Tag: UE

  • 23.06.2024 (aggiornamento)

    23.06.2024 (aggiornamento)

    Pentecoste – I cristiani ortodossi, confessione maggioritaria in Romania, e i greco-cattolici celebrano oggi la Discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli di Gesù Cristo. Dal punto di vista religioso, le Pentecoste rappresentano la fondazione della Chiesa cristiana, 50 giorni dopo la Resurrezione del Signore e 10 giorni dopo l’Ascensione. I fedeli ricordano il momento quando lo Spirito Santo diede ai 12 apostoli il dono di predicare in lingue che non avevano mai parlato. Quasi 3.000 persone si battezzarono allora, fondando la prima comunità cristiana. Così è nata la Chiesa dei credenti in Gesù Cristo, battezzati nel nome della Santissima Trinità.

    Visa Waiver – La Romania ha compiuto dei progressi per essere inclusa nel programma Visa Waiver degli Stati Uniti, ha dichiarato a Radio Romania il capo della diplomazia di Bucarest, Luminiţa Odobescu, che ha concluso una visita a Washington. “Ci sono dei progressi sostanziali nella componente legislativa. In pratica, gli atti legislativi sono già stati adottati dalla parte romena, ma anche per quanto riguarda il rinnovo dei visti, in modo da ridurre il tasso di rifiuto al di sotto del 3%. Colgo questa opportunità per richiedere ulteriore supporto per il rinnovo dei visti, perché abbiamo bisogno del maggior numero possibile di visti approvati. Abbiamo ancora da lavorare e speriamo di raggiungere questo obiettivo il prima possibile”, ha dichiarato la ministra. A Washington il capo della diplomazia romena ha avuto diversi incontri con alte cariche americane, tra cui il segretario di stato, Antony Blinken.

    Consiglio Affari Esteri – La ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, parteciperà domani al Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, dove si discuterà dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, della situazione in Medio Oriente, degli sviluppi in Georgia. I capi delle diplomazie degli stati europei avranno anche uno scambio di opinioni con i loro omologhi dei Balcani occidentali, nel corso di un pranzo di lavoro informale. Il MAE romeno riferisce che le discussioni sull’aggressione della Russia contro l’Ucraina si concentreranno sui recenti sviluppi sul campo e sul sostegno che l’UE deve fornire all’Ucraina, soprattutto sotto profilo militare. Si discuterà inoltre delle nuove misure restrittive contro la Russia e la Bielorussia, dello stato degli impegni di sicurezza UE-Ucraina e della valutazione del Summit per la pace in Ucraina, svoltosi in Svizzera dal 15 al 16 giugno.

    Migrazione – 11 migranti provenienti da Bangladesh, Siria, Etiopia ed Egitto che hanno tentato di attraversare illegalmente il confine con l’Ungheria, sono stati fermati dalla Polizia di frontiera romena. I migranti erano nascosti in rulli metallici trasportati da un TIR guidato da un cittadino turco. I viaggiatori clandestini, di età comprese tra i 15 e i 40 anni, che intendevano arrivare illegalmente nell’Area Schengen, sono indagati per tentato attraversamento fraudolento del confine di stato, mentre il conducente per traffico di migranti.

    UE – La prossima settimana, l’Unione Europea aprirà i negoziati di adesione con la Repubblica di Moldova e l’Ucraina. La presidenza belga del Consiglio dell’Unione ha annunciato che questo momento storico avverrà il 25 giugno e che successivamente i percorsi di adesione dei due Paesi verranno valutati separatamente. Il Consiglio dell’Unione riunisce i 27 Stati membri, che hanno già approvato i quadri di negoziazione e di adesione per i due paesi. Chisinau e Kiev hanno presentato le loro candidature poco dopo l’invasione russa in Ucraina.

    Moldova – La Moldova celebra oggi la Giornata della Sovranità. Dall’adozione della Dichiarazione di Sovranità fino ad oggi, la Repubblica di Moldova ha avuto un percorso pieno di difficoltà, ma è rimasta uno stato pacifico e democratico, in cui il popolo è sovrano e decide il destino dello Stato, ha dichiarato la presidente Maia Sandu, spiegando che i cittadini moldavi decideranno nel referendum previsto per quest’autunno se sosterranno o meno l’adesione all’Unione Europea. Nel suo messaggio, Maia Sandu aggiunge di aver imparato, durante gli anni dell’indipendenza, che “la democrazia e la libertà non sono beni dati” e che “questi valori devono essere difesi ogni giorno”. La Dichiarazione di Sovranità della Repubblica Moldova è stata adottata dal Parlamento di Chişinău il 23 giugno 1990.

    TIFF – Il grande vincitore del Transylvania International Film Festival quest’anno è la pellicola indiana “Girls Will Be Girls” di Shuchi Talati, che parla di cosa significa essere donna in un sistema oppressivo. Un altro film indiano, “The Adamant Girl”, diretto da Vinothraj Palani, è stato insignito del Premio Speciale della Giuria. Il regista indiano è stato premiato al TIFF anche nel 2021, per il suo film d’esordio “Pebbles”. Sempre al Gala del TIFF, Sebastián Quebrada ha ricevuto il premio alla migliore regia per il film “The Other Son”. Il premio alla migliore interpretazione è andato all’attore iraniano Hasan Pourshirazi per il film “The Old Bachelor”, mentre il premio per il lungometraggio, nell’ambito delle Giornate del Cinema Romeno, è andato a “Dismissed” diretto da Horia Cucuta e George ve Ganćaard.

    Teatro – Giunto alla 31esima edizione, il Festival Internazionale del Teatro di Sibiu, nella Romania centrale propone oggi, nel terzo giorno, spettacoli teatrali, musicali, circensi e mostre, tra cui „Gospel e grazia”, nella sezione musica, alla Chiesa delle Orsoline, o il concerto d’organo tenuto da Stefan Donner. Agli amanti del teatro, il festival propone, tra l’altro, “Scandalo dietro le quinte” o “Viaggiatori tra i ricordi”, mentre nella sezione circo, lo spettacolo “Strani e colorati” e “Un Sisifo contemporaneo”. Secondo gli organizzatori, nei 10 giorni del festival sono previsti 830 eventi, che riuniranno oltre 5.000 artisti da 82 paesi.

    Euro 2024 – La Romania ha perso per 2-0 contro il Belgio ieri sera a Colonia, ma resta in testa al girone più equilibrato degli Europei di calcio. Romania, Belgio, Slovacchia e Ucraina hanno tutte tre punti prima dell’ultima fase del Gruppo E, con differenza reti +1 per i romeni e i belgi. La squadra romena giocherà mercoledì a Francoforte contro la Slovacchia per la qualificazione agli ottavi di finale. Nelle fasi superiori della competizione proseguiranno le prime due squadre di ogni girone e le migliori quattro dei terzi posti.

     

  • 23.06.2024

    23.06.2024

    Pentecoste – I cristiani ortodossi, confessione maggioritaria in Romania, e i greco-cattolici celebrano oggi la Discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli di Gesù Cristo. Dal punto di vista religioso, le Pentecoste rappresentano la fondazione della Chiesa cristiana, 50 giorni dopo la Resurrezione del Signore e 10 giorni dopo l’Ascensione. I fedeli ricordano il momento quando lo Spirito Santo diede ai 12 apostoli il dono di predicare in lingue che non avevano mai parlato. Quasi 3.000 persone si battezzarono allora, fondando la prima comunità cristiana. Così è nata la Chiesa dei credenti in Gesù Cristo, battezzati nel nome della Santissima Trinità.

    Visa Waiver – La Romania ha compiuto dei progressi per essere inclusa nel programma Visa Waiver degli Stati Uniti, ha dichiarato a Radio Romania il capo della diplomazia di Bucarest, Luminiţa Odobescu, che ha concluso una visita a Washington. “Ci sono dei progressi sostanziali nella componente legislativa. In pratica, gli atti legislativi sono già stati adottati dalla parte romena, ma anche per quanto riguarda il rinnovo dei visti, in modo da ridurre il tasso di rifiuto al di sotto del 3%. Colgo questa opportunità per richiedere ulteriore supporto per il rinnovo dei visti, perché abbiamo bisogno del maggior numero possibile di visti approvati. Abbiamo ancora da lavorare e speriamo di raggiungere questo obiettivo il prima possibile”, ha dichiarato la ministra. A Washington il capo della diplomazia romena ha avuto diversi incontri con alte cariche americane, tra cui il segretario di stato, Antony Blinken.

    Migrazione – 11 migranti provenienti da Bangladesh, Siria, Etiopia ed Egitto che hanno tentato di attraversare illegalmente il confine con l’Ungheria, sono stati fermati dalla Polizia di frontiera romena. I migranti erano nascosti in rulli metallici trasportati da un TIR guidato da un cittadino turco. I viaggiatori clandestini, di età comprese tra i 15 e i 40 anni, che intendevano arrivare illegalmente nell’Area Schengen, sono indagati per tentato attraversamento fraudolento del confine di stato, mentre il conducente per traffico di migranti.

    UE – La prossima settimana, l’Unione Europea aprirà i negoziati di adesione con la Repubblica di Moldova e l’Ucraina. La presidenza belga del Consiglio dell’Unione ha annunciato che questo momento storico avverrà il 25 giugno e che successivamente i percorsi di adesione dei due Paesi verranno valutati separatamente. Il Consiglio dell’Unione riunisce i 27 Stati membri, che hanno già approvato i quadri di negoziazione e di adesione per i due paesi. Chisinau e Kiev hanno presentato le loro candidature poco dopo l’invasione russa in Ucraina.

    Euro 2024 – La Romania ha perso per 2-0 contro il Belgio ieri sera a Colonia, ma resta in testa al girone più equilibrato degli Europei di calcio. Romania, Belgio, Slovacchia e Ucraina hanno tutte tre punti prima dell’ultima fase del Gruppo E, con differenza reti +1 per i romeni e i belgi. La squadra romena giocherà mercoledì a Francoforte contro la Slovacchia per la qualificazione agli ottavi di finale. Nelle fasi superiori della competizione proseguiranno le prime due squadre di ogni girone e le migliori quattro dei terzi posti.

    Teatro – Giunto alla 31esima edizione, il Festival Internazionale del Teatro di Sibiu, nella Romania centrale propone oggi, nel terzo giorno, spettacoli teatrali, musicali, circensi e mostre, tra cui „Gospel e grazia”, nella sezione musica, alla Chiesa delle Orsoline, o il concerto d’organo tenuto da Stefan Donner. Agli amanti del teatro, il festival propone, tra l’altro, “Scandalo dietro le quinte” o “Viaggiatori tra i ricordi”, mentre nella sezione circo, lo spettacolo “Strani e colorati” e “Un Sisifo contemporaneo”. Secondo gli organizzatori, nei 10 giorni del festival sono previsti 830 eventi, che riuniranno oltre 5.000 artisti da 82 paesi.

    TIFF – Il grande vincitore del Transylvania International Film Festival quest’anno è la pellicola indiana “Girls Will Be Girls” di Shuchi Talati, che parla di cosa significa essere donna in un sistema oppressivo. Un altro film indiano, “The Adamant Girl”, diretto da Vinothraj Palani, è stato insignito del Premio Speciale della Giuria. Il regista indiano è stato premiato al TIFF anche nel 2021, per il suo film d’esordio “Pebbles”. Sempre al Gala del TIFF, Sebastián Quebrada ha ricevuto il premio alla migliore regia per il film “The Other Son”. Il premio alla migliore interpretazione è andato all’attore iraniano Hasan Pourshirazi per il film “The Old Bachelor”, mentre il premio per il lungometraggio, nell’ambito delle Giornate del Cinema Romeno, è andato a “Dismissed” diretto da Horia Cucuta e George ve Ganćaard.

    Guinness dei Primati – La comunità dei romeni di Norimberga, in Germania, presenta, oggi, la cintura romena più lunga del mondo, per essere inserire nel Guinness dei Primati. L’iniziativa è stata lanciata alla fine di febbraio e da allora più di 1.000 romeni da tutto il mondo hanno aderito al progetto e hanno realizzato pezzi della cintura che oggi sono uniti insieme. In ogni segmento c’è un modello della zona di provenienza dei partecipanti, ha precisato a Radio Romania la coordinatrice del Centro culturale romeno-moldo-tedesco di Norimberga, Ionela van Rees-Zota. “Abbiamo una persona o un’associazione da quasi ogni provincia della Romania. Abbiamo persone provenienti da tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda alla Repubblica di Moldova e dalla Norvegia all’Asia”, ha spiegato Ionela van Rees-Zota.

     

     

  • Cooperazione Romania – Baviera

    Cooperazione Romania – Baviera

    Sosteniamo l’adesione a pieno titolo della Romania all’Area Schengen. Così il primo ministro bavarese, Markus Soder, incontrando il premier romeno Marcel Ciolacu, il quale ha effettuato lunedì e martedì una visita ufficiale a Monaco di Baviera, accompagnato da una delegazione ministeriale. Markus Soder ha valutato che ci sono dei reali progressi compiuti dalle autorità di Bucarest.

    “Vediamo i progressi in Romania, gli aspetti di sicurezza. Sosteniamo la Romania nel suo processo di adesione a pieno titolo allo spazio Schengen. La collaborazione con Europol, così come la lotta alla corruzione, hanno registrato notevoli progressi e le autorità collaborano molto bene. Dal Ministero degli Interni bavarese abbiamo informazioni molto importanti e buone. Per questo è molto importante che la Romania possa entrare a pieno titolo nell’area Schengen”, ha dichiarato Markus Soder.

    A Monaco di Baviera si è svolta anche la prima riunione congiunta dei governi romeno e bavarese, nel corso della quale sono stati discussi temi riguardanti il rafforzamento della cooperazione bilaterale economica, sociale e di sicurezza. Le due parti hanno firmato un memorandum in materia di imprenditoria, PMI e start-up. Tra i lander tedeschi, la Baviera rappresenta il più importante investitore e partner commerciale della Romania, con un volume dell’interscambio pari a 8,3 miliardi di euro alla fine dello scorso anno.

    Il premier Marcel Ciolacu auspica che le grandi aziende bavaresi investano in Romania. “Vogliamo che le grandi aziende con sede in Baviera nei settori automobilistico, ingegneristico e aerospaziale investano in Romania. Abbiamo uno dei tassi di crescita più alti d’Europa”, ha dichiarato Marcel Ciolacu.

    Anche il primo ministro bavarese ha insistito sull’intensificazione delle relazioni economiche bilaterali, precisando che uno dei settori a cui occorre prestare maggiore attenzione è quello dell’industria della difesa. D’altronde, i colloqui tra Marcel Ciolacu e Markus Soder sono stati incentrati sulla situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero, alla luce del conflitto militare in Ucraina. Marcel Ciolacu ha ribadito l’appoggio della Romania allo stato confinante e l’intenzione di Bucarest di contribuire attivamente al processo di ricostruzione.

    Nel corso dei colloqui, sono stati affrontati anche aspetti riguardanti l’allargamento dell’UE. “Abbiamo ribadito il nostro fermo sostegno al futuro europeo dei partner dei Balcani occidentali, nonché della Repubblica di Moldova e dell’Ucraina, sulla base dei propri meriti dei candidati nei processi di riforma. Allo stesso tempo, ho espresso l’apprezzamento della Romania per gli sforzi attivi delle autorità di Chişinău per attuare le riforme necessarie, e ho sottolineato il fatto che continueremo a sostenere fermamente e ampiamente la Repubblica di Moldova per avanzare sulla via dell’integrazione europea”, ha sottolineato il premier Marcel Ciolacu.

    L’agenda ha incluso anche un incontro con i rappresentanti della comunità romena della regione. “La Romania è importante anche perché in Baviera vivono più di 213.000 cittadini romeni e sono la comunità più grande. (…) Recano il loro contributo in Baviera e siamo molto felici che siano qui”, ha concluso Markus Soder.

  • 17.06.2024 (aggiornamento)

    17.06.2024 (aggiornamento)

    Euro 2024 – Nel primo incontro agli Europei di calcio in corso Germania, la Romania ha ottenuto una vittoria convincente per 3-0 contro l’Ucraina. Le reti sono state segnate da Nicolae Stanciu, Razvan Marin e Denis Dragus. La nazionale romena fa parte del girone E, e affronterà anche il Belgio, il 22 giugno a Colonia, e la Slovacchia, il 26 giugno a Francoforte. Per la nazionale romena, si tratta della sesta partecipazione a un Campionato Europeo, dopo le edizioni del 1984, 1996, 2000, 2008 e 2016. Agli Euro 2024, la Romania è rappresentata anche da una brigata di arbitri, composta da Istvan Kovacs (arbitro centrale), due guardalinee e un rappresentante VAR (sistema di assistenza video).

     

    Romania-Germania – Il premier romeno, Marcel Ciolacu, ha iniziato una visita ufficiale di due giorni in Germania, nel land della Baviera. In ocassione del 25/o anniversario delle relazioni romeno-bavaresi, il premier coordinerà domani, insieme al primo ministro Markus Soder, la prima riunione governativa congiunta Romania-Baviera. Sul tavolo, questioni di politica estera ed europea, sicurezza, cooperazione in materia di affari interni, affari sociali e lavoro. “La dimensione economica è un pilastro della nostra collaborazione. Tra gli stati tedeschi, la Baviera rappresenta il più importante investitore e partner commerciale della Romania, con un interscambio di oltre 8 miliardi di euro”, ha sottolineato il premier Ciolacu. “Vogliamo che le grandi aziende bavaresi dell’industria automobilistica, ingegneristica e aerospaziale investano in Romania”, ha affermato il primo ministro romeno. I romeni rappresentano la più cospicua comunità straniera in Baviera. Secondo i dati ufficiali, 213.000 cittadini romeni sono residenti nel land tedesco.

     

    Senato – Il Senato romeno ha celebrato, in una riunione solenne, 160 anni di esistenza. Attuali ed ex leader dell’istituzione hanno evocato la sua importanza e il suo ruolo nello sviluppo dello Stato e della democrazia romena. Il presidente del Senato, Nicolae Ciucă, ha sottolineato che una democrazia è forte quanto il suo Parlamento. “Nel contempo, un parlamento forte è un parlamento che gode della fiducia del popolo. Mentre la fiducia delle persone è il fondamento che determina la stabilità di un regime politico”, ha sottolineato Ciucă. Dal canto suo, il presidente ad interim della Camera dei Deputati, Alfred Simonis, ha rilevato il ruolo del Senato nel rafforzamento della democrazia romena.

     

    Industria – Nei primi quattro mesi dell’anno, il fatturato dell’industria romena è aumentato di oltre il 7%, rispetto allo stesso periodo del 2023. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, l’incremento è dovuto principalmente al settore dei beni d’investimento, dove l’aumento del fatturato è stato superiore al 13%. Questo settore include anche la produzione di armi e di munizioni. L’industria energetica e la produzione alimentare hanno registrato un  aumento inferiore, rispettivamente del 3 e del 4%. Nello stesso periodo, gli ordinativi dell’industria manifatturiera sui mercati nazionali ed esteri sono aumentati del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

     

    Salario minimo – Il Governo di Bucarest esamina questa settimana il ddl sull’introduzione del salario minimo europeo in Romania. Il documento intende trasporre nella legislazione nazionale la direttiva europea in base alla quale il salario minimo in un Paese deve rappresentare almeno il 50% del reddito medio. Attualmente,  in Romania, il salario minimo lordo è di 3.300 lei (660 euro), valore che salirà a 3.700 lei (740 euro) a partire dal 1° luglio.

  • Europa, focus sull’Ucraina

    Europa, focus sull’Ucraina

    La Russia è e rimarrà la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza della NATO, e gli alleati lavoreranno su una strategia per contestare, costringere e contrastare la Russia, anche limitando la capacità di Mosca di ricostituire l’esercito. È questo il messaggio trasmesso ieri dai copresidenti del Summit B9 ospitato dalla capitale lettone Riga. Il vertice è stato presieduto dal capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, dal presidente della Polonia, Andrzej Duda, e dal presidente della Lettonia, Edgars Rinkevics.

    “Rimaniamo fermi nei nostri sforzi per sostenere la pressione internazionale sulla Russia, anche attraverso sanzioni e altre misure, quanto tempo la Russia continuerà le sue politiche e azioni ostili, comprese flagranti violazioni del diritto internazionale”, si legge nella dichiarazione congiunta firmata dalle tre massime cariche. Allo stesso tempo, essi hanno ribadito l’incrollabile sostegno all’Ucraina “indipendente e sovrana”. Il capo dello stato romeno ha precisato che per la Romania è importante che la postura di deterrenza della NATO sia molto forte e che la capacità di difesa sia totale.

    “La Romania sostiene l’Ucraina, la Romania è con la NATO, con l’Ucraina, insieme agli altri alleati della NATO, finché sarà necessario”, ha sottolineato Klaus Iohannis. In questo contesto, ha annunciato che, la prossima settimana, il Consiglio Supremo di Difesa discuterà se la Romania darà o meno all’Ucraina un sistema militare Patriot. L’amministrazione Biden ha chiesto agli stati europei membri della NATO, che dispongono di questo tipo di sistemi, di valutare la possibilità di donarne alcuni all’Ucraina. La Germania ha già annunciato che ne darà uno a Kiev.

    Lo scorso mese, Klaus Iohannis ha dichiarato, in riferimento alla possibile cessione di una batteria Patriot, che non accetta che il paese rimanga senza difesa antimissile e che, quindi, se la Romania cede qualcosa, dovrà ricevere qualcosa in cambio. A Berlino, gli alleati occidentali riuniti alla Conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina, hanno promesso sostegno, ma occorre stabilire soluzioni concrete. Una sarebbe quella di stimolare gli investimenti in Ucraina.

    Finora la Commissione Europea ha annunciato degli accordi con varie banche per 1,4 miliardi di euro e un pacchetto di assistenza da 1,9 miliardi. L’Italia ha annunciato 140 milioni di euro. La Germania e l’Ucraina hanno firmato una dichiarazione di intenti sul sostegno a Kiev dopo la guerra. Il cancelliere Olaf Scholz ha promesso all’Ucraina sistemi IRIS-T, missili e munizioni nei prossimi mesi, oltre a 100 missili Patriot, in un’iniziativa congiunta con la Danimarca, i Paesi Bassi e la Norvegia.

    Anche la Romania offre aiuto. Presente alla conferenza di Berlino, il capo della diplomazia romena, Luminița Odobescu, ha dichiarato che Bucarest sostiene l’Ucraina con l’elettricità e lavora per migliorare l’interconnessione. La ministra ha precisato che Bucarest ha un approccio regionale, che comprende anche la Repubblica di Moldova.

  • Cooperazione con i paesi dei Balcani

    Cooperazione con i paesi dei Balcani

    La cooperazione bilaterale e regionale è stato uno dei temi discussi con le autorità di Bucarest da tre ministri dei Balcani che si sono recati in visite ufficiali in Romania nei giorni scorsi. Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha ricevuto ieri il ministro degli Esteri della Bosnia ed Erzegovina, Elmedin Konakovic. Iohannis ha accolto con grande favore l’apprezzamento di cui godono i militari romeni che partecipano all’operazione EUFOR ALTHEA dell’Unione Europea in Bosnia ed Erzegovina. La Romania è uno dei principali contributori alla garanzia di un clima sicuro e stabile nei Balcani occidentali.

    Klaus Iohannis ha riconfermato il costante sostegno di Bucarest al percorso europeo ed euro-atlantico dei Balcani occidentali, nonché alla garanzia della sicurezza e della stabilità della regione. Alla luce della decisione presa a marzo dal Consiglio Europeo sulla luce verde all’apertura dei negoziati di adesione, Iohannis ha incoraggiato la Bosnia-Erzegovina a portare avanti “con un atteggiamento attivo e determinato, nello spirito dei valori europei, le riforme necessarie, comprese quelle riguardanti il consolidamento dello stato di diritto e la garanzia dei diritti fondamentali”.

    Sempre ieri, la ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, ha discusso a Bucarest con il suo omologo albanese, Igli Hasani, del sostegno al cammino europeo del paese dei Balcani occidentali, sottolineando la disponibilità della Romania allo scambio di competenze in questo campo. Inoltre, Luminița Odobescu ha menzionato l’accordo bilaterale sulla sicurezza sociale e l’avvio dei voli diretti Bucarest-Tirana. Allo stesso tempo, ha sottolineato “l’importanza che la Romania attribuisce all’identità etnica, culturale e linguistica della minoranza nazionale aromena in Albania”.

    I due ministri hanno firmato un Memorandum d’intesa sulla formazione diplomatica, che fornisce un quadro aggiuntivo per lo scambio di expertise nel settore. Da parte sua, il ministro degli Esteri albanese, Igli Hasani, ha ricordato che la Romania e l’Albania sono membri della NATO e partner nel percorso dell’integrazione europea. Inoltre, ha sottolineato che il tema dell’integrazione europea è “un pilastro importante” delle relazioni bilaterali.

    All’inizio della settimana, Luminița Odobescu ha svolto consultazioni anche con il suo omologo montenegrino, Filip Ivanović, sottolineando che la Romania è e resterà un sostenitore dell’adesione di questo paese all’Unione Europea. Luminița Odobescu ha valutato che i Balcani occidentali sono una regione di importanza strategica, dove gli sviluppi politici e di sicurezza hanno implicazioni dirette sulla sicurezza e la prosperità dell’intera Europa. I due ministri hanno firmato il piano d’azione sulla cooperazione nel periodo 2024-2025. “Il Montenegro e la Romania hanno tradizionali relazioni amichevoli e si impegnano a svilupparle in futuro attraverso un continuo progresso”, ha dichiarato da parte sua Filip Ivanović.

  • L’UE e la regione del Mar Nero

    L’UE e la regione del Mar Nero

    “L’approccio strategico dell’UE verso la regione del Mar Nero deve includere anche il sostegno agli stati della regione che si trovano ad affrontare le minacce ibride e le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, incontrando ieri il capo ad interim della Rappresentanza della Commissione Europea in Romania, Mara Roman. Un comunicato stampa del competente Ministero indica che gli sviluppi europei nel campo della difesa e le prospettive di Bucarest in questo contesto sono stati i principali argomenti di discussione tra le due autorità.

    Angel Tîlvăr e Mara Roman hanno discusso anche del ruolo dell’Unione Europea nel sostenere l’Ucraina e la Repubblica di Moldova, confinanti con la Romania. In questa occasione, il ministro della Difesa ha sottolineato il sostegno offerto da Bucarest ai due stati, sia in termini di sforzi di integrazione europea che di consolidamento della resilienza. Angel Tîlvăr e Mara Roman si sono riferiti anche alle principali iniziative e strumenti europei rilevanti nel campo della difesa, quali il Fondo europeo per la difesa, la mobilità militare, la strategia europea sull’industria della difesa, nonchè la necessità di consolidare la base tecnologica e industriale nel campo della difesa.

    “È importante che l’industria europea della difesa si sviluppi in un modo geograficamente equilibrato e che le piccole e medie imprese, così come le start-up di tutta Europa, siano integrate nell’ecosistema industriale”, ha precisato Angel Tîlvăr. Inoltre, aggiunge il ministro, “la cooperazione UE-NATO su questo tema è essenziale per utilizzare il potenziale degli strumenti che le due organizzazioni hanno a disposizione”. Stando al comunicato, l’incontro ha evidenziato il ruolo sempre più importante della Commissione Europea nell’appoggiare gli stati membri in termini di sicurezza e difesa, essendo sostenuta la necessità di continuare lo sviluppo sinergico delle relazioni UE-NATO.

    D’altronde, nel corso di un forum specializzato svoltosi lo scorso mese a Bucarest, il capo della diplomazia, Luminița Odobescu, dichiarava che il Mar Nero è essenziale dal punto di vista della sicurezza e della connettività per l’Europa e che è necessario essere un mare aperto e libero. “Quando pensiamo al Mar Nero, parliamo di due parole chiave: sicurezza e connettività”, ha precisato Luminița Odobescu.

    La ministra ha anche sottolineato che la Romania contribuisce alla sicurezza nel Mar Nero attraverso azioni nazionali, bilaterali, ma anche attraverso progetti e formati di cooperazione regionale, nonché attraverso azioni a livello dell’UE e della NATO. “Ripristinare la pace e la sicurezza nel Mar Nero è essenziale per la sicurezza di tutti noi”, ha puntualizzato Luminița Odobescu. La stessa idea è stata espressa ripetutamente da autorità europee, sottolineando l’impegno comune a mantenere la stabilità e la sicurezza in quest’area di notevole importanza strategica.

  • Luce verde dall’UE alla legge Net-Zero

    Luce verde dall’UE alla legge Net-Zero

    Il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno adottato la forma finale della legge sull’industria a emissioni zero, che offre vantaggi per gli investimenti nelle tecnologie pulite. Si tratta anche dei metodi di cattura del biossido di carbonio, e le aziende del settore della produzione di petrolio e gas, comprese quelle romene, hanno obblighi, ma anche opportunità di investimento. La legge sull’industria a emissioni zero prevede incentivi per tutti gli investimenti in tecnologie pulite e, allo stesso tempo, è volta a ridurre l’uso e la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili.

    Attraverso questo documento, l’Unione si propone che, entro il 2030, almeno il 40% della produzione di tecnologie pulite di cui avrà bisogno, avvenga sul territorio comunitario. Tra i vantaggi offerti all’industria di questo tipo si annoverano la semplificazione della legislazione sugli investimenti e termini più brevi per ottenere approvazioni o autorizzazioni. D’altro canto, gli stati membri potranno concedere regimi di finanziamento preferenziali per investimenti in tecnologie pulite e un migliore accesso al mercato. Inoltre, potranno introdurre nuovi criteri nelle aste pubbliche per favorire le tecnologie pulite: fotovoltaico, eolico, pompe di calore, idrogeno, nucleare o industria delle batterie.

    Per ridurre le emissioni, la legge prevede anche progetti di stoccaggio del biossido di carbonio, e le aziende europee che producono petrolio e gas hanno obblighi molto chiari nel garantire questi depositi per l’iniezione. L’obiettivo è di 50 milioni di tonnellate di biossido di carbonio in questi depositi entro il 2030. Siccome la Romania è il secondo produttore europeo, le aziende nazionali hanno l’obbligo di mettere a disposizione depositi per nove milioni di metri cubi. Le compagnie Romgaz e Petrom sono insoddisfatte, ma non di questo obbligo, bensì del fatto che sono costrette a investire nell’iniezione prima di trovare clienti per questo servizio.

    Secondo il più recente Eurobarometro, gli europei continuano a esprimere un elevato livello di preoccupazione per l’ambiente, considerandolo una questione che li riguarda personalmente. Più di tre quarti degli europei affermano che le questioni ambientali hanno un impatto diretto sulla loro vita quotidiana e sulla loro salute. Inoltre, più di quattro intervistati su cinque concordano sul fatto che la legislazione ambientale dell’UE è necessaria per proteggere l’ambiente nel loro paese.

    I cittadini sono preoccupati anche per i costi dell’inquinamento. Il 92% degli europei ritiene che le imprese dovrebbero farsi carico dei costi legati alla bonifica ambientale, mentre il 74% concorda sul fatto che questo sia il compito delle autorità pubbliche. Il sondaggio indica anche le preoccupazioni dei cittadini riguardo all’inquinamento e alla scarsità d’acqua, il loro sostegno all’economia circolare e al ripristino della natura, nonché la loro consapevolezza dell’impatto delle sostanze chimiche dannose.

  • La Romania e la diplomazia europea

    La Romania e la diplomazia europea

    La guerra avviata dalla Russia contro l’Ucraina domina, salvo rare eccezioni, le riunioni dei paesi membri dell’Unione Europea a livello dei ministri degli Esteri. È stato anche il caso del Consiglio Affari Esteri svoltosi ieri a Bruxelles. Il capo della diplomazia di Bucarest, Luminiţa Odobescu, ha sottolineato l’importanza della rapida fornitura di assistenza militare all’Ucraina, insieme alla veloce adozione del nuovo pacchetto di sanzioni – il 14° – contro la Russia. La ministra romena ha anche espresso sostegno alla creazione di un nuovo regime di sanzioni per le azioni ibride della Russia.

     

    Luminiţa Odobescu ha condannato le recenti sfide inaccettabili rivolte ad alcuni stati membri dell’Unione Europea nella regione del Mar Baltico, esprimendo la solidarietà della Romania. Il capo della diplomazia romena ha attirato l’attenzione anche sugli attacchi ibridi della Russia contro la Repubblica di Moldova, che generano vulnerabilità, alla luce dei processi elettorali in questo paese. Luminiţa Odobescu ha sottolineato la necessità di continuare e rafforzare il sostegno all’Ucraina e ha condannato gli attacchi intensi e ripetuti della Russia contro le infrastrutture civili ed energetiche del paese confinante. Bucarest, ha detto, ha offerto un sostegno sostanziale all’Ucraina nel campo dell’energia ed è disposta a continuare a farlo.

     

    Il ministro Odobescu ha inoltre ribadito il sostegno della Romania al percorso europeo dell’Ucraina e della Repubblica di Moldova e all’organizzazione delle prime Conferenze Intergovernative entro fine giugno. Riguardo alla formula di pace del presidente Zelensky, il capo della diplomazia romena ha sottolineato l’importanza del coordinamento a livello europeo e con i partner globali per garantire il successo della Conferenza che si terrà in Svizzera a giugno.

     

    L’ordine del giorno del Consiglio Affari Esteri ha incluso anche gli sviluppi nel Medio Oriente. C’è stato anche uno scambio informale di opinioni tra i ministri europei con gli omologhi di Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Qatar, Emirati Arabi Uniti e con il segretario generale della Lega degli Stati Arabi. Il Ministro degli Esteri romeno ha accolto con favore il ruolo degli stati della regione nel mantenere la stabilità regionale e nel distendere la situazione di sicurezza e mediazione, nonché nel facilitare la fornitura di assistenza umanitaria urgente ai civili di Gaza.

     

    Luminiţa Odobescu ha sottolineato la necessità di risolvere la crisi nella regione continuando gli sforzi per il rilascio di tutti gli ostaggi, senza precondizioni, un cessate il fuoco, la fornitura di assistenza umanitaria complessiva e la ripresa del processo politico che porti ad una pace durevole, basata sulla soluzione dei due stati, in coordinamento con gli USA, la Gran Bretagna e i partner regionali. Il capo della diplomazia di Bucarest ha riconfermato il costante impegno della Romania per migliorare la situazione umanitaria e ha menzionato la fornitura di un nuovo trasporto di aiuti umanitari a Gaza attraverso il corridoio umanitario in Cipro.