Category: Topnews

  • 25.01.2025

    25.01.2025

    Economia – L’agenzia di valutazione finanziaria Standard & Poor’s ha confermato il rating della Romania a BBB-, ma ha rivisto l’outlook da stabile a negativo. Stando all’agenzia, le ragioni sono legate agli elevati rischi fiscali ed esterni. Per S&P, il contesto politico frammentato e incerto, così come tutte le spese importanti sostenute prima delle elezioni, hanno spinto il deficit fiscale a quasi l’8,7% del PIL, valore di molto superiore al previsto. A Bucarest, il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, ha affermato che il cambiamento della prospettiva di Standard & Poor’s da stabile a negativa dimostra che sono necessarie misure per ridurre il disavanzo. Il ministro ha spiegato che le decisioni del Governo volte a ridurre il deficit e a rafforzare la crescita economica devono essere attuate con rapidità, nella forma già concordata con i partner europei.

     

    Repubblica di Moldova – Ucraina – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che, alla luce della cooperazione del suo paese con la Repubblica di Moldova, Kiev potrebbe sostenere l’intero fabbisogno elettrico dello stato confinante con  una riduzione del 30% sul prezzo di consegna. Zelensky ha discusso oggi a Kiev con la presidente della Moldova, Maia Sandu, anche di possibili forniture di carbone verso lo stato confinante. Dal canto suo, Maia Sandu ha accusato la Russia di tentare di seminare il caos economico e sociale in Moldova con lo scopo di insediare un governo filo-Cremlino a Chișinău. La Sandu è arrivata a Kiev nel contesto delle tensioni energetiche in corso in Transnistria, regione separatista filo-russa situata tra i due paesi. Questa striscia di terra di circa mezzo milione di abitanti, che resta fuori dal  controllo delle autorità centrali, è stata rifornita gratuitamente dal colosso russo Gazprom, attraverso un gasdotto che attraversa l’Ucraina. Questo paese ha posto fine dal 1° gennaio al contratto che la collegava a Mosca, tagliando così anche le forniture alla Moldova, e quindi alla Transnistria, che ha indetto lo stato di emergenza. Mentre Kiev lotta da tre anni contro l’invasione russa, Chișinău teme una possibile estensione del conflitto sul suo territorio, soprattutto attraverso una destabilizzazione russa della Transnistria. Il resto della Repubblica di Moldova si trova per il momento  al sicuro grazie alle importazioni  dalla Romania.

     

    Furto museo – Secondo il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest, il Museo Nazionale di Storia della Romania e il Ministero della Cultura romeno sono stati informati che presso il Museo di Drents, nel Regno dei Paesi Bassi, dove è in corso la mostra  “Dacia! Regno dell’oro e dell’argento”, diversi oggetti esposti sono stati rubati. In base alle prime valutazioni, un’esplosione ha permesso l’ingresso nell’edificio del museo, dove si trovano esposti pezzi del tesoro dacico della Romania. Le autorità hanno riferito che alcuni dei reperti sono stati rubati da autori non ancora identificati. Il Ministero degli Esteri romeno ha informato il Ministero degli Interni e l’Ispettorato Generale della Polizia Romena, allertando le ambasciate romene nei paesi confinanti, per chiedere sostegno alle autorità competenti. Il ministro degli Esteri romeno, Emil Hurezeanu, ha parlato con il suo omologo olandese, Caspar Veldkamp, ​​ribadendo la particolare importanza patrimoniale e simbolica dei reperti. Dal canto suo, la parte olandese ha assicurato un impegno chiaro e urgente, sia sul piano operativo che su quello politico, per risolvere il caso. Nel contempo, la polizia olandese ha attivato il meccanismo di cooperazione transfrontaliera e ha informato l’Interpol.

     

    Elezioni – I liberali si riuniscono domani in un Consiglio Nazionale straordinario per convalidare l’ex presidente del partito, Crin Antonescu, come candidato comune della coalizione al governo in Romania alle elezioni presidenziali di maggio. Con lo stesso scopo, il PSD ha indetto un congresso straordinario il 2 febbraio, mentre l’UDMR si pronuncerà all’inizio della prossima settimana. I due turni delle elezioni presidenziali sono previsti per il 4 e 18 maggio. Finora il sindaco generale di Bucarest, Nicușor Dan, l’indipendente Călin Georgescu e la presidente dell’USR, Elena Lasconi, hanno annunciato la loro intenzione di candidarsi. Gli ultimi due hanno occupato i primi posti nelle opzioni di voto dei romeni nelle elezioni presidenziali svoltesi lo scorso anno. Dopo aver convalidato il primo turno del 24 novembre, la Corte Costituzionale di Romania ha annullato le elezioni il 6 dicembre, sebbene all’estero le votazioni per il ballottaggio fossero già iniziate. La Consulta ha preso la decisione dopo che il Consiglio Supremo di Difesa ha pubblicato un rapporto in cui faceva riferimento a ingerenze esterne nel processo elettorale, azioni non confermate, finora, dalle indagini giudiziarie. Decine di migliaia di romeni hanno protestato per chiedere la ripresa del ballottaggio, che ritengono annullato in modo ingiustificato.

     

    Proteste – Il Governo romeno ha tutta la disponibilità di individuare soluzioni, tenendo conto della tutela del potere d’acquisto della popolazione, ma anche del mantenimento dell’equilibrio macroeconomico. Lo ha dichiarato il capo della Cancelleria del primo ministro, dopo i colloqui con i rappresentanti dei dipendenti che hanno protestato davanti alla sede del Governo. Ieri, migliaia di lavoratori del settore ferroviario, militari a riposo, poliziotti, operai siderurgici, impiegati della metropolitana di Bucarest o pensionati hanno partecipato ad una manifestazione, insoddisfatti dell’ordinanza governativa che all’inizio dell’anno ha congelato qualsiasi indicizzazione o aumento salariale per i dipendenti del settore pubblico. D’altra parte, sempre in questi giorni è stata annunciata anche la riorganizzazione delle istituzioni pubbliche centrali. Secondo il primo ministro Marcel Ciolacu, la ristrutturazione dell’apparato di pubblico rappresenta una delle priorità della maggioranza PSD-PNL-UDMR.

     

    Olocausto – Il 27 gennaio, il ministro della Cultura, Natalia Intotero, rappresenterà la Romania alla cerimonia di commemorazione degli 80 anni passati dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, in Polonia. L’evento, che si svolge sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Polonia, celebra la Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime dell’Olocausto, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, e riunisce sopravvissuti, delegazioni ufficiali degli stati e organizzazioni intergovernative. La partecipazione della Romania alla cerimonia del 27 gennaio riflette il suo fermo impegno di mantenere viva la memoria delle vittime della Shoah, a combattere ogni forma di negazione, distorsione, banalizzazione o minimizzazione di questo tragico momento del secolo scorso, nonché a lottare contro antisemitismo, xenofobia, radicalizzazione e incitamento all’odio, promuovendo, allo stesso tempo, il rispetto dei diritti umani fondamentali, sia a livello nazionale che internazionale, precisa il Ministero della Cultura.

     

     

     

  • 24.01.2025

    24.01.2025

    Unione Principati Romeni – Cerimonie militari e religiose, mostre e spettacoli dedicati all’Unione dei Principati sono stati organizzati oggi in tutte le grandi città della Romania.  Nelle chiese sono stati celebrati Te Deum e le campane hanno suonato per un minuto. 166 anni fa, il 24 gennaio 1859, Alexandru Ioan Cuza veniva eletto principe della Valacchia, dopo che, il 5 gennaio, era stato eletto anche in Moldavia. L’atto di volontà politica dell’unione dei principati ha rappresentato la prima tappa verso la creazione dello stato unitario romeno moderno. I principali leader politici hanno inviato messaggi in occasione della Giornata dell’Unione dei Principati Romeni. “Il 24 gennaio è un momento di bilancio e di riflessione sull’eredità lasciata dagli antenati, nonchè sulle nostre responsabilità di preservarla e coltivarla”, afferma il presidente Klaus Iohannis. Dal canto suo, il primo ministro Marcel Ciolacu ha sottolineato che l’Unione è un esempio di come un importante progetto politico assunto secondo la volontà popolare, possa diventare realtà. I romeni godono questo fine settimana di un ponte feriale in occasione della Giornata dell’Unione dei Principati e molti hanno scelto di trascorrere la mini-vacanza in montagna. Nel contesto in cui, oltre ai numerosi eventi organizzati in tutto il Paese, si sono svolte anche proteste, più di 22.000 dipendenti del Ministero dell’Interno sono stati mobilitati per garantire l’ordine pubblico.

     

    Proteste – Dipendenti del settore ferroviario, militari a riposo, poliziotti, minatori, forestali, operai siderurgici o impiegati della metropolitana di Bucarest hanno partecipato a una manifestazione di protesta davanti alla sede del Governo di Bucarest. All’evento sono presenti decine di migliaia di persone, insoddisfatte dell’ordinanza governativa che all’inizio dell’anno ha congelato qualsiasi indicizzazione o aumento salariale per i dipendenti del settore pubblico. Radio Romania riferisce che una delegazione dei sindacalisti ha discusso con i rappresentanti del Governo, ma senza alcun risultato. D’altra parte, sempre in questi giorni è stata annunciata anche la riorganizzazione delle istituzioni pubbliche centrali. Secondo il primo ministro Marcel Ciolacu, la ristrutturazione dell’apparato di pubblico rappresenta una delle priorità della maggioranza PSD-PNL-UDMR.

     

    Elezioni – I liberali si riuniscono domenica in Consiglio Nazionale straordinario per convalidare l’ex presidente del partito, Crin Antonescu, come candidato comune della coalizione al governo in Romania alle elezioni presidenziali di maggio. Con lo stesso scopo, il PSD ha indetto un congresso straordinario il 2 febbraio, mentre l’UDMR si pronuncerà all’inizio della prossima settimana. I due turni delle elezioni presidenziali sono previsti per il 4 e 18 maggio. Finora il sindaco generale di Bucarest, Nicușor Dan, l’indipendente Călin Georgescu e la presidente dell’USR, Elena Lasconi, hanno annunciato la loro intenzione di candidarsi. Gli ultimi due hanno occupato i primi posti nelle opzioni di voto dei romeni nelle elezioni presidenziali svoltesi lo scorso anno. Dopo aver convalidato il primo turno del 24 novembre, la Corte Costituzionale di Romania ha annullato le elezioni il 6 dicembre, sebbene all’estero le votazioni per il ballottaggio fossero già iniziate. La Consulta ha preso la decisione dopo che il Consiglio Supremo di Difesa ha pubblicato un rapporto in cui faceva riferimento a ingerenze esterne nel processo elettorale, azioni non confermate, finora, dalle indagini giudiziarie. Decine di migliaia di romeni hanno protestato per chiedere la ripresa del ballottaggio, che ritengono annullato in modo ingiustificato.

     

    Espulsione – L’Ambasciata di Romania a Belgrado ha sollecitato chiarimenti alle autorità serbe sui motivi che hanno poartato alla decisione di espellere un cittadino romeno dal paese confinante. Nell’incidente sono stati coinvolti anche cittadini di altri stati membri dell’UE, che partecipavano ad un seminario di formazione. Il romeno, membro di un’organizzazione attiva nel campo sociale, è stato fermato e portato in un ufficio di polizia a Belgrado, insieme ad altri partecipanti al seminario. Senza spiegazioni, ma invocando motivi di sicurezza nazionale, è stato ordinato loro di lasciare la Serbia entro 24 ore, con il divieto di entrare nel paese per un anno. L’espulsione di numerosi cittadini dell’UE dalla Serbia non ha precedenti.

     

    Corruzione – Il sindaco di Sinaia, il liberale Vlad Oprea, è stato sottoposto al controllo giudiziario dietro una cauzione di 600.000 lei (oltre 100.000 euro) in un caso in cui viene sospettato di corruzione. Secondo i procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione, Oprea avrebbe chiesto e ricevuto una tangente di quasi 240.000 euro da un imprenditore, per agevolare l’ottenimento della documentazione necessaria per la costruzione di un albergo in questa località montana.

  • 23.01.2025 (aggiornamento)

    23.01.2025 (aggiornamento)

    Unione Principati Romeni – Il 24 gennaio, il Ministero della Difesa, insieme alle autorità locali, organizzerà nelle guarnigioni in cui si trovano  monumenti dedicati all’Unione dei Principati Romeni, cerimonie militari e religiose dedicate al 166esimo anniversario di questo momento di riferimento nella storia del paese. A Bucarest si terrà una cerimonia militare con deposizioni di corone di fiori presso la statua del principe Alexandru Ioan Cuza. Ogni anno, il 24 gennaio, i romeni celebrano l’Unione dei Principati del 1859 sotto la guida del principe Alexandru Ioan Cuza. Fu un atto di volontà politica dei leader dei principati della Valacchia e della Moldavia, la prima tappa della creazione dello stato unitario romeno moderno, avvenuta nel 1918.

     

    Ponte feriale – Oltre 22.000 dipendenti del Ministero degli Interni saranno operativi a livello nazionale nel fine settimana, che inizia il 24 gennaio, con la celebrazione della Giornata dell’Unione dei Principati Romeni. Secondo il MAI, la priorità sarà di garantire un traffico regolare e sicuro. Circa 1.400 vigili saranno presenti sulle principali strade, soprattutto nei tratti solitamente affollati durante i periodi feriali. Nel paese, saranno organizzate delle attività in circa 130 località, con una partecipazione stimata a oltre 60.000 persone.

     

    Proteste – Dipendenti del settore ferroviario, militari a riposo, poliziotti, minatori, forestali, operai siderurgici o impiegati della metropolitana di Bucarest sono attesi domani a protestare vicino alla sede del governo, sullo sfondo dell’insoddisfazione generata dalle politiche sociali e salariali della coalizione esecutiva PSD-PNL-UDMR. La Federazione dei sindacati dei trasportatori ferroviari della Romania (FSTFR) stima a 30.000 il numero dei partecipanti alla protesta.

     

    Politica monetaria – L’indice ROBOR a tre mesi, in base al quale viene calcolato il costo dei prestiti di consumo in lei con interesse variabile, è salito oggi dal 5,94 fino al 5,96% annuo. Secondo i dati pubblicati dalla Banca Centrale, all’inizio dello scorso anno il valore dell’indice è stato del 6,21%. D’altra parte, l’indice di riferimento per i crediti di consumo (IRCC), è stato stabilito al 5,66% annuo, calcolato come media aritmetica dei tassi di interesse giornalieri delle operazioni interbancarie nel terzo trimestre del 2024, in calo rispetto al trimestre precedente, quando ha avuto il valore del 5,99%. Inoltre, la Banca Centrale ha annunciato che il prezzo del grammo d’oro è aumentato di 2,05 lei (0,49%), fino al valore di 422  lei (circa 85 euro), registrando ancora una volta un valore record.

     

    Riorganizzazione – La riorganizzazione delle istituzioni pubbliche centrali e delle aziende statali in Romania, volta alla riduzione della spesa pubblica, desta insoddisfazione tra i dipendenti. Diversi ministeri hanno già annunciato riorganizzazioni e riduzioni di personale. La direzione del Parlamento ha annunciato una riduzione di 400 posti, decisione che ha destato una protesta spontanea da parte dei dipendenti.

     

    Sequestro – Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha confermato che il marinaio romeno, che faceva parte dell’equipaggio della nave “Galaxy Leader”, liberato dallo Yemen, si trova in sicurezza. L’equipaggio era stato sequestrato per più di un anno, dopo che il gruppo ribelle Houthi ha catturato la nave, all’inizio di una campagna di attacchi lanciata contro le navi che si trovavano nel Mar Rosso e motivata dalla guerra di Israele contro il movimento islamico palestinese Hamas. I 25 marinai provenienti da Filippine, Messico, Romania, Bulgaria e Ucraina sono stati sequestrati a novembre 2023 dai combattenti Houthi, che hanno utilizzato un elicottero per salire a bordo della nave mercantile in rotta tra la Turchia e l’India. Una stazione televisiva yemenita controllata dagli Houthi ha precisato che l’equipaggio è stato liberato e consegnato all’Oman, dopo l’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele. Il rilascio arriva dopo mesi di attività diplomatica che ha coinvolto i paesi di origine dei marinai, nonché l’Organizzazione marittima internazionale delle Nazioni Unite. La diplomazia di Bucarest precisa che l’azione è il risultato delle azioni dei servizi segreti esteri e delle istituzioni che hanno operato nell’unità di crisi. Le autorità romene ringraziano i partner esterni, in particolare il Sultanato dell’Oman e la Bulgaria, per il sostegno fornito alla soluzione di questo caso, considerato come complesso ed estremamente difficile.

     

    Fake News – Una nuova disinformazione lanciata dai media russi, riguardo gli attacchi con droni della scorsa settimana contro le infrastrutture portuali civili in Ucraina, al confine con la Romania, è stata denunciata dal Ministero della Difesa di Bucarest. I propagandisti del Cremlino hanno falsamente affermato che i droni d’attacco russi hanno avuto come obiettivo un’operazione marittima di trasporto di soldati o mercenari romeni verso l’Ucraina. Secondo il fantasmagorico scenario, le forze dell’Esercito romeno avrebbero aperto il fuoco contro i droni russi con mezzi d’attacco disposti sul territorio romeno. Il presunto scontro avrebbe provocato numerose vittime dalla parte romena. Tutto ciò non è avvenuto, precisa il Ministero della Difesa romeno. Queste “aberrazioni senza alcun supporto nella realtà”, come sono state chiamate dal Ministero, fanno parte del modello di operazioni russe di manipolazione dell’opinione pubblica sia nello spazio romeno che in quello della NATO.

     

    Corruzione – Il sindaco di Sinaia, la località montana più popolare della Valle del Prahova (sud della Romania), il liberale Vlad Oprea, è stato fermato dai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione, in un caso di corruzione. Secondo gli inquirenti, il sindaco avrebbe preteso e ricevuto una tangente di quasi 240.000 euro da parte di un imprenditore, per agevolare l’ottenimento della documentazione necessaria per la costruzione di un albergo. Oprea è inoltre accusato di aver consentito, tra luglio 2019 e gennaio 2024, lo svolgimento di attività non autorizzate di fornitura di servizi di ristorazione pubblica per un ristorante di Sinaia, al fine di ottenere indebiti vantaggi.

     

    Social media – Il vicepresidente del Parlamento Europeo, il socialdemocratico romeno Victor Negrescu, afferma che l’Esecutivo comunitario presenterà in tempi relativamente brevi il suo rapporto sulle ingerenze nello svolgimento delle elezioni presidenziali in Romania, attraverso la rete cinese TikTok. La Commissione Europea può formulare raccomandazioni specifiche oppure imporre una multa alla rete, ha precisato l’eurodeputato socialdemocratico. Negrescu ha aggiunto che il vicepresidente della Commissione per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen, ha accennato alla possibilità che tutti i social network, non solo TikTok, che intervengono nei dibattiti democratici e nelle elezioni, siano soggetti a un controllo più rigoroso e penalizzati nel caso in cui trasgrediscono alla normativa europea in materia.

  • 23.01.2025

    23.01.2025

    Unione Principati Romeni – Il 24 gennaio, il Ministero della Difesa, insieme alle autorità locali, organizzerà nelle guarnigioni in cui si trovano  monumenti dedicati all’Unione dei Principati Romeni, cerimonie militari e religiose dedicate al 166esimo anniversario di questo momento di riferimento nella storia del paese. A Bucarest si terrà una cerimonia militare con deposizioni di corone di fiori presso la statua del principe Alexandru Ioan Cuza. Ogni anno, il 24 gennaio, i romeni celebrano l’Unione dei Principati del 1859 sotto la guida del principe Alexandru Ioan Cuza. Fu un atto di volontà politica dei leader dei principati della Valacchia e della Moldavia, la prima tappa della creazione dello stato unitario romeno moderno, avvenuta nel 1918.

     

    Ponte feriale – Oltre 22.000 dipendenti del Ministero degli Interni saranno operativi a livello nazionale nel fine settimana, che inizia il 24 gennaio, con la celebrazione della Giornata dell’Unione dei Principati Romeni. Secondo il MAI, la priorità sarà di garantire un traffico regolare e sicuro. Circa 1.400 vigili saranno presenti sulle principali strade, soprattutto nei tratti solitamente affollati durante i periodi feriali. Nel paese, saranno organizzate delle attività in circa 130 località, con una partecipazione stimata a oltre 60.000 persone.

     

    Proteste – Dipendenti del settore ferroviario, militari a riposo, poliziotti, minatori, forestali, operai siderurgici o impiegati della metropolitana di Bucarest sono attesi domani a protestare vicino alla sede del governo, sullo sfondo dell’insoddisfazione generata dalle politiche sociali e salariali della coalizione esecutiva PSD-PNL-UDMR. La Federazione dei sindacati dei trasportatori ferroviari della Romania (FSTFR) stima a 30.000 il numero dei partecipanti alla protesta.

     

    Politica monetaria – L’indice ROBOR a tre mesi, in base al quale viene calcolato il costo dei prestiti di consumo in lei con interesse variabile, è salito oggi dal 5,94 fino al 5,96% annuo. Secondo i dati pubblicati dalla Banca Centrale, all’inizio dello scorso anno il valore dell’indice è stato del 6,21%. D’altra parte, l’indice di riferimento per i crediti di consumo (IRCC), è stato stabilito al 5,66% annuo, calcolato come media aritmetica dei tassi di interesse giornalieri delle operazioni interbancarie nel terzo trimestre del 2024, in calo rispetto al trimestre precedente, quando ha avuto il valore del 5,99%. Inoltre, la Banca Centrale ha annunciato che il prezzo del grammo d’oro è aumentato di 2,05 lei (0,49%), fino al valore di 422  lei (circa 85 euro), registrando ancora una volta un valore record.

     

    Riorganizzazione – La riorganizzazione delle istituzioni pubbliche centrali e delle aziende statali in Romania, volta alla riduzione della spesa pubblica, desta insoddisfazione tra i dipendenti. Diversi ministeri hanno già annunciato riorganizzazioni e riduzioni di personale. La direzione del Parlamento ha annunciato una riduzione di 400 posti, decisione che ha destato una protesta spontanea da parte dei dipendenti.

     

    Sequestro – Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha confermato che il marinaio romeno, che faceva parte dell’equipaggio della nave “Galaxy Leader”, liberato dallo Yemen, si trova in sicurezza. L’equipaggio era stato sequestrato per più di un anno, dopo che il gruppo ribelle Houthi ha catturato la nave, all’inizio di una campagna di attacchi lanciata contro le navi che si trovavano nel Mar Rosso e motivata dalla guerra di Israele contro il movimento islamico palestinese Hamas. I 25 marinai provenienti da Filippine, Messico, Romania, Bulgaria e Ucraina sono stati sequestrati a novembre 2023 dai combattenti Houthi, che hanno utilizzato un elicottero per salire a bordo della nave mercantile in rotta tra la Turchia e l’India. Una stazione televisiva yemenita controllata dagli Houthi ha precisato che l’equipaggio è stato liberato e consegnato all’Oman, dopo l’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele. Il rilascio arriva dopo mesi di attività diplomatica che ha coinvolto i paesi di origine dei marinai, nonché l’Organizzazione marittima internazionale delle Nazioni Unite. La diplomazia di Bucarest precisa che l’azione è il risultato delle azioni dei servizi segreti esteri e delle istituzioni che hanno operato nell’unità di crisi. Le autorità romene ringraziano i partner esterni, in particolare il Sultanato dell’Oman e la Bulgaria, per il sostegno fornito alla soluzione di questo caso, considerato come complesso ed estremamente difficile.

     

    Fake News – Una nuova disinformazione lanciata dai media russi, riguardo gli attacchi con droni della scorsa settimana contro le infrastrutture portuali civili in Ucraina, al confine con la Romania, è stata denunciata dal Ministero della Difesa di Bucarest. I propagandisti del Cremlino hanno falsamente affermato che i droni d’attacco russi hanno avuto come obiettivo un’operazione marittima di trasporto di soldati o mercenari romeni verso l’Ucraina. Secondo il fantasmagorico scenario, le forze dell’Esercito romeno avrebbero aperto il fuoco contro i droni russi con mezzi d’attacco disposti sul territorio romeno. Il presunto scontro avrebbe provocato numerose vittime dalla parte romena. Tutto ciò non è avvenuto, precisa il Ministero della Difesa romeno. Queste “aberrazioni senza alcun supporto nella realtà”, come sono state chiamate dal Ministero, fanno parte del modello di operazioni russe di manipolazione dell’opinione pubblica sia nello spazio romeno che in quello della NATO.

     

    Corruzione – Il sindaco di Sinaia, la località montana più popolare della Valle del Prahova (sud della Romania), il liberale Vlad Oprea, è stato fermato dai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione, per essere ascoltato in un caso di corruzione. Secondo gli inquirenti, il sindaco avrebbe preteso e ricevuto una tangente di quasi 240.000 euro da parte di un imprenditore, per agevolare l’ottenimento della documentazione necessaria per la costruzione di un albergo. Oprea è inoltre accusato di aver consentito, tra luglio 2019 e gennaio 2024, lo svolgimento di attività non autorizzate di fornitura di servizi di ristorazione pubblica per un ristorante di Sinaia, al fine di ottenere indebiti vantaggi.

     

    Social media – Il vicepresidente del Parlamento Europeo, il socialdemocratico romeno Victor Negrescu, afferma che l’Esecutivo comunitario presenterà in tempi relativamente brevi il suo rapporto sulle ingerenze nello svolgimento delle elezioni presidenziali in Romania, attraverso la rete cinese TikTok. La Commissione Europea può formulare raccomandazioni specifiche oppure imporre una multa alla rete, ha precisato l’eurodeputato socialdemocratico. Negrescu ha aggiunto che il vicepresidente della Commissione per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen, ha accennato alla possibilità che tutti i social network, non solo TikTok, che intervengono nei dibattiti democratici e nelle elezioni, siano soggetti a un controllo più rigoroso e penalizzati nel caso in cui trasgrediscono alla normativa europea in materia.

     

     

  • 22.01.2025 (aggiornamento)

    22.01.2025 (aggiornamento)

    Deficit – Il Consiglio Economia e Finanza (ECOFIN) dell’UE ha approvato il Piano fiscale settenale di riduzione del deficit di bilancio della Romania. Secondo il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, l’obiettivo è quello di stabilizzare il debito pubblico nazionale, nel contesto in cui la Romania continua ad occupare uno dei primi posti nell’UE in termini di investimenti pubblici – oltre il 7% del PIL, riducendo il deficit di bilancio a meno del 3% nel periodo 2025-2031. La decisione arriva nel contesto in cui diversi stati membri – come Francia, Spagna, Italia e Finlandia – affrontano sfide simili, sollecitando l’estensione del periodo di aggiustamento fiscale, da quattro a sette anni, fino al 2031. L’aggressione russa contro l’Ucraina, le priorità della presidenza polacca del Consiglio dell’UE, il semestre europeo 2025 e l’adozione dei piani rivisti di ripresa e resilienza per Grecia, Cipro e Spagna si annoverano tra i temi affrontati nell’ambito della riunione ECOFIN.

     

    Sondaggio  – Il 90% dei romeni respinge l’idea di uscire dalla NATO, un livello record di adesione nei confronti dell’Organizzazione Nord Atlantica. Secondo un sondaggio INSCOP, basato sui dati raccolti alla fine del 2024, negli ultimi tre anni l’adesione dei romeni alla direzione occidentale dal punto di vista delle alleanze politiche e militari è aumentata del 10%. L’indagine rileva inoltre che l’appartenenza della Romania all’Unione Europea è vista come un vantaggio in termini di implicazioni sulla vita economica e sociale, familiare e personale da quasi tre quarti degli intervistati. Tre anni fa, solo il 55% dei romeni lo credeva.

     

    Riorganizzazione – I dipendenti del Senato romeno e i loro rappresentanti sindacali hanno criticato l’annuncio del presidente della Camera Alta del Parlamento, Ilie Bolojan, circa la riduzione di circa un quinto del personale. La Federazione nazionale dei sindacati dell’Amministrazione denuncia quella che definisce una modalità abusiva e opaca con cui vengono adottate e comunicate le misure di ristrutturazione. D’altra parte, secondo  i leader del sindacato dei dipendenti pubblici del Parlamento, la riorganizzazione dell’istituzione “manca di trasparenza ed equità”. I sindacalisti affermano di accogliere con favore qualsiasi decisione volta a rendere l’attività più efficace, ma non capiscono la fretta con cui Bolojan vuole dimostrare la sua autorità come presidente del Senato. Il leader del PNL ha parlato non solo della riduzione del numero dei funzionari del Senato, ma anche della riorganizzazione della Camera dei Deputati, nonchè della riduzione del numero di segretari di stato.

     

    Proteste – I sindacalisti della metropolitana di Bucarest hanno presidiato oggi la sede del Governo, dopo un’azione simile organizzata ieri davanti al Ministero delle Finanze. I dipendenti METROREX sollecitano, tra l’altro, salari al livello stabilito secondo il contratto collettivo di lavoro firmato alla fine dello scorso anno e un adeguato finanziamento dell’azienda.  I dipendenti della metropolitana hanno annunciato manifestazioni, a causa dell’ordinanza relativa alla diminuzione delle spesa pubblica adottata alla fine dello scorso anno dal nuovo Governo.

     

    Migranti – Quattro persone provenienti da Afghanistan, Siria e Iran, che si trovavano illegalmente nell’Area Schengen, sono state trovate dalla polizia di frontiera romena, in un’auto fermata per controllo sull’autostrada. Il conducente romeno è indagato per traffico di migranti, mentre i quattro cittadini stranieri, di età comprese tra i 20 ei 36 anni, per tentato attraversamento fraudolento del confine di stato.

     

    Ostaggio – È stato rilasciato oggi un cittadino romeno che faceva parte dell’equipaggio della nave “Galaxy Leader”, catturata dai ribelli Houthi nello Yemen più di un anno fa. Secondo il Ministero degli Affari Esteri romeno, l’intero equipaggio della nave battente bandiera delle Bahamas è stato liberato e il romeno è ora al sicuro. La diplomazia di Bucarest ha ringraziato tutti i partner esterni, in particolare le autorità dell’Oman e della Bulgaria, per l’importante sostegno fornito per risolvere questo caso, definito come “complesso ed estremamente difficile”.

     

    Rischio sismico – La Romania avrà una mappa con il rischio sismico di ogni località. D’altra parte, le autorità delle zone ad alto rischio sismico potranno accedere ad un programma governativo per il consolidamento degli edifici pubblici. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo, Cseke Attila, precisando che il programma è interamente finanziato dal bilancio dello stato e che la priorità è il consolidamento delle unità sanitarie. I dati statistici più recenti rilevano che solo a Bucarest oltre 2.500 edifici rischiano di crollare in caso di di un terremoto di intensità simile a quello del 1977, di oltre 7 gradi.

     

    Riserve acqua – Il livello di riempimento dei principali bacini idrici della Romania ha raggiunto il 62%, il livello più basso degli ultimi 8 anni. Lo annuncia l’Amministrazione Nazionale delle Acque Romene, precisando che la diminuzione è causata dalla mancanza di precipitazioni lo scorso anno e dal dimezzamento dell’approvvigionamento idrico proveniente dal manto nevoso negli ultimi due anni. Il livello di riempimento più basso registrato negli ultimi 15 anni è stato nel 2011, quando le riserve avevano raggiunto solo il 50%. Le Acque Romene  comunicano che, alla luce dei mutamenti climatici, sta applicando una serie di misure strategiche, tra cui l’ammodernamento di 13 dighe con fondi di quasi 1,2 miliardi di lei attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

     

    Inquinamento – Le autorità romene stanno monitorando la situazione nel Mar Nero, dopo che il naufragio di alcune petroliere russe nello stretto di Kerch, alla fine dello scorso anno, ha prodotto un disastro ecologico nell’area. Il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, ha ammonito sul fatto che tutti devono essere preparati, precisando, però, che i rischi che l’ondata di inquinamento raggiunga le coste romene sono minimi. Le autorità stanno valutando la velocità e la direzione dell’ondata di inquinamento, dopo che oltre 2.000 tonnellate di prodotti petroliferi estremamente tossici sono finiti nel mare.

     

     

     

  • 22.01.2025

    22.01.2025

    Deficit – Il Consiglio Economia e Finanza (ECOFIN) dell’UE ha approvato il Piano fiscale settenale di riduzione del deficit di bilancio della Romania. Secondo il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, l’obiettivo è quello di stabilizzare il debito pubblico nazionale, nel contesto in cui la Romania continua ad occupare uno dei primi posti nell’UE in termini di investimenti pubblici – oltre il 7% del PIL, riducendo il deficit di bilancio a meno del 3% nel periodo 2025-2031. La decisione arriva nel contesto in cui diversi stati membri – come Francia, Spagna, Italia e Finlandia – affrontano sfide simili, sollecitando l’estensione del periodo di aggiustamento fiscale, da quattro a sette anni, fino al 2031. L’aggressione russa contro l’Ucraina, le priorità della presidenza polacca del Consiglio dell’UE, il semestre europeo 2025 e l’adozione dei piani rivisti di ripresa e resilienza per Grecia, Cipro e Spagna si annoverano tra i temi affrontati nell’ambito della riunione ECOFIN.

     

    Sondaggio  – Il 90% dei romeni respinge l’idea di uscire dalla NATO, un livello record di adesione nei confronti dell’Organizzazione Nord Atlantica. Secondo un sondaggio INSCOP, basato sui dati raccolti alla fine del 2024, negli ultimi tre anni l’adesione dei romeni alla direzione occidentale dal punto di vista delle alleanze politiche e militari è aumentata del 10%. L’indagine rileva inoltre che l’appartenenza della Romania all’Unione Europea è vista come un vantaggio in termini di implicazioni sulla vita economica e sociale, familiare e personale da quasi tre quarti degli intervistati. Tre anni fa, solo il 55% dei romeni lo credeva.

     

    Riorganizzazione – I dipendenti del Senato romeno e i loro rappresentanti sindacali hanno criticato l’annuncio del presidente della Camera Alta del Parlamento, Ilie Bolojan, circa la riduzione di circa un quinto del personale. La Federazione nazionale dei sindacati dell’Amministrazione denuncia quella che definisce una modalità abusiva e opaca con cui vengono adottate e comunicate le misure di ristrutturazione. D’altra parte, secondo  i leader del sindacato dei dipendenti pubblici del Parlamento, la riorganizzazione dell’istituzione “manca di trasparenza ed equità”. I sindacalisti affermano di accogliere con favore qualsiasi decisione volta a rendere l’attività più efficace, ma non capiscono la fretta con cui Bolojan vuole dimostrare la sua autorità come presidente del Senato. Il leader del PNL ha parlato non solo della riduzione del numero dei funzionari del Senato, ma anche della riorganizzazione della Camera dei Deputati, nonchè della riduzione del numero di segretari di stato.

     

    Proteste – I sindacalisti della metropolitana di Bucarest, hanno presidiato oggi la sede del governo, dopo un’azione simile organizzata ieri davanti al Ministero delle Finanze. I dipendenti METROREX sollecitano, tra l’altro, salari al livello stabilito secondo il contratto collettivo di lavoro firmato alla fine dello scorso anno e un adeguato finanziamento dell’azienda.  I dipendenti della metropolitana hanno annunciato manifestazioni, a causa dell’ordinanza relativa alla diminuzione delle spesa pubblica adottata alla fine dello scorso anno dal nuovo Governo.

     

    Migranti – Quattro persone provenienti da Afghanistan, Siria e Iran, che si trovavano illegalmente nell’Area Schengen, sono state trovate dalla polizia di frontiera romena, in un’auto fermata per controllo sull’autostrada. Il conducente romeno è indagato per traffico di migranti, mentre i quattro cittadini stranieri, di età comprese tra i 20 ei 36 anni, per tentato attraversamento fraudolento del confine di stato.

     

    Rischio sismico – La Romania avrà una mappa con il rischio sismico di ogni località. D’altra parte, le autorità delle zone ad alto rischio sismico potranno accedere ad un programma governativo per il consolidamento degli edifici pubblici. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo, Cseke Attila, precisando che il programma è interamente finanziato dal bilancio dello stato e che la priorità è il consolidamento delle unità sanitarie. I dati statistici più recenti rilevano che solo a Bucarest oltre 2.500 edifici rischiano di crollare in caso di di un terremoto di intensità simile a quello del 1977, di oltre 7 gradi.

     

    Inquinamento – Le autorità romene stanno monitorando la situazione nel Mar Nero, dopo che il naufragio di alcune petroliere russe nello stretto di Kerch, alla fine dello scorso anno, ha prodotto un disastro ecologico nell’area. Il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, ha ammonito sul fatto che tutti devono essere preparati, precisando, però, che i rischi che l’ondata di inquinamento raggiunga le coste romene sono minimi. Le autorità stanno valutando la velocità e la direzione dell’ondata di inquinamento, dopo che oltre 2.000 tonnellate di prodotti petroliferi estremamente tossici sono finiti nel mare.

     

     

     

     

  • 21.01.2025

    21.01.2025

    Elezioni – A Bucarest, l’Autorità Elettorale Permanente ha annunciato che i partiti possono iniziare la raccolta di  firme per i loro candidati alle presidenziali in programma a maggio. Le firme potranno essere raccolte solo in forma fisica e un elettore avrà il permesso di sostenere più candidati. La persona che redige l’elenco è tenuta a firmarlo e ad assumere la responsabilità per la veridicità dei firmatari. Per la coalizione di governo PSD, PNL, UDMR non è iniziato il periodo elettorale. La direzione dei socialdemocratici ha convalidato in linea di principio la candidatura dell’ex leader liberale Crin Antonescu alle presidenziali e ha stabilito che il 2 febbraio sarà convocato il Congresso del partito che darà il voto finale sulla sua candidatura.

     

    Romania – USA – Il capo dello stato romeno in carica, Klaus Iohannis, si è congratulato con il presidente americano Donald Trump per il suo insediamento alla Casa Bianca.  La Romania, stretto partner strategico degli Stati Uniti, augura al leader americano molto successo in questo nuovo importante mandato. Abbiamo bisogno di un legame transatlantico forte e vibrante, a beneficio della nostra sicurezza e prosperità comune, ha scritto Iohannis sulla piattaforma X. L’inizio del secondo mandato di Trump alla Casa Bianca è stato accolto con soddisfazione dai leader dei più importanti partiti politici romeni.

     

    Ecofin – Il Piano strutturale e di bilancio della Romania è stato approvato dal Consiglio Affari Economici e Finanziari (ECOFIN), insieme ai piani di altri 20 Stati membri. Lo ha annunciato il ministro romeno degli Investimenti e dei Progetti europei, Marcel Boloș. La decisione si inserisce nel contesto in cui diversi paesi – come Francia, Spagna, Italia o Finlandia – affrontano sfide simili e hanno chiesto l’estensione del periodo di aggiustamento fiscale da quattro a sette anni, fino al 2031. Boloș ha spiegato che per il contesto imprenditoriale il piano fiscale protegge la flat tan, la Commissione Europea concordando con l’argomentazione secondo cui lo stato non dovrebbe penalizzare il successo economico. Il ministro ha precisato che, grazie al piano, i fondi europei sono protetti perché, secondo le regole, il mancato rispetto del trattato fiscale porta alla loro sospensione. D’altra parte,  attraverso questo piano viene mantenuta la credibilità internazionale, in un contesto in cui l’inosservanza degli impegni fiscali avrebbe comportato un calo del rating del paese. Inoltre, il piano garantisce sostegno agli investimenti anche per le PMI, attraverso una serie di aiuti statali, che creeranno nuovi posti di lavoro e stimoleranno la crescita economica.

     

    EUFOR – Il Ministero della Difesa ha annunciato che la Romania ha assunto il comando della Forza dell’Unione Europea in Bosnia ed Erzegovina (EUFOR). Assumendo il comando della EUFOR, la più importante operazione multinazionale nei Balcani Occidentali condotta sotto gli auspici della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC), la Romania comanda attualmente due delle nove operazioni e missioni militari svolte sotto la bandiera dell’Unione Europea, alle quali contribuisce con truppe ed equipaggiamenti militari, precisa la fonte citata. Dopo il mandato svolto con successo dal generale di brigata Ovidiu Lungu, tra maggio 2023 e maggio 2024, come capo di stato maggiore della EUFOR ALTHEA, l’Esercito romeno ha aumentato il livello di rappresentanza all’interno dell’operazione, assumendo la guida della più importante forza multinazionale nei Balcani Occidentali . La stabilità della regione è una priorità per la Romania, avendo un importanza strategica per la sicurezza europea ed euro-atlantica, precisa ancora il Ministero della Difesa.

     

    Trasporti aerei – Il traffico di passeggeri negli aeroporti romeni è aumentato nel 2024 di quasi il 6%,  dopo l’adesione allo spazio aereo Schengen avvenuta lo scorso marzo. Secondo l’Associazione degli Aeroporti, lo scorso anno, gli aeroporti romeni sonoo stati transitati da oltre 26 milioni di passeggeri, rispetto ai 23,2 mln rilevati nel 2023. Del numero totale di passeggeri che hanno transitato gli aeroporti romeni dopo l’ingresso della Romania in Schengen con le frontiere aeree, il 70% ha viaggiato all’interno dell’area di libera circolazione, mentre il 30% ha viaggiato da e per destinazioni non Schengen – informa ancora l’Associazione degli Aeroporti romeni.

     

    Festival Enescu – La 27esima edizione del Festival Internazionale “George Enescu” concede un’attenzione speciale agli eventi culturali e ai concerti, il più possibile in tutta la Romania e per tutti i romeni. Lo ha dichiarato il direttore d’orchestra Cristian Măcelaru, direttore artistico del festival, durante una conferenza stampa a Bucarest. Măcelaru ha spiegato che l’edizione di quest’anno del festival segnerà diversi eventi, tra cui il 70° dalla scomparsa di Enescu. Il festival si svolgerà tra il 24 agosto e il 21 settembre e prevede oltre 80 concerti sinfonici, tenuti da orchestre di 28 paesi.

     

     

     

     

     

     

     

  • 20.01.2025 (aggiornamento)

    20.01.2025 (aggiornamento)

    Inauguration Day – Il capo dello stato romeno Klaus Iohannis si è congratulato con il presidente americano Donald Trump in occasione della sua investitura, esprimendo la necessità di un rapporto transatlantico forte e vivace. Il ritorno del presidente Donald Trump alla Casa Bianca è un momento storico che avrà effetti positivi per la Romania, ha dichiarato, dal canto suo,  il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, dopo il giuramento del presidente eletto degli Stati Uniti. In un messaggio  sui social, Marcel Ciolacu ha sottolineato che, nei due colloqui telefonici avuti con il presidente Trump, uno a Bucarest e l’altro a Budapest, insieme al primo ministro Viktor Orban, si è assicurato che la Romania si trova sull’agenda del nuovo presidente americano, sia dal punto di vista della sicurezza che degli investimenti. Il presidente Donald Trump e il vicepresidente J.D. Vance hanno prestato oggi giuramento al Campidoglio di Washington. Trump ha dichiarato che, nelle prime ore della suo nuovo mandato, firmerà quasi 100 cosiddetti “ordini esecutivi” – direttive mirate all’attività del governo. Tra le misure annunciate, l’allentamento delle norme sulla tutela dell’ambiente e l’intensificazione dell’estrazione petrolifera.

     

    Politica – E’ stata rinviata la riunione dei leader della coalizione di governo (PSD-PNL-UDMR), volta a valutare i sondaggi relativi alle intenzioni di voto dei romeni per le presidenziali di maggio. Secondo fonti politiche, i leader dei tre partiti avrebbero dovuto prendere una decisione su un candidato comune per le presidenziali, tra cui l’ex presidente del PNL, Crin Antonescu, o alcuni dei vertici socialdemocratici e liberali. Il PSD e il PNL dovrebbero decidere questa settimana una candidatura congiunta per le elezioni presidenziali, dato che i socialdemocratici non hanno ancora convalidato la candidatura di Crin Antonescu. Il leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu, ha convocato per domani una riunione della direzione del partito per esaminare un possibile candidatura congiunta assieme ai liberali.

     

    Elezioni – A partire da oggi fino al 20 marzo, i romeni residenti all’estero che desiderano votare per corrispondenza alle presidenziali di maggio possono registrarsi online sul portale www.votstrăinătate.ro. L’Autorità Elettorale Permanente comunica inoltre che, per i connazionali interessati a registrarsi come elettori in un seggio all’estero, la scadenza è il 4 marzo. Di recente, il Governo ha deciso che le votazioni all’estero si svolgeranno da venerdì fino a domenica 4 maggio, e che nell’ultimo giorno i seggi elettorali chiuderanno alle 21.00, ora della Romania. Le presidenziali sono state annullate alla fine dello scorso anno dalla Corte Costituzionale, a causa del processo elettorale viziato.

     

    Diplomazia – I ministri degli Esteri romeno e ungherese, Emil Hurezeanu e Péter Szijjártó, hanno avuto oggi un incontro a Bucarest, in occasione della partecipazione del capo della diplomazia ungherese ad una conferenza internazionale nel campo dell’energia. I due ministri hanno concordato di sviluppare la cooperazione economica attraverso l’attuazione di progetti comuni in settori come le infrastrutture, i trasporti o l’energia. Il ministro degli Esteri romeno ha sottolineato la necessità di dare più sostanza al Partenariato strategico romeno-ungherese, elemento fondamentale della cooperazione bilaterale, sottolineando le preoccupazioni nei confronti delle sfide contro la sicurezza generate dall’aggressione della Federazione Russa in Ucraina e riconfermando le posizioni coerenti della Romania. Emil Hurezeanu ha fatto riferimento anche al sostegno fornito dalla Romania alla confinante Repubblica di Moldova (paese ex sovietico, a maggioranza romenofona) anche nel settore energetico.

     

    Economia – La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le prospettive per l’evoluzione dell’economia romena nel 2025, soprattutto dopo le misure di consolidamento fiscale recentemente annunciate. Nell’ultimo rapporto sulle prospettive economiche globali, la Banca Mondiale riduce quest’anno la crescita dell’economia romena al 2,1% dal 3,8 previsto lo scorso giugno. Inoltre, nel 2026, la crescita del PIL della Romania dovrebbe arrivare solo al 2,6 % rispetto al 3,8% anticipato a giugno dalla BM. D’altra parte, il livello degli investimenti dovrebbe migliorare, soprattutto in Polonia e Romania, in seguito all’adozione delle riforme strutturali e all’erogazione dei fondi europei in ritardo.

     

    MO – Il prossimo rilascio di ostaggi israeliani rapiti a ottobre 2023 dai terroristi palestinesi del movimento Hamas,  trasferiti nella Striscia di Gaza, avrà luogo sabato prossimo, quando verranno liberate altre quattro persone – riferisce il corrispondente di Radio Romania in Israele. Tre donne israeliane tenute in ostaggio sono state rilasciate ieri, più di 15 mesi dopo il loro rapimento nell’attacco terroristico che ha scatenato la guerra a Gaza. Una di loro ha anche la cittadinanza romena, mentre un’altra ha origini romene. Le autorità di Bucarest hanno accolto con grande soddisfazione il rilascio del primo gruppo di ostaggi.

     

    Moldova – Il governo della Repubblica di Moldova ha sollecitato l’aiuto dell’Unione Europea per far fronte alla crisi energetica provocata dall’interruzione delle forniture di gas russo verso la regione separatista della Transnistria. I gas consegnati gratuitamente a questa autoproclamata repubblica filorussa venivano adoperati per la produzione di elettricità e venduti al di sotto del prezzo di mercato anche sulla sponda destra del Dniester. In questo contesto, Chișinău ha deciso di attivare il meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea, sollecitando assistenza per l’installazione urgente di una centrale elettrica con una capacità di 125 MW e di altre 10 centrali con una capacità di 10 MW. Le nuove centrali saranno installate presso le imprese statali di energia termica nelle città di Chișinău e Bălţi, che dispongono sia delle infrastrutture necessarie che dei collegamenti alla rete elettrica nazionale. Il Ministero dell’Energia della Repubblica di Moldova sostiene che questi impianti contribuiranno a coprire il consumo finale di energia dopo la fine della stagione fredda, quando le centrali con riscaldamento non produrranno più energia termica diminuendo il volume di elettricità prodotta. Nel contempo, Chișinău ha annunciato che entro la fine dell’anno sarà costruita una linea elettrica ad alta tensione di modo che l’elettricità proveniente dalla Romania non attraversi più la regione della Transnistria.

     

    Fiera – La Romania partecipa in questi giorni alla “Settimana Verde” di Berlino. Secondo il Ministero dell’Agricoltura, fino al 26 gennaio, presso lo stand nazionale, saranno promossi e offerti in degustazione campioni di prodotti romeni registrati nei sistemi di qualità europei o in fase di registrazione. L’edizione dello scorso anno della “Settimana Verde” di Berlino è stata visitata da circa 300.000 persone.

  • 20.01.2025

    20.01.2025

    Politica – E’ stata rinviata la riunione dei leader della coalizione di governo (PSD-PNL-UDMR), volta a valutare i sondaggi relativi alle intenzioni di voto dei romeni per le presidenziali di maggio. Secondo fonti politiche, i leader dei tre partiti avrebbero dovuto prendere una decisione su un candidato comune per le presidenziali, tra cui l’ex presidente del PNL, Crin Antonescu, o alcuni dei vertici socialdemocratici e liberali. Il PSD e il PNL dovrebbero decidere questa settimana una candidatura congiunta per le elezioni presidenziali, dato che i socialdemocratici non hanno ancora convalidato la candidatura di Crin Antonescu. Il leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu, ha convocato per domani una riunione della direzione del partito per esaminare un possibile candidatura congiunta assieme ai liberali.

     

    Elezioni – A partire da oggi fino al 20 marzo, i romeni residenti all’estero che desiderano votare per corrispondenza alle presidenziali di maggio possono registrarsi online sul portale www.votstrăinătate.ro. L’Autorità Elettorale Permanente comunica inoltre che, per i connazionali interessati a registrarsi come elettori in un seggio all’estero, la scadenza è il 4 marzo. Di recente, il Governo ha deciso che le votazioni all’estero si svolgeranno da venerdì fino a domenica 4 maggio, e che nell’ultimo giorno i seggi elettorali chiuderanno alle 21.00, ora della Romania. Le presidenziali sono state annullate alla fine dello scorso anno dalla Corte Costituzionale, a causa del processo elettorale viziato.

     

    Economia – La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le prospettive per l’evoluzione dell’economia romena nel 2025, soprattutto dopo le misure di consolidamento fiscale recentemente annunciate. Nell’ultimo rapporto sulle prospettive economiche globali, la Banca Mondiale riduce quest’anno la crescita dell’economia romena al 2,1% dal 3,8 previsto lo scorso giugno. Inoltre, nel 2026, la crescita del PIL della Romania dovrebbe arrivare solo al 2,6 % rispetto al 3,8% anticipato a giugno dalla BM. D’altra parte, il livello degli investimenti dovrebbe migliorare, soprattutto in Polonia e Romania, in seguito all’adozione delle riforme strutturali e all’erogazione dei fondi europei in ritardo.

     

    MO – Il prossimo rilascio di ostaggi israeliani rapiti a ottobre 2023 dai terroristi palestinesi del movimento Hamas,  trasferiti nella Striscia di Gaza, avrà luogo sabato prossimo, quando verranno liberate altre quattro persone – riferisce il corrispondente di Radio Romania in Israele. Tre donne israeliane tenute in ostaggio sono state rilasciate ieri, più di 15 mesi dopo il loro rapimento nell’attacco terroristico che ha scatenato la guerra a Gaza. Una di loro ha anche la cittadinanza romena, mentre un’altra ha origini romene. Le autorità di Bucarest hanno accolto con grande soddisfazione il rilascio del primo gruppo di ostaggi.

     

    Moldova – Il governo della Repubblica di Moldova ha sollecitato l’aiuto dell’Unione Europea per far fronte alla crisi energetica provocata dall’interruzione delle forniture di gas russo verso la regione separatista della Transnistria. I gas consegnati gratuitamente a questa autoproclamata repubblica filorussa venivano adoperati per la produzione di elettricità e venduti al di sotto del prezzo di mercato anche sulla sponda destra del Dniester. In questo contesto, Chișinău ha deciso di attivare il meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea, sollecitando assistenza per l’installazione urgente di una centrale elettrica con una capacità di 125 MW e di altre 10 centrali con una capacità di 10 MW. Le nuove centrali saranno installate presso le imprese statali di energia termica nelle città di Chișinău e Bălţi, che dispongono sia delle infrastrutture necessarie che dei collegamenti alla rete elettrica nazionale. Il Ministero dell’Energia della Repubblica di Moldova sostiene che questi impianti contribuiranno a coprire il consumo finale di energia dopo la fine della stagione fredda, quando le centrali con riscaldamento non produrranno più energia termica diminuendo il volume di elettricità prodotta. Nel contempo, Chișinău ha annunciato che entro la fine dell’anno sarà costruita una linea elettrica ad alta tensione di modo che l’elettricità proveniente dalla Romania non attraversi più la regione della Transnistria.

     

    Fiera – La Romania partecipa in questi giorni alla “Settimana Verde” di Berlino. Secondo il Ministero dell’Agricoltura, fino al 26 gennaio, presso lo stand nazionale, saranno promossi e offerti in degustazione campioni di prodotti romeni registrati nei sistemi di qualità europei o in fase di registrazione. L’edizione dello scorso anno della “Settimana Verde” di Berlino è stata visitata da circa 300.000 persone.

     

     

     

     

     

  • 19.01.2025

    19.01.2025

    Tensioni sociali – I sindacalisti romeni chiedono ai politici al governo di parlare direttamente con la popolazione, perché la tensione sociale è alta e la polveriera può esplodere da un momento all’altro. È il monito lanciato dalla Confederazione Sindacale Cartel Alfa in un comunicato stampa, che segnala che i decisori politici avrebbero abbandonato la comunicazione aperta con i romeni. Il deficit di bilancio deve essere corretto migliorando la raccolta delle tasse, ma il Governo si rifiuta di prendere qualsiasi misura al di fuori delle ricette che da anni si sono rivelate inefficaci – accusa Cartel Alfa.

    Posti di lavoro – Quasi 33.000 posti di lavoro sono stati dichiarati vacanti dai datori di lavoro a livello nazionale – informa l’Agenzia Nazionale Romena per l’Impiego. La maggior parte, oltre 20mila, sono destinati a chi non ha frequentato la scuola o ha completato l’istruzione primaria o secondaria. Altri 10.000 sono destinati a persone che hanno conseguito il diploma di scuola superiore, scuola post-secondaria o hanno intrapreso studi professionali. Poco più di 1.900 posti di lavoro sono destinati ai laureati: si cercano ingegneri in vari settori di attività, programmatori, esperti finanziari-contabili e veterinari. Anche i datori di lavoro dello Spazio economico europeo offrono, attraverso la rete EURES Romania, posti di lavoro; 100 posti di lavoro sono disponibili in Germania e Spagna e altri 27 in Austria, Irlanda e Malta.

    Economia – La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le prospettive sull’evoluzione dell’economia romena quest’anno, soprattutto a causa delle misure di consolidamento fiscale recentemente annunciate dal Governo di Bucarest. Nell’ultimo rapporto sulle prospettive economiche globali, la Banca ha rivisto al ribasso la crescita dell’economia romena al 2,1% quest’anno, rispetto al 3,8% stimato a giugno 2024. Inoltre, nel 2026, la crescita del PIL della Romania dovrebbe essere del 2,6% rispetto al 3,8%, stimato a giugno. D’altro canto, la crescita nell’Europa centrale dovrebbe recuperare al 2,8% nel 2025 e al 3% nel 2026, grazie alla robusta domanda privata. L’aumento delle esportazioni dall’Europa centrale rimarrebbe modesto a causa del rallentamento dell’avanzata della zona euro. Il livello degli investimenti, soprattutto in Polonia e Romania, migliorerebbe, a seguito delle riforme strutturali e dei fondi europei.

    Nato – Centinaia di veicoli militari britannici sono in viaggio verso la Romania, caricati su traghetti, per partecipare ad una grande esercitazione della NATO – ha annunciato il governo di Londra. 2.400 militari britannici, con 730 veicoli militari, formeranno il principale gruppo di battaglia, supportato da rappresentanti di altri cinque paesi della NATO, e il Regno Unito assicurerà il comando della componente terrestre. La nuova forza di reazione alleata ha sostituito la forza di risposta della NATO lo scorso anno e mira a rispondere in modo rapido ed efficace a qualsiasi minaccia in tempo di pace, crisi o conflitto.

    “Settimana Verde” a Berlino – La Romania è rappresentata in questi giorni alla fiera “Settimana Verde” a Berlino, comunica il Ministero dell’Agricoltura. Fino al 26 gennaio, nello stand romeno, vengono promossi e offerti per la degustazione prodotti tipici romeni registrati nei sistemi di qualità europei o in fase di registrazione, tra preparazioni di carne e varietà di formaggi, frutta e verdura in scatola, prodotti da forno, miele e oli, sciroppi, vini e liquori. All’edizione 2024 della “Settimana verde” hanno partecipato più di 1.400 espositori provenienti da 60 paesi, che hanno attirato circa 300.000 visitatori.

    Tennis – La coppia romeno-ucraina Gabriela Ruse/Marta Kostiuk si è qualificata oggi ai quarti di finale del doppio femminile degli Australian Open, primo torneo di Grande Slam dell’anno, a Melbourne, dopo aver superato Hanyu Guo (Cina)/Alexandra Panova (Russia) 7-5, 4-6, 7-6 (10/6). Ruse e Kostiuk vantano insieme due semifinali di doppio femminile di Grande Slam, una a Melbourne, nel 2023, e una al Roland Garros, nel 2024. Nei quarti loro affronteranno la coppia Su-Wei Hsieh (Taiwan) e Jelena Ostapenko (Lettonia).

  • 18.01.2025 (aggiornamento)

    18.01.2025 (aggiornamento)

    Presidenziali in Romania – Migliaia di membri e simpatizzanti dell’Alleanza per l’Unità dei Romeni (nazionalista, il principale partito d’opposizione nel Parlamento di Bucarest) hanno protestato, oggi, nella capitale Bucarest e in altre città, chiedendo, tra l’altro, la ripresa del secondo turno delle elezioni presidenziali. Loro hanno criticato la decisione dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest con la quale è stato definitivamente respinto il ricorso del candidato indipendente Călin Georgescu nel fascicolo sull’annullamento delle elezioni presidenziali e hanno affermato che essa sfida milioni di romeni che chiedono la ripresa del secondo turno elettorale e ignora la mancanza di prove chiare. Organizzato in tempo, il 24 novembre 2024, il primo turno è stato invalidato dalla Corte Costituzionale, che, sulla base dei documenti forniti dal Consiglio Supremo di Difesa, ha invocato l’ingerenza di un cosiddetto attore statale. Al ballottaggio, previsto per l’8 dicembre, dovevano andare Georgescu, accusato di legami con la Russia putinista, e la leader dell’USR (all’opposizione), Elena Lasconi. All’estero, dove il 6 dicembre si sono aperti i seggi elettorali per il ballottaggio, decine di migliaia di romeni avevano già votato prima che la Corte Costituzionale decidesse di invalidare il primo turno. Il costo di queste elezioni invalidate ammonterebbe a quasi 1,4 miliardi di lei (pari a circa 280 miliardi di euro). Il 21 dicembre, all’attuale presidente, Klaus Iohannis, sarebbe scaduto il secondo e ultimo mandato presidenziale quinquennale al quale la Costituzione gli dà diritto, ma è rimasto in carica fino all’elezione di un nuovo capo di stato, che sia convalidata dalla Corte Costituzionale.

    Presidenziali in Romania – I magistrati dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest hanno respinto, ieri, in via definitiva i ricorsi presentati dal candidato indipendente Călin Georgescu nel fascicolo sull’annullamento delle elezioni presidenziali dello scorso anno. Georgescu aveva attaccato una decisione della Corte d’Appello di Bucarest emessa alla fine di dicembre 2024, con la quale i giudici hanno respinto la sua richiesta di annullamento delle tre decisioni dell’Ufficio elettorale centrale – adottate dopo che la Corte Costituzionale della Romania aveva deciso di annullare le elezioni presidenziali. In precedenza, Călin Georgescu, considerato filo-russo, aveva dichiarato di aver presentato ricorso alla Corte Europea per i diritti dell’uomo contro la decisione del Corte Costituzionale. Georgescu chiede alla Corte Europea per i diritti dell’uomo di obbligare lo stato romeno ad organizzare il secondo turno delle elezioni presidenziali per cui si erano qualificati lui ed Elena Lasconi (leader dell’USR). Sulla base di documenti declassificati dal Consiglio Supremo di Difesa, i giudici della Corte Costituzionale hanno citato irregolarità significative che hanno compromesso l’integrità del processo elettorale e hanno manipolato i voti attraverso i social network. I documenti dell’Intelligence, del Servizio di Informazioni Estere, del Ministero dell’Interno e del Servizio Telecomunicazioni Speciali hanno mostrato che Georgescu Călin avrebbe beneficiato del sostegno di attori statali e non statali per vincere. Dopo la decisione della CC, il Governo ha stabilito che il primo turno delle elezioni presidenziali romene si terrà il 4 maggio, mentre il secondo turno il 18 maggio. I romeni all’estero hanno altri tre giorni per votare, ma l’ultimo giorno, domenica, i seggi elettorali chiuderanno alle 21:00, ora romena, indipendentemente dal fuso orario locale.

    Nato – Centinaia di veicoli militari britannici sono in viaggio verso la Romania, caricati su traghetti, per partecipare ad una grande esercitazione della NATO – ha annunciato il governo di Londra. 2.400 militari britannici, con 730 veicoli militari, formeranno il principale gruppo di battaglia, supportato da rappresentanti di altri cinque paesi della NATO, e il Regno Unito assicurerà il comando della componente terrestre. La nuova forza di reazione alleata ha sostituito la forza di risposta della NATO lo scorso anno e mira a rispondere in modo rapido ed efficace a qualsiasi minaccia in tempo di pace, crisi o conflitto.

    Sicurezza – I servizi segreti romeni hanno presentato nuovi dettagli sui bersagli strategici in Romania che un cittadino colombiano intendeva far saltare in aria, su istigazione di un russo. Si tratta di un deposito di rifiuti riciclabili, di due pozzi di estrazione petrolifera e di una stazione di regolazione/misurazione del gas naturale. Luis Alfonso Murillo Diosa è stato rinviato a giudizio lo scorso novembre per aver commesso crimini contro la sicurezza nazionale. Secondo gli investigatori, il colombiano era affiliato ad una vasta rete di sabotatori, controllata tramite intermediari dai servizi segreti russi, che prendeva di mira diversi stati europei. Ex militare, addestrato alle attività di raccolta di informazioni, Diosa è arrivato in Romania nel luglio del 2024.

    Virus respiratori – La vaccinazione antinfluenzale resta il metodo più semplice, sicuro ed efficace per proteggersi dalle malattie stagionali – ribadiscono i medici romeni, in un contesto in cui crescono i casi di virus respiratori. Gli specialisti sottolineano che, con l’aumento della percentuale della popolazione vaccinata, diminuisce anche la diffusione del virus influenzale nella comunità. Il rapporto dell’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica mostra che il numero di persone con diagnosi di infezioni respiratorie è raddoppiato. Nell’ultima settimana sono stati registrati quasi 91.000 casi. Sono quasi 600 i pazienti a cui è stata diagnosticata l’influenza clinica e per più di 200 le analisi di laboratorio hanno confermato l’infezione da virus influenzale, la maggior parte a Bucarest, Cluj, Brasov, Costanza, Alba e Galaţi. L’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica comunica che altre persone sono morte a causa dell’influenza, quindi il numero totale dei decessi dall’inizio della stagione è arrivato a nove.

    BioFach 2025 – La Romania parteciperà alla più grande fiera di prodotti biologici del mondo, BioFach 2025, che si svolgerà a Norimberga (Germania), dall’11 al 14 febbraio, ha annunciato l’Associazione Bio-Romania, sostenuta dal Governo romeno attraverso l’Agenzia romena per gli Investimenti  e il Commercio estero. Secondo l’Associazione, la Romania è presente da 20 anni a questo evento dedicato all’agricoltura e ai prodotti ecologici. Dal 1990, BioFach è diventato il punto d’incontro essenziale per i produttori biologici di tutto il mondo, offrendo opportunità di networking e un luogo di scambio di idee tra tutti gli attori della catena del valore del settore biologico.

    Tennis – La coppia romeno-ucraina Gabriela Ruse/Marta Kostiuk si è qualificata agli ottavi di finale del doppio femminile degli Australian Open, primo torneo del Grande Slam dell’anno, dopo aver sconfitto la coppia Elise Mertens (Belgio)/Ellen Perez   (Australia) 6-4, 6-4 sabato a Melbourne. In un altro incontro del secondo turno, la coppia romena-italiana Jaqueline Cristian e Camilla Rosatello è stata sconfitta dalla coppia Leylah Fernandez (Canada)-Nadia Kicenok (Ucraina), 4-6, 6-2, 6-3. Anche Jaqueline Cristian è stata sconfitta nel singolare dalla tedesca Eva Lys 4-6, 6-3, 6-3, al terzo turno.

  • 18.01.2025

    18.01.2025

    Presidenziali in Romania – I magistrati dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest hanno respinto, ieri, in via definitiva i ricorsi presentati dal candidato indipendente Călin Georgescu nel fascicolo sull’annullamento delle elezioni presidenziali dello scorso anno. Georgescu aveva attaccato una decisione della Corte d’Appello di Bucarest emessa alla fine di dicembre 2024, con la quale i giudici hanno respinto la sua richiesta di annullamento delle tre decisioni dell’Ufficio elettorale centrale – adottate dopo che la Corte Costituzionale della Romania aveva deciso di annullare le elezioni presidenziali. In precedenza, Călin Georgescu, considerato filo-russo, aveva dichiarato di aver presentato ricorso alla Corte Europea per i diritti dell’uomo contro la decisione del Corte Costituzionale. Georgescu chiede alla Corte Europea per i diritti dell’uomo di obbligare lo stato romeno ad organizzare il secondo turno delle elezioni presidenziali per cui si erano qualificati lui ed Elena Lasconi (leader dell’USR). Sulla base di documenti declassificati dal Consiglio Supremo di Difesa, i giudici della Corte Costituzionale hanno citato irregolarità significative che hanno compromesso l’integrità del processo elettorale e hanno manipolato i voti attraverso i social network. I documenti dell’Intelligence, del Servizio di Informazioni Estere, del Ministero dell’Interno e del Servizio Telecomunicazioni Speciali hanno mostrato che Georgescu Călin avrebbe beneficiato del sostegno di attori statali e non statali per vincere. Dopo la decisione della CC, il Governo ha stabilito che il primo turno delle elezioni presidenziali romene si terrà il 4 maggio, mentre il secondo turno il 18 maggio. I romeni all’estero hanno altri tre giorni per votare, ma l’ultimo giorno, domenica, i seggi elettorali chiuderanno alle 21:00, ora romena, indipendentemente dal fuso orario locale.

    Proteste – Migliaia di membri e simpatizzanti dell’Alleanza per l’Unità dei Romeni (nazionalista, il principale partito d’opposizione nel Parlamento di Bucarest) hanno protestato, oggi, nella capitale Bucarest e in altre città, chiedendo, tra l’altro, la ripresa del secondo turno delle elezioni presidenziali. Loro hanno criticato la decisione dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest con la quale è stato definitivamente respinto il ricorso del candidato indipendente Călin Georgescu nel fascicolo sull’annullamento delle elezioni presidenziali e hanno affermato che essa sfida milioni di romeni che chiedono la ripresa del secondo turno elettorale e ignora la mancanza di prove chiare. Organizzato in tempo, il 24 novembre 2024, il primo turno è stato invalidato dalla Corte Costituzionale, che, sulla base dei documenti forniti dal Consiglio Supremo di Difesa, ha invocato l’ingerenza di un cosiddetto attore statale. Al ballottaggio, previsto per l’8 dicembre, dovevano andare Georgescu, accusato di legami con la Russia putinista, e la leader dell’USR (all’opposizione), Elena Lasconi. All’estero, dove il 6 dicembre si sono aperti i seggi elettorali per il ballottaggio, decine di migliaia di romeni avevano già votato prima che la Corte Costituzionale decidesse di invalidare il primo turno. Il costo di queste elezioni invalidate ammonterebbe a quasi 1,4 miliardi di lei (pari a circa 280 miliardi di euro). Il 21 dicembre, all’attuale presidente, Klaus Iohannis, sarebbe scaduto il secondo e ultimo mandato presidenziale quinquennale al quale la Costituzione gli dà diritto, ma è rimasto in carica fino all’elezione di un nuovo capo di stato, che sia convalidata dalla Corte Costituzionale.

    Sicurezza – I servizi segreti romeni hanno presentato nuovi dettagli sui bersagli strategici in Romania che un cittadino colombiano intendeva far saltare in aria, su istigazione di un russo. Si tratta di un deposito di rifiuti riciclabili, di due pozzi di estrazione petrolifera e di una stazione di regolazione/misurazione del gas naturale. Luis Alfonso Murillo Diosa è stato rinviato a giudizio lo scorso novembre per aver commesso crimini contro la sicurezza nazionale. Secondo gli investigatori, il colombiano era affiliato ad una vasta rete di sabotatori, controllata tramite intermediari dai servizi segreti russi, che prendeva di mira diversi stati europei. Ex militare, addestrato alle attività di raccolta di informazioni, Diosa è arrivato in Romania nel luglio del 2024.

    Virus respiratori – La vaccinazione antinfluenzale resta il metodo più semplice, sicuro ed efficace per proteggersi dalle malattie stagionali – ribadiscono i medici romeni, in un contesto in cui crescono i casi di virus respiratori. Gli specialisti sottolineano che, con l’aumento della percentuale della popolazione vaccinata, diminuisce anche la diffusione del virus influenzale nella comunità. Il rapporto dell’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica mostra che il numero di persone con diagnosi di infezioni respiratorie è raddoppiato. Nell’ultima settimana sono stati registrati quasi 91.000 casi. Sono quasi 600 i pazienti a cui è stata diagnosticata l’influenza clinica e per più di 200 le analisi di laboratorio hanno confermato l’infezione da virus influenzale, la maggior parte a Bucarest, Cluj, Brasov, Costanza, Alba e Galaţi. L’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica comunica che altre persone sono morte a causa dell’influenza, quindi il numero totale dei decessi dall’inizio della stagione è arrivato a nove.

    BioFach 2025 – La Romania parteciperà alla più grande fiera di prodotti biologici del mondo, BioFach 2025, che si svolgerà a Norimberga (Germania), dall’11 al 14 febbraio, ha annunciato l’Associazione Bio-Romania, sostenuta dal Governo romeno attraverso l’Agenzia romena per gli Investimenti  e il Commercio estero. Secondo l’Associazione, la Romania è presente da 20 anni a questo evento dedicato all’agricoltura e ai prodotti ecologici. Dal 1990, BioFach è diventato il punto d’incontro essenziale per i produttori biologici di tutto il mondo, offrendo opportunità di networking e un luogo di scambio di idee tra tutti gli attori della catena del valore del settore biologico.

    Tennis – La coppia romeno-ucraina Gabriela Ruse/Marta Kostiuk si è qualificata agli ottavi di finale del doppio femminile degli Australian Open, primo torneo del Grande Slam dell’anno, dopo aver sconfitto la coppia Elise Mertens (Belgio)/Ellen Perez   (Australia) 6-4, 6-4 sabato a Melbourne. In un altro incontro del secondo turno, la coppia romena-italiana Jaqueline Cristian e Camilla Rosatello è stata sconfitta dalla coppia Leylah Fernandez (Canada)-Nadia Kicenok (Ucraina), 4-6, 6-2, 6-3. Anche Jaqueline Cristian è stata sconfitta nel singolare dalla tedesca Eva Lys 4-6, 6-3, 6-3, al terzo turno.

  • 17.01.2025 (aggiornamento)

    17.01.2025 (aggiornamento)

    Droni russi – Il Ministero degli Affari Esteri romeno condanna con fermezza gli attacchi irresponsabili delle forze russe che violano tutte le norme del diritto internazionale, sottolineando che l’aggressione illegale e non provocata contro l’Ucraina genera rischi per l’intera regione. La dichiarazione arriva nel contesto in cui, questa mattina, in prossimità del confine con la Romania, in provincia di Tulcea, i sistemi di monitoraggio e sorveglianza del Ministero della Difesa hanno segnalato violazioni dello spazio aereo romeno, nel momento in cui le forze russe hanno ripreso gli attacchi con droni rivolti contro obiettivi civili e infrastrutture portuali ucraine. “Il rispetto della sovranità, della sicurezza e della pace sono obblighi che la Federazione Russa viola in modo sistematico e immotivato. Le azioni aggressive, l’occupazione illegale di territori confinanti, nonchè la guerra illegale che la Russia conduce su larga scala da quasi tre anni contro un vicino sovrano, rappresentano una minaccia persistente e seria non solo per l’Ucraina ma per l’intera regione del Mar Nero e per il Fianco Orientale dell’Alleanza Nord Atlantica”, sottolinea la diplomazia romena in un comunicato. Il Ministero della Difesa e il Ministero degli Esteri ricordano che le strutture alleate sono informate in tempo reale sulle situazioni causate dagli attacchi russi.

     

    Proteste – Alcune migliaia di poliziotti e dipendenti dei settori della difesa, ordine pubblico e sicurezza nazionale, nonché riservisti da tutta la Romania, hanno protestato a Bucarest contro l’ordinanza del Governo volta a ridurre il deficit di bilancio, che abbassa significativamente i loro redditi. Essi chiedono al Governo di rivedere l’atto normativo che diminuisce notevolmente i redditi, escludendo dal pagamento gli straordinari, del lavoro nel fine settimana o nei giorni festivi. Secondo i protestatari, i redditi dei poliziotti operativi subiranno un calo importante, con diminuzioni comprese tra 1.000 lei (200 euro) e 2.000 lei (400 euro). Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che il problema del pagamento degli straordinari nel settore dell’ordine pubblico sarà risolto in via prioritaria all’inizio di febbraio.

     

    MO – Israele e Hamas hanno firmato l’accordo di cessate il fuoco e di liberazione degli ostaggi da Gaza dopo aver superato le polemiche dell’ultimo minuto. L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che il Gabinetto di sicurezza ha ratificato il documento. Secondo il segretario di stato americano, Anthony Blinken, l’attuazione dell’accordo dovrebbe iniziare domenica, come previsto, con la liberazione dei primi tre ostaggi israeliani. Almeno uno dei ministri israeliani dell’estrema destra contrari all’accordo si è dimesso. Secondo il corrispondente di Radio Romania in Israele, la vita politica in questo paese si annuncia tumultuosa, con un grande potenziale di sorprese e cambiamenti.

     

    Elezioni – Il Governo romeno ha stabilito, tramite ordinanza d’urgenza, che le elezioni presidenziali si terranno a maggio, con il primo turno il 4 e il round decisivo il 18. L’Esecutivo sollecita anche regole più severe per la campagna elettorale, soprattutto nell’ambiente online. Nel caso delle grandi piattaforme, l’inosservanza dei provvedimenti può essere sanzionata con multe di fino al 5% del fatturato. I romeni all’estero avranno a disposizione tre giorni per votare, ma l’ultimo giorno, domenica, i seggi elettorali chiuderanno alle 21:00, ora romena. In Romania, le elezioni presidenziali sono state annullate dalla Corte Costituzionale, con la motivazione che l’intero processo elettorale fosse stato viziato e dirottato.

     

    Sabotaggio – I servizi segreti romeni hanno sventato un’operazione di sabotaggio orchestrata dalla Federazione Russa sul territorio della Romania, nel periodo luglio-agosto. L’Intelligence ha identificato un cittadino colombiano arrivato in Romania alla fine dello scorso luglio, con l’obiettivo di effettuare azioni diversive, parte di una vasta rete di sabotatori che prendeva di mira i paesi europei e controllata dai servizi segreti russi. Il colombiano aveva la missione di raccogliere dati e immagini da adoperare in campagne di fake news condotte su piattaforme social, che presentano in modo propagandistico operazioni diversive su larga scala, eseguite da una presunta resistenza ucraina filo-russa.

     

    Influenza – La vaccinazione antinfluenzale resta il metodo più semplice, sicuro ed efficace per proteggersi contro le malattie stagionali. Lo riconfermano i medici romeni nel contesto dell’aumento dei casi di influenza. Gli specialisti sottolineano che l’aumento della percentuale della popolazione vaccinata diminuisce anche la diffusione del virus influenzale nella comunità. Secondo un rapporto dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità, con quasi 91.000 casi confermati nell’ultima settimana, il numero di persone con infezioni respiratorie è praticamente raddoppiato. L’Istituto comunica che, dall’inizio della stagione, nove persone hanno perso la vita a causa dell’influenza.

     

    Fiera – La Romania parteciperà a BioFach 2025, la più importante fiera di prodotti bio a livello mondiale, che si svolgerà a Norimberga, in Germania, dall’11 al 14 febbraio. Lo ha annunciato Bio-Romania, associazione sostenuta dal Governo di Bucarest attraverso l’Agenzia romena per gli investimenti e il commercio estero, precisando che il nostro paese partecipa da 20 anni a questo evento dedicato all’agricoltura e ai prodotti ecologici. Dal 1990, BioFach è diventato il a punto di incontro essenziale per i produttori bio dell’intero mondo, offrendo l’opportunità di far rete e scambiare delle idee.

  • 17.01.2025

    17.01.2025

    Droni russi – Il Ministero degli Affari Esteri romeno condanna con fermezza gli attacchi irresponsabili delle forze russe che violano tutte le norme del diritto internazionale, sottolineando che l’aggressione illegale e non provocata contro l’Ucraina genera rischi per l’intera regione. La dichiarazione arriva nel contesto in cui, questa mattina, in prossimità del confine con la Romania, in provincia di Tulcea, i sistemi di monitoraggio e sorveglianza del Ministero della Difesa hanno segnalato violazioni dello spazio aereo romeno, nel momento in cui le forze russe hanno ripreso gli attacchi con droni rivolti contro obiettivi civili e infrastrutture portuali ucraine. “Il rispetto della sovranità, della sicurezza e della pace sono obblighi che la Federazione Russa viola in modo sistematico e immotivato. Le azioni aggressive, l’occupazione illegale di territori confinanti, nonchè la guerra illegale che la Russia conduce su larga scala da quasi tre anni contro un vicino sovrano, rappresentano una minaccia persistente e seria non solo per l’Ucraina ma per l’intera regione del Mar Nero e per il Fianco Orientale dell’Alleanza Nord Atlantica”, sottolinea la diplomazia romena in un comunicato. Il Ministero della Difesa e il Ministero degli Esteri ricordano che le strutture alleate sono informate in tempo reale sulle situazioni causate dagli attacchi russi.

     

    MO – Israele e Hamas hanno firmato l’accordo di cessate il fuoco e di liberazione degli ostaggi da Gaza dopo aver superato le polemiche dell’ultimo minuto. L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che il Gabinetto di sicurezza ha ratificato il documento. Secondo il segretario di stato americano, Anthony Blinken, l’attuazione dell’accordo dovrebbe iniziare domenica, come previsto, con la liberazione dei primi tre ostaggi israeliani. Almeno uno dei ministri israeliani dell’estrema destra contrari all’accordo si è dimesso. Secondo il corrispondente di Radio Romania in Israele, la vita politica in questo paese si annuncia tumultuosa, con un grande potenziale di sorprese e cambiamenti.

     

    Elezioni – Il Governo romeno ha stabilito, tramite ordinanza d’urgenza, che le elezioni presidenziali si terranno a maggio, con il primo turno il 4 e il round decisivo il 18. L’Esecutivo sollecita anche regole più severe per la campagna elettorale, soprattutto nell’ambiente online. Nel caso delle grandi piattaforme, l’inosservanza dei provvedimenti può essere sanzionata con multe di fino al 5% del fatturato. I romeni all’estero avranno a disposizione tre giorni per votare, ma l’ultimo giorno, domenica, i seggi elettorali chiuderanno alle 21:00, ora romena. In Romania, le elezioni presidenziali sono state annullate dalla Corte Costituzionale, con la motivazione che l’intero processo elettorale fosse stato viziato e dirottato.

     

    Proteste – Alcune migliaia di poliziotti e dipendenti dei settori della difesa, ordine pubblico e sicurezza nazionale, nonché riservisti da tutta la Romania, hanno protestato a Bucarest contro l’ordinanza del Governo volta a ridurre il deficit di bilancio, che riduce significativamente i loro redditi. La legge prevede, tra l’altro, l’eliminazione del pagamento degli straordinari, delle giornate lavorate nei fine settimana o nei giorni festivi. Secondo i protestatari, i redditi dei poliziotti operativi subiranno un calo importante, con diminuzioni comprese tra 1.000 lei (200 euro) e 2.000 lei (400 euro). I partecipanti hanno presidiato il Ministero delle Finanze, il Ministero della Giustizia, il Ministero del Lavoro, il Ministero degli Affari Interni, per riunirsi davanti alla sede dell’Esecutivo.

     

    Influenza – La vaccinazione antinfluenzale resta il metodo più semplice, sicuro ed efficace per proteggersi contro le malattie stagionali. Lo riconfermano i medici romeni nel contesto dell’aumento dei casi di influenza. Gli specialisti sottolineano che l’aumento della percentuale della popolazione vaccinata diminuisce anche la diffusione del virus influenzale nella comunità. Secondo un rapporto dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità, con quasi 91.000 casi confermati nell’ultima settimana, il numero di persone con infezioni respiratorie è praticamente raddoppiato. L’Istituto comunica che, dall’inizio della stagione, nove persone hanno perso la vita a causa dell’influenza.

     

     

     

  • 16.01.2025

    16.01.2025

    Elezioni – Via libera del Governo di Bucarest alla decisione relativa all’organizzazione delle elezioni presidenziali nel mese di maggio. In questo senso, i due turni dovrebbero svolgersi il 4 e il 18 maggio. L’Esecutivo ha inoltre approvato le regole per lo svolgimento del processo elettorale all’estero. Di conseguenza, le votazioni fuori confine si svolgeranno sempre per un periodo di 3 giorni. Cambia, d’altra parte,  il programma dei seggi elettorali: se venerdì e sabato i seggi restano aperti tra le 7:00 e le 21:00 ora locale, la domenica, negli stati situati ad ovest della Romania, il voto si concluderà alle 21:00 ora romena, di modo che il voto non sia più influenzato dai sondaggi o dai risultati pubblicati dopo la chiusura delle urne a livello nazionale. Le autorità impongono regole più severe anche per la campagna elettorale, soprattutto nell’ambiente online. Gli amministratori dei social che promuovono messaggi elettorali non conformi alla legge sono puniti con multe che possono arrivare fino al 5% del fatturato. In Romania, le elezioni presidenziali organizzate lo scorso novembre sono state annullate dalla Corte Costituzionale prima del ballottaggio. La Consulta ha preso la decisione sulla base dei documenti forniti dal Consiglio Supremo di Difesa (CSAT), che hanno invocato l’ingerenza nel processo elettorale di un cosiddetto attore statale. Al ballottaggio previsto per l’8 dicembre si erano qualificati l’ultranazionalista indipendente Călin Georgescu, un estremista accusato di legami con la Russia, e la leader dell’Unione Salvate Romania, Elena Lasconi (all’opposizione). D’atra parte, il 21 dicembre doveva scadere anche il secondo e ultimo mandato conferito dalla Costituzione al presidente Klaus Iohannis. La sua permanenza nella carica è stata, però, prorogata fino all’elezione di un nuovo capo di stato, che sia convalidata anche dalla Corte Costituzionale.

     

    Politica monetaria – Nella prima riunione di politica monetaria dell’anno, il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale ha deciso di mantenere il tasso di interesse della politica monetaria al 6,5%, malgrado l’aumento del tasso di inflazione rilevato anche nell’ultimo trimestre del 2024. La decisione della Banca mira a garantire e a mantenere la stabilità dei prezzi a medio termine, con lo scopo di contribuire al raggiungimento di una crescita economica sostenibile.  Il CdA della Banca ribadisce che, nel contesto attuale, un mix equilibrato di politiche macroeconomiche assieme all’attuazione di riforme strutturali, compreso l’utilizzo dei fondi europei per stimolare il potenziale di crescita a lungo termine, assumono un ruolo essenziale non solo per per ottenere stabilità macroeconomica, ma anche per rafforzare la capacità del sistema economico di fronteggiare possibili sviluppi negativi. Secondo gli esperti, la Banca Centrale potrebbe allentare la politica monetaria nel 2025, ma probabilmente solo a partire dalla seconda metà dell’anno, in attesa di prospettive più chiare sull’evoluzione dell’inflazione e degli effetti generati dalle misure fiscali. Nel 2024 la il tasso di riferimento è stato ridotto dal 7 al 6,5%.

     

    Diplomazia – “Nikolai Patrushev, consigliere del presidente russo Vladimir Putin, affronta gli stessi temi aggressivi di propaganda e disinformazione con i quali Mosca ha intossicato il mondo negli ultimi anni”. Lo rileva in comunicato il Ministero degli Affari Esteri romeno in risposta alle affermazioni di Patrushev secondo le quali sia l’Ucraina, già invasa dalle truppe di Mosca, che la Repubblica di Moldova (paese ex sovietico, a maggioranza romenofona) potrebbero cessare di esistere quest’anno come Stati indipendenti. La diplomazia romena sottolinea che questo tipo di dichiarazioni pubbliche non possono nascondere la realtà: ovvero il fatto che la Russia stia conducendo una guerra di aggressione contro l’Ucraina, nonchè una serie di azioni ibride massicce e sistematiche contro la Moldova. Il Ministero degli Affari Esteri romeno ribadisce che la Russia mira solo a creare divisioni sul continente europeo.

     

    Fake News – Il Ministero della Difesa romeno denuncia le fake news presentate sui social relative al processo di allargamento e modernizzazione della base militare di Mihail Kogălniceanu, in provincia di Constanţa (sud-est). Senza nominare l’ex candidato alla presidenza, l’indipendente Călin Georgescu, il quale sosteneva che la base di Mihail Kogălniceanu sarebbe stata modernizzata per essere adoperata contro la Russia, i rappresentanti del Ministero accusano interpretazioni e scenari manipolativi, incoerenti con la realtà, precisando che le manipolazioni  sul tema sono in linea con le campagne di disinformazione e propaganda con le quali la Federazione Russa sostiene i suoi attacchi ibridi contro i paesi alleati. Le misure adottate dalla Romania presso la base di Mihail Kogălniceanu sono esclusivamente di natura difensiva, essendo decise e attuate in modo trasparente in base al livello di minaccia rappresentato dalle azioni aggressive della Russia, afferma il Ministero su InfoRadar.

     

    FMI – Una missione del Fondo Monetario Internazionale si troverà a Bucarest dal 3 al 7 febbraio. Stando a Geoff Gottlieb, rappresentante regionale del Fondo per l’Europa centro-orientale, il team dell’istituzione finanziaria ha previsti incontri con i rappresentanti del Governo e della Banca Centrale per analizzare i più recenti sviluppi finanziari ed economici e per aggiornare le prospettive macroeconomiche del paese. Al momento, la Romania non ha in vigore un accordo di finanziamento con il Fondo Monetario. Anche in questo caso, l’istitzione valuta ogni anno l’evoluzione dell’economia, sulla base di un esercizio di monitoraggio obbligatorio per tutti gli stati membri.

     

    MO – Il Ministero degli Affari Esteri romeno, in collaborazione con i Ministeri della Difesa e dell’Interno, in coordinamento con le strutture della Commissione Europea, ha partecipato all’operazione di evacuazione d’urgenza di 12 pazienti palestinesi ricoverati nella Striscia di Gaza, in difficoltà a causa della mancanza di accesso a cure mediche adeguate. Dopo l’arrivo a Bucarest, uno dei pazienti sarà trasportato in Norvegia, mentre altri cinque, insieme ai familiari, saranno trasferiti in Francia. Gli altri riceveranno cure specialistiche negli ospedali di Bucarest e beneficeranno del sostegno delle istituzioni romene competenti. La Romania continuerà a contribuire alle azioni volte a contenere gli effetti della crisi umanitaria sui civili palestinesi nella Striscia di Gaza, operando in stretto coordinamento con i suoi partner internazionali, precisa ancora il MAE.

     

    Libri – La Romania sarà ospite speciale alla Fiera Internazionale del Libro del Cairo 2026, quando si celebra il 120/o anniversario delle relazioni diplomatiche romeno-egiziane. Lo ha annunciato il ministro della Cultura egiziano, Ahmed Fouad, in una conferenza stampa dedicata al lancio dell’edizione 2025 della Fiera, un evento che attira ogni anno milioni di visitatori. All’edizione di quest’anno della Fiera Internazionale del Libro del Cairo, la Romania partecipa con uno stand espositivo organizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest, l’Istituto Culturale Romeno e l’Ambasciata di Romania al Cairo. La Fiera, giunta alla 56/sima edizione, è l’evento più importante in questo settore organizzato nel Medio Oriente e Africa, la partecipazione della Romania riconfermando la sua posizione nell’élite culturale internazionale.