Tag: Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

  • 90/o anniversario dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    90/o anniversario dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    90 anni fa, il 2 aprile del 1930, la Casa Romena di Venezia apriva i suoi battenti al pubblico. Inaugurato dal grande storico Nicolae Iorga come Istituto Storico Artistico Romeno di Venezia, chiamato Casa Romena dagli abitanti della Serenissima, si affiancava all’Accademia di Romania in Roma e alla Scuola Romena di Fontenay-aux-Roses, nei pressi di Parigi, che avevano iniziato l’attività sin dal 1922.

    Nel contesto eccezionale in cui stiamo vivendo, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico stasera, dalle 17.00 (ora italiana), a sfogliare online, in un video su Facebook, alcune pagine della sua storia. Un video firmato da Roxana Mihaly e raccontato dal direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof.univ.dr. Grigore Arbore Popescu.

  • Speciale WRD 2020: la radio e la diversità

    Speciale WRD 2020: la radio e la diversità

    Per la Comunità Radiotelevisiva Italofona, la diversità è sempre stata un valore. Così la sua segretaria generale, Maria du Bessé, del Dipartimento Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI, in collegamento con Radio Romania Internazionale in occasione della Giornata Mondiale della Radio, che nel 2020 celebra la diversità. Nel 2011, l’UNESCO ha proclamato il 13 febbraio come Giornata Mondiale della Radio, per celebrare questo mezzo di comunicazione e rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. E’ stato scelto il 13 febbraio perchè in quel giorno del 1946 nasceva la radio delle Nazioni Unite. Quest’anno, tutti i Paesi sono incoraggiati a festeggiare World Radio Day tramite la diversità: sostenere il pluralismo alla radio, in modo che vi sia una combinazione di media pubblici, privati e comunitari, e promuovere la diversità dei contenuti editoriali e dei tipi di programmi per riflettere la varietà del pubblico.



    La Comunità Radiotelevisiva Italofona è un ottimo esempio di unità nella diversità, raggruppando emittenti provenienti da vari Paesi, collegate tra di esse dal filo magico della lingua italiana: Radio Rai, Radio Vaticana, Radiotelevisione Svizzera Italiana, Radio Capodistria, RTV San Marino, TV 2000, Radio Romania Internazionale, Radio Colonia, PBS Malta, le emittenti pubbliche di Croazia, Albania e Montenegro, Radio Atene, Radio ICN New York, RAE Argentina, accanto a Italradio e Osservatorio Balcani Caucaso e tanti amici, tra cui l’Accademia della Crusca, la Società Dante Alighieri e le Università per stranieri di Perugia e Siena. La radio stessa è sempre un mezzo magico, grazie alla capacità tutta sua di creare immagini attraverso le parole, il che porta ad un contatto speciale e immediato con chi ascolta, dice ancora la segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maria du Bessé, ricordando che Radio Romania, attraverso Radio Romania Internazionale, rappresenta un membro storico dell’associazione, partecipando in maniera molto attiva alle sue iniziative.



    E World Radio Day costituisce un’ottima opportunità di passare in rassegna i progetti della CRI con la sua segretaria generale. Nel 2019, hanno riscosso grande successo le due coproduzioni – Poesia ultim’ora: la poesia alla radio e In cammino nel Parco dell’Appia Antica – un palcoscenico unico al mondo. I progetti andranno avanti, assicura Maria du Bessé, anticipando alcune iniziative che verranno lanciate nel 2020 e rivolgendo, a nome della CRI e del presidente Maurizio Canetta, i migliori auguri in occasione della Giornata Mondiale della Radio.



    Una diversità di approccio è vissuta nel proprio quotidiano anche da Swissinfo, la rete online internazionale della radiotelevisione pubblica della Svizzera, che vanta una lunga storia, risalente al 1935: dieci redazioni con dieci lingue e culture diverse, che forniscono in maniera equilibrata informazioni sulla Svizzera al pubblico straniero e agli oltre 700.000 svizzeri che vivono all’estero, dando voce a tutte le parti, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale Daniele Mariani, giornalista della redazione italofona di Swissinfo. Quindi, un piccolo mondo in miniatura, che permette una diversità dei punti di vista su quello che accade in Svizzera. Il plurilinguismo e la struttura federalista di questo Paese conferiscono diversità anche al paesaggio mediatico, aggiunge Daniele Mariani, accennando anche al progetto editoriale Sounds of…, realizzato in partenariato da Swissinfo, Radio Romania Internazionale, Radio Praga, Radio Polonia e Radio Canada International.



    Si tratta di un’altra iniziativa che vede coinvolta Radio Romania Internazionale per far meglio conoscere il Paese nel mondo, rendendola una realtà irrinunciabile sotto profilo culturale ed educativo, come la definisce il direttore dell’Accademia di Romania in Roma, prof.univ.dr. Rudolf Dinu. Rivolgendo i migliori auguri alla nostra emittente, a nome della prestigiosa istituzione culturale, il prof. Rudolf Dinu ha fatto riferimento all’ottima collaborazione con Radio Romania Internazionale che, attraverso i suoi programmi, riflette le iniziative delle rappresentanze dell’Istituto Culturale Romeno all’estero, che hanno la missione fondamentale di promuovere la cultura romena e l’immagine del Paese nel mondo.



    Un messaggio di auguri per World Radio Day ci arriva anche dal direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. univ.dr. Grigore Arbore Popescu, collaboratore di lunga data del servizio pubblico di Bucarest. Dopo il 1989, nel nuovo contesto democratico, Radio Romania è diventata l’istituzione princeps nella diffusione dell’informazione di primissima ora, di grande importanza politica, sociale e culturale, ha detto il prof. Grigore Arbore nel suo messaggio.



    Da parte sua, Luigi Cobisi, segretario generale di Italradio, il portale della radiofonia internazionale in lingua italiana, ha ricordato che Radio Romania Internazionale mantiene tutti i modi di diffusione, sia quelli nuovi come l’internet o le reti sociali, che le onde corte che definisce come un backup, in quanto sono in funzione anche in casi di calamità o altre difficoltà. Italradio, che nel 2020 ha scelto di celebrare il 13 febbraio con un evento ospitato dall’Università di Pisa, raddoppia gli auguri anche per la voce del suo coordinatore scientifico, Paolo Morandotti.



    Buona Giornata Mondiale della Radio a tutti e grazie per la profonda e proficua amicizia!




  • Alites – Uccelli canori di Felicia Ionescu, in mostra a Venezia

    Alites – Uccelli canori di Felicia Ionescu, in mostra a Venezia

    Il volo libero degli uccelli in uno spazio libero anchesso, in un movimento rassicurante: è il filo conduttore della mostra “Alites – Uccelli canori”, che la giovane pittrice Felicia Ionescu, docente presso lUniversità Nazionale dArte di Bucarest, ha inaugurato il 10 febbraio allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Palazzo Correr, Campo Santa Fosca, Cannaregio 2214).



    Lo definisce così il direttore dellIstituto, prof. Grigore Arbore Popescu, ricordando a Radio Romania Internazionale che, lungo il tempo, numerosi artisti hanno raffigurato nei loro dipinti gli esseri alati che hanno una simbologia propria nellimmaginario popolare. Universalmente nota è limmagine della colomba dipinta da Picasso, che ha assunto il ruolo di simbolo universale della Pace, ricorda ancora il prof. Grigore Arbore Popescu, spiegando che la pittrice si rifà anche alle carismatiche figure degli auguri della Roma antica.



    Felicia Ionescu già vanta numerose mostre collettive in Romania, Germania, Grecia, Bulgaria, Slovacchia o Serbia. In Italia ha esposto a Torino nel 2007. Tra le mostre personali promosse in Romania dal 2002 al 2019, vanno ricordate “Rota Fortuna” del 2011, al Centro delle Arte Visive di Bucarest, e “Fragile – pittura e disegno”, ospitata nel 2016 dal Museo del Contadino Romeno della capitale. La mostra di Venezia rimarrà aperta fino al 25 febbraio.



  • Tarocchi di Gianmaria Potenza, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura di Venezia

    Tarocchi di Gianmaria Potenza, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura di Venezia

    “Arcani Maggiori – I Tarocchi” è il titolo della mostra che il famoso artista veneziano Gianmaria Potenza inaugura il 3 febbraio, dalle ore 17.30, alla Galleria Principale dellIstituto di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Palazzo Correr, Campo Santa Fosca, Cannaregio 2214).



    Si tratta di una raccolta di 22 serigrafie create tra il 1989 e il 1991 dal rinomato pittoscultore, come lui stesso ama definirsi, che riproducono lomonima serie realizzata dallartista nel 1986 e inclusa nella collezione della Banca Monte dei Paschi di Siena. Le serigrafie sono in tirature limitate, di cui 99 numerate con numeri arabi, 40 con numeri romani e 10 prove dartista, e stampate fino a 40 colori su carta Fabriano con inserimento di metalli, come ricorda lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nel comunicato dedicato alla mostra curata dal suo direttore, prof. Grigore Arbore Popescu.



    Allinaugurazione saranno presenti lAmbasciatore Gianpaolo Scarante, Presidente dellAteneo Veneto e il critico darte Enzo Santese, il quale considera che le opere esposte forniscono “loccasione per un viaggio immaginario nel paese dell”altrove”, in cui il singolo può proiettare il senso segreto dei suoi tremori, ma anche la gioia profonda di essere nel mondo e cogliere i nessi tra il fisico e il soprannaturale”.



    Gianmaria Potenza, uno dei più importanti scultori italiani ed europei del momento, famoso soprattutto per aver rivoluzionato la tradizionale tecnica del mosaico, ha anticipato lapertura della mostra in un collegamento con Radio Romania Internazionale.




  • Giornata Cultura Nazionale: Eminescu, Vieru e Calinescu, triade simbolica a Venezia

    Giornata Cultura Nazionale: Eminescu, Vieru e Calinescu, triade simbolica a Venezia

    Sarà “Una triade simbolica: Eminescu, Vieru e Calinescu” ad aprire la rosa di eventi del 2020 allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Una serata letteraria dedicata alla Giornata della Cultura Nazionale, che la Romania celebra il 15 gennaio, la data di nascita del poeta, drammaturgo, narratore e pubblicista Mihai Eminescu (1850-1889).



    Verranno evocate tre delle figure più importanti della letteratura romena: i poeti Mihai Eminescu e Grigore Vieru, accanto alla personalità dello storico e critico letterario, poeta e narratore George Calinescu, il cui romanzo “Lenigma di Otilia” è uscito lo scorso anno in Italia. Il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu, presenterà lopera di Eminescu nel contesto delle creazioni più significative della letteratura europea della seconda metà dellOttocento. Tutto accompagnato dalla lettura di alcune delle più note poesie di Eminescu.



    LIstituto precisa che il poeta e critico Enzo Santese evocherà, a sua volta, il poeta Grigore Vieru (1935-2009), la cui opera è stata estremamente popolare tra la popolazione di origine romena e di lingua materna romena dellex repubblica sovietica della Moldova, a maggioranza romenofona.



    Per questa Giornata, vanno ricordati tutti i contributi degli scrittori grandi o meno importanti che hanno stimolato la cultura romena, vissuti laddove cerano due-tre romeni o, in ugual misura, centinaia di migliaia o milioni di connazionali. La cultura romena va considerata nella sua unità di spirito in qualsiasi angolo del mondo, ha detto a Radio Romania Internazionale il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Grigore Arbore.



    Nel corso della stessa serata del 15 gennaio, sarà presentata sinteticamente anche lopera polivalente dellaccademico George Calinescu (1899-1965), critico letterario e storico della letteratura, poeta e narratore di prestigio, con gli interventi del professore emerito Bruno Mazzoni, noto romenista e traduttore, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dellUniversità di Pisa, e Alessio Colarizi Graziani, che, insieme a Laura Vincze, ha tradotto il romanzo “Lenigma di Otilia” di George Calinescu, uscito lo scorso anno in Italia.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, il prof. Bruno Mazzoni ha fatto riferimento al modo in cui viene recepita la cultura romena nella Penisola nei nostri giorni.




  • Blue Thoughts, l’artista Remus Rotaru in mostra a Venezia

    Blue Thoughts, l’artista Remus Rotaru in mostra a Venezia

    Blue Thoughts è il titolo della mostra dell’artista visivo romeno Remus Rotaru, che apre i battenti il 1 ottobre, ore 18.00, presso la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Palazzo Correr – Cannaregio 2212). Una mostra d’arte contemporanea che, fino al 15 ottobre, invita il pubblico a scoprire 25 opere eseguite dall’artista nella tecnica del cianotipo per essere essere esposte in questa occasione.



    Le opere si articolano in un ciclo unitario dal punto di vista visivo, impostato su variazioni plastiche con evidente ispirazione tratta dalle peculiarità dei luoghi raffigurati, spiega l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Il suo direttore, il prof. Grigore Arbore Popescu, ha spiegato a Radio Romania Internazionale che cosa contraddistingue Remus Borza nel paesaggio dell’arte contemporanea.



    Laureato in Belle Arti e Design presso l’Università dell’Ovest diTimişoara, Remus Rotaru ha conseguito nel 2002 il dottorato di ricerca, presso lo stesso Ateneo, con il tema Permanenze nelle arti grafiche. Docente universitario dal 2003, attualmente è ricercatore confermato presso la Facoltà di Belle Arti e Design dell’Università dell’Ovest di Timişoara. Dal 2003 membro della Filiale di Timişoara dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania, Remus Rotaru ha esposto le sue opere in patria e all’estero (Austria, Serbia, Spagna, Turchia, Ungheria). Ha partecipato a numerose mostre, rassegne e fiere d’arte contemporanea nazionali e internazionali, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nella sua scheda biografica.




  • Biennale Venezia: Unfinished Conversations on the Weight of Absence rappresenta la Romania

    Biennale Venezia: Unfinished Conversations on the Weight of Absence rappresenta la Romania

    Unfinished Conversations on the Weight of Absence è il progetto che rappresenta la Romania alla 58/a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, che ha aperto i battenti nei giorni scorsi e che rimarrà aperta fino al 24 novembre. Il progetto espositivo che la Romania ha portato alla Biennale intitolata May You Live In Interesting Times, curato dal critico d’arte Cristian Nae, articola in maniera poetica uno spazio del dialogo che incrocia i progetti individuali di tre artisti attivi a partire dagli anni ’80: Belu Simion Făinaru, Dan Mihălţianu e Miklos Onucsan.



    Il progetto Unfinished Conversations on the Weight of Absence si articola sia nel Padiglione della Romania ai Giardini della Biennale che nella Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, tramite un programma interattivo e dinamico, reso possibile dalle nuove tecnologie.



    Per l’Istituto Culturale Romeno, la Biennale di Venezia costituisce uno dei grandi eventi culturali mondiali, mentre per gli artisti è il posto incontestabile in cui devono arrivare per raggiungere il riconoscimento universale nell’arte, sottolinea la presidente dell’ICR, Liliana Ţuroiu, nel suo messaggio in apertura dell’Esposizione.



    Sempre in occasione dell’inaugurazione della Biennale, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha ospitato, il 10 maggio, la tavola rotonda Sfide e soluzioni curatoriali per la partecipazione nazionale della Romania alla Biennale di Venezia – Esposizione Internazionale d’Arte. Erano presenti il prof. Adrian Guţă, critico d’arte e ordinario di Storia dell’arte universale presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, Ioana Ciocan, curatrice e Vicepresidente dell’Unione degli Artisti della Romania, Magda Radu, critica d’arte e curatrice, e l’architetto Attila Kim, Commissario nazionale della Romania alla Biennale di Venezia.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu, ha fatto riferimento alla presenza del nostro Paese alla Biennale, ma anche al Salone Internazionale del Libro di Torino, che ha chiuso i battenti nei giorni scorsi.


  • Le poesie di Eminescu e le incisioni di Leonard Salmen, in mostra a Venezia

    Le poesie di Eminescu e le incisioni di Leonard Salmen, in mostra a Venezia

    Le poesie di Mihai Eminescu nellopera grafica dellincisore Leonard Salmen: con questa mostra dedicata al sommo poeta nazionale, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia celebra la Giornata della Cultura Nazionale. La mostra, organizzata in partenariato con il Museo Nazionale della Letteratura Romena di Iasi e lAssociazione Patrimonio per la Comunità, sarà aperta oggi alle ore 17 presso la Nuova Galleria dellIstituto e rimarrà aperta fino al 20 gennaio.



    La Festa della Cultura Nazionale viene celebtrata il 15 gennaio, giorno di nascita del poeta Mihai Eminescu. Una festa che mette in risalto anche i forti legami culturali tra la Romania e lItalia, ha spiegato il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof.univ. Cristian Luca, in un collegamento con Radio Romania Internazionale prima dellinaugurazione, invitando il pubblico alla mostra, ma anche a leggere le poesie di Eminescu, già tradotte in italiano.



  • “I Romeni e la Grande Guerra”, in mostra a Milano

    “I Romeni e la Grande Guerra”, in mostra a Milano

    La partecipazione della Romania alla prima Guerra Mondiale, in cui è entrata nel 1916 al fianco dell’Intesa, pari all’Italia un anno prima, sarà presentata il 15 luglio, in un evento speciale ospitato dalla sede della Rappresentanza NATO a Milano.



    La mostra “I Romeni e la Grande Guerra”, che rimarrà aperta fino al 25 luglio a Palazzo Cusani, è organizzata dal Consolato Generale di Romania a Milano e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con il Circolo Unificato Esercito di Milano e il Comando Militare Esercito Lombardia, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania a Roma, della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Milano. La mostra è organizzata anche con la collaborazione del Museo Nazionale di Storia della Romania, dell’Archivio Nazionale della Romania e dell’Università Babes-Bolyai din Cluj-Napoca, precisa il Consolato Generale di Romania a Milano in un comunicato.



    La mostra riunisce oltre 40 pannelli: documenti di archivio, fotografie e illustrazioni varie. Con il sostegno del Consolato Generale di Romania a Milano, l’inaugurazione della mostra sarà seguita da un recital musicale dei giovani pianisti Andreas Iliuta e Gabriel Andrei Fabiani.



    L’evento segna anche il decimo anniversario dell’ingresso del nostro Paese nell’Alleanza Nord-Atlantica, ha spiegato a Radio Romania il console generale di Romania a Milano, George Bologan.



    “L’evento ha in sé un doppio significato: il primo è un invito a riflettere profondamente di non ripetere lo stesso sbaglio in quanto ogni conflitto significa sofferenza, vittime e speranze uccise. Il Centenario deve riportare alla coscienza dei popoli europei la fragilità della civiltà umana e un maggiore coinvolgimento per i progetti a favore dell’Unione Europea; il secondo significato è lo spazio dove si svolge la mostra. Il Palazzo Cusani, sede della Rappresentanza NATO a Milano e del Comando Militare Esercito Lombardia, nell’anno in cui la Romania celebra 10 anni dall’ingresso nella NATO, alleanza garante della sicurezza dei valori comuni istituzionali e degli interessi della popolazione comunitaria. Organizzare eventi simili ha come effetto, conoscere almeno i momenti cruciali dell’evoluzione umana e sociale nei cambiamenti dai quali sono risultati mutamenti essenziali che hanno influito il nostro presente”, ha dichiarato il console generale George Bologan.



    Da parte sua, il generale di corpo d’armata Mauro Del Vecchio, ex comandante della missione ISAF dell’Alleanza Nord-Atlantica in Afghanistan, ha parlato a Radio Romania dell’ottima collaborazione con il Consolato Generale di Romania a Milano e con il nostro Paese.



  • “I Romeni e la Grande Guerra”, in mostra a Milano

    “I Romeni e la Grande Guerra”, in mostra a Milano

    La partecipazione della Romania alla prima Guerra Mondiale, in cui è entrata nel 1916 al fianco dell’Intesa, pari all’Italia un anno prima, sarà presentata il 15 luglio, in un evento speciale ospitato dalla sede della Rappresentanza NATO a Milano.



    La mostra “I Romeni e la Grande Guerra”, che rimarrà aperta fino al 25 luglio a Palazzo Cusani, è organizzata dal Consolato Generale di Romania a Milano e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con il Circolo Unificato Esercito di Milano e il Comando Militare Esercito Lombardia, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania a Roma, della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Milano. La mostra è organizzata anche con la collaborazione del Museo Nazionale di Storia della Romania, dell’Archivio Nazionale della Romania e dell’Università Babes-Bolyai din Cluj-Napoca, precisa il Consolato Generale di Romania a Milano in un comunicato.



    La mostra riunisce oltre 40 pannelli: documenti di archivio, fotografie e illustrazioni varie. Con il sostegno del Consolato Generale di Romania a Milano, l’inaugurazione della mostra sarà seguita da un recital musicale dei giovani pianisti Andreas Iliuta e Gabriel Andrei Fabiani.



    L’evento segna anche il decimo anniversario dell’ingresso del nostro Paese nell’Alleanza Nord-Atlantica, ha spiegato a Radio Romania il console generale di Romania a Milano, George Bologan.



    “L’evento ha in sé un doppio significato: il primo è un invito a riflettere profondamente di non ripetere lo stesso sbaglio in quanto ogni conflitto significa sofferenza, vittime e speranze uccise. Il Centenario deve riportare alla coscienza dei popoli europei la fragilità della civiltà umana e un maggiore coinvolgimento per i progetti a favore dell’Unione Europea; il secondo significato è lo spazio dove si svolge la mostra. Il Palazzo Cusani, sede della Rappresentanza NATO a Milano e del Comando Militare Esercito Lombardia, nell’anno in cui la Romania celebra 10 anni dall’ingresso nella NATO, alleanza garante della sicurezza dei valori comuni istituzionali e degli interessi della popolazione comunitaria. Organizzare eventi simili ha come effetto, conoscere almeno i momenti cruciali dell’evoluzione umana e sociale nei cambiamenti dai quali sono risultati mutamenti essenziali che hanno influito il nostro presente”, ha dichiarato il console generale George Bologan.



    Da parte sua, il generale di corpo d’armata Mauro Del Vecchio, ex comandante della missione ISAF dell’Alleanza Nord-Atlantica in Afghanistan, ha parlato a Radio Romania dell’ottima collaborazione con il Consolato Generale di Romania a Milano e con il nostro Paese.



  • Celebrazioni per Giornata Mondiale della Poesia a Venezia e Milano

    Celebrazioni per Giornata Mondiale della Poesia a Venezia e Milano

    E’ con la presentazione del volume “C’è modo e modo di sparire. Poesie 1945-2007” che il Museo di Palazzo Grimani di Venezia e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica festeggiano il 90esimo anniversario della grande poetessa romena Nina Cassian, che vive dal 1985 negli Stati Uniti, dove ha chiesto asilo politico durante il regime comunista.



    L’evento è dedicato alla Giornata mondiale della poesia, istituita dall’UNESCO nel 1999 e celebrata il 21 marzo. Il volume, curato da Ottavio Fatica, con le traduzioni di Anita Natascia Bernacchia e dello stesso Ottavio Fatica, è uscito in italiano nel 2013 a Milano, presso Adelphi.



    Il 21 marzo, il Museo di Palazzo Grimani ospiterà una conversazione sul profilo biografico e letterario di Nina Cassian con il curatore del volume di Adelphi, Ottavio Fatica, e con la traduttrice Anita Natascia Bernacchia, alla presenza della direttrice del Museo di Palazzo Grimani, Fiorella Spadavecchia, del direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Rudolf Dinu, e di rappresentanti dell’Associazione Culturale e Scuola di Poesia “La Settima Stanza”, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la responsabile del progetto, Corina Badelita, dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Omaggio alla poetessa Nina Cassian anche a Milano, dove il 20 marzo il Centro Culturale Italo-Romeno, diretto da Violeta Popescu, e l’Editrice Rediviva, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest, offrono al pubblico una serata di poesia, sempre in occasione della Giornata mondiale, sotto il patrocinio del Consolato Generale di Romania.



  • Speciale Festa Nazionale 2013

    Speciale Festa Nazionale 2013

    Il 1 dicembre, la Romania celebra la sua Festa Nazionale, che ricorda la Grande Unione del 1918, il momento più rappresentativo della sua storia: l’unità di tutti i connazionali in un unico stato. Portavoce della romanità orientale, i romeni hanno conservato inalterata la loro lingua e il proprio nome, un rimando all’eterna Roma, come ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia che celebra la Festa Nazionale con la tournée “SoNoRo Bucharest Festival On Tour”, dal 29 novembre al 1 Dicembre 2013 a Verona, Torino e Venezia.



    Gli eventi sono organizzati con il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e in collaborazione con il Consolato Generale della Romania a Trieste, l’Associazione Open Onlus di Verona, il Comune di Torino e il Consolato Generale della Romania a Torino, sotto il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, delle Regioni Veneto e Piemonte, delle Provincie e di Verona, Torino e Venezia, nonchè dei Comuni di queste tre città.



    E’ per la nostra Festa Nazionale vogliamo andare anche a Roma, per ricordare sempre le origini del nostro popolo, nato in seguito alla conquista della Dacia dall’imperatore Traiano nel 106 dopo Cristo. Nel 2013 sono ricorsi 1900 anni dall’inaugurazione del Foro di Traiano, dove si trova anche la famosa Colonna alta 38 metri, che raffigura scene dalle guerre tra i daci e i romani.



    Sicuramente le decine di migliaia di romeni che vivono a Roma la guardano come il documento storico della nascita della propria nazione. Ma come la vedono gli italiani? Sergio Valzania, il Vicedirettore di Radio RAI ha visto anche i suoi calchi al Museo Nazionale di storia della Romania a Bucarest e ci rivolge i migliori auguri.



    Auguri per la Festa Nazionale ci arrivano anche da Claudio Scorretti, un entusiasta ammiratore dell’arte romena, che ha aperto nel cuore storico di Bucarest, in Via Şelari al numero 4, il primo Museo di Street Art in Romania. 10 dei più conosciuti artisti di grafitti e street art espongono le loro opere al museo aperto in via Şelari. Claudio Scorretti ha spiegato tutto a Radio Romania Internazionale.




  • La scrittrice Nora Iuga a “BOOKCITY Milano”

    La scrittrice Nora Iuga a “BOOKCITY Milano”

    Sarà la scrittrice Nora Iuga a rappresentare la Romania alla seconda edizione del Festival Internazionale di Letteratura “BOOKCITY Milano”, che si terrà dal 21 al 24 novembre 2013. Nata a Bucarest nel 1932, Nora Iuga si è laureata in germanistica nel 1948.



    Poetessa e scrittrice, ma anche traduttrice e giornalista, Nora Iuga ha firmato numerosi volumi tra cui quelli di poesia “La colpa non è mia”, “Opinioni sul dolore”, “La piazza del cielo” o “La ragazzina dalle mille rughe”, ma anche i romanzi “Il sapone di Leopold Bloom” o “La sessantenne e il giovane”, pubblicato anche in Italia nel 2011.



    Lo scrittore Mircea Cartarescu la definisce così: “Il suo segreto consiste nella sua forza di rimanere sempre giovane, sia come scrittrice che come donna. Per i giovani poeti è una di loro”.



    E’ stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio “Friedrich Gundolf”, conferito dalla Deutsche Akademie für Sprache und Dichtung, cinque premi dell’Unione degli Scrittori della Romania nel 1981, 1994, 1998, 2001, 2006 e altri premi nazionali. È stata tradotta in dieci lingue.



    La partecipazione a Milano è organizzata dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest. Mihai Stan, responsabile del progetto insieme a Corina Badelita dell’IRCRU Venezia, ha offerto tutti i dettagli a Radio Romania Internazionale.



  • Sassofonista romeno a Trieste Love Jazz e Venice Jazz Festival

    Sassofonista romeno a Trieste Love Jazz e Venice Jazz Festival

    Dal 23 al 25 luglio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia sostiene la partecipazione del sassofonista romeno Nicolas Simion, insieme a The Backyard Jazz Orhestra, a due dei più importanti festival di jazz in Italia: Trieste Loves Jazz 2013 (martedì, 23 luglio 2013, ore 21:00, in Piazza Verdi a Trieste) e Venice Jazz Festival 2013 (mercoledì, 24 luglio 2013, ore 19:30, in Campo Bella Vienna — Rialto, e giovedì, 25 luglio 2013, ore 21:15, nei Giardini del Palazzo Municipale di Fiesso DArtico).



    The Backyard Jazz Orchestra, progetto sostenuto dall’Istituto Goethe in collaborazione con Stefan Schultze e Peter Ehwald, è volto a presentare il ricco patrimonio musicale dei Balcani in una formula di jazz contemporaneo. L’orchestra include alcuni dei più famosi musicisti della regione, accanto a quelli nuovi appena saliti sul palcoscenico del jazz internazionale, come precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Gli artisti provengono di Germania, Austria, Romania, Bulgaria, Croazia, Serbia, Macedonia, Albania.



    Nicolas Simion è uno dei pochi musicisti romeni della sua generazione ad esser rimasto fedele al jazz romeno e a essersi fatto strada nel panorama europeo contemporaneo portando avanti le idee e l’esperienza della “generazione doro” romena. La sua partecipazione ai due festival ha il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno. In un collegamento con Radio Romania Internazionale, il responsabile del progetto, Mihai Stan, dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha offerto tutti i dettagli.



  • Appuntamenti culturali a Venezia

    Appuntamenti culturali a Venezia

    Numerosi gli appuntamenti quest’estate a Venezia, dove l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica propone al pubblico una ricca agenda.



    Dopo l’esposizione di pittura e video-performance “Mimicry”, segue l’inaugurazione della mostra “SacrifICE” del maestro Mihai Ţopescu, nella Piccola Galleria dell’Istituto che, tra l’altro, nel 2013 ha sostenuto anche la post-produzione del cortometraggio “Dreaming Apecar” del regista Dario Leone, che vede nei ruoli principali Lorenza Indovina e Mircea Andreescu.



    Di tutto Radio Romania Internazionale ha parlato con Alexandru Damian dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che è anche vicecommissario del nostro Paese alla Biennale. E infatti la prima domanda che gli abbiamo rivolto riguarda appunto la partecipazione della Romania alla grande mostra.