Tag: Venezia

  • Venezia e l’Europa Orientale tra il tardo Medioevo e l’Età moderna, convegno di studi

    Venezia e l’Europa Orientale tra il tardo Medioevo e l’Età moderna, convegno di studi

    Venezia e lEuropa Orientale tra il tardo Medioevo e lEtà moderna: è il tema di un nuovo convegno di studi organizzato dal 12 al 13 aprile dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con il supporto dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest. Studiosi romeni e italiani presenteranno le proprie ricerche sullevoluzione dei rapporti tra la Serenissima e lEuropa Orientale dal XIII al XVIII secolo.



    Lungo il tempo, la Repubblica di Venezia ha svolto un ruolo particolarmente attivo in questarea del continente, i Principati romeni compresi. Sono di notorietà gli strettissimi rapporti tra la Serenissima e Stefano il Grande, principe della Moldavia dal 1457 al 1504, che Papa Sisto IV nominò “vero campione della fede cristiana”.



    Sul fronte danubiano, la Serenissima cercava un alleato in grado di affrontare e dirottare le truppe ottomane, che altrimenti venivano impiegate nella Dalmazia veneziana, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il vicedirettore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Cristian Luca. Venezia appoggiava militarmente la Moldavia per rafforzare le sue capacità di affrontare gli ottomani.



    Oltre alla collaborazione militare, cera anche una dimensione economica: Venezia acquistava dallEuropa centrale, Moldavia compresa, sia materie prime necessarie alle sue botteghe che prodotti alimentari, aggiunge il prof.univ. Cristian Luca.


  • Romania2019.eu: la Commissione Europea del Danubio, in mostra a Ispra

    Romania2019.eu: la Commissione Europea del Danubio, in mostra a Ispra

    La Commissione Europea del Danubio, unistituzione internazionale in terra romena: una mostra ospitata fino al 3 aprile dal Centro Comune di Ricerca di Ispra (The Joint Research Center) della Commissione Europea, per celebrare il semestre romeno di Presidenza del Consiglio dellUE. Uniniziativa dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con il supporto dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest, in partenariato con il Comitato romeno del JRC e in collaborazione con il Servizio Regionale di Galaţi dellArchivio Nazionale della Romania e lUniversità del Danubio Meridionale della città capoluogo dellomonima provincia.



    La Commissione Europea del Danubio venne istituita nel 1856, dopo la Guerra di Crimea, per garantire la libertà di navigazione e commercio sul fiume. La sua attività in terra romena fu legata essenzialmente alle città portuali di Sulina e Galaţi, dove listituzione ebbe le proprie sedi.



    La mostra di Ispra, aperta da lunedì al venerdì (ingresso libero), presenta al pubblico unampia e suggestiva selezione di riproduzioni ad alta definizione di fotografie e documenti depoca, che delineano il percorso cronologico della Commissione, evidenziando la sua importanza per lattività economica, ma anche culturale nelle città portuali danubiane romene, soprattutto quelle di Sulina e Galaţi, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il vicedirettore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof.univ. Cristian Luca.



    Un ambiente cosmopolita, in cui convivevano tante etnie e culture, che consentirono anche notevoli progressi economici nella zona, ma anche nellintero Vecchio Regno e successivamente, dopo il 1918, della Grande Romania.



    Il vicedirettore Cristian Luca invita inoltre il pubblico a scoprire larchitettura tradizionale romena allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Dal 25 marzo, la sua Galleria principale (Palazzo Correr – Cannaregio 2215) ospita la mostra di pittura “Edifici di architettura tradizionale romena” dellartista Augustin Lucici: 35 opere che offrono uno sguardo sui pittoreschi ambienti rurali nelle aree montane e submontane della Romania meridionale. Un ottimo suggerimento per una vacanza rilassante e rigenerante in mezzo alla natura!


    (foto Soundcloud: il vicedirettore dellIRCCU Venezia, prof.univ. Cristian Luca, al Centro di Ispra – fonte: facebook.com/ Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia)



  • “Il respiro delle forme”, la pittrice Laura Nicolae in mostra a Venezia

    “Il respiro delle forme”, la pittrice Laura Nicolae in mostra a Venezia

    Il respiro delle forme in un mix di influssi culturali che segnano la creazione della pittrice romena Laura Nicolae: una mostra d’arte contemporanea che sarà inaugurata il 15 febbraio, alle ore 17.00, presso la Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Cannaregio 2215). Il pubblico potrà ammirare alcune delle opere più rappresentative dell’artista che vive da 20 anni in Italia.



    Storico dell’arte, con una laurea conseguita presso l’Università di Padova, Laura Nicolae e si è dedicata parallelamente all’attività di pittrice, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nella sua scheda biografica. Affiliata all’Unione degli Artisti delle Arti Figurative di Romania, vanta numerose mostre personali e collettive in Italia, Perù, Giappone, Grecia e Germania. E’ autrice di illustrazioni per diverse case editrici e nel 2018 ha pubblicato il libro bilingue italiano/inglese Haiga a modo mio.



    In un’intervista a Radio Romania Internazionale, la pittrice ha parlato delle opere raccolte nella mostra Il respiro delle forme, ma anche della sua esperienza che abbina parecchi modelli culturali e del contatto con il paesaggio artistico italiano.




  • Giorno della Memoria: l’attrice Maia Morgenstern al Teatro Petrolini di Roma

    Giorno della Memoria: l’attrice Maia Morgenstern al Teatro Petrolini di Roma

    E’ con uno spettacolo di eccezione, che avrà come protagonista l’attrice Maia Morgenstern, che l’Accademia di Romania in Roma rende omaggio alla Giornata della Memoria. Il 27 gennaio, dalle ore 18:30, la famosa attrice romena di origine ebraica presenterà al Teatro Petrolini di Roma (Via Rubattino 5) il monologo teatrale Una lezione di buone maniere. L’evento è organizzato dall’Accademia di Romania, insieme al Teatro Ebraico Statale di Bucarest, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia e in partenariato con l’Associazione Culturale Propatria di Roma e il Teatro Petrolini. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Maggiori dettagli sul sito dell’Istituto Culturale Romeno – Accademia di Romania in Roma.

    Sempre in occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, dalle ore 17,00, la Sala conferenze dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Palazzo Correr, Cannaregio 2214), ospiterà la conferenza La cultura ebraica in Romania durante la Shoah. Sala Baraşeum – Teatro Ebraico, tenuta dalla dott.ssa Camelia Crăciun della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest. Anche qui l’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

  • Festa Nazionale e Centenario: Gian Luigi Zampieri dirige concerto a Venezia

    Festa Nazionale e Centenario: Gian Luigi Zampieri dirige concerto a Venezia

    Sarà un concerto straordinario dell’Orchestra da Camera della Filarmonica Oltenia di Craiova, diretta dal maestro Gian Luigi Zampieri, a celebrare a Venezia la Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre e il Centenario della Grande Unione.



    Il concerto, che si terrà il 30 novembre, dalle ore 17.30, presso il Teatro Arnaldo Momo di Venezia, è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con la Filarmonica Oltenia di Craiova e il Teatro Momo, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Per la notevole professionalità dei musicisti e del direttore d’orchestra, che godono di eccellente reputazione sia a livello nazionale che internazionale, nonché per la qualità e la rilevanza del repertorio, l’Orchestra da Camera della Filarmonica Oltenia di Craiova è anche in questa circostanza pregevole promotrice dei valori culturali romeni in Italia, dando il proprio contributo alla celebrazione della Festa Nazionale della Romania e al festeggiamento dell’evento carico di significato e di grande risonanza storica per tutti i romeni: il Centenario della Grande Unione, precisa in un comunicato l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Il repertorio include capolavori della musica classica romena, firmati da compositori celebri dell’Ottocento e del Novecento: Ciprian Porumbescu, George Enescu, Paul Constantinescu, Constantin Silvestri, Doru Popovici.



    In un’intervista a Radio Romania Internazionale prima del concerto, il direttore d’orchestra Gian Luigi Zampieri, la cui carriera artistica è profondamente legata alla Romania, si è detto orgoglioso di essere un romeno adottivo e di rappresentare il nostro Paese in Italia, in questo contesto straordinario del Centenario. (foto Soundcloud: www.facebook.com/gianluigizampieri/photos)




  • La poetessa Ruxandra Cesereanu al Bistrot del Venise

    La poetessa Ruxandra Cesereanu al Bistrot del Venise

    Il 17 ottobre, dalle ore 16:00, il raffinato Bistrot de Venise ospita l’incontro con la poetessa e scrittrice romena Ruxandra Cesereanu. Accanto al traduttore Giovanni Magliocco, Ruxandra Cesereanu presenterà il suo volume Venezia dalle vene viola che sta per uscire presso l’editrice Aracne.

    L’evento che ha come protagonisti Ruxandra Cesereanu e Giovanni Magliocco è il settimo incontro organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione col Bistrot de Venise, dopo le serate di poesia con Ion Mureşan (2014), Marta Petreu (2013), Matei Vişniec (2012), Ileana Mălăncioiu (2011), Mircea Dinescu (2010), e Nina Cassian (2009).

    Poetessa, scrittrice, saggista, giornalista, critico e storico letterario e cinematografico, Ruxandra Cesereanu insegna anche presso il Dipartimento di Letterature Comparate dell’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca. Ha firmato numerosi volumi di poesia e prosa, tra cui La zona viva, Oceano Schizoidiano, Coma, I Purgatori, La nascita dei desideri liquidi o Angelus, come ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia in un comunicato.

    Giovanni Magliocco è ricercatore di lingua e letteratura romena presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari. Le sue ricerche vertono sulla poesia romena moderna e contemporanea, sulla prosa fantastica e sulla letteratura romena francofona. Ha pubblicato studi sull’opera di Mihai Eminescu, Lucian Blaga, Panait Istrati, Ana Blandiana o Ruxandra Cesereanu. Ha tradotto in italiano La luce delle pietre di Dinu Flamand, e Coma di Ruxandra Cesereanu.

  • Nuovo concerto Enescu 60 a Venezia

    Nuovo concerto Enescu 60 a Venezia

    Dopo il concerto “Enescu: amore in sepia” presentato a febbraio a Venezia dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu, il 21 marzo tocca al giovane Matei Bucur Mihaescu un Enescu 60 bis nella Serenissima. Il giovane pianista e compositore si esibirà il 21 marzo a Palazzo Albrizzi, in un concerto organizzato dall’Istittuo Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in partenariato con l’Associazione culturale italo-tedesca.



    Noto anche come la “Bacchetta magica della musica classica romena contemporanea”, Matei Bucur Mihaescu, che studia presso l’Università Nazionale di Musica di Bucarest, è pianista, compositore e direttore d’orchestra e, a soli 20 anni, vanta numerosi riconoscimenti. A Venezia eseguirà brani di Enescu, accanto a musiche firmate da lui stesso.



    Il concerto rientra nella serie di eventi volti a promuovere l’opera del grande violinista, compositore e direttore d’orchestra George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, come ha spiegato il responsabile del progetto Mihai Stan, dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



  • Nuovo concerto Enescu 60 a Venezia

    Nuovo concerto Enescu 60 a Venezia

    Dopo il concerto “Enescu: amore in sepia” presentato a febbraio a Venezia dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu, il 21 marzo tocca al giovane Matei Bucur Mihaescu un Enescu 60 bis nella Serenissima. Il giovane pianista e compositore si esibirà il 21 marzo a Palazzo Albrizzi, in un concerto organizzato dall’Istittuo Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in partenariato con l’Associazione culturale italo-tedesca.



    Noto anche come la “Bacchetta magica della musica classica romena contemporanea”, Matei Bucur Mihaescu, che studia presso l’Università Nazionale di Musica di Bucarest, è pianista, compositore e direttore d’orchestra e, a soli 20 anni, vanta numerosi riconoscimenti. A Venezia eseguirà brani di Enescu, accanto a musiche firmate da lui stesso.



    Il concerto rientra nella serie di eventi volti a promuovere l’opera del grande violinista, compositore e direttore d’orchestra George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, come ha spiegato il responsabile del progetto Mihai Stan, dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.




  • Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Il 14 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico al concerto “ENESCU 60 — Enescu: l’amore in sepia”, tenuto dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu. In programma opere del grande musicista romeno George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, accanto a brani di Arcangelo Corelli ed Ernest Chausson. L’evento, organizzato in partenariato con l’Ateneo Veneto, rientra nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia (http://www.carnevale.venezia.it/event/enescu-lamore-in-sepia/), come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il responsabile del progetto Mihai Stan, dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.



    Il violinista Vlad Maistorovici, che vanta tanti riconoscimenti, ha tenuto numerosi concerti in Inghilterra Francia, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Italia, Croazia, Romania, Russia, Israele, Stati Uniti, Brasile, insieme all’Orchestra da Camera dell’Unione Europea, l’Orchestra da Camera di Losanna, South Bank Sinfonia di Londra, l’Orchestra da Camera di Radio Romania. Ha collaborato con musicisti importanti, tra cui Pierre Amoyal, Bruno Canino, Dora Schwartzberg, Jeremy Menuhin, Ivry Gitlis o Gordan Nikolich. Nel 2003 ha vinto il Gran Premio del Concorso Internazionale George Enescu a Bucarest. La sua musica è stata eseguita e registrata da orchestre importanti come London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, European Union Chamber Orchestra, Britten-Pears Orchestra.



    Ambasciatrice della cultura romena all’estero e premiata per il suo contributo alle relazioni romeno-britanniche, la pianista Diana Ionescu è considerata una delle più affascinanti interpreti della sua generazione. Vanta numerosi riconoscimenti vinti nei concorsi internazionali, tra cui il I° Premio al Concorso “George Enescu”, Bucarest 2001, o il Premio “Alexis Weissenberg”, The Glass Sellers Trophy, Londra 2010, come anche le straordinarie partecipazioni nell’ambito di grandi festival (George Enescu 2001, Verbier Festival 2006, Progetto Martha Argerich 2008, St Prex Classics 2010-2011). Durante gli studi presso la Guildhall School of Music and Drama, con Joan Havill e Ronan OHora, ha tenuto numerosi concerti in Gran Bretagna, su palcoscenici di prestigio come Wigmore Hall, Barbican Hall, Queen Elizabeth Hall, Purcell Room, LSO St Lukes, St Martin-in-the-Fields, CBSO Birmingham, Covent Garden. Le sue collaborazioni con musicisti come Belcea Quartet, Transylvan Quartet, il violinista e compositore Vlad Maistorovici, il soprano Teodora Gheorghiu, e con orchestre famose — Orchestra Nazionale di Radio Romania, Orchestra della Filarmonica di Bucarest, Guildhall School Orchestra — hanno garantito l’altissimo livello dei suoi concerti e delle sue registrazioni. Nel 2011, le è stato conferito il “Diploma degli Ambasciatori” per il suo contributo al partenariato culturale romeno-britannico, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



  • Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Sarà il Teatro “Gong” di Sibiu a rappresentare la Romania alla VI° edizione del Carnevale Internazionale dei Ragazzi, in programma dal 7 al 17 febbraio presso l’Arsenale di Venezia. Lo spettacolo dedicato ai piccoli si intitola “Il Grillo quasi famoso”.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e il Teatro per Giovani e Ragazzi “Gong” di Sibiu, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Ispirato alla favola di Esopo, ripresa anche da Jean de La Fontaine, ladattamento appartenente a Florin Grigoraş, nella traduzione italiana di Alexandru Damian, intitolato “Il Grillo quasi famoso”, cambia il corso classico della favola ed il grillo (la cicala) diventa una superstar affrontando varie difficoltà e situazioni particolari, come ricorda l’Istituto di Venezia in un comunicato.



    Alexandru Damian, responsabile progetti arti visive dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha spiegato tutto in un collegamento con Radio Romania Internazionale.




  • Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Il 14 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico al concerto “ENESCU 60 — Enescu: l’amore in sepia”, tenuto dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu. In programma opere del grande musicista romeno George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, accanto a brani di Arcangelo Corelli ed Ernest Chausson. L’evento, organizzato in partenariato con l’Ateneo Veneto, rientra nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia (http://www.carnevale.venezia.it/event/enescu-lamore-in-sepia/), come precisa l’Istituto in un comunicato.



    Il violinista Vlad Maistorovici, che vanta tanti riconoscimenti, ha tenuto numerosi concerti in Inghilterra Francia, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Italia, Croazia, Romania, Russia, Israele, Stati Uniti, Brasile, insieme all’Orchestra da Camera dell’Unione Europea, l’Orchestra da Camera di Losanna, South Bank Sinfonia di Londra, l’Orchestra da Camera di Radio Romania. Ha collaborato con musicisti importanti, tra cui Pierre Amoyal, Bruno Canino, Dora Schwartzberg, Jeremy Menuhin, Ivry Gitlis o Gordan Nikolich. Nel 2003 ha vinto il Gran Premio del Concorso Internazionale George Enescu a Bucarest. La sua musica è stata eseguita e registrata da orchestre importanti come London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, European Union Chamber Orchestra, Britten-Pears Orchestra.



    Ambasciatrice della cultura romena all’estero e premiata per il suo contributo alle relazioni romeno-britanniche, la pianista Diana Ionescu è considerata una delle più affascinanti interpreti della sua generazione. Vanta numerosi riconoscimenti vinti nei concorsi internazionali, tra cui il I° Premio al Concorso “George Enescu”, Bucarest 2001, o il Premio “Alexis Weissenberg”, The Glass Sellers Trophy, Londra 2010, come anche le straordinarie partecipazioni nell’ambito di grandi festival (George Enescu 2001, Verbier Festival 2006, Progetto Martha Argerich 2008, St Prex Classics 2010-2011). Durante gli studi presso la Guildhall School of Music and Drama, con Joan Havill e Ronan OHora, ha tenuto numerosi concerti in Gran Bretagna, su palcoscenici di prestigio come Wigmore Hall, Barbican Hall, Queen Elizabeth Hall, Purcell Room, LSO St Lukes, St Martin-in-the-Fields, CBSO Birmingham, Covent Garden. Le sue collaborazioni con musicisti come Belcea Quartet, Transylvan Quartet, il violinista e compositore Vlad Maistorovici, il soprano Teodora Gheorghiu, e con orchestre famose — Orchestra Nazionale di Radio Romania, Orchestra della Filarmonica di Bucarest, Guildhall School Orchestra — hanno garantito l’altissimo livello dei suoi concerti e delle sue registrazioni. Nel 2011, le è stato conferito il “Diploma degli Ambasciatori” per il suo contributo al partenariato culturale romeno-britannico, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Sarà il Teatro “Gong” di Sibiu a rappresentare la Romania alla VI° edizione del Carnevale Internazionale dei Ragazzi, in programma dal 7 al 17 febbraio presso l’Arsenale di Venezia. Lo spettacolo dedicato ai piccoli si intitola “Il Grillo quasi famoso”.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e il Teatro per Giovani e Ragazzi “Gong” di Sibiu, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Ispirato alla favola di Esopo, ripresa anche da Jean de La Fontaine, ladattamento appartenente a Florin Grigoraş, nella traduzione italiana di Alexandru Damian, intitolato “Il Grillo quasi famoso”, cambia il corso classico della favola ed il grillo (la cicala) diventa una superstar affrontando varie difficoltà e situazioni particolari, come ricorda l’Istituto di Venezia in un comunicato.



    La morale della favola, rappresentata dalla compagnia di burattinai del Teatro “Gong” di Sibiu, è di conseguire la propria via e le proprie aspirazioni, poiché il lavoro e la condizione dellartista non sono mai facili ma offrono sempre soddisfazioni.



    Programma delle rappresentazioni, comunicato dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia:



    Domenica, 8 febbraio, con inizio performance ore 11.00


    Martedì, 10 febbraio, con inizio performance ore 14.30


    Mercoledì, 11 febbraio, con inizio performance ore 14.30


    Giovedì, 12 febbraio, con inizio performance ore 16.30


    Venerdì, 13 febbraio, con inizio performance ore 14.30

  • Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia inaugura il 2 febbraio, presso la Nuova Galleria, un’interessante mostra di “Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania”. L’evento è organizzato in collaborazione con il Museo Etnografico della Transilvania e l’Associazione Culturale “Zestrea”.



    L’abbigliamento tradizionale, utilizzato in Transilvania fino alla metà del XX° secolo, ha rispecchiato le identità etniche e territoriali delle varie aree culturali transilvane. Alcuni elementi dell’abbigliamento tradizionale si ritrovano anche nelle maschere, utilizzate soprattutto durante le feste invernali da tutte le etnie della Transilvania.



    Alexandru Damian, responsabile progetti arti visive presso l’Istituto Romeno di Venezia, ha offerto a Radio Romania Internazionale dei particolari su questa affascinante mostra che resterà aperta fino al 18 febbraio.



  • Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    Il 2 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico all’inaugurazione della mostra “Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania”. L’evento è organizzato in collaborazione con il Museo Etnografico della Transilvania e l’Associazione Culturale “Zestrea”.



    L’abbigliamento tradizionale della Transilvania fino alla metà del Novecento ha rispecchiato ottimamente le identità etniche e territoriali delle varie aree culturali della regione, con le proprie peculiarità storiche, economiche e sociali.



    Gli elementi dell’abbigliamento tradizionale sono integrati anche nel corredo delle maschere, caratteristiche durante le festività invernali — Natale e Capodanno – per tutte le etnie della Transilvania, come ricorda in un comunicato l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    La mostra resterà aperta dal 2 al 18 febbraio 2015, tra le fasce orarie 10.00–13.00 e 16.00–19.00. Dato che si svolge in contemporanea con il Carnevale, grazie al suo profilo, si integrerà ottimamente nel paesaggio culturale della città. L’ingresso è libero.

  • Fra neutralità e conflitto. L’Italia, la Romania e le Guerre Balcaniche

    Fra neutralità e conflitto. L’Italia, la Romania e le Guerre Balcaniche

    Il 22 gennaio, l’Università di Padova ospiterà la presentazione del volume “Fra neutralità e conflitto. L’Italia, la Romania e le Guerre Balcaniche”, a cura dei docenti Antonio D’Alessandri dell’Università Roma Tre e Rudolf Dinu, direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Venezia, in collaborazione con le Università di Padova e Roma Tre, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Studi del Sud-est europeo (AISSEE). Il volume è uscito presso la Società Editrice Dante Alighieri di Roma, nella collana “Biblioteca della Nuova Rivista Storica”.



    L’evento rientra nella serie di manifestazioni accademiche destinate a continuare le commemorazioni del centenario della Grande Guerra, ma anche a celebrare l’anniversario della Piccola Unione del gennaio 1859, quando le regioni storiche della Valacchia e e della Moldavia formavano un’unica entità politico-amministrativa: la Romania.



    In un’intervista a Radio Romania Internazionale, il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Rudolf Dinu, ha presentato il volume e ha fatto riferimento ai rapporti Bucarest — Roma nel contesto storico che ha preceduto la prima Guerra mondiale.