Category: Attualità

  • Coronavirus: numeri in crescita in Romania

    Coronavirus: numeri in crescita in Romania

    Negli ultimi giorni, il maggior numero di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 è stato rilevato nella capitale Bucarest. L’incidenza complessiva nel giro di 14 giorni ha superato il 2 per mille sia nei comuni limitrofi alla Capitale che in altre località del Paese. Sono state annunciate nuove restrizioni per contenere il diffondersi del coronavirus, e nelle località che si confrontano con focolai le autorità stanno prendendo delle misure supplementari. I dati dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità relativi alla scorsa settimana indicano che oltre un quarto del totale dei casi è stato accertati a Bucarest e nelle province di Timis (ovest), Cluj (nord-ovest), Costanza (sud-est) e Ilfov, confinante con la Capitale.

    Dall’inizio della pandemia ad oggi, un caso su 77 è stato rilevato tra il personale medico e l’86% dei decessi si è registrato tra gli over 60. Inoltre, più della metà delle persone decedute erano maschi. Il rapporto indica che la maggior parte dei deceduti erano affetti da almeno una malattia associata. Sempre nella settimana precedente, più del 95% dei decessi è stato registrato tra le persone non immunizzate, e il 3% tra quelle che non avevano completato il ciclo vaccinale. Nello stesso intervallo, circa il 77% dei casi accertati sono stati rilevati tra le persone non immunizzate.

    Tuttavia, la campagna vaccinale prosegue a ritmo ancora basso in Romania, nonostante i ripetuti appelli degli specialisti. Raramente vengono superate le 10.000 somministrazioni giornaliere e il numero delle persone immunizzate dall’inizio della campagna ha superato difficilmente 5,2 milioni di persone, vale a dire un terzo della popolazione eleggibile.

    In riferimento alle restrizioni, il premier Florin Cîţu si è pronunciato contro la chiusura delle attività economiche qualora l’incidenza superasse il 3 per mille. Il primo ministro tiene in considerazione l’accesso ad eventi privati, feste di matrimonio o battesimo, ma anche a ristoranti e caffetterie, in base al green pass.

    Affinchè queste attività rimangano aperte, dobbiamo avere una forma di monitoraggio. La certificazione verde è una delle proposte. I ristoranti potranno rimanere aperti in base alla certificazione verde. E’ una proposta, vediamo se verrà approvata dal Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza. Ma partiamo dall’idea di base che non vogliamo chiudere le attività economiche ad un’incidenza superiore al 3 per mille. Ora abbiamo anche il vaccino, come anche il modo di verificare se una persone è vaccinata, testata, o ha superato la malattia, grazie alla certificazione verde. E’ un modo per mantenere l’economia aperta, ma allo stesso tempo, anche di mantenere certe regole, ha detto il premier.

    Misure che facciano la differenza tra vaccinati e non vaccinati sono annunciate anche in altri Paesi europei, il che desta la scontentezza delle persone contrarie all’immunizzazione.

  • Giustizia: condanne clamorose in Romania

    Giustizia: condanne clamorose in Romania

    L’ex deputato socialdemocratico, Viorel Hrebenciuc, e l’ex presidente del Consiglio Nazionale dell’Audiovisivo (CNA), Laura Georgescu, sono stati incarcerati, in seguito alle condanne in via definitiva nella causa relativa alla rete televisiva Giga TV, che ha riavuto illegalmente la licenza di trasmissione poco tempo dopo esserle stata tolta. Viorel Hrebenciuc è stato condannato a tre anni di reclusione, mentre Laura Georgescu a quattro anni e quattro mesi. Nello stesso fascicolo è stata pronunciata la reclusione per quattro anni e sei mesi anche nei confronti del proprietario della tv, l’ex sindaco liberale di Piatra Neamt, Ghoerghe Stefan, al quale è stata aumentata la pena inflitta inizialmente dal Tribunale di Bucarest. Inizialmente condannata pure lei alla reclusione, Narcisa Iorga, ex membro del CNA, finisce con tre anni con la sospensione condizionale, subordinata alla prestazione di lavori di pubblica utilità per 120 giorni.

    Gli incolpati sono stati rinviati a giudizio dalla Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA) a luglio 2015. Laura Georgescu è stata rinviata a giudizio per abuso d’ufficio e istigazione all’uso di falsità in scrittura privata, mentre Viorel Hrebenciuc e Gheorghe Stefan per l’uso dell’influenza o dell’autorità in un partito per ottenere denaro, beni e vantaggi indebiti. Stando alla DNA, a settembre 2013, su proposta di Laura Georgescu, il CNA ha ritirato la licenza di trasmissione alla rete Giga TV, controllata da Gheorghe Stefan, consigliato successivamente da Narcisa Iorga di ricorrere alle sue conoscenze negli ambienti politici per influenzare il voto degli altri membri del CNA sulla contestazione che la rispettiva televisione intendeva inoltrare, spiegano i procuratori.

    Stando alla DNA, Viorel Hrebenciuc, tramite la sua influenza e autorità in quel momento, è intervenuto direttamente per convincere Laura Georgescu che l’istituzione da lei diretta rivedesse la decisione. In seguito a questi inteventi, dopo solo un paio di settimane, è stata emessa un’altra decisione che revocava la precedente. A luglio, Viorel Hrebenciuc e il figlio Andrei sono stati condannati in un fascicolo connesso a restituzioni illegali di foreste, ma la decisione non è definitiva. Lo stesso Hrebenciuc era stato indagato dalla DNA anche per riciclaggio di denaro, in una pratica riguardante il finanziamento della campagna elettorale del Partito socialdemocratico (PSD) nel 2009, però è stato assolto in via definitiva nel 2017.

    Uno dei più influenti leader socialdemocratici dalla fondazione del partito fino al suo ritiro dal primo piano della politica, Hrebenciuc ha avuto cinque mandati di parlamentare, fino al 2016. E’ stato vicepresidente del PSD dal 1992 al 2004 e il negoziatore capo del partito con la classe politica. Anche Gheorghe Stefan, imprenditore ed ex proprietario di una squadra di calcio, è una figura di notorietà nel paesaggio politico romeno. Si è contraddistinto in particolare per il costante appoggio all’ex capo dello stato Traian Basescu. E’ stato condannato anche nel passato.

  • Romania – USA, 10 anni di Partenariato Strategico per il 21esimo secolo

    Romania – USA, 10 anni di Partenariato Strategico per il 21esimo secolo

    Il 13 settembre è stato celebrato il 10º anniversario della firma del Partenariato Strategico per il 21esimo secolo tra Bucarest e Washington e dellAccordo sul Dispiegamento del Sistema di Difesa Antimissile americano in Romania. In questa occasione, il Ministero degli Esteri romeno e il Dipartimento di Stato americano hanno rilasciato una dichiarazione congiunta secondo cui la Romania e gli Usa continueranno ad essere avamposti dei valori euroatlantici e affronteranno le sfide del futuro insieme, come amici e alleati. Il Ministero romeno ricorda che, dal suo lancio, nel 1997, il Partenariato Strategico ha rappresentato un punto di riferimento essenziale della politica estera romena e uno dei suoi pilastri di base, accanto allappartenenza alla Nato e allUe. Allo stesso tempo, il partenariato rappresenta uno strumento efficiente di sostegno degli sforzi interni in settori come il consolidamento della sicurezza, la crescita della prosperità, il sostegno alle riforme politiche, economiche, militari e amministrative.



    La cooperazione tra la Romania e gli Usa si è consolidata e diversificata costantemente, cosicchè, nel 2011, è stato deciso lo sviluppo del Partenariato tramite il delineamento delle principali direttrici della relazione bilaterale, che include il dialogo politico, la sicurezza, leconomia, i contatti interumani, la scienza e tecnologia, la ricerca, leducaizone e la cultura. Il dicastero romeno ricorda che i negoziati sullaccordo di dispiegmento in Romania del sistema antimissilie Usa sono stati avviati nel 2010. In questo contesto, è stata negoziata una bozza di Dichiarazione Congiunta, il negoziatore-capo della Romania essendo lattuale ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu. A dicembre 2015 è stata dichiarata la capacità tecnica dello schieramento antimissile di Deveselu (sud della Romania), e la cerimonia di inaugurazione si è svolta a maggio 2016.



    Il Ministero degli Esteri di Bucarest precisa che lAccordo dimostra limpegno degli Usa per la sicurezza europea e rappresenta un contributo comune della Romania e degli Stati Uniti alla difesa collettiva, nellambito della Nato. Il sistema antimissile della Nato ha una natura meramente difensiva, essendo destinato a proteggere da minacce provenienti da fuori dello spazio euroatlantico. In un messaggio per il 10º della firma della Dichiarazione Congiunta sul Partenariato Strategico, lincaricato daffari dellAmbasciata Usa a Bucarest, David Muniz, ha sottolineato che la Romania resta un anello essenziale della catena di difesa antimissile della Nato. La Romania ha combattutto a fianco degli Stati Uniti e delle altre forze alleate in alcuni dei più duri e pericolosi teatri operativi nel mondo e i militari romeni hanno onorato il loro impegno con coraggio e hanno pagato un prezzo molto alto, ha affermato David Muniz.




  • 11 settembre 2001: 20 anni fa l’attentato alle Torri Gemelle

    11 settembre 2001: 20 anni fa l’attentato alle Torri Gemelle

    Con le bandiere a mezzasta, gli Stati Uniti hanno commemorato, l11 settembre, le quasi tre mila vittime del più grave attacco avvenuto sul loro territorio, 20 anni fa. 19 terroristi Al Qaida hanno dirottato allora aerei civili con cui si sono schiantati contro le Torri Gemelle di New York e ledificio del Pentagono, mentre uno degli aerei, di cui si crede avesse puntato alla Casa Bianca o alla sede del Congresso, è stato fatto precipitare dai passeggeri in rivolta. In risposta agli attacchi, Washington ha avviato la cosiddetta guerra globale al terrorismo. La prima campagna di ampia portata è stata quella in Afghanistan, conclusasi lo scorso mese.



    Leader politici di numerosi Paesi hanno trasmesso in occasione della commemorazione messaggi di solidarietà e compassione alle famiglie delle vittime, ribadendo la loro determinazione a difendere la libertà e a combattere le minacce terroristiche. Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha inviato al suo collega americano, Joe Biden, una lettera in cui ha sottolineato che, dopo gli attentati terroristici, la sofferenza comune si è trasformata in solidarietà e in un obiettivo comune, negli USA e dapperttutto nel mondo, nei Paesi alleati e partner, inclusivamente in Romania. Il presidente Iohannis ha ribadito che la Romania è, assieme al popolo americano, impegnata nella lotta al terrorismo e nel consolidamento dei valori comuni: la democrazia, i diritti umani, la libertà despressione e lo stato di diritto. Il ministro romeno degli Esteri, Bogdan Aurescu, ha inviato una lettera al segretario di stato americano, Antony Blinken, in cui ha sottolineato il fermo impegno a lungo termine della Romania a partecipare, accanto agli Usa, il suo partner strategico, e accanto alla comunità internazionale, agli sforzi congiunti di contrasto del terrorismo e dellestremismo violento.



    Allo stesso tempo, il Governo romeno ha espresso la sua piena solidarietà al popolo americano, mentre a Washington, lAmbasciata della Romania ha recato un omaggio alle vittime dellattentato, e ha trasmesso un messaggio ai superstiti e a coloro che hanno rischiato le proprie vite nelle operazioni di salvataggio di due decenni fa. “Ci ricordiamo e onoriamo la forza e resistenza del popolo americano, davanti al dolore e alla perdita”, ha trasmesso in un videomessaggio lambasciatore della Romania a Washington, Andrei Muraru, accanto ai dipendenti dellambasciata. “È stato più che un attacco contro lAmerica. È stato un attacco contro il mondo libero, contro i valori e gli ideali che condividiamo tutti: libertà, compassione, dignità, umanità. È stato un attacco contro la civiltà”, si mostra nel messaggio. “L11 settembre 2001. Un giorno che si è imposto brutalmente nella nostra storia e nella nostra memoria. Un giorno oltre il riflesso delloblio. Lattacco dell11 settembre non è stato solo contro gli Stati Uniti, bensi contro tutti”, ha scritto su Facebook anche il vice segretario generale della Nato, il romeno Mircea Geoană.




  • Giornate degli Autori, Imaculat vince GdA Director’s Award 2021

    Giornate degli Autori, Imaculat vince GdA Director’s Award 2021

    Il film Immaculate/ Imaculat dei registi romeni Monica Stan e George Chiper-Lillemark, ha vinto il GdA Director’s Award 2021 della 18/a edizione delle Giornate degli Autori, la rassegna autonoma all’interno della Mostra del Cinema di Venezia. Il premio, dichiarato vincitore tra le dieci pellicole in concorso, è stato assegnato dalla giuria di 27 Times Cinema, presieduta dalle registe Mina Mileva e Vesela Kazakova nel corso di una riunione plenaria trasmessa in streaming sulla pagina Facebook delle Giornate degli Autori, precisano gli organizzatori. Tra i protagonisti della pellicola presentata in prima il 9 settembre a Venezia, si annoverano Ana Dumitrașcu, Vasile Pavel e Cezar Grumăzescu.

    Imaculat è un film potente il cui messaggio è espresso meravigliosamente attraverso l’occhio della macchina da presa. Imaculat rappresenta la voce di due autori capaci di raccontare, attraverso interessanti scelte cinematografiche e una recitazione misurata, il percorso di una ragazza vittima della dipendenza. Il film si focalizza sull’interazione tra i pazienti di un centro di riabilitazione molto spesso in primo piano e lascia da parte il punto di vista dei medici del centro. Trattando anche temi come le relazioni tossiche e gli abusi, Imaculat rappresenta tutto ciò che il cinema dovrebbe essere secondo noi: uno specchio della società. Una società in cui le donne sono costrette nella claustrofobia dell’oppressione. Imaculat è un film di denuncia e ci sprona a guardarci negli occhi, ci fa vergognare, arrabbiare e desiderare di lottare per un mondo migliore. Come giovani, crediamo che questo film potente sia allo stesso tempo fragile quanto i suoi personaggi e vogliamo esserne ambasciatori per diffondere la sua voce grazie al GdA Director’s Award che abbiamo scelto di attribuirgli, si legge nella motivazione della giuria, riportata dagli organizzatori.

    Il film è disponibile per la visione in streaming su Biennale Cinema Channel fino a domenica 12 settembre, precisano ancora gli organizzatori.

  • Il ministro Luigi Di Maio, ospite speciale della Riunione Annuale della Diplomazia Romena

    Il ministro Luigi Di Maio, ospite speciale della Riunione Annuale della Diplomazia Romena

    Resilienza in tempi di pandemia. Rafforzare la cooperazione tra i partner: questo il tema della prima sessione della Riunione Annuale della Diplomazia Romena, in programma dal 7 al 9 settembre a Bucarest. Ospiti speciali della sessione, svoltasi il 7 settembre, sono stati il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, il quale si è rivolto ai partecipanti in un videomessaggio, e il vicepremier e ministro degli Esteri e dell’Integrazione europea della confinante Moldova, Nicu Popescu, in visita ufficiale a Bucarest.

    Abbiamo voluto beneficiare del messaggio rivolto dal ministro degli Esteri italiano alla Riunione Annuale della Diplomazia, sia in base alla relazione speciale tra i nostri due Paesi che al ruolo svolto dalla diplomazia italiana su piano europeo, globale e multilaterale, ha sottolineato il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu. La relazione bilaterale Italia-Romania è estremamente dinamica e ricca. La cooperazione tra i nostri due Paesi poggia su un Partenariato Strategico Consolidato, su affinità storiche e culturali, su forti legami economici, ma anche su valori e obiettivi europei comuni, e un solido attaccamento all’ordine globale fondato sul rispetto del diritto internazionale. Inoltre, l’Italia ha accolto la più significativa comunità romena all’estero, bene integrata nella società ospitante, collegando fortemente i due Paesi, ha detto ancora il capo della diplomazia di Bucarest.

    L’Italia può essere considerata un modello da seguire, come Stato sostenitore dell’unità e della coesione del progetto europeo, ma anche come esportatore di sicurezza, tramite la sua partecipazione attiva alle azioni dell’Alleanza Nord-Atlantica. Inoltre, da membro del G7 e del G20, di cui ricopre quest’anno la presidenza di turno, partecipa al delineamento di parametri decisivi in materia di governance globale nel contesto delle sfide attuali a livello mondiale, che si tratti di situazione economica, lotta ai mutamenti climatici, migrazione o, più recentemente, il contrasto alla pandemia, ha puntualizzato Bogdan Aurescu.

    Luigi Di Maio è un amico sincero della Romania, ed ha apprezzato in modo particolare le prove di solidarietà manifestate dal nostro Paese nei confronti dell’Italia lo scorso anno, nella fase più acuta della crisi pandemica. Ho visitato il ministro Di Maio a Roma ad aprile, quando abbiamo svolto colloqui consistenti sui temi bilaterali, europei e internazionali. Ho concordato con il ministro Di Maio l’aggiornamento della Dichiarazione Congiunta sul Partenariato Strategico Consolidato romeno-italiano, il che darà un ulteriore impulso allo sviluppo delle relazioni bilaterali, già molto dinamiche, ha spiegato ancora il ministro Bogdan Aurescu, invitando i partecipanti a seguire il videomessaggio in cui il capo della diplomazia di Roma ha sottolineato, a sua volta, gli stretti legami bilaterali tra i due Paesi e l’importanza della cooperazione e dell’approccio comune per rispondere alle sfide globali.

    Il ministro Di Maio, citato da un comunicato del MAE romeno, ha sottolineato che la resilienza va potenziata tramite la cooperazione consolidata, il che significa una solidarietà europea migliorata e un multilateralismo più forte. Il capo della diplomazia italiana ha precisato che, in sede multilaterale, da presidente di turno del G20, l’Italia propone delle soluzioni comuni ed eque, in grado di consentire il superamento della pandemia e una ricostruzione efficiente e sostenibile. Luigi Di Maio ha fatto riferimento alla necessità di consolidare la capacità di risposta dell’UE alle sfide impreviste. In tal senso, ha menzionato le risorse e gli strumenti a disposizione dell’Unione, come il Recovery Plan Next Generation EU e EU Green Deal.

    Per quanto riguarda la dimensione di sicurezza della resilienza, il ministro Luigi Di Maio ha spiegato che l’Italia sostiene una Politica di Sicurezza e Difesa Comune più efficace, il rafforzamento dell’ordine internazionale basato sulle regole, la collaborazione transatlantica e il coordinamento con i partner e gli attori-chiave regionali. In riferimento ai dibattiti sul futuro dell’Unione Europea, Luigi Di Maio ha sottolineato che l’Italia punterà su una maggiore trasparenza ed efficacia nei processi decisionali, e politiche sostanziali, con particolare riguardo alla sanità, alla transizione digitale e all’autonomia strategica dell’UE, precisa ancora il comunicato del MAE romeno.

  • La Filarmonica della Scala al Festival Enescu 2021

    La Filarmonica della Scala al Festival Enescu 2021

    La Filarmonica della Scala è molto onorata di essere a Bucarest in questo importantissimo Festival, pieno di tantissime orchestre di fama mondiale. Lo dice il suo vicepresidente, maestro Damiano Cottalasso, ospite a Radio Romania Internazionale insieme al primo violino di spalla della famosa Filarmonica, Francesco De Angelis, prima del concerto tenuto ieri sera alla Sala del Palazzo di Bucarest, nellambito del Festival Internazionale “George Enescu”, sotto la guida del direttore dorchestra colombiano Andrés Orozco-Estrada e accanto al violoncellista Daniel Müller-Schott.



    Lunghissimi gli applausi del pubblico dopo il Concerto per violoncello e orchestra in Si minore di Antonin Dvořák, e la Sinfonia n.2 in Re maggiore di Johannes Brahms. “Siamo tutti contenti di poter ripartire da qua. E il primo concerto allestero dopo un anno e mezzo di pandemia, che ha bloccato il panorama artistico e musicale”, sottolinea il vicepresidente della Filarmonica della Scala. “Questo segnale di ripartenza in questo Paese e in questo festival ci dà tanta gioia ed è un fatto molto importante. La Filarmonica della Scala ringrazia il Festival per aver mantenuto i suoi impegni ed essere riusciuto a organizzare un festival così importante anche in sicurezza”, conclude Damiano Cottalasso.



    Lo stesso direttore dorchestra Andrés Orozco-Estrada dirige stasera anche il secondo concerto che la prestigiosa Filarmonica tiene a Bucarest, con la Suite n.1 del grande compositore romeno George Enescu, al quale è intitolato il Festival, il Concerto per violino e orchestra n.3 in Sol maggiore di Mozart e la Sinfonia n.9 in Mi minore – Dal Nuovo Mondo di Dvořák. Sul palcoscenico salirà come solista il violinista Julian Rachlin.



    Una collaborazione estremamente fruttuosa quella della Filarmonica della Scala e il giovane direttore dorchestra Andrés Orozco-Estrada, spiega a Radio Romania Internazionale il primo violino di spalla Francesco De Angelis, la cui carriera è indissolubilmente legata al Teatro alla Scala. “Ha una grande esperienza nellorchestrazione, nonostante la sua giovane età”, aggiunge il famoso violinista, contento di essere a Bucarest con un bravo maestro e con la sua orchestra ritrovata dopo il fermo della pandemia. Ed è lieto di tornare stasera sul palcoscenico e suonare Enescu. “Mi piace molto questo inizio, con questo grande concertato recitativo dei primi violini, che sembra non finire mai. Cè una nostalgica espressione che porta a sognare”, conclude Francesco De Angelis.



    Durante la pausa del concerto tenuto ieri sera dalla Filarmonica della Scala, è stata inaugurata anche la mostra “Enescu. Genio e Festival. Volti di Amore”, che racconta attraverso fotografie e documenti inediti, alcuni presentati per la prima volta, momenti della vita del grande compositore e della storia del Festival. Si tratta di una selezione delle oltre 230 fotografie degli archivi di ARTEXIM. Scannerizzati anche più di 50 documenti rilevanti messi a disposizione dagli Archivi Diplomatici del Ministero degli Esteri romeno e dagli Archivi del Museo Nazionale George Enescu. Questo progetto originale è stato realizzato con il contributo dei quattro fotografi ufficiali del Festival: Andrada Pavel, Cătălina Filip, Andrei Gândac e Alex Damian, precisano gli organizzatori.