Politica – Il Parlamento bicamerale di Bucarest ha bocciato la mozione di sfiducia inoltrata dalle opposizioni sovraniste AUR, S.O.S Romania e POT contro il governo PSD-PNL-UDMR, guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu. Sono stati contati 147 voti favorevoli e uno contrario. Il documento non è stato votato dai parlamentari della maggioranza e dai rappresentanti dell’USR (opposizione dichiarata filoeuropea). Per la rimozione del governo sarebbero stati necessari 233 voti favorevoli. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che, con questa iniziativa, i firmatari hanno voluto creare caos, in momenti nei quali i romeni aspettano impegno e responsabilità da parte delle autorità dello stato. Dal canto loro, i promotori della sfiducia hanno lanciato una serie di accuse contro il primo ministro, tra cui l’inosservanza del programma di governo o il modo in cui sono state organizzate le elezioni dell’anno scorso. Secondo la Costituzione, una volta bocciata, i deputati e i senatori che l’hanno firmata non possono più proporre una nuova sfiducia nella stessa sessione parlamentare.
Autorità Elettorale Permanente – La plenaria del Parlamento di Bucarest ha deciso la revoca dall’incarico del presidente dell’Autorità Elettorale Permanente, Toni Greblă. A favore hanno votato 267 parlamentari, 56 sono stati contrari, mentre 71 si sono astenuti. Le commissioni giuridiche delle due camere avevano presentato in precedenza un rapporto sull’adozione della richiesta di rimozione dall’incarico di Grebla. Secondo la sollecitazione, “a marzo 2023, due giorni dopo la sua nomina nell’incarico, Toni Greblă ha stabilito la sua indennità mensile in violazione della legge, secondo il livello del salario minimo lordo pagato alla data della sua nomina (3.000 lei, l’equivalente di circa 600 euro), malgrado il congelamento del livello retributivo a 2.080 lei, il valore delle somme indebitamente riscosse per gli anni 2023 – 2024 essendo accertato anche dalla Corte dei Conti”. D’altra parte, nel 2024, malgrado l’esistenza di un contratto di sede in vigore per il funzionamento dell’Ufficio Elettorale Centrale, Greblă ha spostato la sede dell’istituzione, siglando un nuovo contratto, con effetti sul bilancio dell’AEP e, implicitamente, sul bilancio dello stato. Il vicepresidente dell’Autorità Elettorale Permanente, Zsombor Vajda, ha assunto la guida ad interim dell’istituzione.
Difesa – “Siamo convinti che la NATO rimarrà un importante scudo di sicurezza non solo in Europa, ma anche in altre parti del mondo e che gli Stati Uniti saranno i garanti di questa stabilità”. Così il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, nella prima conferenza stampa organizzata dall’assunzione del mandato. Bolojan si è pronunciato per l’aumento delle spese per la difesa degli stati alleati. “Con buona ragione, questa discussione è nata in relazione al fatto che il contributo di alcuni paesi europei sia troppo basso rispetto ai vantaggi, rispetto alla protezione della quale dispongono”, ha spiegato il presidente ad interim. Ilie Bolojan sostiene che la quota di responsabilità dei Paesi europei deve aumentare nella struttura di spesa della Nato, “affinché questa parte del mondo rimanga stabile, nonchè per una maggiore assunzione di responsabilità su questa componente”.
Moldova – Il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, effettuerà lunedì una visita di lavoro nella Repubblica di Moldova (a maggioranza romenofona), a tre anni dalla presentazione della domanda di adesione di questo paese all’Unione Europea. Secondo la presidenza di Chișinău, Costa ha previsto, tra l’altro, un incontro con la presidente filo-occidentale Maia Sandu. La Repubblica di Moldova ha presentato domanda di adesione all’UE il 3 marzo 2022 e, a meno di un anno, la Commissione Europea ha dato il via libera. A giugno 2024 sono iniziati ufficialmente i negoziati di adesione.
Giustizia – In Romania, gli inquirenti della Procura Generale chiedono l’arresto preventivo del mercenario Horațiu Potra, vicino all’ex candidato indipendente alle presidenziali, Călin Georgescu. 18 persone accusate nello stesso fascicolo sono già state fermate. Potra ha lasciato il paese prima delle perquisizioni in cui gli inquirenti hanno trovato decine di armi letali nelle sue proprietà e in quelle dei suoi parenti. Sono state scoperte anche ingenti somme di denaro, 3.300.000 dollari e 700.000 lei, oltre a 24 chilogrammi d’oro. Potra è accusato di tentati atti contro l’ordine costituzionale, istigazione pubblica e operazioni illegali con articoli pirotecnici. Per incitamento ad azioni contro l’ordine costituzionale viene indagato anche Călin Georgescu, sottoposto al controllo giudiziario. Altre accuse mosse contro Georgescu sono la comunicazione di informazioni false, dichiarazioni false continuate, fondazione di organizzazione a carattere fascista, razzista o xenofobo, adesione o sostegno, in qualsiasi forma, di questo tippo di raggruppamento, promozione del culto di persone colpevoli di crimini di genocidio contro l’umanità e crimini di guerra, o la fondazione di un’organizzazione a carattere antisemita.
Călin Georgescu ha contestato il controllo giudiziario in tribunale.
Insegnamento – Oltre 40 istituzioni educative dall’estero, prestigiose università e scuole superiori saranno presenti alla Fiera Mondiale dell’Educazione, che si svolgerà il 1° marzo a Bucarest. Secondo l’organizzatore, il consulente educativo per gli studi all’estero – IntegralEdu, i giovani romeni interessati a studiare all’estero vogliono imparare la tecnologia, l’economia, l’ingegneria, ma anche l’arte. Inoltre, sono sempre più attratti dai campi accademici per prepararsi all’ammissione alle scuole superiori e alle università d’élite. Secondo IntegralEdu, le 5 principali destinazioni di studio per i giovani romeni sono i Paesi Bassi, il Regno Unito, la Spagna, il Belgio e l’Italia. Altri paesi, come Spagna, Francia e Germania, saranno presenti alla fiera con curricula in inglese.