Category: Pronto in tavola!

  • Pranzo pasquale in Romania

    Pranzo pasquale in Romania

    In Romania, il pranzo pasquale unisce a tavola le prelibatezze tipiche: uova dipinte, agnello arrosto, pasca – la torta di pastafrolla farcita con ricotta e uva sultanina o frutta candita, e cozonac – la colomba tradizionale, al solito ripieno di crema di noci e cioccolato. I fedeli portano in chiesa il tradizionale cestino ripieno di tutte queste bontà, per essere benedette durante la celebrazione della Santa Messa della Risurrezione di Gesù Cristo.

    Come vuole la tradizione, le uova si colorano nel Giovedì Santo, soprattutto di rosso, come simbolo del sangue versato dal Redentore per l’espiazione dei nostri peccati. La colazione della mattina di Pasqua si fa a suon di uova sode dipinte. La loro rituale battitura è accompagnata dal saluto Cristo è Risorto!, con la risposta E’ veramente Risorto, che i romeni si rivolgono dalla Pasqua fino all’Ascensione di Cristo.

    I piatti principali del pranzo pasquale sono, ovviamente, a base di agnello, sia il borsch che l’arrosto con un contorno di patate. Non manca il drob, un mix di frattaglie, carne e verdure fresche. Tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino romeno.

    Buona Pasqua a tutti i fedeli ortodossi e cattolici di rito bizantino, che celebrano la Resurrezione del Signore il 24 aprile!

  • Piatti natalizi romeni

    Piatti natalizi romeni

    Secondo la tradizione, il 20 dicembre, quando i cristiani ortodossi venerano Sant’Ignazio di Antiochia, nelle masserie di campagna si svolge anche il sacrificio rituale del maiale che fornisce tutta la materia prima per i piatti tradizionali di Natale in Romania: aspic, leberwurst, cotenna, lardo, ciccioli, il sanguinaccio locale, salsicce e i famosi involtini chiamati sarmale, rivendicati dall’intero spazio balcanico, ogni Paese con la propria ricetta.

    Tutti i preparativi cominciano nel giorno stesso del sacrificio del maiale, con un piatto offerto a tutte le persone che hanno partecipato al rituale. Si tratta di pezzi di carne, fegato e milza rosolati in una padella con un po’ di strutto. Tutto condito di vino, santoreggia, sale, pepe e accompagnato da polenta e sottaceti.

    L’antipasto tipico natalizio include cotenna, ciccioli, lardo, leberwurst e altri preparati in budella. Per il sanguinaccio tradizionale romeno, il budello del maiale viene riempito di carne macinata, riso, cipolla finemente tritata, noce moscata, sale e pepe. Si fa bollire con una cipolla intera e paprika dolce.

    Come primo, regnano le sarmale, gli involtini di foglie di verza in salamoia, che racchiudono un misto di carne macinata, riso e cipolla. Il tutto viene cotto in salamoia e poi passato per almeno un’oretta al forno. Le sarmale sono sempre accompagnate dalla polenta.

    Come secondi, i preparati tipici sono le salsicce fatte ugualmente in casa e l’arrosto di maiale al forno. Come contorno, sono preferiti i sottaceti. I dolci sono svariatissimi, però il sovrano si riconferma il cozonac, il panettone tradizionale romeno. Auguroni e buon appetito!

  • Zacusca

    Zacusca

    Misto di verdure alla griglia tritate, la zacusca è un ottimo antipasto, che viene servito su fette di pane. Zacusca è una parola di origine slava, che si potrebbe tradurre con spuntino, però nella lingua romena significa il misto di melanzane, peperoni, pomodori e cipolla.

    La preparazione è semplice, però richiede molto tempo. Servono 5 chili di melanzane, 3 chili di peperoni, 3 chili di cipolle, un barattolo di passata di pomodoro, olio, sale, pepe e foglie di alloro, qualche spicchio d’aglio.

    Fate cuocere le melanzane e i peperoni alla griglia, sbucciateli e togliete i torsoli, e fate scolare. Rosolate in una grossa pentola la cipolla e l’aglio, aggiungete le melanzane schiacciate a purea e i peperoni tagliati a fettine. Aggiungete la passata di pomodoro, l’alloro, salate e pepate.

    Fate cuocere al forno per un’ora e mezzo all’incirca. Versate la zacusca in barattoli asciutti, chiudeteli per bene e, per una buona conservazione, fateli bollire per una mezz’oretta. Nella zacusca potete aggiungere funghi o pesce fritto. Servitela spalmata su fette di pane. Buon appetito!

  • Crema di melanzane

    Crema di melanzane

    Servono quattro melanzane, una cipolla, quattro cucchiai di olio, sale e pepe. Fate abbrusolire le melanzane direttamente sulla fiamma o su una grande teglia nel forno. Se le mettete nel forno, dove dovranno rimanere per circa 45 minuti, allora le dovete pungere prima con una forchetta. Pulite le melanzane e fatele scolare per circa un quarto d’ora per far venir fuori il loro sughetto amarognolo.

    Fatele quindi tritolare con un cucchiaio di legno finchè non diventano crema, mescolate bene mentre aggiungete l’olio a gocce, il sale, il pepe e alla fine la cipolla finemente tritata. Decorate con ciuffetti di prezzemolo e tenete al freddo finchè non servite. Buon appetito!

  • Pranzo pasquale in Romania

    Pranzo pasquale in Romania

    Anche per i romeni la Pasqua è da sempre una festa da passare in famiglia, riunita intorno alla tavola piena di prelibatezze tipiche: uova dipinte, agnello, pasca – la torta di pastafrolla farcita con ricotta e uva sultanina o frutta candita, e cozonac – il panettone tradizionale, al solito ripieno di crema di noci e cioccolato. Quest’anno, però, a causa della pandemia di coronavirus, dovranno attenersi al distanziamento sociale e non sarà più possibile portare in chiesa il tradizionale cestino ripieno di tutte queste bontà, per essere benedette durante la celebrazione della Risurrezione di Gesù Cristo.

    Come vuole la tradizione, le uova si colorano nel Giovedì Santo, soprattutto di rosso, come simbolo del sangue versato dal Redentore per l’espiazione dei nostri peccati. La colazione della mattina di Pasqua si fa a suon di uova sode dipinte. La loro rituale battitura è accompagnata dal saluto Cristo è risorto!, con la risposta E’ veramente risorto, che i romeni si rivolgono dalla Pasqua fino all’Ascensione di Cristo.

    I piatti principali del pranzo pasquale sono, ovviamente, a base di agnello, sia il borsch che l’arrosto con un contorno di patate. Non manca il drob, un mix di frattaglie, carne e verdure fresche. Tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino romeno.

    Buona Pasqua a tutti i fedeli ortodossi e cattolici di rito bizantino, che celebrano la Resurrezione del Signore il 19 aprile!

  • Piatti della Quaresima: polpette di funghi

    Piatti della Quaresima: polpette di funghi

    Nella tradizione ortodossa, dall’inizio della Quaresima, celebrata quest’anno in rito bizantino il 19 aprile, la regola prevede che non si mangiano la carne e i suoi derivati, prodotti lattiero-caseari e uova. Il pesce è consentito solo per la Festa dell’Annunciazione e la Domenica delle Palme. Tra i romeni che osservano il digiuno, molti lo fanno anche per ragioni di salute, oltre a quelle religiose.

    Nel loro menu prevalgono le zuppe di verdure e legumi, a base di verza, patate, fagioli, cipolla, carote, prezzemolo e sedano. Come secondo, vanno benissimo i piatti a base di patate, verza, fagioli, riso, e persino di cotogne o prugne secche e affumicate.

    Vi proponiamo le polpette di funghi. Servono mezzo chilo di funghi, due cipolle, qualche spicchio d’aglio, un ciuffo di anetto, farina, sale e pepe. Mescolate nel tritatutto i funghi puliti e lavati, la cipolla e l’aglio. Aggiungete nel composto l’aneto finemente tritato, un po’ di farina e un pizzico di lievito in polvere. Modellate le polpette, infarinatele e fatele soffriggere in abbondante olio.

    Queste polpette vanno bene con un contorno di pilaf, il risotto della tradizione balcanica e orientale. Servono due tazze di riso, 2-3 cipolle, una carota, 1-2 pomodori o passata, un ciuffo di prezzemolo e poco olio. Fate rosolare la cipolla tagliata a fette, aggiungete la carota, sempre sottilmente affettata, il riso, i pomodori a dadini, acqua e fate cuocere per mezz’ora. A cottura ultimata cospargete di prezzemolo tritato.

    Un altro contorno a base di riso è il pilaf alle prugne secche, che si fanno bollire insieme al riso. Buon appetito!

  • Mucenici, il dolce romeno che ricorda i 40 Martiri di Sebaste

    Mucenici, il dolce romeno che ricorda i 40 Martiri di Sebaste

    Il 9 marzo, i cristiani celebrano i Quaranta Martiri di Sebaste. In Romania, Paese a maggioranza ortodossa, a questa giornata è legata la tradizione di un dolce chiamato Mucenici (in romeno Martiri): un impasto modellato nella forma della cifra 8, che ricorda l’abbraccio dei soldati cristiani per non morire di freddo nell’acqua gelida del lago in cui il governatore romano li aveva buttati come punizione per la loro fede cristiana.

    Questo dolce si prepara in due modi. Nella regione storica della Moldavia (est) primeggia quello a base di impasto lievitato. Servono un chilo di farina, 200 g di zucchero, un bicchiere di latte, 100 g di burro, 6 uova, lievito di birra, scorza di limone, noci e miele. Mescolate il lievito con il latte caldo e la farina, e aggiungete i tuorli d’uovo e il burro fuso. Lavorate l’impasto per circa 20 minuti e fatelo riposare finchè il volume raddoppia. Dividete l’impasto in pezzi da modellare in cordoncini e poi nella forma della cifra 8. Disponeteli in una teglia imburrata e fate cuocere nel forno preriscaldato finchè diventano dorati. Bagnateli subito di miele e cospargete noci tritate. Sono saporitissimi sia caldi che freddi, accompagnati da un bicchiere di vino.

    Invece, nel sud del Paese, nelle regioni della Valacchia e della Dobrugia, la ricetta è diversa. Servono un chilo di farina, qualche cucchiaio di miele o 250 g di zucchero, scorza di limone, estratto di rum, 250 g di noci tritate e un pizzico di sale. Lavorate la farina con acqua e sale e dividete l’impasto in pezzetti da modellare a forma di 8. Fateli essicare per qualche ora. Versate 2 litri di acqua in una pentola, aggiungete lo zucchero o il miele, vaniglia e portate all’ebolizione. Aggiungete i mucenici e mescolate occasionalmente. Una volta bolliti, aggiungete la scorza di limone e l’estratto di rum. Fate dorare un po’ i gherigli di noce nel forno e schiacciateli. Servite i mucenici cospargendo sopra le noci e cannella in polvere. Buon appetito!

  • Pollo alla contadina

    Pollo alla contadina

    Il pollo alle verdure è un piatto tipico nelle aree rurali romene, cucinato in vari modi anche alle feste contadine all’aperto. In un libro di cucina pubblicato più di sessant’anni fa, abbiamo scoperto una simile ricetta, a sua volta ripresa da un libro ancora più vecchio. Si tagliava a pezzi il pollo allevato a terra. In una pentola unta con lardo, veniva rosolata la cipolla tritata finemente, accompagnata da qualche pomodoro pelato. Non appena la cipolla diventava tenera, si aggiungevano salsa o succo di pomodoro, i pezzi di pollo, fette sottili di peperone, foglie di aneto e prezzemolo, finemente tritate, sale al gusto e un peperoncino, per rendere più piccante il piatto. Si versava un po’ di brodo e tutto veniva cotto a fuoco lento, anche alla brace, se il piatto di pollo alle verdure era cucinato all’aperto.

    Ostropel – il pollo alla salsa di pomodoro e aglio è un’altra ricetta saporitissima. Servono un pollo tagliato a pezzi, due cipolle, parecchi spicchi d’aglio, qualche pomodoro fresco o succo, olio, un po’ di vino bianco e una foglia di alloro. Fate dorare in olio i pezzi di pollo e metteteli da parte. Intanto, soffriggere leggermente la cipolla, quindi aggiungere i pomodori tagliati a cubetti o il succo di pomodoro, un rametto di timo, una foglia di alloro e qualche grano di pepe nero e sale, portando tutto all’ebollizione. Unite i pezzi di pollo, versate un po’ di brodo o un bicchiere di vino. Fate cuocere a fuoco lento, finchè la salsa non si addensa. Questo piatto sposa benissimo la polenta.

    Una varietà di questo piatto è quella in cui il pollo è abbinato al cavolfiore. Per cucinarlo, servono un pollo, un bicchiere di panna e scorza di limone, un mazzetto di prezzemolo e un cavolfiore. Fate rosolare nel burro i pezzi di pollo, aggiungete un po’ di brodo e fate cuocere lentamente. Versate due cucchiai di farina diluiti nel brodo e unite le cimette di cavolfiore. Portate all’ebollizione per circa mezz’ora, insieme ai pezzi di pollo. Verso fine cottura, cospargere la scorza di limone grattugiata e salate. servite con la panna sopra e prezzemolo tritato. Buon appetito!

  • Piatti della Moldavia

    Piatti della Moldavia

    Ogni provincia romena vanta i suoi piatti specifici. Radio Romania Internazionale vi apre la porta della cucina in Moldavia, la regione dell’est del Paese, famosa per le sue prelibatezze gastronomiche. Nelle comunità tradizionali, si fa colazione con uova fritte, ciccioli e formaggio grattugiato. A pranzo sono preferiti i piatti a base di patate, fagioli o verza. Saporitissima la ciorba de potroace, il borsch di rigaglie di pollo, con carote bollite, cipolle, riso e prezzemolo, consigliato soprattutto dopo una festa spruzzata da abbondante vino. D’altronde, la Moldavia ha una generosa offerta di vini, con tante varietà romene: Galbena de Odobeşti e Şarba nella regione di Vrancea, il più grande vigneto di Romania, la Busuioaca di Bohotin nell’area di Husi, per non parlare di Grasa, Feteasca e Frâncuşa che escono dai vigneti di Cotnari, in provincia di Iaşi.

    Un piatto tipico della Moldavia sono le polpette chiamate pârjoale, che vengono modellate molto più grandi rispetto a quelle preparate in altre regioni della Romania o in altri Paesi. Servono un chilo di carne macinata, 2-3 fette di pane, due cipolle, 4 uova, aneto fresco, sale, pepe. Unite alla carne il pane precedentemente ammollato in acqua e poi strizzato. Aggiungete la cipolla e l’aneto tritati, sale, pepe, due uova intere e mescolate perbene. Modellate le polpette, fatele passare nella farina, nelle uova sbattute e nel pangrattato, e friggetele nell’olio. Come contorno, sposano benissimo una purea di patate.

    E siamo arrivati anche ad un dessert specifico della Moldavia: le saporitissime poale-n brâu, una specie di piccole torte ripiene di formaggio fresco. Il nome ricorda l’abitudine delle donne di una volta che, mentre facevano il bucato o altri lavori, sollevavano il lembo (in romeno poale) della gonna, attaccandolo alla vita (in romeno brâu). L’impasto a base di farina, uova, zucchero, latte, lievito di birra e un po’ di olio e sale, si divide in quadrati che poi vengono riempiti di formaggio fresco di mucca mescolato con uova e zucchero. Prima di essere infornate, vengono spalmate con tuorlo d’uovo.

    Un soggiorno in Moldavia, che potreste vincere partecipando al concorso Iași – capitale storica della Romania, indetto da Radio Romania Internazionale, vi svelerà sicuramente tanti segreti della cucina di questa bella regione del Paese! Buon appetito!

  • Trota affumicata

    Trota affumicata

    Provincia storica romena sita nel nord della Romania, la Bucovina è conosciuta in primo luogo per le sue chiese e per i monasteri eretti più di cinque secoli addietro, molto valorosi grazie agli affreschi interni ed esterni delle chiese, resistiti al passaggio del tempo. Arbore, Humor, Suceviţa, Moldoviţa, Voroneţ sono dei veri e propri gioielli del Medioevo.

    La Bucovina resta un ricordo piacevole per chi la visita, anche perché oltre ai valori culturali di patrimonio e alle bellezze della natura, i visitatori possono soggiornare negli agriturismi e godere della ricca offerta gastronomica della zona.

    Un vanto saporitissimo della cucina della zona sono le trote affumicate, avvolte in rami di abete, intrecciati a forma di liuto. Prima di essere affumicate, le trote devono riposare per 12 ore in salamoia, condita di chicchi di pepe e foglie di alloro. Poi vengono lasciate al fumo di abete o faggio per quattro ore all’incirca.

    Vanno benissimo mangiate come tali, ma anche come insalata, per la quale servono, oltre a 3-4 trote affumicate, un chilo di patate, una cipolla, una mela, qualche cetriolo sottaceto. Fate bollire le patate, tagliatele a cubetti, insieme alla cipolla e ai cetrioli, e affettate le mela. Rimuovete le ossa del pesce e tritatela finemente. Mescolate il tutto, aggiungete sale, pepe e limone e, se la gradite, qualche cucchiaio di maionese. Buon appetito!

  • Mucenici, il dolce che ricorda i 40 Martiri di Sebaste

    Mucenici, il dolce che ricorda i 40 Martiri di Sebaste

    Il 9 marzo, i cristiani ortodossi e greco-cattolici hanno celebrato i Quaranta Martiri di Sebaste. In Romania, Paese a maggioranza ortodossa, a questa giornata è legata la tradizione di un dolce chiamato Mucenici (in romeno Martiri): un impasto modellato nella forma della cifra 8, che ricorda l’abbraccio dei soldati cristiani per non morire di freddo nell’acqua gelida del lago in cui il governatore romano li aveva buttati come punizione per la loro fede cristiana. Secondo l’usanza, le donne preparano 40 mucenici, mentre gli uomini bevono 40 bicchieri di vino rosso.

    In Romania, questo dolce si prepara in due modi. Nella regione storica della Moldavia (est) primeggia quello a base di impasto lievitato. Servono un chilo di farina, 200 g di zucchero, un bicchiere di latte, 100 g di burro, 6 uova, lievito di birra, scorza di limone, noci e miele. Mescolate il lievito con il latte caldo e la farina, e aggiungete i tuorli d’uovo e il burro fuso. Lavorate l’impasto per circa 20 minuti e fatelo riposare finchè il volume raddoppia. Dividete l’impasto in pezzi da modellare in cordoncini e poi nella forma della cifra 8. Disponeteli in una teglia imburrata e fate cuocere nel forno preriscaldato finchè diventano dorati. Bagnateli subito di miele e cospargete noci tritate. Sono saporitissimi sia caldi che freddi, accompagnati da un bicchiere di vino.

    Invece, nel sud del Paese, nelle regioni della Valacchia e della Dobrugia, la ricetta è diversa. Servono un chilo di farina, qualche cucchiaio di miele o 250 g di zucchero, scorza di limone, estratto di rum, 250 g di noci tritate e un pizzico di sale. Lavorate la farina con acqua e sale e dividete l’impasto in pezzetti da modellare a forma di 8. Fateli essicare per qualche ora. Versate 2 litri di acqua in una pentola, aggiungete lo zucchero o il miele, vaniglia e portate all’ebolizione. Aggiungete i mucenici e mescolate occasionalmente. Una volta bolliti, aggiungete la scorza di limone e l’estratto di rum. Fate dorare un po’ i gherigli di noce nel forno e schiacciateli. Servite i mucenici cospargendo sopra le noci e cannella in polvere. Buon appetito!

  • Funghi: tre ricette da provare

    Funghi: tre ricette da provare

    Vi suggeriamo tre ricette saporite e facili da preparare. Per un piatto di funghi e riso al forno, servono mezzo chilo di champignon, 100 g di burro, 200 g di caciocavallo, una tazza di riso, 150 g di panna, un mazzetto di prezzemolo, sale e pepe macinato. Pulite i funghi e staccate i gambi, che verrrano finemente tritati e rosolati nell’olio. Portate il riso all’ebolizione, scolatelo e mescolatelo con i gambi, aggiungendo caciocavallo grattugiato e pepe macinato. Disponete i cappelli in una teglia imburrata e riempiteli del misto di sopra. Cospargete di caciocavallo gratuggiato e infornate a fuoco medio per una mezz’ora. Servite con un po’ di panna sopra e prezzemolo tritato.

    Un’altra ricetta che vi proponiamo e il purè di funghi, che va benissimo come contorno per un secondo. Bastano mezzo chilo di champignon, un bicchiere di latte, due cipolle, qualche fetta di pane, qualche cucchiaio di panna, olio, aneto e sale. Pulite i funghi, affettateli sottilmente e fateli rosolare nell’olio insieme alle cipole tritate. Fate frullare il composto con le fette di pane ammollate nel latte. Aggiungete la panna e sale qb.

    Infine, gli champignon vanno bene anche come insalata. Basta un chilo di funghi bolliti e affettati sottilmente, conditi di olio di oliva, succo di limone, aneto finemente tritato, sale e pepe macinato. Buon appetito!

  • Torta di mele e noci caramellate

    Torta di mele e noci caramellate

    Vi proponiamo una ricetta semplice che piacerà sicuramente ai bambini e a tutti coloro che apprezzano i dolci fatti in casa: torta di mele e noci caramellate. Vi servono: 6-7 mele grandi, 200 grammi di zucchero, un po’ di burro, una manciata di noci, 3 uova, 1 pizzico di bicarbonato di sodio, 3 cucchiai di farina, un pizzico di sale e la buccia di mezzo limone grattugiato.

    Lavate bene le mele, sbucciatele ed togliete il torsolo con un coltello. Mettete le noci sul fondo di un vaso tondo un po’ più alto, che avete prima cosparso di burro. Sopra le noci mettete le mele e dentro ciascuna di esse aggiungete un po’ di burro. Cospargete le mele di 200 grammi di zucchero e versateci sopra un quarto di bicchiere di acqua. Lasciate le mele nel forno finché diventano morbide.

    Nel frattempo preparate il pandispagna: sbattete bene le uova con 3 cucchiai di zucchero. Mescolate la farina con un pizzico di sale e con il bicarbonato di sodio, sopra il quale avete aggiunto un po’ di succo di limone. Unite la farina alle uova sbattute, omogeneizzando il tutto e alla fine aggiungete la buccia di limone grattugiato.

    Quando le mele sono ben cotte, versateci la composizione di pandispagna e lasciate ancora nel forno. Per controllare se la torta è cotta, inserite uno stuzzicadenti nel pandispagna e se, quando lo togliete è pulito e non ci sono dei pezzettini di composizione appiccicata, vuol dire che è pronta. Quando la torta si raffredda, decorate con la panna. Buon appetito!

  • Piatti natalizi romeni

    Piatti natalizi romeni

    Secondo la tradizione, il 20 dicembre, quando i cristiani ortodossi venerano Sant’Ignazio di Antiochia, nelle masserie di campagna si svolge anche il sacrificio rituale del maiale che fornisce tutta la materia prima per i piatti tradizionali di Natale in Romania: aspic, leberwurst, cotenna, lardo, ciccioli, il sanguinaccio locale, salsicce e i famosi involtini chiamati sarmale, rivendicati dall’intero spazio balcanico, ogni Paese con la propria ricetta.

    Tutti i preparativi cominciano nel giorno stesso del sacrificio del maiale, con un piatto offerto a tutte le persone che hanno partecipato al rituale. Si tratta di pezzi di carne, fegato e milza rosolati in una padella con un po’ di strutto. Tutto condito di vino, santoreggia, sale, pepe e accompagnato da polenta e sottaceti.

    L’antipasto tipico natalizio include cotenna, ciccioli, lardo, leberwurst e altri preparati in budella. Per il sanguinaccio tradizionale romeno, il budello del maiale viene riempito di carne macinata, riso, cipolla finemente tritata, noce moscata, sale e pepe. Si fa bollire con una cipolla intera e paprika dolce.

    Come primo, regnano le sarmale, gli involtini di foglie di verza in salamoia, che racchiudono un misto di carne macinata, riso e cipolla. Il tutto viene cotto in salamoia e poi passato per almeno un’oretta al forno. Le sarmale sono sempre accompagnate dalla polenta.

    Come secondi, i preparati tipici sono le salsicce fatte ugualmente in casa e l’arrosto di maiale al forno. Come contorno, sono preferiti i sottaceti. I dolci sono svariatissimi, però il sovrano si riconferma il cozonac, il panettone tradizionale romeno. Auguroni e buon appetito!

  • Carpa in salamoia

    Carpa in salamoia

    Uno dei piatti più apprezzati della cucina romena è sicuramente quello della carpa in salamoia. Basta un pesce da 2-3 chili, pulito bene ed eviscerato. Tagliate la carpa a fette di circa 2-3 cm di altezza. Spennalete di olio, salate e mettete il pesce alla griglia. Intanto, preparate una salsa di mezzo chilo di pomodori tagliati a cubetti, qualche spicchio d’aglio affettato, un ciuffo di prezzemolo tritato e un peperoncino. Fate bollire un po’ di acqua, aggiungete la salsa e versate il tutto sul pesce già cotto. La carpa in salamoia va assolutamente accompagnata dalla polenta e da un bel bicchiere di vino bianco! Buon appetito!