Category: Raccontare Romania

  • Novità dai trasporti aerei

    Novità dai trasporti aerei

    Sono stati registrati poco più di 26 milioni di passeggeri, rispetto ai 24,53 milioni del 2023, con il maggior numero agli aeroporti “Henri Coandă” Otopeni – Bucarest (rispettivamente quasi 8 milioni di passeggeri imbarcati e sbarcati), “Avram Iancu” – Cluj-Napoca (nord-ovest), quasi 1,65 milioni di passeggeri imbarcati e 1,62 milioni sbarcati, e l’Aeroporto Internazionale di Iași (nord-est), con rispettivamente 1,1 milioni di passeggeri imbarcati e sbarcati.

    Si conferma la tendenza in salita dei passeggeri dei voli internazionali (+7% rispetto al 2023), mentre diminuisce il numero di passeggeri dei voli nazionali (-6%). Del numero totale di passeggeri che hanno transitato gli aeroporti romeni dopo l’adesione della Romania all’Area Schengen con le frontiere aeree, il 70% ha viaggiato all’interno dello spazio di libera circolazione, mentre il 30% ha viaggiato da o verso destinazioni non Schengen.

    I primi 10 aeroporti da cui provenivano i passeggeri in Romania o verso i quali erano diretti, sono stati Londra Luton, Milano-Bergamo, Monaco, Bruxelles Charleroi, Parigi Beauvais, Istanbul International, Vienna, Roma Fiumicino, Barcellona e Madrid Barajas. I principali paesi da cui sono arrivati in Romania i passeggeri dei voli regolari, e verso i quali si è imbarcata la maggior parte dei passeggeri, sono stati Italia, Regno Unito, Germania, Spagna, Francia, Turchia, Belgio e Grecia. Le quote più significative dei voli interni si sono registrate negli aeroporti “Henri Coandă” Otopeni – Bucarest (quasi il 50% del numero totale di passeggeri), “Avram Iancu” Cluj-Napoca (17,6%) e “Traian Vuia” Timişoara (ovest, 14,4%).

    D’altra parte, la compagnia aerea low cost Wizz Air introdurrà una nuova rotta da Cluj-Napoca a Castellón, in Spagna, a partire dall’11 aprile, che sarà inizialmente operativa il lunedì e il venerdì. Dal 16 giugno, il volo sarà operativo il martedì e il sabato. Wizz Air annuncia inoltre il proseguimento della sua espansione a Bucarest con due aeromobili Airbus A321neo, tre nuove rotte dall’Aeroporto Otopeni e l’apertura di una seconda base a Bucarest, presso l’Aeroporto Internazionale Băneasa “Aurel Vlaicu”, a partire dal 1° aprile. Le nuove rotte da Bucarest Otopeni saranno verso Gran Canaria (Spagna) dal 17 luglio, Francoforte Hahn (Germania) dal 1° agosto e Friedrichshafen (Germania) dal 2 agosto.

    Come menzionato, dal 1° aprile Wizz Air inizierà le operazioni di base dall’Aeroporto Bucarest – Băneasa. Oltre ai voli diretti a Napoli (Italia) e Cracovia (Polonia), già attivi, la compagnia lancerà rotte da Bucarest-Băneasa verso Abu Dhabi dal 30 marzo, Londra Luton dal 1° aprile e Varsavia dal 9 giugno. In questo contesto, Wizz Air ha deciso che, a partire dal 30 marzo, i suoi voli da Bucarest a Budapest saranno trasferiti dall’Aeroporto Internazionale “Henri Coandă” – Otopeni all’Aeroporto Internazionale Băneasa – “Aurel Vlaicu”.

  • “Mucenici”, il dolce che ricorda i 40 Martiri di Sebaste

    “Mucenici”, il dolce che ricorda i 40 Martiri di Sebaste

    Si tratta di un impasto modellato nella forma della cifra 8, che ricorda l’abbraccio dei soldati cristiani per non morire di freddo nell’acqua gelida del lago in cui il governatore romano li aveva buttati come punizione per la loro fede cristiana. Secondo l’usanza, le donne preparano 40 mucenici, mentre gli uomini bevono 40 bicchieri di vino rosso.

    In Romania, questo dolce si prepara in due modi. Nella regione storica della Moldavia (est) primeggia quello a base di impasto lievitato. Servono un chilo di farina, 200 g di zucchero, un bicchiere di latte, 100 g di burro, 6 uova, lievito di birra, scorza di limone, noci e miele. Mescolate il lievito con il latte caldo e la farina, e aggiungete i tuorli d’uovo e il burro fuso. Lavorate l’impasto per circa 20 minuti e fatelo riposare finchè il volume raddoppia. Dividete l’impasto in pezzi da modellare in cordoncini e poi nella forma della cifra 8. Disponeteli in una teglia imburrata e fate cuocere nel forno preriscaldato  finchè diventano dorati. Bagnateli subito di miele e cospargete noci tritate. Sono saporitissimi sia caldi che freddi, accompagnati da un bicchiere di vino.

    Invece, nel sud del Paese, nelle regioni della Valacchia e della Dobrugia, la ricetta è diversa. Servono un chilo di farina, qualche cucchiaio di miele o 250 g di zucchero, scorza di limone, estratto di rum, 250 g di noci tritate e un pizzico di sale. Lavorate la farina con acqua e sale e dividete l’impasto in pezzetti da modellare a forma di 8. Fateli essicare per qualche ora. Versate 2 litri di acqua in una pentola, aggiungete lo zucchero o il miele, vaniglia e portate all’ebolizione. Aggiungete i mucenici e mescolate occasionalmente. Una volta bolliti, aggiungete la scorza di limone e l’estratto di rum. Fate dorare un po’ i gherigli di noce nel forno e schiacciateli. Servite i mucenici cospargendo sopra le noci e cannella in polvere.

  • Prezzi dei terreni agricoli in Romania

    Prezzi dei terreni agricoli in Romania

    Il prezzo medio di un ettaro di terreno coltivabile è stato di 41.620 lei per ettaro (circa 8.320 euro) nel 2023, con il livello più basso nella Regione Nord-Est, pari a 35.303 lei per ettaro (circa 7.060 euro), mentre il valore più alto è stato registrato nella Regione Bucarest-Ilfov, con 61.360 lei per ettaro (circa 12.270 euro), secondo l’Istituto Nazionale di Statistica.

    Nel 2023, rispetto all’anno precedente, in Romania si è osservata una crescita di circa il 4,8% del prezzo medio per i terreni coltivabili, con l’aumento più significativo nella Regione Nord-Ovest, altamente sviluppata sotto profilo economico (+14%). I dati nazionali sono piuttosto vicini a quelli dell’Ufficio Statistico dell’UE (Eurostat), che indica un valore medio di 8.414 euro per ettaro. Inoltre, il prezzo medio dei pascoli permanenti in Romania ha registrato un aumento del 7,5% nel 2023 rispetto all’anno precedente, il più significativo nella Regione Sud-Ovest Oltenia (+16%). Pertanto, nel 2023, il prezzo medio dei pascoli permanenti in Romania era di poco superiore a 30.000 lei all’ettaro (6.000 euro).

    Il prezzo medio di un ettaro di terreno coltivabile nell’Unione Europea era di 11.790 euro nel 2023, mentre il prezzo medio annuo dell’affitto per terreni coltivabili o pascoli permanenti era di 173 euro all’ettaro. Il prezzo medio più alto per un ettaro di terreno coltivabile è stato registrato a Malta, poco più di 283.000 euro all’ettaro. Seguono i Paesi Bassi, con 91.150 euro all’ettaro, e Lussemburgo, con 42.540 euro all’ettaro.

    Al contrario, i prezzi medi più bassi sono stati osservati in Croazia e Lettonia, attorno ai 4.500-4.600 euro all’ettaro. Il prezzo medio più alto per l’affitto di terreni coltivabili o pascoli permanenti è stato registrato nei Paesi Bassi, con 914 euro all’ettaro, mentre quello più basso in Slovacchia, con 67 euro all’ettaro.

    I terreni coltivabili rappresentano il principale mezzo di produzione nell’agricoltura. Presentano caratteristiche specifiche determinate da elementi quali il suolo, l’acqua, la biodiversità e il clima, che conferiscono ai terreni un certo valore e un prezzo distinto. I terreni coltivabili sono terreni lavorati (arati o coltivati) regolarmente, generalmente nell’ambito di un sistema di rotazione delle colture. Il pascolo permanente comprende i terreni utilizzati per il bestiame o per la produzione di foraggi, che è incluso per un periodo di almeno 5 anni nel sistema di rotazione delle colture.

  • Casseforti digitali

    Casseforti digitali

    Il progetto è stato lanciato di recente dall’Istituto Nazionale di Ricerca-Sviluppo in Informatica – ICI Bucarest, in collaborazione con InfoCons, associazione per la tutela dei consumatori. Così come andiamo in una stazione ferroviaria, in una banca o in un negozio e lasciamo i nostri bagagli, il portafoglio e gli oggetti di valore in una scatola chiusa con una chiave, riteniamo che oggi questo meccanismo di essere in formato elettronico porti a ciascuno di noi una soluzione e uno strumento valido, semplice ed efficiente, secondo gli standard europei, affermano gli autori del progetto.

    I rappresentanti dell’ICI spiegano che l’idea del progetto è nata dall’esigenza, da loro individuata in un mondo in cui le tecnologie digitali sono sempre più utilizzate, di avere uno spazio in cui conservarle, che possa essere esterno al cloud offerto da tutti i principali operatori – e che è uno spazio comune – quindi, uno spazio dedicato a chi lo desidera e al quale solo la rispettiva persona può avere accesso, in base alle credenziali che riceve all’apertura dell’abbonamento e in cui può conservare in formato digitale tutti i prodotti, dai documenti, alle immagini e alle idee.

    Il cliente può salvare tutto ciò che desidera in formato digitale in questa cassaforte, proprio come le banche hanno le cassette di sicurezza per conservare la parte fisica degli oggetti, afferma ICI Bucarest. Per avere una cassaforte digitale, si accede al sito enkivers.com e si crea un account. Si aggiunge la foto, la cassaforte viene chiusa, l’utente ha la password e da quel momento sa che quella foto o quel documento è completamente sicuro e protetto. Non in ultimo, avrà una data precisa, assicura InfoCons. La cassaforte digitale può quindi essere utilizzata anche per la protezione della proprietà intellettuale, aggiunge la fonte citata.

    Il prezzo di un abbonamento annuale per una cassaforte digitale di questo tipo è di circa 25-30 euro all’anno, convertiti nella valuta nazionale del paese in cui viene creata. Le informazioni depositate non sono visibili a nessuno, tranne al titolare dell’account. Se il detentore di una cassaforte del genere non desidera più pagare l’abbonamento, dopo un certo periodo di tempo le informazioni verranno cancellate.

  • Piste da sci in Romania

    Piste da sci in Romania

    La maggior parte, precisamente 36, per una lunghezza totale di 37 chilometri, si trovano nella provincia di Prahova, nella Romania meridionale. Nella provincia di Harghita (centro) ci sono 33 piste, ma sono lunghe solo 20 chilometri. La provincia di Braşov conta 23 piste da sci, per un totale di 26,6 chilometri.

    Nel Maramureş (Romania settentrionale) ci sono 20 piste per una lunghezza totale di 20 chilometri. Sempre a nord, nella provincia di Suceava, troviamo 18 piste lunghe 18 chilometri. 18 piste anche nella provincia di Hunedoara, nell’ovest del paese, ma la loro lunghezza totale è di 13,6 chilometri. Nella provincia di Alba (centro) ci sono 13 piste, per una lunghezza totale di 12 chilometri. A Cluj (nord-ovest) gli sciatori hanno a disposizione 11 piste, per un totale di 10,2 chilometri.

    Nella provincia di Caraş-Severin (a ovest) vi aspettano 9 piste, per una lunghezza di 8,6 chilometri, a Sibiu (centro) 8 piste per una lunghezza totale di 4,1 chilometri, mentre nella provincia di Covasna (centro) 7 piste che insieme misurano 4,6 chilometri. Nella provincia di Vâlcea (sud) ci sono 6 piste per un totale di 7,1 chilometri. Lo stesso numero anche nella provincia di Gorj (sud-ovest), ma si stendono su soli 4,1 chilometri. Segue in classifica, con 5 piste (4,9 chilometri), la provincia di Bihor (nord-ovest).

    Due piste da sci si trovano in ciascuna delle province di Bacău (est), con una lunghezza di 2,8 chilometri, Bistriţa-Năsăud (nord), per un totale di 2,5 chilometri, e Neamţ (nord-est), per 1,3 chilometri. C’è una sola pista da sci nelle province di Satu Mare, nel nord, con una lunghezza di 2,7 chilometri, Mureş, nel centro (1,1 chilometri), così come una pista molto corta nelle province di Constanţa, nel sud-est (0,2 chilometri) e Arad (ovest), di 0,1 chilometri. Le piste per principianti sono contrassegnate sulle mappe in verde, quelle in blu hanno un grado di difficoltà facile, quelle in rosso una difficoltà media, mentre il nero vale per quelle estreme.

    Ad esempio, la pista di Luna Şes, nella provincia di Satu Mare (nord), è stata aperta a gennaio 2024. La pista ha un grado di difficoltà medio (colore rosso) ed è destinata a sciatori con abilità di sci alpino medie e avanzate. Ha una pendenza media del 23%. La pista è dotata di una seggiovia con una capacità di trasporto di 800 persone all’ora, di illuminazione notturna e di un avanzato sistema di innevamento artificiale. La pista Subteleferic a Poiana Braşov (centro), è una pista estrema (color nero), per tutta la sua lunghezza, di 2.200 metri. L’altitudine di partenza è di 1.700 metri e quella di arrivo di 1.050 metri, con un dislivello di 650 metri.

    Un punto di primo intervento del Soccorso alpino di Gorj è stato collocato all’interno del perimetro delle piste da sci al centro di Rânca (sud-ovest). Tutti i soccorritori alpini di Gorj hanno una formazione medica, conseguita dopo la certificazione professionale, oltre a ulteriori qualifiche paramediche. I soccorritori alpini raccomandano agli amanti degli sport invernali di informarsi presso il gestore delle piste da sci sulle condizioni e gli orari di apertura.

  • Romania, tra i mercati immobiliari più accessibili dell’Europa centrale e orientale

    Romania, tra i mercati immobiliari più accessibili dell’Europa centrale e orientale

    Gli esperti affermano che l’incremento degli stipendi medi più rapido rispetto all’aumento dei prezzi, ha migliorato l’accessibilità degli alloggi in Romania, a differenza di altri paesi della regione, come Polonia, Repubblica Ceca o Ungheria, dove i prezzi e gli affitti hanno registrato crescite significative.

    A Bucarest, ad esempio, i prezzi delle case sono aumentati di circa il 50% negli ultimi 5 anni, mentre a Cluj-Napoca (la città più cara della Romania, situata nel nord-ovest) è stato registrato un aumento dell’80%. A titolo di paragone, la maggior parte delle principali città dell’Europa centrale e orientale ha registrato incrementi dell’80-100% nello stesso periodo. Sebbene l’accessibilità degli alloggi in Romania appaia complessivamente favorevole, si riscontrano differenze significative tra i segmenti di mercato.

    Le nuove abitazioni, situate in zone attraenti, sono spesso inaccessibili a chi ha uno stipendio medio. Se a ciò si aggiungono i costi del finanziamento, l’accessibilità diminuisce notevolmente a causa degli elevati tassi di interesse. Inoltre, la differenza tra il costo dell’affitto e la rata del mutuo è sempre più evidente, con l’affitto che spesso risulta più vantaggioso.

    A Bucarest, l’affitto medio rappresenta circa il 45% dello stipendio mensile, una percentuale notevolmente inferiore rispetto ad altre capitali della regione, come Varsavia o Bratislava, dove si avvicina al 70%. Questo rende l’affitto un’opzione più conveniente rispetto all’acquisto, soprattutto se si considera che il tasso del mutuo è molto più alto dell’affitto di case simili. La Romania resta uno dei paesi con il tasso sui mutui più basso dell’Unione Europea (inferiore al 2% del totale delle abitazioni di proprietà), rispetto al 15% in Ungheria, al 14% in Polonia e al 26% nella Repubblica Ceca.

    In tale contesto, a dicembre 2024 in Romania sono stati venduti circa 57.600 immobili, oltre 800 in meno rispetto al mese precedente. Le vendite più numerose sono state registrate a Bucarest (13.250), Ilfov (sud, 3.900) e Timiş (ovest, 3.300). I prezzi delle case sono aumentati del 2,6% nell’eurozona e del 3,8% nell’UE nel terzo trimestre del 2024, rispetto al corrispondente periodo del 2023, dopo che nel secondo trimestre del 2024 i prezzi delle case sono cresciuti dell’1,4% nell’eurozona e del 3% nell’UE, come indica l’Eurostat.

    Quattro stati UE hanno riferito cali annuali nei prezzi delle abitazioni nel terzo trimestre del 2024 e 22 aumenti annuali. La Romania ha riferito una crescita annua del 3,9% nel terzo trimestre del 2024, dopo un aumento del 6,8% nel periodo aprile-giugno 2024. Mentre i prezzi delle abitazioni nell’Unione Europea sono aumentati del 3,8%, gli affitti sono cresciuti del 3,2% nel terzo trimestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, secondo l’Eurostat.

    Tra il 2010 e il terzo trimestre del 2024, i prezzi delle case nell’Unione Europea sono aumentati del 54% e gli affitti del 26%. In 20 paesi dell’UE per i quali sono disponibili dati, i prezzi delle case sono aumentati più degli affitti. In Romania, l’aumento dei prezzi delle abitazioni è stato superiore al 20%. Tuttavia, dal 2010 al 2024, gli affitti in Romania hanno registrato un incremento superiore al 40%.

  • Destinazioni europee preferite dai romeni

    Destinazioni europee preferite dai romeni

    Dal 1 gennaio al 30 novembre 2024, sono state registrate 15,05 milioni di partenze. Quasi il 74% dei visitatori romeni all’estero ha preferito il viaggio in macchina, mentre più del 25% il trasporto aereo, ha annunciato l’Istituto Nazionale di Statistica. Secondo uno studio condotto da un’agenzia di viaggi online, Londra, Milano e Roma sono state le destinazioni più visitate dai turisti romeni nel 2024 e anche le più economiche in termini di prezzi dei biglietti aerei.

    Nella classifica delle città più visitate nel 2024 figurano anche Bruxelles, Barcellona, Madrid, Parigi, Vienna e Istanbul, città note sia per la presenza di grandi comunità romene, sia per il loro potenziale turistico, con visitatori che spesso scelgono i city-break. I residenti delle principali città della Romania hanno espresso preferenze diverse riguardo alle destinazioni più gettonate nel 2024. Da Bucarest, la maggior parte dei viaggiatori ha scelto Londra, Roma e Milano. Gli abitanti di Cluj si sono recati più spesso in aereo a Bucarest, Parigi e Milano, così come quelli di Timișoara. Gli abitanti di Iaşi hanno optato più spesso per Bruxelles, Parigi e Milano. Questa diversità evidenzia anche un migliore collegamento aereo tra le regioni della Romania e i principali hub europei, indica la fonte citata. Per quanto riguarda i paesi con il maggior flusso di viaggiatori romeni, l’Italia, la Spagna e la Germania occupano le prime tre posizioni, seguite da Francia e Regno Unito.

    Il prezzo medio di un biglietto aereo nel 2024 era di 152 euro, con variazioni significative a seconda del mese. Gennaio è stato il mese più accessibile per viaggiare. Al contrario, agosto è stato il mese più costoso. Il periodo febbraio-settembre è stato generalmente più economico rispetto al 2023, il che ha incoraggiato molti romeni a prenotare nuove vacanze. D’altro canto, nei restanti mesi si sono registrati aumenti di prezzo, soprattutto a dicembre, mese in cui la richiesta di vacanze city-break ai mercatini di Natale in Europa è molto elevata.

    I giorni più economici per prenotare sono stati martedì e sabato. La domenica, invece, è stato il giorno più costoso per questo tipo di transazioni, probabilmente a causa dell’abitudine di prenotare i biglietti nel fine settimana, quando le persone hanno più tempo per cercare offerte, il che aumenta la domanda.

    Per quanto riguarda le partenze, martedì e mercoledì si sono rivelati i giorni più convenienti, spesso scelti dai viaggiatori per trovare voli più economici e meno affollati. Venerdì, domenica e lunedì sono invece i giorni con le tariffe più elevate, poiché coincidono con l’inizio e la fine della settimana lavorativa, ma anche con i viaggi di fine settimana.

    Le compagnie aeree low cost Wizz Air e Ryanair sono state le scelte più frequenti dei romeni nel 2024. I loro vantaggi, oltre ai prezzi più bassi rispetto alle compagnie aeree, sono anche la varietà delle rotte. Seguono la compagnia di bandiera TAROM e la low cost moldava HiSky. La maggior parte dei romeni è rimasta in media dai 3 ai 6 giorni alla destinazione. La scelta più gettonata resta quella da quattro giorni, a dimostrazione del fatto che i city-break sono ancora le varianti predilette dei romeni.

    Gli esperti anticipano che anche nel 2025 le città europee saranno tra le destinazioni più gettonate. Allo stesso tempo, con l’abolizione dei visti per gli Stati Uniti, si prevede un aumento della domanda verso questa destinazione.

  • Patrimonio UNESCO in Romania

    Patrimonio UNESCO in Romania

    I più famosi sono i luoghi di culto della Moldavia, con chiese e monasteri risalenti al XV e al XVI secolo, nonché le chiese in legno di Maramureş. Nel centro-sud della Romania, nella provincia di Vâlcea, spicca il Monastero di Hurezi o Horezu, fondato dal principe Constantin Brâncoveanu, e capolavoro dello stile architettonico nato durante il suo regno. L’intero complesso monastico fu costruito tra il 1690 e il 1693 e copre un’area di oltre tre ettari, comprendendo la Chiesa principale, la cappella-ospedale e l’Eremo dei Santi Apostoli.

    Notevoli e di grande importanza sono anche i villaggi con chiese fortificate in Transilvania. Si tratta dei siti rurali di Câlnic (provincia di Alba), Prejmer e Viscri (provincia di Braşov), Dârjiu (situato a sud-ovest di Odorheiu Secuiesc), Saschiz (collocato sulla strada nazionale che collega Rupea a Sighişoara), Biertan (a metà strada tra Mediaş e Sighişoara), Valea Viilor (nell’ex sede sassone di Mediaş, a 14 km da questa città).

    Le fortezze daciche nei Monti Orăştie, vale a dire Sarmizegetusa Regia, Costeşti Cetăţuia, Costeşti Blidaru, Luncani-Piatra Roşie, Băniţa e Căpâlna, sono state inserite nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1999. Nella motivazione si sottolinea che le fortezze daciche rappresentano una fusione di tecniche e concetti di architettura militare provenienti dall’interno e dall’esterno del mondo classico per creare uno stile unico.

    Il centro storico di Sighișoara, antica città sul fiume Târnava Mare, è stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO sempre nel 1999. È costituito dalla Cittadella, un insediamento fortificato situato sulla collina con pendii relativamente ripidi che domina la Valle di Târnava, e la Città Bassa, situata ai suoi piedi. Nel corso del tempo, il nucleo storico ha continuato a essere il baricentro dell’insediamento che si è sviluppato attorno alla Città Bassa. Abitato ancora oggi, il centro storico di Sighişoara è definito come il sito urbano medievale più rappresentativo della Transilvania, in quanto l’antica fortezza è un vero e proprio museo all’aperto, con strade strette e tortuose, con massicce case in mattoni, tutto circondato da una cinta muraria.

    Le ex miniere d’oro di Roşia Montană, inserite nel Patrimonio Mondiale nel 2021, rappresentano “il complesso minerario romano più importante, più esteso e più vario al mondo”, secondo l’UNESCO. Estese per oltre sette chilometri, queste miniere d’oro risalenti al II e III secolo sono state inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, ma anche nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo, a causa di un progetto minerario.

    Come obiettivi naturali, ricordiamo la Riserva della Biosfera del Delta del Danubio, il primo sito naturale della Romania inserito nel 1991 nel Patrimonio dell’UNESCO, e le antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, proprietà transfrontaliere in 12 paesi. Quelle della Romania sono state iscritte nel 2017.

  • Anno filatelico 2024 – personalità ed eventi

    Anno filatelico 2024 – personalità ed eventi

    La Romania ha dedicato a questa ricorrenza un’emissione filatelica composta da due francobolli, uno da 13 lei, con una litografia d’epoca raffigurante l’eroe e un foglietto da 33 lei, che riproduce il ritratto realizzato da Mişu Popp, mentre sul francobollo c’è un disegno che aggiunge a questo ritratto l’immagine della casa natia.

    A ottobre, sono state omaggiate altre due personalità. A 400 anni dalla nascita del Metropolita Dosoftei, sono stati emessi due francobolli. Quello dal valore di 13 lei presenta il ritratto d’epoca del metropolita che scrisse il “Salterio in versi” del 1673, e stampò i libri liturgici in romeno, molti dei quali tradotti dallo stesso metropolita. Poco dopo, è stata lanciata l’emissione filatelica “C. I. Parhon, 150° anniversario della nascita”, costituito da un unico francobollo, raffigurante l’immagine dello scienziato mentre lavora al microscopio. Il professor Constantin Ion Parhon è il fondatore della scuola romena di endocrinologia e uno dei pionieri dell’endocrinologia mondiale.

    Nel 2024, sono trascorsi anche 50 anni da quando il professore americano di origine romena George Emil Palade è stato insignito del Premio Nobel per la Medicina. Il celebre medico nacque e studiò in Romania, che lasciò nel 1941, quando aveva meno di 30 anni. Nel 1974, fu insignito del Nobel per una serie di importanti ricerche sull’organizzazione funzionale della cellula. Sia il francobollo del valore di 13 lei, sia il foglietto del valore di 33 lei riportano la fotografia dello scienziato romeno-americano e l’immagine della medaglia del Premio Nobel.

    L’emissione “Anniversari storici”, composta da tre francobolli, è stata dedicata ad eventi storici legati alla personalità del principe Michele il Bravo. Si tratta del 425° anniversario della sua entrata trionfale nella cittadella di Alba Iulia, evento che ha preceduto la prima Unione dei tre principati romeni, e del 150° dell’inaugurazione della statua di Michele il Bravo a Bucarest, alla presenza del principe Carlo I e della principessa Elisabetta.

    Sempre nel 2024, sono state lanciate delle emissioni filateliche particolari in occasione del 160° anniversario di importanti istituzioni romene: il Senato, la Corte dei Conti e l’Università di Bucarest. La loro fondazione porta la firma di Alexandru Ioan Cuza, sovrano dei Principati Romeni Uniti, che troviamo sui francobolli dedicati al Senato e all’Università. Lo storico Constantin Daicoviciu ritiene che la città romana di Napoca sia stata fondata nel 124, ai tempi dell’imperatore Adriano. 1900 anni dopo, la Romania ha dedicato a questa ricorrenza un’emissione filatelica composta da due francobolli.

     

  • Battesimo del Signore: usanze e tradizioni in Romania

    Battesimo del Signore: usanze e tradizioni in Romania

    Ai primi dell’anno, il battesimo purifica ogni volta sia la gente che l’intero spazio domestico, compreso il bestiame delle masserie contadine, data la forza curativa delle acque in questi giorni. Nelle chiese ortodosse, al termine della messa dedicata al Battesimo di Cristo, i preti benedicono l’acqua messa in recipienti grandi, che poi viene distribuita ai fedeli. La gente annaffia con l’acquasanta le case, i giardini e il bestiame per godere di protezione divina per tutto l’anno.

    “Sembra che nel calendario popolare romeno, la Festa del Battesimo del Signore si sia sovrapposta ad un’antica celebrazione di primi dell’anno dedicata a una divinità delle acque e del cielo. Anche oggi, nella tradizione romena, la Festa del Battesimo di Cristo e quella dedicata a San Giovanni Battista, il giorno dopo, sono più importanti persino del Capodanno. L’acqua benedetta dai preti nel giorno del Battesimo è l’Acquasanta Grande. Come sacramento, è altrettanto importante come l’eucaristia. In tutto il Paese, i preti benedicono anche i fiumi vicini alle località di residenza. I cristiani annaffiano di acquasanta non solo le case ma anche le dipendenze. Si crede che l’acquasanta purifichi tutti i fiumi, ma anche le fontane, i campi coltivati, i frutteti e le vigne”, spiega lo storico e ricercatore Florin-Ionuţ Filip Neacşu.

    Un’altra usanza, praticata anche negli ambienti urbani, è quella di “ripescare” una croce di legno gettata dal prete in un fiume. “Fino al periodo immediatamante successivo alla seconda Guerra mondiale, anche a Bucarest si svolgeva una grande processione nell’ambito della quale il Re e il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena scendevano a benedire il fiume che attraversa la capitale. Dopo la messa religiosa, c’era una vera gara tra numerosi giovani per ripescare la croce gettata nelle acque del fiume Dambovita. Si crede che colui che riesce a portarla in riva al fiume sia protetto per tutto l’anno da guai e problemi di salute. Oggi, il rituale si conserva in riva al Danubio, a Braila, dove il Vescovo del Basso Danubio getta la croce nelle acque del fiume, ma anche a Costanza, dove giovani vestiti di scafandro recuperano la croce gettata nelle acque del Mar Nero dall’Arcivescovo di Tomi”, aggiungeva lo storico e ricercatore Florin-Ionuţ Filip Neacşu.

    Secondo un’altra credenza, sempre durante la Festa del Battesimo del Signore, i lupi e i cavalli accorrono per allontanare gli spiriti malvagi rimasti in Terra dopo il Capodanno. Alla fine, il Battesimo del Signore è una festa della nuova luce all’inizio di un anno solare, un rinnovo del legame tra cielo, acque e terra.

  • Novità dalle compagnie aeree

    Novità dalle compagnie aeree

    Dal 20 dicembre 2024, i passeggeri che desiderano beneficiare di questa agevolazione, dovranno prenotare il trasporto dell’attrezzatura almeno 48 ore prima del volo. L’agevolazione è disponibile esclusivamente sui voli operati e commercializzati dalla TAROM. L’attrezzatura sportiva può comprendere un paio di sci, un paio di scarponi e un paio di bastoncini oppure uno snowboard e un paio di scarponi. Per i voli in aeromobili ATR, più piccoli, esiste una condizione speciale: le attrezzature di lunghezza superiore a 180 centimetri saranno accettate solo previa autorizzazione della TAROM.

    La Compagnia Nazionale degli Aeroporti di Bucarest ha effettuato il collaudo tecnico dei lavori di ammodernamento presso l’Aeroporto Internazionale “Henri Coandă”. E’ stata estesa la Piattaforma n. 2 con 9 nuove postazioni di parcheggio per aeromobili codice C (Airbus A320, Boeing B737) oppure per il parcheggio di 3 aeromobili codice E (Boeing B777, Airbus A330). Sono stati eseguiti lavori su una delle vie di rullaggio per gli aerei e sono state ammodernate due strade che garantiscono il rapido accesso delle attrezzature da handling verso gli aerei collocati sulle piattaforme aeroportuali.

    D’altra parte, l’Aeroporto Internazionale “Avram Iancu” di Cluj-Napoca (nord-ovest) è diventato il primo aeroporto della Romania ad avere un bus elettrico per il trasporto dei passeggeri agli aerei. L’autobus ha 6 porte e sospensione pneumatica, che permette l’inclinazione, con rampe, che facilitano l’accesso dei passeggeri, compresi quelli a mobilità ridotta.

    La compagnia low cost Wizz Air trasferirà parte dei suoi voli in partenza da Bucarest dall’Aeroporto Internazionale “Henri Coandă” all’Aeroporto Internazionale Băneasa “Aurel Vlaicu”, a partire dal 15 gennaio. I voli trasferiti sono Cracovia – Bucarest Băneasa (lunedì, mercoledì, venerdì), Napoli – Bucarest Băneasa (giornaliero) e Abu Dhabi – Bucarest Băneasa (lunedì, mercoledì, venerdì e domenica), quest’ultimo dal 30 marzo 2025. Sempre Wizz Air ha introdotto 44 rotte nella stagione invernale 2024-2025, di cui 14 da aeroporti romeni, nove rotte completamente nuove e cinque riaperte. Le rotte più recenti in partenza dalla Romania vanno da Bucarest a Malmo, Milano, Salerno Costa d’Amalfi, Cracovia, Marrakech, Stoccarda e Trieste. Da Cluj-Napoca si parte verso cinque destinazioni: Abu Dhabi, Lisbona, Lione, Stoccarda e Vienna.

    Vi informiamo inoltre che, dal 17 dicembre 2024, la compagnia aerea low cost HiSky opererà un nuovo volo diretto da Oradea (nord-ovest della Romania) a Milano (Bergamo), due volte alla settimana, il martedì e il sabato. HiSky opera già da Oradea voli diretti a Bucarest e Londra.

  • Oltre 200 piste da sci omologate in Romania

    Oltre 200 piste da sci omologate in Romania

    Sci, snowboard, tubbing o slittino, i turisti appassionati di sport invernali hanno a disposizione aree speciali nelle località montane romene per ognuna di queste attività, a seconda delle loro preferenze.

     

    Il Ministero precisa che, attraverso il Masterplan per gli investimenti nel turismo, avviato nel 2009, sono stati finanziati e completati 16 investimenti, con importi stanziati che superano i 660 milioni di lei (132 milioni di euro). Pertanto, sono state allestite 42 piste da sci, la maggior parte nelle province di Hunedoara, nella Romania occidentale (14), Brașov, nel centro (6), e Harghita, sempre nel centro (5), e sei piste di collegamento, tutte nella provincia di Braşov.

     

    Inoltre, sono state installate otto seggiovie nelle province di Hunedoara, Braşov, Vâlcea (metà meridionale della Romania), Harghita, Bihor (nord-ovest) e Prahova (metà meridionale), quattro sciovie nelle province di Vâlcea, Hunedoara e Harghita, cinque nuove cabinovie nelle province di Hunedoara, Suceava (nord), Vâlcea e Maramureş (nord), nonché un nastro trasportatore nella provincia di Prahova.

     

    Allo stesso tempo, sono stati costruiti 13 impianti di innevamento artificiale in otto province. Altre strutture per gli amanti degli sport invernali includono l’allestimento di un Fun Park nella provincia di Prahova, un trampolino K90 nella provincia di Brașov, una piattaforma per l’arrampicata su ghiaccio nella provincia di Prahova e due percorsi di biathlon nella provincia di Brașov.

     

    Ad esempio, il comprensorio sciistico di Straja, nella provincia di Hunedoara, si stende su circa 26 chilometri, distribuiti su 12 piste di tutti i livelli. Gli impianti di risalita garantiscono agli sciatori un facile accesso a tutte le piste, la maggior parte delle quali sono anche notturne. Un’altra area sciistica è Transalpina Ski Resort, nel nord-ovest della provincia di Vâlcea, sulla strada che collega la valle dell’Olt con la strada più alta della Romania – Transalpina. La lunghezza delle piste ammonta a circa nove chilometri, dai 1.350 metri ai 2.000 metri, in prossimità della Vetta Bora.

     

    Il comprensorio sciistico di Topliţa, nella provincia di Harghita, si trova ai piedi dei monti Gurghiu ed è composto dalle piste Măgheruș e Bradul. La pista Bradul ha un basso grado di difficoltà, una lunghezza di 1.200 metri e un dislivello di 125 metri, con una pendenza media dell’11%. La pista Măgheruș ha un grado di difficoltà medio, una lunghezza di 470 metri, un dislivello sempre di 125 metri e la pendenza media del 23%.

  • Piatti natalizi romeni

    Piatti natalizi romeni

    Tutti i preparativi cominciano nel giorno stesso del sacrificio del maiale, con un piatto offerto a tutte le persone che hanno partecipato al rituale. Si tratta di pezzi di carne, fegato e milza rosolati in una padella con un po’ di strutto. Tutto condito di vino, santoreggia, sale, pepe e accompagnato da polenta e sottaceti.

    L’antipasto tipico natalizio include cotenna, ciccioli, lardo, leberwurst e altri preparati in budella. Per il sanguinaccio tradizionale romeno, il budello del maiale viene riempito di carne macinata, riso, cipolla finemente tritata, noce moscata, sale e pepe. Si fa bollire con una cipolla intera e paprika dolce.

    Come primo, regnano le sarmale, gli involtini di foglie di verza in salamoia, che racchiudono un misto di carne macinata, riso e cipolla. Il tutto viene cotto in salamoia e poi passato per almeno un’oretta al forno. Le sarmale sono sempre accompagnate dalla polenta.

    Come secondi, i preparati tipici sono le salsicce fatte ugualmente in casa e l’arrosto di maiale al forno. Come contorno, sono preferiti i sottaceti. I dolci sono svariatissimi, però il sovrano si riconferma il cozonac, il panettone tradizionale romeno. Auguroni e buon appetito!

  • Mercatini di Natale in Romania

    Mercatini di Natale in Romania

    Nel centro del Paese, la città di Sibiu si propone di diventare nuovamente la “Capitale del Natale” attraverso il mercatino a Piaţa Mare (Piazza Grande), nel centro storico. Con il tema “Christmas Unboxed”, il mercatino di Sibiu, inaugurato il 15 novembre, offre attrazioni memorabili per tutte le età. Le 120 casette accolgono i visitatori con prelibatezze per tutti i gusti, dal cozonac (il panettone tradizionale romeno) al cioccolato di Dubai, e con numerosi souvenir e regali speciali. L’apertura festiva è stata segnata dallo spettacolo “Magia di Natale”. La 17a edizione del Mercatino di Natale di Sibiu, aperto fino al 5 gennaio 2025, auspica di portare centinaia di migliaia di visitatori e turisti nell’ex Capitale Europea della Cultura.

    Quest’anno, il Mercatino di Natale di Sibiu si espande in altri due luoghi del centro storico, Piaţa Mică (Piazza Piccola) e Piaţa Huet. La Casa di Babbo Natale con l’Ascensore Incantato è una delle nuove attrazioni, dove i visitatori vengono trasportati in un mondo magico, a casa di Babbo Natale. Un’altra nuova esperienza è a Piaţa Mică, dove è stato collocato un enorme chalet di legno tradizionale tirolese, costruito in una bottega austriaca. Sempre a Piaţa Mică si trova la Terra di Babbo Natale, dove ci sono attrazioni per bambini, come il trenino e la giostra, oltre a proiezioni colorate sugli edifici storici. Per la prima volta, i cittadini di Bucarest possono raggiungere il Mercatino natalizio di Sibiu con autobus appositamente ersi disponibili. Sibiu Christmas Shuttle parte da Bucarest nei primi due fine settimana di dicembre.

    Il 15 novembre, migliaia di persone hanno partecipato all’accensione delle luci natalizie e all’apertura del Mercatino di Natale a Craiova, nel sud della Romania. Le luminarie sono state accese a Piazza Mihai Viteazul e ci sono state proiezioni di luci dinamiche sul Palazzo Amministrativo, giochi pirotecnici e video mapping sull’edificio del Collegio Carol I. Premiato per quattro volte tra i migliori d’Europa, il mercatino natalizio di Craiova si stende quest’anno su una superficie più ampia, porta elementi inediti, molti dei quali unici in Romania.

    La slitta volante più alta dell’Europa dell’Est, l’ascensore di Babbo Natale, casette ispirate ai film di fantascienza, ambientazioni da favola, oltre due milioni di luci, spettacoli, prodotti tradizionali romeni e tante sorprese sono state preparate per i visitatori fino al 5 gennaio 2025. 90 commercianti hanno messo in vendita diversi prodotti specifici della stagione. Tante sorprese e luoghi appositamente allestiti per i bambini: giostrine, ruota panoramica, trenini, roller-coaster, pista di pattinaggio, film VR.

    Infine, Bucarest si è unita ai Mercatini di Natale il 29 novembre, quando a Piazza della Costituzione è stato inaugurato uno dei più grandi e spettacolari in Romania. Resterà aperto fino al 26 dicembre.

  • Bucarest, dai prezzi delle case al traffico

    Bucarest, dai prezzi delle case al traffico

    I grandi progetti infrastrutturali in corso – la nuova tangenziale A0 della Capitale e la linea metropolitana M6 che collegherà l’Aeroporto Internazionale Bucarest – Otopeni alla Stazione Ferroviaria Nord (Gara de Nord) – sposteranno l’interesse degli investitori su Ilfov, ma la pressione sul traffico a Bucarest aumenterà, a causa della mancanza delle facilitazioni educative, mediche e di servizi nella rispettiva zona, spiegano gli specialisti.

    Lo stipendio medio netto a Bucarest è superiore del 25% alla media nazionale, mentre la Capitale raccoglie quasi il 20% del numero totale di dipendenti a livello nazionale, il che porta ad una forte domanda di alloggi moderni. Negli ultimi 10 anni, i prezzi degli appartamenti nuovi sono aumentati del 74%, la domanda dell’85% e le transazioni del 69%. Rispetto al 2014, la domanda di appartamenti nuovi per l’affitto è aumentata del 340%, gli affitti del 220%, mentre gli affitti sono cresciuti del 37%. L’evoluzione del nuovo settore residenziale si basa su un decennio di crescita economica. Il PIL della Romania è aumentato di 2,5 volte nel periodo 2013-2023.

    Con una popolazione di 2,2 milioni di abitanti, negli ultimi 10 anni a Bucarest e Ilfov sono state consegnate quasi 152.000 abitazioni. Il patrimonio immobiliare resta in gran parte obsoleto e, secondo Eurostat, la Romania è uno dei paesi con il più alto tasso di sovraffollamento delle abitazioni, superiore al 40%. A Tunari, Otopeni o Corbeanca, località in prossimità di Bucarest, i prezzi dei terreni sono aumentati da 100 euro al metro quadrato nel 2022, a 250 euro al metro quadrato nel 2024 per posizioni con buon accesso e agevolazioni.

    Inoltre, i complessi residenziali tipo gated-community rappresentano una soluzione sempre più apprezzata, grazie ai vantaggi sociali e di sicurezza offerti. Si tratta di comunità o complessi residenziali con un perimetro chiuso di mura e recinzioni. Il prezzo medio delle nuove case a Bucarest è aumentato a 1.709 euro per metro quadrato utilizzabile, nel primo semestre del 2024, in aumento di quasi il 30% rispetto al primo semestre del 2019. Gli appartamenti nuovi sono diventati più costosi in tutti i quartieri di Bucarest. In alcuni casi, gli aumenti si sono avvicinati all’80%-90% in 5 anni. Persino nel quartiere più economico i prezzi richiesti sono più alti di quasi il 50% rispetto al 2019. Gli esperti ammoniscono che ci sono zone dove persino 20 potenziali acquirenti si contendono, a causa della mancanza di offerta, ogni immobile messo in vendita.

    Gli acquirenti pagano di più per trasferirsi in case nuove situate nelle zone del nord e nel centro. In due zone ultracentrali, il prezzo richiesto supera i 3.000 euro al metro quadrato utile. Nonostante l’aumento dei prezzi, l’interesse per gli immobili premium nella zona nord di Bucarest, altamente sviluppata, continua a crescere. La richiesta di ville che superano i 500.000 euro e persino il milione di euro, è in aumento, il mercato degli immobili premium e premium plus essendo in continuo sviluppo.