Tag: Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica Venezia

  • La Romania alla Biennale di Venezia

    La Romania alla Biennale di Venezia

    Tre progetti di artisti romeni, sostenuti dall’Istituto Culturale Romeno, saranno presenti alla 59/a Esposizione Internazionale d’Arte -la Biennale di Venezia, che si svolge dal 23 aprile al 27 novembre, all’insegna del tema Il latte dei sogni, lanciato dalla curatrice Cecilia Alemani. Gli artisti romeni sono apprezzati su piano internazionale al massimo livello, e l’ICR sta al loro fianco, appoggiando tre progetti diversi che saranno presentati alla Biennale Arte di Venezia, ha dichiarato il presidente dell’Istituto, Liviu Jicman, citato da un comunicato.



    Il 21 aprile, dalle ore 17.15, il Padiglione della Romania ai Giardini della Biennale ospita il vernissage della mostra You Are Another Me – A Cathedral of the Body/ Tu sei un altro me – una cattedrale del corpo della nota regista Adina Pintilie. Un’esperienza sensoriale multimediale, nata da una lunga ricerca artistica di Adina Pintilie sull’intimità e sulla corporeità, che porta avanti la sua impresa avviata con il suo primo lungometraggio Touch Me Not/ Ognuno ha diritto ad amare, che nel 2018 ha vinto l’Orso d’Oro alla Berlinale. È un’esperienza immersiva, in cui Adina Pintilie esplora il ruolo che l’intimità gioca nelle nostre vite, il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri. Il progetto propone nuove punti di vista sulle relazioni interumani, al di là degli atteggiamenti convenzionali, spiega a Radio Romania Internazionale Claudia Lazăr, addetta agli affari istituzionali dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Curato da Cosmin Costinaș e Viktor Neumann, il progetto di Adina Pintilie è stato selezionato in seguito al Concorso nazionale organizzato dal Ministero della Cultura, insieme al Ministero degli Affari Esteri e all’Istituto Culturale Romeno. La mostra sarà completata da un’installazione VR presso la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che verrà inaugurata il 22 aprile, alle ore 16:00, aggiunge Claudia Lazăr.



    Encyclopedia of Relations/ Enciclopedia delle Relazioni dell’artista Alexandra Pirici è il secondo progetto sostenuto dall’Istituto Culturale Romeno alla Biennale, che sarà presentato nel Padiglione Centrale per tutta la durata della rassegna. Un’azione performativa continua basata sull’incarnazione delle relazioni collettive in biologia e botanica, resa viva da sei ballerini. L’azione ricorda un gioco surreale in cui il mondo naturale si combina con il fantastico, puntualizza Claudia Lazăr.



    Un evento collaterale alla Biennale Arte 2022 è il progetto Eugen Raportoru: The Abduction from the Seraglio and Roma Women: Performative Strategies of Resistance, curato da Ilina Schileru e commissionato dall’European Roma Institute for Arts and Culture(ERIAC), il cui vernissage si terrà il 22 aprile, ore 18:00. Il pubblico avrà modo di scoprirlo per tutta la durata della Biennale presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti – Palazzo Loredan. Il progetto comprende una mostra con dipinti e installazioni in situ e un programma di azioni performative e conferenze, a cui contribuiranno Ioanida Costache, Mihaela Dragan, Carmen Gheorghe, Delia Grigore, Angéla Kóczé, Dijana Pavlovic, Erasma Vicenzina Pevarello, Alina Șerban. Il rapimento in questo contesto è carico di proiezioni patriarcali sul corpo femminile, è un riflesso della posizione di doppia minoranza che occupano le donne rom, aggiunge la nostra ospite, spiegando che la presenza romena a Venezia in questo periodo è particolarmente consistente.



    Nel Padiglione Centrale, nella selezione internazionale realizzata da Cecilia Alemani è presente anche l’artista romena Andra Ursuța, mentre a Palazzo Bembo, l’artista Mihai Țopescu partecipa alla mostra collaterale della Biennale Strutture personali, organizzata dal Centro Culturale Europeo. Invece, a Palazzo Mocenigo, un’opera di Mircea Cantor è inserita nel progetto Es-senze, a cura di Pier Paolo Pancotto. Inoltre, fino al 1 maggio, l’artigiano Victor Clopotar partecipa alla mostra internazionale Homo Faber, organizzata presso la sede della Fondazione Cini, uno degli eventi di questo tipo più importanti in Europa, conclude Claudia Lazăr, invitando il pubblico a seguire le reti sociali dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia per il programma espositivo che si svolgerà nella Piccola Galleria, a partire da maggio.




  • Mercoledì Musicali a Venezia con le percussioni di Ioana-Maria Văleanu

    Mercoledì Musicali a Venezia con le percussioni di Ioana-Maria Văleanu

    La giovane percussionista Ioana-Maria Văleanu è la protagonista del secondo appuntamento del 2022 con i Mercoledì Musicali allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in programma il 20 aprile, ore 17.00. La nuova stagione è stata aperta il 6 aprile scorso dalla pianista Sînziana Mircea, accanto al violoncellista Adrian Mantu.



    Il recital di Ioana-Maria Văleanu, trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dellIstituto, propone la “Suite per violoncello solo: Preludio, Sarabanda e Giga” di Johann Sebastian Bach (trascrizione e arrangiamento per marimba) e “A Little Prayer” di Evelyn Glennie, come ha spiegato lartista stessa in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



    Con la sua passione per questo strumento musicale, Ioana-Maria Văleanu porta avanti una tradizione di famiglia, visto che anche suo padre è un noto percussionista. Nella stessa intervista a Radio Romania Internazionale, lartista sottolinea di essere particolarmente legata allItalia, soprattutto dopo aver studiato a Bari con il maestro Filippo Lattanzi e aver collaborato con lorchestra del Teatro Petruzzelli. Ed esprime la gratitudine allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, per il sostegno concesso ai giovani artisti attraverso i Mercoledi Musicali.



    Per il prossimo Mercoledì Musicale, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia vi invita ad un recital virtuale della pianista Alexia Dănăcică, che si terrà il 4 maggio. Il programma integrale della rassegna Mercoledì Musicali 2022 è disponibile anche sul sito dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest.




  • “Lungo il cammino della memoria” all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Lungo il cammino della memoria” all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con l’editrice Salomone Belforte, invita il pubblico ad un dialogo Lungo il cammino della memoria. L’evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di IRCRU Venezia.

    L’istituzione precisa in un comunicato che interveranno Guido Guastalla, editore ed autore di libri e articoli sulla storia e la cultura degli ebrei, direttore della Casa Editrice Salomone Belforte; il noto uomo di cultura e storico Riccardo Calimani, autore di numerosi studi e libri despre sulla storia degli ebrei dell’Europa e dell’Italia e del rapporto del destino delle comunità ebree con la Shoah; Alberto Castaldini, storico, già direttore dell’Istituto Italiano di Bucarest, professore associato dell’Universita Babes-Bolyai di Cluj-Napoca. L’evento sarà moderato dal direttore dell’IRCRU Venezia, Grigore Arbore Popescu.

  • Nuovo Mercoledì Musicale all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Nuovo Mercoledì Musicale all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    La stagione dei Mercoledì Musicali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia prosegue l’8 dicembre, con un nuovo appuntamento che avrà come protagonisti il soprano Olga Murariu-Caia e il pianista Alexandru Burca. Il programma del recital virtuale include brani famosi di George Grigoriu, Giacomo Puccini, Tiberiu Brediceanu e George Enescu.

    La nuova stagione musicale, iniziata il 1 settembre scorso e volta a promuovere artisti romeni di talento, si concluderà il 15 dicembre con un recital del baritono Sebastian-Gheorghe Balaj, con brani di Aurel Eliade, George Enescu, Sabin Păutza e canti natalizi popolari romeni.

    I recital sono trasmessi sulle piattaforme Facebook e Youtube dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • Dall’emigrazione all’integrazione: gli Italiani in Romania tra l’Ottocento e il Novecento

    Dall’emigrazione all’integrazione: gli Italiani in Romania tra l’Ottocento e il Novecento

    Dall’emigrazione all’integrazione: gli Italiani in Romania tra l’Ottocento e il Novecento è il titolo della mostra foto-documentaria che verrà inaugurata il 26 novembre presso il Museo dell’Emigrazione di Cavasso Nuovo, in provincia di Pordenone. Lo riferisce l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, promotore dell’iniziativa insieme all’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT e all’Ente Regionale Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio del Consolato Generale di Romania a Trieste, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Cavasso Nuovo (PN) e del Comune di Montereale Valcellina (PN), e con la collaborazione dell’Associazione Culturale Zemlja di Sacile (PN).

    La mostra sarà aperta il 26 novembre dagli indirizzi di saluto da Silvano Romanin, sindaco di Cavasso Nuovo, e Daniele Gladich, assessore al Bilancio, Tributi, Cultura, Turismo, Pubblica istruzione e Sistemi informatici del Comune di Cavasso Nuovo. Inoltre, sarà presentato il messaggio inviato dall’on. Andi Gabriel Grosaru, deputato della minoranza italiana nel Parlamento di Bucarest. Seguiranno gli interventi di Olivia Simion dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT, Cristian Luca, vicedirettore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Paolo Tomasella dell’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia, e le conclusioni del console generale di Romania a Trieste, Cosmin Victor Lotreanu, e di Emanuele Zanon, Consigliere regionale e membro componente dell’Ufficio di Presidenza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

    Le immagini raccolte nella mostra rappresentano una rievocazione sinottica della storia degli italiani trapiantati in Romania, più precisamente dei componenti delle comunità storiche insediatesi nelle terre romene nel periodo dell’emigrazione di massa degli italiani in Europa e Oltreoceano, avvenuta tra la metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento (migrazione stimata in 60.000 unità), precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Attraverso un cospicuo numero di fotografie d’epoca inedite raccolte dai discendenti delle famiglie italiane naturalizzate in Romania e residenti in varie aree del paese, la mostra valorizza le storie di quei nuclei familiari che gettarono le basi della formazione delle comunità italiane presenti perlopiù nelle aree urbane e in alcune località rurali di nuova fondazione. La sequenza espositiva segue un criterio cronologico, quindi le foto, corredate da didascalie in italiano, ripercorrono la storia della minoranza italiana in Romania negli aspetti più rilevanti, dal suo insediamento a nord del Danubio fino al periodo più recente, indica ancora la fonte.

    La mostra, che rimarrà aperta fino al 19 dicembre 2021 presso il Museo dell’Emigrazione (Piazza Plebiscito 12, 33092 Cavasso Nuovo), potrà essere visitata nell’osservanza delle norme sanitarie vigenti, esibendo il Green Pass e un documento di identità valido. Tutti i dettagli sono disponibili sulla pagina Facebook dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • Programma Radio Romania Internazionale 13.09.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 13.09.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Pagine di storia; Cultura: Anonimo Veneziano, nuova composizione della pianista Sînziana Mircea; Una canzone al giorno


  • Nuova stagione dei Mercoledì Musicali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Nuova stagione dei Mercoledì Musicali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Sarà la nota violista Aida-Carmen Soanea a dare il via il 1 settembre ad una nuova stagione dei Mercoledì Musicali virtuali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. La nuova rosa di appuntamenti, volta a promuovere artisti romeni di talento, invita il pubblico fino al 15 dicembre a seguire brani di compositori famosi e variazioni originali su temi noti sulle piattaforme Facebook e Youtube dell’Istituto. Nata a Iaşi, nella Romania orientale, in una famiglia di artisti lirici, Aida-Carmen Soanea, che ora vive tra Francoforte e Klagenfurt, vanta già una bella carriera, con numerose presenze a festival europei e riconoscimenti internazionali.



    Ha studiato a Berlino e Parigi, e l’Italia non poteva mancare dal suo percorso artistico. Ha seguito dei masterclass all’Accademia Chigiana di Siena sotto la guida di Yuri Bashmet, e ha suonato regolarmente sotto la bacchetta del maestro Claudio Abbado insieme all’Orchestra Giovanile Gustav Mahler e all’Orchestra del Festival di Lucerna. Nel 2005, Aida-Carmen Soanea ha vinto il Primo Premio del Concorso Internazionale Valentino Bucchi a Roma. Si esibisce spesso in concerti accanto al famoso pianista Antonio Piricone. E’ stata membro fondatore di delian::quartett e da febbraio 2021 suona anche nel famoso Minguet Quartett.



    In ugual misura, svolge un’intensa attività accademica, insegnando corsi di viola alla Gustav-Mahler Privatuniversität di Klagenfurt, in Austria, e all’Accademia Gheorghe Dima della città romena di Cluj. In un’intervista a Radio Romania Internazionale, l’artista ha presentato il programma del recital proposto il 1 settembre insieme all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che prevede la Sonata per viola e pianoforte del grande compositore romeno Mihail Jora.



    Naturalmente, ha parlato anche del suo legame con l’Italia. Definisce come un’esperienza fantastica l’incontro con il Maestro Abbado. Sento che ha sviluppato in me anche quello che è diventato molto importante, non solo di fare musica, ma anche di aiutare i giovani musicisti, spiega Aida-Carmen Soanea, rivolgendo al pubblico un caloroso invito a passare un bellissimo momento con il suo recital del 1 settembre.




  • Programma Radio Romania Internazionale 01.06.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 01.06.2021

    Sommario: Giornale radio – Covid-19: Romania, nuova tappa allentamento/ NATO: riunioni in videoconferenza dei ministri degli Esteri e della Difesa; Distinguished Visitors Day a Noble Jump 2021 in Romania, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, tenente generale Daniel Petrescu, militari romeni pronti a fronteggiare sfide e minacce/ Giustizia: EPPO entrata in funzione a Lussemburgo; Approfondimenti: NATO Steadfast Defender 2021, 1/o Reggimento Bersaglieri di Cosenza allEsercitazione Noble Jump in Romania – il comandante del Reggimento, colonnello Massimo Scotti, e laddetto per la Difesa presso lAmbasciata dItalia a Bucarest, colonnello Ivano Antonio Romano, ospiti a Radio Romania; Cultura: Nuovo Mercoledì Musicale allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia – intervista al critico musicale Dumitru Avakian; Destinazione Romania: la Tenuta Reale di Săvârşin; Una canzone al giorno




  • Nuovo Mercoledì Musicale a Venezia, intervista al critico musicale Dumitru Avakian

    Nuovo Mercoledì Musicale a Venezia, intervista al critico musicale Dumitru Avakian

    Inaugurata a inizio aprile dal soprano Felicia Filip e dal tenore Andrei Mihalcea, la nuova stagione del “Mercoledì Musicali” promossa anche questanno in formato virtuale dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prosegue con un recital di organo, che sarà tenuto il 2 giugno dal giovane artista Vlad Constantin Vișenescu, con brani di Johann Sebastian Bach, Oskar Lindberg e Valentin Gheorghiu.



    La serie dei recital, in programma fino al 4 agosto sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dellIRCRU di Venezia, è volta a promuovere e a incoraggiare i giovani musicisti e le creazioni romene, nonchè il dialogo multiculturale. Il progetto è curato dal soprano Felicia Filip, dal direttore dorchestra Gian Luigi Zampieri e dal critico musicale Dumitru Avakian.



    I giovani artisti che si stanno formando sono diventati un autentico tesoro nazionale, spiega Dumitru Avakian, condividendo con Radio Romania Internazionale lesperienza di questo progetto.



    Il programma integrale della stagione Mercoledì Musicali è disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno e sulle reti sociali della rappresentanza di Venezia.




  • Programma Radio Romania Internazionale 27.04.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 27.04.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti: Maratone e drive-through per vaccinazione in Romania; Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, proseguono negoziati Bucarest-Bruxelles; Romania-Italia: lAmbasciatore Marco Giungi, ospite a Radio Romania Internazionale al termine della sua missione a Bucarest; “114 Video Tapes” di Cristina David, in mostra allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e presentata dallartista stessa a Radio Romania Internazionale; Una canzone al giorno




  • Giornata Cultura Nazionale, una rosa di eventi in Romania e all’estero

    Giornata Cultura Nazionale, una rosa di eventi in Romania e all’estero

    Spettacoli, recital di poesia, concerti, mostre o presentazioni di libri: in tante le iniziative che l’Istituto Culturale Romeno organizza anche quest’anno nel Paese e all’estero, in occasione della Giornata della Cultura Nazionale, celebrata il 15 gennaio, il giorno di nascita del sommo poeta Mihai Eminescu, di cui si festeggia il 170/o anniversario.

    Il 15 gennaio, dalle ore 19.00, l’Accademia di Romania in Roma invita il pubblico al Teatro Flavio, allo spettacolo di poesia e musica Eminescu: Rimango quel che sempre fui, romantico, i cui protagonisti saranno il grande attore Ion Caramitru, direttore del Teatro Nazionale Ion Luca Caragiale di Bucarest e presidente dell’Unione dei Teatri di Romania, e il clarinettista Aurelian Octav Popa.

    Per lo stesso giorno, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha scelto Una triade simbolica: Eminescu, Vieru e Calinescu per la serata letteraria festiva. Verranno evocate tre delle figure più importanti della letteratura romena: i poeti Mihai Eminescu e Grigore Vieru, accanto alla personalità dello storico e critico letterario, poeta e narratore George Calinescu, il cui romanzo L’enigma di Otilia è uscito lo scorso anno in Italia.

    Intanto, l’Istituto Culturale Romeno di Parigi invita il pubblico ad un gioco-concorso su Facebook: il post di una foto personale che raffiguri anche la statua di Mihai Eminescu, che si trova su Rue des Écoles a Parigi, o un video in cui i partecipanti leggono o recitano una poesia di Eminescu, come precica l’ICR di Bucarest in un comunicato. L’Istituto Culturale Romeno di Londra racconta le storie degli artisti romeni del programma Twelve Months, Twelve Creators e inaugura la mostra di pittura The Need for Belonging dell’artista Anca Ștefănescu.

    La rappresentanza dell’ICR a New York mette in campo Il pianoforte dei poemi, che avrà come protagoniste l’attrice Daniela Nane, la quale reciterà in romeno e inglese versi di Mihai Eminescu, George Coșbuc, Alexandru Macedonski o Ana Blandiana, accompagnata al pianoforte da Ioana Maria Lupașcu, in una mini-tournée a New York, Washington e Philadelphia.

    Da parte sua, il 17 gennaio, l’ICR di Tel Aviv invita il pubblico ad un incontro con Grandi attori romeni sul palcoscenico israeliano, per una conferenza e un recital di poesia. Un appuntamento con nomi di spicco – Sandra Sade, Tatiana Canelis Olier e Nicu Nitai – che avrà come ospite d’onore Lia Koenig, unanimemente considerata la grande signora del teatro israeliano, insignita dei prestigiosi Israel Prize ed Emet Prize, come precisa l’Istituto Culturale Romeno.

    Nella confinante Moldova, l’Istituto Culturale Romeno di Chișinău invita il pubblico ad un recital di musica e poesia e a presentazioni di libri, mentre il 14 gennaio la rappresentanza di Istanbul ospita la première del concerto tenuto dall’Ensemble Violoncellissimo, diretto dal maestro Marin Cazacu. La Giornata della Cultura Nazionale sarà celebrata anche dalle rappresentanze di Lisbona, Madrid, Budapest, Stoccolma, Varsavia o Vienna.

    In occasione di questa festa, il vicepresidente dell’Istituto Culturale Romeno, Dan Bela Krizbai, ha rivolto un saluto agli amici di Radio Romania Internazionale. Voglio salutare tutti gli ascoltatori e rivolgere i migliori auguri per la Festa della Cultura Nazionale, assicurando tutti che l’Istituto Culturale Romeno sta anche quest’anno in prima fila per promuovere la cultura romena nel mondo, tramite le attività e i progetti svolti dalle sue rappresentanze all’estero, ha detto il vicepresidente dell’ICR.

    Gli appuntamenti con la cultura romena all’estero si sono moltiplicati negli ultimi mesi anche grazie alla presenza della Romania come Paese ospite del Festival Internazionale d’Arte Europalia, con oltre 250 eventi organizzati nel Belgio, ma anche in Francia, Germania o Gran Bretagna dal 2 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020, per promuovere le arti visive e dello spettacolo, la musica, il cinema o la letteratura. Anche il direttore artistico di Europalia Romania, Horia Barna, ha voluto trasmettere un messaggio per la Giornata della Cultura Nazionale.

    E’ una nuova occasione di spiegare innanzitutto a noi stessi, agli stranieri che vivono in Romania, al corpo diplomatico, agli istituti di cultura di altri Paesi – ma in primo lugo ai romeni – che dobbiamo tirare fuori la nostra intera dote culturale e artistica, farla presente e conosciuta. Tramite gli eventi organizzati per questa occasione, dobbiamo dimostrare di essere connessi e sincronizzati con la cultura universale, ha detto Horia Barna a Radio Romania Internazionale.

  • Festa Nazionale: la pianista Sînziana Mircea al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

    Festa Nazionale: la pianista Sînziana Mircea al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

    Sarà un recital che la brillante pianista Sînziana Mircea terrà al Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia a celebrare la Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre. Levento, in programma il 2 dicembre, è organizzato dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia in collaborazione con il Consolato Generale di Romania di Trieste e il Conservatorio “Benedetto Marcello”. Il programma include brani dei grandi compositori romeni George Enescu e Paul Constantinescu, ma anche di Tchaikovsky e Chopin.



    A soli 26 anni, Sînziana Mircea è diventata un vero fenomeno sui palcoscenici internazionali. Debuttava a soli 7 anni allAteneo Romeno di Bucarest, per fare il suo esordio anche oltreoceano, in America, quattro anni più tardi. A novembre 2016 è sbarcata per la prima volta alla Carnegie Hall di New York, in un concerto sold-out che ha concluso in standing ovations. Si è esibita in numerosi concerti in Romania e allestero, dallEuropa allAsia.



    Laureatasi magna cum laudae presso la Hochschule für Musik und Tanz di Colonia e dopo un master alla Guildhall School of Music and Drama di Londra, Sînziana ha studiato anche allAccademia Pianistica Imola. Nel 2018 ha conseguito anche un master nel management dellarte presso la famosa Bocconi di Milano, dove, daltronde tornerà per tenere un recital l11 dicembre prossimo.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, Sînziana Mircea ha presentato il programma scelto per il recital del 2 dicembre, che sarà preceduto da un altro che terrà il 28 novembre alla Filarmonica di Stoccolma, insieme alla chitarrista Raisa Mihai, in un evento organizzato dallIstituto Culturale Romeno sempre in occasione della Festa Nazionale. La giovane pianista ha rivolto ai romeni dellintero mondo un caloroso augurio di “Buona Festa Nazionale!”.





    Il fatto che il Conservatorio Benedetto Marcello abbia accolto di buon grado la presenza della pianista romena Sînziana Mircea è il segno di una valutazione molto esigente, professionale e amichevole per una persona brillante, che ha fattoun ottimo percorso, ha spiegato, a sua volta, a Radio Romania Internazionale, il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu.



  • Salone Internazionale del Libro di Torino: la cultura romena – cultura europea

    Salone Internazionale del Libro di Torino: la cultura romena – cultura europea

    La cultura romena – cultura europea è il concetto che segna la partecipazione della Romania alla 32/a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolge dal 9 al 13 maggio e che ha come tema Il gioco del mondo. Un concetto e una grafica che riflettono l’appartenenza della Romania alla cultura europea, nonchè il semestre di Presidenza al Consiglio dell’UE. Per l’11/o anno di seguito, la partecipazione della Romania alla più importante manifestazione del genere in Italia, è organizzata dall’Istituto Culturale Romeno, tramite il Centro del Libro di Bucarest, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania in Roma.



    Con una superficie di 120 mq, Sala Romania, ospiterà una rosa di 18 eventi, che riuniranno una quarantina di ospiti romeni e italiani tra scrittori, romenisti, traduttori, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di case editrici italiane: Giancarlo Baffo, Mauro Barindi, Igor Bergler, Antonio Buozzi, Riccardo Calimani, Irma Maria Grazia Carannante, Mario Casella, Dan Octavian Cepraga, Aura Christi, Horia Corneliu Cicortaş, Alessio Colarizi Graziani, Nicolae Dabija, Gian Luca Del Marco, Antonio Di Gennaro, Marco Dotti, Vincenzo Fiore, Luigi Franco, Gabriela Gheorghişor, Guido Guastalla, Olga Irimciuc, Bruno Mazzoni, Valeriu Nicolae, Nicolae Oprea, Andrea Pipino, Max Ponte, Ion Pop, Adrian Popescu, Elena Liliana Popescu, Violeta Popescu, Giovanni Rotiroti, Roberto Russo, Vanni Santoni, Roberto Scagno, Francesco Testa, Paolo Tomasella, Michela Topala, Eugen Uricaru, Geo Vasile, Davide Zaffi, come rileva l’Istituto Culturale Romeno in un comunicato.



    Le manifestazioni ospitate dallo stand nazionale della Romania sono volte a promuovere le relazioni bilaterali nel campo della letteratura, delle traduzioni e dell’editoria, facilitando il contatto diretto tra pubblico e scrittori, ma anche i legami tra la comunità romena con i valori culturali del Paese di origine. Da Torino non mancherà Rediviva Edizioni, la prima editrice romena fondata in Italia nel 2012, che presenterà Il genio del cuore di Aura Christi e Inno all’esistenza di Elena Liliana Popescu.



    Il calendario degli eventi romeni sarà aperto il 9 maggio, dalle ore 12.00, dalla presentazione del volume L’enigma di Otilia di George Călinescu, tradotto da Alessio Colarizi Graziani e Laura Vincze, uscito presso Lithos Editrice di Roma nel 2018, con l’introduzione del noto traduttore e romenista Bruno Mazzoni, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, presentando le novità del programma proposto dal nostro Paese.



    Non potevano mancare dal programma Il levante di Mircea Cărtărescu, tradotto dal prof. Bruno Mazzoni, Valeriu Nicolae con La mia esagerata famiglia rom, o Andrei Oişteanu con L’immagine dell’ebreo. Stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell’Europa centro-orientale, con la traduzione di Horia Corneliu Cicortaş e Francesco Testa.



    La vicedirettrice dell’Accademia di Romania ha anche ricordato che, grazie alla presenza della Libreria Libris di Brasov, i connazionali potranno scegliere tra un’ampia varietà di titoli in vendita al Salone di Torino.




  • Biennale Venezia: Romania porta “Unfinished Conversations on the Weight of Absence”

    Biennale Venezia: Romania porta “Unfinished Conversations on the Weight of Absence”

    Sarà il progetto Unfinished Conversations on the Weight of Absence a rappresentare la Romania alla 58/a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, in programma dall’11 maggio al 24 novembre. Il progetto espositivo è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa ospitata dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, organizzatore della partecipazione del nostro Paese alla Biennale, insieme al Ministero della Cultura e dell’Identità Nazionale e al Ministero degli Affari Esteri.



    La Biennale 2019 si intitola May You Live in Interesting Times, un’espressione della lingua inglese erroneamente attribuita a un’antica maledizione cinese, che evoca periodi di incertezza, crisi e disordini, si legge sul sito della Biennale. Tempi interessanti appunto, come quelli che stiamo vivendo. Aprendo la conferenza stampa, la Presidente dell’Istituto Culturale Romeno, Liliana Ţuroiu, ha presentato brevemente la storia della partecipazione del nostro Paese alla Biennale, sottolineando che l’arte romena esprime costantemente la sua vitalità a Venezia.



    La Presidente dell’ICR ha anche ricordato le parole con cui il curatore della Biennale 2019, Ralph Rugoff, direttore della Hayward Gallery di Londra, ha motivato la scelta di questo tema: In un’epoca nella quale la diffusione digitale di fake news e di fatti alternativi mina il dibattito politico e la fiducia su cui questo si fonda, vale la pena soffermarsi, se possibile, per rimettere in discussione i nostri punti di riferimento. In una dichiarazione a Radio Romania Internazionale, la Presidente dell’ICR, Liliana Ţuroiu, ha rivolto i suoi migliori auguri ai partecipanti.



    Il progetto espositivo che la Romania porterà nella Serenissima, curato dal critico d’arte Cristian Nae e selezionato tra 14 partecipanti, articola in maniera poetica uno spazio del dialogo che incrocia i progetti individuali di tre artisti attivi a partire dagli anni ’80: Belu Simion Făinaru, Dan Mihălţianu e Miklos Onucsan.



    Nato nel 1959 a Bucarest, Belu Simion Făinaru emigrò nel 1973 in Israele, dove ha svolto un’intesa attività artistica dedicata alla problematica specifica alla storia ebraica, all’identità e al territorio. A partire dal 1980, i suoi lavori – prevalentemente sculture, arte video e installazioni – concretizzano concetti metafisici in cui l’intervento testuale svolge un ruolo importante. E’, inoltre, direttore e cofondatore della Biennale Mediterranea d’Arte Contemporanea e direttore del Museo AMOCA d’arte contemporanea d’Israele.



    A sua volta, Dan Mihălţianu, che vive tra Bucarest, Bergen e Berlino, è confondatore del gruppo artistico subREAL. Ha partecipato a numerose mostre in Europa, Asia o Stati Uniti. Il suo discorso artistico include aspetti storici, politici, sociali e transculturali, attraverso fotografie, film, video, suoni, installazioni, disegni o grafica. L’installazione artistica abbinata al pensiero artistico post-concettuale segnano la creazione di Miklos Onucsan, che vive e lavora a Oradea, capoluogo della provincia di Bihor, nel nord-ovest della Romania. Anche lui vanta numerose presenze a mostre nazionali e internazionali.



    Il curatore del progetto romeno, Cristian Nae ha spiegato che sono stati selezionati i lavori ritenuti significativi per la pratica dei tre artisti. Però i lavori non verranno presentati nella forma in cui sono stati concepiti 10-20 anni fa: saranno rivisitati e riaggiustati alla specificità del Padiglione, ha detto ancora Cristian Nae.



    Il progetto Unfinished Conversations on the Weight of Absence si articolerà sia nel Padiglione della Romania ai Giardini della Biennale che nella Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, tramite un programma interattivo e dinamico, reso possibile dalle nuove tecnologie.



    La Romania è onorata di presentarsi con un tema estremamente incitante e si è posta non solo l’obiettivo di mettere in pratica un progetto artistico di grande pregio, ma anche quello di assumere un nuovo concetto, in grado di definire essenzialmente l’immaginario dei creatori romeni contemporanei – molto flessibile, denso, e proprio per questo provocatorio, ha detto, da parte sua, il segretario di stato al Ministero della Cultura, Alexandru Pugna, trasmettendo anche il messaggio del ministro Daniel Breaz.



    Alla conferenza stampa erano presenti anche il commissario responsabile della partecipazione romena alla Biennale 2019, Attila Kim, accanto a Ioana Ciocan e Magda Radu, che hanno fatto parte della giuria che ha selezionato il progetto vincitore.