Category: Eventi Radio Romania

  • Concerto straordinario Stradivari – Guarneri

    Concerto straordinario Stradivari – Guarneri

    Se negli ultimi anni il pubblico romeno si era abituato a fare da arbitro nel duello tra i violini Stradivari e Guarneri a Radio Romania, il 26 febbraio, invece, assisterà ad un concerto “in coppia”.



    Protagonisti saranno Liviu Prunaru, konzertmeister della celebre Royal Concertgebouw Amsterdam, e la consorte Valentina Svyatlovskaya, violinista nello stesso prestigioso ensemble, che suoneranno uno Stradivari Pachoud del 1694 e un Guarneri Maria Theresia del 1676.



    Insieme all’Orchestra da Camera di Radio Romania, i due violinisti hanno preparato un programma folto e attraente, che include, tra l’altro, il Concerto grosso in sol minore di Manfredini, Ysaÿe – Amitié, poema per due violini e orchestra, con l’arrangiamento del compositore Dan Dediu, o l’Ottetto per archi di Bruch.



    Vincitore di numerosi concorsi internazionali di alta tenuta, Liviu Prunaru vanta una ricchissima carriera internazionale. Ha suonato insieme a Royal Philharmonic Orchestra, London Symphony Orchestra, all’Orchestre National Belgique, ma anche all’Orchestra Filarmonica di Atene, all’Orchestra Mayo di Buenos Aires o all’Orchestra da camera di Indianapolis.



    Liviu Prunaru suona come solista o in recital in tutte le grandi città del mondo ed è ospite di prestigiosi festival. Ogni autunno degli ultimi tre anni ha riscosso standing ovation in Romania nella tournée nazionale del “Duello dei violini”, accanto al violinista Gabriel Croitoru e al pianista Horia Mihail. Liviu Prunaru svolge anche un’apprezzata attività pedagogica presso l’Accademia Menuhin.



    Anche la consorte Valentina Svyatlovskaya vanta una bella carriera e premi internazionali a vari concorsi, quali Rodolfo Lipizer, Valsesia Musicale, R. Molinari o Gstaad. Ha tenuto numerosi concerti in Svizzera, Gran Bretagna e Germania.

  • Radio Romania e il Papa: i significati di un incontro

    Radio Romania e il Papa: i significati di un incontro

    I legami tra Radio Romania e Radio Rai sono diventati molto stretti a partire dal 2012, anno che ha segnato anche l’inizio del progetti editoriali congiunti. Nel 2012, Radio Romania ha partecipato al progetto radiofonico internazionale “La Via Francigena del Sud: Roma — Gerusalemme”, realizzato da Radio Rai e dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona.



    Per il servizio dedicato a Castel del Monte, l’Agenzia istituzionale Puglia Imperiale Turismo ha concesso ai giornalisti di Radio Rai e Radio Romania il Premio “Le Terre di Federico” per la promozione delle bellezze naturalistiche, artistiche, storiche ed enogastronomiche della regione.



    Nel 2013, Radio Romania ha partecipato anche al progetto della “Via Tolosana — verso Santiago, sulla strada dei trovatori”, il decimo cammino condotto dal Vice Direttore di Radio Rai, Sergio Valzania, destinato alla promozione del dialogo interculturale in Europa.



    Su questo modello, a settembre 2013, per il suo 85esimo anniversario, Radio Romania ha realizzato insieme a Radio Rai il progetto editoriale comune della “Via dei faggi in Bucovina”, volto a portare all’attenzione del pubblico le ricchezze spirituali, storiche e culturali di questa regione, nota soprattutto per i suoi monasteri medioevali inseriti nel patrimonio dell’UNESCO.



    Il progetto si è svolto sotto il patrocinio dell’Ente Nazionale per il Turismo della Romania, dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, con il sostegno del Consiglio Provinciale di Suceava e in collaborazione con la Comunità Radiotelevisiva Italofona. I giornalisti hanno condotto trasmissioni per Rai Radio 1, RaiWebRadio, Radio Vaticana, Radio Romania Actualitati, Radio Romania Cultural e Radio Romania Internazionale.



    Quindi, la Rai è stata al fianco dei colleghi di Bucarest nel 2013, per il loro 85esimo anniversario. E sempre la Rai ha voluto essere insieme a Radio Romania nel 2014, a Roma, in occasione delle proprie celebrazioni: il 90esimo anniversario della radio e il 60esimo della televisione.



    Su invito della Presidente Anna Maria Tarantola, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, è stato presente all’udienza accordata da Papa Francesco ai giornalisti della Rai il 18 gennaio, in occasione del doppio anniversario, udienza alla quale hanno partecipato solo poche emittenti radiotelevisive dell’Europa.



    Radio Romania è stata l’unica di un Paese a maggioranza ortodossa. Nel breve dialogo con il Sommo Pontefice, Ovidiu Miculescu ha sottolineato l’eccellente collaborazione tra Radio Romania, Radio Rai e Radio Vaticana.



    La presenza del Presidente Direttore Generale di Radio Romania a questa udienza riveste molteplici significati, spiega il Vice Direttore di Radio Rai, Sergio Valzania, in una conversazione con il servizio pubblico di Bucarest, pochi giorni prima della Giornata Mondiale della Radio, celebrata il 13 febbraio.



  • Radio Romania da Papa Francesco

    Radio Romania da Papa Francesco

    Il 18 gennaio, il Presidente-Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, è stato invitato dalla Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, alludienza accordata da Papa Francesco ai dipendenti del servizio pubblico italiano. Stringendo la mano al Sommo Pontefice, Ovidiu Miculescu ha sottolineato l’eccellente collaborazione tra Radio Romania, la RAI e la Radio Vaticana.



    Il Presidente-Direttore Generale della Radio Pubblica romena ha proposto a Sua Santità che una delle orchestre di Radio Romania gli dedichi un concerto di musica classica o di musica sacra. Papa Francesco ha ricevuto in udienza al Vaticano i dipendenti della RAI, insieme ai rappresentanti di cinque emittenti radio europee, tra cui Radio Romania, in occasione del 90esimo delle trasmissioni radiofoniche e del 60esimo di quelle televisive italiane.



    Grazie alle eccellenti relazioni di collaborazione e partenariato con la RAI e la Radio Vaticana, Radio Romania è stata l’unica emittente pubblica dell’est europeo e di un Paese a maggioranza ortodossa invitata alla cerimonia ospitata dall’Aula Paolo VI.



    Il Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, ha conferito al Presidente — Direttore Generale di Radio Romania la Medaglia Commemorativa dedicata al 500esimo anniversario della fondazione della Basilica di San Pietro. Radio Romania ha ricevuto anche la medaglia che celebra il 90esimo di Radio RAI e il 60esimo della televisione. Ovidiu Miculescu ha offerto alla Presidente della RAI, Anna Maria Tarantola, la medaglia dedicata all’85esimo anniversario di Radio Romania, celebrato nel 2013, l’emissione di francobolli raffiguranti voci celebri, insieme al CD e all’album anniversario.



    “Sono cose che succedono una volta nella vita. E’ stato un momento assolutamente commovente. Ho avuto con Sua Santità un breve dialogo in cui ho sottolineato il partenariato e l’eccellente collaborazione che abbiamo con la RAI e con la Radio Vaticana, e allo stesso tempo ho detto al Sommo Pontefice che saremmo estremamente onorati se, un giorno, una delle nostre orchestre gli dedicherà un concerto di musica classica o di musica sacra. E’ stato estremamente lieto e, al di là delle parole, ho visto nello sguardo del Sommo Pontefice e nel modo in cui ha stretto la mia mano, un segno di calore e amicizia, assolutamente sia per la radio che per la Romania”, ha detto il Presidente — Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.



    Papa Francesco è stato designato “La Personalità del 2013” da Radio Romania Internazionale.

  • Record di concerti Radio Romania ripresi da EBU

    Record di concerti Radio Romania ripresi da EBU

    Negli ultimi anni, Radio Romania ha intensificato costantemente l’attività di scambi musicali all’interno dell’EBU — European Broadcasting Union, arrivando nel 2013 al record di 157 trasmessi alle radio partner. Si tratta di una cifra notevolmente superiore ai 75 concreti trasmessi nel 2009 o 116 nel 2011.



    Così, Radio Romania si piazza ai primi posti tra i 119 Paesi membri dell’organizzazione. I concerti di musica classica, jazz, folcloristica o corale, o gli spettacoli di opera, hanno messo in risalto i più importanti eventi musicali organizzati da Radio Romania o registrati a Bucarest e nel Paese.



    Il numero di concerti offerti nel 2013 si ritrova nelle statistiche rese note dall’EBU il 7 gennaio 2014, che piazzano la Romania ai primi posti nella graduatoria, accanto a Paesi quali Gran Bretagna (380), Austria (201), Olanda (198), Svizzera – Lausanne (165), Polonia (160). Con 157 concerti in diretta e registrati, Radio Romania supera persino la Radiodiffusione Francese (154).



    Tra i concerti proposti da Radio Romania nel 2013 si annoverano quelli dei suoi solisti e Ensemble Musicali, progetti come “Violini da collezione” o “Il Pianoforte Viaggiatore”, accanto a una sessantina di concerti del Festival Internazionale “George Enescu”. Alcuni concerti sono stati inseriti nelle Stagioni Euroradio, diventando eventi internazionali con un potenziale di milioni di ascoltatori.



    L’EBU (http://www3.ebu.ch) è uno dei più importanti organismi di cooperazione media nel mondo, che promuove gli scambi audiovisivi tra i servizi radiotelevisivi pubblici e collabora strettamente con simili strutture di altri continenti.

  • Elogi al soprano Angela Gheorghiu e all’ONR da “The Gramophone”

    Elogi al soprano Angela Gheorghiu e all’ONR da “The Gramophone”

    La più prestigiosa rivista di musica classica del mondo, “The Gramophone”, elogia il CD di canti natalizi lanciato dal famoso soprano romeno Angela Gheorghiu, accanto all’Orchestra Nazionale di Radio Romania, diretta da Tiberiu Soare.



    L’interpretazione dei 16 dei più amati canti natalizi romeni del CD intitolato “O, che bella novella!” è definita come splendida e la sua audizione “un’esperienza impressionante” dal giornalista Jon Tolansky, il quale sottolinea la particolare qualità artistica e l’emozione trasmessa dai canti natalizi.



    Elogiata anche l’Orchestra Nazionale di Radio Romania, diretta da Tiberiu Soare, la cui prestazione è definita con la parola “splendida”.



    Il CD “O, che bella novella!” registrato a settembre 2013, lanciato insieme a MediaPro Music, è una coproduzione tra la Fondazione Angela Gheorghiu — Radio Romania — il Centro Culturale Casa Artelor (La Casa delle Arti) del Comune del Rione 3 di Bucarest.



    Produttore generale è Oltea Serban Parau, direttrice del Centro Culturale Media di Radio Romania.

  • Radio – storie 1928 – 1945

    Radio – storie 1928 – 1945

    Alla XX edizione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania dal 20 al 24 novembre, èstato presentato anche il volume-album “Radio-storie 1928-1945”, accompagnato da un CD, dedicato all’85esimo anniversario del servizio pubblico di Bucarest.



    Pubblicato presso l’Editrice Casa Radio dal Gruppo di storia orale dell’agenzia stampa RADOR di Radio Romania, il volume ha sviluppato le 365 radio-storie, pubblicate ogni giorno nel 2013 sul sito dell’Agenzia (www.rador.ro).



    Prendendo le mosse da brevi articoli su attività, vicende o eventi che hanno fatto parte della vita del servizio pubblico già dalla sua fondazione, nel 1928, il volume “Radio-storie 1928-1945. Articoli da pubblicazioni radiofoniche e testimonianze di storia orale conservate negli Archivi di Radio Romania” raccontano un’epoca in cui la “famiglia” di 300 professionisti influenzava la vita degli ascoltatori dell’intero Paese.



    Con l’aiuto dei testi selezionati dalle riviste della Radio e dei brani dalle interviste ad alcuni dei primi dipendenti del servizio pubblico, viene presentata una storia della radio pubblica diversa da quella abituale.

  • Bilancio Gaudeamus 20

    Bilancio Gaudeamus 20

    Più di 115.000 visitatori, di 3.000 in più rispetto allo scorso anno, hanno passato la soglia della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata dal 20 al 24 novembre a Bucarest da Radio Romania. Più del 75% dei visitatori hanno anche acquistato dei libri. La XX edizione dell’evento — ritenuto l’apice dell’anno editoriale in Romania, che si è svolta quest’anno anche all’insegna dell’85esimo anniversario di Radio Romania, si è conclusa con un record di pubblico e vendite, grazie agli oltre 600 eventi proposti dai circa 400 espositori.



    La fiera è diventata una specie di formicaio di migliaia di metri quadri pieno di persone con le braccia stracolme di libri, contente per gli eventi preparati appositamente per loro: presentazioni di libri, dibattiti, conferenze, incontri con scrittori ed editori, ma anche proiezioni di film. Le editrici hanno fatto a gara con ricche offerte di nuovi titoli e sconti significativi, di fino all’80%, estremamente apprezzati dagli appassionati di lettura. Vladimir Epstein, il direttore della Fiera, ha fatto riferimento alle preferenze del pubblico a Gaudeamus.



    “Un sondaggio molto serio rileva che la cifra media spesa dai visitatori all’attuale edizione è stata di 146 lei (circa 40 euro). Sembra che i visitatori abbiano puntato soprattutto sulla letteratura e la saggistica e in secondo luogo sui libri di tipo utilitario ed educativo”, ha spiegato Vladimir Epstein.



    Nell’ultimo giorno sono stati assegnati anche i Trofei Gaudeamus. Humanitas è stata l’editrice preferita dal pubblico. Sorpreso in modo piacevole e sostenendo il valore e la costanza, il direttore di Humanitas, il filosofo e scrittore Gabriel Liiceanu, ha sottolineato che “quando il pubblico sceglie te, e ti sceglie ogni anno, non c’è miglior ricompensa al mondo per il lavoro che hai fatto. Noi crediamo in questo, è un’asse della nostra vita. L’equipe di Humanitas è veramente eccezionale. In secondo luogo, penso che nell’offerta Humanitas abbiamo delle personalità della cultura romena già da quando è apparsa questa editrice. Secondo me, il successo di quest’anno è dovuto anche ad una stupenda collana che ha già 30 titoli che potrebbero formare uno scaffale della bellezza in una biblioteca”, ha detto Gabriel Liiceanu.



    Il più apprezzato libro a Gaudeamus, designato a seconda del voto del pubblico, è stato “Hobbit” di J.R.R. Tolkien. Per la prima volta è stato assegnato anche il Premio Goncourt Romania, che è andato a Sorj Chalandon.



    Un evento che ha richiamato l’attenzione anche all’attuale edizione della fiera e ha riscosso successo è stato il progetto “I libri tornano a casa”. Ogni visitatore della fiera ha potuto donare dei libri, per cui alla fine, grazie alla generosità del pubblico, sono stati raccolti circa 5.000 volumi, che arriveranno nelle scuole con insegnamento in lingua romena della Valle del Timoc, in Serbia.



    Ospiti d’onore all’attuale edizione di Gaudeamus sono stati i Paesi Nordici: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. Partner privilegiato è stato invece il Gruppo delle Ambasciate, delle Delegazioni e delle Istituzioni Francofone di Romania.



    Anche quest’anno, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest sono stati presenti alla Fiera Gaudeamus, invitando il pubblico romeno a un incontro con lo scrittore Andrea Bajani, già tradotto in Romania.



    Come negli anni scorsi, Radio Rai è stata rappresentata alla Fiera Gaudeamus dal suo ViceDirettore Sergio Valzania, insieme al quale, sempre in occasione del suo 85esimo anniversario, Radio Romania ha realizzato il cammino sulla “Via dei Faggi in Bucovina” a settembre 2013.


  • Italia a Gaudeamus 2013

    Italia a Gaudeamus 2013

    Alla luce del successo riscosso nel 2011 come Paese ospite e nel 2012 come Partner privilegiato, l’Italia è tornata anche quest’anno alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania. Un momento speciale del 2013, quando Radio Romania celebra il suo 85esimo anniversario e Gaudeamus il 20esimo.



    L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest hanno invitato il pubblico a un incontro con lo scrittore Andrea Bajani, il cui libro Se consideri le colpe” è uscito anche in Romania.



    Ospiti nello studio di Radio Romania a Gaudeamus sono stati l’ambasciatore italiano a Bucarest, Diego Brasioli, il ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, presente per la terza volta alla Fiera per una trasmissione su Fahrenheit di Radio 3, e lo scrittore Andrea Bajani.



  • Libri: Fiera Internazionale Gaudeamus

    Libri: Fiera Internazionale Gaudeamus

    Dal 20 al 24 novembre, Radio Romania invita il pubblico alla 20esima edizione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, che riunisce quest’anno, per l’85esimo anniversario del servizio pubblico di Bucarest, oltre 400 editrici romene e straniere, università, istituti culturali, mass-media, ong culturali, librerie, biblioteche, agenzie letterarie o ditte multimedia, per oltre 600 eventi.



    Gli ospiti di quest’anno sono i Paesi nordici, come ha spiegato Oltea Serban Parau, direttrice del Centro Culturale Media di Radio Romania.



    “Quest’anno abbiamo come ospiti i Paesi nordici: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. Come ogni volte alle ultime edizioni, abbiamo degli ospiti speciali. E’ un onore per noi, ma anche l’impatto e ancora più forte. D’altronde, i Paesi ospiti organizzeranno ben 36 eventi. Alla Fiera Gaudeamus ospitata da Bucarest giungeranno 9 scrittori di questi Paesi. Quindi, un impatto internazionale che non aveva all’inizio. Un altro cambiamento notevole riguarda il numero di visitatori — lo scorso anno ben 117.000, il che è una cosa eccezionale per un evento culturale”, ha spiegato Oltea Serban Parau.



    Da parte sua, il manager di Gaudeamus, Vladimir Epstein, ha sottolineato che gli ospiti di quest’anno vantano “una tradizione in almeno due campi, quello dei libri per l’infanzia, in cui sono autentici “rompighiaccio”, e in quello dei gialli”. Gli scrittori nordici i cui libri sono stati tradotti in romeno, presenteranno le opere e parleranno col pubblico in vari dibattiti.



    Quest’anno Partner privilegiato sarà il Gruppo delle Ambasciata, delle Delegazioni e delle Istituzioni Francofone di Romania.n Tra l’altro, i romeni avranno modo di incontrare in fiera Andreï Makine, uno dei più gettonati scrittori francesi contemporanei, che ha vinto numerosi premi letterari.



    Gaudeamus è l’unica fiera del libro del mondo organizzata da una radio pubblica.

    Dopo il successo riscosso nel 2011 come Paese ospite, in occasione delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità, l’Italia è tornata nel 2012 Gaudeamus come Partner privilegiato.



    Anche quest’anno, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest saranno presenti alla Fiera Gaudeamus, invitando il pubblico romeno a un incontro con lo scrittore Andrea Bajani, già tradotto in Romania.



    Come negli anni scorsi, Radio Rai sarà rappresentata alla Fiera Gaudeamus dal suo ViceDirettore Sergio Valzania, insieme al quale, sempre in occasione del suo 85esimo anniversario, Radio Romania ha realizzato il cammino sulla “Via dei Faggi in Bucovina” a settembre 2013.

  • Radio Romania 85: una storia al servizio della politica estera

    Radio Romania 85: una storia al servizio della politica estera

    Radio Romania è parte della diplomazia nazionale. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Titus Corlatean, alla conferenza “Radio Romania — 85 anni: una storia al servizio della politica estera romena”, svoltasi proprio il 1 novembre, per segnare il suo 85esimo anniversario e 150 anni di diplomazia romena.



    “Come sarebbe stata oggi la vita dei romeni senza i programmi, le notizie, le trasmissioni in diretta e persino senza la musica mandata in onda da Radio Romania? Come sarebbe stata la nostra storia senza l’eccezionale archivio sonoro custodito e sviluppato da Radio Romania? Anche i romeni all’estero hanno bisogno di Radio Romania e della lingua romena che sentono solo qui, in molti casi. E tramite i vostri programmi in 10 lingue internazionali siete veramente parte della diplomazia romena”, ha dichiarato il ministro.



    Da parte sua, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha richiamato l’attenzione sul fatto che il servizio pubblico ha sempre riflettuto la politica estera, conformemente al suo obiettivo di informare ed educare.



    “I nostri giornalisti, presenti al fianco della diplomazia romena in momenti importanti — in sale conferenze o sul fronte, accanto alle truppe romene, hanno compiuto la loro missione: hanno informato! Hanno informato velocemente, hanno informato in maniera oneste ed equilibrata. Praticamente, la Radio pubblica conferma la veridicità di un’informazione”, ha dichiarato Ovidiu Miculescu.



    I partecipanti alla conferenza — ex ministri degli Esteri, diplomatici accreditati a Bucarest o giornalisti, hanno sentito i racconti dei corrispondenti di politica estera di Radio Romania: Radu Dobritoiu, Carmen Gavrila, Simina Botar, Dan Preda, Pavel Ionescu, che, lungo gli hanno sono stati inviati in Iraq e Afghanistan, ma anche a Washigton, Londra e Bruxelles, accanto agli interventi di Ruxandra Sararu, apprezzata conduttrice di programmi a Radio Romania e consigliere del Presidente Direttore Generale, e dello storico e docente universitario Ioan Scurtu, finissimo conoscitore della storia del servizio pubblico.

  • Auguri a Radio Romania!

    Auguri a Radio Romania!

    85 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.


    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero furono programmi musicali, accompagnati da brevi notiziari in inglese, italiano, francese e tedesco. DallItalia ha scritto per la prima volta il napoletano Oscar Laurenti, nel 1934. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e nel 1939 quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena all’Esposizione Universale di New York.



    Sempre nel 1928 veniva fondata anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihai Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti. E i concerti sono in assoluto i più longevi programmi, come ha ricordato il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.



    “In 85 anni di radiofonia romena, i più longevi programmi in diretta restano incontestabilmente i concerti. Le presenze dei sette ensemble musicali marchio Radio Romania si articolano in informazione, educazione, divertimento — definitorio e obbligatorio, peraltro, per la nostra esistenza, per la nostra missione pubblica. Dai concerti diretti da George Enescu fino all’ultima edizione del Festival a lui intitolato, Radio Romania ha fatto — abbiamo il coraggio di dirlo — un vanto nell’offrire ai suoi ascoltatori la vibrazione unica dell’evento musicale trasmesso in diretta. Lungo una settimana, precisamente dal 27 ottobre al 3 novembre, il ventaglio artistico delle orchestre e dei cori di Radio Romania si apre con una rosa di otto concerti e recital, un regalo che gravita attorno al 1 novembre, la Festa di Radio Romania. A 85 anni dalla sua fondazione, Radio Romania ha come principale obiettivo la creazione di programmi — notizie, teatro, musica o sport — a standard contemporanei. Vi offriamo una settimana in cui la Sala concerti è il posto in cui la cultura romena e internazionale si trovano, come sempre, a casa loro”, ha dichiarato il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.



    Numerosi i messaggi di auguri giunti dall’estero a Radio Romania. In un collegamento telefonico, la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola ci ha detto di rivolgere con piacere un messaggio a Radio Romania, in cui ha fatto riferimento anche al cammino sulla “Via dei faggi in Bucovina”, che abbiamo realizzato a settembre insieme al ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, il quale ci ha trasmesso, da parte sua, un commovente messaggio.



    Il messaggio della Presidente Rai, Anna Maria Tarantola





    Il messaggio del ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania





    Tanti auguri ci arrivano anche da Radio Vaticana, per la voce del suo Direttore Generale, Padre Federico Lombardi.





    Da partea sua, la Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero, ha augurato lunga vita ai programmi in italiano di Radio Romania Internazionale.





    Radio Romania svolge un importante ruolo anche all’interno della COPEAM, anche come membro nel Comitato Direttivo, come ha ricordato il Segretario generale, Pier Luigi Malesani.





    Dalla rosa di auguri non potevano mancare quelli rivolti a Radio Romania dall’Ambasciatore italiano a Bucarest, Diego Brasioli, e dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro.



    Il messaggio dellAmbasciatore dItalia a Bucarest, Diego Brasioli





    Il messaggio del Direttore dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro





    Presente all’inaugurazione della stagione dell’Orchestra Nazionale di Radio Romania, sotto la bacchetta del suo direttore principale, Tiberiu Soare, il violinista belga di origine italiana, Lorenzo Gatto, ha fatto i migliori auguri anche all’Orchestra.



  • Radio Romania: On Air dal 1928

    Radio Romania: On Air dal 1928

    “Pronto, qui parla Radio Bucarest!” Sono state le prime parole sentite dagli ascoltatori romeni il 1 novembre del 1928, quando andava in onda il primo programma dell’allora Società di Diffusione Radiotelefonica, come si chiamava all’epoca l’odierna Società Romena di Radiodiffusione, ovvero Radio Romania.



    All’inizio, la radio pubblica mandava in onda programmi di alcune ore al giorno, con notizie, previsioni del tempo, musica di danza e classica. Nello stesso 1928 nasceva anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa e sotto la guida del compositore Mihail Jora, il quale proponeva la fondazione di un ensemble che interpretasse in diretta diversi generi musicali.



    Fu sempre Mihai Jora ad aver fissato anche la data del primo concerto di musica sinfonica, il 30 novembre del 1928, inaugurando la prima stagione musicale della Radio 1928-1929. Il concerto fu trasmesso in diretta, e il pubblico l’ha ascoltato affascinato da casa.



    Quindi, il 2013 segna l’85esimo anniversario della radio pubblica, festeggiato a Bucarest con tutt’una serie di eventi, in cui quelli musicali svolgono un ruolo molto importante.



    “La Settimana delle Orchestre e dei Cori Radio On Air 1928” è partita il 27 ottobre con un concerto dell’Orchestra di Musica Popolare, diretta da Adrian Grigoras. Sono saliti sul palcoscenico della Sala concerti “Mihail Jora” di Radio Romania, intitolata al fondatore della sua Orchestra, sia giovani talenti, scoperti e lanciati da Radio Romania, sia interpreti famosi, come Stefania Rares, Ionela Prodan o Constantin Enceanu.



    “In 85 anni di radiofonia romena, i più longevi programmi in diretta restano incontestabilmente i concerti. Le presenze dei sette ensemble musicali marchio Radio Romania si articolano in informazione, educazione, divertimento — definitorio e obbligatorio, peraltro, per la nostra esistenza, per la nostra missione pubblica. Dai concerti diretti da George Enescu fino all’ultima edizione del Festival a lui intitolato, Radio Romania ha fatto — abbiamo il coraggio di dirlo — un vanto nell’offrire ai suoi ascoltatori la vibrazione unica dell’evento musicale trasmesso in diretta. Lungo una settimana, precisamente dal 27 ottobre al 3 novembre, il ventaglio artistico delle orchestre e dei cori di Radio Romania si apre con una rosa di otto concerti e recital, un regalo che gravita attorno al 1 novembre, la Festa di Radio Romania. A 85 anni dalla sua fondazione, Radio Romania ha come principale obiettivo la creazione di programmi — notizie, teatro, musica o sport — a standard contemporanei. Vi offriamo una settimana in cui la Sala concerti è il posto in cui la cultura romena e internazionale si trovano, come sempre, a casa loro”, ha dichiarato il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.



    Il 28 ottobre, protagonista è il Coro Accademico della Radio, diretto da Dan Mihai Goia, nel concerto “Un secolo di folclore corale romeno”, mentre il giorno dopo toca al violoncellista Razvan Suma, uno dei più gettonati musicisti romeni, sbarcare alla Sala concerti con la tappa della sua tournée intitolata “Le piace…Brahms?”.



    Una serata speciale di arie e duetti barocchi sarà offerta mercoledì dall’Orchestra da Camera di Radio Romania, e dai suoi ospiti di spicco: il mezzosoprano Ruxandra Donose e il controtenore Cezar Ouatu. Il repertorio della serata propone brani apprezzati dei sommi creatori di musica barocca: Handel, Monteverdi o Gluck, sotto la bacchetta del direttore d’orchestra Gabriel Bebeselea.



    L’Orchestra Nazionale di Radio Romania, diretta da Cristian Mandeal, torna davanti al pubblico nel concerto di giovedì, accompagnati da un trio di eccezione: il violinista Gabriel Croitoru, il violoncellista Razvan Suma e il pianista Horia Mihail, con brani di Beethoven o Enescu.



    Il 1 novembre, Gabriel Croitoru e Horia Mihail saranno i protagonisti del recital intitolato al “Violino di George Enescu”. La settimana si conclude con un concerto della nota cantante di origine argentina, Analia Selis, accompagnata dal Big Band di Radio Romania, sotto la bacchetta del direttore Ionel Tudor.

  • Premi URTI a Parigi

    Premi URTI a Parigi

    Il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha partecipato a Parigi alla 25esima cerimonia Grand Prix URTI — Unione Internazionale di Radiotelevisione, dopo che la giuria composta di 15 personalità di 12 Paesi si era riunita a Bucarest dal 30 settembre al 5 ottobre, per pronunciarsi sui vincitori del 2013.



    A Parigi, Ovidiu Miculescu ha consegnato la medaglia di bronzo del concorso Grand Prix URTI al Presidente della radio algerina, Chabane Lounakel, per il programma LAfrique des frontieres”.



    Nel 2013, il Grand Prix della Radio assegnato da URTI è andato alla rete CRTV del Camerun, per la produzione So Far, So Near” di Tabe Enonchong. L’argento è andato alla produzione della Rai Run out!” di Jacopo De Bertoldi. Infine, il premio Jacques Matthey — Doret è stato conferito all’emittente MTVA dell’Ungheria, per la produzione Réserve dOr — Avec Lucie pour Lucie di Anita Bak.



    Radio Romania si è qualificata nella finale della prestigiosa competizione con il progetto Sighet, une île à la frontière” (Sighet, un’isola alla frontiera”), realizzato da Radio Romania Internazionale. Tra le produzioni arrivate in finale si annoverano Le bruit de la mer” (RTBF, Belgio), Neighbours but Heaven Still Out of Reach” (Polskie Radio, Polonia), A New Beginning — The Air Bridge” (RTP, Portogallo).



    I premi URTI, che hanno avuto come tema Frontiere” sono stati assegnati in seguito a una selezione tra un numero record di 135 programmi di 42 Paese.



    Fondata nel 1949, l’Unione Internazionale di Radiotelevisione annovera 66 radio e tv di 51 Paesi. Radio Romania presiede la Commissione Radio della prestigiosa organizzazione.


  • Galà Verdi 200 a Radio Romania

    Galà Verdi 200 a Radio Romania

    Il 10 ottobre, Giuseppe Verdi avrebbe compiuto… 200 anni! Il bicentenario celebrato in tutto il mondo nel 2013 è segnato anche da Radio Romania, che il 18 ottobre ospita il Galà Verdi 200 nella sua Sala concerti “Mihail Jora”.



    L’Orchestra Nazionale di Radio Romania invita il pubblico a una serata particolare, con brani delle celebri opere verdiane: Il Trovatore, Nabucco, Rigoletto, Aida, Don Carlo, Falstaff…



    Il Galà si svolgerà sotto la bacchetta del giovane Gabriel Bebeşelea, attualmente direttore d’orchestra principale dell’Opera Nazionale Romena di Iasi. Ospiti speciali della serata saranno quattro artisti che vantano belle carriere internazionali: il soprano Teodora Gheorghiu, il mezzosoprano Roxana Constantinescu, il tenore Teodor Ilincăi e il basso Ion Dimieru.



    E siccome Verdi è celebre anche per gli impareggiabili spartiti per coro, non poteva mancare da un simile appuntamento il Coro Accademico di Radio Romania, diretto da Dan Mihai Goia.


  • Nuova stagione per l’Orchestra Nazionale di Radio Romania

    Nuova stagione per l’Orchestra Nazionale di Radio Romania

    Saranno il direttore principale delle Orchestre e dei Cori di Radio Romania, Tiberiu Soare, il giovane violinista belga Lorenzo Gatto e il grande attore romeno Victor Rebengiuc i protagonisti dei concerti che inaugureranno l’11 ottobre la nuova stagione dell’Orchestra Nazionale della Radio. Un evento eccezionale, a poche settimane dal 1 novembre, quando Radio Romania celebra il suo 85esimo anniversario. Lo stesso 85esimo anniversario è festeggiato anche dalla sua Orchestra Nazionale, ricorda, in un’intervista a Radio Romania Internazionale, il suo direttore principale, Tiberiu Soare.



    “L’Orchestra Sinfonica della Radio, come si chiamava quando venne fondata da Mihail Jora, vanta 85 anni di esperienza ininterrotta dal 1928. Ne siamo molto orgogliosi, e tutti gli artisti delle orchestre e dei cori di Radio Romania siamo consapevoli di questa tradizione. Questa stagione punta, almeno nella prima metà, sull’85 esimo anniversario di Radio Romania. Dobbiamo dire che la linea repertoriale che abbiamo seguito con l’Orchestra Sinfonica della Radio è stata doppia: promuovere i valori del patrimonio culturale universale, ma anche della creazione romena. L’Orchestra Nazionale di Radio Romania vanta un record assoluto tra le orchestre romene per quanto riguarda la promozione delle creazioni di compositori romeni. Quindi, le due linee saranno presenti nei concerti che avremo fino a dicembre. Il concerto inaugurale che si terrà l’11 ottobre, nella Sala concerti Mihail Jora di Radio Romania punta sulla musica romantica. Nel primo tempo, abbiamo il Concerto in sol minore per violino e orchestra di Max Bruch, col solista belga Lorenzo Gatto, uno dei nomi celebri nel mondo dei violinisti. Il secondo tempo ci porta un regalo, il poema drammatico Peer Gynt, scritto da Ibsen, con la musica di Edvard Grieg, in cui reciterà il grande attore romeno Victor Rebengiuc”, spiega il direttore d’orchestra.



    Tiberiu Soare e Victor Rebengiuc rappresentano due generazioni diverse nelle arti dello spettacolo in Romania. Che cosa li ha portati insieme sul palcoscenico?



    “In primo luogo, il maestro Victor Rebengiuc è legato all’attività della Radio come promozione culturale, in quanto è stato tante volte presente negli spettacoli di teatro radiofonico. E’ l’ora di dare a Cesare quello che è di Cesare, e Victor Rebengiuc salga anche sul palcoscenico della nostra sala concerti. Siamo molto felici di avere una simile personalità del teatro romeno con noi. Ne sono veramente felice, perchè ogni volta che noto un’opportunità di arrivare a un sincretismo artistico, lo faccio senza esitazione. Mi piacciono i generi che superano la rigidità di stile ben radicata, d’altronde, in tanti posti. E’ – perchè no? – presentare al pubblico in primo luogo un lavoro musicale di eccezione, la musica è fantastica, è stata eseguita sul palcoscenico di Radio Romania per la prima volta 9 — 10 anni fa, cosicchè è l’ora di riportarla all’attenzione del pubblico. Sono sicuro che la musica eccezionale abbinata ad un talento di attore come quello di Victor Rebengiuc saranno la ricetta perfetta per una serata eccezionale”, aggiunge Tiberiu Soare.



    Il 2013 è stato un anno estremamente ricco per l’attività delle orchestre e dei cori di Radio Romania, che hanno riscosso successi a Shanghai, Balcik, o al Festival Internazionale “George Enescu”. Cosa ci preparano le orchestre di Radio Romania per la nuova stagione?



    “Sono molto contento dei riferimenti al 2013, che conclude anche il mio primo anno nell’incarico di direttore principale delle Orchestre e dei Cori di Radio Romania. Insieme ai colleghi dell’orchestra, tentiamo di imprimere una linea stilistica a questo ensemble, di crearci un’identità sonora di altissima tenuta. E’ vero, abbiamo riscosso grandi successi internazionali. Però credo che il maggior successo sia il fatto che ogni settimana le orchestre e i cori di Radio Romania offrono al pubblico musica di qualità o entra nelle loro case per via delle onde. Credo questa sia la cosa più importante, poichè la Direzione degli Ensemble Musicali, insieme all’intera Radio Romania, devono tenere sempre presente la missione di diffondere la cultura. E’ molto importante militare per un tipo autentico di cultura. E credo che, almeno finora, abbiamo compiuto questa missione. Inoltre, il 2013 è stato molto importante per gli appassionati della musica, è l’anno in cui abbiamo celebrato il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e di Richard Wagner, entrambi sono stati presenti e lo sono sui cartelloni dei concerti delle nostre orchestre. Nel 2014, entriamo — per così dire — nel segno zodiacale di Richard Strauss. Già da gennaio inaugureremo l’anno Richard Strauss con l’opera lirica “Arianna a Nasso”, uno dei suoi capolavori, accanto a “Il Cavalliere della Rosa”, “Elettra” o “Salomè”. Anche la musica di George Enescu sarà una presenza costante. In questi mesi, fino a dicembre, avremo in programma due concerti con le prime due suite. Comunque, la musica di Enescu è una presenza costante a Radio Romania. Ho in cantiere anche dei progetti personali, alcuni concerti nell’Europa occidentale accanto al soprano Angela Gheorghiu, e collaborazioni con varie orchestre, un’attività normale per un direttore d’orchestra”, conclude Tiberiu Soare. (foto Virgil Oprina)