Tag: Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica

  • Festa Nazionale e Centenario: Gian Luigi Zampieri dirige concerto a Venezia

    Festa Nazionale e Centenario: Gian Luigi Zampieri dirige concerto a Venezia

    Sarà un concerto straordinario dell’Orchestra da Camera della Filarmonica Oltenia di Craiova, diretta dal maestro Gian Luigi Zampieri, a celebrare a Venezia la Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre e il Centenario della Grande Unione.



    Il concerto, che si terrà il 30 novembre, dalle ore 17.30, presso il Teatro Arnaldo Momo di Venezia, è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con la Filarmonica Oltenia di Craiova e il Teatro Momo, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Per la notevole professionalità dei musicisti e del direttore d’orchestra, che godono di eccellente reputazione sia a livello nazionale che internazionale, nonché per la qualità e la rilevanza del repertorio, l’Orchestra da Camera della Filarmonica Oltenia di Craiova è anche in questa circostanza pregevole promotrice dei valori culturali romeni in Italia, dando il proprio contributo alla celebrazione della Festa Nazionale della Romania e al festeggiamento dell’evento carico di significato e di grande risonanza storica per tutti i romeni: il Centenario della Grande Unione, precisa in un comunicato l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Il repertorio include capolavori della musica classica romena, firmati da compositori celebri dell’Ottocento e del Novecento: Ciprian Porumbescu, George Enescu, Paul Constantinescu, Constantin Silvestri, Doru Popovici.



    In un’intervista a Radio Romania Internazionale prima del concerto, il direttore d’orchestra Gian Luigi Zampieri, la cui carriera artistica è profondamente legata alla Romania, si è detto orgoglioso di essere un romeno adottivo e di rappresentare il nostro Paese in Italia, in questo contesto straordinario del Centenario. (foto Soundcloud: www.facebook.com/gianluigizampieri/photos)




  • La poetessa Ruxandra Cesereanu al Bistrot del Venise

    La poetessa Ruxandra Cesereanu al Bistrot del Venise

    Il 17 ottobre, dalle ore 16:00, il raffinato Bistrot de Venise ospita l’incontro con la poetessa e scrittrice romena Ruxandra Cesereanu. Accanto al traduttore Giovanni Magliocco, Ruxandra Cesereanu presenterà il suo volume Venezia dalle vene viola che sta per uscire presso l’editrice Aracne.

    L’evento che ha come protagonisti Ruxandra Cesereanu e Giovanni Magliocco è il settimo incontro organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione col Bistrot de Venise, dopo le serate di poesia con Ion Mureşan (2014), Marta Petreu (2013), Matei Vişniec (2012), Ileana Mălăncioiu (2011), Mircea Dinescu (2010), e Nina Cassian (2009).

    Poetessa, scrittrice, saggista, giornalista, critico e storico letterario e cinematografico, Ruxandra Cesereanu insegna anche presso il Dipartimento di Letterature Comparate dell’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca. Ha firmato numerosi volumi di poesia e prosa, tra cui La zona viva, Oceano Schizoidiano, Coma, I Purgatori, La nascita dei desideri liquidi o Angelus, come ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia in un comunicato.

    Giovanni Magliocco è ricercatore di lingua e letteratura romena presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari. Le sue ricerche vertono sulla poesia romena moderna e contemporanea, sulla prosa fantastica e sulla letteratura romena francofona. Ha pubblicato studi sull’opera di Mihai Eminescu, Lucian Blaga, Panait Istrati, Ana Blandiana o Ruxandra Cesereanu. Ha tradotto in italiano La luce delle pietre di Dinu Flamand, e Coma di Ruxandra Cesereanu.

  • Storia e cultura romena a Venezia, Padova e Cremona

    Storia e cultura romena a Venezia, Padova e Cremona

    Ricca agenda di eventi promossi anche a ottobre dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, tra cui spiccano quelli dedicati al centenario della Grande Guerra. L8 e il 9 ottobre, lIstituto Romeno di Venezia, il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dellUniversità di Padova e lAssociazione Italiana di Romenistica (A.I.R.), con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno e del Consolato Generale di Romania a Trieste organizzano il Convegno italo-romeno dal tema “Memorialistica e Letteratura della Grande Guerra. Parallelismi e dissonanze”.



    Il convegno riunisce storici e filologi romeni e italiani che approfondiscono nei loro studi i molteplici aspetti del conflitto bellico, riflessi nella letteratura memorialistica, frutto dellesperienza diretta, della partecipazione alle operazioni sul fronte orientale e su quello italiano, nel nord e nel nord-est della Penisola, come ha spiegato in un collegamento con Radio Romania Internazionale il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, il prof. Rudolf Dinu.



    Il convegno è preceduto il 7 ottobre a Venezia dalla presentazione del volume “Romania, storia e cultura” di Keith Hitchins, che presenta fatti e avvenimenti che hanno segnato levoluzione politica e culturale dello spazio abitato dai romeni, dalla conquista romana della Dacia fino ad oggi. Lungo un itinerario tortuoso, spesso interrotto da interventi stranieri, le pagine del volume portano il lettore fino alla conquista dellindipendenza nazionale (1877-1878), e oltre, fino al “comunismo nazionalista” di Nicolae Ceausescu, poi attraverso gli anni della Romania democratica fino allingresso nellUnione Europea.



    Oltre a questo volume, il prof. Rudolf Dinu ha fatto riferimento anche alla mostra “I Romeni e la Grande Guerra”, che, dopo Milano, Torino, Roma, Trieste, sarà presentata l8 ottobre anche a Cremona. La mostra ha il patrocinio dellAmbasciata di Romania a Roma, del Consolato Generale di Romania a Milano, della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Cremona.



  • Nuovo concerto Enescu 60 a Venezia

    Nuovo concerto Enescu 60 a Venezia

    Dopo il concerto “Enescu: amore in sepia” presentato a febbraio a Venezia dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu, il 21 marzo tocca al giovane Matei Bucur Mihaescu un Enescu 60 bis nella Serenissima. Il giovane pianista e compositore si esibirà il 21 marzo a Palazzo Albrizzi, in un concerto organizzato dall’Istittuo Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in partenariato con l’Associazione culturale italo-tedesca.



    Noto anche come la “Bacchetta magica della musica classica romena contemporanea”, Matei Bucur Mihaescu, che studia presso l’Università Nazionale di Musica di Bucarest, è pianista, compositore e direttore d’orchestra e, a soli 20 anni, vanta numerosi riconoscimenti. A Venezia eseguirà brani di Enescu, accanto a musiche firmate da lui stesso.



    Il concerto rientra nella serie di eventi volti a promuovere l’opera del grande violinista, compositore e direttore d’orchestra George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, come ha spiegato il responsabile del progetto Mihai Stan, dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



  • Nuovo concerto Enescu 60 a Venezia

    Nuovo concerto Enescu 60 a Venezia

    Dopo il concerto “Enescu: amore in sepia” presentato a febbraio a Venezia dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu, il 21 marzo tocca al giovane Matei Bucur Mihaescu un Enescu 60 bis nella Serenissima. Il giovane pianista e compositore si esibirà il 21 marzo a Palazzo Albrizzi, in un concerto organizzato dall’Istittuo Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in partenariato con l’Associazione culturale italo-tedesca.



    Noto anche come la “Bacchetta magica della musica classica romena contemporanea”, Matei Bucur Mihaescu, che studia presso l’Università Nazionale di Musica di Bucarest, è pianista, compositore e direttore d’orchestra e, a soli 20 anni, vanta numerosi riconoscimenti. A Venezia eseguirà brani di Enescu, accanto a musiche firmate da lui stesso.



    Il concerto rientra nella serie di eventi volti a promuovere l’opera del grande violinista, compositore e direttore d’orchestra George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, come ha spiegato il responsabile del progetto Mihai Stan, dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.




  • Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Il 14 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico al concerto “ENESCU 60 — Enescu: l’amore in sepia”, tenuto dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu. In programma opere del grande musicista romeno George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, accanto a brani di Arcangelo Corelli ed Ernest Chausson. L’evento, organizzato in partenariato con l’Ateneo Veneto, rientra nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia (http://www.carnevale.venezia.it/event/enescu-lamore-in-sepia/), come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il responsabile del progetto Mihai Stan, dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.



    Il violinista Vlad Maistorovici, che vanta tanti riconoscimenti, ha tenuto numerosi concerti in Inghilterra Francia, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Italia, Croazia, Romania, Russia, Israele, Stati Uniti, Brasile, insieme all’Orchestra da Camera dell’Unione Europea, l’Orchestra da Camera di Losanna, South Bank Sinfonia di Londra, l’Orchestra da Camera di Radio Romania. Ha collaborato con musicisti importanti, tra cui Pierre Amoyal, Bruno Canino, Dora Schwartzberg, Jeremy Menuhin, Ivry Gitlis o Gordan Nikolich. Nel 2003 ha vinto il Gran Premio del Concorso Internazionale George Enescu a Bucarest. La sua musica è stata eseguita e registrata da orchestre importanti come London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, European Union Chamber Orchestra, Britten-Pears Orchestra.



    Ambasciatrice della cultura romena all’estero e premiata per il suo contributo alle relazioni romeno-britanniche, la pianista Diana Ionescu è considerata una delle più affascinanti interpreti della sua generazione. Vanta numerosi riconoscimenti vinti nei concorsi internazionali, tra cui il I° Premio al Concorso “George Enescu”, Bucarest 2001, o il Premio “Alexis Weissenberg”, The Glass Sellers Trophy, Londra 2010, come anche le straordinarie partecipazioni nell’ambito di grandi festival (George Enescu 2001, Verbier Festival 2006, Progetto Martha Argerich 2008, St Prex Classics 2010-2011). Durante gli studi presso la Guildhall School of Music and Drama, con Joan Havill e Ronan OHora, ha tenuto numerosi concerti in Gran Bretagna, su palcoscenici di prestigio come Wigmore Hall, Barbican Hall, Queen Elizabeth Hall, Purcell Room, LSO St Lukes, St Martin-in-the-Fields, CBSO Birmingham, Covent Garden. Le sue collaborazioni con musicisti come Belcea Quartet, Transylvan Quartet, il violinista e compositore Vlad Maistorovici, il soprano Teodora Gheorghiu, e con orchestre famose — Orchestra Nazionale di Radio Romania, Orchestra della Filarmonica di Bucarest, Guildhall School Orchestra — hanno garantito l’altissimo livello dei suoi concerti e delle sue registrazioni. Nel 2011, le è stato conferito il “Diploma degli Ambasciatori” per il suo contributo al partenariato culturale romeno-britannico, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



  • Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Sarà il Teatro “Gong” di Sibiu a rappresentare la Romania alla VI° edizione del Carnevale Internazionale dei Ragazzi, in programma dal 7 al 17 febbraio presso l’Arsenale di Venezia. Lo spettacolo dedicato ai piccoli si intitola “Il Grillo quasi famoso”.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e il Teatro per Giovani e Ragazzi “Gong” di Sibiu, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Ispirato alla favola di Esopo, ripresa anche da Jean de La Fontaine, ladattamento appartenente a Florin Grigoraş, nella traduzione italiana di Alexandru Damian, intitolato “Il Grillo quasi famoso”, cambia il corso classico della favola ed il grillo (la cicala) diventa una superstar affrontando varie difficoltà e situazioni particolari, come ricorda l’Istituto di Venezia in un comunicato.



    Alexandru Damian, responsabile progetti arti visive dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha spiegato tutto in un collegamento con Radio Romania Internazionale.




  • Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Il 14 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico al concerto “ENESCU 60 — Enescu: l’amore in sepia”, tenuto dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu. In programma opere del grande musicista romeno George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, accanto a brani di Arcangelo Corelli ed Ernest Chausson. L’evento, organizzato in partenariato con l’Ateneo Veneto, rientra nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia (http://www.carnevale.venezia.it/event/enescu-lamore-in-sepia/), come precisa l’Istituto in un comunicato.



    Il violinista Vlad Maistorovici, che vanta tanti riconoscimenti, ha tenuto numerosi concerti in Inghilterra Francia, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Italia, Croazia, Romania, Russia, Israele, Stati Uniti, Brasile, insieme all’Orchestra da Camera dell’Unione Europea, l’Orchestra da Camera di Losanna, South Bank Sinfonia di Londra, l’Orchestra da Camera di Radio Romania. Ha collaborato con musicisti importanti, tra cui Pierre Amoyal, Bruno Canino, Dora Schwartzberg, Jeremy Menuhin, Ivry Gitlis o Gordan Nikolich. Nel 2003 ha vinto il Gran Premio del Concorso Internazionale George Enescu a Bucarest. La sua musica è stata eseguita e registrata da orchestre importanti come London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, European Union Chamber Orchestra, Britten-Pears Orchestra.



    Ambasciatrice della cultura romena all’estero e premiata per il suo contributo alle relazioni romeno-britanniche, la pianista Diana Ionescu è considerata una delle più affascinanti interpreti della sua generazione. Vanta numerosi riconoscimenti vinti nei concorsi internazionali, tra cui il I° Premio al Concorso “George Enescu”, Bucarest 2001, o il Premio “Alexis Weissenberg”, The Glass Sellers Trophy, Londra 2010, come anche le straordinarie partecipazioni nell’ambito di grandi festival (George Enescu 2001, Verbier Festival 2006, Progetto Martha Argerich 2008, St Prex Classics 2010-2011). Durante gli studi presso la Guildhall School of Music and Drama, con Joan Havill e Ronan OHora, ha tenuto numerosi concerti in Gran Bretagna, su palcoscenici di prestigio come Wigmore Hall, Barbican Hall, Queen Elizabeth Hall, Purcell Room, LSO St Lukes, St Martin-in-the-Fields, CBSO Birmingham, Covent Garden. Le sue collaborazioni con musicisti come Belcea Quartet, Transylvan Quartet, il violinista e compositore Vlad Maistorovici, il soprano Teodora Gheorghiu, e con orchestre famose — Orchestra Nazionale di Radio Romania, Orchestra della Filarmonica di Bucarest, Guildhall School Orchestra — hanno garantito l’altissimo livello dei suoi concerti e delle sue registrazioni. Nel 2011, le è stato conferito il “Diploma degli Ambasciatori” per il suo contributo al partenariato culturale romeno-britannico, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Sarà il Teatro “Gong” di Sibiu a rappresentare la Romania alla VI° edizione del Carnevale Internazionale dei Ragazzi, in programma dal 7 al 17 febbraio presso l’Arsenale di Venezia. Lo spettacolo dedicato ai piccoli si intitola “Il Grillo quasi famoso”.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e il Teatro per Giovani e Ragazzi “Gong” di Sibiu, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Ispirato alla favola di Esopo, ripresa anche da Jean de La Fontaine, ladattamento appartenente a Florin Grigoraş, nella traduzione italiana di Alexandru Damian, intitolato “Il Grillo quasi famoso”, cambia il corso classico della favola ed il grillo (la cicala) diventa una superstar affrontando varie difficoltà e situazioni particolari, come ricorda l’Istituto di Venezia in un comunicato.



    La morale della favola, rappresentata dalla compagnia di burattinai del Teatro “Gong” di Sibiu, è di conseguire la propria via e le proprie aspirazioni, poiché il lavoro e la condizione dellartista non sono mai facili ma offrono sempre soddisfazioni.



    Programma delle rappresentazioni, comunicato dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia:



    Domenica, 8 febbraio, con inizio performance ore 11.00


    Martedì, 10 febbraio, con inizio performance ore 14.30


    Mercoledì, 11 febbraio, con inizio performance ore 14.30


    Giovedì, 12 febbraio, con inizio performance ore 16.30


    Venerdì, 13 febbraio, con inizio performance ore 14.30

  • Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia inaugura il 2 febbraio, presso la Nuova Galleria, un’interessante mostra di “Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania”. L’evento è organizzato in collaborazione con il Museo Etnografico della Transilvania e l’Associazione Culturale “Zestrea”.



    L’abbigliamento tradizionale, utilizzato in Transilvania fino alla metà del XX° secolo, ha rispecchiato le identità etniche e territoriali delle varie aree culturali transilvane. Alcuni elementi dell’abbigliamento tradizionale si ritrovano anche nelle maschere, utilizzate soprattutto durante le feste invernali da tutte le etnie della Transilvania.



    Alexandru Damian, responsabile progetti arti visive presso l’Istituto Romeno di Venezia, ha offerto a Radio Romania Internazionale dei particolari su questa affascinante mostra che resterà aperta fino al 18 febbraio.



  • Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    Il 2 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico all’inaugurazione della mostra “Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania”. L’evento è organizzato in collaborazione con il Museo Etnografico della Transilvania e l’Associazione Culturale “Zestrea”.



    L’abbigliamento tradizionale della Transilvania fino alla metà del Novecento ha rispecchiato ottimamente le identità etniche e territoriali delle varie aree culturali della regione, con le proprie peculiarità storiche, economiche e sociali.



    Gli elementi dell’abbigliamento tradizionale sono integrati anche nel corredo delle maschere, caratteristiche durante le festività invernali — Natale e Capodanno – per tutte le etnie della Transilvania, come ricorda in un comunicato l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    La mostra resterà aperta dal 2 al 18 febbraio 2015, tra le fasce orarie 10.00–13.00 e 16.00–19.00. Dato che si svolge in contemporanea con il Carnevale, grazie al suo profilo, si integrerà ottimamente nel paesaggio culturale della città. L’ingresso è libero.

  • Fra neutralità e conflitto. L’Italia, la Romania e le Guerre Balcaniche

    Fra neutralità e conflitto. L’Italia, la Romania e le Guerre Balcaniche

    Il 22 gennaio, l’Università di Padova ospiterà la presentazione del volume “Fra neutralità e conflitto. L’Italia, la Romania e le Guerre Balcaniche”, a cura dei docenti Antonio D’Alessandri dell’Università Roma Tre e Rudolf Dinu, direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Venezia, in collaborazione con le Università di Padova e Roma Tre, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Studi del Sud-est europeo (AISSEE). Il volume è uscito presso la Società Editrice Dante Alighieri di Roma, nella collana “Biblioteca della Nuova Rivista Storica”.



    L’evento rientra nella serie di manifestazioni accademiche destinate a continuare le commemorazioni del centenario della Grande Guerra, ma anche a celebrare l’anniversario della Piccola Unione del gennaio 1859, quando le regioni storiche della Valacchia e e della Moldavia formavano un’unica entità politico-amministrativa: la Romania.



    In un’intervista a Radio Romania Internazionale, il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Rudolf Dinu, ha presentato il volume e ha fatto riferimento ai rapporti Bucarest — Roma nel contesto storico che ha preceduto la prima Guerra mondiale.



  • Celebrazioni per Giornata Cultura Nazionale in Italia

    Celebrazioni per Giornata Cultura Nazionale in Italia

    Il 15 gennaio, la Giornata della Cultura Nazionale, che nel 2015 coincide col 165esimo anniversario della nascita del sommo poeta romeno, Mihai Eminescu (1850-1889), è celebrata da numerosi eventi organizzati dalle istituzioni romene, ma anche dall’Istituto Culturale Romeno, attraverso le sue filiali all’estero.



    A Roma, il 15 gennaio, lAccademia di Romania invita il pubblico a una conferenza sulla vita e l’opera di Mihai Eminescu e alla proiezione del lungometraggio “Un pugno di argilla” del regista Nicolae Margineanu, dedicato al poeta nazionale e allo scriitore Ion Creanga, uno dei suoi più cari amici.



    Sempre il 15 gennaio, in occasione della Giornata Nazionale della Cultura Romena e del 165° anniversario della nascita del poeta Mihai Eminescu, gli italiani sono invitati anche a una serata letteraria all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    L’appuntamento letterario è stato organizzato con la partecipazione degli studenti del corso di lingua, letteratura e cultura romena dell’Università Ca’ Foscari, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la responsabile del progetto, Aurora Firta.



  • Celebrazioni per Giornata Cultura Nazionale in Italia

    Celebrazioni per Giornata Cultura Nazionale in Italia

    Il 15 gennaio, la Giornata della Cultura Nazionale, che nel 2015 coincide col 165esimo anniversario della nascita del sommo poeta romeno, Mihai Eminescu (1850-1889), è celebrata da numerosi eventi organizzati dalle istituzioni romene, ma anche dall’Istituto Culturale Romeno, attraverso le sue filiali all’estero.



    A Roma, il 15 gennaio, lAccademia di Romania invita il pubblico a una conferenza sulla vita e l’opera di Mihai Eminescu e alla proiezione del lungometraggio “Un pugno di argilla” del regista Nicolae Margineanu, dedicato al poeta nazionale e allo scriitore Ion Creanga, uno dei suoi più cari amici.



    Sempre il 15 gennaio, in occasione della Giornata Nazionale della Cultura Romena, istituita dal 2010, gli italiani sono invitati anche a una serata letteraria all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    L’appuntamento letterario è stato organizzato con la partecipazione degli studenti del corso di lingua, letteratura e cultura romena dell’Università Ca’ Foscari, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la responsabile del progetto, Aurora Firta.



  • Giornata Cultura Nazionale: serata letteraria Eminescu a Venezia

    Giornata Cultura Nazionale: serata letteraria Eminescu a Venezia

    Serata letteraria a Venezia in occasione della Giornata Nazionale della Cultura Romena e del 165° anniversario della nascita del sommo poeta romeno Mihai Eminescu (1850-1889).



    L’evento, organizzato e ospitato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, si terrà il 15 gennaio, alle ore 17.30.



    L’Istituto precisa in un comunicato che l’appuntamento letterario è stato organizzato con la partecipazione degli studenti del corso di lingua, letteratura e cultura romena dell’Università Ca’ Foscari.



    Il programma include la proiezione di un frammento del primo documentario sulla vita di Eminescu, una pellicola muta risalente al 1914, e la presentazione intitolata “Le città di Mihai Eminescu”, a cura degli studenti universitari, che ricorderanno, attraverso fotografie recenti e d’epoca, i luoghi delle città di Botoşani, Iaşi e Bucarest che conservano la memoria del poeta. La serata si concluderà con un recital di poesie con intermezzi musicali al violino, precisa ancora l’Istituto.



    L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.