Tag: Luigi di Maio

  • Coronavirus: lettera del ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, al collega italiano Luigi Di Maio

    Coronavirus: lettera del ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, al collega italiano Luigi Di Maio

    Nel contesto dell’emergenza coronavirus, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha trasmesso un messaggio di solidarietà al popolo italiano in una lettera rivolta al collega Luigi Di Maio, anche in considerazione delle misure prese dal Governo di Roma per combattere l’epidemia. Lo riferisce il Ministero degli Esteri romeno in un comunicato.

    Alla luce del costante interessamento del Governo di Romania nei confronti della comunità romena in Italia, il capo della diplomazia di Bucarest ha trasmesso all’omologo italiano che, anche in queste circostanze, è importante rispettare i diritti e i benefici previsti dalla legislazione UE e italiana per tutte le categorie di cittadini, compresa quella categoria di lavoratori romeni in Italia la cui attività è toccata dall’attuale contesto nella Penisola.

    Ricordando nel suo messaggio anche il contributo della comunità romena allo sviluppo economico dell’Italia, Bogdan Aurescu ha rivolto la richiesta che le autorità italiane concedano ai lavoratori romeni l’assistenza necessaria, nel pieno rispetto della legislazione europea in materia di mobilità e occupazione, precisa ancora il comunicato del MAE di Bucarest.

  • Coronavirus: lettera del ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, al collega italiano Luigi Di Maio

    Coronavirus: lettera del ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, al collega italiano Luigi Di Maio

    Nel contesto dell’emergenza coronavirus, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha trasmesso un messaggio di solidarietà al popolo italiano in una lettera rivolta al collega Luigi Di Maio, anche in considerazione delle misure prese dal Governo di Roma per combattere l’epidemia. Lo riferisce il Ministero degli Esteri romeno in un comunicato.

    Alla luce del costante interessamento del Governo di Romania nei confronti della comunità romena in Italia, il capo della diplomazia di Bucarest ha trasmesso all’omologo italiano che, anche in queste circostanze, è importante rispettare i diritti e i benefici previsti dalla legislazione UE e italiana per tutte le categorie di cittadini, compresa quella categoria di lavoratori romeni in Italia la cui attività è toccata dall’attuale contesto nella Penisola.

    Ricordando nel suo messaggio anche il contributo della comunità romena allo sviluppo economico dell’Italia, Bogdan Aurescu ha rivolto la richiesta che le autorità italiane concedano ai lavoratori romeni l’assistenza necessaria, nel pieno rispetto della legislazione europea in materia di mobilità e occupazione, precisa ancora il comunicato del MAE di Bucarest.

  • Memorandum d’intesa per cooperazione sui mercati extra UE

    Memorandum d’intesa per cooperazione sui mercati extra UE

    Il ministro per l’Ambiente d’affari, commercio e imprenditoria di Romania, Ștefan-Radu Oprea, e il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del lavoro, Luigi Di Maio, hanno firmato oggi a Roma un Memorandum d’intesa per promuovere la cooperazione sui mercati terzi.

    Il memorandum firmato oggi porta un valore aggiunto e allarga notevolmente le prospettive della cooperazione bilaterale, valorizzando i vantaggi geostrategici e l’expertise della Romania nel vicinato orientale dell’Unione Europea e nel Medio Oriente. Dall’altro lato, l’Italia ha la sua expertise sui mercati del Nord Africa. Le compagnie romene e italiane avevano bisogno di un impulso e dell’appoggio delle autorità governative per materializzare questo potenziale, e sono molto contento di poter contribuire a questo processo insieme al vicepremier Di Maio, ha dichiarato Ștefan-Radu Oprea, citato da un comunicato del Ministero per l’Ambiente d’affari, commercio e imprenditoria. Il documento punta sulla crescita del mercato del lavoro, l’internazionalizzazione delle compagnie e su nuove dinamiche tre le economie dei due Paesi.

    In base al documento, verrà appoggiato l’accesso delle compagnie su mercati terzi tramite la promozione di eventi comuni (forum d’affari, missioni commerciali ecc). Previsto anche lo scambio di informazioni sul commercio, la cooperazione e le opportunità di investimenti sui mercati terzi. Verranno, inoltre, individuate le zone con potenziale commerciale o di investimenti, in grado di generare flussi commerciali tra la Romania e l’Italia, nonchè verso altri mercati. Infine, verranno incoraggiati gli ambienti imprenditoriali dei due Paesi, per sviluppare i legami commerciali e gli investimenti.

    La numerosa comunità romena in Italia, che conta più di 1,2 milioni di persone, come anche di quella italiana in Romania, le affinità sociali e culturali, la struttura imprenditoriale molto simile, segnata dalla prevalenza della PMI nell’economia di entrambi i Paesi, i nostri interessi comuni, nonchè il Partenaro Strategico consolidato firmato nel 2008, sono i principali motori di una relazione bilaterale molto dinamica ed equilibrata, ha aggiunto Ștefan-Radu Oprea.

    I due ministri hanno inoltre convenuto l’intensificazione della cooperazione nel campo delle start-up innovative, sia a livello bilaterale che europeo, per mantenere la competitività delle economie nazionali e rafforzare l’Unione Europea nell’attuale contesto internazionale. La proposta del ministro Oprea relativa alla partecipazione delle compagnie italiane all’attuazione dei progetti strategici in partenariato pubblico-privato in Romania è stata accolta con interesse dal vicepremier Di Maio, come un’opportunità in più di aumentare la presenza imprenditoriale italiana e potenziare la cooperazione bilaterale.

    Il vicepremier italiano ha espresso apprezzamenti per l’efficacia della Presidenza romena al Consiglio dell’UE, che ritiene ambiziosa e in ugual misura realistica, e ha manifestato la disponibilità dell’Italia a continuare ad appoggiare la maturazione dei dossier europei in dibattito.

    Inoltre, il vicepremier Di Maio ha ribadito il sostegno del suo Paese all’ingresso della Romania nell’Area Schengen, concordando con il ministro Oprea che si tratta di un passo assolutamente necessario e benefico per l’intera UE, al fine di facilitare gli scambi commerciali e investizionali.

    L’agenda del ministro Oprea include anche la partecipazione al Forum Economico Romania – Italia, con oltre 180 rappresentanti di compagnie italiane e romene. Nel 2018, l’interscambio commerciale tra i due Paesi ha raggiunto i 15,52 miliardi di euro, in crescita del 6,2% rispetto al 2017, l’Italia riconfermandosi al secondo posto nella classifica dei partner commerciali della Romania. Sono 47.365 le imprese a capitale italiano registrate in Romania (il 21,2% delle compagnie straniere), di cui oltre 23.000 attive. Gli investimenti complessivi ammontano a 2,6 miliardi di euro, il che piazza il Bel Paese al quinto posto nella graduatoria degli investimenti stranieri.

  • Jurnal românesc – 13.04.2017

    Jurnal românesc – 13.04.2017

    Prim-vicepreşedintele PNL, Cătălin Predoiu,
    dezaprobă comentariile făcute
    de vicepreşedintele Camerei Deputaţilor din Italia, Luigi di Maio, potrivit căruia Italia nu a făcut bine susţinând extinderea UE, pentru că a importat criminalitatea din Est.
    Cătălin Predoiu aminteşte că
    drepturile cetăţenilor români sunt încălcate în această ţară, cu
    referire la cazurile de sclavie. Luigi Di Maio, membru al formaţiunii populiste
    italiene Mişcarea 5 Stele, a afirmat pe o reţea de socializare că Italia
    a importat din România 40% din infractorii acesteia, postând ca argument
    un video cu un procuror italian care afirmă că 40% dintre mandatele de arestare
    pentru românii din Uniunea
    Europeană îi vizează pe românii din Italia. Ambasadorul român în Italia, George
    Gabriel Bologan, a subliniat că aceste remarci, lăsând la o parte
    opiniile personale, sunt ofensatoare. Şi eurodeputata Claudia Ţapardel a
    făcut apel la un limbaj decent şi
    a reamintit că sutele de mii de
    lucrătorii români au contribuit semnificativ la
    economia italiană. La rândul său, Gianni Pittella, liderul grupului socialist
    din Parlamentul European şi membru al Partidului Democrat, aflat la guvernare în Italia, a respins remarcile lui Di
    Maio, calificându-le drept
    prostie. Di Maio a revenit cu o nouă postare în care susţine că sistemul ineficient de justiţie al ţării sale atrage infractori străini, încurajându-i în acelaşi timp pe antreprenorii
    italieni să meargă în ţări unde
    (legea) funcţionează mai bine,
    cum este România.




    Premierul
    Sorin Grindeanu i-a cerut ministrului de Interne, Carmen Dan, să găsească soluţii
    urgente, inclusiv prin deplasări
    în teren şi discuţii cu autorităţile din Ungaria şi Bulgaria, pentru
    asigurarea, în perioada Paştelui,
    a fluenţei traficului în punctele de frontieră, în special cele de la Nădlac,
    care asigură legătura cu Ungaria, şi de la Giurgiu, care asigură legătura cu Bulgaria. Inspectoratul General al Poliţiei de Frontieră
    a anunţat că traficul s-a aglomerat în vămile României, după intrarea în
    vigoare, săptămâna trecută, a unui nou regulament european care înăspreşte
    controalele la frontiere şi în contextul Sărbătorilor Pascale. Aproximativ 10
    ore este timpul de aşteptare pentru camioanele care intră în ţară pe la vama
    Siret, din nord-est. Probleme sunt şi la vămile Giurgiu (sud) şi Petea
    (nord-vest), unde se aşteaptă 90, respectiv 60 de minute, iar la Albiţa, în
    nord-est, şi Ostrov, în sud-est, timpul de aşteptare pentru tranzitarea
    frontierei este de cel puţin 30 de minute. Pentru autoturisme, rămân relativ
    aglomerate punctele de trecere de la Giurgiu şi Petea. Autorităţile de
    frontieră spun că încearcă să găsească un echilibru între securitatea
    cetăţenilor şi fluenţa traficului.




    Exporturile
    româneşti în Siria au fost, anul trecut, cu 80% mai mici decât în 2011, anul
    începutului războiului civil în această ţară, în cinci ani România înregistrând
    pierderi de cel puţin 500 de milioane de euro, potrivit Ziarului Financiar.
    Publicaţia aminteşte că România s-a ţinut departe de războiul din Siria, iar în
    2012 preşedintele de atunci Traian Băsescu a refuzat retragerea ambasadei de la
    Damasc pe motiv că există o importantă comunitate românească în această ţară.
    Potrivit MAE de la Bucureşti, în Siria sunt 10.000-12.000 de români, majoritatea
    femei măritate cu sirieni. Ambasada României le oferă protecţie şi asistenţă
    consulară nu numai lor, ci şi cetăţenilor din ţări precum Canada, Franţa sau
    Australia.