Tag: Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

  • “Il cielo dell’acqua” all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Il cielo dell’acqua” all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Fino al 5 luglio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ospita l’evento espositivo Il cielo dell’acqua che ha come protagonisti gli artisti Bogdana Contraș, Eugen Pană e Daniel Răgușitu. La mostra, inaugurata il 30 giugno e curata da Alexandra Crăciun, è organizzata in collaborazione con l’Unione degli Artisti Visivi di Romania e l’Università di Bucarest. L’ingresso è libero con orario di apertura 16:00-21:00.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • “Itinerari visivi” in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Itinerari visivi” in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Si intitola Itinerari visivi la mostra aperta dal 15 al 30 marzo presso la Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Avviato dall’Unione degli artisti visivi di Romania – filiale di Târgu Jiu, in collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, il Centro di ricerca, documentazione e promozione «Constantin Brâncuşi» di Târgu Jiu e il Centro per la conservazione e la promozione della cultura tradizionale della provincia di Gorj, il progetto intende far conoscere al pubblico italiano, specialmente a Venezia, l’arte romena contemporanea, e in particolare le più recenti e rilevanti creazioni degli artisti di Gorj, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.

    Il progetto è dedicato principalmente alla commemorazione del famoso scultore romeno Constantin Brâncuşi e alla valorizzazione del suo importante patrimonio culturale a Târgu Jiu. Il percorso della mostra è aperto dal maestro Mihai Ţopescu, curatore della mostra, membro di spicco della filiale di Târgu Jiu dell’Unione degli artisti visivi di Romania, che negli ultimi anni ha riscosso successo di pubblico e critica in importanti eventi a Venezia e in Europa.

    La mostra Itinerari visivi, un omaggio al grande Constantin Brâncuşi, a 66 anni dalla scomparsa, porta all’attenzione dei visitatori una visione d’insieme dell’arte nell’area di Gorj, tramite opere di pittura, grafica, scultura, arti decorative e fotografia. È un’importante manifestazione culturale quella che i creatori contemporanei di Târgu Jiu hanno portato a Venezia: le opere di questo gruppo evocano, in generale o in particolare, quella corrente specifica della cultura tradizionale romena che si avverte anche nell’arte di Brâncuşi. L’opera scultorea fondamentale di Brâncuşi a Târgu Jiu è per la maggior parte degli artisti esposti una fonte inesauribile di ispirazione e motivazione per l’atto creativo, sia ora che in futuro.

    Itinerari visivi raggruppa lavori di 22 artisti visivi della filiale di Târgu Jiu dell’Unione degli artisti visivi di Romania: Mihai Ţopescu, Gheorghe Plăveţi, Valer Neag, Vasile Fuiorea, Dragoş Bădiţa, Constantin Dobriţescu, Armand Landh, Georgiana Brandt, Daniel Semenescu, Iliana Gheorghiu, Florin Gheorghiu, Romana Ţopescu Trăistaru, Anca Maria Stănciulescu, Andreea Medar & Mălina Ionescu, Bogdan Epure, Dragoş-Radu Trăistaru, Cristina Cioplea, Laurenţiu Stoicu, Mariana Frătiţa, Cătălin Negrea, Pompiliu Ciolacu, precisano gli organizzatori.

  • Festa del Mărţişor con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Festa del Mărţişor con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Il 1 marzo, quando in Romania, ma anche nelle confinanti Repubblica di Moldova e Bulgaria e in altri paesi della zona si celebra la Festa del Mărțișor, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico ad evento volto a valorizzare la ricchezza e la bellezza delle nostre tradizioni e artigianato.

    Mercoledì, a partire dalle ore 18:00, la prestigiosa istituzione inaugura la mostra URZELI între FĂURAR şi MĂRŢIŞOR delle artiste Vali Cioban e Ioana Palicica, che saranno presenti all’evento. Il pubblico potrà ammirare una collezione ispirata all’abbigliamento tradizionale romeno, firmata dalla stilista Vali Cioban, e accessori unici derivati dalle componenti del telaio, oltre a tessuti intrecciati e ricamati a mano, creazioni dell’artista Ioana Palicica.

    La mostra rimarrà aperta al pubblico nella Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia fino al 4 marzo, nei seguenti orari: 10:00-12:00 e 16:00-19:00.

  • “Ritorno a Bucarest” di Victor Ieronim Stoichiţă al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Ritorno a Bucarest” di Victor Ieronim Stoichiţă al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Gli anni passati in Italia sono stati fondamentali per me – culturalmente, umanamente, storicamente, politicamente. E stato prima di tutto il rapporto con una grande cultura, con larte italiana, che diventerà uno dei miei punti dinteresse”. Così il noto critico darte Victor Ieronim Stoichiţă, professore emerito di Storia dellarte moderna allUniversità di Friburgo e uno dei più affermati studiosi e intellettuali nel panorama europeo, anticipando a Radio Romania Internazionale la presentazione del suo volume “Ritorno a Bucarest”, che sarà ospitata il 22 maggio dalla Sala Azzurra di Lingotto Fiere, nellambito del programma proposto dalla Romania alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.



    Pubblicato nel 2014 in Francia con il titolo “Oublier Bucarest. Un récit” (Actes Sud, Arles), il volume è stato presentato in traduzione romena nel 2015 a Bucarest (“Despărţirea de Bucureşti, Humanitas), in occasione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, di cui il prof. Victor Ieronim Stoichiţă è stato presidente onorario in quellanno. In Italia, “Ritorno a Bucarest. Una storia” è uscito a febbraio 2022 presso Bordeaux Edizioni di Roma, tradotto dal francese da Benedetta Sforza. “Il cambio di titolo non implica un cambio di contenuto”, spiega il nostro ospite il fatto che la parola “oublier” del titolo originale non è stata tradotta con “dimenticare”. “Cambiare il titolo è stata una decisione presa in consenso con leditore”, aggiunge il nostro ospite che al Salone di Torino presenterà il libro insieme al critico letterario e professore Andrea Cortellessa.



    “Ritorno a Bucarest” rappresenta “un esercizio di scrittura che non è stato concepito come la scrittura di un libro. Era una scrittura di ricordi, autobiografica”, confessa lautore. “Ma mi sono reso conto, ad un certo momento, che mi lascio prendere io stesso da un esercizio più letterario di quello che avrei voluto che fosse allinizio”, dice il prof. Victor Ieronim Stoichiţă, parlando anche del messaggio che il libro potrebbe trasmettere alle giovani generazioni.



    Nato a Bucarest nel 1949, Victor Ieronim Stoichiţă ha studiato a Bucarest, Roma, Monaco di Baviera e Parigi. Si è addottorato nel 1989 nella capitale francese e ha insegnato presso varie università e istituti di ricerca in Europa e negli Stati Uniti. E autore di numerosi libri tradotti in 12 lingue, tra cui “Effetto Sherlock. Occhi che osservano, occhi che spiano, occhi che indagano. Storia dello sguardo da Manet a Hitchcock”, “LImmagine dellAltro. Neri, giudei, musulmani e gitani nella pittura occidentale delletà moderna”, “Leffetto Pigmalione. Breve storia dei simulacra da Ovidio a Hitchcock”, “Lultimo carnevale. Goya, de Sade e il mondo alla rovescia”, “Breve storia dellombra”, “Cieli in cornice. Mistica e pittura nel secolo doro dellarte spagnola”, “Linvenzione del Quadro. Arte, artefici e artifici nella pittura europea”.



    Cavaliere dellOrdine delle Arti e delle Lettere della Francia, insignito della Laurea Honoris Causa dellUniversità Cattolica di Lovanio, è socio straniero dellAccademia dei Lincei.



    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno. La partecipazione della Romania al Salone di Torino è organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania in Roma.




  • La Romania al Salone del Libro di Torino, intervista al prof. Bruno Mazzoni

    La Romania al Salone del Libro di Torino, intervista al prof. Bruno Mazzoni

    La Romania torna al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 19 al 23 maggio e incentrato quest’anno sui Cuori selvaggi, con una ricca offerta per il pubblico. Allo Stand nazionale, situato nel Padiglione 1 B44-C43 a Lingotto Fiere, Romania: il coraggio di fare letteratura… propone incontri con una trentina di ospiti romeni e italiani – scrittori, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di editrici della Penisola.



    Radio Romania Internazionale ha parlato con il prof. Bruno Mazzoni, noto romenista e traduttore, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa, che sarà presente a tutti gli eventi ospitati dallo Stand Romania sabato 21 maggio.



    A partire dalle ore 12.00, saranno presentati i volumi L’identità romena di Ioan-Aurel Pop, pubblicato nel 2019 presso Rediviva Edizioni di Milano, con la traduzione di Violeta Popescu e Premessa di Cesare Alzati, e Dai romani ai romeni. Elogio della latinità dello stesso Ioan-Aurel Pop, presidente dell’Accademia Romena, con la traduzione di Ida Garzonio e Premessa di Bruno Mazzoni, uscito quest’anno sempre presso Rediviva Edizioni.



    Gli incontri in programma il 21 maggio allo Stand Romania proseguiranno dalle ore 16,30 con la presentazione del libro La vita comincia venerdì di Ioana Pârvulescu, pubblicato nel 2020 presso l’editrice Voland di Roma, nella traduzione di Mauro Barindi, a cura di Bruno Mazzoni, con la Postfazione di Mircea Cărtărescu.



    A seguire, dalle ore 17,30, presso lo stesso Stand Romania, un incontro dedicato al volume Vita e opinioni di Zacharias Lichter di Matei Călinescu, uscito nel 2021 presso Spider&Fish di Firenze, nella traduzione e a cura di Bruno Mazzoni. Nel corso dell’incontro, interverranno Mircea Cărtărescu, Bruno Mazzoni e Marco Dotti. Sempre il 21 maggio, il pubblico è invitato anche nel Salone off, alla Libreria Trebisonda (Via Sant’Anselmo 22, Torino), per scoprire i Classici della letteratura romena di Rediviva Edizioni.


    Domenica 22 maggio, dalle ore 10.30, il prof. Bruno Mazzoni interverrà, accanto all’autore e a Vanni Santoni, alla presentazione del famoso Solenoide di Mircea Cărtărescu, ospitata dalla Sala Azzurra del Lingotto. Il libro è uscito nel 2021 presso Il Saggiatore di Milano, nella traduzione del prof. Bruno Mazzoni. Sempre il 22 maggio, dalle ore 12.30, allo Stand Romania, il pubblico incontrerà Cătălin Pavel e L’archeologia dell’amore, un volume tradotto sempre da Bruno Mazzoni e pubblicato quest’anno presso Neo Edizioni di Castel di Sangro (AQ). Accanto all’autore e al traduttore, interverrà anche Silvia Panichi.




    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dell’Istituto Culturale Romeno.



    La partecipazione della Romania al Salone di Torino è organizzata dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania in Roma.






  • La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Romania: il coraggio di fare letteratura…” è il filo conduttore della presenza del nostro Paese alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolge dal 19 al 23 maggio. La partecipazione della Romania alla più importante manifestazione del genere in Italia, incentrata questanno sui “Cuori selvaggi”, è organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania in Roma. Allo Stand nazionale, situato nel Padiglione 1 B44-C43, allestito secondo un concetto che riflette il tema dei “Cuori selvaggi”, lAccademia di Romania e i suoi partner propongono al pubblico un design grafico dinamico, tonico e ottimista, con la scritta “Coraggio” in varie lingue.



    “Selvaggi sono i cuori che osano, i cuori liberi. Selvaggio è anche il pensiero libero, quindi il titolo di questa edizione è di nuovo provocatorio, come sempre, e la Romania ha risposto a questa provocazione con il Coraggio di fare letteratura e anche di tradurre letteratura, aggiungerei”, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, responsabile programmi di diffusione culturale presso lAccademia di Romania in Roma, precisando che il pubblico scoprirà libri di letteratura romena contemporanea, ma anche scrittori classici, come Ioan Slavici, Liviu Rebreanu o Ion Luca Caragiale. Cinque giornate, con un programma variegato allo Stand della Romania, alla Sala Azzurra e alla Sala Indaco del Lingotto, ma anche nel Salone off, con un incontro il 21 maggio alla Libreria Trebisonda, dove Rediviva Edizioni presenterà le novità.



    Per tutta la durata della manifestazione, una trentina di ospiti romeni e italiani – scrittori, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di editrici della Penisola – invitano il pubblico allo Stand della Romania, ma anche in altre sale del Salone e nel Salone off, ad una rosa di incontri letterari destinati a promuovere i volumi degli scrittori romeni pubblicati negli ultimi anni in Italia.



    Interverranno Cesare Alzati, Magda Arhip, Mauro Barindi, Mircea Cărtărescu, Ricardo Cavallero, Dan Octavian Cepraga, Andrea Cortellessa, Federico Donatiello, Celestina Fanella, Marco Dotti, Ida Garzonio, Ilaria Gaspari, Krystyna Jaworska, Massimo Maurizio, Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Adrian Niculescu, Silvia Panichi, Ioana Pârvulescu, Cătălin Pavel, Marta Petreu, Ioan-Aurel Pop, Violeta Popescu, Mattia Luigi Pozzi, Vanni Santoni, Roberto Scagno, Adriana Senatore, Cristina Stănescu, Victor Ieronim Stoichiţă, Irina Țurcanu, Alina Monica Țurlea e Matei Vişniec, precisano gli organizzatori.



    Allo Stand della Romania, sarà allestito anche uno spazio dedicato alla vendita di libri, allestito in partenariato con la Libreria Libris di Brașov. Oltre ai titoli in italiano, il pubblico troverà anche libri in lingua romena, destinati ai lettori di madrelingua oppure agli italiani che studiano il romeno, ha detto ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno. Per ulteriori aggiornamenti, seguite anche le pagine Facebook dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dellAccademia di Romania in Roma.




  • La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Romania: il coraggio di fare letteratura…” è il filo conduttore della presenza del nostro Paese alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolge dal 19 al 23 maggio. La partecipazione della Romania alla più importante manifestazione del genere in Italia, incentrata questanno sui “Cuori selvaggi”, è organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania in Roma. Allo Stand nazionale, situato nel Padiglione 1 B44-C43, allestito secondo un concetto che riflette il tema dei “Cuori selvaggi”, lAccademia di Romania e i suoi partner propongono al pubblico un design grafico dinamico, tonico e ottimista, con la scritta “Coraggio” in varie lingue.



    “Selvaggi sono i cuori che osano, i cuori liberi. Selvaggio è anche il pensiero libero, quindi il titolo di questa edizione è di nuovo provocatorio, come sempre, e la Romania ha risposto a questa provocazione con il Coraggio di fare letteratura e anche di tradurre letteratura, aggiungerei”, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, responsabile programmi di diffusione culturale presso lAccademia di Romania in Roma, precisando che il pubblico scoprirà libri di letteratura romena contemporanea, ma anche scrittori classici, come Ioan Slavici, Liviu Rebreanu o Ion Luca Caragiale. Cinque giornate, con un programma variegato allo Stand della Romania, alla Sala Azzurra e alla Sala Indaco del Lingotto, ma anche nel Salone off, con un incontro il 21 maggio alla Libreria Trebisonda, dove Rediviva Edizioni presenterà le novità.



    Per tutta la durata della manifestazione, una trentina di ospiti romeni e italiani – scrittori, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di editrici della Penisola – invitano il pubblico allo Stand della Romania, ma anche in altre sale del Salone e nel Salone off, ad una rosa di incontri letterari destinati a promuovere i volumi degli scrittori romeni pubblicati negli ultimi anni in Italia.



    Interverranno Cesare Alzati, Magda Arhip, Mauro Barindi, Mircea Cărtărescu, Ricardo Cavallero, Dan Octavian Cepraga, Andrea Cortellessa, Federico Donatiello, Celestina Fanella, Marco Dotti, Ida Garzonio, Ilaria Gaspari, Krystyna Jaworska, Massimo Maurizio, Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Adrian Niculescu, Silvia Panichi, Ioana Pârvulescu, Cătălin Pavel, Marta Petreu, Ioan-Aurel Pop, Violeta Popescu, Mattia Luigi Pozzi, Vanni Santoni, Roberto Scagno, Adriana Senatore, Cristina Stănescu, Victor Ieronim Stoichiţă, Irina Țurcanu, Alina Monica Țurlea e Matei Vişniec, precisano gli organizzatori.



    Allo Stand della Romania, sarà allestito anche uno spazio dedicato alla vendita di libri, allestito in partenariato con la Libreria Libris di Brașov. Oltre ai titoli in italiano, il pubblico troverà anche libri in lingua romena, destinati ai lettori di madrelingua oppure agli italiani che studiano il romeno, ha detto ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno. Per ulteriori aggiornamenti, seguite anche le pagine Facebook dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dellAccademia di Romania in Roma.




  • Il romanzo “Tutti e due” di Liviu Rebreanu, in uscita presso Rediviva Edizioni di Milano

    Il romanzo “Tutti e due” di Liviu Rebreanu, in uscita presso Rediviva Edizioni di Milano

    Rediviva Edizioni di Milano rivolge al pubblico un nuovo invito alla lettura del grande scrittore Liviu Rebreanu, considerato il padre del romanzo romeno moderno. Si tratta del volume “Amândoi”/ “Tutti e due. Enigma di un duplice omicidio”, uscito di recente nella collana Quaderni romeni, nella traduzione di Alina Monica Turlea e Alessio Colarizzi Graziani, che hanno firmato anche la versione italiana del romanzo “La Ciuleandra”, pubblicato nel 2020. Nel 2015, la stessa Rediviva, la prima editrice romena fondata in Italia nel 2012, pubblicava anche “Adamo ed Eva”, un altro libro di riferimento di Liviu Rebreanu, nella traduzione di Davide Arrigoni.



    Uscito per la prima volta in Romania nel 1940, “Tutti e due”, ritenuto il primo giallo della letteratura romena, ambientato in una cittadina di provincia quale Pitești, è un piccolo capolavoro non solo per la trama, ma anche sotto il profilo letterario, spiega Alessio Colarizzi Graziani, raccontando a Radio Romania Internazionale, insieme alla collega Alina Monica Turlea, questa nuova esperienza di traduzione dellopera di Liviu Rebreanu. Un romanzo che offre “un quadro grigio, pessimistico, con punte di spietato realismo. Si ha quasi limpressione che lintera esistenza dei personaggi sia esclusivamente condizionata da sordidi interessi personali”, dice, a sua volta, Alina Monica Turlea. “La lettura viscerale e la trasposizione del testo lasciano nel traduttore segni molto profondi, poichè tradurre è anche il piacere di risolvere un enigma”, spiega ancora Alina Monica Turlea.



    I volumi “Tutti e due” e “La Ciuleandra” saranno presentati alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, nella sezione Salone Off, organizzato dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania di Roma, in collaborazione con il Consolato Generale di Romania a Torino, sabato 21 maggio 2022, a partire dalle ore 19.00, presso la Libreria Trebisonda, Via SantAnselmo 22. Accanto alla responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano e di Rediviva Edizioni, Violeta Popescu, interverranno Roberto Merlo e Alina Monica Turlea.




  • L’artigiano Victor Clopotar a HOMO FABER di Venezia

    L’artigiano Victor Clopotar a HOMO FABER di Venezia

    Dal 10 aprile al 1 maggio, l’artigiano romeno Victor Clopotar partecipa alla mostra internazionale HOMO FABER, organizzata presso la Fondazione Cini di Venezia. L’evento riunisce oltre 400 artigiani e designer di tutto il mondo, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Gli oggetti realizzati da Victor Clopotar in collaborazione con co/rizom, saranno presentati nella sezione Next of Europe, a cura di Jean Blanchaert e Stefano Boeri, indica la fonte.

    Victor Clopotar è un căldărar, un tradizionale fabbro di rame e la denominazione del mestiere deriva dalla parola căldare (caldaia). Si tratta di un’arte in via di estinzione e Victor è uno dei pochi rimasti a praticare questo mestiere. Ha imparato a fare vassoi, brocche e alambicchi dai suoi antenati e spera che un giorno suo figlio prenda il suo posto. Victor Clopotar ha collaborato con co/rizom per trasformare i suoi prodotti in oggetti contemporanei, realizzati con grande accuratezza nelle tecniche tradizionali, precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • Andreea Chira e Pavel Efremov, in concerti ad Asolo e Feltre

    Andreea Chira e Pavel Efremov, in concerti ad Asolo e Feltre

    I giovani artisti Andreea Chira, con il suo flauto di Pan, e il fisarmonicista Pavel Efremov saranno i protagonisti di due concerti in programma il 9 aprile a Palazzo Guarnieri di Feltre, in provincia di Belluno, e il 10 aprile a Palazzo Beltramini di Asolo, in provincia di Treviso. Promossi dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con lAssociazione Asolo Matinée della città trevigiana e lAssociazione Unisono di Feltre, i due recital concertistici intendono promuovere lidentità culturale e larte dellinterpretazione musicale romena, espresse attraverso due antichi strumenti musicali, il flauto di Pan e la fisarmonica, precisano gli organizzatori.



    “Larmonia, linterpretazione eccelsa, la passione e lamore sconfinato per la musica sono soltanto alcune delle molteplici qualità che contraddistinguono i due artisti, Andreea Chira (flauto di Pan) e Pavel Efremov (fisarmonica); recital concertistici che mettono in risalto la versatilità interpretativa di Andreea Chira e la sintonia con il virtuosismo del fisarmonicista Pavel Efremov, valorizzando le caratteristiche degli strumenti musicali tradizionali romeni nellinterpretazione delle composizioni di alcuni tra i più grandi musicisti dellOtto-Novecento”, precisa lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Solista, musicista da camera e insegnante, Andreea Chira, che vive a Vienna e lavora in Austria, Germania, Svizzera, Italia e Romania, ha collaborato con importanti direttori dorchestra, tra cui Claudio Scimone e Gian Luigi Zampieri e ha suonato con alcune delle migliori orchestre europee: I Solisti Veneti, Muse Symphony Wind Orchestra, Camerata Janáček, Elbląska Orkiestra Kameralna, Filarmonica Oltenia, Symphonieorchester Wels, Ton.pendium Ensemble Wien. È professore associato presso lIstituto Gaspare Spontini di Ascoli Piceno, Landesmusikschule Wels e Musikschule Linz, in Austria. Il 2022 vedrà anche il suo CD delle “Quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, accanto alla Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim diretta dal maestro Douglas Bostock.



    A sua volta, Pavel Efremov – uno tra i più gettonati giovani fisarmonicisti nel panorama musicale della Repubblica di Moldova, vive da sette anni in Germania, dove ha studiato presso la Hochschule für Musik Detmold, conseguendo anche il Master presso la Folkwang Universität der Künste di Essen, sotto la guida della professoressa giapponese Mie Miki. Vanta numerose partecipazioni in concorsi nazionali ed internazionali in Moldova, Romania, Italia, Croazia, Ungheria o Germania. Nel 2019, ha fondato a Chişinău “AO Accordion Soul”, ed è anche organizzatore del Forum dei giovani fisarmonicisti, il primo festival dedicato a questo strumento in Moldova.



    La sua attività si svolge prevalentemente in Germania, ma anche in altri Paesi, come ha spiegato Pavel Efremov stesso a Radio Romania Internazionale, anticipando i due concerti che terrà insieme ad Andreea Chira il 9 e il 10 aprile ad Asolo e Feltre. La loro fruttuosa collaborazione, iniziata quasi due anni fa, durante la pandemia, ha portato i due artisti a sviluppare insieme anche una piattaforma live. Questi due concerti saranno i primi in cui i due giovani artisti salgono insieme su un palcoscenico in Italia, visto che finora hanno suonato in duo solo in performance online, aggiunge Pavel Efremov.



    “Siamo molto lieti che ci si riesce a organizzare questi due concerti in Italia, ad Asolo e Feltre, grazie al supporto dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, al quale siamo particolarmente grati. Non vediamo lora di presentarci davanti al pubblico insieme ai nostri amatissimi strumenti – la fisarmonica e il flauto di Pan. Si tratta di due strumenti apparentemente adoperati solo nella musica folcloristica, però la nostra idea è stata quella di presentare al pubblico la varietà e le possibilità che offrono sotto profilo musicale. Il repertorio dei due concerti è molto diverso e va dalla musica classica e jazz, fino al folclore e a brani contemporanei. Quindi, non vediamo lora di presentarlo sia agli italiani che ai romeni che vivono nella Penisola”, ha concluso Pavel Efremov.



    Infatti, il repertorio dei concerti include composizioni di Claude Debussy, Jean-Baptiste Arban, Jesús Guridi, Joaquín Rodrigo, Chick Corea, Béla Bartók e una miscellanea di brani folcloristici romeni.




  • Mercoledì Musicali a Venezia, Sînziana Mircea e Adrian Mantu aprono stagione 2022

    Mercoledì Musicali a Venezia, Sînziana Mircea e Adrian Mantu aprono stagione 2022

    Saranno la pianista Sînziana Mircea e il violoncellista Adrian Mantu ad aprire il 6 aprile la nuova stagione dei Mercoledì Musicali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Nel 2022, la rassegna si articola in dieci recital musicali appositamente pensati per la proiezione online il primo mercoledì del mese, giornata dedicata alla musica nel programma dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, precisano gli organizzatori. I recital saranno trasmessi a partire dalle ore 17.00, in videoregistrazioni ideate dagli artisti stessi, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Istituto.



    Il programma integrale della rassegna Mercoledì Musicali 2022 è disponibile anche sul sito dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Sono molto onorata di ritornare nel bellissimo progetto dei Mercoledì Musicali, spiega a Radio Romania Internazionale la pianista Sînziana Mircea, alla sua seconda partecipazione nella rosa di appuntamenti, questa volta insieme al violoncellista Adrian Mantu, con il quale ha già suonato in concerti in Irlanda. Il recital che terranno il 6 aprile include «Notturno e Saltarello» di George Enescu, «Danze popolari romene» di Béla Bartók, «Spiegel im Spiegel» di Arvo Pärt e «Carol» di Doru Popovici.



    In questo periodo, Sînziana Mircea sta anche svolgendo un progetto di ricerca al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, come borsista Nicolae Iorga presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica. Un grande regalo per me come musicista, confessa la giovane pianista, che passa molto tempo nelle biblioteche storiche di Venezia studiando spartiti e manoscritti risalenti a 300-400 anni fa, per poi suonare quella musica.



    Il primo concerto integralmente frutto di questa sua ricerca sarà ospitato il 20 luglio dalla Filarmonica George Enescu di Bucarest, al famoso Auditorium (Ateneul Roman), nell’ambito del Festival Vara Magică/ Estate Magica, spiega ancora Sînziana Mircea, impegnata in questo periodo anche in una tournée di musica contemporanea in Romania, dedicata esclusivamente alle composizioni di Dan Popescu, insieme ad altri due giovani artisti di fama: il violinista Alexandru Tomescu e il violoncellista Ștefan Cazacu. Dopo tappe a Sibiu, Cluj-Napoca e altre grandi città della Romania, la tournée si concluderà il 12 aprile a Bucarest, alla Sala Concerti di Radio Romania.


    Intanto, il 9 aprile, Sînziana Mircea sarà anche ospite del Festival Pianistico Internazionale Lago di Lecco, con un concerto ospitato dall’Auditorium Casa dell’Economia.



  • Il dono delle ali, Giornata della Cultura Romena a Venezia

    Il dono delle ali, Giornata della Cultura Romena a Venezia

    Il documentario Il dono delle ali, diretto da Corina Voicu, sarà presentato online dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia in occasione della Giornata della Cultura Nazionale, celebrata il 15 gennaio. Il film, che racconta la vita e la creazione dello scultore Pavel Bucur (1945 – 2016), apre la serie online dedicata dalla prestigiosa istituzione agli artisti romeni la cui esistenza e il cui lavoro sono legati all’Italia, precisa l’IRCRU Venezia.

    Maggiori dettagli sul sito dell’Istituto Culturale Romeno e sulla pagina facebook dell’IRCRU Venezia.

  • (IN)CORRECT di Leta Popescu a Teatri di Vita di Bologna

    (IN)CORRECT di Leta Popescu a Teatri di Vita di Bologna

    Dal 14 al 16 gennaio, il Teatro Reactor della città romena di Cluj-Napoca invita il pubblico di Bologna allo spettacolo (IN)CORRECT della regista Leta Popescu. I protagonisti delle performances, che saranno presentate a Teatri di Vita nel capoluogo dell’Emilia-Romagna venerdì 14 gennaio, ore 21, sabato 15 gennaio, ore 20, e domenica 16 gennaio, ore 17, con le scene di Lucia Mărneanu, sono gli attori Cătălin Filip, Oana Mardare, Alina Mișoc, Emőke Pál, Paul Sebastian Popa, Lucian Teodor Rus, Doru Taloș e Sânziana Tarța. Il progetto è sostenuto dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Il pubblico potrà scoprire come un viaggio sul Danubio fa esplodere lo scontro tra vecchie e nuove generazioni sulle minoranze etniche, sul lavoro all’estero e sulle tematiche LGBT. E’ il primo viaggio all’estero di questo spettacolo, che fa parte della trilogia Collage, assieme a (IN)VISIBILE e (IN)CREDIBILE, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la regista Leta Popescu.



    E’ per la prima volta che (IN)CORRECT va all’estero, anche perchè la première è stata presentata in un momento abbastanza infelice, a febbraio 2020, e, come sappiamo, dal mese successivo la nostra vita è completamente cambiata a causa della pandemia. E’ anche per la prima volta che andiamo a Teatri di Vita di Bologna, il cui direttore mi ha contattata dopo aver visto online (IN)CORRECT stesso e (IN)VISIBILE, sempre della trilogia Collage, dice Leta Popescu, ricordando che i tre spettacoli sono accomunati dal tema della vulnerabilità e, ovviamente, dalla struttura del collage.



    E’ uno spettacolo che promette un conflitto, visto che stiamo attraversando un periodo segnato dal discorso della correttezza e della scorrettezza politica. Però alla fine invito gli spettatori ad una sorpresa, cioè ad una riconciliazione con questo tipo di ragionamento. Alla fine, la sorpresa e il messaggio ci portano ai nostri genitori, nonni, zii e zie che sono andati a lavorare all’estero forse per il nostro bene. Perciò invito i romeni di Bologna a vedere questo spettacolo che è anche un omaggio a tutti coloro che lavorano per una generazione come la nostra, aggiunge Leta Popescu, sottolineando che il messaggio trasmesso da (IN)CORRECT è incentrato sull’importanza della famiglia.



    Lo spettacolo con sopratitoli in italiano è stato inserito nella stagione Fuori, casa di Teatri di Vita di Bologna, che, nel difficilissimo contesto della pandemia, invita il pubblico a ritrovarsi insieme dentro a un teatro che è una casa, ha detto a Radio Romania Internazionale il suo direttore artistico, Stefano Casi.



    Ci piace andare a cercare interlocutori che vengano da altre culture, capaci di portare temi importanti. In questo senso, la Romania è per noi un punto di riferimento molto importante. Anche negli anni passati abbiamo portato artisti romeni a Bologna, nel nostro teatro. Quindi, l’incontro con Reactor è stato un felice incontro con una realtà teatrale, giovane, indipendente, che ci sembra molto forte e molto capace di portare una novità o almeno un’interrogazione sui temi del contemporaneo, ha spiegato Stefano Casi.



  • Programma Radio Romania Internazionale 01.12.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 01.12.2021

    Sommario: Giornale radio; Festa Nazionale della Romania, concerto straordinario del Quartetto dellOrchestra Giovanile Romena alla Sala Capitolare della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia, organizzato dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica e il Consolato Generale di Romania a Trieste; Cinema: il lungometraggio “Un passo dietro ai serafini” del regista romeno Daniel Sandu apre la rassegna “Le Stelle Francofilm” a Roma; Corriere degli ascoltatori (replica); Una canzone al giorno




  • Programma Radio Romania Internazionale 30.11.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 30.11.2021

    Sommario: Giornale radio; Attualità culturale: “Metamorfosi – Itineraria Picta. Fregio – Project room” di Luminiţa Ţăranu, in mostra allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, lartista ospite a Radio Romania Internazionale; Enciclopedia RRI