Tag: Ucraina

  • La Romania e la diplomazia europea

    La Romania e la diplomazia europea

    La guerra avviata dalla Russia contro l’Ucraina domina, salvo rare eccezioni, le riunioni dei paesi membri dell’Unione Europea a livello dei ministri degli Esteri. È stato anche il caso del Consiglio Affari Esteri svoltosi ieri a Bruxelles. Il capo della diplomazia di Bucarest, Luminiţa Odobescu, ha sottolineato l’importanza della rapida fornitura di assistenza militare all’Ucraina, insieme alla veloce adozione del nuovo pacchetto di sanzioni – il 14° – contro la Russia. La ministra romena ha anche espresso sostegno alla creazione di un nuovo regime di sanzioni per le azioni ibride della Russia.

     

    Luminiţa Odobescu ha condannato le recenti sfide inaccettabili rivolte ad alcuni stati membri dell’Unione Europea nella regione del Mar Baltico, esprimendo la solidarietà della Romania. Il capo della diplomazia romena ha attirato l’attenzione anche sugli attacchi ibridi della Russia contro la Repubblica di Moldova, che generano vulnerabilità, alla luce dei processi elettorali in questo paese. Luminiţa Odobescu ha sottolineato la necessità di continuare e rafforzare il sostegno all’Ucraina e ha condannato gli attacchi intensi e ripetuti della Russia contro le infrastrutture civili ed energetiche del paese confinante. Bucarest, ha detto, ha offerto un sostegno sostanziale all’Ucraina nel campo dell’energia ed è disposta a continuare a farlo.

     

    Il ministro Odobescu ha inoltre ribadito il sostegno della Romania al percorso europeo dell’Ucraina e della Repubblica di Moldova e all’organizzazione delle prime Conferenze Intergovernative entro fine giugno. Riguardo alla formula di pace del presidente Zelensky, il capo della diplomazia romena ha sottolineato l’importanza del coordinamento a livello europeo e con i partner globali per garantire il successo della Conferenza che si terrà in Svizzera a giugno.

     

    L’ordine del giorno del Consiglio Affari Esteri ha incluso anche gli sviluppi nel Medio Oriente. C’è stato anche uno scambio informale di opinioni tra i ministri europei con gli omologhi di Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Qatar, Emirati Arabi Uniti e con il segretario generale della Lega degli Stati Arabi. Il Ministro degli Esteri romeno ha accolto con favore il ruolo degli stati della regione nel mantenere la stabilità regionale e nel distendere la situazione di sicurezza e mediazione, nonché nel facilitare la fornitura di assistenza umanitaria urgente ai civili di Gaza.

     

    Luminiţa Odobescu ha sottolineato la necessità di risolvere la crisi nella regione continuando gli sforzi per il rilascio di tutti gli ostaggi, senza precondizioni, un cessate il fuoco, la fornitura di assistenza umanitaria complessiva e la ripresa del processo politico che porti ad una pace durevole, basata sulla soluzione dei due stati, in coordinamento con gli USA, la Gran Bretagna e i partner regionali. Il capo della diplomazia di Bucarest ha riconfermato il costante impegno della Romania per migliorare la situazione umanitaria e ha menzionato la fornitura di un nuovo trasporto di aiuti umanitari a Gaza attraverso il corridoio umanitario in Cipro.

  • Sostegno della Romania alla Repubblica di Moldova e all’Ucraina

    Sostegno della Romania alla Repubblica di Moldova e all’Ucraina

    Considerato un importante evento in materia di sicurezza, difesa e politica estera, il Forum di Bucarest dedicato al Mar Nero e ai Balcani ha offerto l’opportunità della riaffermazione di alcune costanti della diplomazia romena. La Romania continuerà ad appoggiare con tutte le sue forze l’Ucraina invasa dalle truppe russe – è stato il messaggio rivolto ieri al Forum dal primo ministro Marcel Ciolacu.

    La Romania è uno dei principali fornitori di energia al paese confinante e sta investendo per diventare il principale hub logistico delle merci ucraine, ha sottolineato il premier. “Stiamo attuando lavori massicci, del valore di oltre 1,5 miliardi di euro, nel porto di Costanza, perché l’esportazione del grano ucraino, attraverso Costanza, in tutto il mondo, ha fatto fallire un altro piano odioso della Russia”, ha dichiarato il premier Marcel Ciolacu.

    Questa settimana, l’Ispettorato Generale della Polizia di Frontiera ha annunciato che, da febbraio 2022, quando l’esercito russo ha invaso il loro paese, fino al 21 maggio 2024, ore 24:00, più di otto milioni di cittadini ucraini sono entrati in Romania. La maggior parte ha proseguito il viaggio verso paesi dell’Europa occidentale, ma circa 84.000, ovvero l’1% del totale, hanno scelto di restare qui. La settimana scorsa, sempre il premier Marcel Ciolacu ha assicurato che la Romania manterrà gli aiuti forniti ai profughi ucraini.

    La vittoria dell’Ucraina contro la Federazione Russa significa la vittoria di tutte le democrazie, ha detto il premier ucraino, Denys Shmyhal nel suo intervento al Forum di Bucarest. “È importante impedire ai russi di distruggere ancora di più!”, ha affermato Shmyhal, che, come tutti i leader politici ucraini, il presidente Volodymyr Zelensky in primis, chiede ai partner, compresi quelli romeni, più armi e più sofisticate.

    Nel suo messaggio, il primo ministro della Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona), il filo-occidentale Dorin Recean, afferma che è essenziale combattere la disinformazione e la propaganda russa, che minano la pace e la stabilità nella regione. Servono istituzioni mediatiche credibili e forti, che informino in modo corretto e obiettivo, aggiunge il premier Dorin Recean.

    Sempre ieri, il Governo di Romania ha adottato un nuovo pacchetto di sostegno per la Repubblica di Moldova, che mira alla continuazione delle esportazioni di energia, alla ricostruzione di un dormitorio studentesco e alla dotazione delle strutture di ordine e sicurezza pubblica.

    Secondo il portavoce del Governo, Mihai Constantin, “l’atto normativo prevede che, nei casi in cui la Repubblica di Moldova non possa coprire il consumo nazionale di elettricità attraverso la propria produzione, i produttori di elettricità di Romania possono vendere energia a commercianti o fornitori designati dal Governo della Repubblica di Moldova”. L’elettricità venduta a queste condizioni coprirà esclusivamente il fabbisogno dei consumatori finali nella Repubblica di Moldova, ha spiegato Mihai Constantin.