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  • ROASIT: Un bel dì, incontro con la professoressa e scrittrice Coleta De Sabata a Timişoara

    ROASIT: Un bel dì, incontro con la professoressa e scrittrice Coleta De Sabata a Timişoara

    Scrivere come se vivessi una grande avventura: così intitola la scrittrice Coleta De Sabata, già rettore del Politecnico di Timişoara, l’introduzione al suo volume Gli Etruschi, pubblicato nel 2018 dall’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT, che verrà presentato il 21 giugno a Timisoara, insieme al libro I miei viaggi: Italia, firmato dalla stessa autrice. Un evento che rientra nel più ampio progetto intitolato Un bel dì, che la ROASIT dedica alla professoressa Coleta De Sabata, come spiega la presidente dell’Associazione, Ioana Grosaru.



    Oltre alla presentazione dei due libri, stampati con il sostegno finanziario della ROASIT, l’incontro che si terrà il 21 giugno, dalle ore 17.00, presso la Casa Adam Müller-Guttenbrunn di Timişoara, invita il pubblico anche alla proiezione di un film-ritratto, realizzato sempre dalla ROASIT, e ad uno spettacolo ispirato dal volume Il giardino segreto del pittore, l’ultimo dei sei che compongono la saga Il clan dei De Niro, in cui Coleta De Sabata racconta la migrazione italiana nelle regioni storiche del Banato e della Transilvania, che parte alla fine dell’Ottocento, ristampati sempre grazie all’impegno della ROASIT.



    Storie di vita, ricordi, racconti di famiglia integrati in una successione di evoluzioni politiche, economiche, sociali e culturali che coprono 130 anni. Sia Il clan dei De Niro che Gli Etruschi sono stati presentati negli anni scorsi alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, dove l’Associazione degli Italiani di Romania è sempre presente con uno spazio generoso presso lo stand del Dipartimento delle Relazioni Interetniche del Governo di Bucarest.



    Nata nel 1935 ad Arad, capoluogo dell’omonima provincia della Romania occidentale, oltre all’attività accademica, Coleta De Sabata ha dedicato molto tempo anche a quella letteraria. E’ autrice di romanzi, ma anche di presentazioni di diverse personalità e performance nel campo della tecnica raggiunti nella regione del Banato. E’ diventata particolarmente interessata degli etruschi negli anni ’70 del Novecento, dopo il suo primo viaggio a Roma, nel 1967, cosicchè ha voluto raccontare la loro storia.



    Una storia che la prof.ssa Coleta De Sabata ha raccontato anche a Radio Romania Internazionale, spiegando anche il legame con i suoi viaggi in Italia, che intitolano il secondo volume che verrà presentato il 21 giugno. I protagonisti della spettacolo Un bel dì, che accompagna la presentazione, sono i pianisti Remus e Roman Manoleanu, l’ultimo anche sceneggiatore, i soprani Bianca e Stanca Manoleanu, Irina Moşu-Velciu – soprano e attrice, Mădălina e Dante Roza – ballerini, l’artista Geanina Roza, tutti sotto la guida del regista e attore Alexandru Roza.




  • Biglietto da visita: il soprano Bianca Luigia Manoleanu

    Biglietto da visita: il soprano Bianca Luigia Manoleanu

    Discendente di famiglie italiane giunte in Romania oltre 100 anni fa, il soprano Bianca Luigia Manoleanu, professoressa all’Università Nazionale di Musica di Bucarest vanta una bella carriera artistica. Ha ereditato la passione per la musica dal padre e, insieme al marito, il pianista Remus Manoleanu, l’ha tramandata anche ai figli Stanca-Maria e Roman. Bianca Luigia Manoleanu ha dedicato il suo percorso artistico in particolare al belcanto, al lied e all’oratorio. E’ nota, soprattutto, come promotrice del lied e della musica vocale contemporanea romena.



    Tra i compositori romeni che le hanno dedicato i loro lavori spiccano Theodor Grigoriu, Pascal Bentoiu, Aurel Stroe, Dan Dediu o Livia Teodorescu-Ciocanea. Tra i suoi dischi si annoverano la Messa da Requiem di Mozart, Canzoni italiane (Bellini, Rossini, Verdi, Puccini, Mascagni) e L’antologia della musica romena (Pascal Bentoiu, Cornel Taranu, Ede Terenyi, Theodor Grigoriu). Si è esibita come solista accanto a grandi orchestre e cori nelle cattedrali di Vienna, Bruxelles, Parigi, Londra, Novara o Salisburgo, e ha partecipato a noti festival europei a Basilea, Berlino, Oldenburg, Heidelberg o Strasburgo.



    E’ stata ospite di numerose tournée organizzate dagli istituti culturali romeni all’estero e dalle ambasciate di Romania a Roma, Venezia, Budapest, Praga, Vienna, Parigi, Londra, l’Aia, Berlino, Copenaghen, Tokyo, New York, Washington o Damasco. Ha collaborato con grandi direttori d’orchestra, tra cui Mitsuyoshi Oikawa, Josef Scheidegger, Leon Botstein, Ervin Acel, Iosif Conta, Ilarion Ionescu Galati, Horia Andreescu, o Cristian Mandeal. Insieme al marito, ha tenuto numerosi concerti in Europa, Asia o Stati Uniti.



    Nel 2011, Bianca Maria Manoleanu è diventata Ufficiale dell’Ordine al Merito Culturale, conferito dalla Presidenza romena. Nel 2013, è stata insignita del Premio alla cultura al Festival di Musica Sacra di Novara. A giugno 2018, insieme al marito e ai figli, è stata protagonista dello spettacolo Un bel dì, organizzato dall’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT a Bucarest, in occasione del Centenario della Grande Unione.



    Ospite a Radio Romania Internazionale, Bianca Manoleanu ha raccontato per primo come sono arrivati i suoi bisnonni in Romania, verso la fine dell’Ottocento (nella foto che correda l’articolo – fonte archivio personale Bianca Manoleanu).