Tag: Comunità Radiotelevisiva Italofona

  • A Prix Italia per 30 anni di Comunità Radiotelevisiva Italofona

    A Prix Italia per 30 anni di Comunità Radiotelevisiva Italofona

    L’italiano e la musica: questo il tema della 30/a Assemblea generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, ospitata dal prestigioso Prix Italia a Torino. Un argomento che caratterizzerà la prossima Settimana della lingua italiana nel mondo, organizzata dalla Farnesina dal 19 al 24 ottobre. Accanto alla segretaria generale della Comunità, Loredana Cornero, del Dipartimento Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI, e al presidente Dino Balestra, l’assemblea di Torino ha riunito rappresentanti di Svizzera, Malta, Romania, Slovenia, Croazia, Montenegro e Tunisia.



    Aprendo i lavori dell’Assemblea, la segretaria generale Loredana Cornero ha presentato le attività della Comunità nell’ultimo anno, sottolineando inoltre l’apertura e il rafforzamento dei legami attraverso le relazioni internazionali con le emittenti di Tunisia, Malta, Albania, Uruguay e in particolare il Montenegro, che in occasione di questo evento annuale ha annunciato la volontà di aderire della propria radio televisione alla Comunità.



    Sempre in chiave di valorizzazione e diffusione della lingua italiana va letto il Protocollo d’intesa triennale firmato con l’Università per Stranieri di Siena e l’Associazione Musicale Tito Gobbi. L’accordo Adotta un cantante – Per la promozione della lingua italiana attraverso l’opera lirica prevede la fornitura di un corso di perfezionamento di lingua italiana per i giovani artisti stranieri che intraprendono la carriera di cantanti d’opera. Il corso è stato assegnato al giovane tenore turco Murat Can Guvem e l’attestato è stato consegnato alla presidente Cecilia Gobbi.



    Un altro aspetto sottolineato è la forte collaborazione con il Ministero degli Esteri che si concretizza nel partecipazione alla commissione per la creazione del portale della lingua italiana e la preparazione del Libro bianco della lingua italiana nel mondo.



    In un messaggio di saluto ai partecipanti all’Assemblea di Torino, il sottosegretario agli Esteri, l’on. Mario Giro, ha sottolineato la necessità di coordinare le istituzioni per dare un maggiore impulso alla diffusione della lingua italiana anche attraverso un aggiornamento strutturale delle sue modalità di consumo e ha sottolineato il grande apporto in questa direzione della Comunità radiotelevisiva italofona. In dichiarazioni a Radio Romania Internazionale, la segretaria generale Loredana Cornero ha fatto il punto dell’agenda: AUDIO



    Da parte sua, Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dell’Accademia della Crusca, ha introdotto il tema con un excursus storico e linguistico sul rapporto tra lingua italiana e musica, delineando un quadro preciso sul perché la lingua italiana abbia un rapporto così stretto con la musica e ha spiegato, presentando il volume di Ilaria Bonomi L’italiano della musica nel mondo e attraverso un ricco apparato bibliografico, come questo rapporto si sia mantenuto saldo nel tempo e come sia mutato.



    L’assemblea è stata anche occasione per presentare anche i prossimi progetti. Maria Grazia Rabiolo della Radiotelevisione Svizzera Italiana ha presentato il progetto Musica e poesia son due sorelle. Pillole di musica e lingua italiana prodotte dalle radio aderenti alla Comunità, legate da un filo comune: un mini format di sette minuti a puntata, un viaggio radiofonico che analizza settanta anni di musica, trasmesso per la Settimana della lingua italiana, che tutte le radio potranno trasmettere e scambiarsi fra loro, sotto l’egida della Comunità radiotelevisiva italofona. Sempre la RSI ha proposto la partecipazione delle radio a Teen Dante: un musical basato sulla Vita Nova di Dante Alighieri che debutterà al LAC di Lugano il 1 ottobre.



    Linguaggio giornalistico italiano e sua evoluzione nelle aree italofone al di fuori del territorio italiano è il tema del corso di formazione per giornalisti e comunicatori presentato da Antonio Rocco, vice presidente della Comunità, e caporedattore dei programmi in lingua italiana di Koper Capodistria.



    Gli interventi dei relatori successivi di PBS Malta, Radio Tunisi Internazionale, Radio Romania sono stati dedicati alla fruizione della musica italiana nei rispettivi paesi. Radio Romania ha presentato i progetti musicali che promuove – il Festival Internazionale delle Orchestre Radiofoniche, il Pianoforte Viaggiatore, il Duello dei Violini, musica classica nelle scuole e in spazi nonconvenzionali, nonchè La Via di Arad – un cammino in una terra di confine , realizzato di recente in Romania sulla scia dei Cammini di RadioRai.



    A chiudere i lavori il presidente Dino Balestra, con un bilancio dell’attività fino a qui svolta, ed esprimendo un rassicurante ottimismo per le iniziative targate CRI in programma per il prossimo futuro. Ha sottolineato il valore dell’italiano come lingua non solo di appartenenza ma come lingua che deve proiettarsi in una dimensione differente, più impegnativa, quella della necessità. Temi ripresi dal presidente Dino Balestra anche in un’intervista a Radio Romania.



    Visitate anche il sito della Comunità Radiotelevisiva Italofona e la pagina Facebook.



  • L’agenda dell’Assemblea Generale di Torino

    L’agenda dell’Assemblea Generale di Torino

    Anche questanno, come ad ogni settembre, si terrà a Torino lAssemblea Annuale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, ospite del prestigioso Prix Italia. La Comunità, di cui Radio Romania è membro associato, precisa in un comunicato che il tema di questanno è “Litaliano e la musica”, proposto dal Ministero degli Affari Esteri che da tempo organizza la Settimana della lingua italiana nel mondo.Avremo lonore di avere nostra ospite Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dellAccademia della Crusca, che aprirà i lavori assembleari, precisa ancora il comunicato.



    A seguito dellaccordo triennale sottoscritto dalla Comunità con lUniversità per stranieri di Siena e lAssociazione Tito Gobbi per la promozione della lingua italiana attraverso lopera lirica, nel corso dellAssemblea sarà premiato il giovane tenore turco Murat Can Guvem con un corso di perfezionamento della lingua italiana sostenuto dalla Comunità. Lartista premiato, che si è distinto tra i partecipanti al progetto “Magia dellOpera”, è stato scelto dalla Comunità per le sue doti e potenzialità di giovane e promettente interprete straniero.



    Inoltre, verrà lanciato il progetto di coproduzione radiofonica tra le emittenti della Comunità dal titolo “Musica e poesia son due sorelle. Complicità tra musica e letteratura italiana”, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero.



  • Farnesina: Via di Arad, esempio di diplomazia culturale

    Farnesina: Via di Arad, esempio di diplomazia culturale

    Dopo la Via dei faggi in Bucovina, percorsa insieme a Radio Romania nel 2013, Radio Rai è tornata in Romania per un nuovo cammino, dedicato questa volta alle presenze italiane e al patrimonio culturale, storico e spirituale della Romania occidentale, in una regione che costituisce un modello di dialogo interculturale e interconfessionale in Europa.



    Il progetto La Via di Arad – un cammino in una terra di confine, svoltosi dal 28 agosto al 4 settembre, e al quale si è affiancata quest’anno anche Radio Vaticana, è stato organizzato da Radio Romania in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Bucarest, che ha dato anche il patrocinio a questa iniziativa, accanto alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, e con il sostegno del Comune di Arad, del Centro Nazionale di Informazione e Promozione Turistica di Arad e del Consolato Onorario d’Italia ad Arad.



    Il progetto è stato anche citato come esempio di diplomazia culturale in occasione della recente visita del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Bucarest, come rileva un comunicato della Farnesina.



    I giornalisti di Radio Romania, Radio Rai e Radio Vaticana hanno raccontato agli ascoltatori le esperienze del nuovo viaggio in una regione alla confluenza tra il centro e l’est del continente europeo, dove ci sono numerosi luoghi di culto ortodossi, cattolici e di altre confessioni, e dove convivono da secoli tante minoranze, cui si è affiancata negli ultimi 25 anni un’importante comunità italiana.



    La Basilica Papale di Maria Radna a Lipova, la Chiesa dei bulgari cattolici di Vinga, il monastero di Hodos – Bodrog, ritenuto il più antico stabilimento monastico ortodosso sul territorio della Romania, la Via del Vino a Minis, le città di Arad e Timisoara, candidate al titolo di capitale europea della cultura nel 2021, hanno costituito le principali tappe del cammino. Ad Arad, i camminatori sono stati accolti anche dal sindaco della città, Gheorghe Falca.



    Spiritualità, ospitalità e bellezza sono le tre parole con le quali la giornalista Monia Parente di Radio Vaticana ha riassunto l’esperienza del recente viaggio in Romania, raccontandola anche per i programmi in lingua romena della sua emittente.



    Come La Via dei faggi in Bucovina, dedicata ai monasteri medioevali di questa regione del nord della Romania, anche La Via di Arad ha come modello i Radiopellegrinaggi di Radio Rai, ai quali Radio Romania ha partecipato a partire dal 2012: La Via Francigena del Sud – Roma – Gerusalemme, Via Tolosana – verso Santiago, sulla via dei trovatori, La Francigena del Nord – l’Europa, a piedi, verso Roma, e Il Cammino del Nord, a Santiago de Compostela. Il loro ideatore e conduttore, lo scrittore e giornalista Sergio Valzania, è tornato anche quest’anno in Romania, insieme alla curatrice dei programmi, Giovanna Savignano.



    Nel loro cammino, i giornalisti sono stati affiancati da Angela Loi, Segretario di Legazione presso l’Ambasciata d’Italia, e dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro, che hanno raccontato, a loro volta, a Radio Romania, l’esperienza del viaggio.



    La Via di Arad – un cammino in una terra di confine rappresenta un progetto molto importante, che continua quello che sta diventando una tradizione: presentare al pubblico romeno e italiano le bellezze della Romania, ha sottolineato, da parte sua, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Diego Brasioli.


  • Farnesina: La Via di Arad – cammino in una terra di confine, esempio di diplomazia culturale

    Farnesina: La Via di Arad – cammino in una terra di confine, esempio di diplomazia culturale

    Dopo la Via dei faggi in Bucovina, percorsa insieme a Radio Romania nel 2013, Radio Rai è tornata in Romania per un nuovo cammino, dedicato questa volta alle presenze italiane e al patrimonio culturale, storico e spirituale della Romania occidentale, in una regione che costituisce un modello di dialogo interculturale e interconfessionale in Europa.



    Il progetto La Via di Arad – un cammino in una terra di confine, svoltosi dal 28 agosto al 4 settembre, e al quale si è affiancata quest’anno anche Radio Vaticana, è stato organizzato da Radio Romania in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Bucarest, che ha dato anche il patrocinio a questa iniziativa, accanto alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, e con il sostegno del Comune di Arad, del Centro Nazionale di Informazione e Promozione Turistica di Arad e del Consolato Onorario d’Italia ad Arad.



    Il progetto è stato anche citato come esempio di diplomazia culturale in occasione della recente visita del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Bucarest, come rileva un comunicato della Farnesina.



    I giornalisti di Radio Romania, Radio Rai e Radio Vaticana hanno raccontato agli ascoltatori le esperienze del nuovo viaggio in una regione alla confluenza tra il centro e l’est del continente europeo, dove ci sono numerosi luoghi di culto ortodossi, cattolici e di altre confessioni, e dove convivono da secoli tante minoranze, cui si è affiancata negli ultimi 25 anni un’importante comunità italiana.



    La Basilica Papale di Maria Radna a Lipova, la Chiesa dei bulgari cattolici di Vinga, il monastero di Hodos – Bodrog, ritenuto il più antico stabilimento monastico ortodosso sul territorio della Romania, la Via del Vino a Minis, le città di Arad e Timisoara, candidate al titolo di capitale europea della cultura nel 2021, hanno costituito le principali tappe del cammino. Ad Arad, i camminatori sono stati accolti anche dal sindaco della città, Gheorghe Falca.



    Spiritualità, ospitalità e bellezza sono le tre parole con le quali la giornalista Monia Parente di Radio Vaticana ha riassunto l’esperienza del recente viaggio in Romania, raccontandola anche per i programmi in lingua romena della sua emittente.



    Come La Via dei faggi in Bucovina, dedicata ai monasteri medioevali di questa regione del nord della Romania, anche La Via di Arad ha come modello i Radiopellegrinaggi di Radio Rai, ai quali Radio Romania ha partecipato a partire dal 2012: La Via Francigena del Sud – Roma – Gerusalemme, Via Tolosana – verso Santiago, sulla via dei trovatori, La Francigena del Nord – l’Europa, a piedi, verso Roma, e Il Cammino del Nord, a Santiago de Compostela. Il loro ideatore e conduttore, lo scrittore e giornalista Sergio Valzania, è tornato anche quest’anno in Romania, insieme alla curatrice dei programmi, Giovanna Savignano.



    Nel loro cammino, i giornalisti sono stati affiancati da Angela Loi, Segretario di Legazione presso l’Ambasciata d’Italia, e dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro, che hanno raccontato, a loro volta, a Radio Romania, l’esperienza del viaggio.



    La Via di Arad – un cammino in una terra di confine rappresenta un progetto molto importante, che continua quello che sta diventando una tradizione: presentare al pubblico romeno e italiano le bellezze della Romania, ha sottolineato, da parte sua, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Diego Brasioli.



  • Verso Santiago de Compostela

    Verso Santiago de Compostela

    Il cammino scelto da Radio Rai per il 2015 è quello che percorre la costa settentrionale iberica, da Irún a Santiago de Compostela: 847 km attraverso quattro regioni della Spagna: Paesi Baschi, Cantabria, Asturie e Galizia, dal 7 aprile al 16 maggio.



    Radio Rai precisa che il percorso è stato diviso in 6 settimane, in ognuna delle quali il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, ideatore del programma e viandante, conduce una trasmissione quotidiana insieme ai giornalisti di emittenti che fanno parte della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Radio Romania compresa. Il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, ci ha spiegato tutto in un collegamento telefonico.



  • Speciale WRD 2015: Radio Romania – Radio Rai

    Speciale WRD 2015: Radio Romania – Radio Rai

    La Giornata Mondiale della Radio, celebrata il 13 febbraio, costituisce una nuova opportunità di riflettere insieme ai legami tra Radio Romania e Radio Rai, diventati molto stretti a partire dal 2012, che ha segnato anche l’inizio dei progetti editoriali congiunti, coordinati dal Vice Direttore del servizio pubblico radiofonico italiano, Sergio Valzania.



    “La Via Francigena del Sud: Roma — Gerusalemme” nel 2012, insieme alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, seguito nel 2013 dalla “Via Tolosana — verso Santiago, sulla strada dei trovatori” e la “Via dei faggi in Bucovina”, quest’ultimo cammino dedicato all’85esimo anniversario di Radio Romania, “La Via Francigena del Nord — l’Europa, a piedi, verso Roma” nel 2014 sono stati altrettanti progetti che hanno unito i due servizi pubblici. Nel 2015, le due radio percorreranno il cammino di Santiago e un altro in Romania, sulla frontiera occidentale del Paese.



    Quindi, la Rai è stata al fianco dei colleghi di Bucarest nel 2013, per il loro 85esimo anniversario. E sempre la Rai ha voluto essere insieme a Radio Romania nel 2014, a Roma, in occasione delle proprie celebrazioni: il 90esimo anniversario della radio e il 60esimo della televisione.



    Su invito della Presidente Anna Maria Tarantola, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, è stato presente all’udienza accordata da Papa Francesco ai giornalisti della Rai il 18 gennaio, in occasione del doppio anniversario, udienza alla quale hanno partecipato solo poche emittenti radiotelevisive dell’Europa.



    Radio Romania è stata l’unica di un Paese a maggioranza ortodossa. Nel breve dialogo con il Sommo Pontefice, Ovidiu Miculescu ha sottolineato l’eccellente collaborazione tra Radio Romania, Radio Rai e Radio Vaticana.



    Il 90esimo anniversario di Radio Rai e l’86esimo di Radio Romania nel 2014 sono stati ricordati dalla Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, in un messaggio di auguri al servizio pubblico di Bucarest, in occasione della Giornata Mondiale della Radio. Anna Maria Tarantola ha sottolineato l’ottima collaborazione tra i servizi pubblici di Roma e Bucarest, sia a livello bilaterale che multilaterale, in sede di EBU, COPEAM o della Comunità Radiotelevisiva Italofona.





    I progetti comuni e il nuovo cammino che le due radio percorreranno insieme quest’anno alla scoperta delle presenze italiane alla frontiera occidentale della Romania sono stati ricordati anche dal ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, e dalla Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero.







    La collaborazione tra Radio Romania e Radio Rai si esprime anche all’interno di Prix Italia, come ha sottolineato a Radio Romania il Segretario generale Paolo Morawski. Tanti cari auguri per la Giornata Mondiale della Radio!



  • Speciale WRD 2015: Radio Romania – Radio Rai

    Speciale WRD 2015: Radio Romania – Radio Rai

    La Giornata Mondiale della Radio, celebrata il 13 febbraio, costituisce una nuova opportunità di riflettere insieme ai legami tra Radio Romania e Radio Rai, diventati molto stretti a partire dal 2012, che ha segnato anche l’inizio dei progetti editoriali congiunti, coordinati dal Vice Direttore del servizio pubblico radiofonico italiano, Sergio Valzania.



    “La Via Francigena del Sud: Roma — Gerusalemme” nel 2012, insieme alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, seguito nel 2013 dalla “Via Tolosana — verso Santiago, sulla strada dei trovatori” e la “Via dei faggi in Bucovina”, quest’ultimo cammino dedicato all’85esimo anniversario di Radio Romania, “La Via Francigena del Nord — l’Europa, a piedi, verso Roma” nel 2014 sono stati altrettanti progetti che hanno unito i due servizi pubblici. Nel 2015, le due radio percorreranno il cammino di Santiago e un altro in Romania, sulla frontiera occidentale del Paese.



    Quindi, la Rai è stata al fianco dei colleghi di Bucarest nel 2013, per il loro 85esimo anniversario. E sempre la Rai ha voluto essere insieme a Radio Romania nel 2014, a Roma, in occasione delle proprie celebrazioni: il 90esimo anniversario della radio e il 60esimo della televisione.



    Su invito della Presidente Anna Maria Tarantola, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, è stato presente all’udienza accordata da Papa Francesco ai giornalisti della Rai il 18 gennaio, in occasione del doppio anniversario, udienza alla quale hanno partecipato solo poche emittenti radiotelevisive dell’Europa.



    Radio Romania è stata l’unica di un Paese a maggioranza ortodossa. Nel breve dialogo con il Sommo Pontefice, Ovidiu Miculescu ha sottolineato l’eccellente collaborazione tra Radio Romania, Radio Rai e Radio Vaticana.



    Il 90esimo anniversario di Radio Rai e l’86esimo di Radio Romania nel 2014 sono stati ricordati dalla Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, in un messaggio di auguri al servizio pubblico di Bucarest, in occasione della Giornata Mondiale della Radio. Anna Maria Tarantola ha sottolineato l’ottima collaborazione tra i servizi pubblici di Roma e Bucarest, sia a livello bilaterale che multilaterale, in sede di EBU, COPEAM o della Comunità Radiotelevisiva Italofona.





    I progetti comuni e il nuovo cammino che le due radio percorreranno insieme quest’anno alla scoperta delle presenze italiane alla frontiera occidentale della Romania sono stati ricordati anche dal ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, e dalla Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero.







    La collaborazione tra Radio Romania e Radio Rai si esprime anche all’interno di Prix Italia, come ha sottolineato a Radio Romania il Segretario generale Paolo Morawski. Tanti cari auguri per la Giornata Mondiale della Radio!



  • Italiano – ponte tra le culture del Mediterraneo

    Italiano – ponte tra le culture del Mediterraneo

    “Italiano — ponte tra le culture del Mediterraneo” è stato il tema del terzo seminario organizzato nel 2014 dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato.



    L’evento si è svolto alla sede della Rai di Roma l11 e il 12 dicembre, in occasione del Semestre europeo a guida italiana. Lobiettivo dell’evento, che ha avuto il sostegno della RAI e ANSAmed come mediapartner, partendo tanto dalle differenze esistenti in questarea quanto dalle importanti affinità di storia, di cultura e di interessi che la caratterizzano, è stato quello di riuscire a individuare percorsi che consentano alla lingua italiana di farsi nuovamente veicolo di conoscenza e di dialogo per concrete iniziative comuni.



    Il seminario ha riunito rappresentanti di Rai, Radio Vaticana, Radio Romania, Radio Atene, PBS Malta, accanto ad esponenti del Ministero degli Esteri di Roma, al Presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini, e ospiti di Marocco, Tunisia, Egitto.



    La segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Corneo, ha presentato a Radio Romania Internazionale le conclusioni dell’incontro e i progetti per il 2015.



  • Radio Romania 86: auguri da Radio Rai

    Radio Romania 86: auguri da Radio Rai

    86 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.



    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero erano programmi musicali. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e, dal 6 luglio 1939, quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena all’Esposizione Universale di New York.



    Sempre nel 1928 veniva fondata anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihai Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti.



    In tanti i messaggi di auguri giunti dall’estero a Radio Romania. In un collegamento telefonico, il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, ci ha trasmesso un commovente messaggio, in cui ha fatto riferimento ai progetti comuni con Radio Romania: la nostra partecipazione ai Radiopellegrinaggi di Radio Rai a partire dal 2012, “La Via dei faggi in Bucovina”, un cammino percorso insieme in Romania nel 2013, in occasione dell’85esimo anniversario di Radio Romania, o la presenza di Radio Rai alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus. Unitamente agli auguri di portare avanti le iniziative comuni.



    Tanti auguri anche da Loredana Cornero del Dipartimento Relazioni Internazionali della Rai e Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato.



  • Radio Romania 86: auguri da Radio Rai

    Radio Romania 86: auguri da Radio Rai

    86 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.



    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero erano programmi musicali. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e, dal 6 luglio 1939, quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena all’Esposizione Universale di New York.



    Sempre nel 1928 veniva fondata anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihai Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti.



    In tanti i messaggi di auguri giunti dall’estero a Radio Romania. In un collegamento telefonico, il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, ci ha trasmesso un commovente messaggio, in cui ha fatto riferimento ai progetti comuni con Radio Romania: la nostra partecipazione ai Radiopellegrinaggi di Radio Rai a partire dal 2012, “La Via dei faggi in Bucovina”, un cammino percorso insieme in Romania nel 2013, in occasione dell’85esimo anniversario di Radio Romania, o la presenza di Radio Rai alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus. Unitamente agli auguri di portare avanti le iniziative comuni.



    Tanti auguri anche da Loredana Cornero del Dipartimento Relazioni Internazionali della Rai e Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato.



  • L’italiano nel mondo che cambia – sfide e prospettive

    L’italiano nel mondo che cambia – sfide e prospettive

    Molte idee e proposte per esprimere le potenzialità dell’italiano sono emerse all’incontro dedicato agli Stati Generali della lingua del BelPaese, ospitato il 21 e il 22 ottobre dal Palazzo Vecchio e dal Teatro della Pergola di Firenze.



    “L’italiano nel mondo che cambia” — queste le parole d’ordine dell’iniziativa, promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con i Ministeri dell’Istruzione, dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con il Comune di Firenze.



    L’evento, svoltosi nell’ambito della Settimana della Lingua Italiana, ha riunito numerose personalità del mondo politico, accademico o artistico, tra cui il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, e il Presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini.



    La Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato, ha partecipato ai lavori del IV gruppo – il ruolo degli italofoni e delle comunità italiane allestero.



    La Segretaria Generale, Loredana Cornero, ha presentato a Radio Romania Internazionale le conclusioni degli Stati Generali della Lingua Italiana 2014.



  • Stati generali della lingua italiana a Firenze

    Stati generali della lingua italiana a Firenze

    Il 21 e il 22 ottobre, a Firenze si terranno gli Stati generali della lingua italiana. Tutte le informazioni sono disponibili sia sul sito della Comunità Radiotelevisiva Italofona www.comunitaitalofona.org che su quello del Ministero degli Affari Esteri www.esteri.it



    La Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato, partecipa ai lavori del IV gruppo – il ruolo degli italofoni e delle comunità italiane allestero.

  • Italiano – ponte tra culture nel Mediterraneo

    Italiano – ponte tra culture nel Mediterraneo

    Nel 2014, la Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato, ha avuto come parola d’ordine la promozione della lingua italiana sulla frontiera.



    Dopo l’interesse suscitato dalle prime due sessioni di Basilea e Capodistria, le emittenti che fanno parte della Comunità si daranno appuntamento a dicembre a Malta per l’incontro dal titolo “Lingua italiana sulla frontiera. Italiano ponte tra le culture nel Mediterraneo”.



    Ai lavori dell’Assemblea Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, svoltasi il 22 settembre all’interno di Prix Italia a Torino, la Segretaria generale Loredana Cornero ha descritto proprio l’impegno per la promozione della lingua italiana sulla frontiera.



    Nel 2014, la Comunità Radiotelevisiva Italofona ha partecipato attivamente anche ai lavori degli Stati Generali della Lingua Italiana, che porteranno all’importante appuntamento che si terrà a ottobre a Firenze.



    Su questo tema in particolare si è incentrato l’intervento del sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, presente alla riunione di Torino per illustrare i progetti per la promozione e la diffusione dell’italiano, presentando le giornate degli Stati generali della lingua italiana.



    Intervenendo alla riunione ospitata dal capoluogo piemontese, il Presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini, ha sottolineato quanto il passato e la tradizione siano fattori ricorrenti ed importanti per lingua italiana e come la lingua, bene comune per eccellenza, possa essere annoverata fra i potenziali fattori di sviluppo economico.



    Claudio Marazzini ha inoltre presentato la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che si terrà il prossimo ottobre in contemporanea con gli Stati Generali della Lingua italiana. Il presidente della Crusca ha messo in evidenza anche il ruolo fondamentale dei media italofoni nella diffusione e promozione dell’italiano.

  • Italiano – ponte tra culture nel Mediterraneo

    Italiano – ponte tra culture nel Mediterraneo

    Nel 2014, la Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato, ha avuto come parola d’ordine la promozione della lingua italiana sulla frontiera.



    Dopo l’interesse suscitato dalle prime due sessioni di Basilea e Capodistria, le emittenti che fanno parte della Comunità si daranno appuntamento a dicembre a Malta per l’incontro dal titolo “Lingua italiana sulla frontiera. Italiano ponte tra le culture nel Mediterraneo”.



    Ai lavori dell’Assemblea Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, svoltasi il 22 settembre all’interno di Prix Italia a Torino, la Segretaria generale Loredana Cornero ha descritto proprio l’impegno per la promozione della lingua italiana sulla frontiera.



    Nel 2014, la Comunità Radiotelevisiva Italofona ha partecipato attivamente anche ai lavori degli Stati Generali della Lingua Italiana, che porteranno all’importante appuntamento che si terrà a ottobre a Firenze.



    Su questo tema in particolare si è incentrato l’intervento del sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, presente alla riunione di Torino per illustrare i progetti per la promozione e la diffusione dell’italiano, presentando le giornate degli Stati generali della lingua italiana.



    Intervenendo alla riunione ospitata dal capoluogo piemontese, il Presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini, ha sottolineato quanto il passato e la tradizione siano fattori ricorrenti ed importanti per lingua italiana e come la lingua, bene comune per eccellenza, possa essere annoverata fra i potenziali fattori di sviluppo economico.



    Claudio Marazzini ha inoltre presentato la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che si terrà il prossimo ottobre in contemporanea con gli Stati Generali della Lingua italiana. Il presidente della Crusca ha messo in evidenza anche il ruolo fondamentale dei media italofoni nella diffusione e promozione dell’italiano.




  • Conclusi lavori Assemblea Generale a Torino

    Conclusi lavori Assemblea Generale a Torino

    Si sono conclusi i lavori dell’Assemblea generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, ospitata il 22 settembre all’interno del Prix Italia. In apertura, la Segretaria generale Loredana Cornero ha descritto l’impegno della Comunità italofona per la promozione della lingua italiana sulla frontiera.



    La Comunità, di cui Radio Romania è membro associato, precisa in un comunicato che, dopo l’interesse suscitato dalle prime due sessioni di Basilea e Capodistria, ci si sposterà l’11 e il 12 dicembre a Malta per l’incontro dal titolo “Lingua italiana sulla frontiera. Italiano ponte tra le culture nel Mediterraneo”. Sarà un appuntamento nel quale si cercherà di analizzare lo stato della lingua italiana in una zona geopolitica, centrale in questo momento storico.



    Un compito importante per la nostra lingua in un mondo sempre più attraversato da momenti di tensione e di scontro che dimenticano troppo spesso la necessità del rispetto delle differenze.



    Ad aprire i lavori Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca, che ha sottolineato quanto il passato e la tradizione siano fattori ricorrenti ed importanti per lingua italiana e come la lingua, bene comune per eccellenza, possa essere annoverata fra i potenziali fattori di sviluppo economico.



    Marazzini ha inoltre presentato la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che si terrà il prossimo ottobre in contemporanea con gli Stati Generali della Lingua italiana. In chiusura di intervento il presidente della Crusca ha messo in evidenza il ruolo fondamentale dei media italofoni nella diffusione e promozione dell’italiano.



    La Comunità Radiotelevisiva Italofona quest’anno ha partecipato attivamente ai lavori degli Stati Generali della Lingua Italiana, che porteranno all’importante appuntamento del prossimo ottobre. Su questo tema in particolare si è incentrato l’intervento del sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, che ha illustrato i progetti per la promozione e la diffusione dell’italiano, presentando le giornate degli Stati generali della lingua italiana.



    L’idea della due giornate fiorentine è quella di dimostrare che la lingua è un patrimonio che può generare molte opportunità per il futuro. La lingua è un fattore di sviluppo economico parte integrante dei nostri beni culturali.



    Luigi Pedrazzini, presidente della Rsi, ha presentato il progetto Italia Svizzera verso Expo 2015 – di cui la Comunità italofona è media partner – che si rivolge in particolare ai giovani nella fascia di età 14-18 e ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi e le ragazze sulle nuove sfide alle quali il nostro mondo deve e dovrà far fronte negli ambiti proposti dall’EXPO.



    Tutti i dettagli sono disponbili sul sito www.comunitaitalofona.org e sulla pagina Facebook della Comunità Radiotelevisiva Italofona.