La Russia e le azioni ibride contro i paesi della NATO

Il capo della diplomazia romena, Luminita Odobescu, a Praga (foto: mae.ro)

Presente alla ministeriale NATO svoltasi a Praga la scorsa settimana, il capo della diplomazia di Bucarest, Luminița Odobescu, ha sottolineato le conseguenze della guerra iniziata dalla Russia in Ucraina sulla sicurezza europea ed euro-atlantica, evidenziando l’imperativo di una risposta ferma da parte della NATO, con particolare riguardo al consolidamento unitario e coerente della posizione di deterrenza e difesa sul Fianco Orientale. Una posizione tanto più importante in un contesto di intensificazione delle sfide agli stati alleati.

 

“Abbiamo visto i recenti tentativi di riscrivere i confini, nel caso di Estonia, Lituania, Finlandia, abbiamo visto i massicci attacchi cibernetici, nel nostro caso la recente azione di spionaggio. Praticamente, la Russia ha intensificato le sue azioni ibride contro i membri dell’Alleanza ed è molto importante continuare il nostro coordinamento, esprimendo solidarietà con i nostri alleati colpiti, ma è necessario un maggiore coordinamento in termini di reazione a questi attacchi ibridi. Attacchi ibridi che prendono di mira non solo gli alleati, ma anche i partner vulnerabili, come nel caso della Repubblica di Moldova”, ha sottolineato il ministro.

 

Luminița Odobescu ha ribadito che il sostegno a Chișinău, sia a livello bilaterale che europeo, è una priorità nell’agenda di politica estera a Bucarest. “Le autorità di Chișinău stanno affrontando con successo questi attacchi, ma ovviamente, anche nella prospettiva delle elezioni presidenziali, nella prospettiva del referendum per l’integrazione europea che avrà luogo nell’autunno di quest’anno, è importante rafforzare questo sostegno, e non solo in termini di reazione a questi attacchi ibridi, ma anche di sostegno economico o energetico”, ha aggiunto Luminiţa Odobescu.

 

Alla riunione di Praga, la ministra degli Esteri romena, si è pronunciata per il mantenimento del sostegno sostanziale all’Ucraina. “Un tema prioritario è stato questo sostegno all’Ucraina, e a Praga sono state discusse le proposte del segretario generale della NATO riguardo alla pianificazione di un quadro di sostegno più solido e prevedibile per l’Ucraina. In sostanza, si prevede di assumere un ruolo maggiore per la NATO nel coordinare l’assistenza alla sicurezza e il processo di formazione, e anche di adottare un impegno finanziario pluriennale in grado di garantire la prevedibilità del sostegno di cui l’Ucraina ha bisogno e che gli alleati si sono assunti di garantire”, ha dichiarato Luminiţa Odobescu.

 

L’aiuto militare offerto all’Ucraina dai paesi alleati dovrebbe raggiungere almeno i 40 miliardi di euro all’anno, finché sarà necessario nella guerra con la Russia, ha dichiarato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, al termine della riunione svoltasi a Praga. D’altra parte, Stoltenberg ritiene che l’uso da parte dell’Ucraina delle armi ricevute come aiuto militare dai partner occidentali per attaccare obiettivi in ​​Russia non significhi un’escalation del conflitto. Si tratta solo di autodifesa, ha sottolineato Jens Stoltenberg.