Tag: Comunità Radiotelevisiva Italofona

  • Assemblea Generale CRI 2020, Radio Romania Internazionale nel nuovo Comitato Direttivo

    Assemblea Generale CRI 2020, Radio Romania Internazionale nel nuovo Comitato Direttivo

    Il 20 ottobre, la Sala degli Arazzi della RAI – Radiotelevisione Italiana ha ospitato in videoconferenza i lavori della XXXV Assemblea Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona. Un’Assemblea Generale ai tempi del Covid, in cui il presidente Maurizio Canetta e la segretaria generale, Maria du Bessé si sono collegati da remoto con i membri e gli amici della Comunità.

    I lavori sono stati aperti dal saluto del presidente della RAI, Marcello Foa, che ha sottolineato l’impegno della Radiotelevisione Italiana per la valorizzazione della lingua italiana nel mondo anche come ponte di culture, come ricorda la CRI nel comunicato dedicato all’evento. Ai lavori è stata presente anche Simona Martorelli, direttore Relazioni Internazionali della RAI.

    In occasione della XXXV Asssemblea Generale, sono stati rinnovati anche gli organi esecutivi. Maurizio Canetta, direttore generale della Radiotelevisione Svizzera Italiana (RSI) è stato confermato alla presidenza, Maria du Bessé – responsabile della promozione della lingua e cultura italiana delle Relazioni Internazionali e Affari Europei della RAI, confermata alla carica di segretaria generale, mentre Donatella Pohar di Radio Capodistria è stata eletta alla vicepresidenza. Del Comitato Direttivo, in rappresentanza dei membri fondatori, fanno parte anche Rosario Tronnolone di Radio Vaticana e il direttore generale di San Marino RTV, Carlo Romeo. Completano il Comitato Direttivo Iuliana Anghel di Radio Romania e Vincenzo Morgante, direttore di TV2000, come precisa la CRI.

    Il comunicato integrale della Comunità Radiotelevisiva Italofona

  • Settimana Lingua Italiana: Verso di qua, verso di là, serata Poetry Slam al Teatro Monk di Roma

    Settimana Lingua Italiana: Verso di qua, verso di là, serata Poetry Slam al Teatro Monk di Roma

    Un segnale di speranza per il futuro: così riassume il famoso poeta, scrittore e performer Lello Voce il filo conduttore del “Verso di qua, verso di là. Italia-Svizzera – complementi di poetica”, la serata di performance poetico-musicali, di cui sarà direttore artistico, e che si terrà il 20 ottobre, dalle ore 20.15, al Teatro Monk di Roma. Liniziativa è promossa dallAmbasciata di Svizzera in Italia e dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona (CRI), in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, in programma dal 19 al 25 ottobre. Un evento incentrato sulla migrazione, allinsegna del Poetry Slam, che coniuga poesia, improvvisazione e teatro, competizione nata negli Stati Uniti negli anni ottanta, che sta riscuotendo successo nellintero mondo.



    “I popoli migrano da sempre, tutte le nostre culture sono nate da migrazioni. E migrano anche le arti, nel senso che le arti si parlano, una si sposta nel territorio di unaltra arte, come nel caso della poesia, che torna a dialogare con la musica”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il maestro Lello Voce, anticipando la serata del 20 ottobre e ringraziando gli organizzatori per aver avuto “la voglia e il coraggio di puntare su un tipo di poesia che non è la più diffusa, rivolgendosi verso esperienze che sono il futuro che abbiamo davanti, come il Poetry Slam”. Daltronde è a Lello Voce stesso che si deve lintroduzione di questo genere in Italia. “Sono stato io a introdurre il Poetry Slam in Italia, nel 2001. Lo confesso, sono colpevole”, scrive il maestro sul suo blog.



    “Verso di qua, verso di là” si aprirà con due performance poetico-musicali: la prima, a carico del bravissimo poeta svizzero Marko Miladinovic, e la seconda, che vedrà come protagonisti Lello Voce stesso insieme con il noto compositore di musica contemporanea Roberto Paci Dalò, fondatore della nota compagnia di arti performative Giardini Pensili. Ma il cuore della serata sarà il Poetry Slam italo-svizzero incentrato sul tema della migrazione, che sarà condotto dai bravissimi MC Dome Bulfaro e Marko Miladinovic: un confronto tra quattro poeti svizzeri e quattro poeti italiani, con un primo testo inedito scritto per loccasione e dedicato proprio al tema della migrazione, e successivamente con un testo scelto dalla loro creazione, spiega Lello Voce nel collegamento con Radio Romania Internazionale.



    I protagonisti della competizione poetica sul tema della migrazione tra Italia e Svizzera saranno Rodolfo Ceré, Margherita Coldesina, Anna Maria Di Brina, Sergio Garau, Tommaso Giacopini, Wissal Houbabi, Antea Moro e Simone Savogin. “Verso di qua Verso di là, il titolo della manifestazione, richiama la frontiera, il movimento a pendolo delle migrazioni, fatte di partenze, ritorni, storie di successo, ma anche di integrazione non facile e diffidenza. Un fenomeno radicato nella storia con forti influssi anche sulla lingua italiana, che in Svizzera è una delle quattro nazionali”, indicano i promotori.



    Uniniziativa completamente diversa da quelle che abitualmente organizza la Comunità Radiotelevisiva Italofona, spiega a Radio Romania Internazionale la sua segretaria generale Maria du Bessé. “E un modo per esplorare dei nuovi territori, per provarci anche su cose diverse, nella convinzione di poter parlare, riflettere e raccontare i temi che sono a noi cari, con modalità diverse. Una competizione molto particolare, su un tema molto importante come quello della migrazione tra lItalia e la Svizzera, un po la storia della migrazione, che è cambiata nel corso degli anni, e anche quelle che possono essere state le ricadute sulla lingua italiana”, aggiunge la segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, sottolineando che liniziativa ha raccolto una grande attenzione e ha attratto tutte le istituzioni e tanti partner. “Mi auguro di avere un pubblico anche dalla Romania, perchè “Verso di qua verso, di là” potrà essere seguito anche in diretta su Facebook, quindi è un buon modo per condividere questo momento tutti insieme”, ha concluso Maria du Bessé.



    “È un modo per parlare di un tema per noi essenziale – migrazione e lingua italiana – a un pubblico diverso da quello di una tradizionale conferenza e con un linguaggio nello stesso tempo classico e moderno”, afferma, a sua volta, Rita Adam, Ambasciatrice di Svizzera in Italia, Malta e San Marino. “Oggi, la realizzazione di questa iniziativa, è anche un segno dincoraggiamento che vogliamo dare – dicono i promotori – agli artisti giovani e al settore culturale, molto colpiti dalla crisi COVID.”



    “Verso di qua, verso di là” sarà unoccasione di altissimo valore artistico e capace di divertire, naturalmente nellassoluto rispetto di tutte le normative anticovid”, dice ancora Lello Voce. Il vincitore sarà proclamato, come previsto nei Poetry Slam, da una giuria composta da cinque persone scelte a caso tra il pubblico. “Sono convinto che, alla fine, vincerà la poesia, vincerà la volontà di dialogo, di ascolto, di disponibilità nei confronti di tutti quelli che ci sono attorno, al di là di qualsiasi confine”, aggiunge Lello Voce, concludendo il suo intervento a Radio Romania Internazionale con un messaggio dedicato alla Settimana della Lingua Italiana.



    “Il mio augurio e messaggio per la Settimana della Lingua Italiana è che, grazie alla lingua italiana, come è stato sin dalle origini, litaliano si faccia portatore di una parola di speranza, perchè questa crisi è certamente anche una grande occasione di cambiare ciò che non funziona nel nostro modo di stare assieme, e questo avviene sempre anche attraverso un mutamento della lingua. Il sottotitolo della manifestazione allude proprio ai cambiamenti, a ciò che manca alla lingua: il complemento è ciò che manca a qualcosa”, dice il maestro. “Laugurio è che venga fuori una grande e collettiva poesia dedicata alla speranza e alla possibilità degli uomini di continuare a dialogare”, ha detto ancora Lello Voce.



    La serata si concluderà con i saluti di Rita Adam, Ambasciatrice di Svizzera in Italia, Malta e San Marino, di Dario Armini, Capo dellUfficio promozione della lingua e delleditoria italiana, internazionalizzazione delle Università italiane, borse di studio ministeriali della Direzione Generale Promozione Sistema Paese del MAECI e di Maurizio Canetta, presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona.



    Il progetto ha ricevuto il sostegno del Dipartimento Federale degli Affari Esteri svizzero e dellAiuto Federale per la lingua e la cultura italiana e la gentile collaborazione di Rai Teche e Radiotelevisione Svizzera Italiana (RSI).



    “Verso di qua, verso di là”, che si svolgerà nel pieno rispetto della normativa anticovid, è parte delle iniziative messe in campo per la Settimana della Lingua italiana nel mondo (19-25 ottobre 2020), organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in cooperazione con i partner per la promozione linguistica, tra cui lAmbasciata di Svizzera in Italia, Malta e San Marino. Gode inoltre dellimportante riconoscimento del Patrocinio della RAI Radiotelevisione Italiana, della LIPS – Lega italiana Poetry Slam e di WOW Incendi Spontanei, indica la Comunità Radiotelevisiva Italofona.




  • Voci Italofone, nuova trasmissione a Radio Romania Internazionale

    Voci Italofone, nuova trasmissione a Radio Romania Internazionale

    Nel 2020, che segna il 35/o anniversario della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Radio Romania Internazionale inaugura nel suo nuovo palinsesto la trasmissione intitolata Voci Italofone. Un appuntamento in cui, nell’ultimo venerdì di ogni mese, daremo spazio alle iniziative e ai progetti promossi dalla Comunità, nonostante il periodo difficile che stiamo ancora tutti attraversando: racconti, interventi e collegamenti con i colleghi delle radio aderenti, su vari temi: presenze e testimonianze italiane, cultura, società, tecnologia, curiosità.



    La prima puntata andrà in onda venerdì 25 settembre, dopo un anno preciso dal Cammino nel Parco dell’Appia Antica, organizzato nel 2019 a Roma dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona.L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con il Parco Regionale dell’Appia Antica, la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma – Parco Archeologico dell’Appia Antica e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma,con la media partnership della RAI.



    I giornalisti delle radio italofone della Comunità hanno scoperto il Parco dell’Appia Antica accompagnati da una rosa di ospiti dal mondo dell’arte, della musica, del teatro e della poesia: Simone Alberti, Maria Grazia Calandrone, Claudio Damiani, Evelina Nazzari, Andrea Satta, Roberto Vignoli e Peppe Voltarelli. Ad affiancare la Comunità In Cammino nel Parco dell’Appia anche Dario Armini della Direzione Generale per la promozione del sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.



    Una ricca esperienza concretizzata anche nell’ulteriore serie radiofonica In Cammino nel Parco dell’Appia Antica. Un palcoscenico unico al mondo, resa disponibile alle radio partecipanti. Inoltre, un programma che ha incluso materiale d’archivio e i contributi realizzati da tutti i partecipanti al Cammino, è stato trasmesso durante la Settimana della lingua italiana nel mondo, dedicata nel 2019 a L’italiano sul palcoscenico.



    Ma la Comunità Radiotelevisiva Italofona ha fronteggiato sempre unita e solidale anche i momenti difficili. Testimonianze, racconti, riflessioni del periodo dell’emergenza sanitaria del 2020 hanno dimostrato che qualsiasi difficoltà può essere superata Quando c’è la Comunità, il titolo della coproduzione promossa in primavera dalla CRI. Speriamo di esserci lasciati alle spalle l’emergenza – l’incertezza, certo, permane – ma la trasmissione Voci italofone rappresenta un bel segnale di ripresa, ha detto a Radio Romania Internazionale la segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maria du Bessè, del Dipartimento Relazioni Internazionali della RAI, ospite speciale della puntata di esordio, insieme al presidente della CRI, Maurizio Canetta, il direttore della Radiotelevisione Svizzera Italiana.



    Grazie all’impegno, alla professionalità e all’entusiasmo dei nostri membri, la nostra associazione resta sempre concreta, anche nei momenti più difficili, ha sottolineato Maria du Bessè, spiegando che riprendono anche le attività della CRI, rimandate in seguito all’emergenza, come l’Assemblea Generale del 2020, che verrà presto convocata dal presidente Maurizio Canetta. Ripartiranno le diverse iniziative, quelle più consolidate e di successo, ma anche dei progetti completamente innovativi, ha aggiunto la segretaria generale.



    Le Voci Italofone saranno un angolo prezioso, non solo per gli ascoltatori italofono e italofili: potranno ancheavvicinare il pubblico che non ha ancora subitoil fascino dell’italiano – lingua di bellezza. La bellezza oggi può rappresentare un antidoto all’incertezza dei nostri tempi, ha concluso Maria du Bessè, augurando pieno successo alle Voci Italofone di Radio Romania Internazionale.



    Un augurio per il nuovo spicchio di italianità offerto dalla Radio nazionale romena è calorosamente arrivato dal presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maurizio Canetta.Ogni momento di inaugurazione nel mondo dei media è una festa, perchè apre prospettive. Radio Romania è un nostro membro storico e la partecipazione alle nostre attività è sempre stata apprezzata, ha spiegato il presidente della CRI, definendo le Voci Italofone comeuno spazio per proporre contenuti, aggiornare sulle nostre iniziative, suscitare interesse e curiosità.



    Mantenere un filo diretto con il pubblico è essenziale per radicare la presenza dell’italiano nel Paese, ha sottolineato Maurizio Canetta.Un grazie a Radio Romania per questo importante regalo delle Voci italofone. Buon viaggio!, ha detto ancora il presidente della CRI. Un augurio che ricambiamo di cuore anche noi, come Radio Romania, nel 35/o anniversario della Comunità Radiotelevisiva Italofona!



  • Quando c’è la Comunità, in onda su Rai Radio 3

    Quando c’è la Comunità, in onda su Rai Radio 3

    Il 3 maggio, Rai Radio 3 ha incluso nel programma La lingua batte i contributi delle radio aderenti alla Comunità Radiotelevisiva Italofona alla coproduzione in emergenza Quando c’è la Comunità. L’iniziativa è stata presentata a Rai Radio 3 nell’intervista rilasciata a Cristina Faloci dalla segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva italofona Maria du Bessé.



    Riportiamo anche noi l’intera puntata de La lingua batte del 3 maggio, nel corso della quale Paolo Di Paolo ha ospitato una riflessione di Angelo Ferracuti, scrittore e reporter, su comunità e lavoro, nonchè gli interventi di Carlo Baghetti, ricercatore di italianistica presso l’Université Aix-Marseille, su come raccontiamo e racconteremo il lavoro dopo la crisi pandemica. Ospite del programma anche Silvia Contarini sullo scrivere al tempo di una comunità davvero globale: insegna anche lei in Francia all’Universitè de Paris Ouest e ha pubblicato l’anno scorso per Cesati Scrivere al tempo della globalizzazione. Narrativa italiana dai primi anni Duemila.




  • Coproduzione in emergenza: Quando c’è la Comunità

    Coproduzione in emergenza: Quando c’è la Comunità

    In piena emergenza coronavirus, la Comunità Radiotelevisiva Italofona e i suoi membri vanno avanti, facendo sentire la loro voce anche in questi momenti eccezionali. Con la coproduzione in emergenza Quando c’è la Comunità, vogliamo condividere con il nostro pubblico testimonianze delle realtà vissute nei nostri Paesi in questi momenti, in attesa del ripristino della normalità.



    Le radio sintonizzate anche su questa iniziativa della Comunità Radiotelevisiva Italofona sono Radio RAI (Rai Friuli Venezia Giulia, Rai Alto Adige, Rai Sicilia, un contributo di RAI – Responsabilità Sociale e la collaborazione di Radio 3), Radio Svizzera Italiana, Radio Vaticana, San Marino Rtv, Radio Romania Internazionale, PBS Malta, Radio Colonia, RTCG Montenegro, Radio Atene, RAE Argentina, ICN New York.



    In ugual misura, tante testimoniaze e riflessioni di ospiti e amici, come Maria Luisa Pappalardo della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la poetessa Maria Grazia Calandrone o l’attrice e scrittrice Evelina Nazzari.



    Il racconto è essenziale e sentire le voci dagli altri Paesi ci aiuta ad avere idee, a muovere le coscienze, ad avere coscienza che una comunità che parla italiano in giro per il mondo può aiutarci a superare un momento che mai avremmo pensato di dover vivere, spiega il direttore generale della Radiotelevisione Svizzera Italiana, Maurizio Canetta, Presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona.



    Credo che sia davvero importante oggi riflettere sul significato di comunità. Guardiamo indietro e pensiamo alla nostra storia, alle nostre comunità che hanno sempre dimostrato la loro più grande forza proprio nei momenti di maggiori difficoltà, sottolinea Maria Luisa Pappalardo della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, parlando della campagna WeAreItaly, lanciata il 19 marzo, per mostrare l’immagine di un Paese che, nonostante l’emergenza, continua a produrre e diffondere cultura.



    Quando ci si interroga sui doveri del servizio pubblico, la risposta più tradizionale che viene in mente è quella del pluralismo, spiega, da parte sua, Roberto Natale di RAI Responsabilità Sociale. La responsabilità è la parola d’ordine anche in Sicilia, ma – come ricordato da Papa Francesco e da autorità scientifiche e laiche, da soli non si vince questa battaglia, sottolinea il direttore di RAI Sicilia, Salvatore Cusimano. Mentre la poetessa Maria Grazia Calandrone fa una riflessione Al mondo vero. L’ospite del collega Rosario Tronnolone di Radio Vaticana è Suor Maria Gloria Riva, fondatrice e superiora delle Monache dell’Adorazione Eucaristica.



    Anche in Romania, in stato di emergenza dal 16 marzo, primeggia la consapevolezza della grande responsabilità di seguire le misure restrittive e aiutare le categorie vulnerabili. Il Sovrano Militare Ordine di Malta ha avviato una campagna umanitaria per sostenere il sistema sanitario in Romania tramite la produzione e la distribuzione gratuita di decine di migliaia di dispositivi di protezione facciale agli ospedali del Paese, come spiega l’Ambasciatore dell’Ordine in Romania, Roberto Musneci. Ma l’isolamento può essere valorizzato anche come opportunità. Ad esempio per scrivere un libro. In questi giorni, la poetessa Ana Blandiana sta scrivendo delle poesie per bambini, come ci confessa lei stessa.









    Da Rai Friuli Venezia Giulia, il collega Massimo Gobessi ha intervistato la psicoterapeuta Ivana Milic sul concetto di comunità legata alla famiglia al tempo del Convid 19. Invece, per Rai Alto Adige, Paolo Mazzucato ha raccolto il contributo di Domenico Nunziata, giovane che insieme con Paolo Sticcotti ha aperto sul web Radio Quarantenna, mentre Alessandra Tortosa ha raccolto il contributo dell’attrice Sandra Passarello, che ogni giorno dal suo balcone legge una poesia e poi la diffonde sui social.



    Ma questa non è certamente la più grave pandemia che abbia affrontato la specie umana. Forse, però, è la prima in cui noi realmente abbiamo coscienza a livello globale di cosa stiamo vivendo, nota nel suo contributo il direttore generale di San Marino RTV, Carlo Romeo.







    “Appunti per il rinnovamento della nostra società si intitola il contributo di Oriana Rispoli Spaziani, personalità eclettica nei suoi molteplici interessi culturali. Dopo 20 anni di collaborazioni e consulenze con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Biennale di Venezia e altri enti istituzionali e di ricerca, nel 2004 ha fondato a Roma lAssociazione culturale “Nuove Tendenze, di cui è presidente e direttore artistico. Sviluppa progetti in ambito letterario, musicale, artistico ed è curatrice delle pubblicazioni di “Nuove Tendenze Edizioni, che spaziano dalla saggistica alla narrativa. Dal 2019 è presidente del Premio Letterario Nazionale Carlo Piaggia, fondato a Lucca nel 2015. Alliniziativa della Comunità Radiotelevisiva Italofona ha risposto anche la prof.ssa Gioia Di Cristofaro, ordinaria di antropologia culturale presso la Facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma e Presidente della LUNID – Libera Università dei Diritti Umani. La Protezione Civile resta sempre in prima linea anche grazie ai volontari. Anna Basile è la presidente dellAssociazione Fukyo della Protezione Civile, che fa il punto attraverso la voce di Samuel Fiorentino.







    “In questa crisi, la sensibilizzazione e lintegrazione di tutta la popolazione è fondamentale, sottolinea nel suo contributo il presidente di PBS Malta, Tonio Portughese. “Un enorme bambino che trattiene il fiato: così vede la sua comunità in questi momento lattrice e scrittrice Evelina Nazzari.







    Che cosa cambierà nel dopo COVID-19? si domandano i colleghi di RTCG Montenegro, tramite la voce di Vesna Pejovic. Intanto, se non possiamo stare insieme, dobbiamo stare vicini: questo è il nostro compito, ci dice dalla Grecia il collega Tassos Mavris di Radio Atene. DOltreoceano, Anthony Pasquale di Radio ICN New York spiega come affronta lemergenza la comunità italiana della metropoli americana duramente colpita dal COVID-19. A sua volta, facendo il punto sulla situazione nel suo Paese, Marcelo Chelo Ayala di RAE Argentina, ricorda che la coproduzione in emergenza “Quando cè la Comunità, lanciata dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, ci dà una volta in più la motivazione di andare avanti insieme.








    Alliniziativa promossa dalla Comunità Radiotelevisiva Italfona hanno risposto anche il Rettore dellUniversità per Stranieri di Siena, Pietro Cataldi. Il collega Pietro Trifone, accademico della Crusca, che insegna storia della lingua italiana allUniversità Tor Vergata di Roma, a sua volta già Rettore dellUniversità per Stranieri di Siena, collega la comunità alla comunicazione. “Io mi sento parte di una comunità molto grande, e questa comunità ha un solo nome: si chiama la Comunità della Terra, sottolinea nel suo contributo lo scrittore Davide Sapienza.




  • Lessico della tenacia e senso della Comunità, Dacia Maraini sceglie GIOIA

    Lessico della tenacia e senso della Comunità, Dacia Maraini sceglie GIOIA

    Oggi più che mai ha un senso essere Comunità. Allinterno del programma di scambi tra le emittenti aderenti alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, Rai Radio3 mette a disposizione il progetto “Lessico della tenacia”. Una raccolta di voci in cui Rai Radio3 ha chiesto ad artisti, studiosi, intellettuali, attori di “scegliere una parola per loro significativa in questo particolare momento e di illustrarla.



    Da Noi a Lentezza, da Invisibile a Trasmissione, da Finestre a Gioia, da Connessione a Stringersi, da Pubblico a Unità, un dizionario in fieri per attraversare un tempo inatteso e unico, per non dimenticare, per non disperare”, indicano i colleghi della Lingua Batte nella presentazione. Al momento, il dizionario è composto da 35 voci, ma è destinato ad espandersi. Una puntata speciale della Lingua Batte, andata in onda il 22 marzo, ha incluso una prima raccolta di voci.



    Il cantautore Tommaso Di Giulio ha scelto “Armonia”, mentre il linguista Giuseppe Patota ci propone una riflessione sui tanti lemmi associabili alla parola “casa”. Irene Grandi ritiene che dalla crisi che stiamo attraversando, potrebbe venir fuori lopportunità di pensare di più alla natura che va protetta. Una natura evocata nel suo intervento anche dallo storico e scrittore Alessandro Vanoli.



    “Stiamo attraversando un momento di tristezza e di dolore, ma se non si vuole affogare, bisogna nuotare. Per nuotare bisogna sognare la riva e immaginare che in quella riva ci sarà la gioia ad aspettarci: la gioia di una rinascita, la gioia di una nuova idea del mondo e di noi stessi…io non lo so…ma so che la gioia ci fa correre dentro quelle acque, sfuggendo ai mostri del fondo marino e al passaggio di qualche squalo. E un sogno che faccio spesso”, dice la scrittrice Dacia Maraini, che la scelto la parola GIOIA.



    Per Dacia Maraini, la parola crea la storia, raccontandola e inventandola, come sottolineava la scrittrice il 28 maggio 2019, quando lUniversità di Bucarest le ha conferito il titolo di Doctor Honoris Causa “per il suo costante coinvolgimento analitico e responsabile nella storia, per la contemplazione partecipativa ad essa, per leleganza e la coerenza intellettuale con cui, in più di cinquantanni di carriera, ha saputo trasformare il brutto della realtà in opera artistica e civica”.



    La sua lectio magistralis è stata dedicata alle scrittrici da lei definite “madri”: mistiche, cortigiane – come Veronica Franco, o intellettuali raffinate come Elisabetta Caminer Turra, la prima giornalista italiana nel Settecento, fino a Grazia Deledda, Natalia Ginzburg, Elsa Morante o Alda Merini. Un argomento al quale Dacia Maraini ha fatto riferimento anche nellintervista rilasciata in quelloccasione a Radio Romania Internazionale, che la ripropone anche oggi.


  • Speciale WRD 2020: la radio e la diversità

    Speciale WRD 2020: la radio e la diversità

    Per la Comunità Radiotelevisiva Italofona, la diversità è sempre stata un valore. Così la sua segretaria generale, Maria du Bessé, del Dipartimento Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI, in collegamento con Radio Romania Internazionale in occasione della Giornata Mondiale della Radio, che nel 2020 celebra la diversità. Nel 2011, l’UNESCO ha proclamato il 13 febbraio come Giornata Mondiale della Radio, per celebrare questo mezzo di comunicazione e rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. E’ stato scelto il 13 febbraio perchè in quel giorno del 1946 nasceva la radio delle Nazioni Unite. Quest’anno, tutti i Paesi sono incoraggiati a festeggiare World Radio Day tramite la diversità: sostenere il pluralismo alla radio, in modo che vi sia una combinazione di media pubblici, privati e comunitari, e promuovere la diversità dei contenuti editoriali e dei tipi di programmi per riflettere la varietà del pubblico.



    La Comunità Radiotelevisiva Italofona è un ottimo esempio di unità nella diversità, raggruppando emittenti provenienti da vari Paesi, collegate tra di esse dal filo magico della lingua italiana: Radio Rai, Radio Vaticana, Radiotelevisione Svizzera Italiana, Radio Capodistria, RTV San Marino, TV 2000, Radio Romania Internazionale, Radio Colonia, PBS Malta, le emittenti pubbliche di Croazia, Albania e Montenegro, Radio Atene, Radio ICN New York, RAE Argentina, accanto a Italradio e Osservatorio Balcani Caucaso e tanti amici, tra cui l’Accademia della Crusca, la Società Dante Alighieri e le Università per stranieri di Perugia e Siena. La radio stessa è sempre un mezzo magico, grazie alla capacità tutta sua di creare immagini attraverso le parole, il che porta ad un contatto speciale e immediato con chi ascolta, dice ancora la segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maria du Bessé, ricordando che Radio Romania, attraverso Radio Romania Internazionale, rappresenta un membro storico dell’associazione, partecipando in maniera molto attiva alle sue iniziative.



    E World Radio Day costituisce un’ottima opportunità di passare in rassegna i progetti della CRI con la sua segretaria generale. Nel 2019, hanno riscosso grande successo le due coproduzioni – Poesia ultim’ora: la poesia alla radio e In cammino nel Parco dell’Appia Antica – un palcoscenico unico al mondo. I progetti andranno avanti, assicura Maria du Bessé, anticipando alcune iniziative che verranno lanciate nel 2020 e rivolgendo, a nome della CRI e del presidente Maurizio Canetta, i migliori auguri in occasione della Giornata Mondiale della Radio.



    Una diversità di approccio è vissuta nel proprio quotidiano anche da Swissinfo, la rete online internazionale della radiotelevisione pubblica della Svizzera, che vanta una lunga storia, risalente al 1935: dieci redazioni con dieci lingue e culture diverse, che forniscono in maniera equilibrata informazioni sulla Svizzera al pubblico straniero e agli oltre 700.000 svizzeri che vivono all’estero, dando voce a tutte le parti, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale Daniele Mariani, giornalista della redazione italofona di Swissinfo. Quindi, un piccolo mondo in miniatura, che permette una diversità dei punti di vista su quello che accade in Svizzera. Il plurilinguismo e la struttura federalista di questo Paese conferiscono diversità anche al paesaggio mediatico, aggiunge Daniele Mariani, accennando anche al progetto editoriale Sounds of…, realizzato in partenariato da Swissinfo, Radio Romania Internazionale, Radio Praga, Radio Polonia e Radio Canada International.



    Si tratta di un’altra iniziativa che vede coinvolta Radio Romania Internazionale per far meglio conoscere il Paese nel mondo, rendendola una realtà irrinunciabile sotto profilo culturale ed educativo, come la definisce il direttore dell’Accademia di Romania in Roma, prof.univ.dr. Rudolf Dinu. Rivolgendo i migliori auguri alla nostra emittente, a nome della prestigiosa istituzione culturale, il prof. Rudolf Dinu ha fatto riferimento all’ottima collaborazione con Radio Romania Internazionale che, attraverso i suoi programmi, riflette le iniziative delle rappresentanze dell’Istituto Culturale Romeno all’estero, che hanno la missione fondamentale di promuovere la cultura romena e l’immagine del Paese nel mondo.



    Un messaggio di auguri per World Radio Day ci arriva anche dal direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. univ.dr. Grigore Arbore Popescu, collaboratore di lunga data del servizio pubblico di Bucarest. Dopo il 1989, nel nuovo contesto democratico, Radio Romania è diventata l’istituzione princeps nella diffusione dell’informazione di primissima ora, di grande importanza politica, sociale e culturale, ha detto il prof. Grigore Arbore nel suo messaggio.



    Da parte sua, Luigi Cobisi, segretario generale di Italradio, il portale della radiofonia internazionale in lingua italiana, ha ricordato che Radio Romania Internazionale mantiene tutti i modi di diffusione, sia quelli nuovi come l’internet o le reti sociali, che le onde corte che definisce come un backup, in quanto sono in funzione anche in casi di calamità o altre difficoltà. Italradio, che nel 2020 ha scelto di celebrare il 13 febbraio con un evento ospitato dall’Università di Pisa, raddoppia gli auguri anche per la voce del suo coordinatore scientifico, Paolo Morandotti.



    Buona Giornata Mondiale della Radio a tutti e grazie per la profonda e proficua amicizia!




  • Settimana della Lingua Italiana: In Cammino nel Parco dell’Appia Antica

    Settimana della Lingua Italiana: In Cammino nel Parco dell’Appia Antica

    La Comunità Radiotelevisiva Italofona dedica alla XIX Settimana della Lingua Italiana nel mondo, in programma dal 21 al 27 ottobre e che ha come tema L’italiano sul palcoscenico, uno speciale radiofonico realizzato da Radio Rai con i contributi di tutti i partecipanti al Cammino nel Parco dell’Appia Antica del 25 settembre scorso. Cinque itinerari raccontati dalle emittenti aderenti alla Comunità Radiotelevisiva Italofona e dagli artisti che hanno condiviso le proprie riflessioni: Rai Radio 3, Rai Radio Techetè, Rai Friuli Venezia Giulia, RSI – Radio Svizzera Italiana, Radio Vaticana, Radio Capodistria, Radio Romania Internazionale, Radio Colonia, RAE Argentina, RTCG Montenegro e Radio Atene.


  • Il romenista Bruno Mazzoni e la poesia di Ana Blandiana

    Il romenista Bruno Mazzoni e la poesia di Ana Blandiana

    Nel 2019, la Comunità Radiotelevisiva Italofona promuove la coproduzione Poesia ultim’ora, con puntate che le radio aderenti hanno dedicato a questo tema. Vi partecipano Rai Radio 3, Rai Sicilia, Rai Sardegna, Rai Alto Adige, Rai Friuli Venezia Giulia, Radio Vaticana Italia, Radio Svizzera Italiana, Radio Romania Internazionale, Radio Capodistria, Radio Atene.

    Radio Romania Internazionale ha scelto un argomento che prende lo spunto dal 30/o anniversario del crollo della Cortina di ferro, celebrato nel 2019 in Romania, e negli altri Paesi dell’Europa centro-orientale. Siamo stati accompagnati dalla poetessa Ana Blandiana, grande oppositrice del comunismo in Romania, l’unico Paese dell’ex blocco sovietico in cui il regime fu rimosso col prezzo del sangue: quasi 1.100 morti e 3.300 feriti. Per quasi mezzo secolo, il comunismo ha voluto annientare qualsiasi forma di resistenza, compresa quella artistica e letteraria.

    Nata il 25 marzo 1942 proprio a Timisoara, dove scoppiò la Rivoluzione del 1989, la poetessa Ana Blandiana, pseudonimo letterario di Otilia Valeria Coman-Rusan, fu perseguitata dal regime sin da giovane, in quanto suo padre – prete ortodosso – venne buttato nelle carceri comuniste.

    Per il nostro contributo alla coproduzione, mandato in onda il 9 settembre, abbiamo selezionato il componimento I testimoni, scritto prima del 1989, ma vietato e pubblicato solo dopo la caduta del regime, nel volume L’architettura delle onde. Un atto d’accusa verso coloro che osservano e non prendono posizione, spiega a Radio Romania Internazionale il professore Bruno Mazzoni, noto romenista, che gentilmente ha tradotto anche questa poesia in italiano.

    Dopo la caduta del comunismo, Ana Blandiana – Premio speciale per la poesia Giuseppe Acerbi nel 2005 per il volume Un tempo gli alberi avevano occhi, uscito in Italia, presso la Donzelli nel 2004, a cura di Biancamaria Frabotta e Bruno Mazzoni – fece accompagnare la fama letteraria, accanto al marito Romulus Rusan, anche lui scrittore, ad un forte impegno civile. A loro si deve la trasformazione del carcere di Sighet, nel nord della Romania, dove fu sterminata buona parte dell’élite, nel Memoriale delle Vittime del Comunismo e della Resistenza. I sette vescovi greco-cattolici martiri beatificati quest’anno da Papa Francesco in occasione della sua visita in Romania furono tutti imprigionati lì, e tre di loro si sono anche spenti in seguito alle orrende torture e al duro regime carcerario.



  • Poesia ultim’ora: nuova coproduzione radiofonica

    Poesia ultim’ora: nuova coproduzione radiofonica

    Poesia ultim’ora è la nuova coproduzione promossa dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, con puntate che le radio aderenti dedicano a questo tema. Vi partecipano Rai Radio 3, Rai Sicilia, Rai Sardegna, Rai Alto Adige, Rai Friuli Venezia Giulia, Radio Vaticana Italia, Radio Svizzera Italiana, Radio Romania, Radio Capodistria, Radio Atene.

    Radio Romania Internazionale manda in onda una puntata al giorno, dal 27 agosto al 10 settembre (esclusi sabato e domenica), nel programma delle 16 (ora italiana). Per tenervi aggiornati su tutte le programmazioni seguite la Comunità Radiotelevisiva Italofona. Buon ascolto!

  • Radio Romania 90: auguri dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, RAI, RSI

    Radio Romania 90: auguri dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, RAI, RSI

    90 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica. Sempre nel 1928 veniva fondata anche lOrchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihail Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti.



    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero erano musicali. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e, dal 6 luglio 1939, quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena allEsposizione Universale di New York.



    In tanti i messaggi di auguri dallestero a Radio Romania. Lottima collaborazione con la Comunità Radiotelevisiva è stata sottolineata da Loredana Cornero, segretaria generale fino ad oggi, 1 novembre, in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale in occasione della XXXIII Assemblea Generale svoltasi il 24 ottobre a Roma e ospitata da Radio Vaticana.



    Auguri a Radio Romania e lauspicio di portare avanti la bella collaborazione sono stati espressi, per la stessa occasione, dalla nuova segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maria du Bessé, del Dipartimento Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali della RAI, che assume oggi stesso lincarico. Una bella coincidenza, da festeggiare veramente, ha detto Maria du Bessé a Radio Romania Internazionale.



    Litaliano come ponte tra le culture è il filo conduttore del messaggio trasmesso a Radio Romania dal presidente in carica della CRI, Dino Balestra. Mentre il direttore della Radiotelevisione Svizzera Italiana, Maurizio Canetta, che dal 1 gennaio 2019 sarà il nuovo presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, sottolinea che il 90/o anniversario di Radio Romania costituisce un traguardo molto importante.



    Tanti auguri anche da Andrea Borgnino, responsabile di Rai Radio Techetè e membro dellEuropean Broadcasting Union (EBU) Radio Committee. Da parte sua, Luigi Cobisi, responsabile di Italradio, il portale della radiofonia internazionale in lingua italiana, si è complimentato con Radio Romania Internazionale anche per il fatto di abbinare, nelle sue trasmissioni, la tecnologia “storica” a quella del futuro.



    Un saluto ci arriva anche da Mara Dobrescu, pianista romena che vive in Francia e che vanta unimpressionante carriera internazionale. Di recente, lartista si è annoverata tra i protagonisti del Festival “Eredi della Romania musicale”, organizzato da Radio Romania Musicale, nel Centenario della Grande Unione e nel 90/o anniversario di Radio Romania.




  • Radio Romania 90: auguri dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, RAI, RSI e Italradio

    Radio Romania 90: auguri dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, RAI, RSI e Italradio

    90 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica. Sempre nel 1928 veniva fondata anche lOrchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihail Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti.



    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero erano musicali. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e, dal 6 luglio 1939, quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena allEsposizione Universale di New York.



    In tanti i messaggi di auguri dallestero a Radio Romania. Lottima collaborazione con la Comunità Radiotelevisiva è stata sottolineata da Loredana Cornero, segretaria generale fino ad oggi, 1 novembre, in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale in occasione della XXXIII Assemblea Generale svoltasi il 24 ottobre a Roma e ospitata da Radio Vaticana.



    Auguri a Radio Romania e lauspicio di portare avanti la bella collaborazione sono stati espressi, per la stessa occasione, dalla nuova segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maria du Bessé, del Dipartimento Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali della RAI, che assume oggi stesso lincarico. Una bella coincidenza, da festeggiare veramente, ha detto Maria du Bessé a Radio Romania Internazionale.



    Litaliano come ponte tra le culture è il filo conduttore del messaggio trasmesso a Radio Romania dal presidente in carica della CRI, Dino Balestra. Mentre il direttore della Radiotelevisione Svizzera Italiana, Maurizio Canetta, che dal 1 gennaio 2019 sarà il nuovo presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, sottolinea che il 90/o anniversario di Radio Romania costituisce un traguardo molto importante.



    Tanti auguri anche da Andrea Borgnino, responsabile di Rai Radio Techetè e membro dellEuropean Broadcasting Union (EBU) Radio Committee. Da parte sua, Luigi Cobisi, responsabile di Italradio, il portale della radiofonia internazionale in lingua italiana, si è complimentato con Radio Romania Internazionale anche per il fatto di abbinare, nelle sue trasmissioni, la tecnologia “storica” a quella del futuro.



    Un saluto ci arriva anche da Mara Dobrescu, pianista romena che vive in Francia e che vanta unimpressionante carriera internazionale. Di recente, lartista si è annoverata tra i protagonisti del Festival “Eredi della Romania musicale”, organizzato da Radio Romania Musicale, nel Centenario della Grande Unione e nel 90/o anniversario di Radio Romania.


  • Radio Romania 87: auguri da Radio Rai e Comunità Radiotelevisiva Italofona

    Radio Romania 87: auguri da Radio Rai e Comunità Radiotelevisiva Italofona

    87 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.



    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero erano programmi musicali. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e, dal 6 luglio 1939, quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena allEsposizione Universale di New York.



    Sempre nel 1928 veniva fondata anche lOrchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihai Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti.



    In un messaggio a Radio Romania, la Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero, del Dipartimento Relazioni Istituzionali e Internazionali della Rai ci ha rivolto i migliori auguri, auspicando di portare avanti le iniziative comuni.



    In occasione della XV edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, svoltasi dal 19 al 24 ottobre 2015, la Comunità Radiotelevisiva Italofona ha lanciato la coproduzione “Musica e poesia son due sorelle”, cui hanno partecipato 8 radio aderenti: RadioRai, Radio Malta, Radio Capodistria, Radio San Marino, Radio Svizzera italiana, Radio Romania, Radio Colonia e Radio Vaticana.



  • 8 radio in coproduzione per Settimana Lingua Italiana nel Mondo

    8 radio in coproduzione per Settimana Lingua Italiana nel Mondo

    In occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo, dedicata a “Litaliano della musica, la musica dellitaliano”, la Comunità Radiotelevisiva italofona lancia la nuova coproduzione radiofonica “Musica e poesia son due sorelle”.



    Si tratta di otto trasmissioni radiofoniche realizzate da altrettante emittenti aderenti alla CRI ognuna dedicata ad un decennio a partire dal 1945 fino ai giorni nostri.



    Partecipano RadioRai, Radio Malta, Radio Capodistria, Radio San Marino, Radio Svizzera italiana, Radio Romania, Radio Colonia e Radio Vaticana.



    La coproduzione “Musica e poesia son due sorelle” andrà in onda sulle diverse radio italofone a partire da lunedì 19 ottobre, data di inizio della Settimana della lingua italiana. A Radio Romania Internazionale, le puntate andranno in onda per tutta la settimana, nel programma delle 17.00 (le 16.00 in Italia).



    La Comunità Radiotelevisiva Italofona ricorda in un comunicato che il progetto si inserisce nel filone di impegno della Comunità italofona su “Litaliano della musica, la musica dellitaliano”, che ha visto Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dellAccademia della Crusca, ospite donore dellassemblea annuale della Comunità svoltasi il 21 settembre scorso a Torino. La presidente ha aperto i lavori introducendo il tema e presentando in anteprima il volume di Ilaria Bonomi e Vittorio Coletti “Litaliano della musica nel mondo”.



    Sempre in chiave di valorizzazione e diffusione della lingua italiana attraverso la musica è stato stipulato il Protocollo dintesa triennale firmato con lUniversità per Stranieri di Siena e lAssociazione Musicale Tito Gobbi. Laccordo “Adotta un cantante – Per la promozione della lingua italiana attraverso lopera lirica” prevede la fornitura di un corso di perfezionamento di lingua italiana per i giovani artisti stranieri che intraprendono la carriera di cantanti dopera. Questanno il corso è stato assegnato al giovane tenore turco Murat Can Guvem.


    Maggiori dettagli sul sito della Comunità Radiotelevisiva Italofona.




    Radio Rai: 1945 – 1955





    Radio Malta: 1955 – 1965





    Radio Capodistria: 1965 – 1975





    Radio San Marino: 1975 – 1985





    Radio Svizzera Italiana: 1985 – 1995





    Radio Romania: 1995 – 2005






    Radio Vaticana: l’italiano nella musica napoletana






    Radio Colonia: intervista a Etta Scollo, artista italiana residente a Berlino


  • Nuova coproduzione per Settimana lingua italiana nel mondo

    Nuova coproduzione per Settimana lingua italiana nel mondo

    In occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo dedicata a L’italiano della musica, la musica dell’italiano, la Comunità Radiotelevisiva Italofona lancia una nuova coproduzione radiofonica sull’italiano e la musica: MUSICA E POESIA SON DUE SORELLE.

    Si tratta di otto trasmissioni radiofoniche realizzate da emittenti aderenti alla CRI ognuna dedicata ad un decennio a partire dal 1945 fino ai giorni nostri.

    Hanno partecipato RadioRai, Radio Malta, Radio Capodistria, Radio San Marino, Radio Svizzera italiana, Radio Romania, Radio Colonia e Radio Vaticana.

    Tutte le puntate saranno trasmesse dalle diverse emittenti a partire da lunedì 19 ottobre, data di inizio della Settimana della lingua italiana.

    Il progetto si inserisce nel filone di impegno della Comunità italofona sul tema italiano e musica, che ha visto Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dell’Accademia della Crusca, ospite d’onore dell’assemblea annuale della Comunità svoltasi il 21 settembre scorso a Torino. La presidente ha aperto i lavori introducendo il tema e presentando in anteprima il volume di Ilaria Bonomi L’italiano della musica nel mondo.

    Inoltre è stato stipulato un accordo fra Comunità radiotelevisiva italofona, Università per Stranieri di Siena e Associazione musicale Tito Gobbi per il progetto Adotta un cantante con la consegna a Murat Can Guvem, giovane e promettente tenore turco, di un diploma e di un corso di perfezionamento di lingua italiana.

    Comunicato stampa Comunità Radiotelevisiva Italofona