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  • Metamorfosi – Itineraria Picta, l’artista Luminiţa Ţăranu in mostra all’IRCRU Venezia

    Metamorfosi – Itineraria Picta, l’artista Luminiţa Ţăranu in mostra all’IRCRU Venezia


    “Metamorfosi – Itineraria Picta.Fregio – Project room” è il titolo della mostra personale di arti visive di Luminiţa Ţăranu, che sarà inaugurata il 30 novembre, alle ore 17:00, presso le Gallerie dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Palazzo Correr, Campo Santa Fosca, Cannaregio 2215/2211).



    Promossa dalla prestigiosa istituzione culturale, la mostra, il cui allestimento è curato dallarchitetto Pietro Bagli Pennacchiotti, e che rimarrà aperta fino al 14 dicembre, è corredata dal catalogo in italiano con testi critici di Simonetta Lux, professore onorario allUniversità La Sapienza di Roma, critico darte moderna e contemporanea, e del direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu, storico, critico darte, scrittore e poeta.



    “Lidea è stata quella di fare una mostra che diventi anche unazione culturale”, spiega a Radio Romania Internazionale lartista Luminiţa Ţăranu, romena di nascita e italiana di adozione le cui PICTA, per la maggior parte inedite, su carta e tela, presentate nella splendida cornice dellistituzione fondata dallo storico Nicolae Iorga nel 1930, sono state create tra il 2016 e il 2019. “Sono contenta che siamo riusciti a realizzare la mostra, anche perchè la pandemia ci ha fatto rimandare più di una volta la programmazione, e concretizzarla è un segno di rinascita”, aggiunge lartista.



    Largomento della mostra è il tempo, come memoria soggettiva, ma anche obiettiva, storica e culturale. “Per me, le opere che presento sono come delle riflessioni sul concetto del tempo, dei flash di memoria, dove ho interpretato la materia archeologica, con il suo contenuto informale storico, artistico e architettonico, ma creando composizioni libere, attraverso limmaginazione, e utilizzando il mio linguaggio plastico evocativo: icone, simboli e scritture, cercando di stabilire il dialogo tra lantico e il contemporaneo, da anni ormai al centro della mia ricerca”, puntualizza Luminiţa Ţăranu, spiegando anche il titolo della mostra “Metamorfosi – Itineraria Picta.Fregio – Project room”. In effetti, la Metamorfosi è il filo conduttore del suo intero percorso artistico dal 1985, quando si è laureata presso lAccademia di Belle Arti di Bucarest.



    La mostra sarà ospitata da entrambi gli spazi espositivi dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. “Nella Nuova Galleria, lidea è quella di suggerire un “fregio”, un continuum compositivo, un itinerario dipinto in un mondo a colori, dove le PICTA si sussegono come dei punti di energia, creando sinergie visive tra le icone che provengono da disegni in cui ho interpretato, attraverso la metamorfosi e la mutazione, figure statuarie della Roma Antica, immagini simboliche umanizzate e connesse, dove il corpo umano non è ispirato allanatomia, ma al corpo umano “opera darte”. E poi, antichi simboli delle culture neolitiche Cucuteni e Gumelnița presenti sul territorio dellantica Dacia e licona COWMAN of the world, che rappresenta il mio credo artistico rapportato alla realtà attuale che viviamo”, dice ancora Luminiţa Ţăranu.



    Nella stessa Galleria, lartista presenta in prima visione anche dei docu-film realizzati durante un viaggio fatto in Romania nellautunno del 2012, preparatorio al lavoro sulla Colonna di Traiano, materializzato nelle precedenti due mostre realizzate a Roma, ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (2013-2014 e 2017-2018). Una full immersion dautore nella realtà archeologica Daco-Romana e nel paesaggio che accompagna questo incredibile viaggio fatto insieme al marito e al figlio in Romania, da est a ovest, parallelo al corso del Danubio, viaggio seminato da evocazioni di opere che fanno parte del patrimonio mondiale. Tra i titoli, “La Romania orizzontale” con: Il mio Danubio, LAbbraccio, La Romania antropica, Poetica_I Libri aperti, Arbore; Poetica_ll Tavolo del Silenzio, Poetica_La Colonna Infinita, Poetica_La Porta del Bacio, Spostamento di mandria I e II. Tra i filmati riguardanti i siti archelologici: Sarmizegetusa Reggia, Sarmizegetusa Ulpia Traiana, Adamclisi – Tropaeum Traiani_monumento, museo e città Romana, Il Ponte sul Danubio di Apollodoro di Damasco, Histria sito e museo, Densuș.



    Invece, nella Piccola Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Luminiţa Ţăranu ricrea latmosfera intima del laboratorio come spazio dedicato allideazione, un “project room” dove la proiezione spirituale si fonde alla sperimentazione materica. Tele, carte e telai serigrafici, tutto per coinvolgere il visitatore ad entrare nel mondo delle PICTA, familiarizzandolo con la sua particolare tecnica pittorica, dice ancora lartista, ringraziando tutti i collaboratori e le istituzioni che hanno contribuito al buon andamento di questo suo progetto di cuore.



    “La fantasia conduce, nel caso di Luminița Țăranu, verso un universo improvvisato, risultato da molteplici spunti, innestati su una “unità centrale”. Un universo in cui tutto è cambiamento, “metamorfosi”.”… “Larte celebrativa si trasforma in suggerimento simbolico, spunto per un volo dellimmaginazione, un ponte sopra il tempo storico, al quale allude la schematizzazione del ponte costruito da Apollodoro di Damasco sul Danubio. Il metodo artistico di Luminița Țăranu si addice al suo talento e alla sua cultura artistica plurivalente. La sua opera spicca nel paesaggio attuale dellarte sia per loriginalità del metodo che per la forte personalità dellartista”, scrive nel catalogo il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu.



    Da parte sua il critico darte moderna e contemporanea Simonetta Lux, professore onorario alla Sapienza di Roma, nota come nel percorso di Luminița Țăranu dalla Romania allItalia, “avvertiamo un andirivieni sensibile e ossessionato tra le sue due patrie, un itinerario necessariamente inconcluso poiché è tesoro della sua anima la sapiente, infinita, indagine culturale e storica su Romania e su Italia, che ha animato i suoi giorni giovanili – la scuola, il padre ricercatore, lAccademia di belle arti di Bucarest, la specializzazione nelle tecniche incisorie, i primi riconoscimenti dallUnione degli Artisti Plastici, il viaggio premio in Italia – e, al suo arrivo in Italia, la sua seconda vita (famiglia, compagno italiano, figlio).



    Nata a Lugoj, in Romania, nel 1960, Luminiţa Ţăranu si è laureata presso lAccademia di Belle Arti di Bucarest, allieva del grande artista Octav Grigorescu. Dal 1987 vive e lavora in Italia. Vanta numerose mostre personali e partecipa ad altrettante collettive in spazi pubblici e privati, musei e gallerie, in Italia e allestero. A giugno 2020, ha partecipato alla mostra virtuale “Quintetto darte”, ideata in pieno lockdown dal critico darte Giorgio Di Genova, insieme alla giornalista Carla Guidi, per far vedere una volta in più che la cultura non si ferma neanche in tempi di pandemia. In quella occasione, Luminiţa Ţăranu ha presentato linstallazione monumentale “Columna mutãtio – LA SPIRALE”, che rilegge la Colonna Traiana di Roma, ideata in occasione della mostra “Traiano. Costruire lImpero, creare lEuropa”, inaugurata presso i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali a novembre 2017, per rendere onore allOptimus Princeps a 1900 anni dalla sua morte.



    Sempre nel 2020, Luminiţa Ţăranu si è annoverata tra i vincitori del 47° Premio Sulmona. La Giuria le ha assegnato il Premio Speciale per Artista Straniero per il suo lavoro PICTA MANENT 2020. Nel 2018, nel 100/o anniversario della Grande Unione del 1918, il Governo romeno le ha conferito il Premio di Eccellenza per lattività artistica svolta in Italia e nel mondo, nellambito del Galà “100 per il Centenario”.




  • Programma Radio Romania Internazionale 09.11.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 09.11.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Cultura: Nuovo Mercoledì Musicale allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia – intervista al violoncellista Ștefan Cazacu; Enciclopedia RRI: Donne e medicina nella Valacchia del Settecento; Una canzone al giorno




  • Nuovo Mercoledì Musicale a Venezia, intervista al violoncellista Ștefan Cazacu

    Nuovo Mercoledì Musicale a Venezia, intervista al violoncellista Ștefan Cazacu

    Inaugurata ai primi di settembre dalla violista Aida-Carmen Soanea, la nuova stagione dei Mercoledì Musicali promossa in formato virtuale dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia prosegue il 10 novembre con un recital che avrà come protagonisti un trio di giovani artisti di talento: il violoncellista Ștefan Cazacu, il pianista Ioan Dragoș Dimitriu e il violinista Valentin Șerban, con brani firmati da un trio altrettanto eccezionale: la Sérénade Lointaine di George Enescu, Trio in La minore di Maurice Ravel e Trio in Mi minore Nr. 2 di Dmitri Shostakovich. La nuova rosa di appuntamenti, volta a promuovere artisti romeni di talento, invita il pubblico fino al 15 dicembre a seguire brani di compositori famosi e variazioni originali su temi noti sulle piattaforme Facebook e Youtube dell’Istituto.



    Un bel regalo per offrire al pubblico musica di qualità, assicura il violoncellista Ștefan Cazacu, anticipando l’evento in un collegamento con Radio Romania Internazionale. Il nostro intento è stato quello di regalare un po’ di allegria al pubblico, perchè in questo periodo, come vediamo, il Covid sta accaparrando tutte le notizie e tutti gli argomenti. Noi vogliamo semplicemente goderci la musica, trasmettere delle emozioni e offrire musica di qualità. Il brano di Enescu è davvero meraviglioso, ovviamente andava benissimo soprattutto perchè teniamo questo recital all’Istituto Culturale Romeno. Con gli altri due lavori, abbiamo voluto dare un tocco di contrasto e di spettacolare, dato che non abbiamo ancora tante possibilità di salire sui palcoscenici nel Paese. C’è una preferenza per una musica quanto più semplice. E noi l’abbiamo voluta ugualmente semplice e attraente, spiega Ștefan Cazacu, svelando anche come ha vissuto questi mesi di pandemia e come si delinea l’agenda dei concerti nel successivo periodo.



    Sinceramente, questo periodo è stato sufficientemente pieno e allo stesso tempo piacevole. Da agosto in poi, ho tenuto quasi ogni settimana al minimo un concerto o un recital. Ma anche l’agenda dei colleghi insieme ai quali suono in questo recital all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, è stata altrettanto carica. Siamo stati davvero fortunati di poter incontrarci e registrare il recital per il Mercoledì Musicale. Per il successivo periodo, abbiamo dei concerti in programma fino a dicembre, grazie a Dio! Il nostro messaggio al pubblico è semplicemente questo: godetevi la Musica, la Salute e la Vita!, ha concluso il giovane artista.



    Il programma integrale dei Mercoledi Musicali è disponibile sul sito dell’Istituto Culturale Romeno e sui canali social della rappresentanza di Venezia. Radio Romania Internazionale è media partner del progetto.




  • Programma Radio Romania Internazionale 04.10.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 04.10.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Pagine di storia; Cultura: Trittico Latino allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia – intervista allartista Mihai Cucu, co-fondatore di CelloVision Project, insieme al violoncellista Adrian Mantu




  • Anonimo Veneziano, nuova composizione della pianista Sînziana Mircea

    Anonimo Veneziano, nuova composizione della pianista Sînziana Mircea

    Un “Anonimo Veneziano” in variazioni per pianoforte su temi di Benedetto Marcello: una nuova composizione dellormai famosa pianista romena Sînziana Mircea, che si propone di riportare alla luce la musica dei grandi compositori del barocco italiano. Un progetto innovativo, avviato questestate insieme allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e in collaborazione con il Conservatorio “Benedetto Marcello”.



    “Ma chi è lAnonimo Veneziano? LAnonimo Veneziano poteva restare Antonio Vivaldi, le cui composizioni sono rimaste a lungo nascoste dopo la sua morte, per essere riportate alla luce dai monaci di un monastero di Torino nel 1926. Un altro Anonimo Veneziano poteva rimanere Benedetto Marcello, pure lui quasi sconosciuto e poco suonato nel mondo dopo la morte, e riportato alla luce grazie al famoso omonimo film”, spiega a Radio Romania Internazionale la giovane artista, che ha avuto la chance di studiare preziosi manoscritti, di un inestimabile valore per la storia della musica, custoditi esclusivamente dallarchivio del Conservatorio “Benedetto Marcello”. Si tratta di spartiti di grandi compositori quali Antonio Vivaldi, Alessandro Scarlatti o Benedetto Marcello stesso.



    “Per me è stata una scoperta fantastica studiare questi spartiti stupendi e vedere questi temi barocchi, ma talmente moderni che potevano essere scritti oggi”, dice Sînziana Mircea, esprimendo la sua gratitudine al direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Grigore Arbore Popescu, alla sua squadra, alle colleghe Ortansa Ghindea e Claudia Lazăr, per lentusiastica accoglienza nella Serenissima.



    Vivissimi ringraziamenti vanno ugualmente al Conservatorio Benedetto Marcello “che mi ha offerto tutto, la sua biblioteca, e ho potuto fare una ricerca stupenda su manoscritti da più di 300 anni, spartiti vecchi, originali, che ho toccato e studiato”, aggiunge la pianista, particolarmente grata al direttore della Biblioteca, prof. Paolo Da Col, al direttore del Conservatorio, prof. Roberto Gottipavero, e al prof. Igor Cognolato, per tutto lappoggio concesso a questa impresa nuova per lei. Il progetto è stato coordinato dal prof. Grigore Arbore Popescu e dal prof. Paolo Da Col.



    “Un progetto nuovo, perchè ho avuto il triplice ruolo di ricercatore, interprete, e compositore”, conclude Sînziana Mircea, invitando il pubblico a seguire lAnonimo Veneziano sul proprio canale YouTube, dove il pubblico potrà seguire il video girato interamente questestate a Venezia, con alcune riprese a Palazzo Pisani, e lanciato l8 settembre.





  • Mercoledi Musicale a Venezia con la pianista Sînziana Mircea

    Mercoledi Musicale a Venezia con la pianista Sînziana Mircea

    Sarà la giovane pianista romena Sînziana Mircea la protagonista del prossimo Mercoledì Musicale online allIstituto di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Il recital si terrà il 16 giugno, dalle ore 17:00, sulle piattaforme Facebook e YouTube dellIstituto. La stessa brillante artista ha riaperto di recente anche i concerti in presenza alla Sala concerti di Radio Romania, insieme allOrchestra Nazionale Radio, diretta dal maestro libanese Lubnan Baalbaki.



    “E un grandissimo onore per me essere parte della bellissima serie dei Mercoledì Musicali, organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Venezia e vorrei ringraziare tanto il direttore Grigore Arbore Popescu, il maestro Gian Luigi Zampieri e il team dellIstituto – Roxana Mihaly e Ortansa Ghindea, per avermi aiutato a organizzare questo concerto online”, ha detto Sînziana Mircea a Radio Romania Internazionale.



    Per questo recital, la pianista propone al pubblico alcuni brani della propria creazione, composti durante la pandemia, come le variazioni per il pianoforte sui temi della “Carmina Burana”, delle danze romene di Theodor Rogalski, ma anche della musica barocca – Bach e Händel, aggiunge Sînziana Mircea, che sempre questo mese tornerà a Venezia in presenza per un progetto di ricerca al Conservatorio “Benedetto Marcello”. “Unoccasione fantastica per me poter fare delle ricerche nel cuore della musica barocca italiana”, dice ancora la giovane pianista, che mantiene il bellissimo ricordo del concerto tenuto nella splendida cornice del Conservatorio nel 2019, per la Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre.



    Tutti i dettagli sulla stagione 2021 dei Mercoledì Musicali allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia sono disponibili sul sito dellIstituto Culturale Romeno.




  • 114 Video Tapes di Cristina David, in mostra a Venezia

    114 Video Tapes di Cristina David, in mostra a Venezia

    Dal 29 aprile al 30 giugno, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con il Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Romania, invita il pubblico alla mostra 114 Video Tapes dell’artista Cristina David. Si tratta, infatti, di una selezione di 114 video sequenze realizzate dalla giovane artista durante diversi stages creativi e viaggi di documentazione in vari Paesi e città del mondo, Venezia compresa, e che ora si trovano nelle collezioni del MNAC. L’inaugurazione si svolgerà online il 29 aprile, dalla Piccola Galleria dell’IRCRU. L’iniziativa rientra nella strategia della prestigiosa istituzione culturale di Venezia di promuovere i giovani artisti romeni.



    Ho pensato che il miglior modo di mettere in risalto 11 anni di pratica culturale sia quello di creare un collage con alcuni dei miei lavori d’arte, già presentati al pubblico o in prima adesso. Per cui, ho deciso che il modo migliore per creare un ritratto video fosse proprio quello di fare un video-collage, visto che questo ambiente è tra i più cari a me. Quello che vedrete a Venezia è un film ci circa 12 minuti, con brani di sei secondi selezionati dalle 114 videocassette registrate dal 2003 al 2014, ha spiegato Cristina David a Radio Romania Internazionale.



    L’artista ritiene che questa scelta conferisce una certa ritmicità matematica al film, offrendo al visitatore la possibilità di concentrarsi sui dettagli di ogni singola sequenza, anzichè tentare di avere una visione complessiva sull’intero lavoro. Ma in ugual misura, il film è anche una specie di retrospettiva nostalgica, aggiunge Cristina David.



    Le più vecchie riprese sono del 2003, quando avevo 24 anni, mentre le più recenti da quando ero arrivata 35enne. In questi 11 anni, ho imparato qualcosa e sono cambiata. Da questo collage cronologico si evince una certa poesia della vita, una visione ottimista sul mondo. Ho inserito anche piccoli successi personali, come per esempio il concerto a strumenti di ghiaccio all’inizio del terzo minuto: il gruppo Sami in un concerto tenuto a gennaio, con 35 gradi sotto zero, a Kautokeino, una piccola città norvegese in prossimità del circolo polare. Sono davvero felice di essere stata lì e poter registrarlo, conclude l’artista, ringraziando l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia per la collaborazione e invitando il pubblico a scoprire il suo lavoro.



    Cristina David si annovera tra i più rappresentativi artisti della sua generazione, spiccando per il suo approccio ludico e ironico di fronte alla società contemporanea. Lavora con fotografia, videoimmagini, oggetti e installazioni. La sua più recente collaborazione con l’Istituto Culturale Romeno si è concretata nella mostra Rethinking the Image of the World. Projects and Sketches, organizzata al Museo Le Mill della città belga La Louvière, nell’ambito della 27/a edizione del Festival Internazionale Europalia, di cui la Romania è stata Paese ospite. Nel 2017, Cristina David ha portato alla Galleria Alberto Torri di Milano il lavoro Not (only) Forms.




  • La città del futuro, il futuro della città, urbanistica e poesia a Venezia

    La città del futuro, il futuro della città, urbanistica e poesia a Venezia

    “La città del futuro, il futuro della città” è il tema del convegno organizzato dal Centro Regionale Studi Urbanistici del Veneto, con una prima sessione intitolata “Imago mundi” svoltasi online il 21 aprile.



    Levento è promosso in collaborazione con Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo – Piacenza, Aeì mèlos / Sempre musica – Trieste, Amicando Semper – Udine, Progetto 7LUNE – Venezia, lIstituto di Archeologia e Storia dellArte dellAccademia Romena di Cluj-Napoca e lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Ogni singola presentazione è frutto della collaborazione tra un architetto, ingegnere o scienziato e un poeta.



    Liniziativa, incentrata su “Riflessioni tra urbanistica e poesia per un tempo che verrà”, è volta a snellire la collaborazione pluridisciplinare scientifica e culturale, per uno sviluppo armonioso delle città. Il curatore del progetto, la cui seconda sessione è prevista a maggio, è il presidente del Centro Regionale Studi Urbanistici del Veneto, Piero Pedrocco.



    Presente allevento virtuale, il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu, ha offerto maggiori dettagli a Radio Romania Internazionale.



  • JAZZT VIVALDI in partenza all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    JAZZT VIVALDI in partenza all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia inaugurerà il 20 aprile la serie dei quattro concerti inclusi nella tournée internazionale JAZZT VIVALDI, avviata quest’anno dall’Associazione Musica Ricercata. Un viaggio musicale dedicato ai 280 anni dalla scomparsa del grande compositore italiano, che ha inizio nella sua città natia per concludersi il 4 maggio a Vienna, dove Antonio Vivaldi si è spento nel 1741. Un’esperienza virtuale, che offrirà al pubblico l’opportunità di scoprire opere di Vivaldi anche attraverso associazioni estetiche esplorative con altri compositori di cui quest’anno ricorrono anniversari o ricorrenze: George Enescu, Béla Bartók, Camille Saint-Saëns, Tomaso Albinoni, Giuseppe Verdi, Gustav Mahler, Astor Piazzolla e Igor Stravinsky.



    I protagonisti della tournée sono il noto soprano romeno Rodica Vică e ImpRoWien Ensemble, che riunisce cinque giovani artisti che vivono a Vienna. Gli eventi saranno trasmessi sulle reti sociali dagli organizzatori e dai partner. Il soprano Rodica Vică ha spiegato a Radio Romania Internazionale cosa porta di nuovo il progetto nel paesaggio culturale internazionale.



    Una tournée inedita e una prima mondiale. Era nostro desiderio commemorare come si deve il 280/o della scomparsa del grande compositore Antonio Vivaldi, e non abbiamo lasciato che l’anno pandemico adombrasse questo momento. Quindi, partiamo da Venezia per concludere a Vienna, dove si è spento Vivaldi. E’ un progetto di musica da camera, che abbina parecchi generi musicali, unendo una rosa di compositori di cui quest’anno ricorrono anniversari o commemorazioni. JAZZT VIVALDI è organizzato dall’Associazione Musica Ricercata, cofinanziato dall’Amministrazione del Fondo Culturale Nazionale, in partenariato con istituzioni culturali romene o internazionali che hanno aderito all’iniziativa, come l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che sostengono con tanta fiducia l’innovativo progetto JAZZT VIVALDI, spiega il soprano.



    Presente sui grandi palcoscenici lirici in Romania e all’estero, Rodica Vică vanta numerosi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Ci ha spiegato anche cosa propone al pubblico il concerto del 20 aprile e quali saranno le prossime tappe della tournée.



    Sei lavori di Vivaldi e non solo. Abbiamo abbinato le sue musiche a brani di altri compositori di cui quest’anno ricorrono anniversari o commemorazioni – George Enescu, Béla Bartók, Camille Saint-Saëns, Tomaso Albinoni, Giuseppe Verdi, Gustav Mahler, Astor Piazzolla e Igor Stravinsky. Si tratta quindi di quattro concerti, aperti da quello del 20 aprile, seguito da un altro appuntamento, organizzato e ospitato il 25 aprile dall’Istituto Culturale Romeno di Vienna. Il terzo appuntamento musicale si terrà il 27 aprile nella Sala Antonio Vivaldi della capitale austriaca, dove la nostra tournée si concluderà il 4 maggio nella Chiesa di San Carlo (Karlskirche), vicinissimo al posto in cui è stato sepolto il compositore, aggiunge Rodica Vică, spiegando anche come è nata la collaborazione con i giovani artisti che compongono l’ImpRoWien Ensemble.



    Quattro sono romeni, mentre la violista è austriaca, quindi un ensemble misto. Come vedete, le parole misto e fusione ricorrono spesso in questo progetto. Sono tutti giovani musicisti, molto desiderosi e aperti a simili progetti – chiamiamoli non convenzionali. Tutti bravissimi strumentisti delle grandi orchestre di Vienna, quali Wiener Symphoniker, che hanno studiato o studiano nella capitale austriaca. Il pianista e compositore Cristian Spătaru, che è anche l’autore delle improvvisazioni del nostro programma musicale, studia per diventare direttore d’orchestra. Quindi, si tratta di musicisti con parecchie valenze, non solo strumentisti. Voglio ancora una volta ricordare i loro nomi: Cristian Spătaru – pianista e orchestratore, Cristian Ruscior – violinista, Graţiela Aranyosi – violinista, Hannah Berghofer – violista e Florian Christian Dragomir – contrabbassista, conclude il soprano Rodica Vică.




  • Mercoledì Musicali, nuova puntata all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Mercoledì Musicali, nuova puntata all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Saranno i giovani artisti Andreea Chira, con il suo flauto di Pan, e il fisarmonicista Pavel Efremov i protagonisti della prossima puntata dei Mercoledì Musicali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che si terrà il 21 aprile, dalle ore 17.00.



    Dopo il successo dello scorso anno, quando il progetto è stato lanciato il piena pandemia, la stagione virtuale 2021 è partita il 7 aprile con un recital straordinario del soprano Felicia Filip, seguito dalla performance del tenore Andrei Mihalcea. L’appuntamento musicale del 21 aprile, trasmesso in diretta sulle reti Facebook e YouTube dell’IRCRU di Venezia, propone brani famosi di Anton Pann, Constantin Arvinte, Johann Sebastian Bach e Jean-Baptiste Arban.



    Fino ad agosto, il pubblico avrà modo di scoprire giovani artisti romeni di talento che suonano brani classici, in una selezione curata dal direttore d’orchestra Gian Luigi Zampieri e dal critico musicale Dumitru Avakian. Il protagonista del prossimo Mercoledì Musicale a Venezia, in programma il 5 maggio, sarà il pianista Ștefan Vârtejaru.



    Vedo una forza centrifuga che esce da questi giovani, veramente determinati nel loro obiettivo di seguire questa carriera, spiega a Radio Romania Internazionale il Maestro Gian Luigi Zampieri, che ha accolto con tanto entusiasmo l’invito dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia di impegnarsi in questo progetto, esprimendo apprezzamenti anche per la nuova formula di performance, che abbina i mini-recital a brevi interviste con gli artisti.



    Molti dei protagonisti dei Mercoledi Musicalì hanno già collaborato con il noto direttore d’orchestra, lui stesso dedicato negli ultimi anni alla promozione dei giovani artisti sia come direttore musicale della Filarmonica Oltenia di Craiova che in altre occasioni. Così come si stanno affermando in campo nazionale, è giusto e meritorio che si apra una finestra anche sulla scena internazionale, aggiunge il Maestro Gian Luigi Zampieri.




  • Nuovi Mercoledì Musicali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Nuovi Mercoledì Musicali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Sarà il famoso soprano Felicia Filip ad aprire, con un minirecital Verdi-Rossini, in programma il 7 aprile, la nuova stagione dei Mercoledì Musicali allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Un progetto virtuale lanciato nel 2020, in piena pandemia, riscuotendo un grande successo. Liniziativa, in programma fino al 4 agosto prossimo sulla rete Facebook e sul canale YouTube della prestigiosa rappresentanza a Venezia, è volta a promuovere le creazioni romene e il dialogo multiculturale.



    Nel 120/o della scomparsa di Giuseppe Verdi, che ricorre nel 2021, il soprano Felicia Filip incarnerà Violetta nella famosa aria de “La Traviata”, per proseguire con la Contessa di Folleville dellopera rossiniana “Il viaggio a Reims”, mentre il tenore Andrei Mihalcea presenterà al pubblico brani di Eugen Doga, Vincenzo Bellini e Charles Gounod.



    I pianisti Sînziana Mircea e Ștefan Vârtejaru, il soprano Oana Maria Șerban o il baritono Silviu-Alexandru Mihăilă si annoverano tra i protagonisti dei nuovi Mercoledì Musicali, che rientrano ottimamente nel paesaggio culturale della Serenissima, dove sono seguiti con interesse sia dal pubblico che dalle istituzioni, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Grigore Arbore Popescu.



    Il progetto si svolgerà insieme al direttore dorchestra Gian Luigi Zampieri e al critico musicale Dumitru Avakian.


    Il programma integrale dei Mercoledi Musicali 2021 sarà disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno e sulle reti sociali della rappresentanza a Venezia. Radio Romania Internazionale è media partner del progetto.



  • Giornata Cultura Romena a Venezia, il poeta Viorel Boldiș recita Eminescu

    Giornata Cultura Romena a Venezia, il poeta Viorel Boldiș recita Eminescu

    Eminescu è parte di noi, dello spirito nazionale romeno e della nostra educazione. Così il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof.dr. Grigore Arbore Popescu, anticipando a Radio Romania Internazionale la Giornata della Cultura Nazionale, celebrata ogni anno il 15 gennaio, data di nascita del grande poeta, drammaturgo, narratore e pubblicista Mihai Eminescu (1850-1889). La prestigiosa istituzione culturale dedica a questa fondamentale ricorrenza un incontro virtuale con il noto poeta romeno Viorel Boldiș, che reciterà Luceafărul/ Astro, il capolavoro di Eminescu, al quale ha dato una nuova traduzione italiana. Da 25 anni in Italia, dove è stato insignito di premi e riconoscimenti, Viorel Boldiș continua a scrivere e ad impegnarsi in vari progetti culturali.



    Nel corso della serata poetica del 15 gennaio, che avrà inizio dalle ore 17:00 sulla pagina Facebook dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, interverranno il direttore dell’Istituto, Grigore Arbore Popescu, e il noto romenista Bruno Mazzoni, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa, lui stesso traduttore di alcuni dei grandissimi nomi della letteratura romena contemporanea come Ana Blandiana e Mircea Cărtărescu. D’altronde, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il direttore Grigore Arbore Popescu, gli aspetti tecnici della nuova traduzione di indiscutibile pregio, sono stati discussi con il prof. Bruno Mazzoni. Infatti, è difficile ridare in un altro idioma lo spirito talmente complesso di Mihai Eminescu, che propone ritmi interni della frase poetica difficilmente raggiungibili e traducibili in altre lingue. Guardiamo verso Mihai Eminescu che, nei momenti più difficili della nostra esistenza, ci offre un sostegno, conclude il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.




  • Galleria come opera d’arte – Painting as Performance, in mostra a Venezia

    Galleria come opera d’arte – Painting as Performance, in mostra a Venezia

    Galleria come opera d’arte – Painting as Performance: è la mostra dell’artista Anca Mureșan aperta fino al 5 settembre presso la Galleria d’arte dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Un appuntamento culturale che si inserisce nella strategia della prestigiosa istituzione di promuovere gli artisti romeni sensibili al fascino delle tendenze innovative connesse all’uso dei mezzi più moderni di comunicazione utili alla trasmissione efficace del messaggio artistico, come precisa l’IRCRU nel comunicato dedicato al progetto.



    Un ampio ventaglio di modi espressivi, che vanno dai suggerimenti neoimpressionisti fino alla vivacità degli interventi neodadaisti di Rauschemberg, oppure fine alle semplificazioni manieriste di Pistoletto: così definisce il direttore dell’IRCRU Venezia, Grigore Arbore Popescu, in un intervento a Radio Romania Internazionale, lo stile dell’artista connazionale che lavora tra Bucarest e Düsseldorf, dove ha anche seguito corsi specializzati dopo la laurea in belle arti conseguita presso l’Istituto Nicolae Grigorescu della capitale romena.



    Nella mostra di Venezia, aperta il 20 agosto, le opere di Anca Mureșan sono state generate in un work in progress, il che ha permesso ai visitatori di interagire con l’artista stessa. Negli ultimi due anni, ha dipinto integralmente la Galleria H’art di Bucarest, che custodisce le sue opere e dove presenta, al solito, le sue mostre, trasformando le pareti, il soffitto, il pavimento, l’ufficio del gallerista e le porte in uno spazio-pittura. Un modello che ha voluto replicare anche alla Galleria dell’IRCRU Venezia, per farla diventare un unico quadro, come ha spiegato Grigore Arbore Popescu, sottolineando l’interesse della comunità romena del Veneto, ma ancche del pubblico italiano, per l’arte e la cultura del nostro Paese.



    Altri progetti online avviati dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nel 2020 sono quelli dedicati alla promozione dei giovani musicisti o dei grandi poeti romeni – Ion Vinea, Ion Pillat, Ion Barbu, George Coșbuc oppure Octavian Goga, con i testi tradotti e recitati dagli scrittori Grigore Arbore ed Enzo Santese. Venezia vista dai grandi pittori romeni – Marius Bunescu, Ioan Isac, Corneliu Baba, Nicolae Dărăscu, Rudolf Schweitzer, Eustațiu Stoenescu o Gheorghe Petrașcu e la mostra Monumenta Cartographica Dacoromaniae – Le terre romene nella cartografia storica a stampa del Cinque-Settecento sono altre iniziative virtuali dello stesso IRCRU in questi mesi.





  • Giornata Lingua Romena: scopritela con gli occhi di un bambino a Venezia!

    Giornata Lingua Romena: scopritela con gli occhi di un bambino a Venezia!

    La lingua romena vista con gli occhi di un bambino: è il progetto promosso dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in occasione della Giornata della Lingua Romena, celebrata il 31 agosto. Nello stesso giorno, dalle ore 11.00, la prestigiosa istituzione culturale invita il pubblico a seguire su Facebook un video in cui un bambino di 9 anni spiega come percepisce la lingua materna: un dialogo padre-figlio, incentrato sulle «perle» linguistiche raccolte dallo scrittore Robert Șerban dal figlio, Tudor, mentre cresceva.



    Il dialogo prende lo spunto dal volume “Tata, eu glumesc serios. Tudor Șerban la vorbă cu Robert Șerban” (“Papà, io scherzo seriamente. Tudor Șerban in dialogo con Robert Șerban”), pubblicato dalleditrice Polirom. “Il bambino percepisce con candore, ma seriamente, il mondo, e la sua scoperta, attraverso la lingua, attraverso le parole, gli errori di comprensione e di pronuncia, attraverso linvenzione di parole da cui nasce un involontario umorismo, è, in fondo, un esercizio di conoscenza, unesperienza di vita, una forma di assimilazione”, nota lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nel comunicato dedicato allevento.



    “Tudor non è qui un bambino che dice cose strane, ma piuttosto un mezzo, un testimone delletà doro, e lispirazione di Robert Șerban di seguirne lavventura dellingresso nella storia e della sua presa di possesso è essa stessa un atto creativo”: cosi riassume lessenza del libro lo scrittore e critico darte Pavel Șușară.



    Quindi, grandi e piccini scopriranno la lingua romena con gli occhi di un bambino, ma anche il modo in cui il padre lha riscoperta con laiuto dei due figli, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la responsabile del progetto, Loredana Surdu.




  • Giornata universale della camicia tradizionale romena, celebrazioni virtuali a Venezia

    Giornata universale della camicia tradizionale romena, celebrazioni virtuali a Venezia

    Indossata tutti i giorni nelle comunità tradizionali, ma anche nei momenti importanti della vita, come il battesimo o il matrimonio, la camicia tradizionale romena – chiamata “ie” – rappresenta un elemento identitario incontestabile, famosa ormai nellintero mondo. Il 24 giugno 2013, in occasione della Festa della Natività di San Giovanni Battista e di quella che ricorda gli antichi rituali delle fate chiamate Sanziene, la comunità virtuale “La Blouse Roumaine” istituiva e celebrava la prima Giornata universale della ie.



    Lanciata dalla connazionale Andreea Tănăsescu, la comunità è stata intitolata al famoso omonimo quadro del pittore francese Henri Matisse che ha reso celebre la nostra camicia tradizionale. I grandi stilisti del mondo la includono ormai nelle loro collezioni haute couture. Indossate sia dagli uomini che dalle donne, queste camicie sono fatte da materiali ottenuti da fibre vegetali o seta naturale. Ovviamente, la ie prende diverse forme a seconda delle numerose e svariate zone etnografiche della Romania e i modelli sono cuciti sempre a mano. Riveste anche un valore sociale: nelle comunità tradizionali, la camicia di tutti giorni era diversa da quella indossata per le festività.



    In occassione della Giornata universale della camicia tradizionale, il 24 giugno, a partire dalle ore 17:00, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico su Facebook e Instagram a scoprire, attraverso brevi filmati in romeno con sottotitoli in italiano, latelier di unartigiana romena. Si tratta di Elena Pascu, tessitrice di Mălâncrav, paesino in provincia di Sibiu, nella Romania centrale, che vi svelerà i segreti delle camicie tradizionali femminili della zona di Sibiu, Târnave e Brașov, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale Loredana Surdu, addetta alle relazioni istituzionali presso lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e responsabile del progetto.



    Liniziativa rientra nella serie delle celebrazioni dedicate alla Giornata universale della ie lanciate dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest a partire dal 2013.