Category: Topnews

  • 12.02.2025

    12.02.2025

    Presidenza – Il presidente dimissionario della Romania, Klaus Iohannis, ha concluso oggi a mezzogiorno il mandato, con una cerimonia organizzata al Palazzo della Presidenza a Bucarest.  Iohannis aveva annunciato le dimissioni lunedì, a seguito dell’avvio della procedura parlamentare per la sua sospensione dall’incarico. Il secondo mandato di Iohannis doveva concludersi il 21 dicembre scorso, ma è stato esteso dopo che la Corte Costituzionale ha annullato le elezioni presidenziali a causa dei sospetti che fossero state viziate. In seguito alla decisione della Consulta, decine di migliaia di romeni hanno protestato in strada. I commentatori ritengono che le dimissioni di Iohannis diminuiranno in un certo qual modo le tensioni accumulate dalla società negli ultimi mesi. Etnico tedesco in età di 65 anni, già insegnante di fisica ed ex sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis lascia la poltrona presidenziale con una quota di popolarità estremamente bassa. L’interim è stato assunto da oggi dal presidente del Senato, Ilie Bolojan, il quale in precedenza si è autosospeso dalla carica di capo del Senato e presidente del Partito Nazionale Liberale. Ilie Bolojan sarà presidente ad interim fino a maggio, quando si terranno le presidenziali. Avrà quasi tutte le attribuzioni di capo dello stato, tranne quelle di rivolgersi al Parlamento, sciogliere il Legislativo e convocare un referendum.

     

    PNRR – Riunione del Comitato Interministeriale per il Coordinamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, presieduta dal premier Marcel Ciolacu, con la partecipazione di Celine Gauer, direttrice generale SG RECOVER – Task Force per la ripresa e la resilienza presso il Segretariato Generale della Commissione Europea. Durante l’incontro avuto ieri con Celine Gauer, il primo ministro ha dichiarato che il Governo continuerà l’attuazione delle riforme e degli investimenti assunti attraverso il PNRR con un ritmo che sarà accelerato in ogni ministero. Marcel Ciolacu ha inoltre sottolineato che le misure di digitalizzazione dell’Agenzia delle Entrate stanno migliorando la riscossione, con risultati che si faranno sentire nei prossimi anni. Nel contempo tempo, la riforma dell’amministrazione centrale, assieme alle altre soluzioni volte a ridurre le spese di personale, porteranno ad un controllo più rigoroso delle risorse pubbliche, nonchè al raggiungimento dell’obiettivo di un deficit di bilancio pari al 7% del prodotto interno lordo, ha sottolineato il primo ministro Ciolacu.

     

    Attacchi ibridi – Nel 2024, la Romania è stata presa di mira, insieme ad altri stati europei, da azioni di sabotaggio specifiche all’arsenale russo di tecniche ibride. Lo afferma la Direzione di Lotta ai Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo (DIICOT) nel rapporto di attività per l’anno scorso. Lo scopo degli attacchi – afferma la DIICOT – è stato quello di mettere alla prova la difesa dei paesi della NATO, nonchè di individuare i punti deboli nelle infrastrutture. Secondo la DIICOT, dal 2022 in 13 paesi europei si sono verificati almeno 50 incidenti che potrebbero essere considerati come operazioni ibride russe. Tra questi figurano casi di spionaggio, diversione, vandalismo, attacchi informatici, campagne di disinformazione o attacchi contro le infrastrutture sottomarine nel Mar Baltico. Gli inquirenti romeni rilevano che la Russia ha cambiato tattica nella pratica degli attacchi ibridi: non invia più agenti negli stati della NATO, ma recluta in modo casuale tra gli utilizzatori dell’applicazione Telegram, per somme di denaro. D’altra parte, secondo la DIICOT, al momento la Romania non si confronta con minacce terroristiche.

     

    Difesa – Sul territorio della Romania si svolge una complessa esercitazione militare, la  Steadfast Dart 2025, alla quale partecipano distaccamenti provenienti da Gran Bretagna, Italia, Francia, Turchia e Spagna. L’esercitazione, che si concluderà il 21 febbraio, è volta a testare il dispiegamento operativo della Forza di Reazione Alleata nell’area di vigilanza NATO Sud-Est, concentrandosi sulla pianificazione-esecuzione di un’attività pre-crisi finalizzata a rafforzare le forze alleate dislocate in Romania e Bulgaria. Steadfast Dart 2025 si svolge contemporaneamente in Romania, Bulgaria e Grecia e mostra come l’Alleanza agirebbe in caso di attivazione dell’articolo 4, che fa riferimento alla consultazione tra gli stati membri in caso di minaccia. La Romania partecipa a questa esercitazione che simula la risposta delle truppe NATO a uno scenario di possibile attacco-lampo, con circa 1.150 soldati e attrezzature militari. L’esercitazione riunisce circa 10.000 militari provenienti da nove paesi alleati, con 17 navi militari, 20 aerei e oltre 1.500 veicoli militari terrestri.

     

    Proteste – La Romsilva sarà completamente riorganizzata, anche se questo preoccupa coloro che perderanno i loro benefici. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, dopo l’incontro con i sindacalisti del settore della silvicoltura. Secondo il ministro, le iniquità  esistenti all’interno della Romsilva verranno eliminate con le proposte di modifica dello status del personale forestale, nonché con la decisione del Governo sulla riorganizzazione dell’ente. I membri della Federazione dei Sindacati Forestali “Silva” hanno protestato oggi a Bucarest, insoddisfatti della campagna stampa avviata dal ministro dell’Ambiente contro l’Autorità Nazionale Forestale Romsilva. D’altra parte, i sindacati forestali hanno organizzato uno sciopero di avvertimento, senza interrompere l’attività, “in segno di protesta contro la campagna diffamatoria sostenuta dal Ministro dell’Ambiente, delle Acque e delle Foreste contro Romsilva e i suoi 14.000 dipendenti, che sono al servizio delle foreste romene”.

     

    Corruzione – La Romania si colloca, per il terzo anno consecutivo, tra i paesi dell’UE con  “i più scarsi” risultati nella lotta alla corruzione, con 46 punti, pari a Malta, secondo l’Indice di Percezione della Corruzione per il 2024, pubblicato dall’organizzazione non governativa Transparency International. La Danimarca (90 punti) è in testa alla classifica, mentre paesi come Somalia (9 punti), Venezuela (10 punti) e Siria (12 punti) sono il fanalino di coda. L’Indice di Percezione della Corruzione riflette il modo in cui esperti indipendenti e imprenditori percepiscono la corruzione nel settore pubblico in 180 paesi e territori.

     

    AI – L’Unione Europea investirà 200 miliardi di euro in progetti di intelligenza artificiale. Lo ha annunciato a Parigi la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, al summit dedicato a questo settore, dove ha parlato anche di un partenariato pubblico-privato per mobilitare i capitali necessari allo sviluppo di nuove tecnologie. Presente al vertice, il ministro dell’Economia e della Digitalizzazione romeno, Bogdan Ivan, ha dichiarato che il nostro paese è pronto a svolgere il suo ruolo nei progetti che definiranno il futuro. “La Romania ha moltissimi specialisti e moltissime aziende ben formate nel settore, e lo scorso anno ha adottato una strategia per l’intelligenza artificiale che la rende interoperabile dal punto di vista della ricerca con i paesi più sviluppati del mondo”, ha detto il ministro Ivan alla corrispondente di Radio Romania a Parigi.

     

  • Presidenza: fine mandato per Klaus Iohannis, l’interim assunto da Ilie Bolojan

    Presidenza: fine mandato per Klaus Iohannis, l’interim assunto da Ilie Bolojan

    Iohannis aveva annunciato le dimissioni lunedì, a seguito dell’avvio della procedura parlamentare per la sua sospensione dall’incarico. Il secondo mandato di Iohannis doveva concludersi il 21 dicembre scorso, ma è stato esteso dopo che la Corte Costituzionale ha annullato le elezioni presidenziali a causa dei sospetti che fossero state viziate.

    In seguito alla decisione della Consulta, decine di migliaia di romeni hanno protestato in strada. I commentatori ritengono che le dimissioni di Iohannis diminuiranno in un certo qual modo le tensioni accumulate dalla società negli ultimi mesi. Etnico tedesco in età di 65 anni, già insegnante di fisica ed ex sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis lascia la poltrona presidenziale con una quota di popolarità estremamente bassa.

    L’interim è stato assunto da oggi dal presidente del Senato, Ilie Bolojan, il quale si è autosospeso in precedenza dalla carica di capo del Senato e presidente del Partito Nazionale Liberale. Ilie Bolojan sarà presidente ad interim fino a maggio, quando si terranno le presidenziali. Avrà quasi tutte le attribuzioni di capo dello stato, tranne quelle di rivolgersi al Parlamento, sciogliere il Legislativo e convocare un referendum.

  • 11.02.2025 (aggiornamento)

    11.02.2025 (aggiornamento)

    Dimissioni presidente – In Romania, il presidente dimissionario, Klaus Iohannis, conclude il suo mandato. L’interim sarà assunto da domani al presidente del Senato, Ilie Bolojan. Klaus Iohannis ha rassegnato le dimissioni nel contesto in cui nel Parlamento era stata avviata una procedura di sospensione nei suoi confronti. La Corte Costituzionale ha preso atto della vacanza dell’incarico di presidente della Romania e ha stabilito che il capo del Senato, Ilie Bolojan, assumerà l’interim. Bolojan ha già annunciato la sua sospensione dalla carica di presidente e membro del Partito Nazionale Liberale, che fa parte del governo. Klaus Iohannis è stato eletto capo dello stato per due mandati. Il suo ultimo mandato doveva concludersi lo scorso dicembre, ma la Corte Costituzionale ha annullato le elezioni presidenziali a causa del processo elettorale viziato e ha deciso che Iohannis rimanga in carica fino all’elezione di un nuovo capo dello stato. Le prossime presidenziali si terranno a maggio.

     

    Finanziaria- Prima di rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente, Klaus Iohannis ha firmato ieri una serie di decreti, tra cui quello riguardante la promulgazione delle leggi sul bilancio dello stato e della previdenza sociale per il 2025, adottate la scorsa settimana dal Parlamento. Il bilancio è costruito su un deficit del 7% del PIL e su una crescita economica del 2,5%. Tra i ministeri che riceveranno somme più alte si annoverano quelli dell’Energia, dell’Istruzione, della Salute, dei Trasporti, dell’Ambiente, della Difesa e quello degli Investimenti e dei Fondi europei. Stando al ministro delle Finanze, Tanczos Barna, vengono rispettate le condizioni per “sostenere lo sviluppo del paese attraverso investimenti record, le risorse per garantire il pagamento degli stipendi e delle pensioni, nonchè per il ripristino dell’equilibrio finanziario nazionale”.

     

    Corruzione – Il livello di corruzione a livello mondiale resta ancora molto elevato, mentre le azioni volte a contrastare questo fenomeno stanno diminuendo. Lo rileva Transparency International, che ha pubblicato il Corruption Perceptions Index 2024. Secondo l’organizzazione, la mancanza di misure forti contro la corruzione genera gravi ripercussioni globali in settori essenziali come la difesa della democrazia, il mantenimento dello stato di diritto, la protezione dell’ambiente o la lotta ai mutamenti climatici, la promozione e la tutela dei diritti umani. Nel 2024, la media UE è pari a 62 punti, in calo di due unità rispetto agli anni precedenti. Per il terzo anno consecutivo, la Romania ottiene un punteggio di 46 punti su 100 possibili, allo stesso livello di Malta, e si annovera tra i paesi dell’UE con i più scarsi risultati nella lotta alla corruzione. Le raccomandazioni di Transparency International Romania includono, tra l’altro, l’attuazione dei Patti di integrità come strumento per il monitoraggio degli appalti pubblici, il miglioramento della consapevolezza dei cittadini sull’importanza dell’applicazione della legge sulla protezione degli informatori nell’interesse pubblico, l’aggiornamento della legislazione nel campo dell’integrità pubblica. Inoltre, Transparency International Romania raccomanda l’impegno governativo per un programma anti-corruzione  in grado di portare il paese a ottenere nell’indice di percezione della corruzione almeno 50 punti entro il 2027.

     

    Giornata europea 112 – Oltre 100 sedi di istituzioni pubbliche e aziende private di Romania sono state illuminate di rosso oggi, in occasione della Giornata europea del numero di emergenza 112. Attraverso questa azione visiva simbolica, il Servizio di Telecomunicazioni Speciali, il suo iniziatore, afferma di voler richiamare l’attenzione sul ruolo essenziale del numero unico di emergenza e incoraggiare i cittadini a utilizzarlo in modo responsabile. Chiamare abusivamente il 112 può mettere in pericolo il rapido intervento delle squadre specializzate laddove è realmente necessario, indica il STS. Nel 2024, grazie agli iter del STS insieme alle agenzie di intervento (Polizia, Ispettorato per le Situazioni di Emergenza – SMURD (Servizio Mobile di Emergenza, Rianimazione ed Estricazione), Ambulanza, Gendarmeria e Soccorso alpino), accanto a partner governativi e operatori privati delle telecomunicazioni, il numero di chiamate non urgenti è diminuito di quasi un milione rispetto agli anni precedenti. Gli operatori STS del servizio di emergenza 112 hanno ricevuto oltre 9,7 milioni di chiamate, di cui il 60,45% erano emergenze, informa il STS.

     

    Tik Tok- Secondo un sondaggio condotto da World Vision Romania, più di otto adolescenti romeni su dieci che hanno un account su TikTok accedono quotidianamente alla piattaforma, ricevendo contenuti politici durante il periodo elettorale. Un terzo degli intervistati ha affermato di essersi sentito informato nel momento in cui ha visto la notizia, quasi un quarto si è sentito divertito, due adolescenti su dieci sono rimasti confusi, mentre uno su sette indignato. Secondo il sondaggio, più di un quarto degli intervistati ha distribuito contenuti politici durante le elezioni, mentre oltre la metà dei giovani accede alla piattaforma più di quattro volte al giorno. Circa il 40% di loro non controlla le informazioni arrivate via Internet.

     

    Legislazione – A Bucarest, i parlamentari della coalizione di governo PSD – PNL – UDMR organizzano consultazioni pubbliche per regolamentare alcune misure di tutela per i clienti che concludono atti di compravendita con gli sviluppatori immobiliari. L’obiettivo è quello di completare il quadro giuridico con regolamentazioni in grado di fornire ai clienti garanzie solide e sufficienti per gli anticipi versati nelle transazioni immobiliari, nonchè per l’assicurazione dello sviluppo e del corretto funzionamento del mercato in Romania. L’iniziativa si verifica dopo che centinaia di persone danneggiate nel caso Nordis hanno sollecitato la modifica della legislazione in materia. In questo dossier sono stati fermati l’ex deputata socialdemocratica Laura Vicol, suo marito Vladimir Ciorbă,  principale azionista del gruppo Nordis, e altre tre persone. Secondo le accuse, gli imputati avrebbero ricevuto dai clienti pagamenti per oltre 195 milioni di euro, per abitazioni che non sono mai state consegnate.

     

    Rifugiati Ucraina – 4,3 milioni di ucraini  restano rifugiati nell’Unione Europea, tre anni dopo che il loro paese è stato invaso dalle truppe russe. Il corrispondente di Radio Romania a Bruxelles afferma che, secondo i dati disponibili, in Romania si trovano quasi 180.000 profughi ucraini, soprattutto donne e bambini. In Germania si trovano 1.160.000 persone, ovvero il 27% del totale, mentre in Polonia quasi un milione. Segue la Repubblica Ceca, con quasi 400.000 rifugiati

  • 11.02.2025

    11.02.2025

    Dimissioni presidente – La Corte Costituzionale ha preso atto della vacanza dell’incarico di presidente della Romania e ha stabilito che il capo del Senato, Ilie Bolojan, assumerà l’interim a partire dal 12 febbraio. La decisione della Consulta arriva dopo che il presidente in carica,  Klaus Iohannis, ha annunciato ieri le sue dimissioni, che entreranno in vigore da domani. Bolojan ha annunciato la sua sospensione dalla carica di presidente e membro del Partito Nazionale Liberale, che fa parte del governo. Come capo dello stato ad interim, avrà poteri limitati: non potrà rivolgere al Parlamento messaggi riguardanti i principali problemi politici nazionali, non potrà avviare la procedura di scioglimento del Legislativo e  non sarà in grado di convocare un referendum nazionale.

     

    Finanziaria- Prima di rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente, Klaus Iohannis ha firmato ieri una serie di decreti, tra cui quello riguardante la promulgazione delle leggi sul bilancio dello stato e della previdenza sociale per il 2025, adottate la scorsa settimana dal Parlamento. Il bilancio è costruito su un deficit del 7% del PIL e su una crescita economica del 2,5%. Tra i ministeri che riceveranno somme più alte si annoverano quelli dell’Energia, dell’Istruzione, della Salute, dei Trasporti, dell’Ambiente, della Difesa e quello degli Investimenti e dei Fondi europei. Stando al ministro delle Finanze, Tanczos Barna, vengono rispettate le condizioni per “sostenere lo sviluppo del paese attraverso investimenti record, le risorse per garantire il pagamento degli stipendi e delle pensioni, nonchè per il ripristino dell’equilibrio finanziario nazionale”.

     

    Giornata europea 112 – Oltre 100 sedi di istituzioni pubbliche e aziende private di Romania sono illuminate di rosso oggi, in occasione della Giornata europea del numero di emergenza 112. Attraverso questa azione visiva simbolica, il Servizio di Telecomunicazioni Speciali, il suo iniziatore, afferma di voler richiamare l’attenzione sul ruolo essenziale del numero unico di emergenza e incoraggiare i cittadini a utilizzarlo in modo responsabile. Chiamare abusivamente il 112 può mettere in pericolo il rapido intervento delle squadre specializzate laddove è realmente necessario, indica il STS. Nel 2024, grazie agli iter del STS insieme alle agenzie di intervento (Polizia, Ispettorato per le Situazioni di Emergenza – SMURD (Servizio Mobile di Emergenza, Rianimazione ed Estricazione), Ambulanza, Gendarmeria e Soccorso alpino), accanto a partner governativi e operatori privati delle telecomunicazioni, il numero di chiamate non urgenti è diminuito di quasi un milione rispetto agli anni precedenti. Gli operatori STS del servizio di emergenza 112 hanno ricevuto oltre 9,7 milioni di chiamate, di cui il 60,45% erano emergenze, informa il STS.

     

    Tik Tok- Secondo un sondaggio condotto da World Vision Romania, più di otto adolescenti romeni su dieci che hanno un account su TikTok accedono quotidianamente alla piattaforma, ricevendo contenuti politici durante il periodo elettorale. Un terzo degli intervistati ha affermato di essersi sentito informato nel momento in cui ha visto la notizia, quasi un quarto si è sentito divertito, due adolescenti su dieci sono rimasti confusi, mentre uno su sette indignato. Secondo il sondaggio, più di un quarto degli intervistati ha distribuito contenuti politici durante le elezioni, mentre oltre la metà dei giovani accede alla piattaforma più di quattro volte al giorno. Circa il 40% di loro non controlla le informazioni arrivate via Internet.

     

    Corruzione – Il livello di corruzione a livello mondiale resta ancora molto elevato, mentre le azioni volte a contrastare questo fenomeno stanno diminuendo. Lo rileva Transparency International, che ha pubblicato il Corruption Perceptions Index 2024. Secondo l’organizzazione, la mancanza di misure forti contro la corruzione genera gravi ripercussioni globali in settori essenziali come la difesa della democrazia, il mantenimento dello stato di diritto, la protezione dell’ambiente o la lotta ai mutamenti climatici, la promozione e la tutela dei diritti umani. Nel 2024, la media UE è pari a 62 punti, in calo di due unità rispetto agli anni precedenti. Per il terzo anno consecutivo, la Romania ottiene un punteggio di 46 punti su 100 possibili, allo stesso livello di Malta, e si annovera tra i paesi dell’UE con i più scarsi risultati nella lotta alla corruzione. Le raccomandazioni di Transparency International Romania includono, tra l’altro, l’attuazione dei Patti di integrità come strumento per il monitoraggio degli appalti pubblici, il miglioramento della consapevolezza dei cittadini sull’importanza dell’applicazione della legge sulla protezione degli informatori nell’interesse pubblico, l’aggiornamento della legislazione nel campo dell’integrità pubblica. Inoltre, Transparency International Romania raccomanda l’impegno governativo per un programma anti-corruzione  in grado di portare il paese a ottenere nell’indice di percezione della corruzione almeno 50 punti entro il 2027.

     

    Legislazione – A Bucarest, i parlamentari della coalizione di governo PSD – PNL – UDMR organizzano consultazioni pubbliche per regolamentare alcune misure di tutela per i clienti che concludono atti di compravendita con gli sviluppatori immobiliari. L’obiettivo è quello di completare il quadro giuridico con regolamentazioni in grado di fornire ai clienti garanzie solide e sufficienti per gli anticipi versati nelle transazioni immobiliari, nonchè per l’assicurazione dello sviluppo e del corretto funzionamento del mercato in Romania. L’iniziativa si verifica dopo che centinaia di persone danneggiate nel caso Nordis hanno sollecitato la modifica della legislazione in materia. In questo dossier sono stati fermati l’ex deputata socialdemocratica Laura Vicol, suo marito Vladimir Ciorbă,  principale azionista del gruppo Nordis, e altre tre persone. Secondo le accuse, gli imputati avrebbero ricevuto dai clienti pagamenti per oltre 195 milioni di euro, per abitazioni che non sono mai state consegnate.

     

    Rifugiati Ucraina – 4,3 milioni di ucraini  restano rifugiati nell’Unione Europea, tre anni dopo che il loro paese è stato invaso dalle truppe russe. Il corrispondente di Radio Romania a Bruxelles afferma che, secondo i dati disponibili, in Romania si trovano quasi 180.000 profughi ucraini, soprattutto donne e bambini. In Germania si trovano 1.160.000 persone, ovvero il 27% del totale, mentre in Polonia quasi un milione. Segue la Repubblica Ceca, con quasi 400.000 rifugiati

     

     

     

     

  • 10.02.2025 (aggiornamento)

    10.02.2025 (aggiornamento)

    Dimissioni presidente – Klaus Iohannis ha annunciato oggi le dimissioni dalla carica di presidente della Romania, un giorno prima che il Parlamento prenda in dibattito la richiesta relativa alla sua sospensione inoltrata dalle opposizioni. Klaus Iohannis ha annunciato che le dimissioni entreranno in vigore effettivamente dal 12 febbraio, precisando di aver preso la decisione per salvare la Romania dalla crisi che sarebbe stata causata da un possibile referendum relativo alla sua sospensione. Iohannis ha detto che il referendum avrebbe diviso la società. Nel contempo, all’estero, nessuno dei partner avrebbe capito perché la Romania ha dimesso il suo presidente, dato che la procedura per l’elezione di un suo successore è già iniziata, ha spiegato Iohannis. Il secondo e ultimo mandato di Klaus Iohannis è scaduto il 21 dicembre 2024, ma è stato prorogato dalla Corte Costituzionale con l’annullamento delle elezioni presidenziali. Secondo la legge, le attribuzioni saranno assunte ad interim dal capo del Senato, fino all’insediamento di un nuovo presidente, attraverso elezioni costituzionali. Attualmente il Senato romeno è guidato dal presidente del PNL, Ilie Bolojan. Il presidente ad interim della Romania può promulgare leggi, sollecitare il loro riesame presso la Corte Costituzionale, nominare ed revocare ministri e ricopriren l’incarico di comandante supremo delle Forze Armate. Tuttavia, non può sciogliere il Parlamento, non può convocare un referendum e non può nominare un altro primo ministro.

    Reazioni – Le opposizioni del Parlamento di Bucarest, che hanno avviato la procedura di sospensione dall’incarico del presidente Klaus Iohannis, hanno accolto con soddisfazione la sua decisione di rassegnare le dimissioni. Il deputato dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR), Dan Tanasă, ha dichiarato che Iohannis ricopriva illegalmente la massima carica dello stato e che i romeni non lo volevano più. Sempre dall’opposizione, la presidente dell’Unione Salvate Romania (USR), Elena Lasconi, ha detto che le dimissioni di Klaus Iohannis non offrono risposte riguardanti l’annullamento delle elezioni dello scorso anno e che sono ancora necessari cambiamenti fondamentali nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni dello stato. Dallo schieramento della coalizione governativa, il sindaco liberale della città di Cluj-Napoca, Emil Boc, ha detto che le dimissioni sono preferibili alla sospensione, che avrebbe complicato sia la scena interna che la credibilità della Romania all’estero. A sua volta, la sindaca socialdemocratica di Craiova, Olguţa Vasilescu, ha sottolineato che, in vista delle elezioni presidenziali, la variante scelta dalla coalizione è l’ex leader liberale Crin Antonescu. A sua volta, Crin Antonescu ha valutato che le dimissioni di Klaus Iohannis sono una decisione saggia, tramite cui sono stati evitati l’avvio di un iter di sospensione e l’organizzazione di un referendum.

    Boicottaggio – Il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, afferma che è necessario un intervento legislativo di modo che tutti i prodotti venduti nei grandi magazzini abbiano lo stesso ricarico. In un post online, Ciolacu ha presentato i prodotti che ha acquistato un giorno prima del boicottaggio dei supermercati annunciato per oggi dai sostenitori dell’ex candidato alla presidenza, Călin Georgescu. Negli oltre 4.500 supermercati operativi nel paese, lavorano circa 800.000 romeni, mentre le tasse da loro versate rappresentano il 13% delle entrate dello stato. Inoltre, secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, nei negozi al dettaglio, il 70% dei prodotti sono romeni. All’inizio del mese, in diversi paesi dei Balcani, i clienti hanno aderito ad un boicottaggio contro i supermercati, a seguito degli aumenti dei prezzi dei generi alimentari. Le proteste iniziate in Croazia si sono diffuse anche in Bosnia, Montenegro e Serbia.

    FMI – La delegazione del Fondo Monetario Internazionale ha concluso i colloqui avuti a Bucarest con i rappresentanti delle principali istituzioni competenti in materia di politica monetaria e fisca le. Non si è trattato di una missione di valutazione, ma solo di una di informazione, e il primo ministro Marcel Ciolacu ha comunicato agli esperti del FMI l’impegno del Governo di mantenere il deficit del bilancio al 7% del Prodotto Interno Lordo, nonchè di attuare le riforme assunte nel PNRR. Il FMI ha pubblicato le ultime previsioni sull’evoluzione dell’economia romena lo scorso autunno, anticipando per la fine del 2025 un deficit del 7%, lo stesso livello di quello stabilito dal Governo. Tuttavia, le stime del Fondo sono più ottimistiche sia in termini di crescita economica – 3,3%, rispetto a solo il 2,5% preso in considerazione dalle autorità di Bucarest, sia per quanto riguarda l’inflazione, calcolata al 3,6%, inferiore all’obiettivo del 4,4 stabilito dal Governo. D’altra parte, i rappresentanti della Banca Mondiale hanno accolto con favore il piano di riforme presentato dal Governo, nonchè l’attenzione verso gli investimenti, sottolineando che la Romania è un partner forte e resiliente

    Violenze – Cinque persone sono state interrogate in seguito alle 15 perquisizioni domiciliari effettuate dalla polizia romene nelle provincie di Ilfov, Prahova, Buzău e Argeş, nel caso del conflitto avvenuto a Urziceni, non lontano dalla Capitale, nel quale hanno perso la vita due persone. Inoltre, dopo una serie di perquisizioni in provincia di Brașov, altre nove persone saranno interrogate. Il ministro degli Interni, Cătălin Predoiu, ha richiamato l’attenzione sulla necessità del coinvolgimento di un numero maggiore di strutture dello stato nella lotta alla criminalità organizzata e nello smantellamento dei clan della malavita. Secondo Predoiu, nonostante lo smantellamento negli ultimi anni di centinaia di raggruppamenti criminali, questi hanno la capacità di rigenerarsi e la soluzione di questo problema potrebbe richiedere degli anni. Alla fine della scorsa settimana, due persone hanno perso la vita e cinque sono rimaste ferite nello scontro con sparatorie tra due clan, che ha coinvolto più di 25 persone. Il motivo sarebbe collegato alla relazione tra due giovani.

     

  • 10.02.2025

    10.02.2025

    Dimissioni presidente – Klaus Iohannis ha annunciato oggi le dimissioni dalla carica di presidente della Romania, a decorrere dal 12 febbraio. Il Parlamento ha messo in moto la procedura di rimozione, ma è un’azione inutile, infondata, poichè non ho mai violato la Costituzione, ha detto Klaus Iohannis, ammonendo che l’intero iter avrebbe effetti su piano interno ed esterno. In precedenza, gli Uffici riuniti del Senato e della Camera dei Deputati avevano deciso che il Parlamento avrebbe dibattuto martedì in plenaria la richiesta di sospensione dalla carica di Klaus Iohannis, inoltrata dall’opposizione. Il documento è stato firmato da 178 parlamentari, per  la maggior parte dell’opposizione sovranista. Il secondo e ultimo mandato di Klaus Iohannis è scaduto il 21 dicembre 2024. A causa di ingerenze straniere nelle elezioni svoltesi a novembre, la Corte Costituzionale ha deciso sia l’annullamento delle elezioni presidenziali che la permanenza di Iohannis nell’incarico fino all’insediamento di un nuovo presidente.

     

    Reazioni – Le opposizioni del Parlamento di Bucarest, che hanno avviato la procedura di sospensione dall’incarico del presidente Klaus Iohannis, hanno accolto con soddisfazione la sua decisione di rassegnare le dimissioni. Il deputato dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR), Dan Tanasă, ha dichiarato che Iohannis ricopriva illegalmente la massima carica dello stato e che i romeni non lo volevano più. Sempre dall’opposizione, la presidente dell’Unione Salvate Romania (USR),  Elena Lasconi, ha detto che le dimissioni di Klaus Iohannis non offrono risposte riguardanti l’annullamento delle elezioni dello scorso anno e che sono ancora necessari cambiamenti fondamentali nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni dello stato. Dallo schieramento della coalizione governativa, il sindaco liberale della città di Cluj-Napoca, Emil Boc, ha detto che le dimissioni sono preferibili alla sospensione, che avrebbe complicato sia la scena interna che la credibilità della Romania all’estero. A sua volta, la sindaca socialdemocratica di Craiova, Olguţa Vasilescu, ha sottolineato che, in vista delle elezioni presidenziali, la variante scelta dalla coalizione è l’ex leader liberale Crin Antonescu. A sua volta, Crin Antonescu ha valutato che le dimissioni di Klaus Iohannis sono una decisione saggia, tramite cui sono stati evitati l’avvio di un iter di sospensione e l’organizzazione di un referendum.

     

    Boicottaggio – Il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, afferma che è necessario un intervento legislativo  di modo che tutti i prodotti venduti nei grandi magazzini abbiano lo stesso ricarico. In un post online, Ciolacu  ha presentato i prodotti che ha acquistato un giorno prima del boicottaggio dei supermercati annunciato per oggi dai sostenitori dell’ex candidato alla presidenza, Călin Georgescu. Negli oltre 4.500 supermercati operativi nel paese, lavorano circa 800.000 romeni, mentre le tasse da loro versate rappresentano il 13% delle entrate dello stato. Inoltre, secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, nei negozi al dettaglio, il 70% dei prodotti sono romeni. All’inizio del mese, in diversi paesi dei Balcani, i clienti hanno aderito ad un boicottaggio contro i supermercati, a seguito degli aumenti dei prezzi dei generi alimentari. Le proteste iniziate in Croazia si sono diffuse anche in Bosnia, Montenegro e Serbia.

     

    FMI – La delegazione del Fondo Monetario Internazionale ha concluso i colloqui avuti a Bucarest con i rappresentanti delle principali istituzioni competenti in materia di politica monetaria e fisca le. Non si è trattato di una missione di valutazione, ma solo di una di informazione, e il primo ministro Marcel Ciolacu ha comunicato agli esperti del FMI l’impegno del Governo di mantenere il deficit del bilancio al 7% del Prodotto Interno Lordo, nonchè di attuare le riforme assunte nel PNRR. Il FMI ha pubblicato le ultime previsioni sull’evoluzione dell’economia romena lo scorso autunno, anticipando per la fine del 2025 un deficit del 7%, lo stesso livello di quello stabilito dal Governo. Tuttavia, le stime del Fondo sono più ottimistiche sia in termini di crescita economica – 3,3%, rispetto a solo il 2,5% preso in considerazione dalle autorità di Bucarest, sia per quanto riguarda l’inflazione, calcolata al 3,6%, inferiore all’obiettivo del 4,4 stabilito dal Governo. D’altra parte, i rappresentanti della Banca Mondiale hanno accolto con favore il piano di riforme presentato dal Governo, nonchè l’attenzione verso gli investimenti, sottolineando che la Romania è un partner forte e resiliente

     

    Violenze – Le forze dell’ordine stanno ancora cercando gli aggressori coinvolti nelle violenze scoppiate sabato a Urziceni (non lontano da Bucarest), in cui hanno perso la vita due persone, mentre altre cinque sono rimaste ferite. Ieri, la polizia ha trovato diverse armi sepolte in un cortile della località. Secondo i primi dati, il conflitto è scoppiato tra i membri di due clan. Il motivo sarebbe collegato alla relazione tra due giovani. Nella violenta vicenda sono state coinvolte più di 25 persone.

     

     

  • Dimissioni del presidente Klaus Iohannis

    Dimissioni del presidente Klaus Iohannis

    Il Parlamento ha messo in moto la procedura di rimozione, ma è un’azione inutile, infondata, poichè non ho mai violato la Costituzione, ha detto Klaus Iohannis, ammonendo che l’intero iter avrebbe effetti su piano interno ed esterno.

    In precedenza, gli Uffici riuniti del Senato e della Camera dei Deputati avevano deciso che il Parlamento avrebbe dibattuto martedì in plenaria la richiesta di sospensione dalla carica di Klaus Iohannis, inoltrata dall’opposizione. Il documento è stato firmato da 178 parlamentari, per la maggior parte dell’opposizione sovranista.

    Il secondo e ultimo mandato di Klaus Iohannis è scaduto il 21 dicembre 2024. A causa di ingerenze straniere nelle elezioni svoltesi a novembre, la Corte Costituzionale ha deciso sia l’annullamento delle elezioni presidenziali che la permanenza di Iohannis nell’incarico fino all’insediamento di un nuovo presidente.

     

  • 09.02.2025 (aggiornamento)

    09.02.2025 (aggiornamento)

    Parlamento – La prossima settimana, al Senato romeno si svolgeranno colloqui con i rappresentanti del settore immobiliare, dei notai pubblici e dell’Agenzia nazionale del catasto. I parlamentari vogliono introdurre nella legislazione delle regolamentazioni volte a tutelare meglio chi acquista case dagli sviluppatori immobiliari. Attualmente sono tre i ddl presentati al Parlamento su questo argomento. L’azione avviene dopo che centinaia di persone danneggiate nel dossier Nordis hanno sollecitato modifiche alla legislazione in materia. In questo caso, l’ex deputata PSD, Laura Vicol, suo marito Vladimir Ciorbă, principale azionista del gruppo Nordis, e altre tre persone sono stati messi agli arresti preventivi. L’indagine interessa persone fisiche e aziende accusate di aver incassato dai clienti oltre 195 milioni di euro, senza consegnare gli appartamenti.

    Giornata europea 112 – Oltre 100 sedi di istituzioni pubbliche e aziende private di Romania saranno illuminate di rosso martedì, in occasione della Giornata europea del numero di emergenza 112. Attraverso questa azione visiva simbolica, il Servizio di Telecomunicazioni Speciali, il suo iniziatore, afferma di voler richiamare l’attenzione sul ruolo essenziale del numero unico di emergenza e incoraggiare i cittadini a utilizzarlo in modo responsabile. Chiamare abusivamente il 112 può mettere in pericolo il rapido intervento delle squadre specializzate laddove è realmente necessario, indica il STS. Nel 2024, grazie agli iter del STS insieme alle agenzie di intervento (Polizia, Ispettorato per le Situazioni di Emergenza – SMURD (Servizio Mobile di Emergenza, Rianimazione ed Estricazione), Ambulanza, Gendarmeria e Soccorso alpino), accanto a partner governativi e operatori privati delle telecomunicazioni, il numero di chiamate non urgenti è diminuito di quasi un milione rispetto agli anni precedenti. Gli operatori STS del servizio di emergenza 112 hanno ricevuto oltre 9,7 milioni di chiamate, di cui il 60,45% erano emergenze, informa il STS.

    Elezioni presidenziali – Oltre 2.000 cittadini romeni aventi diritto di voto, con domicilio o residenza all’estero, si sono finora registrati sul sito web dell’Autorità Elettorale Permanente per votare per corrispondenza alle elezioni presidenziali che si terranno a maggio. La scadenza per l’iscrizione nel registro elettorale come elettore all’estero per corrispondenza è il 20 marzo. Secondo i dati ufficiali, la maggior parte delle richieste per questo tipo di voto è arrivata dai connazionali che vivono in Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Francia e Spagna. In Romania si terranno nuovamente presidenziali il 4 e il 18 maggio, dopo che le precedenti, la cui tornata decisiva era programmata lo scorso dicembre, sono state annullate dalla Corte Costituzionale a causa di difetti nel processo elettorale.

    Rugby – La nazionale romena si è qualificata per la Coppa del Mondo 2027, dopo aver sconfitto la squadra belga per 31-14 sabato sera a Mons, nel Rugby Europe Championship 2025. La Romania si è così aggiudicata la sua decima partecipazione alla Coppa del Mondo, saltando solo un’edizione (2019), quando è stata esclusa per aver utilizzato nelle qualificazioni un giocatore non idoneo. Nella sua partita d’esordio nel Rugby Europe Championship 2025, la Romania ha sconfitto la squadra tedesca per 48-10 a Bucarest. L’ultima partita delle Querce si disputerà il 15 febbraio contro il Portogallo, in casa. La nazionale di rugby è al primo posto in classifica, con 9 punti, seguita da Portogallo, Germania e Belgio. Le prime due squadre si qualificano per la Coppa del Mondo 2027.

     

  • 09.02.2025

    09.02.2025

    Parlamento – La prossima settimana, al Senato romeno si svolgeranno colloqui con i rappresentanti del settore immobiliare, dei notai pubblici e dell’Agenzia nazionale del catasto. I parlamentari vogliono introdurre nella legislazione delle regolamentazioni volte a tutelare meglio chi acquista case dagli sviluppatori immobiliari. Attualmente sono tre i ddl presentati al Parlamento su questo argomento. L’azione avviene dopo che centinaia di persone danneggiate nel dossier Nordis hanno sollecitato modifiche alla legislazione in materia. In questo caso, l’ex deputata PSD, Laura Vicol, suo marito Vladimir Ciorbă, principale azionista del gruppo Nordis, e altre tre persone sono stati messi agli arresti preventivi. L’indagine interessa persone fisiche e aziende accusate di aver incassato dai clienti oltre 195 milioni di euro, senza consegnare gli appartamenti.

    112 – Oltre 100 sedi di istituzioni pubbliche e aziende private in Romania saranno illuminate di rosso martedì 11 febbraio, in occasione della Giornata europea del numero di emergenza 112. Attraverso questa azione visiva simbolica, il Servizio di Telecomunicazioni Speciali, il suo iniziatore, afferma di voler richiamare l’attenzione sul ruolo essenziale del numero unico di emergenza e incoraggiare i cittadini a utilizzarlo in modo responsabile. Chiamare abusivamente il 112 può mettere in pericolo il rapido intervento delle squadre specializzate laddove è realmente necessario, indica il STS. Nel 2024, grazie agli iter del STS insieme alle agenzie di intervento (Polizia, Ispettorato per le Situazioni di Emergenza – SMURD (Servizio Mobile di Emergenza, Rianimazione ed Estricazione), Ambulanza, Gendarmeria e Soccorso alpino), accanto a partner governativi e operatori privati delle telecomunicazioni, il numero di chiamate non urgenti è diminuito di quasi un milione rispetto agli anni precedenti. Gli operatori STS del servizio di emergenza 112 hanno ricevuto oltre 9,7 milioni di chiamate, di cui il 60,45% erano emergenze, informa il STS.

    Elezioni presidenziali – Oltre 2.000 cittadini romeni aventi diritto di voto, con domicilio o residenza all’estero, si sono finora registrati sul sito web dell’Autorità Elettorale Permanente per votare per corrispondenza alle elezioni presidenziali che si terranno a maggio. La scadenza per l’iscrizione nel registro elettorale come elettore all’estero per corrispondenza è il 20 marzo. Secondo i dati ufficiali, la maggior parte delle richieste per questo tipo di voto è arrivata dai connazionali che vivono in Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Francia e Spagna. In Romania si terranno nuovamente presidenziali il 4 e il 18 maggio, dopo che le precedenti, la cui tornata decisiva era programmata lo scorso dicembre, sono state annullate dalla Corte Costituzionale a causa di difetti nel processo elettorale.

    Rugby – La nazionale romena si è qualificata per la Coppa del Mondo 2027, dopo aver sconfitto la squadra belga per 31-14 sabato sera a Mons, nel Rugby Europe Championship 2025. La Romania si è così aggiudicata la sua decima partecipazione alla Coppa del Mondo, saltando solo un’edizione (2019), quando è stata esclusa per aver utilizzato nelle qualificazioni un giocatore non idoneo. Nella sua partita d’esordio nel Rugby Europe Championship 2025, la Romania ha sconfitto la squadra tedesca per 48-10 a Bucarest. L’ultima partita delle Querce si disputerà il 15 febbraio contro il Portogallo, in casa. La nazionale di rugby è al primo posto in classifica, con 9 punti, seguita da Portogallo, Germania e Belgio. Le prime due squadre si qualificano per la Coppa del Mondo 2027.

  • 08.02.2025 (aggiornamento)

    08.02.2025 (aggiornamento)

    Intelligence – Il Servizio di Informazioni Esterne ha contribuito in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi nazionali strategici e degli impegni assunti dalla Romania in formato alleato ed europeo. Così il presidente Klaus Iohannis nel messaggio inviato oggi, in occasione del 35° anniversario della fondazione del SIE. Secondo il presidente, le informazioni e i segnali trasmessi su molteplici dimensioni della sicurezza nazionale hanno garantito il fondamento di importanti decisioni dello stato romeno e la gestione, a livello strategico, di sfide alla sicurezza sempre più complesse, come parte degli sforzi per trasformare la Romania in uno stato resiliente, in grado di affrontare sfide indeterminate e imprevedibili. Tra le altre cose, la guerra illegale della Russia in Ucraina, le azioni sovversive di tipo ibrido della Russia in Romania e sull’intero continente europeo, la persistenza dei rischi classici per la sicurezza, come quelli informatici, il terrorismo, le attività informative ostili hanno continuato a generare sfide nell’ambiente di sicurezza a livello internazionale e nazionale e a modellare l’attività del SIE, insieme a quella delle altre istituzioni del sistema nazionale di sicurezza, ha aggiunto Iohannis. Il presidente sostiene che è essenziale rafforzare la cooperazione interistituzionale e con i partner esterni, al fine di aumentare la capacità dello stato romeno di rispondere efficacemente alle molteplici sfide alla sicurezza, con particolare attenzione alle minacce ibride.

    Governo – La delegazione del Fondo Monetario Internazionale ha concluso i colloqui avuti a Bucarest con i rappresentanti delle principali istituzioni responsabili delle politiche monetarie e fiscali della Romania. Il premier Marcel Ciolacu ha trasmesso agli esperti del FMI l’impegno del Governo a rispettare il deficit di bilancio del 7% del Prodotto Interno Lordo e ad attuare le riforme assunte nel PNRR. Il FMI ha pubblicato le sue ultime previsioni sull’evoluzione dell’economia romena lo scorso autunno, stimando per la fine del 2025 un deficit pari a quello fissato dal Governo, ovvero il 7%. Le stime del Fondo sono più ottimistiche sia per quanto riguarda la crescita economica, pari al 3,3%, rispetto al solo 2,5% preso in considerazione dalle autorità di Bucarest, sia per l’inflazione, calcolata al 3,6%, al di sotto dell’obiettivo del 4,4% fissato dal Governo.

    Stipendi – Tra gennaio 2015 e gennaio 2025, la Romania, la Lituania, la Bulgaria e la Polonia hanno registrato il tasso medio annuo di aumento del salario minimo più elevato nell’UE, riferisce Euronews. Secondo i dati dell’Eurostat, questi paesi hanno registrato incrementi compresi tra il 10% e il 14%. Al contrario, il più basso tasso di crescita medio annuo del salario minimo nell’UE è stato osservato in Francia (2,1%) e a Malta (2,9%). 22 dei 27 stati membri dell’UE hanno istituito un salario minimo nazionale, tranne Danimarca, Italia, Austria, Finlandia e Svezia. Il salario minimo mensile varia notevolmente nei vari stati membri dell’UE. Pertanto, Lussemburgo, Irlanda, Paesi Bassi, Germania, Belgio e Francia sono i paesi in cui il salario minimo supera i 1.500 euro al mese, mentre Croazia, Grecia, Malta, Estonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Lettonia, Ungheria e Bulgaria hanno il salario minimo più basso, inferiore ai 1.000 euro al mese.

    Invictus Games – Una squadra di militari feriti rappresenterà la Romania agli Invictus Games Vancouver e Whistler 2025. Gli Invictus Games sono una competizione sportiva internazionale che si è svolta per la prima volta nel 2014 e mira a sensibilizzare la società civile sulla gratitudine dovuta ai combattenti feriti in azioni militari. L’evento di quest’anno si svolgerà dall’8 al 16 febbraio a Vancouver e Whistler, in Canada, e riunirà oltre 500 concorrenti provenienti da 23 nazioni di tutto il mondo. La delegazione che accompagnerà la squadra romena in Canada sarà guidata dal direttore dello Stato Maggiore della Difesa, il maggior generale Valentin Brînzei.

    Tennis – La tennista romena Gabriela Ruse è riuscita ad accedere al tabellone principale del torneo WTA 1.000 di Doha (Qatar), con un montepremi complessivo di oltre 3,6 milioni di dollari, dopo aver sconfitto oggi, nell’ultimo turno di qualificazione, l’australiana Daria Saville (6-3, 6-4). La 27enne Ruse (112 WTA), che al primo turno ha superato l’americana Taylor Townsend (28 anni, 81 WTA) per 6-3, 6-7 (4/7), 6-2, ha sconfitto Saville anche nel 2022, al primo turno degli US Open. Gabriela Ruse sarà l’unica rappresentante della Romania sul tabellone principale della competizione in Qatar, che si svolgerà dal 9 al 15 febbraio. Intanto, la russa Anastasia Potapova e l’italiana Lucia Bronzetti si sono qualificate oggi per la finale del torneo di tennis Transylvania Open (WTA 250) di Cluj-Napoca (Romania nord-occidentale), con montepremi di 275.094 dollari. Potapova, la principale favorita, ha sconfitto nel penultimo atto la bielorussa Aleksandra Sasnovici, “fortunata perdente” (6-3, 7-5). Nell’altra semifinale, Bronzetti ha approfittato del ritiro della ceca Katerina Siniakova.

  • 08.02.2025

    08.02.2025

    Intelligence – Il Servizio di Informazioni Esterne ha contribuito in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi nazionali strategici e degli impegni assunti dalla Romania in formato alleato ed europeo. Così il presidente Klaus Iohannis nel messaggio inviato oggi, in occasione del 35° anniversario della fondazione del SIE. Secondo il presidente, le informazioni e i segnali trasmessi su molteplici dimensioni della sicurezza nazionale hanno garantito il fondamento di importanti decisioni dello stato romeno e la gestione, a livello strategico, di sfide alla sicurezza sempre più complesse, come parte degli sforzi per trasformare la Romania in uno stato resiliente, in grado di affrontare sfide indeterminate e imprevedibili. Tra le altre cose, la guerra illegale della Russia in Ucraina, le azioni sovversive di tipo ibrido della Russia in Romania e sull’intero continente europeo, la persistenza dei rischi classici per la sicurezza, come quelli informatici, il terrorismo, le attività informative ostili hanno continuato a generare sfide nell’ambiente di sicurezza a livello internazionale e nazionale e a modellare l’attività del SIE, insieme a quella delle altre istituzioni del sistema nazionale di sicurezza, ha aggiunto Iohannis. Il presidente sostiene che è essenziale rafforzare la cooperazione interistituzionale e con i partner esterni, al fine di aumentare la capacità dello stato romeno di rispondere efficacemente alle molteplici sfide alla sicurezza, con particolare attenzione alle minacce ibride.

    Governo – La delegazione del Fondo Monetario Internazionale ha concluso i colloqui avuti a Bucarest con i rappresentanti delle principali istituzioni responsabili delle politiche monetarie e fiscali della Romania. Il premier Marcel Ciolacu ha trasmesso agli esperti del FMI l’impegno del Governo a rispettare il deficit di bilancio del 7% del Prodotto Interno Lordo e ad attuare le riforme assunte nel PNRR. Il FMI ha pubblicato le sue ultime previsioni sull’evoluzione dell’economia romena lo scorso autunno, stimando per la fine del 2025 un deficit pari a quello fissato dal Governo, ovvero il 7%. Le stime del Fondo sono più ottimistiche sia per quanto riguarda la crescita economica, pari al 3,3%, rispetto al solo 2,5% preso in considerazione dalle autorità di Bucarest, sia per l’inflazione, calcolata al 3,6%, al di sotto dell’obiettivo del 4,4% fissato dal Governo.

    Stipendi – Tra gennaio 2015 e gennaio 2025, la Romania, la Lituania, la Bulgaria e la Polonia hanno registrato il tasso medio annuo di aumento del salario minimo più elevato nell’UE, riferisce Euronews. Secondo i dati dell’Eurostat, questi paesi hanno registrato incrementi compresi tra il 10% e il 14%. Al contrario, il più basso tasso di crescita medio annuo del salario minimo nell’UE è stato osservato in Francia (2,1%) e a Malta (2,9%). 22 dei 27 stati membri dell’UE hanno istituito un salario minimo nazionale, tranne Danimarca, Italia, Austria, Finlandia e Svezia. Il salario minimo mensile varia notevolmente nei vari stati membri dell’UE. Pertanto, Lussemburgo, Irlanda, Paesi Bassi, Germania, Belgio e Francia sono i paesi in cui il salario minimo supera i 1.500 euro al mese, mentre Croazia, Grecia, Malta, Estonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Lettonia, Ungheria e Bulgaria hanno il salario minimo più basso, inferiore ai 1.000 euro al mese.

    Invictus Games – Una squadra di militari feriti rappresenterà la Romania agli Invictus Games Vancouver e Whistler 2025. Gli Invictus Games sono una competizione sportiva internazionale che si è svolta per la prima volta nel 2014 e mira a sensibilizzare la società civile sulla gratitudine dovuta ai combattenti feriti in azioni militari. L’evento di quest’anno si svolgerà dall’8 al 16 febbraio a Vancouver e Whistler, in Canada, e riunirà oltre 500 concorrenti provenienti da 23 nazioni di tutto il mondo. La delegazione che accompagnerà la squadra romena in Canada sarà guidata dal direttore dello Stato Maggiore della Difesa, il maggior generale Valentin Brînzei.

    Tennis – L’italiana Lucia Bronzetti si è qualificata per le semifinali del torneo di tennis Transylvania Open (WTA 250), ospitato dalla città Cluj-Napoca (Romania nord-occidentale) e dotato di un montepremi di 275.094 dollari, dopo aver sconfitto venerdì la sua connazionale Elisabetta Cocciaretto in due set. Bronzetti, che in precedenza aveva sconfitto Simona Halep e l’americana Peyton Stearns, giocherà oggi nel penultimo atto con Katerina Siniakova (Repubblica Ceca). L’altra semifinale vedrà, sempre oggi, la russa Anastasia Potapova, la principale favorita, contro la bielorussa Aleksandra Sasnovici, la ”fortunata perdente”. Sconfitta nei giorni scorsi da Lucia Bronzetti, Simona Halep, la tennista romena più titolata, ha annunciato il suo ritiro.

  • 07.02.2025

    07.02.2025

    Rapina tesoro – L’organo di controllo del primo ministro romeno ha scoperto numerose irregolarità e negligenza nell’organizzazione della mostra allestita al Museo Drents, nei Paesi Bassi, da dove sono stati rubati numerosi reperti del tesoro dacico. Dal rapporto, inviato alla Procura Generale, risulta che il Museo Nazionale di Storia della Romania e il Ministero della Cultura hanno accettato misure di sicurezza meno rigorose di quelle stabilite per le mostre organizzate a Madrid e Roma, come la mancanza di un servizio di guardia permanente. Un’altra irregolarità si riferisce al fatto che la mostra non ha ricevuto il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione del Museo, come previsto dalle norme in vigore, mentre il contratto di prestito non è stato concluso in forma autentica. Inoltre, il valore assicurativo dei beni esposti nei Paesi Bassi è stato l’ultimo stabilito e per alcuni reperti è stato fatto sulla base di una rivalutazione effettuata 14 anni fa. D’altra parte, la polizia olandese riferisce di aver ricevuto centinaia di segnalazioni riguardanti il ​​furto dei manufatti reperti appartenenti alla Romania. Molte riguardano i luoghi in cui sono stati visti i ladri dopo la rapina e le persone con cui hanno avuto contatti. La settimana scorsa, la polizia ha arrestato tre sospetti, due uomini e una donna, che hanno rifiutato di rivelare il posto in cui si trovano gli oggetti rubati. Secondo l’investigatore d’arte Arthur Brand, esiste una probabilità del 50% che i ladri abbiano già fuso i reperti d’oro.

     

    PIL – La Romania ha superato la Polonia in termini di Prodotto Interno Lordo pro capite adeguato alla parità del potere d’acquisto. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dagli esperti dell’Accademia di Studi Economici di Bucarest, la quale indica che la Romania supera anche altre economie della regione, come l’Ungheria, la Croazia o la Grecia. Il PIL nominale pro capite è aumentato in media dell’11% all’anno negli ultimi cinque anni, superando dell’80% la media dell’Unione Europea.

     

    Economia – Secondo le più recenti previsioni macroeconomiche della Commissione Europea, in Romania gli stipendi aumenteranno moderatamente nel 2025 e nel 2026. L’Esecutivo comunitario corrobora le sue previsioni con le crescite consistenti del salario minimo attuate dal Governo di Bucarest, con il calo dell’inflazione e con l’allentamento delle tensioni sul mercato del lavoro che dovrebbe ridurre ulteriormente la disoccupazione. Gli esperti della Commissione prevedono un notevole rallentamento dell’aumento dei prezzi per energia e  prodotti alimentari. Inoltre, l’inflazione media continuerà a diminuire, raggiungendo l’intervallo mirato dalla Banca Nazionale della Romania, pari al 2,5% verso la fine del 2026.

     

    FMI – Il mantenimento della stabilità macroeconomica, il ritmo sostenuto degli investimenti e il proseguimento delle riforme sono gli obiettivi del Governo romeno per l’anno in corso. Lo ha dichiarato il primo ministro Marcel Ciolacu, incontrando oggi la delegazione del FMI, al termine della missione a Bucarest. Durante le consultazioni, Marcel Ciolacu ha sottolineato l’impegno dell’Esecutivo di rientrare quest’anno nel deficit di bilancio del 7% del PIL, nonchè di  continuare la riduzione del deficit nei prossimi anni, secondo il piano fiscale concordato con i rappresentanti della CE. Marcel Ciolacu ha sottolineato alcune delle priorità del Governo per il prossimo periodo, tra cui le misure di riduzione delle spese con il personale, la ristrutturazione dell’apparato pubblico e la riorganizzazione amministrativa-territoriale. Gli esperti del FMI hanno discusso anche con gli esponenti della Banca Centrale di Romania, tra cui il governatore Mugur Isărescu. La delegazione del FMI non ha sollecitato alla Romania misure finanziarie drastiche, aumenti delle tasse o altre misure di austerità, ha assicurato il ministro delle Finanze, Tanczos Barna, dopo l’incontro avuto ieri con il nuovo capo della missione del FMI in Romania, il sudcoreano Joong Shik Kang. Attualmente la Romania non ha un accordo di finanziamento con il Fondo Monetario Internazionale, ma l’istituzione finanziaria valuta annualmente l’evoluzione dell’economia romena, sulla base di consultazioni, che costituiscono un esercizio di sorveglianza obbligatorio per tutti gli stati membri.

     

    Retribuzione – In Romania, lo stipendio base minimo lordo garantito sarà aggiornato annualmente in base al tasso d’inflazione e alla produttività del lavoro. Seguendo una direttiva europea in materia, il Governo ha adottato il meccanismo di aggiornamento, un meccanismo di calcolo europeo, assunto attraverso il PNRR, grazie al quale l’evoluzione del salario minimo diventa molto più prevedibile. Secondo il primo ministro Marcel Ciolacu, la formula è stata stabilita l’anno scorso insieme alle parti sociali. Dall’inizio dell’anno, in Romania lo stipendio minimo è arrivato a 4.050 lei (810 euro).

     

    G7 – I ministri degli Esteri di Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania e Svezia chiedono agli Stati del G7 di adottare misure aggiuntive per ridurre le entrate ottenute da Mosca dalla vendita di energia. “Con queste entrate la Russia sta finanziando l’aggressione in Ucraina, nel contesto in cui un terzo delle sue entrate e due terzi delle sue esportazioni sono legati ai trasporti di energia”, indica il Ministero degli Esteri romeno in un comunicato diffuso oggi. La fonte precisa che i 12 stati “hanno costantemente sostenuto l’adozione di misure restrittive quanto più dure contro la Russia”. Il G7 è quindi incoraggiato a utilizzare il tetto del prezzo del petrolio per contenere i flussi di entrate della Russia, di imporre sanzioni alle navi della cosiddetta “flotta fantasma” di Mosca, nonchè di prendere in considerazione ulteriori misure riguardanti il trasporto marittimo delle esportazioni di origine russa,  sottolinea la diplomazia di Bucarest.

     

    Influenza – In Romania sono stati aperti più di 300 centri di valutazione medica ambulatoriale per virus respiratori e influenza. L’elenco delle strutture a cui possono rivolgersi i romeni con tali problemi è stato pubblicato dal Ministero della Salute. La misura è stata adottata per ridurre la pressione sui reparti di pronto soccorso degli ospedali, visto che le infezioni virali sono raddoppiate la scorsa settimana, quando sono stati registrati oltre 170.000 casi e 15 persone sono morte a causa dell’influenza, portando a 35 il numero dei decessi per questa malattia dall’inizio della stagione. “È il periodo più intenso degli ultimi anni in termini di numero di casi”, ha affermato il ministro della Salute, Alexandru Rafila, precisando che non è favorevole alla chiusura delle scuole. Rafila ha raccomandato alle persone con sintomi influenzali di indossare la mascherina protettiva, di evitare l’affollamento e, per tutti, la vaccinazione, come unico modo per prevenire la diffusione dell’influenza.

     

    Auto – Nel mese di gennaio, le immatricolazioni di auto nuove in Romania sono state di quasi 12.000 unità, il 6% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per quanto riguarda le auto usate, il loro volume ha superato le 27.000 unità. Dacia resta leader del mercato interno, con 4.000 unità vendute, seguita da Toyota e Skoda, con oltre 800 vetture immatricolate. L’anno scorso, la produzione di automobili in Romania ha registrato un nuovo record: oltre 550.000 veicoli prodotti dalla Dacia e dalla Ford Otosan.

     

     

     

  • 06.02.2025 (aggiornamento)

    06.02.2025 (aggiornamento)

    Finanziaria – La plenaria del Parlamento di Bucarest ha approvato il disegno di legge sul bilancio dello stato per il 2025 e sulla previdenza sociale. La  Finanziaria punta su una crescita economica del 2,5% e un deficit di bilancio pari a 7% del PIL. Secondo il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, in questo modo  sono  create le condizioni per sostenere lo sviluppo attraverso investimenti record, per garantire il pagamento di stipendi e pensioni, per proteggere i più vulnerabili, ma anche per ristabilire l’equilibrio finanziario del paese.

     

    Retribuzioni – Nella prima riunione dopo l’adozione della Finanziaria per il 2025,  il Governo ha stabilito che lo stipendio base lordo minimo garantito sarà aggiornato annualmente a seconda del l tasso d’inflazione e della produttività del lavoro. Il portavoce del Governo, Mihai Constantin, ha dichiarato che si tratta del meccanismo di calcolo europeo che verrà applicato anche in Romania e che offrirà  una migliore prevedibilità sui redditi. Dall’inizio dell’anno, il salario minimo lordo in Romania è di 4.050 lei (circa 810 euro). Sul tavolo dell’Esecutivo anche l’approvazione di una serie di progetti di investimento destinati alla transizione verde, per un valore di quasi 90 milioni di lei (circa 18 milioni di euro), nonchè le priorità per quest’anno del programma di sviluppo locale “Anghel Saligny”.

     

    Ristrutturazioni – Oltre 400 posti di funzionari parlamentari saranno eliminati, dopo il via libera alla riorganizzazione arrivato anche dalla Camera dei Deputati di Bucarest. Tagli di personale saranno fatti anche alla Cancelleria del Presidente della Camera e nei gabinetti dei membri dell’Ufficio permanente. Secondo la direzione della Camera dei Deputati, 240 posti in meno si tradurranno in un risparmio annuo di 35 milioni di lei (circa 7 milioni di euro). Recentemente, nonostante le proteste dei dipendenti,  anche il Senato ha deciso di eliminare  quasi 200 posti. Il Governo ha invocato la necessità di ridurre le spese e di limitare il deficit di bilancio, mentre l’opposizione ha accusato la mancanza di trasparenza e la violazione delle disposizioni legali.

     

    Politica – Il Partito della Gente Giovane (POT), formazione politica appena entrata nel Parlamento di Bucarest, ha presentato la terza richiesta di sospensione del  presidente in carica, Klaus Iohannis. L’azione si verifica dopo che, in precedenza, l’opposizione non era riuscita a inserire nell’agenda del Parlamento le altre sollecitazioni in questo  senso, a causa di vizi procedurali. Nel caso in cui tutte le procedure legali saranno rispettate, i vertici del Parlamento dovranno convocare la plenaria delle due Camere per il voto. Il  21 dicembre scorso, il presidente Klaus Iohannis doveva concludere il suo secondo ed ultimo mandato quinquennale conferito dalla Costituzione. In seguito all’annullamento delle elezioni presidenziali, la sua permanenza alla guida del paese è stata prolungata fino all’elezione di un nuovo capo dello stato.

     

    Difesa – La Romania continuerà a fornire tutto il sostegno necessario dalla sua posizione di nazione ospitante del Gruppo tattico della NATO dispiegato nel nostro paese. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, incontrando il ministro delegato per gli affari europei della Repubblica francese, Benjamin Haddad. I colloqui sono stati incentrati sulla cooperazione a livello dell’Alleanza, in particolare sul consolidamento del Battle Group  operativo in Romania, dove la Francia è  nazione quadro. Haddad è stato ricevuto anche dal ministro degli Esteri, Emil Hurezeanu. Il ministro francese si trova a Bucarest per esprimere la solidarietà del suo paese nei confronti della Romania, sottoposta a una serie di ingerenze esterne. L’ente governativo francese incaricato della protezione contro le interferenze digitali straniere sostiene, in un rapporto citato dalla corrispondente di Radio Romania a Parigi, che manovre di questo tipo hanno generato l’interruzione dello svolgimento regolare delle elezioni presidenziali in Romania alla fine dello scorso anno.

     

    Lavoratori – 52 cittadini romeni, sequestrati in condizioni di semi-schiavitù su una piantagione nella regione di Siviglia, sono stati liberati dalla polizia spagnola. Le condizioni in cui queste persone vivevano e lavoravano sono state definite dalle autorità “difficili da immaginare”. Il gruppo responsabile è composto da quattro romeni. Gli indagati reclutavano lavoratori tramite annunci pubblicati sui social, promettendo guadagni elevati, alloggi dignitosi e trasporto gratuito. Una volta arrivati ​​in Spagna, i loro documenti d’identità venvivano confiscati con il pretesto di ottenere contratti per i servizi sociali, anche se l’inchiesta ha rivelato che nessuno dei 52 romeni ne era beneficiario. Inoltre, le paghe ricevute erano di molto inferiori a quelle promesse. Le vittime sono state minacciate con la violenza nel caso in cui si sarebbero rivolte alle autorità. I responsabili sono stati arrestati.

     

    Sondaggio – I romeni sono tra i cittadini europei che lavorano di più. Secondo un sondaggio Eurostat, la regione di Bucarest-Ilfov ha il più alto tasso di intensità di lavoro tra tutte le regioni europee. Seguono le regioni di Salisburgo e Tirolo, con percentuali simili, la regione di Bratislava, mentre al 5° posto si trova un’altra regione della Romania, il nord-est, dove solo l’1,7% delle famiglie ha una bassa intensità di lavoro. L’intensità del lavoro è definita dal numero di ore dedicate effettivamente all’attività svolta.

     

    Incendio – Due infermiere sono state rinviate a giudizio nel caso dell’incendio scoppiato a novembre 2020  nel reparto di anestesia e terapia intensiva dell’Ospedale d’urgenza di Piatra-Neamţ (nord-est della Romania), nel quale hanno perso la vita nove persone. Le due sono accusate dei reati di distruzione colposa e inosservanza delle misure legali di sicurezza e igiene sul lavoro. Le  infermiere non avrebbero adottato le misure necessarie per spegnere una candela accesa sul comodino di un paziente in agonia. Avrebbero violato in questo modo diversi provvedimenti legali volti a garantire la sicurezza e la salute sul lavoro, la sicurezza antincendio e le buone pratiche nell’esercizio dell’atto medico.

  • 06.02.2025

    06.02.2025

    Finanziaria – La plenaria del Parlamento di Bucarest ha approvato il disegno di legge sul bilancio dello stato per il 2025 e sulla previdenza sociale. La  Finanziaria punta su una crescita economica del 2,5% e un deficit di bilancio pari a 7% del PIL. Secondo il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, in questo modo  sono  create le condizioni per sostenere lo sviluppo attraverso investimenti record, per garantire il pagamento di stipendi e pensioni, per proteggere i più vulnerabili, ma anche per ristabilire l’equilibrio finanziario del paese.

     

    Retribuzioni – Nella prima riunione dopo l’adozione della Finanziaria per il 2025,  il Governo ha stabilito che lo stipendio base lordo minimo garantito sarà aggiornato annualmente a seconda del l tasso d’inflazione e della produttività del lavoro. Il portavoce del Governo, Mihai Constantin, ha dichiarato che si tratta del meccanismo di calcolo europeo che verrà applicato anche in Romania e che offrirà  una migliore prevedibilità sui redditi. Dall’inizio dell’anno, il salario minimo lordo in Romania è di 4.050 lei (circa 810 euro). Sul tavolo dell’Esecutivo anche l’approvazione di una serie di progetti di investimento destinati alla transizione verde, per un valore di quasi 90 milioni di lei (circa 18 milioni di euro), nonchè le priorità per quest’anno del programma di sviluppo locale “Anghel Saligny”.

     

    Ristrutturazioni – Oltre 400 posti di funzionari parlamentari saranno eliminati, dopo il via libera alla riorganizzazione arrivato anche dalla Camera dei Deputati di Bucarest. Tagli di personale saranno fatti anche alla Cancelleria del Presidente della Camera e nei gabinetti dei membri dell’Ufficio permanente. Secondo la direzione della Camera dei Deputati, 240 posti in meno si tradurranno in un risparmio annuo di 35 milioni di lei (circa 7 milioni di euro). Recentemente, nonostante le proteste dei dipendenti,  anche il Senato ha deciso di eliminare  quasi 200 posti. Il Governo ha invocato la necessità di ridurre le spese e di limitare il deficit di bilancio, mentre l’opposizione ha accusato la mancanza di trasparenza e la violazione delle disposizioni legali.

     

    Politica – Il Partito della Gente Giovane (POT), formazione politica appena entrata nel Parlamento di Bucarest, ha presentato la terza richiesta di sospensione del  presidente in carica, Klaus Iohannis. L’azione si verifica dopo che, in precedenza, l’opposizione non era riuscita a inserire nell’agenda del Parlamento le altre sollecitazioni in questo  senso, a causa di vizi procedurali. Nel caso in cui tutte le procedure legali saranno rispettate, i vertici del Parlamento dovranno convocare la plenaria delle due Camere per il voto. Il  21 dicembre scorso, il presidente Klaus Iohannis doveva concludere il suo secondo ed ultimo mandato quinquennale conferito dalla Costituzione. In seguito all’annullamento delle elezioni presidenziali, la sua permanenza alla guida del paese è stata prolungata fino all’elezione di un nuovo capo dello stato.

     

    Difesa – La Romania continuerà a fornire tutto il sostegno necessario dalla sua posizione di nazione ospitante del Gruppo tattico della NATO dispiegato nel nostro paese. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, incontrando il ministro delegato per gli affari europei della Repubblica francese, Benjamin Haddad. I colloqui sono stati incentrati sulla cooperazione a livello dell’Alleanza, in particolare sul consolidamento del Battle Group  operativo in Romania, dove la Francia è  nazione quadro. Haddad è stato ricevuto anche dal ministro degli Esteri, Emil Hurezeanu. Il ministro francese si trova a Bucarest per esprimere la solidarietà del suo paese nei confronti della Romania, sottoposta a una serie di ingerenze esterne. L’ente governativo francese incaricato della protezione contro le interferenze digitali straniere sostiene, in un rapporto citato dalla corrispondente di Radio Romania a Parigi, che manovre di questo tipo hanno generato l’interruzione dello svolgimento regolare delle elezioni presidenziali in Romania alla fine dello scorso anno.

     

    Incendio – Due infermiere sono state rinviate a giudizio nel caso dell’incendio scoppiato a novembre 2020  nel reparto di anestesia e terapia intensiva dell’Ospedale d’urgenza di Piatra-Neamţ (nord-est della Romania), nel quale hanno perso la vita nove persone. Le due sono accusate dei reati di distruzione colposa e inosservanza delle misure legali di sicurezza e igiene sul lavoro. Le  infermiere non avrebbero adottato le misure necessarie per spegnere una candela accesa sul comodino di un paziente in agonia. Avrebbero violato in questo modo diversi provvedimenti legali volti a garantire la sicurezza e la salute sul lavoro, la sicurezza antincendio e le buone pratiche nell’esercizio dell’atto medico.

     

     

  • 05.02.2025

    05.02.2025

    Finanziaria – Dopo il via libera dal Governo di coalizione PSD-PNL-UDMR, la Legge Finanziaria per il 2025 si trova ora all’esame del Parlamento. Si tratta di un bilancio dedicato allo sviluppo, ha spiegato il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, con fondi record stanziati agli investimenti e con disposizioni volte a ridurre la spesa pubblica. Barna ha presentato anche le cifre che stanno alla base della costruzione del nuovo bilancio: una crescita economica del 2,5% e un’inflazione media del 4,4%. L’obiettivo principale dell’Esecutivo è la riduzione del  deficit di bilancio fino al 7%, senza considerare l’aumento delle tasse e delle imposte.

     

    UE – Incontro del primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, con gli ambasciatori degli stati membri dell’Unione Europea accreditati a Bucarest. Secondo un comunicato del Governo, la riunione è stata organizzata dalla presidenza polacca del Consiglio dell’Unione Europea. La Polonia ha assunto la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea il 1° gennaio 2025, per un periodo di sei mesi, in un contesto geopolitico difficile, avendo come principali priorità la sicurezza europea, il sostegno fornito all’Ucraina e il consolidamento dell’economia comunitaria.

     

    Giustizia – La Corte d’Appello di Bucarest ha accolto la proposta della procura DIICOT sull’arresto preventivo per 30 giorni dell’ex capo socialdemocratico della Commissione Giuridica della Camera dei Deputati, Laura Vicol, e del suo Vladimir Ciorbă, nel caso Nordis. La decisione non è definitiva, ma resta esecutiva. Nello stesso fascicolo sono state arrestate anche altre persone, mentre per alcune stati disposti gli arresti domiciliari o il controllo giudiziario. Secondo i procuratori, nel periodo 2019-2024, i leader del gruppo hanno ricevuto importanti somme di denaro da decine di persone fisiche o giuridiche, come anticipo per l’acquisto di alcuni appartamenti in edifici che non sono mai stati costruiti. Gli inquirenti accusano la creazione di un gruppo criminale organizzato che avrebbe generato un pregiudizio di oltre 195 milioni di euro. Il denaro del gruppo Nordis sarebbe stato utilizzato per scopi personali. Altre accuse sono riciclaggio di denaro, evasione fiscale o frode con conseguenze particolarmente gravi. Nell’inchiesta sono state ascoltate anche Ioana Băsescu, figlia dell’ex presidente Traian Băsescu, o l’ex deputata socialdemocratica Andreea Cosma, per il loro possibile coinvolgimento negli affari Nordis come notai.

     

    Riciclaggio – Il Ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, ha dichiarato a Radio Romania che, nel primo anno di attività, il Sistema di riciclaggio Garanzia-Restituzione ha raggiunto i principali obiettivi. Il prossimo passo per il 2025, ha precisato il ministro, è che il sistema diventi un’abitudine a livello di tutte le comunità della Romania. Fechet ha inoltre affermato che, nel mese di gennaio, sono stati restituiti più di 340 milioni di bottiglie e lattine in alluminio e sono stati attivati ​​circa 80 nuovi punti automatici di raccolta.