Tag: Accademia di Romania in Roma

  • Giornata Unione dei Principati Romeni, eventi a Udine e Roma

    Giornata Unione dei Principati Romeni, eventi a Udine e Roma

    Ogni anno, il 24 gennaio, la Romania celebra l’Unione dei Principati Romeni della Moldavia e della Valacchia nel 1859, il primo passo verso la creazione dello Stato unitario romeno, portata a compimento nel 1918. Investito principe della Moldavia il 5 gennaio 1859 a Iasi (est), il colonnello Alexandru Ioan Cuza, appartenente alla generazione del Risorgimento, venne eletto nella stessa carica il 24 gennaio anche a Bucarest, capitale della Valacchia.

    Le rappresentanze dell’Istituto Culturale Romeno a Chişinău, Venezia, Roma, Varsavia, Istanbul, Londra e Vienna dedicano una rosa di eventi al 164/o anniversario dell’Unione dei Principati.

    Il 24 gennaio, dalle ore 17.00, il Palazzo Garzolini di Toppo-Wassermann a Udine (Via Gemona 92) ospiterà una conferenza aperta al pubblico, incentrata sulle relazioni italo-romene sotto il regno del principe Alexandru Ioan Cuza e sul percorso simmetrico seguito dai due popoli nel conseguire l’unità nazionale. L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, assieme al Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine e al Consolato Generale di Romania a Trieste. In apertura interverranno le autorità dell’Università degli Studi di Udine, il console generale di Romania a Trieste, Cosmin Victor Lotreanu, e il prof. Cristian Luca, rappresentante dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Dopo una breve introduzione di Alessandro Zuliani, docente di Lingua e Letteratura Romena del Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine, Raluca Tomi, ricercatrice presso l’Istituto di Storia Nicolae Iorga di Bucarest dell’Accademia Romena delle Scienze, terrà una conferenza in lingua italiana intitolata Alexandru Ioan Cuza e l’Italia, che ripercorrerà l’evoluzione dei rapporti di Cuza, nella sua veste di principe eletto dei Principati Uniti di Moldavia e Valacchia e, successivamente, nel periodo dell’esilio, con l’Italia, al tempo ancora in fase di unificazione sotto lo scettro di Casa Savoia, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia in un comunicato. La fonte ricorda che, nel 2023, ricorrono anche 150 anni dalla prematura scomparsa, all’età di 53 anni, del principe Alexandru Ioan Cuza (1820-1873).

    A sua volta, l’Accademia di Romania in Roma celebra la Giornata dell’Unione dei Principati in collaborazione con il Museo Nazionale di Storia della Romania, presentando su Facebook un film dedicato al ritratto ufficiale del principe Alexandru Ioan Cuza, realizzato dal pittore e fotografo Carol Popp di Szatmari nel periodo 1863-1865. Il ritratto fa parte della collezione di pittura moderna romena del Museo Nazionale di Storia della Romania, precisa l’Istituto Culturale Romeno.

  • “Constantin Udroiu – l’artista di due culture”, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “Constantin Udroiu – l’artista di due culture”, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    Una mostra dedicata ad una personalità di spicco della diaspora romena in Italia celebra quest’anno la Festa della Cultura Nazionale all’Accademia di Romania in Roma. Il pubblico avrà modo di ammirare una selezione di dipinti su vetro e tela e incisioni appartenenti a Constantin Udroiu – l’artista di due culture, considerato dalla critica italiana un espressionista bizantino.



    La mostra, che sarà inaugurata il 13 gennaio, ore 17.30, presso la Galleria d’Arte dell’Accademia di Romania (Viale delle Belle Arti 110), è curata dalla professsoressa universitaria e nota romenista Luisa Valmarin, la consorte del compianto artista, nato nel 1930 e venuto a mancare nel 2014.



    Patrocinato dall’Ambasciata di Romania in Italia, il progetto ha come partener l’Associazione Nikopeia – Fucina d’Arte, l’Associazione Arte per la Valle e il Liceo Artistico Mario Festa Campanile di Melfi.



    Indetta per legge nel 2010, la Festa della Cultura Nazionale viene celebrata in Romania ogni anno il 15 gennaio, la data di nascita del poeta, drammaturgo, narratore e pubblicista Mihai Eminescu (1850-1889).



    Abbiamo pensato di riportare all’attenzione del pubblico questo artista complesso e molto dedicato al Paese di origine, ma anche a quello in cui ha saputo inserirsi e fare arte, ma anche scuola, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boșca-Mălin.



    L’ultima mostra dedicata a Constantin Udroiu era stata ospitata dalla prestigiosa istituzione nel 2010, in occasione dell’80/o anniversario dell’artista. Pittore, affrescatore, diffusore della cultura e della spiritualità romena, manifestata con i tratti dell’iconografia, con la tipologia bizantina, quindi un artista insolito per l’Italia che, però, l’Italia ha accolto già dagli anni ’70 a braccia aperte, aggiunge la nostra ospite.



    Le opere del maestro esposte nella mostra che rimarrà aperta fino al 15 febbraio, saranno accompagnate dai lavori artistici firmati da giovani talenti della Puglia e della Basilicata, vincitori del Premio Constantin Udroiu – I edizione, 2019, ha detto ancora la prof.ssa Oana Boșca-Mălin, auspicando che l’iniziativa del concorso sia portata avanti, insieme all’Associazione Nikopeia – Fucina d’Arte, all’Associazione Arte per la Valle e al Liceo Artistico Mario Festa Campanile di Melfi.



  • Cultura romena, fine anno ricco di eventi a Roma

    Cultura romena, fine anno ricco di eventi a Roma

    Si intitola “Stati danimo” la mostra darte contemporanea di Anca Boeriu, aperta fino al 29 dicembre allAccademia di Romania in Roma. Curato da Ana Negoiță, levento è organizzato dalla rappresentanza dellIstituto Culturale Romeno nella Capitale italiana in collaborazione con il Centro di Eccellenza nello Studio delle Immagini (CESI) dellUniversità di Bucarest e con la Galleria Galateca.



    Radio Romania Internazionale ne ha parlato con la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, la quale ha fatto ugualmente riferimento alle altre presenze culturali romene di portata che hanno segnato questo mese a Roma: Le Giornate del Cinema Romeno, svoltesi dall8 al 10 dicembre presso la Casa del Cinema, aperte dallambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, e dal ministro della Cultura, Lucian Romașcanu, e da una conferenza tenuta dal critico e storico cinematografico Manuela Cernat.



    Inoltre, il 7 dicembre, in occasione della messa in scena dello spettacolo “Riccardo III non sha da fare” di Matei Vişniec al Metis Teatro, la regista Alessia Oteri ha ricevuto dal ministro della Cultura romeno, Lucian Romaşcanu, un attestato di eccellenza come segno di alto riconoscimento ed apprezzamento per il contributo alla promozione della cultura romena in Italia.



    Infine, il 10 dicembre, la Basilica Santi XII Apostoli di Roma ha ospitato la VII edizione del Concerto di Natale “Le tradizioni attraverso gli occhi dei bambini”. Levento è stato organizzato dallAssociazione italiana “Insieme per lAthos-Onlus”, in partenariato con lAccademia di Romania in Roma, la Diocesi Ortodossa Romena dItalia e Radio Romania, con il patrocinio dellAmbasciata di Romania nella Repubblica Italiana, dellAmbasciata di Romania presso la Santa Sede e dellAmbasciata della Repubblica di Moldova in Italia, ha spiegato la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, rivolgendo a tutti i migliori auguri. Buon Natale e un 2023 più sereno!




  • DIVERSE/ SIMILI, l’Unione degli Artisti Plastici di Târgu Mureș in mostra a Roma

    DIVERSE/ SIMILI, l’Unione degli Artisti Plastici di Târgu Mureș in mostra a Roma

    Si intitola DIVERSE/ SIMILI la mostra collettiva darte contemporanea inaugurata l11 novembre a Roma, con lavori firmati da 44 pittori, scultori, artisti tessili e video artists della città romena di Târgu Mureș. 70 lavori, tra dipinti, sculture, opere tessili e installazioni video-multimedia sono presentati in contemporanea fino al 6 dicembre nelle gallerie darte dellAccademia di Romania e dellAccademia dUngheria in Roma. La rassegna, curata dallartista Mana Bucur, che presiede la filiale di Târgu Mureș dellUnione degli Artisti Plastici, è frutto della collaborazione con le rappresentanze culturali della Romania e dellUngheria a Roma e lassociazione BEC Artem.



    Mentre lAccademia di Romania ospita i lavori di grandi dimensioni e la maggior parte delle sculture, allAccademia dUngheria il pubblico può vedere quadri e installazioni multimediali, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania, Oana Boşca-Mălin, rivolgendovi un caloroso invito a questo bellincontro con larte. Con un bis in notturna, visto che il 19 novembre lAccademia di Romania aderisce alla Notte dei Musei in Musica, proposto da Roma Capitale e Zetema Progetto Cultura, e accoglierà il pubblico fino all1 di notte, ha detto ancora la vicedirettrice Oana Boşca-Mălin.



  • Buon centenario, Accademia di Romania in Roma!

    Buon centenario, Accademia di Romania in Roma!

    Per una felice coincidenza, il 1 novembre sia Radio Romania che l’Accademia di Romania in Roma celebrano l’anniversario. Per la prestigiosa istituzione particolarmente attiva nel paesaggio culturale italiano, il 2022 segna una ricorrenza speciale, in quanto si tratta del suo centenario. Grazie all’impegno dello storico Nicolae Iorga e dell’archeologo Vasile Pârvan, nel 1920 il Parlamento romeno approvava una legge che prevedeva la creazione di due accademie romene all’estero: la Scuola Romena di Fontenay-aux-Roses, a Parigi, e la Scuola Romena di Roma. L’8 luglio 1921, il Governatore di Roma metteva a disposizione dello Stato romeno un terreno a Valle Giulia per la costruzione di un immobile che accogliesse un’Accademia di Storia, Archeologia e Belle Arti. Il 1 novembre del 1922 si apriva la Scuola Romena di Roma, in una sede provvisoria in Via Emilio de’ Cavalieri 11. L’attuale sede di Valle Giulia (Piazza Josè de San Martin 1), inaugurata a gennaio 1933, fu edificata sotto la guida dell’architetto Petre Antonescu, con le spese di costruzione sostenute dalla Banca Centrale di Romania.



    La Scuola Romena di Roma nasce dopo la Grande Guerra, principalmente come espressione della volontà di vari accademici romeni – in primo luogo Nicolae Iorga, Duiliu Zamfirescu, Vasile Pârvan – il suo primo direttore, in seguito alla propria esperienza avuta in Italia come ricercatori. Sono personalità della cultura romena che hanno subito più o meno lo stesso fascino e impatto culturale straordinario che la Città Eterna ha esercitato su migliaia di ricercatori e uomini di cultura dell’Europa, spiega a Radio Romania Internazionale il direttore dell’Accademia di Romania in Roma, prof.univ.dr. Rudolf Dinu. Quello che hanno scoperto fu l’esistenza della straordinaria famiglia accademica delle scuole straniere che svolgevano la loro attività ormai dal 17/o secolo a Roma ed ebbero subito l’idea – Iorga lo dice sia per Roma che per Venezia più tardi – di fondare un istituto per ospitare i ricercatori romeni, per avere l’opportunità in maniera sistematica di studiare questo straordinario patrimonio culturale che la città di Roma e l’Italia in generale offrono, sottolinea il prof. Rudolf Dinu.



    Celebriamo i 100 anni di esistenza di un’istituzione che, lungo questo lasso di tempo, ha avuto più funzioni e ha seguito vari obiettivi, non solo quelli della formazione accademica post-universitaria, aggiunge il direttore dell’Accademia di Romania, ricordando la storia abbastanza travagliata dell’istituzione. Membro fondatore dell’Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte in Roma, la Scuola ebbe questa funzionalità di ricerca e formazione accademica fino al 1947, quando, purtroppo, fu chiusa, in seguito all’avvento del regime comunista in Romania. Quindi, dopo la seconda Guerra Mondiale, funziona con interruzioni. Dal 1969 fino alla caduta del regime fu aperta come centro culturale e dagli anni ’80 soltanto come biblioteca. Rientra nella famiglie delle scuole straniere della Città Eterna nel 1998, grazie all’impegno del compianto professore Marian Papahagi, che giustamente deve essere chiamato il rifondatore della Scuola Romena di Roma, aggiunge il direttore dell’Accademia di Romania, istituzione che svolge la propria attività in base all’Accordo Culturale tra i due Paesi. Grazie alle borse di studio Vasile Pârvan all’Accademia di Romania e Nicolae Iorga all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, i giovani romeni hanno la possibilità di continuare in Italia il perfezionamento dopo laurea e post-dottorato. Dal 2003, l’Accademia di Romania è diventata anche rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno, attivamente coinvolta nella promozione della cultura romena. Praticamente, la gestione dell’Accademia di Romania è affidata al Ministero degli Esteri di Bucarest, le attività scientifiche sono coordinate dall’Accademia Romena e dal Ministero dell’Istruzione romeno, mentre quelle culturali dall’Istituto Culturale Romeno.



    I 100 anni di attività sono stati celebrati da una rosa di eventi che culminano il 2 e il 3 novembre con il convegno italo-romeno La Romanità Orientale e l’Italia dall’Antichità fino al secolo XX, giunto alla quarta edizione. L’incontro è organizzato dall’Accademia di Romania, in collaborazione con la Facoltà di Storia dell’Università Alexandru Ioan Cuza di Iași, la Facoltà di Storia dell’Università di Bucarest, la Facoltà di Storia dell’Università Babeș Bolyai di Cluj-Napoca, l’Università degli Studi di Bari, l’Università degli Studi di Perugia, l’Università degli Studi Roma Tre, l’Università degli Studi di Trieste, l’Associazione Italiana di Studi di Storia dell’Europa Centrale e Orientale (AISSECO), l’Associazione Italiana di Studi del Sud-Est Europeo (AISSEE) e il Centro Romeno-Italiano di Studi Storici dell’Università di Bucarest e dell’Università Roma Tre (CeRISS), sotto il patrocinio dell’Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte in Roma, dell’Associazione Internazionale di Archeologia Classica, dell’Accademia Romena di Bucarest e con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno. Un incontro accademico che propone la rilettura di una realtà molto complessa e di grande interesse per la storiografia e la ricerca romena, italiana ed europea, puntualizza il prof. Rudolf Dinu, spiegando che si tratta di un convegno multidisciplinare, che riunisce, accanto a storici e archeologi, anche architetti, filologi e ricercatori di altre discipline umanistiche.



    A chiudere gli eventi celebrativi del centenario sarà una conferenza dedicata all’archeologia del Basso Danubio, della Moesia Inferior, in programma a fine novembre, organizzata dall’Accademia di Romania in collaborazione con il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e l’École Française de Rome, ha detto ancora il prof. univ. dr. Rudolf Dinu.




  • “ITINERARIA”, l’artista Luminiţa Ţăranu in mostra al Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino

    “ITINERARIA”, l’artista Luminiţa Ţăranu in mostra al Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino

    Si intitola “ITINERARIA” la mostra personale di arti visive che Luminița Țăranu, romena di nascita e italiana di adozione, inaugura il 30 settembre, ore 18.00, presso il Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino. Allestita dallarchitetto Pietro Bagli Pennacchiotti, lesposizione, che rimarrà aperta fino al 23 ottobre, è patrocinata dallAmbasciata di Romania in Italia e dallAccademia di Romania in Roma.



    “Il concetto della mia mostra al Museo Civico “Umberto Mastroianni” della città di Marino è quella del tempo attraverso la memoria soggettiva e la memoria oggettiva, filo connettivo tra lantico e il contemporaneo, da anni al centro della mia ricerca”, spiega Luminiţa Ţăranu a Radio Romania Internazionale. “In questo senso, presenterò nello spazio del Museo una selezione di 34 opere tra dipinti e installazioni, rappresentantive per i momenti importanti del mio percorso artistico, partendo dalle litografie con le “Metamorfosi” e arrivando alla serie delle “Picta”, ha detto lartista, che ha fatto riferimento anche allimportanza storica e culturale del prestigioso Museo Civico “Umberto Mastroianni”.



    La presentazione della mostra nel catalogo appartiene al noto critico e storico dellarte, Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Docente di Storia dellArte Contemporanea allUniversità Telematica Internazionale UniNettuno, Docente di Gestione dei Beni Culturali al Master dellUniversità IULM, Roma. Il catalogo include anche un estratto dalla Rivista di cultura europea “ARTE”, firmato dal suo direttore Ionel Bota, storico, critico darte e poeta, direttore del Complesso Museale “Teatrul Vechi Mihai Eminescu” della città romena di Oravița, e Presidente Filiale Romania del Club Mitteleuropa.



    Il catalogo comprende anche i testi istituzionali dellAmbasciatore di Romania in Italia, S.E. Gabriela Dancău, del sindad della città di Marino, Stefano Cecchi, dellassessore alla Cultura, Paola Muccini, e dellarcheologo Alessandro Bedetti, responsabile Ufficio Cultura, Museo, Biblioteche Comunali Marino.



    Nata a Lugoj, in Romania, nel 1960, Luminiţa Ţăranu si è laureata presso lAccademia di Belle Arti di Bucarest, allieva del grande artista Octav Grigorescu. Dal 1987 vive e lavora in Italia. Vanta numerose mostre personali e partecipa ad altrettante collettive in spazi pubblici e privati, musei e gallerie, in Italia e allestero. A giugno 2020, ha partecipato alla mostra virtuale “Quintetto darte”, ideata in pieno lockdown dal critico darte Giorgio Di Genova, insieme alla giornalista Carla Guidi, per far vedere una volta in più che la cultura non si ferma neanche in tempi di pandemia. In quella occasione, Luminiţa Ţăranu ha presentato linstallazione monumentale “Columna mutãtio – LA SPIRALE”, che rilegge la Colonna Traiana di Roma, ideata in occasione della mostra “Traiano. Costruire lImpero, creare lEuropa”, inaugurata presso i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali a novembre 2017, per rendere onore allOptimus Princeps a 1900 anni dalla sua morte. Sempre nel 2020, Luminiţa Ţăranu si è annoverata tra i vincitori del 47° Premio Sulmona. Nel 2018, nel 100/o anniversario della Grande Unione del 1918, il Governo romeno le ha conferito il Premio di Eccellenza per lattività artistica svolta in Italia e nel mondo, nellambito del Galà “100 per il Centenario”.




  • Festival Letterario “I Dialoghi di Trani”, Romania porta libri e film

    Festival Letterario “I Dialoghi di Trani”, Romania porta libri e film

    La Romania torna questanno con tre eventi culturali al Festival Letterario “I Dialoghi di Trani“, la cui 21° edizione, in programma dal 21 al 25 settembre, è incentrata sul tema del “Convivere”. E per la quarta volta che il nostro Paese partecipa alla rassegna ospitata dalla città pugliese, grazie alla bella collaborazione con lAccademia di Romania in Roma, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Lucia Perrone Capano, la presidente dellAssociazione Culturale di Promozione Sociale “La Maria Del Porto”, che organizza il festival.



    Venerdì 23 settembre 2022, ore 9.15, il pubblico è invitato ad un incontro con la scrittrice Liliana Corobca e il suo volume “Kinderland”, accanto al giornalista Gianpaolo Balsamo. Seguirà, dalle ore 17.00, la proiezione del docufilm “Untamed Romania/La Romania Indomita” di Tom Barton-Humphreys, resa possibile per gentilezza dello sceneggiatore e produttore Alex Păun, come ricorda lAccademia di Romania in Roma, la cui vicedirettrice Oana Boşca-Mălin interverrà allevento. LAccademia di Romania coordina la presenza del nostro Paese al prestigioso evento, come rappresentanza dellIstituto Culturale Romeno, in collaborazione con lAssociazione Culturale “La Maria del Porto” e con il patrocinio dellAmbasciata di Romania in Italia e del Consolato Generale di Romania a Bari.



    Sabato 24 settembre 2022, dalle ore 12:00, il pubblico avrà modo di (ri)scoprire il volume “Archeologia dellamore”, insieme al suo autore Cătălin Pavel, al traduttore del libro, prof. Bruno Mazzoni, e alla storica dellarte Silvia Panichi. Alle presentazioni interverrà anche la Console Generale di Romania a Bari, Lucreția Tănase.



    Il tema del “Convivere” scelto per ledizione 2022 dei “Dialoghi di Trani” trasmette un messaggio europeo, sottolinea Lucia Perrone Capano. “La convivenza vuol dire bisogno di un dialogo europeo, un dialogo che guardi a tutte le dimensioni dellEuropa in questo momento. Molto importante è il dialogo con lEuropa dellEst, con i Paesi che sono a noi molto vicini e affini, proprio come la Romania, per motivi linguistici e culturali, e anche sociali”, puntualizza Lucia Perrone Capano, ricordando il ruolo dei romeni nella Penisola, che “arricchiscono la società italiana e interagiscono con questa in una dimensione interculturale e plurireligiosa che vogliamo conservare”.



    Trani è una città che tiene molto anche al dialogo interreligioso, sottolinea ancora la presidente dellAssociazione Culturale di Promozione Sociale “La Maria Del Porto”, ricordando la presenza della Chiesa Ortodossa Romena. Allo stesso tempo, Lucia Perrone Capano aggiunge che la Romania è un Paese ancora poco noto in Italia.



    La partecipazione della Romania alla 21° edizione del Festival precede quella del 2023, quando sarà Paese ospite ai “Dialoghi di Trani”, uno status concesso per la prima volta.




  • “Come sono arrivato qui?” in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “Come sono arrivato qui?” in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “Cum am ajuns aici? /Come sono arrivato qui?/ How did I get here?”: una domanda trilingue alla quale tenta di rispondere lartista Vladimir Păun Vrapciu attraverso 16 lavori di pittura e grafica esposti dal 16 al 30 settembre nella Galleria dellAccademia di Romania in Roma.



    “Una mostra che torna ai temi legati alla pandemia, alla reclusione e alle riflessioni che, nellambito delle arti, così come in tutti gli ambiti della nostra realtà contemporanea, questo periodo ha costretto a fare”, spiega la vicedirettrice dellAccademia di Romania, Oana Boşca-Mălin, anticipando a Radio Romania Internazionale il vernissage che si terrà il 16 settembre, ore 18.00.



    “Lartista Vladimir Păun Vrapciu – pittore e architetto, si fa una domanda in tre lingue – romeno, italiano e inglese, come se triplicare questa domanda fosse, in realtà, un grido”, puntualizza la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, ricordando che il lavoro intitolato “24-25 Dicembre” è stato insignito di “The Best Artist” e del Premio speciale della Giuria internazionale della Biennale di Firenze.




  • “Anima della Parola”, antologia poetica bilingue ai Mercoledì letterari dell’Accademia di Romania

    “Anima della Parola”, antologia poetica bilingue ai Mercoledì letterari dell’Accademia di Romania

    Si intitola “Anima della Parola” lantologia poetica che il 14 settembre apre la stagione autunnale dei Mercoledì letterari allAccademia di Romania in Roma. Il volume, che comprende testi firmati da poeti italiani e romeni tradotti da Rodi Vinau, è frutto del progetto “Toamna româno-italiană/Autunno romeno-italiano”, iniziato dallAssociazione “Universul Prieteniei” Iași nel 2016, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania, Oana Boşca-Mălin. Si tratta di un programma di eventi culturali patrocinato dallAmbasciata di Romania in Italia, nato con lobiettivo di promuovere la cultura e le tradizioni romene e contribuire alla conservazione dellidentità culturale dei connazionali nella Penisola.



    Lantologia bilingue propone ai lettori 7 autori romeni con poesie in romeno e tradotte in italiano (Florin Dochia, Aurel Stefanachi, Emilian Marcu, Doina Guriță, Mihaela Grădinariu, Cristina Ștefan, Ion Prăjișteanu), e 7 italiani con poesie in italiano, tradotte anche in romeno (Max Ponte, Paola Casulli, Andrea Laiolo, Bartolomeo Smaldone, Alessandra Corbetta, Valerio Vigliaturo, Antonio Nazzaro).



    Alla presentazione, che sarà ospitata il 14 settembre dalle ore 18.30 dalla sala conferenze dellAccademia di Romania (Piazza José de S. Martín, 1) interverranno Rodica Rodean, fondatrice dellAssociazione “Universul Prieteniei” Iași) e la traduttrice Rodi Vinau, insieme ai poeti italiani Max Ponte e Vincenzo Luciani. Saranno presenti anche i membri dellAssociazione Cenacolo di Roma e dellAlleanza dei Romeni in Italia.



    La presentazione dellantologia si concluderà con una lettura di poesia, ha detto ancora la vicedirettrice dellAccademia di Romania, Oana Boşca-Mălin, citando le parole di Max Ponte: “La costruzione dellidentità europea passa necessariamente attraverso una cultura condivisa”. Quindi, un ponte culturale Italia-Romania per condividere lidentità europea. Buon Mercoledì letterario e buona lettura!




  • Lo scrittore romeno Mircea Cărtărescu a Letterature – Festival Internazionale di Roma

    Lo scrittore romeno Mircea Cărtărescu a Letterature – Festival Internazionale di Roma

    Il pluripremiato scrittore romeno Mircea Cărtărescu sarà uno dei protagonisti della serata conclusiva di Letterature-Festival Internazionale di Roma, in programma il 21 luglio, allo Stadio Palatino della Capitale. Inaugurata il 12 luglio all’insegna del Tempo Nostro e del centenario della scomparsa di Marcel Proust, anche la 21/a edizione dell’ormai tradizionale appuntamento dell’Estate Romana ha invitato il pubblico a serate di letture di testi inediti di scrittori italiani e internazionali di notorietà, con intermezzi coreografici e musica dal vivo.



    La partecipazione dello scrittore romeno al prestigioso evento è frutto della collaborazione tra gli organizzatori e l’Ambasciata di Romania in Italia e l’Accademia di Romania in Roma. A giugno, in anteprima di Letterature-Festival Internazionale, il pubblico ha avuto modo di incontrare anche il noto drammaturgo, poeta e giornalista romeno Matei Vișniec.



    Mircea Cărtărescu leggerà in lingua originale il suo testo inedito Con le spalle al muro, scritto specialmente per questa occasione e tradotto in italiano da Bruno Mazzoni, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania, Oana Boşca-Mălin.



    Gli organizzatori di Letterature-Festival Internazionale sono Biblioteche di Roma, Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, Zétema Progetto Cultura, in collaborazione con Parco Archeologico del Colosseo, SIAE-Società Italiana Autori ed Editori, con il patrocinio del Centro del Libro e della Lettura, con la partecipazione dei seguenti istituti culturali e ambasciate a Roma: Istituto Cervantes, Institut Français di Roma, Institut Français Centre Saint-Louis-Rome, Accademia Americana a Roma, Ambasciata di Romania a Roma, Accademia di Romania a Roma, Ambasciata del Messico, Ambasciata della Repubblica Ellenica. L’evento è patrocinato da AIE-Associazione Italiana Editori e ADEI-Associazione Editori Indipendenti.



    Il famoso scrittore sarà anche il protagonista del secondo incontro nell’ambito delle Serate a domicilio dell’Ambasciata di Romania in Italia. Una rosa di eventi aperta il 21 giugno da Matei Vișniec che prosegue ora con Mircea Cărtărescu il 22 luglio alla sede dell’Ambasciata e che darà spazio ad un dialogo con il professore universitario Bruno Mazzoni, noto traduttore di letteratura romena.



    Le Serate a domicilio dell’Ambasciata riflettono un concetto di eventi culturali dedicati alla comunità dei connazionali che vivono nella Penisola e agli amici della Romania. L’iniziativa è volta ad avvicinare ai cittadini personalità romene di spicco e, in ugual misura, ad articolarsi in una piattaforma di promozione degli artisti romeni in Italia. In questo modo, l’Ambasciata si propone di ravvicinare esponenti di spicco della comunità e coagulare un segmento importante della cultura romena d’oltreconfine attorno ai valori comuni, sia europei che definitori per l’identità, le tradizioni e la cultura romena, precisa l’Ambasciata di Romania in Italia in un comunicato.





  • Matei Vişniec nell’anteprima del Festival delle Letterature di Roma

    Matei Vişniec nell’anteprima del Festival delle Letterature di Roma

    Invitato in anteprima al Festival delle Letterature di Roma, in programma dal 12 al 21 luglio, Matei Vişniec, il cui volume Sindrome da panico nella città dei lumi è stato pubblicato nel 2021 presso la Voland, a cura di Mauro Barindi, incontra il pubblico stasera alle ore 18.00 alla Casa delle Letterature. Insieme all’autore interveranno il prof. Bruno Mazzoni e la prof.ssa Martine van Geertruijden, specialista in letteratura francese contemporanea. L’evento è organizzato dalla Casa delle Letterature in collaborazione con l’Accademia di Romania – Istituto Culturale Romeno e l’Ambasciata di Romania in Italia. Maggiori dettagli nel comunicato dell’Accademia di Romania in Roma.

  • Giornata universale della camicia tradizionale all’Accademia di Romania

    Giornata universale della camicia tradizionale all’Accademia di Romania

    In occasione della Giornata universale della ie, la camicia tradizionale romena, celebrata il 24 giugno, l’Accademia di Romania in Roma inaugura nello stesso giorno, alle ore 18.30, nella sua Galleria d’arte, la mostra Poemi intrecciati. Il pubblico avrà modo di scoprire una selezione di pregiati tappeti e costumi tradizionali appartenenti alla collezione del Complesso Artigianale Artă Rustică di Clișova Nouă, Repubblica di Moldova, precisa l’Accademia di Romania.

    Curata da Ecaterina Popescu, la mostra Poemi intrecciati è frutto della collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Moldova in Italia, l’Ambasciata di Romania in Italia, il Ministero della Cultura della Repubblica di Moldova e l’Istituto Culturale Romeno.

    I Poemi intrecciati propongono al pubblico un breve viaggio nella storia dell’arte popolare nella Repubblica di Moldova, grazie alla collezione appartenente al Complesso Artigianale Artă Rustică nel villaggio di Clișova Nouă e alla sua fondatrice, Ecaterina Popescu. Insieme a tappeti risalenti all’Ottocento e al Novecento, raccolti e restaurati dalla stessa fondatrice, sono esposti oggetti di recente realizzazione, precisa ancora l’Accademia di Romania.

    La mostra sarà aperta dal 24 giugno all’8 luglio 2022, dal martedì al venerdì (ore 14-18) e sabato e domenica (11-18).

  • Incontri con Matei Vișniec a Roma

    Incontri con Matei Vișniec a Roma

    Il drammaturgo, poeta e giornalista romeno di notorietà internazionale, Matei Vișniec, è in questi giorni il protagonista di una rosa di eventi a Roma. Il primo, intitolato Serile Acasă ale Ambasadei/ Serate a domicilio dell’Ambasciata e dedicato alla comunità dei connazionali che vivono nella Penisola, sarà ospitato stasera, dalle ore 19.00, dalla sede della nostra rappresentanza diplomatica (Via Nicolò Tartaglia 40). Matei Vișniec dialogherà con il prof. Bruno Mazzoni, uno dei più importanti traduttori e romenisti in Italia. L’Ambasciata di Romania in Italia precisa in un comunicato che la rosa delle Serate a domicilio è volta ad avvicinare ai cittadini personalità romene di spicco e, in ugual misura, ad articolarsi in una piattaforma di promozione degli artisti romeni in Italia.

    Domani, 22 giugno, alle ore 21.00, Matei Vișniec incontrerà negli spazi del Teatro Marconi di Roma il pubblico e i curatori italiani delle sue opere. L’appuntamento, organizzato da MetisTeatro in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma, l’Ambasciata di Romania in Italia e Teatro Marconi, sarà un’occasione per un dialogo aperto con l’autore, un approfondimento delle tematiche legate al suo teatro, della sua poetica e del laboratorio creativo da cui esse scaturiscono, come precisa l’Accademia di Romania in Roma nel comunicato dedicato all’evento. All’incontro coordinato dal prof. Bruno Mazzoni, dialogheranno con l’autore la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, coordinatrice dei programmi culturali dell’Accademia di Romania, il regista Christian Angeli, il presidente dell’UTR – Unione Teati Romani, Felice Della Corte, esponenti dell’Editrice Voland e di MetisTeatro, che ha curato e messo in scena tra il 2018 e il 2022 molteplici testi di Matei Vișniec, dedicando all’autore due rassegne tematiche comprendenti alcuni inediti, mai rappresentati in Italia, precisa ancora l’Accademia di Romania.

    L’incontro sarà anticipato alle 19.00 da un omaggio al Teatro di Matei Vișniec, brevi azioni sceniche a cura dell’Associazione MetisTeatro, che animeranno gli spazi interni ed esterni del Teatro Marconi con personaggi tratti dal repertorio degli spettacoli portati in scena. Nel foyer del teatro sarà inoltre allestita una mostra dedicata al teatro di Vișniec a cura del fotografo freelence Paolo Sasso.

    Invitato in anteprima al Festival delle Letterature di Roma, in programma dal 12 al 21 luglio, Matei Vişniec, il cui volume Sindrome da panico nella città dei lumi è stato pubblicato nel 2021 presso la Voland, a cura di Mauro Barindi, incontrerà il pubblico alla Casa delle Letterature il 23 giugno alle ore 18:00. Insieme all’autore interveranno il prof. Bruno Mazzoni e la prof.ssa Martine van Geertruijden, specialista in letteratura francese contemporanea. L’evento è organizzato dalla Casa delle Letterature in collaborazione con l’Accademia di Romania – Istituto Culturale Romeno e l’Ambasciata di Romania in Italia.

  • Cătălin Pavel e “L’archeologia dell’amore” alla Casa delle Letterature di Roma

    Cătălin Pavel e “L’archeologia dell’amore” alla Casa delle Letterature di Roma

    Dopo il successo riscosso al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove è stato presentato in prima assoluta in edizione italiana, il volume “Larcheologia dellamore. Dal Neanderthal al Taj Mahal” e il suo autore, lo scrittore romeno Cătălin Pavel, arrivano anche alla Casa delle Letterature di Roma (Piazza dellOrologio, 3). Il libro è stato pubblicato questanno da Neo Edizioni, nella traduzione del prof. Bruno Mazzoni.



    Allincontro ospitato dalla Casa delle Letterature martedi 14 giugno, ore 18:00, accanto allautore saranno presenti il suo traduttore, Bruno Mazzoni, e lo storico dellarte Silvia Panichi, precisa lAccademia di Romania in Roma, che organizza levento in la Casa delle Letterature – Biblioteche di Roma, Neo Edizioni e la libreria Altroquando – Otherwise.



    Radio Romania Internazionale ha anticipato lappuntamento in un collegamento con il prof. Bruno Mazzoni.



  • Spazi Aperti XX all’Accademia di Romania in Roma

    Spazi Aperti XX all’Accademia di Romania in Roma

    Tornano con unedizione anniversaria nel 2022 gli “Spazi Aperti” allAccademia di Romania in Roma, diventati ormai un punto di riferimento nel paesaggio culturale della Capitale italiana.



    La 20° edizione della mostra internazionale darte contemporanea, inaugurata il 7 giugno dalla prestigiosa istituzione, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno e con il patrocinio dellAmbasciata di Romania in Italia, riunisce opere di 21 artisti internazionali, residenti in accademie e istituti stranieri a Roma, American Academy in Rome, Accademia del Belgio, Accademia di Danimarca, Accademia di Francia a Roma-Villa Medici, Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo, The British School at Rome, Accademia di Romania a Roma, Real Academia de España en Roma e Istituto Svizzero. Si tratta di progetti di pittura, grafica, video, suono, installazione fotografia portano al pubblico e offrono una visione audace del contesto contemporaneo, spiegano gli organizzatori.



    In effetti, gli “Spazi Aperti” si articolano in un evento originale, ideato dallAccademia di Romania in Roma, esclusivamente per artisti residenti a Roma. Una rassegna che mette in risalto la diversità del linguaggio artistico e offre unimmagine sulle realtà dei nostri giorni, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la curatrice della mostra, Alexandra Oancea, che rappresenta lAccademia di Romania. La mostra è ospitata fino al 19 giugno dalla Galleria e dagli annessi: gli atelier degli artisti e il parco dellAccademia di Romania (ingresso da Viale delle Belle Arti 110).