Category: Romania – Italia – Santa Sede – Ordine di Malta – Svizzera

  • Celebrazioni per Giornata Cultura Nazionale in Italia

    Celebrazioni per Giornata Cultura Nazionale in Italia

    Il 15 gennaio, la Giornata della Cultura Nazionale, che nel 2015 coincide col 165esimo anniversario della nascita del sommo poeta romeno, Mihai Eminescu (1850-1889), è celebrata da numerosi eventi organizzati dalle istituzioni romene, ma anche dall’Istituto Culturale Romeno, attraverso le sue filiali all’estero.



    A Roma, il 15 gennaio, lAccademia di Romania invita il pubblico a una conferenza sulla vita e l’opera di Mihai Eminescu e alla proiezione del lungometraggio “Un pugno di argilla” del regista Nicolae Margineanu, dedicato al poeta nazionale e allo scriitore Ion Creanga, uno dei suoi più cari amici.



    Sempre il 15 gennaio, in occasione della Giornata Nazionale della Cultura Romena, istituita dal 2010, gli italiani sono invitati anche a una serata letteraria all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    L’appuntamento letterario è stato organizzato con la partecipazione degli studenti del corso di lingua, letteratura e cultura romena dell’Università Ca’ Foscari, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la responsabile del progetto, Aurora Firta.



  • Incontro del ministro degli Esteri romeno con l’ambasciatore d’Italia

    Incontro del ministro degli Esteri romeno con l’ambasciatore d’Italia

    In un incontro svoltosi il 9 gennaio, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha discusso con l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Diego Brasioli, temi relativi ai rapporti bilaterali e all’agenda europea e regionale.



    Ribadita l’eccellenza delle relazioni bilaterali, messa in risalto dal Partenariato Strategico Consolidato e dalle numerose visite al vertice, come precisa in un comunicato il Ministero degli Esteri di Bucarest.



    L’ambasciatore Brasioli ha consegnato al ministro Aurescu l’invito del collega italiano Paolo Gentiloni a fare una visita a Roma nel corso del corrente anno, invito accolto con piacere dalla parte romena.



    Il capo della diplomazia romena ha ribadito l’interesse di Bucarest per l’avvio dei colloqui sull’organizzazione del terzo Vertice intergovernativo bilaterale. Ambo le parti hanno confermato l’importanza di un simile evento per approfondire e diversificare le relazioni bilaterali, precisa ancora il comunicato.



    Ricordata inoltre la dinamica relazione economica bilaterale, alla luce posto ricoperto dall’Italia anche nel 2014 come il secondo partner commerciale del nostro Paese, e del ruolo importante della comunità italiana di Romania, con circa 40.000 aziende, nonchè di quella romena in Italia, ottimamente integrata, e che costituisce la più numerosa comunità straniera nella Penisola.



    Evocata anche l’importanza della partecipazione della Romania all’Expo 2015, che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre.



    In riferimento ai rapporti in ambito europeo, il ministro Bogdan Aurescu ha sottolineato la cooperazione privilegiata tra i due Stati, anche alla luce del semestre italiano di Presidenza dell’UE nel 2014.



    Il capo della diplomazia romena si è congratulato con la parte italiana per i risultati raggiunti sotto la Presidenza nel progetto volto a far progredire l’agenda europea, nelle condizioni complesse imposte dal processo di transizione istituzionale a livello europeo e dalle numerose sfide su piano internazionale.



    Il ministro romeno ha ringraziato l’Italia per il costante appoggio di cui la Romania ha beneficiato nel processo di adesione all’Area Schengen, sostegno riconfermato anche durante la Presidenza dell’UE.



    I colloqui hanno dato spazio anche a uno scambio di opinioni sulle evoluzioni nella regione, con emfasi sulla situazione in Ucraina. La parte romena ha sottolineato che questi temi vanno mantenuti di una maniera quanto più attiva al livello dell’UE.



    Inoltre, il ministro Bogdan Aurescu ha sottolineato anche l’importanza del sostegno al percorso europeo della Moldova, conclude il comunicato della diplomazia di Bucarest.

  • Auguri dall’Ambasciatore Diego Brasioli

    Auguri dall’Ambasciatore Diego Brasioli

    Una rosa di eventi politici, economici, sociali e culturali dedicati al Semestre Italiano di Presidenza dell’UE, visite istituzionali e tante altre iniziative hanno segnato le relazioni Roma — Bucarest nel 2014.



    Da aggiungere la crescita del numero di imprese italiane nel nostro Paese e un interscambio anticipato a circa 12 miliardi di euro nell’anno che sta per concludersi.



    Altrettanto ricca di eventi l’agenda del mese di dicembre, alla quale ha fatto riferimento in un’intervista a Radio Romania l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Diego Brasioli, rivolgendo i migliori auguri di Buon Natale e felicissimo 2015 ai connazionali e ai romeni.



  • Convegno “Romania – 25 anni di libertà” a Roma

    Convegno “Romania – 25 anni di libertà” a Roma

    “Romania — 25 anni di libertà”: questo il tema dell’incontro storico e culturale che verrà organizzato l’11 dicembre a Roma dall’Associazione “Italia Romania Futuro Insieme”. Il convegno è dedicato al 25esimo anniversario della caduta del comunismo e alla Festa Nazionale, celebrata il 1 dicembre, per ricordare la Grande Unione dei romeni del 1918, al termine della prima Guerra mondiale.



    All’evento, che si svolgerà l11 dicembre, dalle ore 16.30, presso la Biblioteca Franco Basaglia di Roma (Via Federico Borromeo 76), saranno presentati anche i libri della collana Memoria, pubblicati da Rediviva Edizioni, l’unica editrice romena in Italia: “Le catacombe della Romania. Testimonianze dalle carceri comuniste (1945-1964)”, a cura di Violeta Popescu, responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, e “Tra oblio e memoria” di Micaela Ghitescu.



    L’incontro rievocherà testimonianze su coloro che hanno subito gli anni di dura prigionia oppure hanno perso la vita nelle carceri comuniste, tra cui il vescovo cattolico di Iaşi, Anton Durcovici (1888-1951), il principe e sacerdote Vladimir Ghika (1873-1954), entrambi beatificati dalla Chiesa Cattolica, il poeta Valeriu Gafencu (1921–1952), Padre Gheorghe Calciu Dumitreasa (1925-2006), Ioan Ianolide (1919-1986), conosciuto come “il detenuto profeta”, il filosofo Petre Tutea (1901–1991) lo scrittore Nicolae Steinhardt (1912–1989), come ha ricordato a Radio Romania Internazionale la responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, Violeta Popescu.



    “Romania — 25 anni di libertà” è un evento patrocinato dall’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, dalle Ambasciate di Romania a Roma e presso la Santa Sede, e dall’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX. Invitato il Sindaco della capitale, On. Ignazio Marino, alla presenza degli ambasciatori di Romania a Roma e presso la Santa Sede, Dana Constantinescu e Bogdan Tataru-Cazaban, del Mons. Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, del Rev. P. Gabriel Buboi, Rettore del Pontificio Collegio Pio Romeno, nonchè di autorità e personalità culturali, con testimoni della storia romena del Novecento, precisa il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano in un comunicato.



  • Festa Nazionale: Mostra Saligny a Venezia

    Festa Nazionale: Mostra Saligny a Venezia

    E’ con una mostra multimediale e una conferenza che l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia celebra il 3 dicembre il 160esimo anniversario della nascita del grande ingegnere romeno Anghel Saligny.



    Gli eventi rientrano nella serie di celebrazioni dedicate alla Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre, avviata dall’Istituto di Venezia con un concerto al Teatro la Fenice e proseguita a Roma, con l’inaugurazione della mostra “I Romeni e la Grande Guerra” al Complesso del Vittoriano, proprio nel giorno della Festa Nazionale, in una manifestazione organizzata insieme all’Ambasciata di Romania in Italia.



    Accademico e ingegnere, Anghel Saligny (1854-1925) è considerato uno dei pionieri della tecnica mondiale nella progettazione e costruzione dei ponti e silos metallici e in cemento armato. Ma il suo nome è legato in particolare alla progettazione e costruzione del ponte ferroviario sul Danubio a Cernavoda, inaugurato nel 1895, per collegare Bucarest e Costanza.



    Il ponte era impressionate, con un’apertura centrale di 190 metri, costruito a 30 metri sopra il fiume per permettere il passaggio anche alle navi con alberi molto alti. Assieme alle rampe di accesso, i 4088 metri formavano il più lungo complesso di ponti mai costruito in Romania, e – all’epoca – il più lungo in Europa.



    Il responsabile dei progetti arti visive dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Alexandru Damian, ha offerto tutti i dettagli sulla mostra e la conferenza dedicate ad Anghel Saligny, in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest. La mostra rimarrà aperta fino al 20 dicembre, tutti i giorni, dalle 16.00 alle 19.00, nella Nuova Galleria dell’Istituto (Palazzo Correr — Cannareggio 2214, Campo Santa Fosca, Venezia). L’ingresso è libero.



  • Festa Nazionale: I Romeni e la Grande Guerra, in mostra al Vittoriano

    Festa Nazionale: I Romeni e la Grande Guerra, in mostra al Vittoriano

    In occasione della Festa Nazionale della Romania, il 1° dicembre, alle ore 18:00, presso il Museo Centrale del Risorgimento — Complesso del Vittoriano a Roma sarà inaugurata la mostra foto-documentaria “I Romeni e la Grande Guerra”.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, insieme all’Ambasciata di Romania in Italia, al Museo Centrale del Risorgimento — Complesso del Vittoriano, al Museo Nazionale di Storia della Romania, all’Archivio Nazionale della Romania e all’Università Babes–Bolyai di Cluj-Napoca, in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma, sotto il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma.



    A luglio, il Consolato Generale di Romania a Milano e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia avevano organizzato la stessa mostra “I Romeni e la Grande Guerra” al Palazzo Cusani del capoluogo lombardo. L’evento, ospitato proprio dalla sede della Rappresentanza NATO di Milano, ha rivestito un’importanza particolare, perchè, oltre ad aver ricordato la ricorrenza del centenario dello scoppio della Grande Guerra, ha celebrato anche il decimo anniversario dell’ingresso della Romania nell’Alleanza Nord-Atlantica.



    Inoltre, a fine ottobre, la mostra “I Romeni e la Grande Guerra” è arrivata anche al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Palazzo Carignano di Torino, organizzata dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dal Consolato Generale di Romania a Torino.



    La mostra riunisce oltre 40 pannelli foto-documentari che rispecchiano la partecipazione dei romeni e della Romania alla Grande Guerra, in base a documenti d’archivio, fotografie, illustrazioni e rassegne stampa dell’epoca, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il responsabile del progetto, Mihai Stan dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Organizzata con il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2015, presso il Museo Centrale del Risorgimento — Complesso del Vittoriano a Roma. L’ingresso è libero.



  • Italia a Gaudeamus 2014

    Italia a Gaudeamus 2014

    Alla XXI edizione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania dal 19 al 23 novembre, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha invitato il pubblico alla presentazione del volume “La Scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l’Italia provocò la prima Guerra mondiale” di Franco Cardini e Sergio Valzania, uscito quest’anno presso la Mondadori.



    La presentazione ha dato spazio anche a un dibattito sullo scoppio della Grande Guerra, in occasione del suo centenario. Accanto a Sergio Valzania, ViceDirettore di Radio Rai, il giornalista Ion M.Ionita, caporedattore della rivista Historia.



    Sergio Valzania ha parlato a Radio Romania dell’esperienza del libro e dei progetti che i servizi pubblici di Roma e Bucarest svilupperanno nel successivo periodo.



  • Presidenza UE: parte campagna “Yes, we care”

    Presidenza UE: parte campagna “Yes, we care”

    Un progetto di ricerca condotto dall’Istituto Nazionale di Patologia “Victor Babes” di Bucarest e finanziato da fondi europei, consentirà ai pazienti afflitti da tumori di beneficiare di terapie personalizzate.



    La presentazione del progetto PersoTHER ha inaugurato la campagna “Yes, we care”, lanciata dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Romania e dalla Presidenza Italiana del Consiglio dell’UE, per familiarizzare gli ambasciatori degli stati comunitari a Bucarest con i progetti finanziati da fondi europei.



    Il nome della campagna accenna al celebre “Yes, we can”, che ha portato Barack Obama alla Casa Bianca, appunto per sottolineare che l’UE è anche uno spazio della solidarietà. Al progetto, svoltosi dal 2010 al 2013, sono stati assegnati finanziamenti di circa 1,25 milioni di euro.



    I ricercatori romeni hanno realizzato il progetto in partenariato con la Cattedra di anatomia patologica dell’Università degli Studi di Torino. La visita all’Istituto Victor Babes di Bucarest è stata seguita da quella alla piattaforma dell’Istituto di Fisica e Ingegneria Nucleare “Horia Hulubei” di Magurele, nei pressi di Bucarest, che ospiterà, sempre grazie a fondi europei, il più grande laser del mondo.



    Al lancio della campagna erano presenti Angela Filote, capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, l’ambasciatore d’Italia, Diego Brasioli, accanto ai colleghi di altri 14 stati comunitari, al ministro incaricato a gestire i fondi europei, Eugen Teodorovici, e a quello con delega all’Insegnamento Superiore, Ricerca Scientifica e Sviluppo Tecnologico, Mihnea Costoiu.



  • Concerto a Venezia per Festa Nazionale della Romania

    Concerto a Venezia per Festa Nazionale della Romania

    Sarà il concerto “Confluenze”, con il soprano Irina Iordachescu e il pianista Stefan Doniga, a celebrare al Teatro la Fenice di Venezia la Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre. L’evento, che si svolgerà il 29 novembre dalle ore 20.00, è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dall’Opera Nazionale di Bucarest, in collaborazione con il Teatro La Fenice.



    L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ricorda in un comunicato che la Romania celebra la sua Festa Nazionale il 1 Dicembre, per ricordare il momento più rappresentativo della storia e dell’esistenza del nostro popolo, l’unità di tutti i connazionali in un unico stato avvenuta nel 1918. Portavoce della romanità orientale, i romeni hanno conservato inalterata la loro lingua e il proprio nome, un rimando all’eterna Roma. Come l’Italia, la Romania ha cominciato a prendere forma, in quanto stato moderno, verso la metà dell’Ottocento, allorché si sono dissolti i confini che dividevano i romeni. L’Italia, inoltre, ha rappresentato uno dei modelli che sono stati alla base della fondazione dello stato romeno moderno.



    Il concerto vocale-strumentale di musica romena e italiana del soprano Irina Iordachescu e del pianista Stefan Doniga ha in programma musiche di George Enescu, George Grigoriu, Remus Georgescu, Tiberiu Brediceanu, George Stephanescu, Giacomo Puccini, Alfredo Catalani, Vicenzo Bellini e Giuseppe Verdi.



    Il comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ricorda che Irina Iordachescu, nata a Bucarest in una famiglia di musicisti, e figlia del baritono romeno Dan Iordachescu, ha vinto concorsi internazionali di belcanto, come “G. B. Viotti” — (Italia) — Premio “Cesare Bardelli”; “Silvia Geszty” (Spagna) — III° Premio; “Maria Callas” (Grecia) — III° Premio; “Vincenzo Bellini” (Italia) — II° Premio; “IVC s’Hertogenbosch” (Olanda) — III° Premio e il Premio del Pubblico, “Alfredo Giacomotti” (Italia) — II° Premio.


    È stata protagonista di numerose opere: Lucia — Lucia di Lammermoor di G. Donizetti, Gilda — Rigoletto di G. Verdi, Norina — Don Pasquale di G. Donizetti, Adina — L’elisir d’amore di G. Donizetti, Domizia — Decebalo da L. Leo, Fiordiligi — Così fan tutte, Pamina — Die Zauberflöte, Susanna — Le nozze di Figaro di W. A. Mozart, Musetta — La Boheme di G. Puccini, Valencienne — Die Lustige Witwe di F. Lehar, Liu — Turandot di G. Puccini, Violetta Valery — La Traviata di G. Verdi, Mimi — La Boheme di G. Puccini, Micaela — Carmen di G. Bizet etc.



    Il soprano Irina Iordachescu si è esibita in ruoli principali e in vari concerti presso i seguenti teatri, sale da concerto e festival internazionali: Teatro alla Scala di Milano, Teatro “Dante Alighieri” di Ravenna, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania (Italia), Glyndebourne Opera Festival (Inghilterra), Sankt Margarethen Opernfestspiele (Austria), “Isaac Stern” e “Carnegie Hall” di New York (Stati Uniti), Teatro “Perez Galdos” di Las Palmas e Auditorium Concert Hall di Barcellona (Spagna), Opera Nazionale di Bucarest e la Filarmonica “George Enescu” di Bucarest (Romania), Opera di Stato di Sofia, Russe, Plovdiv e Varna (Bulgaria), Bergen Opera (Norvegia), Vaasa City Concert Hall (Finlandia), Thessaloniki Grande Concert Hall (Grecia), “P. I. Ceaikovski” Concert Hall di Mosca e Filarmonica di Gran Concerto Hall di San Pietroburgo (Russia), Philharmonic Concert Hall di Mulhouse (Francia), Salle Flagey –Bruxelles, Teatro Capitole di Gent e SB — Vlaamse Opera Theater di Anversa (Belgio), Teatro dell’Opera di Almaty (Kazakistan). Ha avuto l’opportunità di esibirsi sotto la direzione di alcuni tra i più celebri direttori d’orchestra: Riccardo Muti, Sir Neville Marriner, Roberto Abbado, Paul Nadler, Julian Kovatchef, Marco Boemi, Mihail Tatarnikov, Cyril Diederich, Kirill Karabits, Ivan Anguelov, e di grandi registi come Ermanno Olmi, Cristina Muti, Renzo Giacchieri, Plamen Kartaloff e famosi cantanti lirici come Marcello Giordani e Giuseppe Giaccomini.



    Nel 2015 farà il suo debutto nel ruolo di Desdemona in Otello di G. Verdi e eseguirà di nuovo il ruolo di Adina in “L’Elisir d’amore” di G. Donizetti. Tra gli altri impegni, quest’anno eseguirà una parte nel Requiem in Giuseppe Verdi a Coventry Cathedral a Londra, sotto la direzione del M° Paolo Leddington, “Vier letzte Lieder” di R. Strauss con il “RTS Orchestra Sinfonica” a Belgrado, sotto la direzione del M° Bojan Sudjic, e nel gennaio 2015 è stata invitata ad un concerto presso Kioi Concert Hall di Tokyo (Giappone).



    Il pianista Stefan Doniga, nato a Galaţi nel 1979, si è laureato presso l’Università Nazionale di Musica di Bucarest (1997) e si è formato sotto la guida dei maestri Constantin Ionescu–Vovu, Viorica Rădoi, Oxana Corjos e Dan Grigore. Ultimamente, ha tenuto recital e concerti su alcuni dei palcoscenici più prestigiosi a livello internazionale (Romania, Lussemburgo, Ungheria, Repubblica Cecca, Bulgaria, Austria, Slovacchia, Norvegia, Corea del Sud, Francia, Polonia, Italia). Nel 2000 ha rappresentato la Romania al 1° Festival Balcanico dei Giovani Pianisti di Razgrad (Bulgaria) dove ha ricevuto la Medaglia del Festival. Ha partecipato a numerose trasmissioni in diretta a Radio Romania e ha inciso dischi insieme all’Orchestra da Camera della Radio pubblica.



    Stefan Doniga è l’unico pianista romeno che ha registrato l’integrale degli mazurca per pianoforte di Alexandr Skriabin, una registrazione trasmessa in diretta varie volte sulla Radiodiffusione dell’Unione Europeea, sul radio tedesco WDR 3 Musical. Nel periodo agosto — ottobre 2008, il giovane pianista romeno ha inciso in anteprima mondiale un disco con i concerti no. 2 e 3 per pianoforte e orchestra di Serghei Bortkiewicz, registrazioni supportate dall’Istituto Olandese per Musica e realizzate insieme all’Orchestra Sinfonica della Filarmonica Janacek di Ostrava, sotto la direzione di David Pocelijn.



    In ambito musicale, Stefan Doniga svolge un’ampia attività: da concerti e recital fino all’organizzazione e al coordinamento di corsi di aggiornamento in Austria, Repubblica Cecca e Corea del Sud e trasmissioni di approfondimento di programmi musicali per radio e televisione, illustrazioni musicali per opere teatrali, regia tecnica d’opera, una ricca attività di gestione che include la creazione e il coordinamento artistico della Filarmonica di Giurgiu, la creazione di un’agenzia artistica e il coordinamento di numerosi progetti culturali in Romania e all’estero. Attualmente Stefan Doniga cura i rapporti internazionali del Teatro d’Operetta e Musical “Ion Dacian” di Bucarest, conclude l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • “Una generazione dopo.1989-2014”: convegno italo-romeno a Bucarest

    “Una generazione dopo.1989-2014”: convegno italo-romeno a Bucarest

    “Una generazione dopo. 1989-2014” è stato il titolo del convegno di studi italo-romeno, dedicato al 25esimo anniversario del crollo del regime comunista in Romania, organizzato a Bucarest dall’Università degli Studi Roma Tre, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia.



    L’obiettivo è stato quello di svolgere una riflessione scientifica di carattere storiografico non soltanto sugli eventi del 1989, ma anche e soprattutto sugli anni successivi e sulle grandi trasformazioni nella società romena.



    Una particolare attenzione è stata dedicata alle relazioni con l’Italia, sia in chiave di rapporti bilaterali, sia nel quadro più ampio del cammino che ha portato Bucarest all’ingresso nell’Unione Europea, la cui Presidenza è affidata proprio all’Italia nel corso di questo secondo semestre 2014.



    Partner dell’iniziativa sono stati il Ministero degli Affari Esteri di Romania, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, l’Associazione Italiana di Studi del Sud-est Europeo (AISSEE) e il Centro romeno-italiano di studi storici (CeRISS), fondato nell’aprile 2009 su iniziativa dell’Università Roma Tre (Dipartimento di Scienze Politiche) e dell’Università di Bucarest (Facoltà di Storia), in partenariato con l’Accademia delle Scienze di Romania e lIstituto di Scienze politiche e Relazioni internazionali. Il convegno è stato patrocinato dal Ministero degli Esteri romeno.



    Durante i lavori del convegno si è parlato anche dell’immagine che si aveva della Romania in Italia sia negli ultimi momenti del regime sia durante i fatti drammatici del dicembre ’89, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il prof. Francesco Guida, direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Roma Tre e dell’Associazione Italiana di Studi del Sud-Est Europeo.



    Nel suo intervento, il prof. Pasquale Basilicata, direttore generale dellUniversità Roma Tre, ha presentato l’immagine del ditattore Nicolae Ceausescu in Italia negli anni ’70-’80.



    Da parte sua, il prof. Antonio D’Alessandri ha parlato del modo in cui la stampa italiana ha riflettuto il 1989 romeno.



  • Piazza Liguria a Bucarest

    Piazza Liguria a Bucarest

    Il meglio della produzione gastronomica e florovivaistica ligure è arrivato a Bucarest, in una missione economica di 8 importanti imprese della regione. Piazza Liguria ha presentato al mercato romeno le prelibatezze, i sapori e i profumi della bella Liguria: da pasta e olio di oliva, fino ai vini e al caffè.



    L’evento è stato organizzato il 6 novembre a Bucarest da Liguria International in collaborazione con ICE — Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il supporto della Regione Liguria, della Camera di Commercio di Savona e l’Azienda speciale della CCIA Savona.



    Il Presidente della Camera di Commercio di Savona, Giancarlo Grasso, ha spiegato a Radio Romania Internazionale perchè gli imprenditori liguri scelgono il nostro Paese.



    Da parte sua, il direttore dell’Ufficio ICE di Bucarest, Luca Gentile, ha ricordato che nei primi sei mesi del 2014, l’interscambio commerciale tra la Romania e l’Italia ha raggiunto i 6,2 miliardi di euro, in crescita del 6,2% rispetto al corrispondente periodo del 2013.



  • Imprenditoria italiana, ottimismo su investimenti in Romania

    Imprenditoria italiana, ottimismo su investimenti in Romania

    L’industria rappresenta un settore di grande potenziale per gli investimenti in Romania. E’ quanto è emerso ad un forum dedicato ad “Una nuova politica industriale europea per l’internazionalizzazione delle imprese”, organizzato a Bucarest, nell’ambito del semestre di Presidenza dell’UE, dall’Ambasciata d’Italia, insieme al Ministero dell’Economia romeno e a Confindustria Romania.



    Al momento, in Romania sono registrate circa 38.000 aziende a capitale italiano, e nel 2013 il volume dell’interscambio ha raggiunto gli 11,8 miliardi di euro, ha ricordato il ministro dell’Economia, Constantin Nita, incoraggiando gli imprenditori della Penisola a continuare a venire nel nostro Paese.



    “Sono felice che moltissimi italiani e molte compagnie italiane hanno investito e continuano a fare investimenti in Romania. Siamo interessati che queste compagnie investano in parchi e cluster industriali, e non solo nelle aree forse più accessibili come infrastruttura, quali la capitale Bucarest o l’ovest del Paese, nell’area di Timisoara, ma anche nelle regioni della Moldavia (est) o dell’Oltenia (sud).”



    L’industria è un settore essenziale per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, cardini del programma della Presidenza comunitaria in questo semestre, come ha ricordato l’ambasciatore Diego Brasioli.



    Gli imprenditori della Penisola guardano con ottimismo le prospettive degli investimenti in Romania, ha spiegato a Radio Romania Edoardo Garrone, Vicepresidente di Confindustria con delega all’internazionalizzazione dello sviluppo associativo.



    Un ottimismo condiviso anche da Alessandro Spada, consigliere incaricato allo sviluppo manifatturiero e allinternazionalizzazione di Assolombarda, il quale ha fatto riferimento anche alle opportunità offerte dal grande appuntamento con Expo Milano 2015.



  • Convegno sulla Grande Guerra a Venezia

    Convegno sulla Grande Guerra a Venezia

    In occasione del centenario dello scoppio della prima Guerra mondiale, il 24 ottobre l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico al Palazzo Grimani, al convegno “I romeni e la Grande Guerra. Affrontare la Crisi. Eludere la Guerra. Preparare la belligeranza”.



    L’evento è organizzato insieme all’Università Roma Tre e all’Università Babes–Bolyai di Cluj-Napoca, in collaborazione con la Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare / Museo Palazzo Grimani.



    Il convegno intende proporre un momento di riflessione comparativa sull’esperienza della guerra in Europa, con particolare riguardo alla Romania e all’area balcanica. Il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Rudolf Dinu, ha offerto tutti i dettagli a Radio Romania Internazionale.



    Inoltre, il 30 ottobre, presso il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Palazzo Carignano di Torino, sarà inaugurata la mostra foto-documentaria “I Romeni e la Grande Guerra”.



    L’evento, organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, il Consolato Generale di Romania a Torino, il Museo Nazionale di Storia della Romania, l’Archivio Nazionale della Romania e l’Università Babes–Bolyai di Cluj-Napoca, in collaborazione con la Città di Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano — Palazzo Carignano, si avvale del patrocinio dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e della Città di Torino.



    A luglio, il Consolato Generale di Romania a Milano e l’Istituto di Cultura di Venezia avevano organizzato la stessa mostra “I Romeni e la Grande Guerra” al Palazzo Cusani del capoluogo lombardo.



    L’evento, ospitato proprio dalla sede della Rappresentanza NATO a Milano, ha rivestito un’importanza particolare, perchè, oltre ad aver ricordato la ricorrenza del centenario dello scoppio della Grande Guerra, ha celebrato anche il decimo anniversario dell’ingresso della Romania nell’Alleanza Nord-Atlantica.



  • Settimana della Lingua Italiana in Romania

    Settimana della Lingua Italiana in Romania

    In occasione della XIV Settimana della Lingua, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest invitato i romeni a scoprire l’italiano come grande lingua di cultura classica ed europea.



    Gli eventi organizzati dalla Farnesina in tutto il mondo si svolgono sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana. Un appuntamento essenziale sono gli Stati Generali della Lingua Italiana, in programma a Firenze il 21 e il 22 ottobre. La Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato, partecipa ai lavori del IV gruppo – il ruolo degli italofoni e delle comunità italiane allestero.



    La proiezione del film “Le meraviglie”, coproduzione Italia, Svizzera, Germania del 2014, della regista Alice Rohrwacher, la mostra fotografica Venezia alle finestre, ma anche un concerto con musiche di Puccini, Verdi o Donizetti, sono alcuni degli eventi che segnano la Settimana della Lingua Italiana in Romania.



    Siccome il tema di questa XIV edizione, che si svolge quest’anno nell’ambito del Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea, è “Scrivere la nuova Europa: editoria italiana, autori e lettori nell’era digitale”, dal programma non poteva mancare un appuntamento con il libro.



    Il 23 ottobre, l’Ambasciata e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, in partenariato con l’Editrice Humanitas, invitano i romeni alla presentazione del volume “Il male oscuro” di Giuseppe Berto, nel centenario della sua nascita.



    Il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro, ha offerto tutti i dettagli a Radio Romania.



  • Processione reliquie Giovanni Paolo II a Bucarest

    Processione reliquie Giovanni Paolo II a Bucarest

    Partecipata processione il 19 ottobre a Bucarest con licona e il reliquiario con alcune gocce del sangue di San Giovanni Paolo II. Organizzata dall’Arcivescovado Romano-Cattolico di Bucarest, la processione ha preceduto il festeggiamento del Santo il 22 ottobre, giorno d’inizio solenne del suo ministero petrino.



    Dopo la preghiera al monumento del Santo, nei pressi della Nunziatura Apostolica, la processione si è conclusa con la liturgia celebrata alla Cattedrale Cattolica San Giuseppe della capitale romena.



    Era stato il Cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia e in precedenza segretario particolare del Santo Padre, a donare le gocce del sangue alla Cattedrale San Giuseppe il 19 maggio del 2011.



    A maggio 1999, con la sua storica visita in Romania, Giovanni Paolo II diventava il primo Sommo Pontefice a visitare un Paese a maggioranza ortodossa.



    Dopo la canonizzazione dei Papi Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII il 27 aprile scorso, Papa Francesco ha beatificato oggi Papa Paolo VI. Esattamente 11 ani fa, il 19 ottobre del 2003, Giovanni Paolo II beatificava Madre Teresa di Calcutta.