Tag: uova dipinte

  • Pranzo pasquale in Romania

    Pranzo pasquale in Romania

    Anche per i romeni la Pasqua è da sempre una festa da passare in famiglia, riunita intorno alla tavola piena di prelibatezze tipiche: uova dipinte, agnello, pasca – la torta di pastafrolla farcita con ricotta e uva sultanina o frutta candita, e cozonac – il panettone tradizionale, al solito ripieno di crema di noci e cioccolato. Quest’anno, però, a causa della pandemia di coronavirus, dovranno attenersi al distanziamento sociale e non sarà più possibile portare in chiesa il tradizionale cestino ripieno di tutte queste bontà, per essere benedette durante la celebrazione della Risurrezione di Gesù Cristo.

    Come vuole la tradizione, le uova si colorano nel Giovedì Santo, soprattutto di rosso, come simbolo del sangue versato dal Redentore per l’espiazione dei nostri peccati. La colazione della mattina di Pasqua si fa a suon di uova sode dipinte. La loro rituale battitura è accompagnata dal saluto Cristo è risorto!, con la risposta E’ veramente risorto, che i romeni si rivolgono dalla Pasqua fino all’Ascensione di Cristo.

    I piatti principali del pranzo pasquale sono, ovviamente, a base di agnello, sia il borsch che l’arrosto con un contorno di patate. Non manca il drob, un mix di frattaglie, carne e verdure fresche. Tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino romeno.

    Buona Pasqua a tutti i fedeli ortodossi e cattolici di rito bizantino, che celebrano la Resurrezione del Signore il 19 aprile!

  • La Contrada delle Dorne

    La Contrada delle Dorne

    Radio Romania Internazionale vi invita a scoprire la Contrada delle Dorne (Tara Dornelor), in provincia di Suceava, nel nord del Paese, tra le più gettonate destinazioni ecoturistiche. Vi aspettano la località balneoclimatica di Vatra Dornei e altre nove paesini. Il Centro Informazioni Turistiche e Soccorso Alpino di Vatra Dornei e il Centro che gestisce le visite al Parco Nazionale Calimani di Saru Dornei offrono ai turisti materiali promozionali, mappe dei percorsi in montagna o in bici, depliant sugli obiettivi turistici e culturali della zona, ma anche consigli su vitto e alloggio, gite, eventi sportivi o culturali.

    La Contrada delle Dorne è una destinazione ecoturistica ideale in tutte le stagioni. L’Associazione Ecoturistica della Contrada delle Dorne offre dieci pacchetti turistici che includono anche le più svariate attività in mezzo alla natura: gite in montagna o a cavallo, passeggiate in bici, easy rafting, sci e così via, spiega la sua responsabile relazioni pubbliche, Monica David.

    Finora, le preferite dei turisti provenienti soprattutto da Polonia, R. Ceca, Francia o Germania, sono state le visite guidate al Centro del Parco Nazionale Calimani. Il Centro è innovativo nel senso che porta all’attenzione dei turisti la cultura locale e la natura: esposizioni che presentano il Massiccio Calimani, il più giovane e il più alto monte vulcanico del Paese, giochi interattivi sia per adulti che per bambini, bird watching e proiezioni di film che raccontano la vita selvaggia del parco, spiega Monica David.

    Un altro pacchetto gradito dai turisti è dedicato ai rituali di accoppiamento degli animali del Parco Nazionale Calimani. Tra marzo e maggio, i turisti, accompagnati dalle guide, hanno assistito ad un autentico spettacolo di conquista e dominio offerto dagli urogalli. Il bramito dei cervi è un’altra attrattiva in mezzo al bosco, dove la supremazia si contende a metà settembre o a ottobre. Un’altra offerta è stata dedicata ad una visita a Ciocanesti, località inclusa nel patrimonio dell’UNESCO, dove i turisti hanno scoperto la storia delle famose case affrescate all’esterno con motivi tradizionali, ripresi dagli abiti popolari e dalle uova dipinte. Infatti, a Ciocanesti i visitatori hanno imparato un po’ come dipingere le uova direttamente da una bottega artigianale specializzata, aggiunge Monica David.

    La svariatissima offerta, con prezzi per tutte le tasche, è disponibile online alla pagina dell’Associazione Ecoturistica La Contrada delle Dorne (www.taradornelor.ro). La responsabile relazioni pubbliche vi invita calorosamente a passarvi una vacanza inedita. La ricchezza delle acque minerali, l’ottima prestazione delle guide, la diversità delle attività all’aperto rendono i turisti particolarmente soddisfatti. Cosicchè vi invitiamo a venire dalle nostre parti in tutte le stagioni, per passare una bella vacanza attiva in mezzo alla natura, rilassarvi e respirare aria fresca. E’ difficile riassumere in poche parole la diversità dei valori storici, culturali e soprattutto naturali. Per cui venite a trovarci nella Contrada delle Dorne!, conclude Monica David.

  • Pasqua in Bucovina

    Pasqua in Bucovina

    Per i romeni, come per tutti i cristiani, la Pasqua è un giorno di grande gioia che si manifesta anche nello stare insieme, nel ritrovarsi in famiglia o con gli amici per il pranzo di Pasqua. Immancabili dal pranzo pasquale le uova dipinte, l’agnello, il panettone e la tipica torta pasquale di pasta frolla farcita con ricotta e uva sultanina o frutta candita, chiamata “pasca”. Secondo la tradizione ortodossa, in Romania, per la Pasqua, si preparano e consumano uova sode colorate o dipinte in casa con diversi colori oppure alle quali vengono appiccicate sagome di carta o foglioline di verdura di solito a forma di croce, prima di essere avvolte in buccia di cipolla per conferire al guscio un color marroncino e messe a bollire. Bellissime le uova fatte dagli artigiani romeni, fiore all’occhiello dell’arte popolare romena, per cui è famosa la Bucovina, regione nel nord-est del Paese, dove i disegni sulle uova – uccelli, animali e simboli e scene bibliche – si fanno con la cera calda mescolata a colori vegetali. La Bucovina vanta una “Strada delle uova dipinte”, che passa per le località Brodina de sus, dove le uova hanno dei caratteristici motivi su sfondo rosso, Paltinù, con uova dipinte contraddistinte dal mix di rosso e arancione, e Ciocanesti, con le uova dal caratteristico sfondo cromatico nero su cui prevalgono i motivi dipinti con rosso e giallo. A Ciocanesti, i colori tipici della Bucovina – marrone, ocra, verde scuro, rosso e nero – si ritrovano anche nell’archittetura delle case, decorate con motivi geometrici, floreali e zoomorfi ispirati ai costumi popolari.



    Quindi, se volete fare un’immersione nelle tradizioni pasquali tipiche romene, la Bucovina è la destinazione ideale. Qui potete partecipare, nella Settimana Santa, a concerti di canti religiosi e musica sacra, a dimostrazioni di pittura delle uova, a falò e spettacoli di musica folcloristica, a messe nelle chiese dei villaggi o nei monasteri dei dintorni, a pranzi pasquali tipici o al rito del cestino pasquale oppure fare visite al Muse delle Usanze Popolari e ai mercatini di Pasqua. Le tradizioni pasquali romene sono riportate alla ribalta, ogni anno, grazie al programma turistico “Pasqua in Bucovina”, finanziato con fondi europei e promosso dal Consiglio Provinciale Suceava. Le manifestazioni nell’ambito di questo programma turistico sono iniziate sin dallo scorso 1 marzo con il Festival delle Uova Dipinte di Ciocanesti, designato “villaggio culturale romeno del 2014”, che vanta, dal 2007, un Museo delle Uova Dipinte e si concluderanno una settimana dopo la Pasqua. Se sfogliamo il calendario degli eventi, scopriamo concerti di musica sacra suonata con strumenti tradizionali in legno, gare di abilità per gli artigiani che fanno uova dipinte, spettacoli di musica e danza popolare e gare di cestini pasquali. Nei villaggi romeni, c’è ancora l’usanza dei falò purificatori prima della Pasqua. La purificazione attraverso il fuoco è un gesto simbolico, che incarnava idealmente il passaggio dalla vita alla morte e da quest’ultima ad una nuova rinascita, seguendo il ciclo fisiologico della natura.



    “Prima della Pasqua, da noi, in Bucovina, c’è l’usanza della purificazione della natura. Ciascun abitante pulisce la casa o la masseria, facendo dei falò purificatori. Si tratta di una purificazione sia all’esterno, che all’interno della casa, mentre le persone comprano qualcosa di nuovo da indossare nel giorno di Pasqua. La purificazione spirituale si fa, invece, attraverso il digiuno. Nel Giovedi’ Santo, secondo l’usanza si dipingono le uova pasquali in casa. Gli artigiani popolari hanno cominciato invece, a dipingerle prima della Festa dell’Annunciazione. Nel giorno di Pasqua, dopo la messa, si va in chiesa con il cestino pasquale per la benedizione delle uova rosse, del panettone, della pasca e dell’arrosto di agnello. Dopo la benedizione si fa, per tradizione, una gara dei cestini pasquali. Famosa quella di Gura Humorului, davanti al Museo delle Usanze Popolari della Bucovina. Molto attesa a Pasqua la rituale battitura delle uova in famiglia e tra amici. Numerose anche le gare di battitura delle uova e i girotondi nei villaggi, con cui gli abitanti manifestano la loro gioia per la più importante festa cristiana”, ha raccontato a Radio Romania Internazionale Laura Ursu, del Centro Informazione e Promozione Turistica del Consiglio Provinciale Suceava.



    La Bucovina vanta le più famose chiese ortodosse romene, quelle affrescate all’esterno dei monasteri della provincia di Suceava, ciascuna contraddistinta da un colore specifico: Voronet, dall’azzurro, Humor dal rosso, Sucevita dal verde, Moldovita dal giallo dorato, e Arbore, dal mix di ocra e verde marino.



    “Bucovina è nota nel Paese e all’estero innanzittutto per i suoi monasteri e le sue chiese, nella lista del patrimonio culturale mondiale dell’Unesco. Poi, è nota per la sua multietnicità, ci vivono, accanto ai romeni, polacchi, russi di antico rito ortosso, aromeni. E ciascuna etnia ha le sue tradizioni e usanze. Le tradizioni pasquali sono ancora molto vive in Bucovina e l’offerta di vacanze pasquali è molto variegata, tra giornate in agriturismo, visite guidate ai monasteri e ai musei etnografici, nei laboratori artigianali, e passeggiate in carrozza. Un itinerario turistico che vi propongo, suggestivo per il turismo religioso e per l’artigianato locale, parte da Suceava, che vanta una chiesa patrimonio Unesco, passando per Gura Humorului, dove sorgono altre due famose chiese patrimonio dell’umanità, Gura Humorului e Sucevita, poi per Vama e Ciocanesti, che ospitano Musei delle Uova Dipinte. Poi, l’itinerario prosegue verso Sucevita e Marginea, quest’ultima famoso centro ceramistico e verso il monastero Putna. In Bucovina, a prescindere dal paesino visitato, scoprirete delle bellissime chiese. A Dragomirna, scoprirete una riserva naturale, la Foresta di Faggi di Dragomirna, nota per i faggi molto vecchi, risalenti a 100-130 anni fa. Falticeni è, invece, la città dei musei: c’è il Museo dell’Acqua, il Museo d’arte Ion Irimescu, la Galleria delle Personalita, la strada Ion Creanga, dove si trovano le case in cui vissero e scrissero diversi letterati romeni. Bucovina vanta inoltre tanti musei etnografici, sia in piccole località, che nelle grandi città, tra cui il Museo del Villaggio di Suceava, il Museo delle Usanze Popolari di Gura Humorului o il Museo dell’arte degli intarsi in legno di Campulung Moldovenesc”, ha raccontato Laura Ursu.