Tag: Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica

  • Festa Nazionale: Mostra Saligny a Venezia

    Festa Nazionale: Mostra Saligny a Venezia

    E’ con una mostra multimediale e una conferenza che l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia celebra il 3 dicembre il 160esimo anniversario della nascita del grande ingegnere romeno Anghel Saligny.



    Gli eventi rientrano nella serie di celebrazioni dedicate alla Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre, avviata dall’Istituto di Venezia con un concerto al Teatro la Fenice e proseguita a Roma, con l’inaugurazione della mostra “I Romeni e la Grande Guerra” al Complesso del Vittoriano, proprio nel giorno della Festa Nazionale, in una manifestazione organizzata insieme all’Ambasciata di Romania in Italia.



    Accademico e ingegnere, Anghel Saligny (1854-1925) è considerato uno dei pionieri della tecnica mondiale nella progettazione e costruzione dei ponti e silos metallici e in cemento armato. Ma il suo nome è legato in particolare alla progettazione e costruzione del ponte ferroviario sul Danubio a Cernavoda, inaugurato nel 1895, per collegare Bucarest e Costanza.



    Il ponte era impressionate, con un’apertura centrale di 190 metri, costruito a 30 metri sopra il fiume per permettere il passaggio anche alle navi con alberi molto alti. Assieme alle rampe di accesso, i 4088 metri formavano il più lungo complesso di ponti mai costruito in Romania, e – all’epoca – il più lungo in Europa.



    Il responsabile dei progetti arti visive dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Alexandru Damian, ha offerto tutti i dettagli sulla mostra e la conferenza dedicate ad Anghel Saligny, in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest. La mostra rimarrà aperta fino al 20 dicembre, tutti i giorni, dalle 16.00 alle 19.00, nella Nuova Galleria dell’Istituto (Palazzo Correr — Cannareggio 2214, Campo Santa Fosca, Venezia). L’ingresso è libero.



  • Festa Nazionale: I Romeni e la Grande Guerra, in mostra al Vittoriano

    Festa Nazionale: I Romeni e la Grande Guerra, in mostra al Vittoriano

    In occasione della Festa Nazionale della Romania, il 1° dicembre, alle ore 18:00, presso il Museo Centrale del Risorgimento — Complesso del Vittoriano a Roma sarà inaugurata la mostra foto-documentaria “I Romeni e la Grande Guerra”.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, insieme all’Ambasciata di Romania in Italia, al Museo Centrale del Risorgimento — Complesso del Vittoriano, al Museo Nazionale di Storia della Romania, all’Archivio Nazionale della Romania e all’Università Babes–Bolyai di Cluj-Napoca, in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma, sotto il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma.



    A luglio, il Consolato Generale di Romania a Milano e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia avevano organizzato la stessa mostra “I Romeni e la Grande Guerra” al Palazzo Cusani del capoluogo lombardo. L’evento, ospitato proprio dalla sede della Rappresentanza NATO di Milano, ha rivestito un’importanza particolare, perchè, oltre ad aver ricordato la ricorrenza del centenario dello scoppio della Grande Guerra, ha celebrato anche il decimo anniversario dell’ingresso della Romania nell’Alleanza Nord-Atlantica.



    Inoltre, a fine ottobre, la mostra “I Romeni e la Grande Guerra” è arrivata anche al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Palazzo Carignano di Torino, organizzata dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dal Consolato Generale di Romania a Torino.



    La mostra riunisce oltre 40 pannelli foto-documentari che rispecchiano la partecipazione dei romeni e della Romania alla Grande Guerra, in base a documenti d’archivio, fotografie, illustrazioni e rassegne stampa dell’epoca, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il responsabile del progetto, Mihai Stan dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Organizzata con il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2015, presso il Museo Centrale del Risorgimento — Complesso del Vittoriano a Roma. L’ingresso è libero.



  • Festa Nazionale: concerto al Teatro La Fenice di Venezia

    Festa Nazionale: concerto al Teatro La Fenice di Venezia

    Il 1 dicembre, la Romania celebra la sua Festa Nazionale, che ricorda la Grande Unione del 1918, il momento più rappresentativo della sua storia: l’unità di tutti i connazionali in un unico stato.



    Come ogni anno, le missioni diplomatiche e consolari della Romania all’estero, accanto agli istituti culturali, organizzano degli eventi celebrativi. A Venezia, a segnare la Festa Nazionale della Romania sarà il concerto “Confluenze”, con il soprano Irina Iordachescu e il pianista Stefan Doniga, al Teatro la Fenice.



    L’evento, che si svolgerà il 29 novembre dalle ore 20.00, è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dall’Opera Nazionale di Bucarest, in collaborazione con il Teatro La Fenice.



    Mihai Stan dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, responsabile del progetto, ha offerto i dettagli in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



  • Concerto a Venezia per Festa Nazionale della Romania

    Concerto a Venezia per Festa Nazionale della Romania

    Sarà il concerto “Confluenze”, con il soprano Irina Iordachescu e il pianista Stefan Doniga, a celebrare al Teatro la Fenice di Venezia la Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre. L’evento, che si svolgerà il 29 novembre dalle ore 20.00, è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dall’Opera Nazionale di Bucarest, in collaborazione con il Teatro La Fenice.



    L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ricorda in un comunicato che la Romania celebra la sua Festa Nazionale il 1 Dicembre, per ricordare il momento più rappresentativo della storia e dell’esistenza del nostro popolo, l’unità di tutti i connazionali in un unico stato avvenuta nel 1918. Portavoce della romanità orientale, i romeni hanno conservato inalterata la loro lingua e il proprio nome, un rimando all’eterna Roma. Come l’Italia, la Romania ha cominciato a prendere forma, in quanto stato moderno, verso la metà dell’Ottocento, allorché si sono dissolti i confini che dividevano i romeni. L’Italia, inoltre, ha rappresentato uno dei modelli che sono stati alla base della fondazione dello stato romeno moderno.



    Il concerto vocale-strumentale di musica romena e italiana del soprano Irina Iordachescu e del pianista Stefan Doniga ha in programma musiche di George Enescu, George Grigoriu, Remus Georgescu, Tiberiu Brediceanu, George Stephanescu, Giacomo Puccini, Alfredo Catalani, Vicenzo Bellini e Giuseppe Verdi.



    Il comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ricorda che Irina Iordachescu, nata a Bucarest in una famiglia di musicisti, e figlia del baritono romeno Dan Iordachescu, ha vinto concorsi internazionali di belcanto, come “G. B. Viotti” — (Italia) — Premio “Cesare Bardelli”; “Silvia Geszty” (Spagna) — III° Premio; “Maria Callas” (Grecia) — III° Premio; “Vincenzo Bellini” (Italia) — II° Premio; “IVC s’Hertogenbosch” (Olanda) — III° Premio e il Premio del Pubblico, “Alfredo Giacomotti” (Italia) — II° Premio.


    È stata protagonista di numerose opere: Lucia — Lucia di Lammermoor di G. Donizetti, Gilda — Rigoletto di G. Verdi, Norina — Don Pasquale di G. Donizetti, Adina — L’elisir d’amore di G. Donizetti, Domizia — Decebalo da L. Leo, Fiordiligi — Così fan tutte, Pamina — Die Zauberflöte, Susanna — Le nozze di Figaro di W. A. Mozart, Musetta — La Boheme di G. Puccini, Valencienne — Die Lustige Witwe di F. Lehar, Liu — Turandot di G. Puccini, Violetta Valery — La Traviata di G. Verdi, Mimi — La Boheme di G. Puccini, Micaela — Carmen di G. Bizet etc.



    Il soprano Irina Iordachescu si è esibita in ruoli principali e in vari concerti presso i seguenti teatri, sale da concerto e festival internazionali: Teatro alla Scala di Milano, Teatro “Dante Alighieri” di Ravenna, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania (Italia), Glyndebourne Opera Festival (Inghilterra), Sankt Margarethen Opernfestspiele (Austria), “Isaac Stern” e “Carnegie Hall” di New York (Stati Uniti), Teatro “Perez Galdos” di Las Palmas e Auditorium Concert Hall di Barcellona (Spagna), Opera Nazionale di Bucarest e la Filarmonica “George Enescu” di Bucarest (Romania), Opera di Stato di Sofia, Russe, Plovdiv e Varna (Bulgaria), Bergen Opera (Norvegia), Vaasa City Concert Hall (Finlandia), Thessaloniki Grande Concert Hall (Grecia), “P. I. Ceaikovski” Concert Hall di Mosca e Filarmonica di Gran Concerto Hall di San Pietroburgo (Russia), Philharmonic Concert Hall di Mulhouse (Francia), Salle Flagey –Bruxelles, Teatro Capitole di Gent e SB — Vlaamse Opera Theater di Anversa (Belgio), Teatro dell’Opera di Almaty (Kazakistan). Ha avuto l’opportunità di esibirsi sotto la direzione di alcuni tra i più celebri direttori d’orchestra: Riccardo Muti, Sir Neville Marriner, Roberto Abbado, Paul Nadler, Julian Kovatchef, Marco Boemi, Mihail Tatarnikov, Cyril Diederich, Kirill Karabits, Ivan Anguelov, e di grandi registi come Ermanno Olmi, Cristina Muti, Renzo Giacchieri, Plamen Kartaloff e famosi cantanti lirici come Marcello Giordani e Giuseppe Giaccomini.



    Nel 2015 farà il suo debutto nel ruolo di Desdemona in Otello di G. Verdi e eseguirà di nuovo il ruolo di Adina in “L’Elisir d’amore” di G. Donizetti. Tra gli altri impegni, quest’anno eseguirà una parte nel Requiem in Giuseppe Verdi a Coventry Cathedral a Londra, sotto la direzione del M° Paolo Leddington, “Vier letzte Lieder” di R. Strauss con il “RTS Orchestra Sinfonica” a Belgrado, sotto la direzione del M° Bojan Sudjic, e nel gennaio 2015 è stata invitata ad un concerto presso Kioi Concert Hall di Tokyo (Giappone).



    Il pianista Stefan Doniga, nato a Galaţi nel 1979, si è laureato presso l’Università Nazionale di Musica di Bucarest (1997) e si è formato sotto la guida dei maestri Constantin Ionescu–Vovu, Viorica Rădoi, Oxana Corjos e Dan Grigore. Ultimamente, ha tenuto recital e concerti su alcuni dei palcoscenici più prestigiosi a livello internazionale (Romania, Lussemburgo, Ungheria, Repubblica Cecca, Bulgaria, Austria, Slovacchia, Norvegia, Corea del Sud, Francia, Polonia, Italia). Nel 2000 ha rappresentato la Romania al 1° Festival Balcanico dei Giovani Pianisti di Razgrad (Bulgaria) dove ha ricevuto la Medaglia del Festival. Ha partecipato a numerose trasmissioni in diretta a Radio Romania e ha inciso dischi insieme all’Orchestra da Camera della Radio pubblica.



    Stefan Doniga è l’unico pianista romeno che ha registrato l’integrale degli mazurca per pianoforte di Alexandr Skriabin, una registrazione trasmessa in diretta varie volte sulla Radiodiffusione dell’Unione Europeea, sul radio tedesco WDR 3 Musical. Nel periodo agosto — ottobre 2008, il giovane pianista romeno ha inciso in anteprima mondiale un disco con i concerti no. 2 e 3 per pianoforte e orchestra di Serghei Bortkiewicz, registrazioni supportate dall’Istituto Olandese per Musica e realizzate insieme all’Orchestra Sinfonica della Filarmonica Janacek di Ostrava, sotto la direzione di David Pocelijn.



    In ambito musicale, Stefan Doniga svolge un’ampia attività: da concerti e recital fino all’organizzazione e al coordinamento di corsi di aggiornamento in Austria, Repubblica Cecca e Corea del Sud e trasmissioni di approfondimento di programmi musicali per radio e televisione, illustrazioni musicali per opere teatrali, regia tecnica d’opera, una ricca attività di gestione che include la creazione e il coordinamento artistico della Filarmonica di Giurgiu, la creazione di un’agenzia artistica e il coordinamento di numerosi progetti culturali in Romania e all’estero. Attualmente Stefan Doniga cura i rapporti internazionali del Teatro d’Operetta e Musical “Ion Dacian” di Bucarest, conclude l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    Per il sesto anno consecutivo, la Romania sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dall’8 al 12 maggio. La XXVII edizione della prestigiosa manifestazione ha come tema “Il Bene” e come Paese Ospite – la Santa Sede. Anche quest’anno, la partecipazione della Romania è organizzata dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Lo stand nazionale ospiterà una rosa di eventi all’insegna dei “Segnali positivi”, come precisa un comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Lungo le cinque giornate, lo Stand della Romania e altre sale del Salone ospiteranno eventi volti a promuovere le relazioni romeno-italiane nel campo della letteratura, delle traduzioni e della politica editoriale, a stimolare l’interesse degli specialisti, degli editori e dei traduttori per la letteratura romena, i contatti diretti tra gli scrittori invitati e il pubblico largo, nonché ad agevolare il legame della comunità romena con i valori culturali del Paese di origine. Gli eventi organizzati dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia a Torino riuniranno oltre 50 ospiti, tra scrittori romeni, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti e rappresentanti della case editrici italiane.



    La presenza annuale della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino rientra nella strategia dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia destinata alla promozione della letteratura romena in Italia. I partner dell’Istituto sono il Salone Internazionale del Libro di Torino, l’Ente Nazionale per il Turismo della Romania in Italia, il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, che partecipa con Rediviva Edizioni, e il Gruppo Librarium, precisa ancora il comunicato.

  • La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    Per il sesto anno consecutivo, la Romania sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dall’8 al 12 maggio. La XXVII edizione della prestigiosa manifestazione ha come tema “Il Bene” e come Paese Ospite – la Santa Sede. Anche quest’anno, la partecipazione della Romania è organizzata dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Lo stand nazionale ospiterà una rosa di eventi all’insegna dei “Segnali positivi”, come precisa un comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Lungo le cinque giornale, lo Stand della Romania e altre sale del Salone ospiteranno eventi volti a promuovere le relazioni romano-italiane nel campo della letteratura, delle traduzioni e della politica editoriale, a stimolare l’interesse degli specialisti, degli editori e dei traduttori per la letteratura romena, i contatti diretti tra gli scrittori invitati e il pubblico largo, nonché ad agevolare il legame della comunità romena con i valori culturali del Paese di origine. Gli eventi organizzati dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia a Torino riuniranno oltre 50 ospiti, tra scrittori romeni, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti e rappresentanti della case editrice italiane.



    La presenza annuale della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino rientra nella strategia dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia destinata alla promozione della letteratura romena in Italia. I partner dell’Istituto sono il Salone Internazionale del Libro di Torino, l’Ente Nazionale per il Turismo della Romania in Italia, il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, che partecipa con Rediviva Edizioni, e il Gruppo Librarium, precisa ancora il comunicato.

  • La Romania al Carnevale Internazionale dei Ragazzi

    La Romania al Carnevale Internazionale dei Ragazzi

    Sarà lo spettacolo “Miele, zucchero e sale” a rappresentare la Romania alla V° edizione del Carnevale Internazionale dei ragazzi, in programma dal 22 febbraio al 4 marzo nei Giardini della Biennale di Venezia.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dal Teatro per Giovani e Ragazzi “Gong” di Sibiu, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, in seguito all’invito rivolto dagli organizzatori della Biennale.



    Ispirato alle fiabe romene, lo spettacolo “Miele, zucchero e sale” si rivolge a tutti, ma specialmente ai ragazzi, che impareranno ad apprezzare ancora di più i valori morali e i sentimenti umani: l’onestà, la sincerità, il lavoro o la diligenza.



    Oltre alle rappresentazioni teatrali, la Romania sarà presente al Carnevale dei ragazzi con una serie di laboratori creativi intitolati “I piccoli burattinai”. I partecipanti riceveranno elementi stilizzati che saranno trasformati, a seconda della loro immaginazione, in bambole e burattini, che potranno prendersi a casa o esporre sul posto, come precisa l’Istituto di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che riporta anche il programma della partecipazione romena:



    Spettacoli che si svolgeranno sulla scena centrale del Padiglione delle Esposizioni: domenica, 23 febbraio, ore 11.00; lunedì, 24 febbraio, ore 15.00; martedì, 25 febbraio, ore 15.00; mercoledì, 26 febbraio, ore 15.00.



    Laboratori creativi che si svolgeranno nella sala dedicata alla Romania, per le famiglie: domenica, 23 febbraio, ore 16.00; per le scuole: lunedì, 24 febbraio, ore 10.00; martedì, 25 febbraio, ore 10.00; mercoledì, 26 febbraio, ore 10.00; venerdì, 28 febbraio, ore 10.00.



    Il responsabile del progetto Alexandru Damian dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha spiegato tutto in un collegamento con Radio Romania Internazionale.


  • TRIO BRANCUSI al Carnevale di Venezia

    TRIO BRANCUSI al Carnevale di Venezia

    Il 15 febbraio 2014, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico al concerto di musica classica tenuto dal TRIO BRANCUSI, in occasione del Carnevale.



    L’evento, ospitato dall’Ateneo Veneto, ha il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest ed è stato inserito nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia 2014, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il responsabile del progetto Mihai Stan.



    Il Trio include il violinista Satenik Khourdoian, la violoncellista Laura Buruiana e la pianista Mara Dobresco. Riportiamo i “biglietti da visita” dei tre artisti, presentati dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Il violinista Saténik Khourdoian si esibisce regolarmente come solista e musicista da camera in Francia e allestero, nelle più prestigiose sale come: Concertgebouw d’Amsterdam, il Jerusalem Music Center, la Sale Pleyel, la Sale Cortot, la Sale Gaveau, la Cité de la Musique à Paris, il Theâtre du Chatelet, la sale Olivier Messiaen de Radio France con lOrchestre Philharmonique de Radio France sotto la direzione di Juraj Valcuha, al festival « Antibes Génération Virtuoses » con l’Orchestre Philharmonique de Cannes, sotto la direzione di Phlippe Bender, l’Orchestre Philharmonique de l’Opéra de Marseille sotto la direzione di Friederich Pleyer, al Wortham Center di Houston, la Sale Puccini di Milano, la Philharmonie d’Erevan, i Festival de la Roque d’Anthéron, della Grange di Meslay, al Festival d’Aix en Provence, al Théâtre des Bouffes du Nord e in tournée nel Moyen Orient. Nata a Marsiglia nel 1983, Saténik Khourdoian ha studiato il violino con Jean Ter Merguerian nella sua città natale dove ha ottenuto, a tredici anni, due primi premi in violino e musica da camera. Poi ha aderito alla classe di violino di Jean-Jacques Kantorow e alla classe di musica camerale di Alain Meunier presso il Conservatorio di Parigi, dove si è laureata. Ha lavorato presso numerosi festival con Christian Ivaldi, il Trio Wanderer, Emmanuel Strosser, Pierre Amoyal, Vladimir Mendelssohn, Rudolph Koelman, Giuseppe Rissin, Miriam Fried, Ana Chumachenko, Zakhar Bron. Saténik Khourdoian è stata nominata “Révélation Classique de lAdami 2009” e ha vinto nel novembre 2008 il quarto premio del Concorso Long Thibaud e tre premi speciali (Premio del Pubblico, della SACEM e Gaby Pasquier). Nel febbraio 2008, ha ricevuto il secondo premio a YCA di New York. Nel 2007, questa giovane violinista è stata selezionata per la Holland Music Sessions per la tournée di “New Masters on Tour”, integrato nel programma “Déclic” – programma di Culturesfrance. Nel 2009 ha registrato il suo primo CD dedicato alla musica esotica da compositori francesi del Novecento (Fondazione Meyer). Nel 2009, Saténik Khourdoian si è esibita al fianco di artisti come Claire Désert, André Cazalet, Florent Boffard, il Trio Wanderer, Gilles Apap, Ophélie Gaillard, Marc Coppey, Vladimir Mendelssohn, Lise Berthaud, Sarah Nemtanu, ecc.. Saténik ha suonato al violino il Sanctus Seraphin – 1735 in prestito dall’Associazione Zilber.



    Dopo la laurea conseguita nel 2003, il Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale Young Concert Artists di New York, la carriera del violoncellista romena Laura Buruiana “decolla” con questo riconoscimento a livello mondiale. La stampa la descrive come “un vero virtuoso, in cui le sonorità scorrono dal suo strumento come un fonte, pieni di colore e drammaticità” (New York Times). Lartista “potrebbe anche essere un soprano. Abbraccia il violoncello come unestensione del proprio corpo, così che personifica il lirismo di uno strumento così vicino alla voce umana “(Washington Post). Lo stesso anno ha anche vinto il primo premio al Concorso Internazionale Arturo Bonucci di Roma, “un artista con intuizione musicale d’eccezione, dotata con una tecnica completa…” (La Gazzetta del Mezzogiorno). Laura Buruiana è nata a Bucarest nel 1980. Ha iniziato lo studio del violoncello alletà di 10, presso il Liceo di Musica “George Enescu” di Bucarest con i docenti Constantin Gheorghiu e Dan Totana. Dal 1999 al 2004 ha studiato presso lUniversità di Musica di Bucarest con Marin Cazacu e Vasile Tugui. Dal 2004 al 2007, ha conseguito un master presso la Hochschule für Musik di Colonia nella classe del professor Frans Helmerson. Durante gli anni ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento in Germania, Spagna, Francia, Olanda e Romania. Come solista, Laura ha debutato sul palco della Filarmonica di Berlino nel 2006, nel primo concerto per violoncello e orchestra di Shostakovich con i Berliner Sinfoniker, sotto la direzione di James Gaffigan. Si è esibita come solista con molte orchestre: Orchestra Sinfonica di Bari, Berlin Chamber Orchestra (Festival Rheigau) Filarmonica “George Enescu” di Bucarest, l’Orchestra Radio di Bucarest, la Shanghai Philharmonic, Orchestre de Santander, Orchestra Sinfonica di Ohio, Orchestra Sinfonica del Nord Carolina, i concerti di Shostakovich, Dvorak, Vieru, E. Bach e Saint-Saens e le Variazioni Rococò di Tchaikovsky. Lavora con direttori, tra cui Oliver von Dohnanyi, Gerhard Zimmermann, Lorenzo Muti, Xiaochen Chen, Song Ryu Kyu, Remus Georgescu, Dorel Pascu. Lei è lospite di importanti festival internazionali come: Festival Internazionale “George Enescu” (Romania, 2005 e 2007); Festival dei Due Mondi (Italia 2002, 2003, 2005); Festival di Rheingau (Germania, 2006); Festival “Mostly Tchaikovsky” di Pella (Stati Uniti, 2004); Festival di Usedom (Germania, 2002 e 2003); Young Euro Classic Festival di Berlino (Germania, 2004). La violoncellista romena è stata invitata per i concerti presso Kennedy Center di Washington, Sala Kaufmann di New York, Gardner Museum di Boston, Ohio, Pittsburgh, Connecticut. In Europa si è esibito in importanti sale come: Concertgebouw di Amsterdam, Teatro Diligentia di L’Aia, Konzerthaus di Berlino, Glyptotek di Copenaghen, Castello di Fontainebleau, Salle Flagey di Brussels, Expo 2000 di Hannover. Nel 2004 ha eseguito lintegrale delle sonate e variazioni per pianoforte e violoncello di Beethoven. Laura Buruiana ha inciso per Naxos (Sonate per pianoforte e violoncello di George Enesc) e Toccata Classics (ritratti di compositori Enescou e Vieru). Ha completato un dottorato di ricerca presso lUniversità di Musica di Bucarest sotto la direzione di. Serban Dimitrie-Soreanu. Ha iniziato il progetto culturale “Ricordati di Anatol Vieru”, finanziato dal Ministero della Cultura della Romania. Ha conseguito anche la borsa “George Enescu” concessa dallIstituto Culturale Romeno nel 2008.



    Nata in Romania, la pianista Mara Dobresco ha iniziato gli studi musicali alletà di sei anni. Ben presto viene notata dal pubblico e dalla critica per il suo gioco pieno di temperamento, finezza ed eleganza del suo fraseggio. Vincitore di numerosi concorsi internazionali Mara Dobresco è anche borsista delle Fondazioni Yamaha, Meyer, Tarazzi e Nadia e Lili Boulanger. Ha sostenuto concerti in Europa, Sud America, Asia, Australia e ha debuttato negli Stati Uniti, a Chicago. Nel frattempo, ha effettuato registrazioni per Radio France, Radio Svizzera Romanda e la Radio e la Televisione Nazionale Romena. Il suo primo CD dedicato a Clara e Robert Schumann, è acclamato dalla critica musicale. Nel 2010 ha pubblicato un nuovo CD in duo con il violoncellista Jeremy Maillard con un programma Schumann/Grieg e sta preparando la registrazione del Trio di George Enescu sotto l’etichetta ZigZag Outhere. Diplomata al Conservatorio George Enescu di Musica di Bucarest, ha ricevuto una borsa di studio dal governo francese che gli ha permesso di proseguire i suoi studi al Conservatorio di Parigi nella classe di pianoforte di Gérard Fremy. Ha ricevuto il Primo Premio per Piano, il Primo Premio per Accompagnamento Vocale e il Premio per la Musica da Camera.



  • Nuovi  “Quaderni della Casa Romena di Venezia”

    Nuovi “Quaderni della Casa Romena di Venezia”

    Il 24 gennaio, dalle ore 18:30, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia celebra il 155esimo anniversario dell’Unione dei Principati Romeni della Valacchia e della Moldavia con la presentazione del numero IX, 2012 dei “Quaderni della Casa Romena di Venezia”.



    Il volume, curato dai professori Francesco Leoncini e Sorin Şipoş, è stato pubblicato presso l’editrice dell’Istituto Culturale Romeno nell’autunno del 2013, con il titolo “Nazionalità e autodeterminazione in Europa Centrale: il caso romeno — due concetti definitori nel processo di formazione dello Stato nazionale moderno romeno.”



    Si tratta di una delle due pubblicazioni scientifiche dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che riunisce documenti, relazioni e traduzioni presentate nell’ambito di varie manifestazioni di tipo accademico-scientifico.



    L’evento è organizzato in partenariato con il Museo “Ţării Crişurilor” e l’Università di Oradea (ovest della Romania).



    La responsabile del progetto, Corina Badelita, dell’Istituto Romeno di Ricerca e Cultura Umanistica di Venezia, ha offerto tutti i dettagli a Radio Romania Internazionale.



  • “La gioia della luce”, in mostra a Venezia

    “La gioia della luce”, in mostra a Venezia

    Il 10 gennaio, la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ospita l’inaugurazione della mostra “La gioia della luce” di Lorenzo Viscidi (Bluer), alla presenza del critico d’arte Enzo Santese, del direttore dell’Istituto, Rudolf Dinu, e dell’artista.



    Lorenzo Viscidi ha iniziato la sua professione artistica con gli esperimenti cromatici sul blu, grazie al quale è stato chiamato “pittore del blu”, da cui deriva anche il nome d’arte Bluer.



    Peraltro, l’artista ha sempre fatto dei collegamenti tra il suo blu e l’azzurro dei monasteri della bellissima regione della Bucovina (nord della Romania), come quello di Voronet, come ha spiegato in un collegamento con Radio Romania Internazionale il responsabile progetti arti visive dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Alexandru Damian.



    Bluer vanta oltre 100 mostre in Italia, Australia, Austria, Brasile, Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Polonia, Slovenia, Turchia, Ungheria, Stati Uniti e Venezuela.



    La mostra resterà aperta al pubblico fino al 2 febbraio presso la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Venezia (Cannaregio 2215). L’ingresso è libero.



  • Patrimonio di Prahova, in mostra a Venezia

    Patrimonio di Prahova, in mostra a Venezia

    “Il Patrimonio architettonico della provincia di Prahova” è il titolo della mostra documentaria che sarà inaugurata il 5 dicembre, dalle ore 18.00, alla Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, per concludere le celebrazioni dedicate alla Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre.



    L’evento è organizzato dalla Direzione Cultura della Provincia di Prahova insieme all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, sotto il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Romania — Filiale Prahova, della Regione del Veneto, nonchè della Provincia e del Comune di Venezia.



    Collocata nel sud della Romania, la provincia di Prahova vanta monumenti valorosi, tra cui il famoso castello Peles di Sinaia, ex residenza estiva dei sovrani romeni, il monastero della stessa stazione montana, ed altri luoghi di culto e chiese.



    Oltre al famoso castello Peles, la mostra riunisce i più rilevanti monumenti in immagini rappresentative, brevi descrizioni e dati storici, tra cui la casa Hagi Prodan e la casa Ghiţă Ionescu di Ploieşti, il complesso memoriale Nicolae Iorga di Vălenii de Munte, il castello Zamora di Buşteni, la villa Bellu di Urlaţi, l’ex monastero Brebu con la residenza principesca di Matei Basarab, la chiesa Santi Tre Gerarchi di Slănic Prahov o l’omonima di Filipeştii de Pădure.



    Alexandru Damian, responsabile progetti arti visive all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha offerto tutti i dettagli in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



    La mostra, realizzata con il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno e della Direzione Cultura della Provincia di Prahova, sarà aperta al pubblico fino al 15 dicembre nella Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Venezia (Cannaregio 2215). L’ingresso è libero.



    Sicuramente una visita a questa mostra sarà anche un’ottima opportunità per meglio documentarvi sul concorso “Dalla Via dei Vini alla Via dei Principi” indetto da Radio Romania Internazionale e dedicato, appunto alla provincia di Prahova.



  • Giornata Italia, Romania ed Europa centro-orientale a Perugia

    Giornata Italia, Romania ed Europa centro-orientale a Perugia

    Il 22 novembre, la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia ha ospitato una giornata di studi intitolata “Italia, Romania ed Europa centro-orientale. Diplomazia culturale e imperativi geopolitici da Versailles ai giorni nostri”.



    Levento è stato organizzato dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, dallIstituto di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (ISPRI) dell’Accademia Romena, dal Dipartimento di Scienze Storiche e dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dellUniversità degli Studi di Perugia, con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Presente all’evento, il direttore dell’Istituto di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, lo storico Rudolf Dinu, ha offerto tutti i dettagli in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



  • Festa Nazionale Romania: celebrazioni a Verona, Torino e Venezia

    Festa Nazionale Romania: celebrazioni a Verona, Torino e Venezia

    Il 1 dicembre, la Romania celebra la sua Festa Nazionale, che ricorda la Grande Unione del 1918, il momento più rappresentativo della sua storia: l’unità di tutti i connazionali in un unico stato.



    Portavoce della romanità orientale, i romeni hanno conservato inalterata la loro lingua e il proprio nome, un rimando all’eterna Roma, come ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia che celebra la Festa Nazionale con la tournée “SoNoRo Bucharest Festival On Tour”, che si svolge dal 29 novembre al 1 Dicembre 2013 a Verona, Torino e Venezia.



    Gli eventi sono organizzati con il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e in collaborazione con il Consolato Generale della Romania a Trieste, l’Associazione Open Onlus di Verona, il Comune di Torino e il Consolato Generale della Romania a Torino, sotto il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, delle Regioni Veneto e Piemonte, delle Provincie e di Verona, Torino e Venezia, nonchè dei Comuni di queste tre città.



    Il responsabile del progetto, Mihai Stan dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha offerto tutti i dettagli in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



  • “Dice il vero chi parla di ombre”, a Venezia

    “Dice il vero chi parla di ombre”, a Venezia

    Venerdì, 18 ottobre 2013, alle ore 18,30, presso la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, sarà inaugurata la mostra fotografica “Dice il vero chi parla di ombre” di Maria Grazia Galatà e Traven Milovich, con la collaborazione di Pinina Podestà.



    Un comunicato dell’Istituto precisa che la mostra, dedicata a Paul Celan, uno dei più noti poeti romeni all’estero, dove le sue poesie sono state considerate “l’unica estensione lirica dell’opera kafkiana” prende il titolo da una delle più emblematiche asserzioni di Celan: “dice il vero chi parla di ombre”.



    Questa è anche la chiave di lettura che Maria Grazia Galatà e Traven Milovich, collaborando con Pinina Podestà, hanno dato alla ricerca e alla documentazione fotografica dell’ex ospedale psichiatrico di Rovereto, visto nell’ambito della mostra quale elemento di ricostruzione degli ultimi anni di vita del poeta romeno. Spesso, questi luoghi abbandonati diventano elementi d’ispirazione a causa dell’impatto estetico che hanno sul visitatore. Per tanto, l’attuale mostra è, nella visione degli autori, la connessione tra i pensieri di Celan e le vite di coloro che sono vissuti in quei posti.



    Maria Grazia Galatà è poetessa e, allo stesso tempo, si occupa di fotografia. Ha partecipato alla “Notte dei poeti” del 2005 nell’ambito della 51esima Biennale di Venezia insieme alla poetessa romena Ana Blandiana, organizzata all’Istituto Romeno di Venezia. Nello stesso anno, ha partecipato con un’opera foto-poetica alla mostra del Padiglione Italia, curatore Philippe Daverio. Nel 2009, nell’ambito di “Notte di Luce”, alla 53esima Biennale di Venezia, organizzata da Marco Rotelli, ha partecipato con altre opere fotografiche. Nel 2011 ha collaborato insieme agli artisti Pinina Podestà e Robert Quelven alla mostra dedicata a Emil Cioran organizzata al Centro Culturale “Candiani” di Mestre, in collaborazione con l’Istituto di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Inoltre, è autrice di varie altre mostre personali e collettive.



    Traven Milovich (n. 1976) è un giovane artista fotografo, nelle cui opere compare una costante ricerca del surrealismo, del superamento della realtà obiettiva redatta dalla camera fotografica.



    La mostra, organizzata con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno e con il patrocinio della Città di Venezia, potrà essere visitata presso la Piccola Galleria dell’Istituto, sita in Cannaregio 2211, fino al 1° novembre 2013, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. L’ingresso è libero. Il responsabile del progetto, Alexandru Damian dellIRCCU Venezia, ha offerto tutti i dettagli in un collegamento con Radio Romania Internazionale.