Tag: Ana Blandiana

  • Incontri a Roma e Torino con Ana Blandiana, finalista del Premio Strega Europeo 2021

    Incontri a Roma e Torino con Ana Blandiana, finalista del Premio Strega Europeo 2021

    Conto alla rovescia per la proclamazione del vincitore del Premio Strega Europeo 2021. La scrittrice romena Ana Blandiana, con il suo romanzo “Applausi nel cassetto”, fa parte della cinquina di finalisti annunciata a settembre dal direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, Nicola Lagioia. Il libro tradotto in italiano da Luisa Valmarin è stato pubblicato questanno presso la Elliot Edizioni. Gli altri finalisti sono Hervé Le Tellier – Francia, con “Lanomalia”, Georgi Gospodinov – Bulgaria, con “Cronorifugio”, Anne Weber – Germania, con “Annette, un poema eroico”, e Aixa de la Cruz – Spagna, con “Transito”. Insieme alla scrittrice tedesca Judith Schalansky, vincitrice delledizione 2020 del Premio Strega Europeo per “Inventario di alcune cose perdute”, gli autori presenteranno i libri al Salone Internazionale di Torino, dal 15 al 17 ottobre.



    Al prestigioso riconoscimento istituito nel 2014, in occasione del Semestre italiano della Presidenza del Consiglio dellUnione Europea, concorrono cinque scrittori recentemente tradotti in Italia, che hanno vinto nei Paesi di provenienza un importante riconoscimento nazionale. Per gli “Applausi nel cassetto”, Ana Blandiana è stata insignita del Premio dellUnione degli Scrittori di Romania.



    Un primo incontro con i candidati sarà ospitato il 14 ottobre dalla Sala della Protomoteca in Campidoglio, con la conduzione di Eva Giovannini. La diretta sarà visibile sul sito bibliotechediroma.it e premiostrega.it e sulle pagine Facebook di Biblioteche Di Roma, LeggereInCircolo e Premio Strega.



    Al Salone Internazionale di Torino, Ana Blandiana presenterà gli “Applausi nel cassetto” domenica 17 ottobre alla Sala Internazionale, PAD 1, tra le ore 13:15-14:15, con Simona Cives e Alessandro Mezzena Lona, in un incontro sostenuto dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, attraverso lAccademia di Romania in Roma, in partenariato con Elliot Edizioni e la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci. Nello stesso giorno, il Circolo dei Lettori di Torino ospiterà la cerimonia di premiazione dello Strega Europeo 2021.



    Unesperienza esaltante: così definisce la professoressa Luisa Valmarin la sua impegnativa impresa di traduzione dellunico romanzo di Ana Blandiana, che le ha dato unenorme soddisfazione, come spiega la nota romenista a Radio Romania Internazionale. Ma in ugual misura unimpresa difficile, perchè la lingua di Ana Blandiana non è una prosa qualunque: è la prosa di una poetessa che trasferisce molto spesso la poesia nella sua prosa, quindi il suo stile e il suo linguaggio diventano difficili da rendere, rispettandone le caratteristiche, aggiunge Luisa Valmarin.



    “La scommessa che io mi sono posta quando ho cominciato questa traduzione è stata quella di rispettare la sua lingua e che i lettori italiani dovessero avere possibilmente una chiara idea di quella che è la lingua di questa poetessa quando scrive prosa”, puntualizza la traduttrice.



    Il pubblico italiano ha già avuto nei mesi scorsi un primo incontro con gli “Applausi nel cassetto” di Ana Blandiana, lei stessa presente a Roma, grazie ad una puntata speciale dei “Mercoledì letterari” dellAccademia di Romania, ospitata dalla Casa delle Letterature il 14 luglio scorso. Il romanzo trasmette un messaggio molto importante, che forse i più giovani non sono pienamente in grado di capire.



    “E un messaggio di speranza della libertà, ma anche di disperazione nel vedere che le cose, tutto sommato, non cambiano, nel vedere la capacità della gente di continuare a vivere, a sopravvivere nelle acque torbide che le sommergono. Questa è la conclusione del romanzo ed è una conclusione che insieme è estremamente drammatica e quasi surrealista. Un messaggio di speranza per chi lo vuole vedere, ma anche un messaggio di grande disillusione per chi ha passato attraverso esperienze difficili come quelle attraverso cui è passata Ana Blandiana”, conclude Luisa Valmarin.



  • Programma Radio Romania Internazionale 20.09.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 20.09.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Pagine di storia; 30/o anniversario dellindipendenza della Repubblica di Moldova; Cultura: la scrittrice romena, Ana Blandiana, finalista del Premio Strega Europeo 2021 – intervista alla vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin; Una canzone al giorno




  • Programma Radio Romania Internazionale 15.09.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 15.09.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Incontro con la Romania: Assaggia con cura!; Corriere degli ascoltatori (replica di domenica); Una canzone al giorno



  • Ana Blandiana, finalista del Premio Strega Europeo 2021

    Ana Blandiana, finalista del Premio Strega Europeo 2021

    La famosa scrittrice romena Ana Blandiana è tra i cinque finalisti dellottava edizione del Premio Strega Europeo, con il romanzo “Applausi nel cassetto”, tradotto da Luisa Valmarin e pubblicato questanno dalla Elliot Edizioni. Lo ha riferito lAccademia di Romania in Roma. Gli altri finalisti annunciati il 15 settembre in conferenza stampa dal direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, Nicola Lagioia, sono Hervé Le Tellier – Francia, con “Lanomalia”, Georgi Gospodinov – Bulgaria, con “Cronorifugio”, Anne Weber – Germania, con “Annette, un poema eroico”, e Aixa de la Cruz – Spagna, con “Transito”. Insieme alla scrittrice tedesca Judith Schalansky, vincitrice delledizione 2020 del Premio Strega Europeo per “Inventario di alcune cose perdute”, gli autori presenteranno i libri al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma a ottobre.



    Al prestigioso riconoscimento istituito nel 2014, in occasione del Semestre italiano della Presidenza del Consiglio dellUnione Europea, concorrono cinque scrittori recentemente tradotti in Italia, che hanno vinto nei Paesi di provenienza un importante riconoscimento nazionale. Per gli “Applausi nel cassetto”, Ana Blandiana è stata insignita del Premio dellUnione degli Scrittori di Romania.



    “Il fatto che una giuria di 20 scrittori italiani premiati o finalisti dello Strega italiano abbia scelto questanno Ana Blandiana come uno dei cinque scrittori europei più prestigiosi, grazie ai romani o ai libri di narrativa pubblicati di recente, è una ragione di grande oroglio per noi tutti e sicuramente di grande soddisfazione per la scrittrice pluripremiata in Italia”, ha detto a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, prof.ssa Oana Boşca-Mălin. Infatti, nel 2004 le è stato conferito il Premio Internazionale Camaiore, seguito nellanno succesivo dal Premio letterario Giuseppe Acerbi. A febbraio 2020, Ana Blandiana ha vinto il Premio Internazionale Fondazione Terzo Pilastro.



    La cerimonia di premiazione dello Strega Europeo si terrà il 17 ottobre al famoso Circolo dei Lettori di Torino.




  • Programma Radio Romania Internazionale 13.07.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 13.07.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Romania, soluzioni per rilanciare vaccinazione anti-Covid; Cultura: la poetessa romena Ana Blandiana a Roma al Festival DANTE ASSOLUTO e cielo e terra 2021 e alla Casa delle Letterature, per la presentazione del suo volume “Applausi nel cassetto”, pubblicato nel 2021 presso la Elliot Edizioni. La poetessa è ospite a Radio Romania Internazionale, accanto alla vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, prof.ssa Oana Boşca-Mălin; Una canzone al giorno



  • La poetessa Ana Blandiana a Roma per Festival DANTE ASSOLUTO e Applausi nel cassetto

    La poetessa Ana Blandiana a Roma per Festival DANTE ASSOLUTO e Applausi nel cassetto

    “Tutte le persecuzioni subite nella mia vita hanno rappresentato la “materia prima” per scrivere. Cosicchè la sofferenza aveva un senso ed era utile”. Così la poetessa romena Ana Blandiana, anticipando a Radio Romania Internazionale il suo viaggio a Roma, per due eventi speciali in programma nei giorni prossimi: il Festival DANTE ASSOLUTO e cielo e terra 2021, e la presentazione del suo primo romanzo “Applausi nel cassetto”, pubblicato questanno in Italia presso Elliot Edizioni, con la traduzione di Luisa Valmarin. Ed è contentissima di ritornare nella Capitale italiana per la prima volta nellattuale contesto sanitario, dopo il precedente viaggio svoltosi a febbraio 2020, proprio prima del lockdown, quando Le è stato conferito il Premio Internazionale Fondazione Terzo Pilastro, in occasione della XIV edizione della rassegna internazionale “Ritratti di Poesia”.



    “Questa è la luce” è il filo conduttore della prima serata che il 13 luglio, tra le ore 21:00-22:30, riporta Ana Blandiana ad un nuovo appuntamento letterario con il pubblico romano, nellambito del Festival DANTE ASSOLUTO e cielo e terra 2021, organizzato dal Parco Archeologico del Colosseo dal 1 al 20 luglio presso la Basilica di Massenzio, nella straordinaria serie di celebrazioni di 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Il Festival è organizzato in collaborazione con Electa, FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori e il MAR Museo dArte di Ravenna, con la direzione artistica di Maria Ida Gaeta e il patrocinio del Comitato Dante 700. La presenza di Ana Blandiana al Festival DANTE ASSOLUTO è frutto della collaborazione dellAccademia di Romania in Roma con il Comitato Dante 700, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest.



    “Una vera e propria pléiade di scrittori, critici e traduttori letterari italiani, ai quali si affiancano due scrittori di espressione non italiana: lo spagnolo Javier Cercas e Ana Blandiana, che omaggieranno Dante con testi inediti, ispirati a un canto, a un verso o a un personaggio di una delle opere del Poeta, dando una nuova lettura dautore e riportando Dante in attualità”, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, prof.ssa Oana Boșca-Mălin. Accanto alla poetessa romena, la serata intitolata “Questa è la luce” vedrà sul palcoscenico il poeta, saggista e scrittore Valerio Magrelli, la studiosa e traduttrice Lina Bolzoni e il giovane studioso di Dante, Fabio Stassi.



    Partendo dal verso “Libertà va cercando, chè sì cara” del Canto I del Purgatorio, noto anche come il Canto della libertà, Ana Blandiana presenterà al pubblico un saggio inedito, scritto per questoccasione e dedicato a Dante, uno degli artefici del canone letterario europeo. La traduzione del testo è a cura del professor Bruno Mazzoni. “Quindi, una serata straordinaria, e da fonti interne so già che i biglietti sono esauriti dal 1 luglio”, aggiunge la vicedirettrice dellAccademia di Romania.



    La Libertà è sempre stata sì cara alla poetessa Ana Blandiana, pseudonimo letterario di Otilia Valeria Coman-Rusan, perseguitata dal comunismo sin da giovane. Suo padre – prete ortodosso – fu detenuto politico durante il regime. Dopo la caduta del comunismo, fece accompagnare la fama letteraria, accanto al compianto marito Romulus Rusan, anche lui scrittore, ad un forte impegno civile. A loro si deve la trasformazione del carcere di Sighet, nel nord della Romania, dove fu sterminata buona parte dellélite, nel Memoriale delle Vittime del Comunismo e della Resistenza. “Metà della mia vita è stata in una società totalitaria. La libertà era sì cara quando non esisteva…Adesso, quando non cè ditattura, siamo noi, intellettuali, capaci di inventare dei limiti alla libertà”, spiega Ana Blandiana a Radio Romania Internazionale.



    La serata dantesca sarà seguita il giorno dopo da una puntata speciale dei “Mercoledì letterari” dellAccademia di Romania, con la stessa Ana Blandiana come protagonista in presenza. Il 14 luglio, dalle ore 18:00, presso la Casa delle Letterature (Piazza dellOrologio 3 – Roma), lAccademia di Romania, in partenariato con la Casa delle Letterature ed Elliot Edizioni, con il patrocinio dellAmbasciata di Romania in Italia, invita il pubblico alla presentazione del romanzo “Applausi nel cassetto”. Quasi 30 anni dopo la sua prima edizione romena, il volume è stato pubblicato questanno in Italia da Elliot Edizioni, con la traduzione della prof.ssa Luisa Valmarin, che sarà presente allevento, accanto al poeta e saggista critico letterario Renato Minore.



    A introdurre la serata letteraria sarà il prof. Bruno Mazzoni che, in collaborazione con la prof.ssa Biancamaria Frabotta, ha tradotto il volume “Un tempo gli alberi avevano occhi”, che nel 2005 ha portato ad Ana Blandiana il Premio Speciale per la Poesia Giuseppe Acerbi. Lo stesso Bruno Mazzoni firma anche la versione italiana del volume “Lorologio senza ore”, uscito nel 2018 presso la stessa Elliot Edizioni di Roma. “Il mondo sillaba per sillaba” (Saecula 2012) e “La mia patria A4. Nuove poesie” (Aracne 2015) sono gli altri due volumi di Ana Blandiana pubblicati in Italia, con la traduzione di Mauro Barindi.



    “Sono veramente felice che “Applausi nel cassetto” è stato tradotto in italiano”, confessa la scrittrice, particolarmente contenta delle recensioni. “Scrivere questo romanzo è stato per me la soluzione di resistere”, puntualizza Ana Blandiana.



    Infatti, la critica italiana sta scoprendo con delle recensioni molto azzeccate e profonde questo romanzo fondamentale, che si collega con lincontro del Festival dantesco, sottolinea, da parte sua, la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma. “I due incontri sono legati da un filo rosso, da unidea portante, molto significativa, che è quella della libertà di espressione – letteraria, artistica, ma non soltanto – che può segnare lintera esistenza, con il corolario che la letteratura può salvare e può limitare gli orrori della storia, può nutrire lo spirito critico anche. Sono queste alcune delle idee portanti della presenza di Ana Blandiana a Roma, che riportano Dante allattualità”, conclude la la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, prof.ssa Oana Boșca-Mălin.



    LAccademia di Romania precisa che, al Mercoledì letterario che verrà ospitato il 14 luglio dalla Casa delle Letterature, lingresso è libero fino ad esaurimento posti, ed è necessaria la prenotazione allindirizzo e-mail casadelleletterature@bibliotechediroma.it.




  • Jurnal românesc – 25.12.2020

    Jurnal românesc – 25.12.2020

    Președintele României,
    Klaus Iohannis, a semnat saptamana aceasta mai multe decrete de numire a unor
    ambasadori în țări cu puternice comunități românești, transmite Romanian Global
    News.


    A fost semnat decretul
    privind acreditarea doamnei Adela-Monica Axinte în calitate de ambasador
    extraordinar și plenipotențiar al României în Republica Macedonia de Nord, cu
    reședința la Skopje, țară unde trăiesc circa 160.000 de
    români/aromâni/meglenoromâni, ca și comunitate istorică. De asemenea, a fost
    semnat decretul privind acreditarea lui Octavian Șerban în calitate de
    ambasador extraordinar și plenipotențiar al României în Republica Albania, cu
    reședința la Tirana, țară care de curând a recunoscut numeroasa minoritate
    română/aromână ca minoritate națională și unde statul român are datoria de a
    interveni ferm, politic și financiar, pentru predarea și învățarea în dialectul
    aromân al limbii române și pentru construirea de biserici în care să se
    slujească în același dialect al limbii române. În Albania trăiesc peste 300.000
    de aromâni


    Președintele Klaus
    Iohannis a mai semnat si decretul privind acreditarea lui Radu-Gabriel Safta în
    calitate de ambasador extraordinar și plenipotențiar al României în Australia,
    cu reședința la Canberra, țară unde există o puternică diasporă românească.




    Ana Blandiana, Gabriela
    Adameșteanu, Matei Vișniec, Tatiana Țîbuleac și Aura Christi sunt câțiva dintre
    autorii ale căror opere vor beneficia de traducerea și publicarea în spațiul
    european și internațional, cu sprijinul Institutului Cultural Român, în anul
    2021. Un număr record de 119 volume românești vor fi traduse și promovate
    internațional, atât prin parteneri editoriali, cât și prin cele 18
    reprezentanțe ale ICR din lume. Comparativ cu anii precedenți, numărul cărților
    traduse aproape că s-a dublat.


    O comisie de experți
    independenți a evaluat dosarele de candidatură înregistrate, membrii acesteia
    fiind Răzvan Voncu (cadru didactic universitar, critic și istoric literar),
    George-Valentin Volceanov (cadru didactic universitar, traducător literar) și
    Coriolan-Dan Pleșa (scriitor și editor).




    Pentru al
    doisprezecelea an consecutiv, Liga Studentilor Romani din Strainatate premiază
    tinerii români ale căror rezultate academice și extra-curriculare au atins
    nivelul de excelență pe plan internațional. Acesta este singurul eveniment
    destinat promovării meritelor și valorilor studenților români de pretutindeni,
    ediția de anul acesta fiind susținută și de Academia Română.


    Orice student sau
    absolvent român care a studiat în străinătate (inclusiv prin programele
    Erasmus) sau în țară, în decursul anului academic 2019-2020, poate să își
    depună candidatura, accesând site-ul LSRS


    De asemenea, orice persoană
    poate nominaliza anonim studenți sau absolvenți români din străinătate și din
    țară prin completarea formularului de recomandare care poate fi descarcat de pe
    acelasi site.


    Câștigătorii vor fi anunțați
    în cadrul Galei Studenților Români din Străinătate, din 28 martie 2021, un
    eveniment ce va avea loc exclusiv online. La Gală vor participa studenți și
    absolvenți români, membri ai comunității academice din țară și străinătate,
    precum și personalități din diverse domenii de activitate.


    Concursul este deschis între
    30 noiembrie 2020 și 31 ianuarie 2021.






    Mos Craciun e voluntar
    in Europa – Romanii din diapora sunt super eroi de Craciun pentru nevoiasi
    necunoscuti din Romania. Asociația Voluntari în Europa anunță că mii de români
    din diaspora joacă zilnic leapșa pe fapte bune, în ultima vreme s-au
    transformat în Super Eroi de Crăciun și dau din mână în mână cutii magice cu
    cadouri pentru copiii si adultii din Romania aflati in dificultate financiara.
    Si Asociatia Ro Solidaritate, despre care am vorbit in programele RRI, a trimis
    pachete cu jucării și dulciuri de Crăciun pentru copiii din Jibou, cărți și
    mici surprize la copiii din Chieșd și cei din zona Periceiului (județul Sălaj).
    Educația este drumul spre reușita fiecărui copil, iar cheia care deschise ușa
    către acest drum este cartea ????. Pentru a scăpa de sărăcie
    avem nevoie de educație și în primul rând de lumea magică a cărților, a
    declarat pentru RRI Andreea Ember, coordonatoarea Ro Solidaritate.



  • Jurnal Românesc – 17.12.2020

    Jurnal Românesc – 17.12.2020

    Ministerul Afacerilor Externe a condamnat ferm orice act de violenţă
    şi orice formă de xenofobie, rasism şi discriminare după ce doi români au fost
    agresaţi în Franţa. Trei persoane, între care doi români, au fost atacate cu o armă
    albă pe 12 decembrie în localitatea Antony. Unul dintre conaţionalii răniţi a
    fost externat, iar celălalt primeşte în continuare îngrijiri medicale în
    spital. MAE arată că reprezentanţii ambasadei României la Paris au luat
    legătura cu cei doi şi se află în contact cu administraţia locală şi cu
    spitalul unde este internat românul.

    Autorităţile franceze îl anchetează pe
    atacator sub aspectul săvârşirii infracţiunii de tentativă de omor comisă din
    motive de rasă, etnie sau religie. În acest context, Bucureştiul reiterează
    importanţa continuării eforturilor susţinute la nivelul Uniunii Europene pentru
    combaterea xenofobiei, a discriminării de orice natură şi a discursului
    instigator la ură. MAE le reaminteşte cetăţenilor români că pot solicita
    asistenţă consulară la numerele de telefon ale Ambasadei României la Paris +33
    0147 052 966, +33 0147 052 755, +33 0145 503 997 şi +33 0147 051 040. Pentru situaţii de urgenţă există numărul
    de telefon al misiunii diplomatice +33 0680 713 729.




    Administrația Regională de Stat Cernăuți le-a
    solicitat Administrațiilor raionale Herța, Hliboca și Noua Suliță să faciliteze
    anularea de către consiliile locale și raionale a deciziilor prin care limba
    română obținea statut de limbă regională și putea fi folosită în unitățile administrativ-teritoriale,
    transmite Agenția BucPress. Adjunctul guvernatorului regiunii Cernăuți, Natalia
    Gusak, a trimis o scrisoare prin care arată că Legea privind bazele politicii
    lingvistice, adoptată în timpul mandatului președintelui Viktor Ianukovici, a
    fost anulată de Curtea Constituţională de la Kiev şi înlocuită cu Legea privind
    funcționarea limbii ucrainene ca limbă de stat. Oficialul a atras atenţia
    consiliilor locale ale românilor din regiunea Cernăuți că încă nu au anulat
    deciziile prin care limba română obține statut special la nivel local şi le
    cere acestora să respecte normele
    legislației în vigoare.

    De la Bucureşti, membrii Partidului Alianţa
    pentru Unirea Românilor solicită intervenţia de urgenţă a autorităţilor
    competente pentru menţinerea statutului
    de limbă regională al limbii române. Aceştia atrag atenţia că dispoziţia
    Administraţiei Regionale de Stat Cernăuţi nu corespunde prevederilor
    Constituţiei şi angajamentelor internaţionale ale Ucrainei şi afectează
    identitatea comunităţii româneşti. Românii din statul vecin reprezintă a treia
    etnie ca pondere şi sunt concentraţi în regiunile Cernăuţi, Transcarpatia şi
    Odesa.




    Albumul bilingv Azur de Lisabona,
    realizat de Ambasada României în Portugalia și Institutul Cultural Român de la
    Lisabona, cu sprijinul Fundației Bonte, va fi prezentat oficial pe 18
    decembrie. Lansarea va avea loc pe paginile de Facebook ale reprezentanţei
    Institutului Cultural Român și Ambasadei României la Lisabona în prezenţa
    ambasadorului Ioana Bivolaru, şefului ICR Lisabona Daniel Nicolescu,
    scriitorului Radu Paraschivescu și directorului Editurii Guerra e Paz, Manuel
    Fonseca. Cartea reunește texte ale unor diplomați români, scriitori, artiști,
    oameni de teatru sau de film care au avut prilejul să viziteze în decursul
    vremii Portugalia. Ilustraţia este asigurată de fotograful Cosmin Bumbuț, iar
    textele au fost traduse în portugheză de Corneliu Popa. Volumul, care a apărut în noiembrie, se află deja în cele mai
    importante librării din Portugalia.




    119 volume semnate de autori români, între care Ana Blandiana,
    Gabriela Adameșteanu, Matei Vișniec, Tatiana Țîbuleac și Aura Christi, vor fi
    traduse şi publicate în 2021 în spațiul european și internațional, cu sprijinul
    Institutului Cultural Român şi al celor 18 reprezentanţe ale sale din lume.
    Iniţiativa se va desfăşura prin Translation and Publication Support Programme
    și Publishing Romania, din cadrul direcției Centrul Cărții a ICR. Instituţia
    arată că numărul cărților traduse aproape că s-a dublat comparativ cu anii
    precedenţi. Translation and Publication Support Programme, programul de
    finanţare a editorilor străini pentru traducerea autorilor români, a fost
    lansat în 2006 şi îşi propune să înlesnească accesul publicului străin la
    cultura română şi să sprijine prezenţa autorilor români pe piaţa internaţională
    de carte, prin finanţarea costurilor de traducere şi editare.

  • May 30, 2020 UPDATE

    May 30, 2020 UPDATE

    COVID-19 IN ROMANIA – Over 19.000 coronavirus infections have
    been confirmed in Romania since the beginning of the outbreak 3 months ago. Of
    these, some 13.000.800 people have recovered and 1.259 have died. Most
    infections are reported in Suceava County in the northeast and in Bucharest. As
    regards Romanian citizens abroad, 3.000 have tested positive for the virus, the
    most in Italy, Germany and Spain. A total of 106 Romanians have been reported
    dead abroad.




    COVID-19
    WORLDWIDE – At global level the number of SARS CoV-2 infections has exceeded 6
    million. 2.7 million people have recovered, but 370.000 have died. US President
    Donald Trump announced he would cut off all relations with the World Health
    Organization, whom he accuses of serving China’s interests. The United States
    is currently the most affected country in the world, with the highest numbers
    of victims and infections. The US administration has repeatedly claimed Beijing
    has deliberately concealed the gravity of the epidemic at its outset, which
    prevented Washington from taking the necessary measures to limit its fallout on
    the United States. Donald Trump said his administration has detailed the
    reforms the WHO must undertake, but the latter refused to act. The American
    President specified Washington would redirect the funding to other global
    health emergencies worthy of his country’s attention. The American Medical
    Association said the president’s decision will make overcoming the health
    crisis more difficult and dramatic, Radio Romania’s Washington correspondent
    says. Meanwhile in Berlin, German Health Minister Jens Spahn said the US
    breaking relations with the WHO is a step backwards for global health, but
    pointed out the World Health Organization is in need of reform. European
    Commission President, Ursula von der Leyen and the European High Representative
    for Foreign Affairs, Josep Borrell, urged the US to reconsider. Global
    cooperation and solidarity by means of multilateral efforts are the only
    effective and viable means to win the battle the world is facing, the two
    European officials said.




    REPATRIATIONS – The Foreign Ministry in Bucharest
    announced that 550 Romanian citizens were repatriated on Thursday and Friday
    from Spain, Belgium, Austria, the Netherlands and Iraq. The action, which is
    the result of the efforts of several state institutions, is part of a wider
    series aimed at helping Romanians who have been affected by measures taken by
    other states to prevent the spread of the pandemic return to the country. These
    people could not extend theirs stay abroad for various reasons, the Foreign
    Ministry reports. We recall that the Romanian national passenger airliner TAROM
    has extended until mid-June the suspension of all flights to and from Italy,
    Spain, Great Britain, France, Germany or Belgium. TAROM will however operate
    special flights to Amsterdam, Paris, Brussels, London and Madrid over the
    course of the coming days.








    RELAXATION – Bucharest Government is planning on
    further relaxation lockdown restrictions starting June 1. Romanians will be
    able to travel between cities without a signed declaration. Taverns and beaches
    will reopen while observing social distancing rules. Open-air shows will admit
    a maximum number of 500 viewers, while sports competitions will unfold in front
    of empty stands. International rail and road traffic will resume. Meanwhile,
    shopping malls, schools, nurseries and playgrounds remain closed. The wearing
    of face masks is mandatory in enclosed spaces, grocery stores, public means of
    transportation and at work. Romanians arriving from abroad will remain in home
    isolation, together with their family members.




    NOBEL CANDIDACY -
    The Doina Cornea Foundation, named after the famous Romanian anti-communist
    dissident, on Saturday called on the whole of Romanian society, state
    institutions, foundations and associations to support Ana Blandiana’s candidacy
    for the Nobel Prize for Literature. In a press release, the Foundation says
    this effort must restore Romania’s true values to their rightful place, making
    them visible in world contemporary literature, which would be very important.
    Ana Blandiana has published around 40 volumes of poetry, fiction, essays and
    children’s literature. Her works have been translated into 25 languages and have
    brought her numerous international prizes. In the communist period the writer
    was banned on several occasions. Once communism fell, she was one of the
    founders of the Civic Alliance, which sought to restore Romanian democracy. In
    1993, under the aegis of the Council of Europe, Ana Blandiana set up the first
    Memorial of the Victims of Communism and Resistance in the world, joined by her
    husband, Romulus Rusan. The Memorial stands today in Sighetu Marmatiei, in the
    northwest, in the very place where scores of illustrious politicians died in
    communist prisons.




    (Translated by V.
    Palcu)

  • Nachrichten 30.05.2020

    Nachrichten 30.05.2020

    In Rumänien sind seit der Bestätigung der ersten Coronavirusinfektion vor drei Monaten fast 19.000 Menschen mit dem neuen Coronavirus infiziert worden. Von diesen wurden etwa 12.800 für genesen erklärt. 1253 sind leider gestorben. Die meisten Fälle wurden in Suceava (Nordosten) und in Bukarest registriert. Bei rumänischen Staatsbürgern im Ausland wurde bestätigt, dass über 3.000 Personen mit COVID-19 infiziert waren, die meisten davon in Italien, Deutschland und Spanien. Davon starben 106.



    Ab Montag, dem 1. Juni, beginnt eine neue Phase der Lockerung der von den Bukarester Behörden vor dem Hintergrund der Coronavirus-Pandemie auferlegten Beschränkungen. Auf diese Weise können Rumänen ohne Erklärung außerhalb des Wohnorts reisen. Die Terrassen und Strände werden unter Berücksichtigung bestimmter Bedingungen in Bezug auf die soziale Distanz wieder geöffnet. Outdoor-Auftritte mit bis zu 500 Zuschauern sowie einige Outdoor-Sportwettkämpfe sind erlaubt, jedoch ohne Zuschauer. Der internationale Schienen- und Straßenverkehr wird wieder aufgenommen. In Bezug auf die Einschränkungen bleiben die Einkaufszentren, Schulen, Kindergärten und Spielplätze geschlossen. Flüge von und nach bestimmten EU- und Nicht-EU-Ländern bleiben ausgesetzt. Die Maskenpflicht bleibt in geschlossenen Räumen, in Kaufhäusern, im öffentlichen Verkehr und bei der Arbeit bestehen. Gleichzeitig wird die Quarantäne oder Isolation der Personen, die aus dem Ausland kommen, beibehalten.



    Weltweit hat die Zahl der Fälle von COVID-19-Infektionen 6 Millionen überschritten. 2,7 Millionen Patienten wurden geheilt, aber 370.000 starben. US-Präsident Donald Trump, dessen Land am stärksten betroffen ist, hat angekündigt, dass er beschlossen hat, die Beziehungen zur Weltgesundheitsorganisation zu unterbrechen, die er beschuldigt, von China kontrolliert zu werden. Die US-Regierung hat wiederholt erklärt, dass Peking die Situation, die von der Coronavirus-Epidemie verursacht wurde, nicht bekannt gab, so dass Washington nicht in der Lage war, die notwendigen Schritte zu unternehmen, um seine Auswirkungen auf die Vereinigten Staaten zu begrenzen. Donald Trump sagte, seine Regierung habe die Reformen, die die WHO durchführen musste, detailliert beschrieben, die Organisation habe sich aber geweigert, zu handeln. Er fügte hinzu, Washington werde die Finanzmittel an andere globale dringende Bedürfnisse der öffentlichen Gesundheit weiterleiten. Die amerikanische Ärztekammer erkannte an, dass die Entscheidung den Ausstieg aus der durch das neue Coronavirus verursachten Krise der öffentlichen Gesundheit dramatisch erschwert, teilte der Radio-Rumänien-Korrespondent in Washington mit. In Berlin sagte Bundesgesundheitsminister Jens Spahn, die Unterbrechung der Beziehungen der USA zur WHO sei ein schwerwiegender Rückschlag für die globale Gesundheit, betonte jedoch, dass die Organisation Reformen benötige.



    Das Außenministerium in Bukarest hat mitgeteilt, dass es zusammen mit anderen Institutionen des rumänischen Staates am Donnerstag die Rückkehr von 470 rumänischen Staatsbürgern aus Spanien, Belgien, Holland und dem Irak in das Land erleichtert habe. Es geht um die Fortsetzung der Maßnahmen zur Erleichterung der Rückkehr rumänischer Staatsbürger aus dem Ausland, die von den im Rahmen der Bekämpfung der COVID-19-Pandemie ergriffenen Maßnahmen zur Einschränkung des Luftverkehrs betroffen sind. Die repatriierten rumänischen Staatsbürger könnten ihren Aufenthalt auf dem Territorium der jeweiligen Staaten aus verschiedenen Gründen nicht verlängern, so das Außenministerium. Wir erinnern daran, dass TAROM – die nationale Fluggesellschaft – die Aussetzung der regulären Flüge von und zu europäischen Zielen wie Italien, Spanien, Großbritannien, Frankreich, Deutschland oder Belgien bis Mitte nächsten Monats verlängert hat. Stattdessen sind für die folgenden Tage Sonderflüge auf den Strecken Amsterdam, Paris, Brüssel, London oder Madrid und zurück geplant.



    Die Doina Cornea -Stiftung, die den Namen der bekannten antikommunistischen rumänischen Dissidenten trägt, hat am Samstag an die gesamte rumänische Gesellschaft, staatliche Institutionen, Stiftungen und Verbände appelliert, Ana Blandianas Kandidatur für den Nobelpreis für Literatur 2020 zu unterstützen. Die Stiftung erklärte in einer Mitteilung, sie wolle dadurchdie echten Werte wiederherstellen – mit einer großen internationalen Sichtbarkeit in der zeitgenössischen Weltliteratur – und damit einen Akt der Gerechtigkeit zu machen. Ana Blandiana hat rund vierzig Titel Gedichte, Prosa, Essays und Kinderliteratur veröffentlicht. Ihr Werk wurde in 25 Sprachen übersetzt und mit zahlreichen internationalen Preisen ausgezeichnet. Während der kommunistischen Zeit war die Schriftstellerin wiederholt einem Veröffentlichungsverbot ausgesetzt. Nach dem Zusammenbruch der Diktatur war sie eine der Gründer der Bürgerallianz, die auf den Wiederaufbau der rumänischen Demokratie abzielte. 1993 schaffte sie unter der Schirmherrschaft des Europarates zusammen mit ihrem Ehemann, dem Schriftsteller Romulus Rusan, das weltweit erste Denkmal für die Opfer des Kommunismus und des Widerstands, in Sighetu Marmatiei im Nordwesten des Landes an der Stelle des kommunistischen Gefängnisses, wo Persönlichkeiten des politischen Lebens aus der Zwischenkriegszeit starben.

  • May 30, 2020

    May 30, 2020

    COVID-19 IN ROMANIA – Over 19.000 coronavirus infections have
    been confirmed in Romania since the beginning of the outbreak 3 months ago. Of
    these, some 13.000.800 people have recovered and 1.253 have died. Most
    infections are reported in Suceava County in the northeast and in Bucharest. As
    regards Romanian citizens abroad, 3.000 have tested positive for the virus, the
    most in Italy, Germany and Spain. A total of 106 Romanians have been reported
    dead abroad.




    COVID-19
    WORLDWIDE – At global level the number of SARS CoV-2 infections has exceeded 6
    million. 2.7 million people have recovered, but 370.000 have died. US President
    Donald Trump announced he would cut off all relations with the World Health
    Organization, whom he accuses of serving China’s interests. The United States
    is currently the most affected country in the world, with the highest numbers
    of victims and infections. The US administration has repeatedly claimed Beijing
    has deliberately concealed the gravity of the epidemic at its outset, which
    prevented Washington from taking the necessary measures to limit its fallout on
    the United States. Donald Trump said his administration has detailed the
    reforms the WHO must undertake, but the latter refused to act. The American
    President specified Washington would redirect the funding to other global
    health emergencies worthy of his country’s attention. The American Medical
    Association said the president’s decision will make overcoming the health
    crisis more difficult and dramatic, Radio Romania’s Washington correspondent
    says. Meanwhile in Berlin, German Health Minister Jens Spahn said the US
    breaking relations with the WHO is a step backwards for global health, but
    pointed out the World Health Organization is in need of reform.




    REPATRIATIONS – The Foreign Ministry in Bucharest
    announced that 470 Romanian citizens were repatriated on Thursday from Spain,
    Belgium, the Netherlands and Iraq. The action, which is the result of the
    efforts of several state institutions, is part of a wider series aimed at
    helping Romanians who have been affected by measures taken by other states to
    prevent the spread of the pandemic return to the country. These people could
    not extend theirs stay abroad for various reasons, the Foreign Ministry
    reports. We recall that the Romanian national passenger airliner TAROM has
    extended until mid-June the suspension of all flights to and from Italy, Spain,
    Great Britain, France, Germany or Belgium. TAROM will however operate special
    flights to Amsterdam, Paris, Brussels, London and Madrid over the course of the
    coming days.




    RELAXATION – Bucharest Government is planning on
    further relaxation lockdown restrictions starting June 1. Romanians will be
    able to travel between cities without a signed declaration. Taverns and beaches
    will reopen while observing social distancing rules. Open-air shows will admit
    a maximum number of 500 viewers, while sports competitions will unfold in front
    of empty stands. International rail and road traffic will resume. Meanwhile,
    shopping malls, schools, nurseries and playgrounds remain closed. The wearing
    of face masks is mandatory in enclosed spaces, grocery stores, public means of
    transportation and at work. Romanians arriving from abroad will remain in home
    isolation, together with their family members.




    NOBEL CANDIDACY -
    The Doina Cornea Foundation, named after the famous Romanian anti-communist
    dissident, on Saturday called on the whole of Romanian society, state
    institutions, foundations and associations to support Ana Blandiana’s candidacy
    for the Nobel Prize for Literature. In a press release, the Foundation says
    this effort must restore Romania’s true values to their rightful place, making
    them visible in world contemporary literature, which would be very important.
    Ana Blandiana has published around 40 volumes of poetry, fiction, essays and
    children’s literature. Her works have been translated into 25 languages and have
    brought her numerous international prizes. In the communist period the writer
    was banned on several occasions. Once communism fell, she was one of the
    founders of the Civic Alliance, which sought to restore Romanian democracy. In
    1993, under the aegis of the Council of Europe, Ana Blandiana set up the first
    Memorial of the Victims of Communism and Resistance in the world, joined by her
    husband, Romulus Rusan. The Memorial stands today in Sighetu Marmatiei, in the
    northwest, in the very place where scores of illustrious politicians died in
    communist prisons.




    (Translated by V.
    Palcu)

  • Il Memoriale di Sighet su Google Arts and Culture

    Il Memoriale di Sighet su Google Arts and Culture

    Radio Romania Internazionale vi consiglia una visita su Google Arts and Culture, per non dimenticare le vittime del comunismo e tenere sempre viva la loro memoria. Il Memoriale delle Vittime del comunismo e della Resistenza di Sighet (nord della Romania) evoca l’inferno vissuto per quasi mezzo secolo, dopo la seconda Guerra mondiale, dai cittadini dei Paesi dell’Europa centro-orientale in cui l’Unione Sovietica ha imposto il comunismo. Dopo il crollo del regime, avvenuto nel 1989, l’orrendo carcere, dismesso verso la fine degli anni ’70, è diventato museo grazie all’impegno della poetessa romena Ana Blandiana e del marito, il compianto scrittore Romulus Rusan, insieme alla Fondazione Accademia Civica, che nel 1994 hanno ottenuto il sostegno del Consiglio d’Europa per questa iniziativa.

    Il carcere di Sighet fu uno dei posti in cui i comunisti sterminarono l’élite romena, tra cui l’ex leader del Partito Nazionale Contadino, Iuliu Maniu, e quello liberale, Constantin I.C. Bratianu. I sette vescovi greco-cattolici martiri beatificati nel 2019 da Papa Francesco in occasione del suo viaggio apostolico in Romania furono tutti imprigionati lì, e tre di loro si sono anche spenti in seguito alle orrende torture e al duro regime carcerario. Nello stesso odio alla fede è stato ucciso nel 1951, sempre a Sighet, anche il vescovo cattolico Anton Durcovici, beatificato nel 2014.

    A partire dal 1 marzo 2018, il Memoriale delle Vittime del comunismo di Sighet ha ricevuto il Marchio del Patrimonio Europeo (European Heritage Label), accanto ad altri siti che celebrano o simboleggiano gli ideali, i valori, la storia e l’integrazione dell’Europa: i siti del patrimonio musicale di Lipsia (Germania), il complesso della sinagoga di via Dohány (Ungheria), il forte di Cadine (Italia), la chiesa di Javorca (Slovenia), l’ex campo di concentramento di Natzweiler e i suoi campi satellite (Francia e Germania), il sito di Bois du Cazier (Belgio), Schengen (Lussemburgo) e il sito del trattato di Maastricht (Paesi Bassi).

    Memoria come forma di giustizia è il motto all’insegna del quale viene presentato il Memoriale di Sighet su Google Arts and Culture che propone un viaggio attraverso immagini: volti di donne che, al momento in cui erano state scattate le foto, non sembravano capaci di sopportare l’insopportabile. L’unica colpa era quella di non essere gradite dal regime, o di provenire da una famiglia di preti o della borghesia. In tante pagarono anche con la vita. Un’altra immagine fa vedere un tugurio della pianura di Baragan, una regione arida del sud della Romania, dove, al solito, alcuni dei sopravvissuti ai carceri venivano mandati in domicilio coatto, una volta rimessi in libertà.

    Uno degli emblemi del Memoriale è il gruppo statuario Il cortile dei sacrificati, creato da Aurel Vlad: corpi nudi torturati, ma ancora vivi. All’interno, il lungo corridoio dell’ex carcere presenta le fotografie dei detenuti e deportati politici. Accanto alle sale dedicate alla memoria dei grandi leader politici Iuliu Maniu e Constantin I.C. Bratianu, una mostra ricorda la personalità dell’emblematico discepolo di Maniu – Corneliu Coposu, sopravvissuto a oltre 17 anni di carcere, che, subito dopo la Rivoluzione del 1989, rifondò il Partito Nazionale Contadino. Una stanza rispecchia attraverso immagini la repressione contro la Chiesa, mentre un’altra rende omaggio alle famiglie straziate: le foto presentano le vittime ai tempi in cui le felicità le era consentita.

    Altre immagini del Memoriale ripercorrono la repressione della Rivoluzione nella confinante Ungheria nel 1956, ma anche una cronologia della Guerra Fredda. Un’altra sala del Memoriale parla di Libertà per via delle onde, accanto ai giornalisti e conduttori di Radio Free Europe/ Radio Liberty che, per decine di anni, hanno tenuto sveglia la speranza nell’est europeo. Ricordate anche la Primavera di Praga del 1968, l’iniziativa della Charta 77, la Rivoluzione di velluto della Cecoslovacchia o il movimento Solidarnosc.

    Il profilo del Museo è completato da alcune opere d’arte donate dagli autori. Ricordiamo le due sculture Omaggio al detenuto politico (una con il sottotitolo Resurrezione) del grande artista Camilian Demetrescu. Il famoso pittore, scultore, scrittore e studioso di storia dell’arte, membro fondatore dell’Unione degli Artisti di Romania, visse in Italia dal 1969 fino alla scomparsa avvenuta nel 2012.

    La visita su Google Arts and Culture si conclude con la straziante immagine della piccola Libertatea Preduţ, la figlia di Iulia Preduţ, nata nel carcere di Văcăreşti il 18 settembre 1958.

  • Premio internazionale Fondazione Terzo Pilastro alla poetessa romena Ana Blandiana

    Premio internazionale Fondazione Terzo Pilastro alla poetessa romena Ana Blandiana

    LItalia è per me un amore perpetuo. Così la poetessa romena Ana Blandiana, insignita del Premio Internazionale Fondazione Terzo Pilastro, in occasione della XIV edizione della rassegna internazionale “Ritratti di Poesia”, ospitata il 21 febbraio dallAuditorium Conciliazione di Roma. Il Premio Fondazione Terzo Pilastro – Ritratti di Poesia è andato allo scrittore Paolo Valesio, Professor Emeritus della Columbia University di New York. La rassegna, ideata nel 2006 dal prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, ha invitato il pubblico a una maratona di oltre dieci ore consecutive di incontri con poeti, letture e idee a confronto.



    Nata il 25 marzo 1942 a Timisoara, la poetessa Ana Blandiana, pseudonimo letterario di Otilia Valeria Coman-Rusan, fu perseguitata dal comunismo sin da giovane. Suo padre – prete ortodosso – fu detenuto politico durante il regime. Dopo la caduta del comunismo, Ana Blandiana – Premio speciale per la poesia Giuseppe Acerbi nel 2005 per il volume “Un tempo gli alberi avevano occhi”, uscito in Italia presso la Donzelli nel 2004, a cura di Biancamaria Frabotta e Bruno Mazzoni – fece accompagnare la fama letteraria, accanto al compianto marito Romulus Rusan, anche lui scrittore, ad un forte impegno civile. A loro si deve la trasformazione del carcere di Sighet, nel nord della Romania, dove fu sterminata buona parte dellélite, nel Memoriale delle Vittime del Comunismo e della Resistenza.



    Il Premio Internazionale Fondazione Terzo Pilastro riconosce anche limpegno della poetessa nellaffermazione dei diritti civili in Romania. Un impegno che era un obbligo dopo il 1989, ha spiegato Ana Blandiana, ospite a Radio Romania Internazionale insieme al noto professore e romenista Bruno Mazzoni, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dellUniversità di Pisa, che ha tradotto in italiano buona parte delle sue poesie.



    “Una fusione di due personalità che erano anche due anime elette”: così definisce il prof. Bruno Mazzoni il fortissimo legame tra Ana Blandiana e Romulus Rusan. Bruno Mazzoni ha spiegato a Radio Romania Internazionale le novità della XIV edizione della rassegna internazionale “Ritratti di Poesia”, mettendo in risalto il fatto che la lettura dei versi di Ana Blandiana è stata accompagnata dai lunghi e sentiti applausi del pubblico. “Un trionfo di Ana Blandiana e della grande poesia romena”, ha detto Bruno Mazzoni. (foto Soundcloud: la poetessa Ana Blandiana e il prof. Bruno Mazzoni – facebook.com/ Ana Blandiana)




  • Rumänischer Rundfunk: Meilensteine der Geschichte

    Rumänischer Rundfunk: Meilensteine der Geschichte

    Seitdem hat Radio Rumänien alle Veränderungen mitgemacht, die die rumänische Gesellschaft infolge der gro‎ßen Ereignisse des 20. Jahrhunderts erlebt hat. Im Folgenden wollen wir heute einige historische Momente bei Radio Rumänien Revue passieren lassen.



    Am 23. August 1944 trat Rumänien dem Bündnis der Vereinten Nationen bei; es war ein Schritt, der den Zweiten Weltkrieg verkürzen und menschliche und materielle Verluste begrenzen sollte. Vasile Ionescu, der damalige Generalintendant von Radio Rumänien, war auch bei dem Treffen des Rates anwesend, den König Michael I. an jenem Abend einberufen hatte. Vasile Ionescu:



    Im Büro des Königs diskutierten die Ratsmitglieder am 23. August 1944 vier Stunden lang, von 18 Uhr bis 22 Uhr, über alle Vorbereitungen und Formalitäten für die Konsolidierung des Staatsstreichs, der bis zu jener Stunde nach der Verhaftung von Marschall Antonescu und seinen wichtigsten Mitarbeitern durchgeführt worden war. Die Mitarbeiter von Marschall Antonescu, die verhaftet wurden, waren der Vizepräsident des Ministerrates, Au‎ßenminister und Propagandaminister Mihai Antonescu, der Kriegsminister Constantin Pantazi, der Staatssekretär im Innenministerium und Generalinspekteur der Gendarmerie, General Piki Vasiliu, der Ex-Gouverneur von Transnistrien, Universitätsprofessor Gheorghe Alexianu und der ehemalige Regierungskommissar für jüdische Angelegenheiten I. Lecca.“




    1968 drangen Truppen aus den Ländern des Warschauer Pakts mit Ausnahme Rumäniens in die Tschechoslowakei ein, um die reformistische Politik von Alexander Dubček zu liquidieren. Ingenieur Ilie Drăgan gehörte zum technischen Team von Radio Rumänien, das die Rede von Nicolae Ceauşescu, in der er die bewaffnete Intervention verurteilte, live übertragen hat. Ilie Drăgan:



    1968 wurden wir dringend aufgefordert, zum Sitz der Rundfunkgesellschaft zu kommen. Wir kamen etwa eine Stunde früher an, und man sagte uns, dass wir sofort eine Live-Übertragung von einer Kundgebung auf dem Platz der Republik machen mussten. Ich fuhr schnellstens mit einem technischen Team dorthin. Ich erinnere mich, dass wir eine Übertragungsanlage in einem TV-Minibus hatten. Oben auf dem Wagen improvisierten wir einen Platz für den Reporter. Ich habe die ganze Übertragungsanlage unter sehr schwierigen Bedingungen aufgebaut, die Fahrt zum Platz der Republik war sehr schwierig, weil die Bevölkerung von Bukarest sich massiv auf diesem Platz versammelte. Ich erinnere mich, dass ich das Auto irgendwo um die Ecke zum Eingang C auf einer Grünfläche abgestellt hatte, direkt unter einem Fenster. Zusammen mit einigen Technikern von der Telefongesellschaft schafften wir es, schnell die Leitungen zu sichern, und eine Viertelstunde vor Beginn der Kundgebung standen wir in direkter Verbindung mit dem Sendestudio der Rundfunkgesellschaft.“




    Bei Radio Rumänien International wurden gro‎ße Momente der Weltgeschichte auf Tonband aufgenommen, Momente, die die politischen Barrieren überschritten haben. Die Mondlandung war einer dieser Momente. Sergiu Levescu, Rundfunkredakteur beim französischen Dienst von Radio Rumänien International, erinnerte sich deutlich an den 20. Juli 1969, den Tag, an dem die Besatzung von Apollo 11 auf den Mond landete. Sergiu Levescu:



    Ein gro‎ßartiger, nicht politischer Moment bei Radio Rumänien International war die Mondlandung am 20. Juli 1969, als Neil Armstrong als erster Mensch auf den Mond schritt. Wir hatten uns alle im Büro der Chefredakteurin Hortensia Roman versammelt, um die Liveübertragung im Radio zu hören. Armstrong war sehr aufgeregt: »Noch 100 Meter, noch 50 Meter… «, und als die Mondlandung gelang, haben wir alle vor Freude laut geschrien.“




    In einer Aufzeichnung von den Olympischen Spielen 1960 in Rom kommentierte der damalige Sportmoderator Ion Ghiţulescu den Moment, als die rumänische Hochspringerin Iolanda Balaş Olympiasiegerin wurde:



    Wieder einmal Ruhe auf dem Olympiastadion. Iolanda Balaş bereitet sich darauf vor, zum dritten Mal 1,85 Meter hoch zu springen. Sie nimmt ihren Anlauf, macht den Ansprung… und überquert die Latte! Wir werden an der Olympia-Preisverleihung im Hochsprung der Damen teilnehmen. An höchster Stelle auf dem Podest steht nun die rumänische Rekordträgerin, die emeritierte Meisterin des Sports, Iolanda Balaş. Für ihre Leistung, für ihre Bemühungen gratulieren wir Iolanda aus ganzem Herzen!“




    Die Dichterin Ana Blandiana war eine der ersten Intellektuellen, die in den turbulenten Tagen der rumänischen Revolution vom 22. Dezember 1989 im Rundfunk sprach:



    Freunde, ich bin gerade zum Radio gekommen. Ich kam direkt vom Palastplatz, wo ich mit Zehntausenden Menschen zusammen war, die nicht glauben konnten, dass sie den heutigen Tag erleben dürfen. Es ist sehr schwer zu glauben, dass wir nach so vielen Jahren der Unterdrückung durch unseren eigenen Willen und durch unsere eigenen Kräfte — nicht durch eine politische Vereinbarung, nicht mit Unterstützung anderer, die grö‎ßer und mächtiger sind als wir, sondern wir selbst, mit unserer Seelenkraft, an die wir nicht mehr glaubten, so etwas vollbringen konnten. Diejenige, die in Timişoara und in Bukarest dafür gestorben sind, haben uns auf einmal das Selbstvertrauen und die Macht wiedergegeben, unser Leben selbst zu bestimmen.“




    Am 1. Januar 2007 trat Rumänien der Europäischen Union bei, und wurde Mitglied im Club der entwickelten und zivilisierten Länder der Welt. Am 20. Dezember 2006 übertrug Radio Rumänien live die feierliche Sitzung des rumänischen Parlaments, die das Ereignis feierte. Dabei sprach der damalige Präsident Traian Băsescu:



    Einige kurze, prägnante Worte, die von au‎ßergewöhnlichem politischem Wert sind, werden von nun an in der Geschichte Rumäniens, aber auch in der Geschichte der Europäischen Union bleiben. Der Europäische Rat begrü‎ßt nachdrücklich den Beitritt Rumäniens und Bulgariens als Mitgliedstaaten der Europäischen Union mit vollen Rechten ab 1. Januar 2007.“

  • File de istorie la Radio România

    File de istorie la Radio România

    Pe 1 noiembrie 1928, Radio România
    începea să emită în eter, de la Bucureşti, ca voce a spiritului timpului săui.
    Ideile şi aspiraţiile românilor de la sfârşitul anilor ’20 au fost cele care au dat tonul conţinutului programelor.
    De atunci, Radio România a trecut prin toate schimbările prin care a trecut
    societatea însăşi, ea fiind, în acest sens, în momentele în care se scriau
    marile evenimente ale secoulului 20.



    Pe 23 august 1944, România trecea
    în alianţa Naţiunilor Unite, mişcare care va aduce la scurtarea celui de-al
    doilea război mondial şi la limitarea pierderilor umane şi materiale. La
    consiliul pe care regele Mihai I l-a convocat în seara acelei zilei a fost
    prezent şi Vasile Ionescu, directorul Radio România:

    În cabinetul suveranului, de la ora 18 din ziua de 23
    august 1944, timp de 4 ore, până la ora 22:05, am luat parte la toate
    pregătirile şi formalităţile consolidării loviturii de stat efectuată pînă la
    acea oră de la arestarea mareşalului Antonescu şi a colaboratorilor săi cei mai
    importanţi şi anume profesorul Mihai Antonescu, vicepreşedinte al Consiliului
    de Miniştri, ministrul Afacerilor Externe şi ministrul Propagandei; Constantin
    Pantazi, ministrul de război, generalul de corp de armată Piki Vasiliu,
    ministru secretar de stat în Ministerul de Interne şi inspector general al
    jandarmeriei; profesor universitar Gheorghe Alexianu, fost guvernator al
    Transnistriei. I. Lecca, fost comisar al guvernului pe lîngă Casa evreiască,
    fusese arestat deja între orele 15:30-16.


    În 1968, trupele ţărilor Pactului
    de la Varşovia, mai puţin România, invadau Cehoslovacia pentru a lichida
    politica reformistă a lui Alexandr Dubcek. Inginerul Ilie Drăgan a făcut parte
    din echipa tehnică de la Radio România care a realizat transmisia în direct a
    discursului lui Nicolae Ceaușescu în care era condamnată intervenția armată:

    În 1968, am fost chemaţi
    de-acasă, am venit mai devreme cu circa o oră, şi ni s-a spus de urgenţă să
    facem o transmisie de la un miting care va avea loc în Piaţa Republicii. M-am
    deplasat de urgenţă acolo cu o echipă tehnică, mi-aduc aminte că aveam un car
    de reportaj pe un microbuz TV, unde improvizasem pe maşină undeva, sus, un loc
    de crainic. Am montat maşina în nişte condiţiuni foarte dificile pentru că am
    ajuns cu greu acolo, populaţia Bucureştiului începuse să vină masiv în această
    piaţă. Mi-aduc aminte că am mutat maşina undeva pe colţ, spre intrarea C, chiar
    lângă o fereastră, pe spaţiu verde. Am reuşit cu cei de la Telefoane să tragem
    de urgenţă circuitele şi cu un sfert de oră înainte de a avea loc mitingul, noi
    eram în legătură directă cu cabina de emisie, cu controlorul general din
    Radio.


    La Radio România Internaţional,
    marile momente ale istoriei universale au fost înregistrate pe memoria benzii
    de magnetofon, momente care au traversat barierele politice. Aselenizarea a
    fost unul dintre acele momente, iar Sergiu Levescu, jurnalist la serviciul
    francez de la RRI, își amintea cu claritate ziua de 20 iulie 1969, ziua în care
    echipajul lui Apollo 11 cobora pe Lună:

    Momentul unei ședințe nepolitizate din REPS (RRI) a fost cel al
    aselenizării. Atunci când Amstrong a
    ieșit din modulul lunar, ne-am adunat special atunci în biroul redactorului-șef
    Hortensia Roman, ca să ascultăm transmiterea la Radio. Era foarte emoţionat:
    Mai sunt 100 de metri, 50 de metri…, iar în momentul în care s-a produs
    aselenizarea atunci a izbucnit manifestarea mea de bucurie şi a Hortensiei
    Roman.


    Într-o
    înregistrare din 1960, de la Olimpiada de la Roma, crainicul Ion Ghiţulescu
    relata momentul în care atleta Iolanda Balaş devenea campioană olimpică:
    Din nou linişte pe Stadionul Olimpic. Iolanda Balaş se pregăteşte să sară
    pentru a treia oară la 1,85 metri. S-a îndreptat spre
    ştachetă, a bătut şi a sărit! … Vom asista la festivitatea de premiere în proba
    de săritură în înălţime feminin. În acest moment, pe podiumul învingătorilor
    urcă recordmena mondială, maestră emerită a sportuilui, Iolanda Balaş. Pentru performanţa sa, pentru străduinţele
    sale, noi te felicităm Iolanda!


    Poeta Ana Blandiana a fost una dintre
    primele intelectuale care au vorbit la radio în efervescenţa Revoluţiei române din
    22 decembrie 1989: Prieteni,
    am sosit la Radio acum venind din Piaţa Palatului unde am fost alături de
    zecile de mii de oameni, cărora la un loc şi fiecăruia în parte nu îi venea să
    creadă că trăieşte această zi. Este foarte greu să cred că după atâţia ani de
    umilinţă, că noi, noi singuri, nu printr-un aranjament politic, nu prin
    sprijinul altora, mai mari şi mai puternici decât noi, ci noi singuri cu forţa
    noastră sufletească, în care nu mai credeam, am fost în stare să facem asta.
    Morţii de la Timişoara şi morţii de la Bucureşti ne-au redat deodată încrederea
    în noi şi puterea de a fi noi.


    Pe 1 ianuarie 2007, România se
    alătura blocului comunitar european, cel mai select club al ţărilor dezvoltate
    şi civilizate din lume. Pe 20 decembrie 2006, Radio România transmitea şedinţa
    solemnă a Parlamentului României care celebra evenimentul la care lua cuvântul
    preşedintele de atunci, Traian Băsescu:
    Două fraze concise, dar de o excepţională valoare politică vor rămâne, de acum
    înainte, în istoria României, dar şi în istoria Uniunii Europene. Consiliul
    European salută călduros aderarea României şi Bulgariei ca state membre, cu
    drepturi depline ale Uniunii, de la 1 ianuarie 2007.



    În 91 de ani, Radio România a fost actor şi
    observator al istoriei. Şi va continua să fie aşa pentru că aceasta este
    raţiunea ei de a fi.