Tag: Santa Sede

  • Religione: processione reliquie Giovanni Paolo II a Bucarest

    Religione: processione reliquie Giovanni Paolo II a Bucarest

    Partecipata processione a Bucarest con licona e il reliquiario con alcune gocce del sangue di San Giovanni Paolo II. Organizzata dall’Arcivescovado Romano-Cattolico di Bucarest, la processione precede il festeggiamento del Santo il 22 ottobre, giorno d’inizio solenne del suo ministero petrino.



    Dopo la preghiera al monumento del Santo, nei pressi della Nunziatura Apostolica, la processione si è conclusa con la liturgia celebrata alla Cattedrale Cattolica San Giuseppe della capitale romena.



    Era stato il Cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia e in precedenza segretario particolare del Santo Padre, a donare le gocce del sangue alla Cattedrale San Giuseppe il 19 maggio del 2011.



    A maggio 1999, con la sua storica visita in Romania, Giovanni Paolo II diventava il primo Sommo Pontefice a visitare un Paese a maggioranza ortodossa.



    Dopo la canonizzazione dei Papi Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII il 27 aprile scorso, Papa Francesco ha beatificato oggi Papa Paolo VI. Esattamente 11 ani fa, il 19 ottobre del 2003, Giovanni Paolo II beatificava Madre Teresa di Calcutta.

  • Canonizzazione Roncalli e Wojtyla: Romania visitata da entrambi

    Canonizzazione Roncalli e Wojtyla: Romania visitata da entrambi

    Il vescovo greco-cattolico di Oradea, Virgil Bercea, insieme a un gruppo di preti della provincia di Bihor (nord-ovest della Romania), parteciperanno alla canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, accanto ad altri vescovi e rappresentanti delle diocesi ed eparchie romano-cattoliche e greco-cattoliche di Romania, fedeli, giornalisti e autorità. Lo riferisce un comunicato citato dall’agenzia Agerpres.



    Alla cerimonia saranno presenti il vescovo greco-cattolico di Gherla, Florentin Crihalmeanu, consacrato da Papa Giovanni Paolo II, l’Arcivescovo metropolita romano-cattolico di Bucarest, Ioan Robu, accanto al ministro con delega per i romeni nel mondo, Bogdan Stanoevici.



    Sia Papa Giovanni XXIII che Papa Giovanni Paolo II sono stati a Bucarest: Papa Roncalli nel 1930 e 1932, quando era in missione diplomatica nella confinante Bulgaria, mentre Giovanni Paolo II durante la sua storica visita dal 7 al 9 maggio 1999, compiendo il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.



    L’Arcivescovado Romano — Cattolico di Bucarest precisa in un comunicato citato dall’agenzia Mediafax che Mons. Angelo Roncalli, diventato poi Papa Giovanni XXIII, si recò a Bucarest per tre volte, per visitare l’allora Nunzio Apostolico, il Mons. Angelo Maria Dolci.



    Ad agosto 1930, Angelo Roncalli visitò anche il monastero ortodosso di Caldarusani, e nel 1944, quando era delegato apostolico in Turchia, su richiesta del rabbino-capo di Gerusalemme, Isaac Herzog, aiutò gli ebrei romeni deportati in Transnistria (oggi regione separatista sul territorio della Moldova), inviando aiuti nei campi di concentramento e rilasciando certificati di battesimo falsi.



    Inoltre, il Mons. Roncalli intervenne presso le autorità turche per consentire a una nave con ebrei romeni a bordo, partita dal porto romeno di Costanza e diretta a Gerusalemme, di attraversare le acque territoriali della Turchia. Il suo intervento salvò circa 750 ebrei romeni, di cui 250 bambini orfani.



    “Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente, crocevia tra l’Europa Centrale e l’Europa Orientale! Romania, che la tradizione chiama con il bel titolo di Giardino della Madonna! Vengo da te nel nome di Gesù Cristo, figlio di Dio e della Vergine Maria! Alla soglia di un nuovo millennio, continua a fondarti il futuro sulla forza del Vangelo ! Con l’aiuto di Cristo sarai protagonista di un nuovo periodo di entusiasmo e coraggio! Sarai una nazione prospera, terra che porta alla luce il bene, un popolo della solidarietà e della pace. Che Dio ti protegga e ti benedica per sempre! ”



    Con questo commovente messaggio, Papa Giovanni Paolo II si rivolgeva ai romeni che lo hanno accolto con grande entusiamo e calore 15 anni fa. Un momento storico, perchè il suo viaggio a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, era la prima visita di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.



    “Sia Giovanni XXIII che Giovanni Paolo II hanno amato il nostro Paese, il nostro popolo e le nostre Chiese. Il legame che unisce, però, meravigliosamente i due Sommi Pontefici è un monaco capuccino, Geremia da Valacchia (1556-1625), il primo romeno proclamato beato dalla Chiesa Cattolica: Giovanni XXIII ha riconosciuto le sue virtù eroiche, il 18 dicembre del 1959, mentre Giovanni Paolo II l’ha proclamato beato il 30 ottobre del 1983, offrendo un protettore ai romeni oppressi per la loro fede”, precisa l’Arcivescovado Romano-Cattolico di Bucarest.

  • Romania – Santa Sede: il premier Victor Ponta da Papa Francesco

    Romania – Santa Sede: il premier Victor Ponta da Papa Francesco

    Nell’ultimo giorno della sua visita in Italia, il premier romeno Victor Ponta è stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco, in un incontro definito come particolarmente commovente dal primo ministro.



    Innanzitutto ho detto a Sua Santità che la Romania è un Paese in cui non solo vengono rispettati i diritti di tutti i culti religiosi, ma esiste realmente la capacità di vivere insieme, di lavorare insieme, di fare cose positive insieme. Gli ho trasmesso il messaggio personale di amicizia di Sua Beatitudine, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena Daniel, e ho espresso la gratitudine per il fatto che in Italia, e non solo, ma era all’Italia che volevo fare riferimento, la comunità ortodossa romena è accolta senza alcun problema nelle chiese cattoliche per le messe e per tutti gli eventi di tradizione ortodossa. Ho assicurato il Sommo Pontefice che la Romania rimarrà un Paese in cui gli ortodossi, i cattolici, e tutti quanti condividono qualsiasi fede possono convivere senza alcuna preoccupazione, e che tutti i diritti e gli standard internazionali sono rispettati”, ha detto il premier.



    Victor Ponta ha regalato a Papa Francesco una maglia della nazionale della Romania firmata dal famoso calciatore Gheorghe Hagi, data la passione del Pontefice per questo sport, ma anche un cesto di prodotti alimentari bio. Il premier ha ricevuto dal Papa un’icona che, come ha detto lui stesso, l’ha commosso tanto, in quanto ricevuta in occasione del compleanno di suo figlio.



    Con il segretario di stato vaticano, Mons. Pietro Parolin, il primo ministro ha parlato di progetti volti a sostenere le comunità romene all’estero.



    Alla Santa Sede, il premier è stato accompagnato dalla consorte, Daciana, dal ministro degli Esteri, Titus Corlatean, dal ministro dell’Ambiente, Rovana Plumb, e dall’eurodeputata Corina Cretu, vicepresidente del Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo.

  • Incontro Victor Ponta – Matteo Renzi

    Incontro Victor Ponta – Matteo Renzi

    In visita in Italia, il premier romeno Victor Ponta ha discusso con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aspetti riguardanti il dialogo politico ed economico tra i due Paesi, legati da un Partenariato Strategico Consolidato.



    E’ stato il primo incontro di Matteo Renzi con un capo di governo europeo, dopo aver ricevuto la fiducia del Parlamento di Roma nei giorni scorsi.



    Victor Ponta ha espresso la gratitudine per l’appoggio concesso dalle autorità italiane alla comunità romena, auspicando che i suoi buoni rapporti con il collega italiano si rispecchino sulla vita dei connazionali nella Penisola e sulle relazioni tra i due Paesi.



    “Ho ringraziato il collega italiano e ho ribadito quanto sia importante per la Romania il modo in cui gli oltre un milione di connazionali che vivono in Italia svolgono la vita quotidiana. Ho espresso anche la nostra gratitudine per il fatto che nel sistema educativo italiano insegnanti romeni, sostenuti dal Governo della Romania, tengono corsi di lingua romena due volte alla settimana. E, ovviamente, per il sostegno all’integrazione dei romeni che vivono qui e per le garanzie ai loro diritti, uguali a quelli di tutti gli altri cittadini europei”, ha detto il premier al termine dell’incontro con Matteo Renzi.



    Nell’ultimo giorno della sua visita in Italia, il premier romeno sarà ricevuto in udienza privata da Papa Francesco e avrà un incontro con il segretario di stato vaticano, Mons. Pietro Parolin. Inoltre, il premier Ponta partecipa, in veste di leader socialdemocratico, al Congresso dei Socialisti Europei, che nomineranno il proprio candidato per l’incarico di Presidente della Commissione Europea.



    I temi di interesse comune Romania — Italia, alla luce del Partenariato Strategico Consolidato e del semestre italiano di Presidenza UE, sono stati discussi anche dal ministro degli Esteri, Federica Mogherini, con il collega romeno Titus Corlatean, che accompagna il premier a Roma.



    Un comunicato del Ministero degli Esteri romeno precisa che è stato ribadito l’appoggio dell’Italia all’ingresso della Romania nell’Area Schengen. I due ministri hanno parlato anche del Vicinato est e sud dell’UE, puntando sulla situazione in Ucraina, ma anche in Moldova, i cui cittadini potranno viaggiare a breve senza visti nell’UE, secondo quando ha deciso nei giorni scorsi il Parlamento Europeo.


  • Romania – Italia: incontro Victor Ponta – Matteo Renzi

    Romania – Italia: incontro Victor Ponta – Matteo Renzi

    In visita in Italia, il premier romeno Victor Ponta ha discusso con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aspetti riguardanti il dialogo politico ed economico tra i due Paesi, legati da un Partenariato Strategico Consolidato.



    E’ stato il primo incontro di Matteo Renzi con un capo di governo europeo, dopo aver ricevuto la fiducia del Parlamento di Roma nei giorni scorsi.



    Victor Ponta ha espresso la gratitudine per l’appoggio concesso dalle autorità italiane alla comunità romena, auspicando che i suoi buoni rapporti con il collega italiano si rispecchino sulla vita dei connazionali nella Penisola e sulle relazioni tra i due Paesi.



    “Ho ringraziato il collega italiano e ho ribadito quanto sia importante per la Romania il modo in cui gli oltre un milione di connazionali che vivono in Italia svolgono la vita quotidiana. Ho espresso anche la nostra gratitudine per il fatto che nel sistema educativo italiano insegnanti romeni, sostenuti dal Governo della Romania, tengono corsi di lingua romena due volte alla settimana. E, ovviamente, per il sostegno all’integrazione dei romeni che vivono qui e per le garanzie ai loro diritti, uguali a quelli di tutti gli altri cittadini europei”, ha detto il premier al termine dell’incontro con Matteo Renzi.



    Nell’ultimo giorno della sua visita in Italia, il premier romeno sarà ricevuto in udienza privata da Papa Francesco e avrà un incontro con il segretario di stato vaticano, Mons. Pietro Parolin. Inoltre, il premier Ponta partecipa, in veste di leader socialdemocratico, al Congresso dei Socialisti Europei, che nomineranno il proprio candidato per l’incarico di Presidente della Commissione Europea.



    I temi di interesse comune Romania — Italia, alla luce del Partenariato Strategico Consolidato e del semestre italiano di Presidenza UE, sono stati discussi anche dal ministro degli Esteri, Federica Mogherini, con il collega romeno Titus Corlatean, che accompagna il premier a Roma.



    Un comunicato del Ministero degli Esteri romeno precisa che è stato ribadito l’appoggio dell’Italia all’ingresso della Romania nell’Area Schengen. I due ministri hanno parlato anche del Vicinato est e sud dell’UE, puntando sulla situazione in Ucraina, ma anche in Moldova, i cui cittadini potranno viaggiare a breve senza visti nell’UE, secondo quando ha deciso nei giorni scorsi il Parlamento Europeo.


  • Il capo della diplomazia romena a Roma

    Il 28 e il 29 gennaio, il capo della diplomazia romena, Titus Corlăţean, farà una visita in Italia, alla Santa Sede e al Sovrano Militare Ordine di Malta.



    Un comunicato del Ministero degli Esteri romeno precisa che la visita in Italia è volta principalmente a continuare il dialogo approfondito, in base al Partenariato Strategico Consolidato tra i due Paesi.



    I principali temi che verranno affrontati riguardano le relazioni bilaterali e la cooperazione settoriale, compresa quella economica, l’agenda europea, soprattutto in vista del semestre italiano di presidenza UE, l’allargamento dell’UE, il vicinato orientale e la Moldova, nonchè altri argomenti attuali dell’agenda internazionale.



    Il capo della diplomazia romena sarà ricevuto dal Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e avrà consultazioni bilaterali con la collega Emma Bonino. Inoltre, il ministro incontrerà i borsisti romeni dell’Accademia di Romania in Roma.



    Alla Santa Sede, Titus Corlăţean incontrerà il Segretario per i Rapporti con gli Stati, Mons. Dominique Mamberti, e parteciperà all’Udienza Generale di Papa Francesco.



    A concludere la visita a Roma sarà l’incontro con il Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Jean-Pierre Mazery.



    La visita a Roma rientra nella serie di consultazioni periodiche con la Repubblica Italiana, con la Santa Sede e con il Sovrano Militare Ordine di Malta, e rispecchia inoltre gli obiettivi comuni di intensificare la cooperazione regionale, europea e internazionale, conclude il comunicato del Ministero degli Esteri romeno.