Category: Eventi Radio Romania

  • 84 anni di teatro radiofonico

    84 anni di teatro radiofonico


    Siamo dei pazzi innamorati del suono. Non veniamo alla radio per registrare un’opera teatrale, ma per raccontare una storia con l’aiuto del suono, nel contesto in cui l’evoluzione della tecnologia del suono ha generato tante formule nuove e forti per accattivare lo spettatore”. Lo dice Ilinca Stihi, la più giovane dell’equipe di registi del Teatro Nazionale di Radio Romania. Il 18 febbraio 1929, la Radiodiffusione Romena presentava la prima produzione di teatro radiofonico del Paese. Si trattava dell’opera teatrale Ce ştia satul” (“Cosa sapeva il villaggio”) di V. Al. Jan, nell’interpretazione degli attori Maria Filotti e Romald Bulfinski del Teatro Nazionale di Bucarest.




    Vasile Manta, il più vecchio membro dell’attuale equipe della Redazione Teatro di Radio Romania, racconta gli inizi. “Allora si trasmetteva dal vivo. Non c’era un supporto per registrare il suono, che fu introdotto solo dopo il 1950, con l’invenzione del nastro per il registratore. L’incisione del suono cominciò in Romania nel 1952, e da allora siamo riusciti a conservare nella nostra fonoteca quasi tutte le opere teatrali incise. Ci sono oltre 12.000 titoli di autori famosi”, racconta Vasile Manta.




    Nell’epoca della tecnologia, i creatori del teatro radiofonico ripetono ogni tanto l’esperienza degli spettacoli dal vivo. “C’è stato un periodo in cui venivano realizzate opere di teatro radiofonico dal vivo, con il pubblico in sala. Sul palcoscenico della sala grande della Radio venivano attori, specialisti nel suono, tecnici … Il pubblico assisteva alla produzione delle opere di teatro radiofonico. Il nostro intento è di fare uno spettacolo di questo tipo, con pubblico, nel 2013, in occasione dell’85-esimo anniversario di Radio Romania, nella sala concerti. L’opera che vogliamo proporre è una nuova versione di quella che nel 1929 è stata la prima realizzata al Teatro Nazionale Radiofonico, “Cosa sapeva il villaggio”, di V. Al. Jan”, spiega Attila Vizauer, responsabile della Redazione Teatro di Radio Romania.




    Dopo 84 de ani, il Teatro Nazionale Radiofonico, parte della radio pubblica, conferma il suo prestigio. “Il nostro è nato più o meno nello stesso periodo in cui sono nati i teatri radiofonici dei grandi Paesi europei. Nel terzo decennio dello scorso secolo sono stati trasmessi i primi spettacoli radiofonici, quindi possiamo dire che siamo stati, assieme ad altri, all’avanguardia del teatro radiofonico. Noi, l’equipe di oggi, dobbiamo teneer sempre presente questo fatto, e proporci di mantenere lo stesso ritmo e la stessa fila di coloro che ora fanno teatro radiofonico di ottima qualità”, aggiunge Attila Vizauer.




    Sebbene alcuni scettici non fossero molto fiduciosi nel suo futuro, il teatro radiofonico non solo esiste, ma viene insignito di premi alle varie competizioni internazionali. “Sono molto fiero per il fatto che negli ultimi tre anni i premi sono stati sempre più numerosi, sono già diventati abituali. Il Festival Hvar di Bratislava in Croazia, il Festival Prix Italia, quelli di New York e di Berlino. A quest’ultimo non abbiamo vinto ancora alcun premio, ma in tutti gli altri siamo stati insigniti di premi. Abbiamo spesso ottenuto il Gran Premio e specialisti di tutto il mondo apprezzano il nuovo e lo spettacolare che noi siamo in grado di offrire. La nuova generazione di registi di teatro radiofonico ha portato la fama mondiale la Teatro Nazionale Radiofonico”, dice ancora Attila Vizauer.




    Di questa nuova generazione fa parte anche Ilinca Stihi, la quale ha riscosso notevole successo con gli spettacoli realizzati secondo la propria scenografia come “Maldoror” e “Argentina”, l’ultimo insignito della Medaglia d’oro — Gold Winner, alla categoria “Special Drama” nell’ambito della competizione New York Festivals Radio Program & Promotion Awards. Ricordiamo anche il Gran Premio ai Premios Ondas, Barcellona, Prix Marulic al Festival Internazionale di Spettacolo radiofonico, Finzione e Documentario in Hvar, Croazia e una nomination al Prix Italia di Torino. Inoltre, per il 2013, la produzione “Suzana” di Ilinca Stihi si annovera tra le nomination del Prix Marulic che si terrà a maggio in Croazia, insieme a “Oh, povero padre!” del regista Attila Vizauer e a “Carmen — scene d’amore” di Toma Enache.




    «Argentina» è stato veramente un fenomeno. Questo spettacolo ha significato il mio amore per la radio, perché il protagonista muore al microfono, in diretta. Questo mi è sembrato il sacrificio supremo. La storia dello spettacolo è nata da un fatto che mi ha raccontato il presidente della giuria di un festival organizzato in Croazia, al quale avevo partecipato con lo spettacolo Maldoror”. Mi ha raccontato una storia proprio dell’Argentina, sul radio DJ Fernando Pena, molto amato dal pubblico, che è morto di AIDS, in diretta, mentre interpretava un personaggio. Visto che è morto come personaggio, nessuno credeva che fosse veramente morto. E i telefoni continuavano a squillare e tutti chiedevano di parlare con lui. La storia mi ha talmente impressionato che ho voluto metterla per iscritto”, dice Ilinca Stihi, laureata in regia di film. Cosa l’ha fatta avvicinare al teatro radiofonico?




    Ho scoperto nel teatro radiofonico uno spazio immaginario che mi permette molta più libertà di quanto mi abbia mai permesso il cinema. Stranamente, in questo spazio molto intimo, in cui lavoriamo in piccole equipe, arriviamo a conoscerci molto bene tra di noi e possiamo lavorare con molta più libertà e originalità che se le facessimo in settori in cui si lavora con budget molto più grandi e con equipe più numerose”, conclude la regista.




    Come sottolineava il caporedattore e regista Attila Vizauer, uno spettacolo di teatro radiofonico è ascoltato per sera da centinaia di migliaia di persone. Per avere un pubblico di centinaia e migliaia di spettatori ad uno spettacolo messo in scena in un teatro significherebbe avere centinaia di repliche. Ed è per questo che allorquando uno spettacolo arriva alla centesima replica, parliamo di un grande evento, ma un evento superato spesso da una sola trasmissione alla radio! Dunque, del Teatro Nazionale Radiofonico, che lungo il tempo si è dimostrato un’arte a sé stante, si può dire che è il teatro con il più numeroso pubblico.

  • Progetti Gaudeamus 2013

    Progetti Gaudeamus 2013


    Ha chiuso i battenti a Craiova la 12esima edizione della Fiera del Libro Gaudeamus, ospitata dal capoluogo della provincia di Dolj (sud). Un nuovo evento marchio Radio Romania, che abbina il dialogo tra libro e radio, e che, nel 2013, rientra nella serie di celebrazioni dedicate all’85esimo anniversario di Radio Romania e al 20esimo di Gaudeamus.




    Come ogni anno, dopo un giro attraverso le grandi città della Romania, l’evento raggiungerà l’apice con la Fiera internazionale, che si terrà a novembre a Bucarest. Nel 2012 l’Italia è stata partner privilegiato, dopo essere stata Paese ospite nell’anno precedente. Dei progetti per il 2013, Radio Romania internazionale ha parlato con la responsabile per le relazioni internazionali di Gaudeamus, Irina Ungureanu.


  • Gaudeamus riapre battenti al 2013

    Gaudeamus riapre battenti al 2013


    La 12esima edizione della Fiera del Libro Gaudeamus Craiova ha inaugurato, nel capoluogo della provincia di Dolj (sud) la serie di eventi culturali-espositivi marchio Radio Romania del 2013 che, dopo un giro attraverso le grandi città della Romania, raggiungeranno l’apice con la Fiera internazionale, che si terrà a novembre a Bucarest. Nel 2012 l’Italia è stata partner privilegiato, dopo essere stata Paese ospite nell’anno precedente.




    Fino al 3 marzo, il 73esimo evento della serie di Fiere Gaudeamus organizzate da Radio Romania dal 1994 riporterà all’attenzione del pubblico il legame speciale tra il libro e la radio che, da due decenni, garantisce il successo del marchio Gaudeamus. Il 2013 abbina un doppio felice anniversario.




    Con un’aumento del 15% come dimensioni e numero di editrici partecipanti, rispetto alle precedenti edizioni, Gaudeamus Craiova si delinea come la più grande libreria itinerante nella regione dell’Oltenia.




    “Se quest’anno, che continua ad essere segnato da uno stato di crisi, il fatto che una fiera del libro si sviluppa come dimensioni, allora questo segnale è proprio un miracolo”, ha dichiarato il manager di Gaudeamus, Vlad Epstein.




    Anche quest’anno continueranno la campagna di donazione di libri, intitolata “I libri tornano a casa”, e gli incontri con i giovani romeni premiati ai diversi concorsi internazionali.

  • L’Orchestra Nazionale di Radio Romania, in concerto a Chisinau

    L’Orchestra Nazionale di Radio Romania, in concerto a Chisinau


    Per la prima volta nella sua storia, l’Orchestra Nazionale di Radio Romania sosterrà un concerto a Chisinau, capitale della confinante Moldova. L’evento, che si terrà il 3 marzo, rientra nella serie di celebrazioni dedicate all’85esimo anniversario di Radio Romania, è volto a rafforzare la cooperazione culturale tra la Romania e la Moldova, e vedrà la partecipazione straordinaria del direttore d’orchestra Yuri Botnari, nell’ambito del Festival Internazionale di Musica dedicato al Martisor, la tradizionale festa di inizio primavera, come annunciato in una conferenza stampa da Oltea Serban Parau, caporedattrice di Radio Romania Culturale e Direttrice artistica delle Orchestre e dei Cori di Radio Romania.




    Nel 2013, accanto al suo 85esimo anniversario, Radio Romania vanta le stesse celebrazioni e ricorrenza anche per la sua Orchestra Nazionale. Il principale partner media del concerto è Radio Chisinau, l’unica filiale del servizio pubblico di Romania fuori i confini del Paese. Inaugurato a ottobre 1939 come filiale di Radio Romania, col nome di Radio Bessarabia, dopo una lunga interruzione l’emittente è stata rilanciata il 1 dicembre 2011 dal servizio pubblico di Bucarest. Presente alla conferenza stampa alla sede di Radio Romania, il direttore d’orchestra Yuri Botnari, nato a Chisinau, ha spiegato che il concerto includerà la Sinfonia V di Tchaikovsky, il Concerto nr. 2 per pianoforte ed orchestra di Rachmaninov, e la Rapsodia Romena nr.1 di Enescu.

  • Preparativi per la Giornata Mondiale della Radio

    Preparativi per la Giornata Mondiale della Radio


    L’UNESCO ha proclamato il 13 febbraio come Giornata Mondiale della Radio, per celebrare la radio come mezzo di comunicazione e per rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. Tutti i Paesi sono incoraggiati a festeggiare questa giornata, tramite attività organizzate in partenariato con le radio regionali, nazionali e internazionali, organizzazioni governative e nongovernative, i media e il pubblico.




    Radio Romania ha deciso di dedicare l’intera giornata a questa grande festa. Radio Romania Internazionale ha chiesto al collega Tommaso Pedicini, responsabile dei programmi in lingua italiana di Radio Colonia, membro associato della Comunità Radiotelevisiva Italofona, come anche RRI, come si prepara a festeggiare la Giornata Mondiale della Radio.


  • Concerto di musica classica a Radio Romania

    Concerto di musica classica a Radio Romania


    Dopo la serata musicale italiana del 30 gennaio con le celebri “Quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, e la Sinfonia in re maggiore di Luigi Cherubini, con l’Orchestra da Camera di Radio Romania, diretta da Tiberiu Oprea e con la solista Cristina Anghelescu, l’Orchestra Nazionale di Radio Romania, col suo direttore principale Tiberiu Soare, invitano il 1 febbraio il pubblico di Bucarest a un concerto straordinario di musica classica romena nella sala concerti Mihail Jora.




    Lavori di George Enescu, Constantin Silvestri o Paul Constantinescu si sentiranno anche a emittenti di Norvegia, Danimarca, Germania, Spagna, Croazia, Portogallo, Estonia, Lettonia, Bulgaria, Grecia e Turchia. Tiberiu Soare spiega che il concerto è volto a promuovere l’Orchestra di Radio Romania e la musica classica del nostro Paese nel mondo.




    Queste cose significano tanto. In primo luogo, un inserimento naturale dell’Orchestra nazionale di Radio Romania nel circuito delle orchestre europee. E gli ensemble musicali di Radio Romania, le sue orchestre e i suoi cori ci tengono tanto a questa presenza nel concerto europeo dei Paesi rappresentati tramite la musica nell’Unione europea di Radio. In secondo luogo, è anche una grande gioia per noi, in quanto possiamo promuovere la musica romena”, ha spiegato Tiberiu Soare a Radio Romania.




    Ospite della serata è il flautista Ionut Bogdan Stefanescu, che ha studiato con maestri di spicco romeni e stranieri. L’evento segna anche il centesimo anniversario della nascita di Constantin Silvestri, ma anche il 50esimo dalla scomparsa di Paul Constantinescu.




    La diffusione negli 11 stati europei fa seguito a un accordo nell’ambito della stagione Euroradio, che prevede lo scambio internazionale di programmi di alta tenuta avviato dall’EBU — l’Unione europea di Radio.

  • Concerto Verdi a Bucarest

    Concerto Verdi a Bucarest


    Un concerto con l’opera Don Carlo di Giuseppe Verdi inaugura a Radio Romania la serie di eventi dedicati al 200esimo anniversario della nascita del grande compositore. Un regalo offerto al pubblico il 25 gennaio, dall’Orchestra Nazionale di Radio Romania, diretta dal maestro italiano David Crescenzi, e dal Coro Accademico della Radio, diretto da Dan Mihai Goia. Pianista e direttore d’orchestra, David Crescenzi, che vanta una ricchissima attività musicale in Italia e Romania, ha raccontato alla nostra emittente cosa aspetta dal concerto verdiano.


  • Ladislau Horvath in Serata Mozart a Radio Romania

    Ladislau Horvath in Serata Mozart a Radio Romania


    Il 18 gennaio, la Sala concerti “Mihail Jora” di Radio Romania invita il pubblico a un nuovo evento di portata. Ladislau Horvath, il maestro concertatore di Maggio Musicale Fiorentino, dirigerà l’Orchestra Nazionale di Radio Romania in una Serata Mozart. Nato a Cluj-Napoca, in Romania, Ladislau Horvath rappresenta la quinta generazione di musicisti nella sua famiglia.


    Da maggio 1990 vive in Italia dove, in seguito al concorso sostenuto davanti a una prestigiosa commissione presieduta dal famoso Zubin Mehta, è diventato il maestro concertatore dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, incarico che ricopre a tutt’oggi. Ha diretto anche l’Orchestra sinfonica di San Remo, I Musici Mundi, il Palcoscenico din Pescara o la Cappella fiorentina, per ricordare solo alcune.


    E’ anche direttore principale e maestro concertatore dei Solisti Fiorentini, e ha accolto anche la sollecitazione di dirigere l’Orchestra da camera della Filarmonica “Transilvania” di Cluj-Napoca. Ospite negli studi di Radio Romania Internazionale, il maestro ha parlato del concerto di stasera, ma anche della sua esperienza italiana.

  • Serate italiane a Radio Romania

    Serate italiane a Radio Romania


    Nel 2013, anno in cui è celebrato il 200esimo anniversario della nascita dei grandissimi compositori Giuseppe Verdi e Richard Wagner, Radio Romania e le sue orchestre hanno preparato un programma speciale.


    La seconda parte della stagione 2012 — 2013 parte il 16 gennaio, con un viaggio musicale attraverso i lavori di alcuni tra i più importanti compositori tedeschi e austriaci — da Haendel, Mozart e Weber fino a Beethoven e Schubert, con l’Orchestra da camera di Radio Romania diretta da Cristian Brancusi.


    Il 18 gennaio, Ladislau Horvath, il maestro concertatore di Maggio Musicale Fiorentino, dirigerà l’Orchestra Nazionale di Radio Romania in una Serata Mozart, con la partecipazione della violinista Cristina Anghelescu.


    Dopo il concerto con l’opera Don Carlo di Giuseppe Verdi, diretto da Davide Crescenzi il 25 gennaio, seguirà il 30, in chiusura del mese, un’altra Serata italiana nella Sala concerti Mihail Jora di Radio Romania, con le celebri Quattro Stagioni di Vivaldi, ma anche con la Sinfonia in re maggiore di Cherubini.


    Tiberiu Soare, il direttore principale delle Orchestre e dei Cori di Radio Romania, ha spiegato tutto a Radio Romania Internazionale.

  • Anno Verdi e Wagner a Radio Romania

    Anno Verdi e Wagner a Radio Romania


    Le Orchestre e i Cori di Radio Romania dedicheranno la stagione 2013 all’anniversario del bicentenario della nascita dei grandi compositori Giuseppe Verdi e Richard Wagner.


    “I due compositori non mancheranno dal repertorio delle orchestre e dei cori della Radio”, ha dichiarato la caporedatrice di Radio Romania Culturale, Oltea Serban Parau, che è anche la direttrice artistica delle Orchestre e dei Cori di Radio Romania.


    “Ora, all’inizio del 2013, voglio ricordare una cosa meno conosciuta: se quest’anno la Radio pubblica celebra l’85esimo anniversario, lo stesso è festeggiato anche dalla sua Orchestra”, ha aggiunto Oltea Serban Parau.


    Già dall’inizio dell’anno, la Sala concerti Mihail Jora di Radio Romania propone un’agenda molto ricca. Il 18 gennaio, l’Orchestra Nazionale Radio, diretta da Ladislau Horvath, invita il pubblico a una serata Mozart.


    Invece, il 25 gennaio la stessa Orchestra, diretta da David Crescenzi, e il Coro Accademico di Radio Romania, propongono un appuntamento di eccezione con “Don Carlo” di Verdi.


    Il 1 febbraio, l’Orchestra Nazionale di Radio Romania e il direttore principale Tiberiu Soare, insieme al flautista Ionut Bogdan Stefanescu, invitano il pubblico a una selezione di lavori classici della musica romena, con brani di Paul Constantinescu, Constantin Silvestri e George Enescu.

  • Speciale Gaudeamus 2012: grande soddisfazione Italia

    Speciale Gaudeamus 2012: grande soddisfazione Italia


    Anche nel 2012 ha riscosso successo la presenza dell’Italia alla Fiera Internazionale del libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, questa volta come partner privilegiato. Lo stand dell’Ambasciata d’Italia ha ospitato numerosi incontri e dibattiti — dalle prospettive dell’editoria italiana all’estero a presentazioni di vari libri.


    A Gaudeamus sono giunti Marcello Fois col suo “Nel tempo di mezzo”, il Vicedirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, a fare trasmissioni e presentare il suo più recente libro “La bolla d’oro”, la Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero, con la sua “Tigre e il violino”, ma anche l’enologo Luca Maroni che ha lanciato al guida ai migliori vini italiani o Mariano Deidda, che ha sostenuto anche il concerto “Deidda canta Pavese” al Teatro Odeon di Bucarest. Presentata anche la versione italiana della “Breve storia dei romeni raccontata ai giovani” e “Tra Oriente e Occidente” di Neagu Djuvara.


    Quindi, un bilancio ricco di cui l’ambasciatore italiano a Bucarest, Mario Cospito, è molto contento, come ci ha detto nell’intervista rilasciata alla nostra emittente il 25 novembre, in chiusura della Fiera, nello studio Radio Romania a Gaudeamus.


    Nella foto nello stand dellAmbasciata dItalia: dalla destra – lambasciatore Mario Cospito, il Presidente -Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, il direttore dellAssociazione Editori Italiani, Alfieri Lorenzon, il direttore dellIstituto Italiano di Cultura, Ezio Peraro, lambasciatore della Moldova in Romania, Iurie Renita, il Presidente onorario della Fiera, Arcadie Suceveanu, Presidente dellUnione degli Scrittori della Moldova

  • Speciale Gaudeamus 2012: Italia, partner privilegiato

    Speciale Gaudeamus 2012: Italia, partner privilegiato


    La Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, reca il proprio tasello al consolidamento dei rapporti Romania — Italia. La Fiera, la più grande nel Paese e tra le prime dieci in Europa, è l’unico evento del genere organizzato da una radio pubblica. Lo ha ricordato il Presidente — Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, inaugurando la 19esima edizione del prestigioso evento, che ha quest’anno come Paese ospite la confinante Moldova e come partner privilegiato l’Italia.


    Gaudeamus è non solo un evento, ma anche un luogo comune di incontro di coloro che creano, che scrivono, che editano, che pensano, e chi consuma questi prodotti. Credo che sia un posto di eccellenza, e la radio pubblica è estremamente orgogliosa di questo successo. Rispettando ed essendo particolarmente fedele alla sua missione pubblica, sostenendola permanentemente, la radio pubblica funziona al di là dei programmi che milioni di persone ascoltano ogni giorno per via delle nostre onde e in quest’area culturale. Siamo un servizio pubblico ed è il nostro compito servire questo interesse pubblico decentemente, estremamente impegnati e allo stesso tempo estremamente performanti. La Fiera Gaudeamus conclude una serie di eventi culturali estremamente importanti – generati, promossi e sostenuti da Radio Romania quest’anno. Vi assicuro che farò del mio meglio affinchè simili eventi vadano avanti, si sviluppino e arrivino a un livello di qualità sempre più alto, nell’interesse pubblico, perchè è questa la nostra missione pubblica che rispettiamo. Siamo al servizio del pubblico e ciò ci obbliga tanto”, ha dichiarato il Presidente — Direttore Generale di Radio Romania nel discorso inaugurale.


    Da parte sua, in un dialogo con Radio Romania Internazionale, l’ambasciatore italiano a Bucarest, Mario Cospito, ha ribadito l’eccellenza dei rapporti tra i due Paesi a tutti i livelli.