Tag: Luminita Odobescu

  • L’UE e la regione del Mar Nero

    L’UE e la regione del Mar Nero

    “L’approccio strategico dell’UE verso la regione del Mar Nero deve includere anche il sostegno agli stati della regione che si trovano ad affrontare le minacce ibride e le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, incontrando ieri il capo ad interim della Rappresentanza della Commissione Europea in Romania, Mara Roman. Un comunicato stampa del competente Ministero indica che gli sviluppi europei nel campo della difesa e le prospettive di Bucarest in questo contesto sono stati i principali argomenti di discussione tra le due autorità.

    Angel Tîlvăr e Mara Roman hanno discusso anche del ruolo dell’Unione Europea nel sostenere l’Ucraina e la Repubblica di Moldova, confinanti con la Romania. In questa occasione, il ministro della Difesa ha sottolineato il sostegno offerto da Bucarest ai due stati, sia in termini di sforzi di integrazione europea che di consolidamento della resilienza. Angel Tîlvăr e Mara Roman si sono riferiti anche alle principali iniziative e strumenti europei rilevanti nel campo della difesa, quali il Fondo europeo per la difesa, la mobilità militare, la strategia europea sull’industria della difesa, nonchè la necessità di consolidare la base tecnologica e industriale nel campo della difesa.

    “È importante che l’industria europea della difesa si sviluppi in un modo geograficamente equilibrato e che le piccole e medie imprese, così come le start-up di tutta Europa, siano integrate nell’ecosistema industriale”, ha precisato Angel Tîlvăr. Inoltre, aggiunge il ministro, “la cooperazione UE-NATO su questo tema è essenziale per utilizzare il potenziale degli strumenti che le due organizzazioni hanno a disposizione”. Stando al comunicato, l’incontro ha evidenziato il ruolo sempre più importante della Commissione Europea nell’appoggiare gli stati membri in termini di sicurezza e difesa, essendo sostenuta la necessità di continuare lo sviluppo sinergico delle relazioni UE-NATO.

    D’altronde, nel corso di un forum specializzato svoltosi lo scorso mese a Bucarest, il capo della diplomazia, Luminița Odobescu, dichiarava che il Mar Nero è essenziale dal punto di vista della sicurezza e della connettività per l’Europa e che è necessario essere un mare aperto e libero. “Quando pensiamo al Mar Nero, parliamo di due parole chiave: sicurezza e connettività”, ha precisato Luminița Odobescu.

    La ministra ha anche sottolineato che la Romania contribuisce alla sicurezza nel Mar Nero attraverso azioni nazionali, bilaterali, ma anche attraverso progetti e formati di cooperazione regionale, nonché attraverso azioni a livello dell’UE e della NATO. “Ripristinare la pace e la sicurezza nel Mar Nero è essenziale per la sicurezza di tutti noi”, ha puntualizzato Luminița Odobescu. La stessa idea è stata espressa ripetutamente da autorità europee, sottolineando l’impegno comune a mantenere la stabilità e la sicurezza in quest’area di notevole importanza strategica.

  • La Russia e le azioni ibride contro i paesi della NATO

    La Russia e le azioni ibride contro i paesi della NATO

    Presente alla ministeriale NATO svoltasi a Praga la scorsa settimana, il capo della diplomazia di Bucarest, Luminița Odobescu, ha sottolineato le conseguenze della guerra iniziata dalla Russia in Ucraina sulla sicurezza europea ed euro-atlantica, evidenziando l’imperativo di una risposta ferma da parte della NATO, con particolare riguardo al consolidamento unitario e coerente della posizione di deterrenza e difesa sul Fianco Orientale. Una posizione tanto più importante in un contesto di intensificazione delle sfide agli stati alleati.

     

    “Abbiamo visto i recenti tentativi di riscrivere i confini, nel caso di Estonia, Lituania, Finlandia, abbiamo visto i massicci attacchi cibernetici, nel nostro caso la recente azione di spionaggio. Praticamente, la Russia ha intensificato le sue azioni ibride contro i membri dell’Alleanza ed è molto importante continuare il nostro coordinamento, esprimendo solidarietà con i nostri alleati colpiti, ma è necessario un maggiore coordinamento in termini di reazione a questi attacchi ibridi. Attacchi ibridi che prendono di mira non solo gli alleati, ma anche i partner vulnerabili, come nel caso della Repubblica di Moldova”, ha sottolineato il ministro.

     

    Luminița Odobescu ha ribadito che il sostegno a Chișinău, sia a livello bilaterale che europeo, è una priorità nell’agenda di politica estera a Bucarest. “Le autorità di Chișinău stanno affrontando con successo questi attacchi, ma ovviamente, anche nella prospettiva delle elezioni presidenziali, nella prospettiva del referendum per l’integrazione europea che avrà luogo nell’autunno di quest’anno, è importante rafforzare questo sostegno, e non solo in termini di reazione a questi attacchi ibridi, ma anche di sostegno economico o energetico”, ha aggiunto Luminiţa Odobescu.

     

    Alla riunione di Praga, la ministra degli Esteri romena, si è pronunciata per il mantenimento del sostegno sostanziale all’Ucraina. “Un tema prioritario è stato questo sostegno all’Ucraina, e a Praga sono state discusse le proposte del segretario generale della NATO riguardo alla pianificazione di un quadro di sostegno più solido e prevedibile per l’Ucraina. In sostanza, si prevede di assumere un ruolo maggiore per la NATO nel coordinare l’assistenza alla sicurezza e il processo di formazione, e anche di adottare un impegno finanziario pluriennale in grado di garantire la prevedibilità del sostegno di cui l’Ucraina ha bisogno e che gli alleati si sono assunti di garantire”, ha dichiarato Luminiţa Odobescu.

     

    L’aiuto militare offerto all’Ucraina dai paesi alleati dovrebbe raggiungere almeno i 40 miliardi di euro all’anno, finché sarà necessario nella guerra con la Russia, ha dichiarato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, al termine della riunione svoltasi a Praga. D’altra parte, Stoltenberg ritiene che l’uso da parte dell’Ucraina delle armi ricevute come aiuto militare dai partner occidentali per attaccare obiettivi in ​​Russia non significhi un’escalation del conflitto. Si tratta solo di autodifesa, ha sottolineato Jens Stoltenberg.

  • La Romania e la diplomazia europea

    La Romania e la diplomazia europea

    La guerra avviata dalla Russia contro l’Ucraina domina, salvo rare eccezioni, le riunioni dei paesi membri dell’Unione Europea a livello dei ministri degli Esteri. È stato anche il caso del Consiglio Affari Esteri svoltosi ieri a Bruxelles. Il capo della diplomazia di Bucarest, Luminiţa Odobescu, ha sottolineato l’importanza della rapida fornitura di assistenza militare all’Ucraina, insieme alla veloce adozione del nuovo pacchetto di sanzioni – il 14° – contro la Russia. La ministra romena ha anche espresso sostegno alla creazione di un nuovo regime di sanzioni per le azioni ibride della Russia.

     

    Luminiţa Odobescu ha condannato le recenti sfide inaccettabili rivolte ad alcuni stati membri dell’Unione Europea nella regione del Mar Baltico, esprimendo la solidarietà della Romania. Il capo della diplomazia romena ha attirato l’attenzione anche sugli attacchi ibridi della Russia contro la Repubblica di Moldova, che generano vulnerabilità, alla luce dei processi elettorali in questo paese. Luminiţa Odobescu ha sottolineato la necessità di continuare e rafforzare il sostegno all’Ucraina e ha condannato gli attacchi intensi e ripetuti della Russia contro le infrastrutture civili ed energetiche del paese confinante. Bucarest, ha detto, ha offerto un sostegno sostanziale all’Ucraina nel campo dell’energia ed è disposta a continuare a farlo.

     

    Il ministro Odobescu ha inoltre ribadito il sostegno della Romania al percorso europeo dell’Ucraina e della Repubblica di Moldova e all’organizzazione delle prime Conferenze Intergovernative entro fine giugno. Riguardo alla formula di pace del presidente Zelensky, il capo della diplomazia romena ha sottolineato l’importanza del coordinamento a livello europeo e con i partner globali per garantire il successo della Conferenza che si terrà in Svizzera a giugno.

     

    L’ordine del giorno del Consiglio Affari Esteri ha incluso anche gli sviluppi nel Medio Oriente. C’è stato anche uno scambio informale di opinioni tra i ministri europei con gli omologhi di Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Qatar, Emirati Arabi Uniti e con il segretario generale della Lega degli Stati Arabi. Il Ministro degli Esteri romeno ha accolto con favore il ruolo degli stati della regione nel mantenere la stabilità regionale e nel distendere la situazione di sicurezza e mediazione, nonché nel facilitare la fornitura di assistenza umanitaria urgente ai civili di Gaza.

     

    Luminiţa Odobescu ha sottolineato la necessità di risolvere la crisi nella regione continuando gli sforzi per il rilascio di tutti gli ostaggi, senza precondizioni, un cessate il fuoco, la fornitura di assistenza umanitaria complessiva e la ripresa del processo politico che porti ad una pace durevole, basata sulla soluzione dei due stati, in coordinamento con gli USA, la Gran Bretagna e i partner regionali. Il capo della diplomazia di Bucarest ha riconfermato il costante impegno della Romania per migliorare la situazione umanitaria e ha menzionato la fornitura di un nuovo trasporto di aiuti umanitari a Gaza attraverso il corridoio umanitario in Cipro.