Tag: Oradea

  • Libri: Oradea – nuova destinazione Gaudeamus

    Libri: Oradea – nuova destinazione Gaudeamus

    La città di Oradea, capoluogo della provincia di Bihor (nord-ovest della Romania), diventa da quest’anno una nuova destinazione della Fiera del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania.



    Nel 2014, alle tappe di Craiova, Cluj-Napoca e Oradea, farà seguito ad agosto quella di Mamaia, in riva al Mar Nero, per raggiungere l’apice a Bucarest, con la Fiera Internazionale del Libro, che nel 2013 ha celebrato il suo 20esimo anniversario.



    Dal 7 all’11 maggio, la Fiera Gaudeamus Oradea, organizzata da Radio Romania in partenariato con il Comune della città, offre al pubblico appuntamenti con libri e scrittori, ma anche un concerto in occasione della Festa dell’Europa, celebrata il 9 maggio.



    Presidente onorario della Fiera è il poeta Ioan Moldovan, direttore della pubblicazione “Familia” (“La Famiglia”).

  • Espaces verts à Oradea

    Espaces verts à Oradea

    Capitale verte de la Roumanie l’année dernière, la ville d’Oradea (ouest) semble vouloir reconfirmer son titre en 2014. L’édile d’Oradea a annoncé qu’en dehors des projets européens – le développement économique, l’amélioration du chauffage centralisé et de services publics – les parcs de la ville constituent une des priorités de la municipalité. Il souhaite assurer à chaque habitant d’Oradea un parc à proximité de son logement ou de son lieu de travail et a présenté le plan du réseau vert d’espaces de détente.



    Selon ce plan, l’aménagement de plus de 24 ha de nouvelles zones vertes devrait commencer dans la ville, de manière à ce que, quelle que soit la zone résidentielle qu’il habite, un citoyen arrive dans un parc en 5 minutes tout au plus. Deux corridors verts sont prévus le long du Criş Rapide, la rivière traversant la ville, et du ruisseau Peţa, connectés entre eux par des allées continues et attrayantes. Le fait de relier les zones vertes en réseau permettra aux habitants d’Oradea de se promener à pied ou en vélo, de prendre du bon temps sur une terrasse ou de pique-niquer, de visiter le zoo ou de se détendre dans un parc.



    Le maire d’Oradea, Ilie Bolojan : « Pratiquement, nous nous proposons, les deux prochaines années, de réaliser de nouveaux espaces verts sur 24 ha que nous avons déjà choisis, et ces espaces, nous les relierons entre eux par deux couloirs verts. Ils doivent être accessibles au possible pour tous les habitants d’Oradea, étant donné que certains quartiers ne disposent pas d’espaces verts adéquats. Dans la zone Oancea, par exemple, deux emplacements sont prévus. Pour l’un, de 7000 m², les travaux seront réalisés par un partenariat public-privé, la municipalité ne dépensera rien, et le parc devra être prêt au 1er juin. Une autre parcelle d’1,5 ha est disponible, et à l’automne 2015 nous voulons en faire un parc aussi. Un autre espace important, mais dégradé, est à retrouver dans la zone Xenopol. Nous nettoierons cet espace de 4 ha ; une partie sera réservée à des terrains de sport, et sur le restant, nous aurons une zone verte après nettoyage, et ce avant l’automne. »



    La colline Ciuperca (le Champignon) fera également partie du réseau vert ; ce sera un véritable jardin botanique en plein air, qui sera aménagé avec des fonds européens. L’appel d’offres pour l’exécution des travaux a déjà eu lieu.



    En dehors des grands parcs, 10 mini-parcs destinés aux enfants seront réalisés cette année à Oradea. Les plus de 20 ha d’espaces verts rejoindront les 129 autres déjà existants, pour le plus grand bonheur des habitants de la ville. (trad. Ligia Mihaiescu)

  • Canonizzazione Roncalli e Wojtyla: Romania visitata da entrambi

    Canonizzazione Roncalli e Wojtyla: Romania visitata da entrambi

    Il vescovo greco-cattolico di Oradea, Virgil Bercea, insieme a un gruppo di preti della provincia di Bihor (nord-ovest della Romania), parteciperanno alla canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, accanto ad altri vescovi e rappresentanti delle diocesi ed eparchie romano-cattoliche e greco-cattoliche di Romania, fedeli, giornalisti e autorità. Lo riferisce un comunicato citato dall’agenzia Agerpres.



    Alla cerimonia saranno presenti il vescovo greco-cattolico di Gherla, Florentin Crihalmeanu, consacrato da Papa Giovanni Paolo II, l’Arcivescovo metropolita romano-cattolico di Bucarest, Ioan Robu, accanto al ministro con delega per i romeni nel mondo, Bogdan Stanoevici.



    Sia Papa Giovanni XXIII che Papa Giovanni Paolo II sono stati a Bucarest: Papa Roncalli nel 1930 e 1932, quando era in missione diplomatica nella confinante Bulgaria, mentre Giovanni Paolo II durante la sua storica visita dal 7 al 9 maggio 1999, compiendo il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.



    L’Arcivescovado Romano — Cattolico di Bucarest precisa in un comunicato citato dall’agenzia Mediafax che Mons. Angelo Roncalli, diventato poi Papa Giovanni XXIII, si recò a Bucarest per tre volte, per visitare l’allora Nunzio Apostolico, il Mons. Angelo Maria Dolci.



    Ad agosto 1930, Angelo Roncalli visitò anche il monastero ortodosso di Caldarusani, e nel 1944, quando era delegato apostolico in Turchia, su richiesta del rabbino-capo di Gerusalemme, Isaac Herzog, aiutò gli ebrei romeni deportati in Transnistria (oggi regione separatista sul territorio della Moldova), inviando aiuti nei campi di concentramento e rilasciando certificati di battesimo falsi.



    Inoltre, il Mons. Roncalli intervenne presso le autorità turche per consentire a una nave con ebrei romeni a bordo, partita dal porto romeno di Costanza e diretta a Gerusalemme, di attraversare le acque territoriali della Turchia. Il suo intervento salvò circa 750 ebrei romeni, di cui 250 bambini orfani.



    “Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente, crocevia tra l’Europa Centrale e l’Europa Orientale! Romania, che la tradizione chiama con il bel titolo di Giardino della Madonna! Vengo da te nel nome di Gesù Cristo, figlio di Dio e della Vergine Maria! Alla soglia di un nuovo millennio, continua a fondarti il futuro sulla forza del Vangelo ! Con l’aiuto di Cristo sarai protagonista di un nuovo periodo di entusiasmo e coraggio! Sarai una nazione prospera, terra che porta alla luce il bene, un popolo della solidarietà e della pace. Che Dio ti protegga e ti benedica per sempre! ”



    Con questo commovente messaggio, Papa Giovanni Paolo II si rivolgeva ai romeni che lo hanno accolto con grande entusiamo e calore 15 anni fa. Un momento storico, perchè il suo viaggio a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, era la prima visita di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.



    “Sia Giovanni XXIII che Giovanni Paolo II hanno amato il nostro Paese, il nostro popolo e le nostre Chiese. Il legame che unisce, però, meravigliosamente i due Sommi Pontefici è un monaco capuccino, Geremia da Valacchia (1556-1625), il primo romeno proclamato beato dalla Chiesa Cattolica: Giovanni XXIII ha riconosciuto le sue virtù eroiche, il 18 dicembre del 1959, mentre Giovanni Paolo II l’ha proclamato beato il 30 ottobre del 1983, offrendo un protettore ai romeni oppressi per la loro fede”, precisa l’Arcivescovado Romano-Cattolico di Bucarest.

  • 26.04.2014

    26.04.2014

    Bucarest — Il vescovo greco-cattolico di Oradea, Virgil Bercea, insieme a un gruppo di preti della provincia di Bihor (nord-ovest della Romania), parteciperanno alla canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, accanto ad altri vescovi e rappresentanti delle diocesi ed eparchie romano-cattoliche e greco-cattoliche di Romania, fedeli, giornalisti e autorità. Lo riferisce un comunicato citato dall’agenzia Agerpres. Inoltre, alla cerimonia saranno presenti il vescovo greco-cattolico di Gherla, Florentin Crihalmeanu, consacrato da Papa Giovanni Paolo II, l’Arcivescovo metropolita romano-cattolico di Bucarest, Ioan Robu, accanto al ministro con delega per i romeni nel mondo, Bogdan Stanoevici. Sia Papa Giovanni XXIII che Papa Giovanni Paolo II sono stati a Bucarest: Papa Roncalli nel 1930 e 1932, quando era in missione diplomatica nella confinante Bulgaria, mentre Giovanni Paolo II durante la sua storica visita dal 7 al 9 maggio 1999, compiendo il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.



    Bucarest — Il Ministero degli Esteri di Bucarest segue con la massima attenzione l’evoluzione della situazione in Ucraina ed è in contatto permanente con l’Ambasciata di Romania a Kiev. Costante il contatto diretto con i membri romeni della missione di monitoraggio dell’OSCE in Ucraina, che non sono stati coinvolti nell’incidente avvenuto nell’est del Paese. Il Ministero degli Esteri esprime in un comunicato la profonda preoccupazione per la possibilità che sul territorio dell’Ucraina sovrana e indipendente, che fa parte dell’OSCE, membri di una missione dell’organizzazione paneuropea siano minacciati o messi a rischio, sotto qualsiasi forma.



    Bucarest — La Romania rientra nei target concordati con gli enti finanziari internazionali sul deficit di bilancio per i primi tre mesi dell’anno. Il ministro con delega al bilancio, Liviu Voinea, precisa in un comunicato che dall’esercizio relativo al primo trimestre del 2014 risulta che continua la riduzione del deficit, indicato allo 0,14% del Pil rispetto allo 0,67% nel corrispondente periodo dello scorso anno. A novembre 2013, le autorità romene hanno negoziato con il Fondo Monetario Internazionale il nuovo target di deficit per il 2014, in crescita dal 2,3% al 2,5% del Pil, differenza destinata a riflettersi esclusivamente nelle spese supplementari per il cofinanziamento dei progetti realizzati con fondi europei.



    Bucarest — Il Ministero delle Finanze di Bucarest ha salutato la decisione della Moody’s di migliorare la prospettiva della Romania da negativa a stabile, il che conferma sia i progressi economici dell’ultimo anno che il fatto che la Romania si contraddistingue come fattore di stabilità e crescita nella regione. L’agenzia finanziaria anticipa che la buona evoluzione degli indici macroeconomici del 2013 continuerà. Lo scorso anno, la Romania è riuscita a ridurre il deficit di bilancio al 2,3% del Pil, rispettando le condizioni concordate con il Fondo Monetario Internazionale e con l’UE. L’inflazione è scesa all’1,6%, le esportazioni sono cresciute, mentre le importazioni sono rimaste ad un livello basso. La Moody’s anticipa che la Romania continuerà a registrare una crescita del Pil, sostenuta dalle esportazioni e dall’assorbimento dei fondi UE. Eppure, il consumo interno e i crediti potrebbero mantenersi ancora ad un livello inferiore a quello precedente la crisi.



    Bucarest — Il leader conservatore Daniel Constantin è stato riconfermato nell’incarico di presidente del suo partito, al Congresso straordinario svoltosi a Bucarest. Insieme all’Unione nazionale per il progresso della Romania e all’Unione democratica magiari di Romania, il Partito conservatore fa parte dell’alleanza governativa, dominata dai socialdemocratici. Ospite all’evento, il leader socialdemocratico e il premier Victor Ponta non ha escluso la sua possibile candidatura alle elezioni presidenziali in programma a novembre. Accanto a Victor Ponta, al Congresso dei conservatori sono stati presenti anche il leader dell’Unione nazionale per il progresso della Romania, Gabriel Oprea, e il rappresentante dell’Unione democratica magiari di Romania, Karoly Borbely.



    Bucarest — Saranno il ceco Lukas Rosol e il bulgaro Grigor Dimitrov a contendersi domenica a Bucarest la finale del torneo ATP di tennis BRD Nastase Tiriac Trophy, con montepremi di oltre 420.000 euro. In semifinale, Rosol ha battuto l’olandese Robin Haase, mentre Dimitrov va in finale in seguito al ritiro del suo avversario, il francese Gael Monfils.

  • Il Teatro Regina Maria di Oradea

    Il Teatro Regina Maria di Oradea

    Una cometa, e sotto, una coppia felice di sposini. Attorno, gente rilassata e gioiosa. A dieci anni dalle sue nozze, Elisabeth si chiede se la felicità la si può inchiodare per sempre e tenta di ripetere la festa. E’ la premessa dalla quale prende lo spunto la trama dello spettacolo “La Cometa” di Justine del Corte, messo in scena da Radu-Alexandru Nica al Teatro Regina Maria di Oradea, capoluogo della provincia di Bihor (ovest della Romania). Justine del Corte è una valente scrittrice tedesca e il suo testo, scritto nel 2012, è stato messo in scena per la prima volta nello stesso anno al famoso Burgtheater di Vienna, con la regia del più gettonato drammaturgo tedesco del momento, Roland Schimmelpfennig.



    Radu Nica racconta cosa l’ha attratto al testo della scrittrice di origine messicana, il secondo che mette in scena in Romania. “Mi ha moltissimo attratto il lato filosofico del testo. Mi sembra giusto vedere negli spettacoli anche un po’ di filosofia. Non mi sembra nonteatrale che i personaggi facciano ognitanto della filosofia. Il testo ha qualcosa di cechoviano, ma anche qualcosa di Arthur Schnitzler, e quel mix fissato sul mondo contemporaneo mi è parso molto attraente per me come regista, ma anche per gli attori. Quasi tutti i personaggi hanno dei testi molto complessi. Non ci sono quasi personaggi secondari. E’ uno spettacolo con una decina di protagonisti. L’autrice si occupa del tema della felicità, precisamente come possiamo ancora raggiungerla. Ciò mi ha interessato di più come persona. Come regista, mi ha interessato la zona di teatro nel teatro, che ho allungato più di quanto lo sia nel testo propriamente-detto. La riorganizzazione delle nozze l’abbiamo fatta come fosse rifatto nel teatro un evento reale. Così, il testo è diventato più una meditazione sul tempo, una meditazione sul modo in cui il teatro possa eludere o meno il tempo”, spiega il regista.



    Radu-Alexandru Nica ha lavorato per la prima volta con la compagnia Iosif Vulcan del Teatro Regina Maria di Oradea, una compagnia con una media di età di che non supera i 40 anni, con 15 attori giovani. “Ho scoperto una compagnia molto desiderosa di fare un altro tipo di teatro rispetto a quello tradizionale. Ultimamente, qui sono stati messi in scena molti musical, o spettacoli più commerciali, cosa non male, perchè si fa di nuovo tutto esaurito a Oradea. Ora credo sia arrivato il momento di offrire al pubblico testi di altro tipo. E ho la sensazione che questo testo, sebbene abbastanza difficile, non sia del facile umorismo, ma abbia dei temi che fanno meditare”, aggiunge Radu Nica.



    L’edificio del Teatro di Oradea, che ospita sia il Teatro Regina Maria che il Teatro Szigligeti di lingua ungherese, è uno dei più importanti edifici di patrimonio della città. Il progetto è firmato dalla famosa società di architetti Fellner e Helmer di Vienna, ed è stato realizzato in soli 15 mesi, da luglio 1899 a ottobre 1900. L’aspetto esterno abbina armoniosamente lo stile neoclassico, dominante nell’insieme della facciata, con elementi neorinascimentali e neobarocchi, mentre le rifiniture e gli ornamenti interni erano di un accentuato tono rococò. Per cinque anni, fino al 2011, l’edificio è stato restaurato. La compagnia del Teatro Regina Maria ha inaugurato lo spazio riaperto col famoso musical “Il violinista sul tetto”, due nomination ai Premi teatrali nazionali UNITER, per la migliore scenografia e la migliore attrice non protagonista.



    “Vorremmo procedere nella stessa direzione, meno usata dagli altri teatri della Romania, quella del teatro musicale, certo, non completamente, ma vogliamo essere gli esponenti di questo genere e abbiamo le forze necessarie per farlo bene. Ogni due anni mettiamo in scena un musical di grande portata, e nel resto, commedie musicali, di dimensioni più piccole. Credo che siamo riusciti a dimostrare le nostre valenze, ma non dimenticheremo che siamo un teatro drammatico. Ci siamo proposti di lavorare con registi importanti. La collaborazione con Radu Nica è stata di buon augurio. Abbiamo collaborato anche con Mihai Măniuţiu, ad esempio, il quale ci ha proposto la variante musicale di un testo classico, “Leonce e Lena”, spiega il direttore del Teatro, Daniel Vulcu.



    Oradea è una città con più di 200.000 abitanti. In queste condizioni, il Teatro Regina Maria riesce a fare tutto esaurito a tutti i 10-15 spettacoli mensili. “Abbiamo circa 15 titoli in cartellone che presentiamo continuamente. La domanda c’è. Siamo sempre in ansia quando si avvicina il Festival degli Atti Unici — che si svolge ogni anno per dieci giorni. Lo scorso anno abbiamo avuto circa 50 spettacoli, tutti venduti molto bene. Credo che Oradea abbia molto potenziale. Il pubblico c’è, gente appassionata del teatro, e – oso dire – persino che noi abbiamo creato una moda del teatro. Ovunque nella città la gente parla di teatro, si interroga sugli spettacoli visti, ci si esorta a vedere teatro. Un fenomeno molto interessante si è verificato all’edizione dello scorso anno del Festival degli Atti Unici, quando, avendo in programma nella Sala Grande due spettacoli nostri e due di teatri bucarestini, i primi biglietti venduti sono stati per i nostri spettacoli”, aggiunge il direttore.



    Giunto alla XX edizione e organizzato dal Teatro Regina Maria di Oradea, questo festival è l’unico in Romania dedicato agli atti unici e uno dei più longevi del Paese: la prima edizione risale al 1976.

  • Alla scoperta di Oradea su www.oradea.travel

    Alla scoperta di Oradea su www.oradea.travel

    Oradea, capoluogo della provincia di Bihor, nell’ovest della Romania, e il suo patrimonio culturale e architettonico unico, che lo rendono tappa d’obbligo per gli appassionati dell’architettura cittadina degli scorsi secoli, possono essere ora scoperti anche on line, sul sito web www.oradea.travel, lanciato questo mese dal Comune. La città di Oradea è un vero museo all’aperto, grazie alla ricchezza di edifici in stili molto diversi: barocco, rinascimentale, eclettico, classico, neogotico e liberty e alla fortezza in stile Vauban, punto di riferimento nella storia delle fortificazioni militari in Europa.



    Sono 3 le categorie di attrattive turistiche ilustrate dal sito creato dal Comune di Oradea: monumenti storici, archittetura religiosa e archittetura laica. Le informazioni turistiche sono accompagnate da cartine interattive e tour virtuali a 360 gradi, e da un archivio fotografico con 9.000 foto delle attrattive turistiche e culturali della città. I percorsi turistici proposti possono essere scaricati gratuitamente sul telefonino, sul tablet e sul portatile. La piattaforma web fa parte della strategia del Comune di Oradea di attrarre un numero quanto maggiore di turisti nella città, strategia nell’ambito della quale si è proposto anche di restaurare entro il 2020 le facciate di tutti gli edifici cittadini importanti. Lanciato da pochi giorni, il sito www.oradea.travel ha già attirato 140 mila visitatori.



    Il Comune di Oradea è l’unica autorità pubblica romena ad avere un dominio .travel, lunico dominio certificato riservato a organizzazioni, associazioni, agenzie governative e non, siti e monumenti, aziende private e professionisti dell’industria del turismo e dei viaggi. Il sito web è stato realizzato nell’ambito del progetto di promozione del turismo culturale sviluppato dal Comune “Il centro storico di Oradea — archittetura, cultura, leggenda”, finanziato con fondi europei, attraverso il Programma Operativo Regionale, l’Asse – Sviluppo sostenbile e Promozione del turismo. La presenza sul dominio .travel darà visibilità maggiore al potenziale turistico di Oradea, viaggi e turismo essendo i settori che utilizzano maggiormente la rete internet.



    “Il progetto è finanziato attraverso il Programma Operativo Regionale dal 2012 e punta sulla promozione del turismo locale sui media, on line e attraverso cartelloni stradali. L’obiettivo è di atrarre i turisti romeni e stranieri a scoprire questo museo di archittetura all’aperto rappresentato dal centro storico di Oradea. La nostra ambizione è stata di mettere a disposizione dei visitatori della città strumenti d’informazione turistica modernissimi, come i cartelloni stradali con visuale isometrica, che aiutano il turista a scoprire da solo i percorsi turistici. www.oradea.travel è un portale web complesso in 5 lingue – romeno, magiaro, inglese, italiano e tedesco – che illustra la storia e l’archittetura della città nei suoi particolari. È un lavoro tra arte e tecnica IT innovativa, perchè il sito è basato su cartine isometriche, su disegni ad acquerello digitalizzati. Sono 4 i percorsi tematici proposti dal sito: Attraverso i palazzi verso la fortezza, che ha come punto di partenza la stazione centrale e punto di approdo la fortezza di Oradea, attraversando il Complesso barocco, la Via della Repubblica, ricca di palazzi storici e le piazze pubbliche, anch’esse ricche di edifici rappresentativi. Il secondo è Oradea in stile liberty, perchè la città spicca per gli edifici in stile liberty, percorso che illustra la sua identità architettonica. Un terzo percorso tematico è l’Oradea delle chiese, perchè Oradea vanta una comunità multiconfessionale, che conserva in modo armonioso tutte le sue chiese, da quelle romano-cattoliche a quelle greco-cattoliche o neo-protestanti. Oradea è, da questo punto di vista, una città delle chiese. E il quarto percorso è Oradea memorabile, che invita alla scoperta dei luoghi carichi di storia, come i musei dedicati a personalità culturali importanti che vi nacquero, vissero o svilupparono la loro attività, lasciando un’eredità importante per l’identità locale, oppure musei delle varie confessioni religiose come il Museo Romano-Cattolico della Basilica minore oppure quello del Vescovado ortodosso. Infatti, tutte le confessioni hanno un proprio museo ad Oradea”, ha raccontato a Radio Romania Internazionale Dumitru Sim, manager del progetto presso il Comune di Oradea.



    Dumitru Sim ci ha consigliato anche alcune soste turistiche d’obbligo ad Oradea. “Non lasciatevi perdere una visita alla fortezza di Oradea, bastione a forma di stella a 5 punte, che ha ospitato lungo il tempo ben sette teste coronate. Poi, al Complesso Barocco, il maggiore complesso di edifici in stile barocco in Romania, formato dal Palazzo Barocco, della seconda metà del XVIIIesimo secolo, sede del Vescovado romano-cattolico, uno dei più grandiosi edifici in stile barocco in Romania, poi dalla Basilica romano-cattolica, il maggiore edificio barocco in Romania, e dal Complesso delle Canoniche. Una sosta indimenticabile saranno anche il Palazzo l’Acquila Nera, rappresentativo per lo stile liberty, e la Chiesa con luna, unica in Europa, che, da due secoli, indica con esatezza le fasi lunari”, ha aggiunto Dumitru Sim.



    L’imponente albergo a 4 stelle “L’Aquila nera”, nome dovuto all’aquila nera raffigurata nella vetrata a colori del frontone, che sorge nel centro di Oradea, è l’edificio più rappresentativo della città in stile liberty, tipico del periodo fine Ottocento e inizio Novecento. Fu restaurato con materiali dall’Italia e il suo design interno fu curato dall’architetto italiano Roberto Capittani. Eretto tra il 1907 e il 1909, ospitò all’epoca un casinò, un ristorante e una serie di uffici. Conserva gran parte delle sue caratteristiche originali, tra cui i bassorilievi e le vetrate a colori della facciata e il portone in vetro sabbiato che richiamano alla memoria gli inizi del Novecento. È arredato in stile classico, i letti sono a baldacchino, gli arazzi e gli elementi decorativi fanno rivivere l’atmosfera dello stile liberty.



    Un’altra sosta indimenticabile è la Fortezza di Oradea, eretta alla fine dellXIesimo secolo, inizialmente per difendere un monastero. Fu incendiata durante un’invasione tartaro-mongola e nel XIIIesimo secolo fu avviato un ampio processo di ricostruzione. La fortezza ospitava il palazzo principesco, case, botteghe e persino mulini e un’imponente cattedrale gotica che venne elevata da Papa Bonifacio IX allo stesso rango della Basilica di San Marco e della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi, diventando luogo di pellegrinaggio per i fedeli cattolici della zona. Nel XVesimo secolo, grazie ai vescovi che erano dei luminari, la Fortezza di Oradea diventò un importante centro dell’Umanesimo. Tra l’altro, il vescovado romano cattolico aveva la sua sede qui e disponeva di un proprio esercito. I cambiamenti politici nella zona resero necessaria la costruzione di nuove fortificazioni che rispondessero alle nuove esigenze militari. Il progetto fu affidato ad architetti militari italiani che progettarono una nuova fortezza di forma pentagonale, il cui sistema difensivo consisteva in bastioni e fossati con acqua. La fortezza fu una delle cinture di fortificazioni costruite per assicurare il dominio austriaco sulla zona e difendere i nuovi confini dell’Impero, con la conclusione delle guerre austro-turche, nella prima metà del XVIIIesimo secolo e l’occupazione da parte dell’Impero Asburgico di alcune province romene, tra cui il Banato. La fortezza fu ricostruita in stile Vauban, intitolato all’architetto militare di Re Luigi XIV, un genio dell’arte fortificatoria della sua epoca.



    Il progetto del Comune di Oradea dedicato al centro storico ha tre parole chiave: archittetura, cultura, leggenda. Dumitru Sim ci racconta qual è la più nota delle leggende che avvolgono la sua città.



    “È quella legata al suo insediamento. Si dice che in seguito ad un sogno fatto durante una partita di caccia, il re d’Ungheria Ladislao, detto il Santo, che converti’ i suoi sudditi al cristianesimo, fece costruire un monastero dedicato a Santa Maria sul posto dove sorge oggi la città, che sarebbe diventato un importante centro vescovile e uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio del mondo romano-cattolico nei secoli XIV-XVesimo”, ha detto ancora Dumitru Sim a Radio Romania Internazionale.



    Va ricordato che, dal 2010, il Vescovado romano-cattolico di Oradea ha ripreso la tradizione locale di celebrare, attraverso una processione, la Festa di Re Ladislao il Santo, fondatore e patrono della Diocesi di Oradea.


  • “Arhefanii” di Paolo Tait, in mostra a Bucarest

    “Arhefanii” di Paolo Tait, in mostra a Bucarest

    “Un artista orgoglioso della sua identità del Nord d’Italia”. Così ha definito il direttore del Museo Nazionale del Contadino Romeno, Virgil Nitulescu, il trentino Paolo Tait, giunto a Bucarest per inaugurare la mostra “Arhefanii”.



    L’evento è organizzato dal Museo Nazionale del Contadino Romeno, dal Museo Ţării Crişurilor di Oradea e dal Consolato Onorario della Romania per il Trentino-Alto Adige, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, dell’Ambasciata di Romania a Roma, del Consolato Generale di Romania a Milano, della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Mezzolombardo, che ha dato i natali all’artista.



    Paolo Tait vanta numerose mostre personali e collettive in Italia, Germania e Danimarca. Nel 2007, è venuto per la prima volta in Romania, per una mostra al Museo Ţării Crişurilor di Oradea, capoluogo della provincia di Bihor (ovest). Nel 2011 ha rappresentato lItalia alla 54esima edizione della Biennale di Venezia.



    Il direttore del Museo Ţării Crişurilor di Oradea, Aurel Chiriac, ha spiegato a Radio Romania Internazionale com’è nato il legame con Paolo Tait, che ha anche donato la sua opera intitolata “Della natura” al Museo che custodisce tantissimi altri lavori firmati da artisti italiani.



    Contento anche l’ambasciatore Diego Brasioli del fatto che la stagione culturale Italia — Romania 2014 nel nostro Paese è stata inaugurata da questa bellissima mostra.




  • L’artista Paolo Tait, in mostra a Bucarest

    L’artista Paolo Tait, in mostra a Bucarest

    Il 30 gennaio, il Museo Nazionale del Contadino Romeno, il Museo Ţării Crişurilor di Oradea e il Consolato Onorario della Romania per il Trentino-Alto Adige invitano il pubblico all’inaugurazione della mostra “Arhefanii” dell’artista italiano Paolo Tait.



    La mostra, ospitata dal Museo Nazionale del Contadino Romeno, è organizzata con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Romania, dell’Ambasciata di Romania in Italia, del Consolato Generale di Romania a Milano, della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Mezzolombardo (TN).



    Nato nel 1952 a Mezzolombardo, nella regione Trentino-Alto Adige, Paolo Tait vanta numerose mostre personali e collettive in Italia, Germania e Danimarca. In Romania ha esposto al Museo Ţării Crişurilor di Oradea nel 2007. Nel 2011 ha rappresentato lItalia alla 54esima edizione della Biennale di Venezia.



    “Le opere di Paolo Tait sono grandiose, inquietanti e bellissime. Sono il frutto di un pensiero libero e potente che non scende a compromessi con ciò che già esiste o è esistito come formula accettata dal tempo. Per lui la creatività inizia laddove soffusca la luce del giorno comune e sociale, dove la foresta tace e si insinua nella muta penombra del sottobosco”, scrive il critico d’arte Vittoria Coen.



    La mostra resterà aperta presso il Muzeo Nazionale del Contadino Romeno fino al 2 marzo 2014, da martedì a domenica, dalle ore 10.00 alle 18.00.



    Prima dellinaugurazione, lartista Paolo Tait ha rilasciato unintervista a Radio Romania Internazionale.



  • Nachrichten 22.01.2014

    Nachrichten 22.01.2014

    Bukarest: Infolge des Flugzeugunglücks am Montag im Westen Rumäniens, bei dem zwei Menschen ums Leben gekommen waren, beschlo‎ß der rumänische Ministerpräsident Victor Ponta am Mittwoch, den Staatssekretär im Innnenministerium, Cătălin Chiper, aus seinem Amt zu entlassen. Premierminister Victor Ponta sprach von einem Scheitern” und inakzeptablen Mängeln” in der Rettungsaktion. Im Fall von drei Behörden — das sind das Innenministerium, der Rumänische Flugüberwachungsdienst (ROMATSA) und der Dienst für Sondertelekommunikation (STS) seien die Bergungseinsätze inakzeptabel langsam gelaufen, sagte Ponta. Der Direktor von ROMATSA Aleodor Frâncu, Einsatzleiter Bogdan Donciu und der Chef der Notfallbehörde (IGSU), Oberst Ion Burlu haben gekündigt. Das Kleinflugzeug mit sieben Menschen an Bord war am Montagnachmittag im Apuseni-Gebirge wegen schlechten Wetters in einem Wald in 1.400 Metern Höhe notgelandet.




    Das Flugzeug des Typs Britten-Norman-2 sollte Ärzte von drei Krankenhäusern der Hauptstadt Bukarest zu einer Organentnahme ins westrumänische Oradea transportieren. An Bord befanden sich vier Ärzte, eine Medizinstudentin und zwei Besatzungsmitglieder. Die Bergung war nach Angaben der Behörden schwierig, weil der Unglücksort wegen dichten Nebels nur schwer gefunden werden konnte und weil keinerlei Zugang per Fahrzeug möglich war. Ein Rettungshubschrauber musste aufgrund dichten Nebels den Einsatz jedoch abbrechen. Die Retter brauchten sechs Stunden, bis sie die Opfer bergen konnten. An der Suche am gebirgigen Absturzort beteiligten sich neben den Rettungsdiensten Bewohner eines nahegelegenen Dorfes sowie die Gendarmerie. Der Pilot und die Medizinstundentin waren bei Ankunft der Rettungskräfte bereits tot. Die zwei Menschen hätten aber überlebt, wenn die Rettungsdienste schneller gewesen wären, meinen Fachleute, die von der Presse zitiert wurden.





    Bukarest: Die gemeinsame Delegation des Internationalen Währungsfonds (IWF), der Weltbank und der Europäischen Kommission führt in Bukarest Gespräche mit den rumänischen Behörden. Auf dem Programm stehen Treffen mit Vertretern der Rumänischen Nationalbank, des Finanzministeriums, der Nationalen Kommission fur Prognose und des Arbeitsministeriums. Zwei Wochen lang werden die internationalen Finanzexperten mit rumänischen Fachleuten über die Prioritäten der Wirtschaftsreformen und über den gesetzlichen Rahmen mit Wirkung auf die Wirtschaft diskutieren. Die IWF-Delegation untersucht in Bukarest das stand-by-Abkommen vorbeugeunder Art, das letztes Jahr abgeschlossen wurde. Das Abkommen mit dem IWF und der Europäischen Union beläuft sich auf 4 Milliarden Euro, aber Rumänien hat nicht die Absicht, diese Fonds abzurufen. Zweck des besagten Abkommens ist, Rumänien vor eventuellen Schocks auf den Finanzmärkten zu schützen und bei der Reduzierung der Finanzierungskosten zu unterstützen.





    Brüssel: Der rumänische Justizminister Robert Cazanciuc hat am Mittwoch erklärt, der jüngste Bericht der Europäischen Kommission über den Kooperations- und Kontrollmechanismus sei positiver als der vom vorigen Jahr. In besagten Bericht wurde das Engagement der Bukarester Regierung hervorgehoben, und es wurden auch mehrere Empfehlungen gemacht, darunter die Abschaffung der kleinen Amtsgerichte und Staatsanwaltschaften, sowie die Entwicklung der nationalen Antikorruptionsstrategie, so Cazanciuc. Beim Vortragen des Berichtes zeigte sich der Sprecher der Europäischen Kommission, Mark Gray, besorgt über die Unabhängigkeit der Justiz in Rumänien. Die Änderungen des Strafgesetzbuches hätten gro‎ße Besorgnis betreffend die Bekämpfung der Korruption in Rumänien hervorgerufen, sagte Gray, und betonte die Tatsache, da‎ß das rumänische Verfassungsgericht diese Änderungen für verfassungswidrig erklärt hatte. Der Bericht lobte die Nationale Agentur für Integrität und die Antikorruptionsbehörde und kritisierte das Rumänische Parlament, während das Verfassungsgericht als wichtiger Mittler“ bezeichnet wurde.

  • Arte barocca a Oradea

    Arte barocca a Oradea

    Il turista che arriva in Romania deve andare anche a Oradea, nel nord-ovest della Romania, a soli 20 kilometri dal confine con l’Ungheria. Una città con stradine strettissime, tipicamente medioevali, che può essere una perfetta destinazione romantica. I palazzi di Oradea si sono sempre contraddistinti per la loro bellezza, mentre gli alberghi, le caffetterie ed i ristoranti di ottima qualità vi aspettano sempre.



    Da secoli, la città di Oradea ha rappresentato un punto di riferimento per la zona, dal momento che costituisce il più importante centro culturale e commerciale. Nel Medioevo, nella fortezza della città esisteva un osservatorio astronomico. Gli astronomi che vi lavoravano usavano il meridiano di Oradea come meridiano 0.



    Se la città fu citata nei documenti dal 1113, la fortezza risulta menzionata per la prima volta nel 1241. Nel Medioevo, diventò luogo di convivenza per un mosaico etnico che si riflette anche nei giorni nostri: romeni, ungheresi, slovacchi, ebrei, o turchi. Le vestigia della fortezza si sono conservate fino ad oggi, e il nostro ospite, lo storico Dumitru Nanes, ci fa una breve presentazione.



    “La fortezza di Oradea si conferma il monumento rappresentativo per la città, per lo sviluppo storico suo e della provincia, perchè gran parte della storia della provincia è collegata a questo complesso. La città era centro religioso nel XI-esimo secolo, poi centro culturale rinascimentale alla metà del XVI-esimo, ma anche importante fortezza militare della Transilvania, però io direi che addirittura dell’Europa centro-orientale”, spiega Dumitru Nanes.



    Però, una semplice passeggiata in città vi svelerà anche altri monumenti importanti. Al centro osserverete palazzi antichi, alcuni costruiti nel XVI-esimo secolo. L’ingegnere viennese Franz Anton Hillebrandt ha progettato i più importanti monumenti in stile barocco. Il nostro viaggio continua.



    “Oltre alla fortezza, che abbina l’architettura rinascimentale a quella barocca, Oradea vanta anche monumenti in stile barocco, tra cui il più rappresentativo sarebbe il Palazzo Barocco stesso, ma anche il centro storico, con una ricca architettura art nouveau, edifici di una bellezza unica, come il Teatro di Stato, il Comune, i palazzi Apollo, Stern, Poinar o Moskovitz. Inoltre, esistono anche alcuni monumenti religiosi, le chiese, sia ortodosse che cattoliche. Alcune hanno anche musei propri: la Basilica, il Centro Culturale Partium, la Chiesa della Luna o la Cattedrale Vescovile Greco-Cattolica di San Nicola”, aggiunge Dumitru Nanes.



    La Chiesa della Luna è un vero e proprio gioiello architettonico, costruito nel 1784. Consacrata all’Assunzione della Vergine, ha una torre alta 55 metri. Molti sono rimasti stupiti della sfera, con il diametro di 3 metri, incastrata nell’edificio, sotto l’orologio della torre. La sfera è dipinta metà nera, metà dorata, e rappresenta la luna. Attraverso un meccanismo unico in Europa, la sfera ruota secondo il movimento di rotazione della Luna attorno alla Terra, ridando con eccezionale precisione tutte le fasi lunari.



    Sempre nel centro della città scoprirete i bellissimi edifici del Teatro di Stato di Oradea e della Filarmonica, che, la sera, ospitano rappresentazioni che portano avanti la tradizione culturale dell’antico stabilimento. Certo, la musica rimane universale, mentre gli spettacoli di teatro si tengono in romeno e ungherese.

  • Sportivul săptămânii: Poloistul Alexandru Popoviciu

    Sportivul săptămânii: Poloistul Alexandru Popoviciu

    Campioana României la polo pe apă CSM Digi Oradea, a învins pe teren propriu formaţia rusă Sintez Kazan cu scorul de 13-8, în manşa tur contând pentru turul trei al Ligii Campionilor. Scorul pe reprize a fost 4-3, 5-2, 1-0, 3-3. Câştigătoarea din dubla manşă din fiecare din cele patru partide se va califica în grupele Ligii Campionilor. Dacă va elimina formaţia Sintez Kazan, CSM Digi Oradea va juca în grupa B a Ligii Campionilor.



    CSM Digi Oradea a fost condusă cu două goluri în primul sfert după ce portarul echipei române, Gojko Pijetlovic, a fost învins de fratele său, Dusko. Orădenii au revenit şi au înscris de trei ori fără să primească gol şi au terminat în avantaj primele opt minute, 4-3. Sfertul al doilea a fost un forcing pentru gazde care au condus mărit avantajul la pauza mare la patru goluri, 9-5. Portarul orădean Pijetlovic a jucat extraordinar în cel de-al treilea sfert în care Gheorghe Dunca a marcat singurul gol. Diferenţa de cinci goluri s-a păstrat până la final.



    Din cele 13 goluri marcate de Digi Oradea, Alex Popoviciu a marcat 3 şi a fost cel mai bun jucător al partidei. Pentru evoluţia sa, Radio Romnânia Internaţional îl declară cel mai bun sportiv al săptămânii care s-a încheiat.



    Alexandru Popoviciu s-a născut la Oradea pe 2 august 1990. Are 1,90 metri şi cântăreşte 76 de kilograme şi joacă pe postul de extremă. Poartă nr. 6 pe cască şi este dreptaci. A început să joace polo la vârsta de 10 ani la echipa locală Crişul Oradea. Conform spuselor sale, pofta de mâncare şi de mişcare l-au îndemnat să aleagă poloul ca sport de performanţă. A fost de 4 ori campion naţional şi a ajuns cu Digi Oradea în sferturile de finală ale Cupei LEN. Ca sport alternativ îi place handbalul. Este jucător în echipa naţională de polo pe apă a României.

  • Konfessionsschulen in Rumänien

    Konfessionsschulen in Rumänien

    In Rumänien gibt es Schulen des öffentlichen Bildungssystems und gleichzeitig Schulen, die von der Kirche verwaltet werden. Es handelt sich um Konfessionsschulen, wo nach demselben Lehrplan wie in den staatlichen Schulen unterrichtet wird, die sich aber von diesen in einer Hinsicht unterscheiden. Um mehr über die Differenzen zu erfahren und darüber, was sie verlockend für die Schüler macht, haben wir bei diesen und ihren Lehrern und Eltern nachgefragt.



    Răzvan geht auf das Römisch-Katholische Gymnasium Sankt Joseph“ in Bukarest und ist in der 9. Klasse, Fachrichtung Mathematik-Informatik. Er ist schon seit der 1. Klasse Schüler dieses Gymnasiums. Damals wählten natürlich die Eltern für ihn, aber später, als er die Aufnahmeprüfung fürs Gymnasium abglegen sollte, entschied er sich, beim selben Gymnasium weiterzumachen.



    Mir gefällt es, was wir in der Schule lernen. Ich brauche keine Nachhilfestunden, denn die Lehrer unterrichten alles sehr gut in der Klasse. Hier gibt es keine Drogen und keinen Alkohol, im Vergleich zu anderen Gymnasien, wo sich die Schüler auch schlagen. Da es sich um ein kleines Gymnasium handelt, haben die Lehrer genug Zeit, um sich um uns alle zu kümmern.“



    Da Răzvan der Fachrichtung Mathematik-Informatik nachgeht, hat er nur eine Stunde Religion wöchentlich. Dafür hat Francesca, Schülerin in der 12. Klasse bei der Fachrichtung Theologie, mehrere Religionskurse. Sie ist orthodox und sie mag es, dass man auf einem katholischen Gymnasium, das Gleichgewicht zwischen Kenntnissen und seelischer Ruhe fördert.



    Für mich und meine Eltern ist Ordnung im Leben wichtig. Im Vergleich zu den Schülern von Mathe-Info habe ich hier vier-fünf religionsbezogene Unterrichtsstunden wöchentlich: Religionsgeschichte, Religion, Religionskunde, die den Geschichts- und Rumänischstunden entsprechen, weil sie sehr viel gemeinsam haben.“



    Schwester Rodica Miron, Leiterin des Römisch-Katholischen Gymnasiums Sankt Joseph“ in Bukarest ist der Auffassung, dass das Haupziel dieser Konfessionsschule au‎ßer der intelektuellen Bildung der Kinder auch eine dem Evangelium entsprechende ethische und geistige sei. Wie man das unter den Bedinungen des üblichen Lehrplans erzielen kann, erfahren wir von Schwester Rodica Miron.



    Was unser Gymnasium kennzeichnet, ist das Herangehen aller Fächer. Das ganze Schulklima unterstützt die Schüler, eine geistige, kulturelle Sichtweise zu entwickeln, sich als Menschen zu entwickeln. Es gibt auch einen geistlichen Leiter, es gibt viele bewährte Personen — Nonnen und Priester –, die hier tätig sind und den Kindern zur Verfügung stehen, wenn sie Fragen jegliche Art haben.



    Aber gerade dieses geistliche Klima hält einige Eltern und Kinder fern von dieser Schule. Schwester Rodica Miron:



    Einige kommen vollkommen zufällig zu uns — und bleiben. Wir betreiben hier keine Proselytenmacherei. Wir wissen gar nicht mal, wer in der Schule katholisch, orhodox oder evengelisch ist. Es stimmt allerdings, dass wir nur christliche Kinder haben, denn unser Bildungskonzept ist christlich. Wir arbeiten mit allen Kindern in der Schule einheitlich. In der ganzen Geschichte unseres Gymnasiums — das letztes Jahr das 20. Jubiläum gefeiert hat — ist nur ein einziger Schüler Priester geworden. Es gibt auch einige Nonnen unter den ehemaligen Schülerinnen, aber die meisten haben eine laizistische Karriere befolgt.“



    Kinder, die allen christlichen Konfessionen angehören, werden auch beim Griechisch-Katholischen Gymnasium Iuliu Maniu“ in Oradea (Gro‎ßwardein) aufgenommen. Dort gibt es 60% Orthodoxe, rund 30% Römisch-Katholiken und Griechisch-Katholiken und die restlichen gehören anderen christlichen Glaubensrichtungen an. Laut dem Leiter Aurelian Cristea ist das Ziel des Gymnasiums die Bildung der Persönlichkeit der Kinder im Sinne der allgemeinen christlichen Werte, aber nicht unbedingt im Sinne eines bestimmten Glaubens.



    In den Allgemeinbildungsklassen hat man eine Stunde Religionsunterricht jede Woche. In der Fachrichtung Theologie gibt es drei oder vier Stunden zusätzlich. Einmal die Woche, Freitags von acht bis neun Uhr, haben wir eine Liturgie für Jugendliche, an der sich alle Schüler unserer Schule beteiligen. Darüber hinaus gibt es viele au‎ßerschulische Tätigkeiten, die nicht zum Lehrplan gehören und daher nicht pflichtig sind. Diese werden von Volontären — Priester und Religionslehrer — vorgeschlagen. Durch ihre Komplexität ziehen sie die Kinder an. Sie bilden ihre Persönlichkeit im Geiste der moralischen, altruistischen Grundsätze der Liebe und des Mitgefühls für die, die es nötig haben. Sie lernen, wie sie im Falle von Problemen, die in ihrem Leben auftreten, durch Gebet und durch Vertrauen zu den Nahestehenden reagieren sollen.“



    Pater Vasile Gavrilă hat die Schule Heilige Drei Hierarchen“ in Bukarest gegründet, um den orthodoxen Kindern und Eltern eine Alternative zum üblichen Unterricht, die näher an ihrem Glauben stehen soll, zu bieten. Er versucht, dies zu tun, indem er den Lehrplan des Bildungsministeriums befolgt und gleichzeitig ein bestimmtes Verhalten der Lehrer fördert. Im Vergleich zu anderen Konfessionsschulen ist die Schule Heilige Drei Hierarchen“ eine Privatschule, deren Tätigkeit vom Ministerium genehmigt wurde und den Segen des Patriarchen der Rumänisch-Orthodoxen Kirche, Daniel, ehalten hat. Das gewährt ihr eine gewisse Unabhängigkeit, die in vielen Hinsichten sichtbar ist. Pater Vasile Gavrilă:



    Alles, was man in der Schule lernt, lernt man aus der Perspektive der offenbarten Wahrheit Gottes. Es herrscht kein Gegensatz zur Wissenschaft und zur Kultur. Wir versuchen, Kultur mit der offenbarten Wahrheit zu verflechten. Da es sich um eine Privatschule handelt, sind wir berechtigt, diejenigen einzuschreiben, die wir einschreiben möchten. Es findet eine Art Auswahlverfahren statt, indem wir, die Schule, eine Vereinbarung mit den Eltern treffen, die uns ihr Vorhaben mitteilen. Vorrangig ist für uns au‎ßer Allgemeinbildung die Erziehung der Kinder und die Persönlichkeitsbildung im christlich-orthodoxen Glauben.“



    Orthodoxer Priester ist auch John Downey. Der US-Amerikaner, der zur Orthodoxie übergetreten ist und vor fünf Jahren zum Priester vereidigt wurde, unterrichtet auch Englisch. Wir erfahren, wie er den orthodoxen Geist während seiner Unterrichtsstunden übermittelt:



    Ich spreche nicht allzu sehr über die christlichen Werte, wenn ich Englisch unterrichte, sondern versuche, zu unterrichten, indem ich den christlichen Geist einhalte, z.B. wenn ich möchte, dass die Klasse sich ruhig verhält. Kinder sind eben Kinder und machen Krach. Als Lehrer muss ich mich durchsetzen, aber auch Mitgefühl zeigen. Man muss sie disziplinieren, aber gleichzeitig müssen sie verstehen, dass man sie liebt, obwohl man weder ihr Freund noch Feind ist. Ich versuche eine persönliche Beziehung zu jedem Kind aufzubauen, denn die orthodoxe Perspektive ist sehr persönlich.“



    Iulian Capsali hat zwei Kinder, die in die Konfessionsschule Heilige Drei Hierarchen“ gehen. Als praktizierender Orthodoxe möchte er dem Nachwuchs seinen Glauben näher bringen, insbesondere weil es Dinge bei den öffentlichen Schule gibt, die ihn unglücklich machen:



    Wenn man sich zuhause und in der Schule wie ein Christ verhält, dann werden die seelischen Eigenschaften des Kindes aufgewertet. Es tritt dem Geist der Kirche bei. Es ist um so besser, wenn dieser Geist auch in der Schule anwesend ist. Meine anderen Kinder kommen aus der Schule mit Angeleneheiten, die ihnen Sorgen bereiten. Stellen Sie sich vor, es gibt Schulkameraden meiner Kinder, die Drogen nehmen oder später sogar zu Dealern werden — und das im Gymnasium! Ich denke, dass es kein Gymnasium in Bukarest gibt, wo dieses Phänomen nicht anwesend ist.“



    Audiobeitrag hören:



  • Turismo e salute in provincia di Bihor

    Turismo e salute in provincia di Bihor


    Fortezze, chiese, monumenti della natura, stazioni balneoclimatiche, sono altrettante attrattive dell’offerta turistica della provincia di Bihor, nell’ovest della Romania. Il giro comincia proprio nel capoluogo Oradea, città di circa 200.000 abitanti, tranquilla, ricca di monumenti storici. Ci fa da guida il museografo Dumitru Nanes.


    Comincio con la fortezza di Oradea, perchè resta il monumento rappresentativo per lo sviluppo storico della città e della provincia. Gran parte della storia di questa provincia ha gravitato attorno a questo complesso architettonico, sia agli inizi, nei primi secoli di esistenza, nell’XImo secolo, alla metà del XVImo secolo, quando era il centro spirituale, religioso e quindi il centro culturale rinascimentale, come nei secoli successivi, quale importante fortificazione militare transilvana e persino centrale ed est europea”, spiega Dumitru Nanes.


    Alla fortezza di Oradea sono in corso lavori di riabilitazione, durante i quali sono state rinvenute importanti tracce del Medioevo; ad esempio una cucina, quasi intatta, che sarà inserita nel giro turistico della Fortezza.


    Ma Oradea vanta pure monumenti barocchi. Tra i più rappresentativi ricorderei appunto il Palazzo Barocco, ma anche il Teatro Stabile, il Comune, i Palazzi Stern, Poinar, Moscovitz, del centro storico. Poi, ci sono vari monumenti storici religiosi, le chiese romano-cattoliche e quelle ortodosse”, aggiunge Dumitru Nanes.


    La nostra guida ci invita anche fuori città. Partendo da Oradea, specialmente verso il sud-est della provincia, vale la pena di visitare le chiese in legno di Rieni, Bradet, Stancesti e altre località della depressione di Beius. Sempre nel sud della provincia si trovano una serie di vecchi monumenti, del XIIImo secolo, come quelle di San Nicolau a Beius, una serie di altre vecchie fortezze. Si può così abbinare il turismo culturale alla visita della ricchezza naturale e paesaggistica dei Carpazi Occidentali”, aggiunge il museografo.


    La provincia di Bihor è nota per il turismo montano e curativo. I Carpazi Occidentali sono pieni di grotte e torrenti sui quali si può praticare il rafting. Le due stazioni balneoclimatiche, Baile Felix e 1 Mai, offrono dei prezzi molto convenienti. Baile Felix (le Terme Felix) sono la maggiore stazione balneare a regime permanente di Romania. Ha quasi 6.000 posti, stabilimenti di cura e piscine coperte o all’aperto, alimentate da sorgenti termali con temperature tra i 43 e i 49 gradi.