Tag: Accademia di Romania in Roma

  • Giornata della Cultura, concerto della pianista Naomi Handaric all’Accademia di Romania in Roma

    Giornata della Cultura, concerto della pianista Naomi Handaric all’Accademia di Romania in Roma

    Sarà la giovane pianista romena Naomi Handaric, studentessa presso il Conservatorio Santa Cecilia, la protagonista del concerto ospitato dall’Accademia di Romania in Roma in occasione della Giornata della Cultura Nazionale, celebrata il 15 gennaio. L’evento, organizzzato dall’Accademia di Romania e il Conservatorio Santa Cecilia, in partenariato con l’EUNIC Roma, con il patrocinio dell’Ambasciata del nostro Paese in Italia, rientra nella stagione 2021-2022 del progetto Europa in musica, promosso dal prestigioso cluster degli istituti di cultura.


    Aspetto questo evento con grande emozione, perchè sono molto legata alla Giornata della Cultura Romena, e sono molto contenta di poter rappresentare questo grande evento, ha detto a Radio Romania Internazionale la pianista Naomi Handaric, presentando anche il programma che include brani di Gyorgy Ligeti, Ludwig van Beethoven, Robert Schumann, Frédéric Chopin e Sergej Rachmaninov.



    Nata nel 2000 in Romania, Naomi Handaric vanta parecchi premi e riconoscimenti internazionali, come ricorda l’Accademia di Romania in Roma nella sua scheda biografica. Attualmente frequenta il terzo anno di triennio presso il Conservatorio Santa Cecilia. Ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di 8 anni con la prof.ssa Carmen Almășanu.



    Grazie alla sua spinta e al suo incoraggiamento di accompagnare il coro della chiesa di cui faccio parte, la mia passione per la musica è cresciuta molto, finchè ho deciso di intraprendere seriamente questo percorso, dice la giovane artista, particolarmente grata a tutti i professori che hanno accompagnato il suo viaggio musicale. Sono stata benedetta con professori davvero valorosi sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista umano. Mi hanno insegnato non solo la disciplina musicale che è la musica, ma anche il vero senso dell’altruismo e della solidarietà, conclude Naomi Handaric.



    L’accesso del pubblico al concerto che sarà ospitato il 15 gennaio, dalle ore 19.00, dalla Sala concerti dell’Accademia di Romania in Roma (Piazza Josè de San Martin 1), sarà consentito in ottemperanza alle norme sanitarie vigenti.




  • Camilian Demetrescu – Genesi 1969-2012, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    Camilian Demetrescu – Genesi 1969-2012, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    Camilian Demetrescu – Genesi 1969-2012 è il titolo della mostra che apre il 12 gennaio, ore 18.00, la rosa di eventi del 2022 all’Accademia di Romania in Roma (Viale delle Belle Arti 110). Racconta la vita e la storia del grande pittore, scultore, scrittore e studioso di storia dell’arte, personalità di spicco dell’esilio romeno, attraverso le sue opere, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il figlio Emanuel Demetrescu, noto archeologo e ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, che sarà presente all’inaugurazione insieme a sua madre, dott.ssa Mihaela Demetrescu. Curato dall’architetta Cornelia Bujin, e dedicata alla Giornata della Cultura Romena, celebrata il 15 gennaio, l’evento è organizzato dall’ICAS – Intergruppo Parlamentare Cultura Arte e Sport, l’Accademia di Romania, la Camera dei Deputati del Parlamento italiano, l’Associazione culturale e spirituale Camilian Demetrescu, in collaborazione con la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Gli intermezzi musicali saranno a cura del M˚ Andrea Milan. L’accesso del pubblico sarà consentito in ottemperanza alle norme sanitarie vigenti.



    Il 1969 fu l’anno in cui, in pieno regime comunista in Romania, Camilian Demetrescu chiese asilo politico in Italia. Dopo il realismo socialista in cui papà doveva essenzialmente dipingere, come tanti suoi colleghi pittori – l’orecchio di Stalin, l’occhio di Stalin, il volto di Ceauşescu, e lui è riuscito, tramite la critica d’arte e il suo lavoro di pubblicista a sottrarsi un po’ a queste dinamiche, allontanandosi dalla Romania nel 1969, qui, in Italia, trova finalmente un’espressione libera, puntualizza il figlio, ricordando il restauro della pieve romanica SS Filippo e Giacomo di Gallese, in provincia di Viterbo, che, alla fine degli anni ’70 e all’inizio del decennio successivo, segnà la svolta nel percorso di Camilian Demetrescu. Lì dentro voleva fare uno studio d’arte. Trova la Croce in terra, sepolta tra le macerie delle pieve abbandonata da più di 300 anni, e si rende conto che doveva rimetterla sul tetto. Da quel momento, diventa contemporaneamente un tempio cristiano e uno studio per l’arte sacra e in difesa del sacro, ma anche il suo percorso, ricorda Emanuel Demetrescu.



    L’Accademia di Romania, che a dicembre 2019 ha ospitato una serata omaggio dedicata ai 95 anni dalla nascita del Maestro, è una delle tre sedi scelte per il percorso della mostra Genesi, accanto Palazzo Valdina della Camera dei Deputati, dove è stata aperta dal 21 dicembre, e alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea (GNAM). Se nella Sala del Cenacolo del Vicolo Valdina sono esposti quasi 30 dipinti e arazzi rappresentativi per il simbolismo sacro di Camilian Demetrescu, l’Accademia di Romania e la GNAM puntano sul periodo astratto. La mostra che rimarrà aperta all’Accademia di Romania fino al 31 gennaio, invita il pubblico a scoprire quasi 40 opere – sculture, disegni e serigrafie, mentre presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea sarà esposta la scultura in legno La maschera di Zamolxis. Il suo recente restauro rappresenta un segno di amicizia importante della GNAM verso la Romania e la cultura romena, puntualizza Emanuel Demetrescu, esprimendo la gratitudine alla direttrice generale della Galleria Nazionale, Cristina Collu, e a tutti i promotori di questa grande impresa: il deputato Federico Mollicone, fondatore dell’Intergruppo Parlamentare Arte, Cultura, Spettacolo, la curatrice Cornelia Bujin, che insieme all’Associazione culturale Camilian Demetrescu, è riuscita a immaginare un percorso espositivo organico e ben strutturato a Palazzo Valdina e all’Accademia di Romania, nonchè il direttore della prestigiosa istituzione, Rudolf Dinu, la vicedirettrice Oana Boşca-Mălin e l’Associazione Civita.



    Noi ci sentiamo, come famiglia e come associazione, molto vicini alla Romania. Il nostro è un legame stretto, di sangue, culturale, puntualizza Emanuel Demetrescu, ricordando di essere cresciuto in Italia, insieme al fratello Camil, in una casa costruita con le proprie mani da mio padre e mia madre. Una casa in cui ogni singolo mobile era intarsiato e i tappeti romeni erano ovunque. Tutto ciò ci ha fatto capire che esiste una Romania di bellezza, di tradizione, una Romania con forte identità, aggiunge il figlio dell’artista che, insieme al fratello, ha insegnato anche ai figli l’importanza di coltivare il nome di Camilian Demetrescu.



    Nei 10 anni passati dalla scomparsa dell’artista, venuto a mancare nel 2012, sono successe tante cose. La sua opera ha continuato a germogliare, a crescere nelle mani di mia madre, Mihaela, che ha scritto un bellissimo libro della sua vita insieme a papà dice ancora Emanuel Demetrescu, svelando a Radio Romania Internazionale anche il modo in cui ha colto l’essenza dello spirito artistico del padre e la maniera in cui l’ha ritrovato nel suo percorso professionale di archeologo. Credo di avere la curiosità di mio padre. Per fare il ricercatore, è stato essenziale. Io costruisco macchine del tempo. Come archeologo, ricostruisco i luoghi così come dovevano apparire nell’Antichità. La scelta della grammatica del colore o delle luci è fondamentale. Tra i ricordi più belli che ho di mio padre sono le nostre chiacchierate nel pergolato davanti alla chiesa, parlando proprio di teoria del colore, dell’importanza della luce, di come raccontare qualcosa attraverso un’immagine, portando un’emozione. In questo lui era Maestro, perchè aveva scritto questo bellissimo libro Colore, anima e retina. Sarebbe meraviglioso che in Romania venisse ristampato, auspica il nostro ospite, parlando anche dei progetti che l’Associazione culturale Camilian Demetrescu intende portare avanti nel 2022, tra cui spicca l’inaugurazione della Fondazione intitolata al Maestro.




  • La scrittrice Doina Ruști al Circolo dei Lettori di Torino, Concerto di Natale a Roma

    La scrittrice Doina Ruști al Circolo dei Lettori di Torino, Concerto di Natale a Roma

    Un nuovo incontro letterario con la scrittrice Doina Ruști al prestigioso Circolo dei Lettori di Torino e un concerto di canti natalizi nella Capitale italiana, in programma il 18 dicembre, chiudono la rosa di eventi organizzati nel 2021 dallAccademia di Romania in Roma insieme ai suoi partner. Quindi, un nuovo incontro, questa volta virtuale, con la scrittrice romena e il suo romanzo “Lomino rosso”, e con il suo traduttore, il prof. Roberto Merlo dellUniversità di Torino, che sarà presente al Circolo dei Lettori di Torino. “Lomino rosso” di Doina Ruști, pubblicato questanno in una nuova edizione italiana, rivista e modificata da Sandro Teti Editore, era uscito in Romania nel 2004 e tradotto per la prima volta in italiano nel 2012.



    Levento è organizzato dallAccademia di Romania in Roma, il Circolo dei Lettori di Torino e la Libreria Luxemburg del capoluogo piemontese, in partenariato con il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dellUniversità di Torino e Sandro Teti Editore e con il patrocinio del Salone Internazionale del Libro di Torino e del Consolato Generale di Romania a Torino.



    “Un volume che abbiamo accompagnato questanno nei suoi primi passi nel percorso italiano, e che ha riscosso linteresse del pubblico, un interesse aumtentico”, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    Intanto, lo stesso 18 dicembre, lAssociazione “Insieme per lAthos – Onlus”, lAccademia di Romania in Roma, la Diocesi Ortodossa Romena in Italia e Radio Romania, con il patrocinio dellAmbasciata di Romania in Italia, dellAmbasciata di Romania presso la Santa Sede e dellAmbasciata della Repubblica di Moldova in Italia, invitano il pubblico a scoprire “Le tradizioni attraverso gli occhi dei bambini”, in un concerto di canti natalizi romeni ospitato dalla Basilica dei Santi XII Apostoli di Roma.



    Giunta alla sesta edizione, liniziativa è molto attesa dalla comunità romena in Italia, ci dice sempre vicedirettrice dellAccademia di Romania, spiegando che i protagonisti dellevento sono i cori delle voci bianche delle diverse parrocchie ortodosse e cattoliche della regione Lazio. “Questi bambini sono nati in gran parte in Italia, ma seguono con affetto e interesse le tradizioni della terra dei loro genitori”, aggiunge la prof.ssa Oana Oana Boşca-Mălin, rivolgendo i migliori auguri dellAccademia di Romania in Roma.



  • Docu-film su Esperimento Pitești chiude Festival Propatria 2021

    Docu-film su Esperimento Pitești chiude Festival Propatria 2021

    Sarà la proiezione del docu-film “La “rieducazione” di Pitești – Il dramma di unintera generazione” della regista e giornalista Lucia Hossu Longin della tv pubblica romena a chiudere lXI edizione del Festival Internazionale Propatria – Giovani Talenti Romeni. La rassegna è iniziata il 29 novembre con un concerto ospitato dalla Basilica di San Petronio di Bologna, in occasione della Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre, per proseguire con una rosa di concerti a Roma. La proiezione del docu-film con sottotitoli in italiano, che rappresenta un omaggio alla memoria delle vittime della Rivoluzione romena del dicembre 1989 e della Resistenza al regime comunista, sarà ospitata il 16 dicembre, dalle ore 17:30, dalla Biblioteca Franco Basaglia di Roma (Via Federico Borromeo 67). Levento è organizzato dallAccademia di Romania in Roma, insieme alla Fondazione Culturale Memoria – Filiale di Argeș, allAssociazione culturale romeno-italiana Propatria e alle Biblioteche di Roma.



    Un film della serie “Il memoriale della sofferenza”, creato dalla conduttrice televisiva Lucia Hossu Longin stessa, che ricorda il più selvaggio esperimento di tortura e lavaggio del cervello della storia moderna, svolto dalle autorità comuniste romene dal 1949 al 1952 nel carcere di Piteşti, città della Romania meridionale. Lorrendo Esperimento Piteşti, concepito dal regime ateista secondo il modello sovietico, era destinato a “rieducare” le élite romene, cancellando la propria identità per far posto a quella di stampo bolscevico. Centinaia di studenti hanno vissuto linferno in quel carcere, dove venivano seviziati in modo brutale e continuo, costretti, a loro volta, a torturare i compagni.



    “Dobbiamo ringraziare prima di tutto la Fondazione Culturale Memoria – Filiale di Argeș, la quale ha ideato e sponsorizzato le sei puntate del film “La “rieducazione” di Pitești – Il dramma di unintera generazione”, realizzato in modo ineccepibile da Lucia Hossu Longin”, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin. “E un dovere proporre al pubblico della comunità romena, ma anche al pubblico italiano, questo fenomeno unico che Aleksandr Solženicyn, nel suo celebre “Arcipelago Gulag”, considerava come la più teribile barbarie del mondo contemporaneo”, ricorda la vicedirettrice dellAccademia di Romania.



    Laccesso del pubblico allevento si svolgerà in ottemperanza alle norme sanitarie vigenti, precisano gli organizzatori.




  • Programma Radio Romania Internazionale 09.12.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 09.12.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Cultura: Disegni da un asse lontano, disegni claustrali, lartista visivo Reszegh Botond in mostra allAccademia di Romania in Roma – intervista alla vicedirettrice Oana Boşca-Mălin; Società




  • Disegni da un asse lontano, disegni claustrali, l’artista Részegh Botond all’Accademia di Romania

    Disegni da un asse lontano, disegni claustrali, l’artista Részegh Botond all’Accademia di Romania

    “Disegni claustrali” è il titolo della mostra personale dellartista visivo Részegh Botond, che sarà inagurata oggi alle ore 18:00, presso la Galleria dArte dellAccademia di Romania in Roma. Levento curato da Ana Negoiță è organizzato dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest attraverso lAccademia di Romania in Roma, in partenariato con il Centro dEccellenza nello Studio dellImmagine (CESI) dellUniversità di Bucarest e il Comune della Città di Miercurea Ciuc.



    “Részegh Botond, che è una figura nota nei circoli artistici culturali di Romania e Ungheria, fa parte della giovane generazione di artisti: è del 77, in piena affermazione ormai”, spiega la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, anticipando a Radio Romania Internazionale linaugurazione della mostra che rimarrà aperta fino a fine dicembre. Uninaugurazione arricchita dalla presenza dellartista stesso, cosicchè il pubblico potrà dialogare con lui e scoprire la sua personalità di grafico, illustratore, fotografo e pensatore, come si autodefinisce.



    Vanta già mostre personali e collettive in Romania e Ungheria, ma anche Oltreoceano, soprattutto a New York e Boston. Direttore artistico della Galleria Nuova Kriterion di Miercurea Ciuc, un importante polo culturale della Transilvania, Részegh Botond è stato da sempre interessato alle tematiche sociali, che si lascia permeare dalla letteratura contemporanea di cui è appassionato, aggiunge la vicedirettrice dellAccademia di Romania.



    I lavori di grafica o su tela che compongono i “Disegni da un asse lontano” o “Disegni claustrali” risalgono al periodo del lockdown pandemico, che ha segnato tanti artisti e ha modificato anche il paradigma culturale. “Lo spazio claustrale che definisce questa mostra è lo spazio del proprio studio, come quello di una cella monacale”, dice ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, spiegando che, in questo spazio, lartista è costretto, ma anche stimolato, a riscoprire e ridefinire se stesso.



    I lavori parlano di sconforto e ansia, ma anche di gioia e soddisfazione, aggiunge la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, invitando il pubblico a scoprire i “Disegni da un asse lontano”, particolarmente orgogliosa che, dopo essere stata presentata questanno presso il Museo Nazionale dArte della Romania – il Museo delle Collezioni dArte, la mostra di Részegh Botond fa la prima sosta del suo appena iniziato itinerario internazionale proprio presso la sede dellIstituto Culturale Romeno nella Capitale italiana.



    Laccesso del pubblico avverrà in ottemperanza alle norme sanitarie vigenti.




  • “Disegni da un asse lontano”, l’artista visivo Reszegh Botond in mostra all’Accademia di Romania

    “Disegni da un asse lontano”, l’artista visivo Reszegh Botond in mostra all’Accademia di Romania

    Il 9 dicembre, alle ore 18:00, presso la Galleria d’Arte dell’Accademia di Romania in Roma, sarà inaugurata la mostra personale di grafica Disegni da un asse lontano dell’artista visivo Reszegh Botond. L’evento curato da Ana Negoiță è organizzato dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest attraverso l’Accademia di Romania in Roma, in partenariato con il Centro d’Eccellenza nello Studio dell’Immagine (CESI) dell’Università di Bucarest e il Comune della Città di Miercurea Ciuc. La mostra rimarrà aperta fino al 30 dicembre, precisano gli organizzatori.

    L’accesso del pubblico, in ottemperanza alle norme sanitarie vigenti, sarà contingentato e si farà soltanto previa prenotazione via e-mail all’indirizzo accadromania@accadromania.it, indicando nome e cognome e numero di telefono. Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno – Accademia di Romania in Roma.

  • Programma Radio Romania Internazionale 03.12.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 03.12.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Il futuro inizia oggi; Romania-Italia: Festival Internazionale Propatria – Giovani Talenti Romeni, tre concerti in programma a Roma



  • Festival Propatria 2021, tre concerti in programma a Roma

    Festival Propatria 2021, tre concerti in programma a Roma

    Inaugurata il 29 novembre dal concerto straordinario tenuto dal Coro nazionale da camera “Madrigal – Marin Constantin” nella Basilica di San Petronio di Bologna, in occasione della Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre, lXI edizione de Festival Internazionale Propatria – Giovani Talenti Romeni prosegue con tre appuntamenti musicali a Roma. Il 4 dicembre, alle ore 19:00, la Sala Baldini (Piazza di Campitelli 9), ospita il concerto “Kaleidoscopic Harmony” del noto chitarrista greco Thanos Mitsalas. Levento è organizzato dallAssociazione culturale romeno-italiana Propatria di Roma, insieme allAmbasciata di Grecia in Italia e allAccademia di Romania.



    Il 7 dicembre, il Festival Propatria prosegue nella stessa Sala Baldini, che accoglierà la pianista romeno-francese Dana Ciocârlie, in un appuntamento musicale con “Le onde del Danubio”, con brani di Iosif Ivanovici, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Schubert, Robert Schumann, Gyorgy Ligeti, Bela Bartok, Paul Constantinescu, George Enescu e Violeta Dinescu. Il concerto è organizzato dalla stessa Associazione Propatria, insieme allAccademia di Romania in Roma e con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Sarà il “Viaggio musicale dallest allOvest” a chiudere, l11 dicembre, presso la Sala Accademica del Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma (Via dei Greci 18), la rosa degli appuntamenti musicali dellXI edizione del Festival Internazionale Propatria – Giovani Talenti Romeni. Protagosti del concerto saranno il violinista romeno Valentin Șerban e il pianista connazionale Ioan-Dragoș Dimitriu, che eseguiranno brani di César Franck, Manuel De Falla, Igor Stravinski e Franz Waxman. Incluso nella stagione 2021-2022 del progetto “Europa in musica”, il concerto è organizzato dallAssociazione culturale romeno-italiana Propatria, insieme al Conservatorio Santa Cecilia, allAccademia di Romania e allEUNIC Roma, con il patrocinio del famoso Festival Internazionale “George Enescu”.



    Laccesso del pubblico agli eventi, in ottemperanza alle norme sanitarie vigenti, sarà limitato e si farà soltanto previa prenotazione via e-mail allindirizzo accadromania@accadromania.it, precisano gli organizzatori. Radio Romania Internazionale ha anticipato il programma dei tre concerti in un collegamento con Mihai Stan, addetto ai programmi culturali presso lAccademia di Romania in Roma.




  • “Un passo dietro ai serafini” di Daniel Sandu alla rassegna Stelle Francofilm di Roma

    “Un passo dietro ai serafini” di Daniel Sandu alla rassegna Stelle Francofilm di Roma

    Sarà il lungometraggio “Un passo dietro ai serafini” del regista romeno Daniel Sandu ad aprire la rassegna “Le Stelle del Francofilm”, in programma a Roma dal 1 al 4 dicembre. Liniziativa è promossa in occasione del 75° anniversario dalla fondazione dellIstituto Francese di Roma e del 50° anniversario dalla fondazione dellOrganizzazione Internazionale della Francofonia.



    LAccademia di Romania in Roma precisa che la rassegna, che propone al pubblico la proiezione di pellicole premiate nellambito del FRANCOFILM – il Festival del Film Francofono di Roma dal 2015 al 2019, è organizzata dallIstituto Francese – Centre Saint Louis dellAmbasciata di Francia presso la Santa Sede, in partenariato con lAmbasciata della Repubblica di Burkina Faso, lAmbasciata della Repubblica di Libano, lAmbasciata della Repubblica Socialista Vietnam, lAmbasciata di Romania in Italia, lAccademia di Romania in Roma, la Delegazione Québec a Roma e lAmbasciata di Canada in Italia.



    “Un passo dietro ai serafini” diretto da Daniel Sandu, che apre il 1 dicembre, dalle ore 19:30 le “Stelle del Francofilm” presso lAuditorium dellIstituto Francese – Centre Saint Louis di Roma (Largo Giuseppe Toniolo 20-22), ha vinto il Premio del Pubblico della X edizione FRANCOFILM, svoltasi nel 2019. Quindi, un’edizione celebrativa del Francofilm quella del 2021, inaugurata proprio nel giorno in cui i romeni celebrano la Festa Nazionale, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin.



  • Metamorfosi Plastiche, artisti di Buzău in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    Metamorfosi Plastiche, artisti di Buzău in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “Metamorfosi Plastiche” è il titolo della mostra che sarà inaugurata il 17 novembre allAccademia di Romania in Roma, con una selezione di opere realizzate da artisti di Buzău.



    Curata da Valeriu Șușnea, la mostra darte organizzata insieme alla filiale Buzău dellUnione degli Artisti Figurativi di Romania e che rimarrà aperta fino al 4 dicembre prossimo, riunisce lavori di pittori, scultori, grafici e artisti decorativi, con i loro attuali interessi artistici e visivi: Elena Doina Alexandrescu, Boglár Balász, Alina Barbu, Miruna Blănaru, Ana Maria Bogleș, Mădălina Canțer, Gheorghe Ciobanu, Alexandra Mihai Coman, Liliana Crăciun, Ciprian Dominoschi, Claudiu Ștefan Ene, Georgeta Hlihor, Niculina Vlad Leonte, Florin Menzopol, Mihai Opriș, Mihaela Anca Pioară, Oprea Pioară, Carmen Poenaru (invitata), Emil Popa, Emil Pricopescu, Anca Dorojan Szep, Steluța Dima Ștefaniu, Ana Șușnea, Valeriu Șușnea, Diana Rozalia Tăicuțu, Gabriel Tăicuțu, Luminița Toader, Aurelia Tudorache, Vasile Tudorică, Ami Vasilescu (invitata) e Mioara Magelona Velnicescu.



    Una scelta curatoriale di Valeriu Șușnea, che è anche il presidente della filiale Buzău dell’Unione degli Artisti Plastici, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania, Oana Boşca-Mălin, presentando anche la ricca tematica delle opere esposte, che va dall’ispirazione alle tradizioni popolari fino a lavori astratti e temi religios.



    La partecipazione allinaugurazione e, successivamente, le visite alla mostra si svolgeranno in ottemperanza alle norme sanitarie vigenti, precisano gli organizzatori.




  • Pauza Mare 05.11.2021

    Pauza Mare 05.11.2021

    Cu invitaţii editiei de astăzi, filologul Oana Boşca Mălin, editorul de carte Sandro Teti şi scriitoarea Doina Ruşti, vorbim despre “Europa in circolo”, eveniment international, care se va desfăşura diseară în Italia, la Roma, fiind organizat de Goethe-Institut şi Accademia di Romania in Roma.




  • Programma Radio Romania Internazionale 01.11.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 01.11.2021

    Sommario; Giornale radio; 1 novembre – Festa di Radio Romania; Cultura: La “Divina Commedia raccontata ai bambini” di Corina Anton, presentata alla Casa delle Letterature di Roma, nellambito del seminario “Infinito Dante”, organizzato dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona nella Settimana della Lingua Italiana nel Mondo; Pagine di storia




  • Horia Manolache alla Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea e Design di Firenze

    Horia Manolache alla Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea e Design di Firenze

    Il fotografo romeno Horia Manolache partecipa alla XIII edizione della Florence Biennale, in corso fino al 31 ottobre, che quest’anno ha come tema Eternal Feminin. Concepts of feminity in contemporary art and design. La Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea e Design ospitata dalla Fortezza da Basso di Firenze, riunisce oltre 450 artisti provenienti da circa 65 paesi che presentano oltre 1000 opere, precisa l’Istituto Culturale Romeno di Bucarest che, tramite l’Accademia di Romania in Roma sostiene la partecipazione del fotografo romeno Horia Manolache, selezionato dagli organizzatori della Biennale per presentare due dei suoi lavori fotografici: Maria II of Portugal e Leopold Duke of Brabant. Le due opere fotografiche fanno parte del progetto Repainting History/ Ridipingere la Storia, precisa ancora l’Istituto Culturale Romeno.

  • Divina Commedia raccontata ai bambini, alla Casa delle Letterature di Roma

    Divina Commedia raccontata ai bambini, alla Casa delle Letterature di Roma

    La “Divina Commedia raccontata ai bambini” di Corina Anton è stata presentata il 22 ottobre dallautrice stessa alla Casa delle Letterature di Roma, nellambito dellincontro “Infinito Dante”, organizzato dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, in collaborazione con Biblioteche di Roma. Levento ha concluso la serie dei primi incontri in presenza organizzati dalla CRI dallinizio della crisi sanitaria, che dal 20 al 22 ottobre hanno riunito a Roma i rappresentanti delle radio aderenti.



    Questa presentazione del volume “Divina Commedia raccontata ai bambini”, pubblicato nel 2021 presso la casa editrice romena Humanitas, è frutto della collaborazione tra la Comunità Radiotelevisiva Italofona e lAccademia di Romania in Roma, rappresentata allincontro ospitato dalla Casa delle Letterature dalla sua vicedirettrice responsabile per i programmi di promozione culturale, prof.ssa Oana Boșca-Mălin.



    “Infinito Dante”, moderato dal presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maurizio Canetta, ha invitato il pubblico a conoscere traduttori di Dante e diffusori della sua poetica, con incursioni nel mondo della beat generation, Pasolini e Borges. Sono intervenuti Damiano Abeni, Corina Anton, Ernesto Assante, Maria Grazia Calandrone, Karina Laterza, Gašper Malej, Alejandro Patat, Eric Salerno, Umberto Todini, Zosi Zografidou. A chiudere lappuntamento “Versi in LIS”, con Daniele Latagliata interpretando il sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare”.



    Ricercatrice presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze, Studi Classici e Greco Moderno della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dellUniversità di Bucarest, Corina Anton si occupa di letteratura italiana medievale e rinascimentale, traduttologia e storia dellitalianistica in Romania. Ha tradotto in romeno e ha curato edizioni di classici italiani quali Leon Battista Alberti, Francesco Guicciardini, Francesco Petrarca, Torquato Tasso e selezioni di novelle rinascimentali e barocche. È autrice dei volumi “Spaţiul imaginar în poemele cavalereşti italiene. Analiză de caz: Orlando furioso”/ “Lo spazio immaginario nei poemi cavallereschi italiani. Caso studio: Orlando furioso” (2009) e “Grandissima e smisurata paura”. Una proposta di lettura di novelle del Cinquecento (2021).



    Sempre questanno ha pubblicato presso la Humanitas il libro “Divina Comedie povestită pentru copii”/ La “Divina Commedia” raccontata ai bambini. “Una prima in Romania, che ha una tradizione degli studi danteschi e delle traduzioni – ben cinque integrali della “Commedia”. Però un Dante raccontato ai bambini non si era fatto mai”, spiega la prof.ssa Corina Anton a Radio Romania Internazionale, parlando di questa esperienza del tutto particolare, grazie alla quale sta riscuotendo un grande successo di pubblico e che le ha portato ottime recensioni in Romania.



    Unesperienza nata dallidea della direttrice della Humanitas, Lidia Bodea, che ha proposto il progetto alla prof.ssa Smaranda Elian, distinta italianista dellUniversità di Bucarest e responsabile della Collana Italiana della stessa editrice, precisa Corina Anton, che ha riscosso applausi anche alla presentazione ospitata dalla Casa delle Letterature di Roma.



    “Infinito Dante” è stato incluso nelle iniziative della Settimana della Lingua italiana nel Mondo, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal 18 al 24 ottobre, e ha goduto del patrocinio della RAI.