche dell’ubicazione dell’immobile.