Tag: mostra

  • “Spazi Aperti” all’Accademia di Romania in Roma

    “Spazi Aperti” all’Accademia di Romania in Roma

    Lavori di pittura, grafica, video, suono, installazione e fotografia, in unampia varietà di linguaggi artistici, con una visione coraggiosa e innovativa del contesto contemporaneo. Sono i riferimenti della 21/a edizione della mostra internazionale darte contemporanea “Spazi Aperti”, inaugurata dal 6 giugno dallAccademia di Romania in Roma, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno e con il patrocinio dellAmbasciata di Romania in Italia.



    La rassegna collettiva degli artisti residenti di Accademie e Istituti stranieri nella Capitale italiana, diventata diventati ormai un punto di riferimento nel paesaggio culturale della Capitale italiana, è allestita presso la Galleria e gli annessi: gli studi degli artisti e il parco dellAccademia di Romania in Roma, con ingresso da Viale delle Belle Arti 110.



    Gli “Spazi Aperti” si articolano in un evento originale, ideato dallAccademia di Romania in Roma esclusivamente per artisti residenti a Roma e basato su un concetto originale ideato dai borsisti “Vasile Pârvan” nel 2003.



    “La mostra Spazi Aperti è stata concepita fin dalla prima edizione come un incrocio di idee e potenziali dialoghi, e ciò si vede ancora oggi nella sua diversità”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Alexandra Boanţă, addetta per i programmi di promozione culturale presso lAccademia di Romania, invitando il pubblico a scoprire le opere di 15 artisti residenti presso lAccademia di Francia a Roma – Villa Medici, Accademia Tedesca Villa Massimo, Accademia Tedesca Casa Baldi, The British School at Rome, Accademia di Romania in Roma e Real Accademia di Spagna a Roma. Alexandra Boanţă ha presentato anche i progetti proposti romeni proposti da Alina Stoica e Matei Stoean.



    Aperta fino al 20 giugno, la mostra è curata da Magda Juravlea, Alina Stoica e Rodica Dina, architette e borsiste “Vasile Pârvan” 2023.






  • Liceo Dante Alighieri di Bucarest porta “Città delle Arti” a Venezia

    Liceo Dante Alighieri di Bucarest porta “Città delle Arti” a Venezia

    Si intitola “Le Città delle Arti” la mostra di pittura che ha come protagonisti gli studenti del Liceo Teorico “Dante Alighieri” di Bucarest, inaugurata il 1 giugno, in occasione della Giornata Internazionale del Bambino, presso la Piccola Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Un invito a viaggiare nel regno dellarte, insieme agli studenti che hanno scoperto e dipinto monumenti architettonici dellItalia e della Romania, ha spiegato a Radio Romania Internazionale prof.ssa Maria Dan, la direttrice del Liceo “Dante Alighieri”, una delle scuole più prestigiose di Bucarest, con sezione biligue romeno-italiana.



    I lavori sono stati dipinti da Arif Alkan, Sara Armene, Andreea Theodora Avram, Andrei-Luca Buzdugan, Maria-Natalia Cioceanu, Briana-Elena Constantinescu, Maria Colțea, Ilinca Cristianciuc, Denisa Alexandra Dinu, Alexandra-Maria Dumitru, Oana Dumitru, David Alexandru, Maria Francesca Paula Hristache, Emilia Andreea Ivan, David-Robert Jorz, Sara Armene, Maria Denise Paraschivoiu, Andrei Partene, Andreea Pletea, Erika Prejneanu, Bianca Maria Preoteasa, Andreea Puian, Mihaela Marina Vasile, Serena Puglisi, Maria-Alexia Știrbu, Crina Toropoc, Ioana Zgardan.



    Uniniziativa che parla di equilibrio nella formazione e nelleducazione dei giovani nella società dei nostri giorni talmente tecnologizzata, sottolinea la professoressa Maria Dan, rivolgendo anche gli auguri allItalia in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno.



    Curata dal dal prof. Gabriel Decebal Cojoc, la mostra “Città delle Arti” è organizzata dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con lUnione degli Artisti Plastici di Romania e il Liceo “Dante Alighieri” di Bucarest, e rimarrà aperta al pubblico dall1 al 5 giugno, ore 15:00-20:00, con ingresso libero.



  • “Spazi Aperti” all’Accademia di Romania in Roma

    “Spazi Aperti” all’Accademia di Romania in Roma

    La 21a edizione della mostra internazionale d’arte contemporanea Spazi Aperti sarà inaugurata martedì 6 giugno, alle ore 18:30, dall’Accademia di Romania in Roma, con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia. Lo riferisce l’Accademia di Romania, precisando che l’edizione di quest’anno della Mostra collettiva degli artisti residenti di Accademie e Istituti stranieri a Roma si svolgerà dal 6 al 20 giugno 2023, presso la Galleria e gli annessi: gli studi degli artisti e il parco dell’Accademia di Romania in Roma, con ingresso da Viale delle Belle Arti 110.

    La mostra ospiterà opere di artisti internazionali, residenti in accademie e istituti stranieri a Roma come l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Accademia Tedesca Villa Massimo, Accademia Tedesca Casa Baldi, The British School at Rome, Accademia di Romania in Roma e Real Accademia di Spagna a Roma. Gli artisti espongono lavori di pittura, grafica, video, suono, installazione e fotografia e portano davanti al pubblico un’ampia varietà di linguaggi artistici, offrendo una visione coraggiosa e innovativa del contesto contemporaneo.

    Spazi Aperti è un evento unico, ideato dall’Accademia di Romania in Roma esclusivamente per gli artisti in residenza a Roma e basato su un concetto originale ideato dagli artisti borsisti Vasile Pârvan, nel 2003. La tradizione della mostra e la qualità delle opere e dei progetti esposti ogni anno la rendono uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea nella realtà multiculturale della capitale italiana, facendo sì che ogni edizione della mostra Spazi Aperti funzioni come pilastro di sostegno per i giovani artisti stranieri e come vettore di coagulazione comunitaria a livello delle accademie straniere a Roma.

    Leggi il comunicato integrale sul sito dell’Istituto Culturale Romeno!

  • LOT / Luce, opacità e trasparenza nella pittura di Dana Constantin a Venezia

    LOT / Luce, opacità e trasparenza nella pittura di Dana Constantin a Venezia

    Dal 12 al 23 maggio, lo Spazio Piccola Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha ospitato la mostra “LOT / Luce, opacità e trasparenza nella pittura di Dana Constantin”, organizzata in collaborazione con lUnione degli Artisti di Timișoara e lUniversità dellOvest di questa città capoluogo dellomonima provincia della Romania occidentale.



    Daltronde, la mostra dellartista visiva romena è stata inclusa nel programma Timișoara – Capitale Europea della Cultura nel 2023. La curatrice della mostra, Ruxandra Demetrescu, nota storica dellarte, ha spiegato a Radio Romania Internazionale cosa propone Dana Constantin nelle sue serie visive.



  • “Case antiche. Case contemporanee” portate dal Museo Astra di Sibiu all’Accademia di Romania in Roma

    “Case antiche. Case contemporanee” portate dal Museo Astra di Sibiu all’Accademia di Romania in Roma

    Case antiche. Case contemporanee: un invito rivolto al pubblico dal Complesso Museale Nazionale ASTRA di Sibiu e dall’Accademia di Romania, la rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno a Roma, a scoprire tradizione e innovazione nel mondo del villaggio romeno. L’inedita mostra di architettura vernacolare è stata inaugurata il 5 maggio presso la Galleria dell’Accademia di Romania.



    Il modo in cui i nostri colleghi del Museo ASTRA di Sibiu hanno allestito la mostra, la rende un vero e proprio viaggio nell’architettura tradizionale e nel mondo dell’abitare, ma anche nel mondo del costruire e di vivere lo spazio in tre zone della Romania, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin. Si tratta di pezzi di tre case delle province di Braşov, Sibiu e Gorj: da una porta di entrata ai pilastri che sorreggono la casa, pezzi di arredamento, abiti e oggetti di uso comune, per riflettere il continuo dialogo tra passato e presente, aggiunge la vicedirettrice dell’Accademia di Romania.



    E’ un accesso alla visione tradizionale romena del mondo e dell’abitare, ma anche un suggerimento di come riutilizzare le materie prime e gli spazi nel mondo di oggi. Sono cose dette in modo molto bello e ricco dai due curatori della mostra, Ovidiu Baron e Ancuța Ilie, dal direttore generale del Museo ASTRA, Ciprian Ştefan, e dall’architetto Agostino Bossi, spiega ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    La nostra ospite ricorda che la mostra Case antiche. Case contemporanee nasce dal laboratorio Architettura vernacolare fra tradizione e contemporaneità, organizzato nel 2022 e gestito dall’architetto Agostino Bossi, al quale hanno partecipato professori e studenti romeni e italiani. Da questo workshop è nato anche un volume che accompagna la mostra e funge come guida, ha concluso la nostra ospite.



    La mostra Case antiche.Case contemporanee rimarrà aperta presso la Galleria dell’Accademia di Romania in Roma fino al 28 maggio.




  • “Itinerari visivi” in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Itinerari visivi” in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Si intitola Itinerari visivi la mostra aperta dal 15 al 30 marzo presso la Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Avviato dall’Unione degli artisti visivi di Romania – filiale di Târgu Jiu, in collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, il Centro di ricerca, documentazione e promozione «Constantin Brâncuşi» di Târgu Jiu e il Centro per la conservazione e la promozione della cultura tradizionale della provincia di Gorj, il progetto intende far conoscere al pubblico italiano, specialmente a Venezia, l’arte romena contemporanea, e in particolare le più recenti e rilevanti creazioni degli artisti di Gorj, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.

    Il progetto è dedicato principalmente alla commemorazione del famoso scultore romeno Constantin Brâncuşi e alla valorizzazione del suo importante patrimonio culturale a Târgu Jiu. Il percorso della mostra è aperto dal maestro Mihai Ţopescu, curatore della mostra, membro di spicco della filiale di Târgu Jiu dell’Unione degli artisti visivi di Romania, che negli ultimi anni ha riscosso successo di pubblico e critica in importanti eventi a Venezia e in Europa.

    La mostra Itinerari visivi, un omaggio al grande Constantin Brâncuşi, a 66 anni dalla scomparsa, porta all’attenzione dei visitatori una visione d’insieme dell’arte nell’area di Gorj, tramite opere di pittura, grafica, scultura, arti decorative e fotografia. È un’importante manifestazione culturale quella che i creatori contemporanei di Târgu Jiu hanno portato a Venezia: le opere di questo gruppo evocano, in generale o in particolare, quella corrente specifica della cultura tradizionale romena che si avverte anche nell’arte di Brâncuşi. L’opera scultorea fondamentale di Brâncuşi a Târgu Jiu è per la maggior parte degli artisti esposti una fonte inesauribile di ispirazione e motivazione per l’atto creativo, sia ora che in futuro.

    Itinerari visivi raggruppa lavori di 22 artisti visivi della filiale di Târgu Jiu dell’Unione degli artisti visivi di Romania: Mihai Ţopescu, Gheorghe Plăveţi, Valer Neag, Vasile Fuiorea, Dragoş Bădiţa, Constantin Dobriţescu, Armand Landh, Georgiana Brandt, Daniel Semenescu, Iliana Gheorghiu, Florin Gheorghiu, Romana Ţopescu Trăistaru, Anca Maria Stănciulescu, Andreea Medar & Mălina Ionescu, Bogdan Epure, Dragoş-Radu Trăistaru, Cristina Cioplea, Laurenţiu Stoicu, Mariana Frătiţa, Cătălin Negrea, Pompiliu Ciolacu, precisano gli organizzatori.

  • “Colori dell’Italia”, il pittore George Păunescu in mostra a Venezia

    “Colori dell’Italia”, il pittore George Păunescu in mostra a Venezia

    Si intitola Colori dell’Italia la mostra dell’artista romeno George Păunescu, che sarà inaugurata l’11 febbraio, ore 17.00, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Fino al 23 febbraio, Il pubblico avrà modo di scoprire più di 20 dipinti recenti, creati dall’artista per questa occasione, prendendo lo spunto dai suoi viaggi di ricerca nel Bel Paese a Venezia, Milano, Firenze o Napoli, lungo gli oltre 25 anni di carriera, come ha spiegato dall’artista stesso in un collegamento con Radio Romania Internazionale. Per me, l’Italia è il secondo Paese, confessa il pittore.



    Membro dell’Unione degli Artisti Plastici di Romania dal 1996, George Păunescu ha conseguito nel 1994 la Laurea magistrale presso la Facoltà di Arti Decorative e Design, Sezione Arte murale, dell’Università Nazionale d’Arte di Bucarest. Dal 2000 al 2001 è stato borsista del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma, studiando la pittura murale dell’antichità classica, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nella sua scheda biografica. Nel 2009 ha conseguito il dottorato di ricerca in arti plastiche e decorative presso l’Università dell’Ovest di Timişoara. È esperto nel restauro d’arte di dipinti murali, riconosciuto dalla Commissione di Pittura del Patriarcato della Chiesa Ortodossa Romena.



    Lungo la sua carriera, ha coordinato anche cantieri di restauro di dipinti murali eseguiti in varie tecniche pittoriche. Ha estratto dipinti murali dalla chiesa ortodossa del villaggio di Vinţa, Comune di Lupşa, in provincia di Alba, edificio di culto prelevato in situ e ricostruito nello spazio espositivo all’aperto del Museo Astra di Sibiu, con tanto di reintegrazione della pittura murale interamente sottoposta al restauro conservativo, precisa ancora la fonte.



    Dal 1998 ha percorso le tappe della carriera universitaria, diventando professore associato presso la Facoltà di Teologia Ortodossa dell’Università di Bucarest, insegnando l’Arte Sacra. Ha esposto le sue opere in mostre personali e rassegne collettive nel Paese e all’estero e ha partecipato a numerosi convegni, rassegne e fiere d’arte contemporanea nazionali e internazionali. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Romania e all’estero, precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.




  • “3R: Ridurre – Riciclare – Riutilizzare”, in mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    “3R: Ridurre – Riciclare – Riutilizzare”, in mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    Lampade, sedie, tavolini da caffè, ma anche sandali, calzascarpe e persino un kimono sono solo alcuni oggetti o accessori presentati nella mostra 3CODESIGN/ 3R: Ridurre – Riciclare – Riutilizzare, inaugurata il 26 gennaio all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Tutto riciclato o realizzato con materiali e tecnologie sostenibili da designer e aziende italiane. Un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per raccontare questa nuova modalità del design italiano di lavorare in direzione della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la curatrice della mostra Silvana Annicchiarico.



    Da parte sua, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano, ha parlato del modo in cui anche questa iniziativa racconta al mondo cosa significa Vivere all’italiana. 3R: Ridurre – Riciclare – Riutilizzare, che ha già fatto tappa in tante città dell’Europa e dell’Asia, ma anche oltreoceano, a Washington e Toronto, si potrà visitare all’Istituto Italiano di Cultura fino al 26 febbraio, dopodichè partirà per la confinante Bulgaria, ha detto ancora la direttrice.



    La mostra dà voce all’esigenza di un ripensamento complessivo e radicale del modello produttivo incentrato sull’iper-sfruttamento delle risorse. Alla base c’è la necessità etica e ambientale di ripensare i processi produttivi in funzione delle generazioni future, come forma di responsabilità e condivisione, ha detto al vernissage l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, citato da un post su Facebook.




  • “Constantin Udroiu – l’artista di due culture”, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “Constantin Udroiu – l’artista di due culture”, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    Una mostra dedicata ad una personalità di spicco della diaspora romena in Italia celebra quest’anno la Festa della Cultura Nazionale all’Accademia di Romania in Roma. Il pubblico avrà modo di ammirare una selezione di dipinti su vetro e tela e incisioni appartenenti a Constantin Udroiu – l’artista di due culture, considerato dalla critica italiana un espressionista bizantino.



    La mostra, che sarà inaugurata il 13 gennaio, ore 17.30, presso la Galleria d’Arte dell’Accademia di Romania (Viale delle Belle Arti 110), è curata dalla professsoressa universitaria e nota romenista Luisa Valmarin, la consorte del compianto artista, nato nel 1930 e venuto a mancare nel 2014.



    Patrocinato dall’Ambasciata di Romania in Italia, il progetto ha come partener l’Associazione Nikopeia – Fucina d’Arte, l’Associazione Arte per la Valle e il Liceo Artistico Mario Festa Campanile di Melfi.



    Indetta per legge nel 2010, la Festa della Cultura Nazionale viene celebrata in Romania ogni anno il 15 gennaio, la data di nascita del poeta, drammaturgo, narratore e pubblicista Mihai Eminescu (1850-1889).



    Abbiamo pensato di riportare all’attenzione del pubblico questo artista complesso e molto dedicato al Paese di origine, ma anche a quello in cui ha saputo inserirsi e fare arte, ma anche scuola, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boșca-Mălin.



    L’ultima mostra dedicata a Constantin Udroiu era stata ospitata dalla prestigiosa istituzione nel 2010, in occasione dell’80/o anniversario dell’artista. Pittore, affrescatore, diffusore della cultura e della spiritualità romena, manifestata con i tratti dell’iconografia, con la tipologia bizantina, quindi un artista insolito per l’Italia che, però, l’Italia ha accolto già dagli anni ’70 a braccia aperte, aggiunge la nostra ospite.



    Le opere del maestro esposte nella mostra che rimarrà aperta fino al 15 febbraio, saranno accompagnate dai lavori artistici firmati da giovani talenti della Puglia e della Basilicata, vincitori del Premio Constantin Udroiu – I edizione, 2019, ha detto ancora la prof.ssa Oana Boșca-Mălin, auspicando che l’iniziativa del concorso sia portata avanti, insieme all’Associazione Nikopeia – Fucina d’Arte, all’Associazione Arte per la Valle e al Liceo Artistico Mario Festa Campanile di Melfi.



  • Cultura romena, fine anno ricco di eventi a Roma

    Cultura romena, fine anno ricco di eventi a Roma

    Si intitola “Stati danimo” la mostra darte contemporanea di Anca Boeriu, aperta fino al 29 dicembre allAccademia di Romania in Roma. Curato da Ana Negoiță, levento è organizzato dalla rappresentanza dellIstituto Culturale Romeno nella Capitale italiana in collaborazione con il Centro di Eccellenza nello Studio delle Immagini (CESI) dellUniversità di Bucarest e con la Galleria Galateca.



    Radio Romania Internazionale ne ha parlato con la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, la quale ha fatto ugualmente riferimento alle altre presenze culturali romene di portata che hanno segnato questo mese a Roma: Le Giornate del Cinema Romeno, svoltesi dall8 al 10 dicembre presso la Casa del Cinema, aperte dallambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, e dal ministro della Cultura, Lucian Romașcanu, e da una conferenza tenuta dal critico e storico cinematografico Manuela Cernat.



    Inoltre, il 7 dicembre, in occasione della messa in scena dello spettacolo “Riccardo III non sha da fare” di Matei Vişniec al Metis Teatro, la regista Alessia Oteri ha ricevuto dal ministro della Cultura romeno, Lucian Romaşcanu, un attestato di eccellenza come segno di alto riconoscimento ed apprezzamento per il contributo alla promozione della cultura romena in Italia.



    Infine, il 10 dicembre, la Basilica Santi XII Apostoli di Roma ha ospitato la VII edizione del Concerto di Natale “Le tradizioni attraverso gli occhi dei bambini”. Levento è stato organizzato dallAssociazione italiana “Insieme per lAthos-Onlus”, in partenariato con lAccademia di Romania in Roma, la Diocesi Ortodossa Romena dItalia e Radio Romania, con il patrocinio dellAmbasciata di Romania nella Repubblica Italiana, dellAmbasciata di Romania presso la Santa Sede e dellAmbasciata della Repubblica di Moldova in Italia, ha spiegato la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, rivolgendo a tutti i migliori auguri. Buon Natale e un 2023 più sereno!




  • Kantaje. De “la langue” aux oreilles all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Kantaje. De “la langue” aux oreilles all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Kantaje. De “la langue” aux oreilles” è il nuovo invito rivolto al pubblico dallartista Ştefania Becheanu e dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. La mostra darte contemporanea articolata in uninstallazione artistica ispirata principalmente al libro “Quant à je (Kantaje)” di Katalin Molnár, pubblicato nel 1996 presso leditrice parigina Éditions P.O.L, sarà inaugurata il 9 novembre, a partire dalle ore 17:00, nella Piccola Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di (Cannaregio 2212, 30121 Venezia), dove rimarrà aperta fino al 18 novembre.



    Ştefania Becheanu ha creato per questo evento unopera concepita appositamente, frutto della sua collaborazione con Giuseppe Sofo, ricercatore di lingua e traduzione francese dellUniversità Ca Foscari di Venezia, il quale ha raccontato lesperienza in un collegamento con Radio Romania Internazionale. Una presentazione congiunta si svolgerà il 17 novembre 2022 presso lAteneo veneziano.



  • “Come sono arrivato qui?” in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “Come sono arrivato qui?” in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “Cum am ajuns aici? /Come sono arrivato qui?/ How did I get here?”: una domanda trilingue alla quale tenta di rispondere lartista Vladimir Păun Vrapciu attraverso 16 lavori di pittura e grafica esposti dal 16 al 30 settembre nella Galleria dellAccademia di Romania in Roma.



    “Una mostra che torna ai temi legati alla pandemia, alla reclusione e alle riflessioni che, nellambito delle arti, così come in tutti gli ambiti della nostra realtà contemporanea, questo periodo ha costretto a fare”, spiega la vicedirettrice dellAccademia di Romania, Oana Boşca-Mălin, anticipando a Radio Romania Internazionale il vernissage che si terrà il 16 settembre, ore 18.00.



    “Lartista Vladimir Păun Vrapciu – pittore e architetto, si fa una domanda in tre lingue – romeno, italiano e inglese, come se triplicare questa domanda fosse, in realtà, un grido”, puntualizza la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, ricordando che il lavoro intitolato “24-25 Dicembre” è stato insignito di “The Best Artist” e del Premio speciale della Giuria internazionale della Biennale di Firenze.




  • Sulina – l’incontro tra il Danubio e il Ponto Eusino, in mostra a Venezia

    Sulina – l’incontro tra il Danubio e il Ponto Eusino, in mostra a Venezia

    Sulina – l’incontro tra il Danubio e il Ponto Eusino – Prospettive storiche e visionarie da scoprire dal 15 al 21 luglio nella Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in una mostra organizzata in collaborazione con l’Università di Architettura e Urbanistica Ion Mincu di Bucarest. Curata dalla prof.ssa Tana Nicoleta Lascu della stessa Università, la mostra, che sarà inaugurata il 15 luglio, ore 16:00, presenta 19 pannelli tra disegni documentari, schizzi, studi di architettura realizzati da studenti architetti, coordinati dai professori Codina Dușoiu, Marius Voica e Haytham Zeki dello stesso ateneo. Si tratta di una ricerca avviata nel 2010, nell’ambito di un workshop romeno-spagnolo, organizzato in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Madrid – Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid – ETSAM, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Tana Nicoleta Lascu.



    L’evento è organizzato in partenariato con l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, ANALOGIQUE, la Rete delle Università Europee per la Convenzione Europea del Paesaggio – UNISCAPE, il Ministero dell’Istruzione di Romania, il Collegio Tecnico di Architettura e Lavori Pubblici Ion N. Socolescu, la Facoltà di Architettura di Madrid – Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid – ETSAM.



    Inoltre, il 15 luglio dalle ore 16:00, sarà presentato anche il libro The Never Never Island – Ada Kaleh – Cyraunis, pubblicato presso l’Editrice Universitaria Ion Mincu, nell’ambito del progetto Strategie per l’architettura dei paesaggi delle isole – ricerca attraverso l’architettura e la progettazione del paesaggio (STARINS), diretto dalla stessa professoressa Tana Nicoleta Lascu. Gli editori del libro sono la prof.ssa Tana Nicoleta Lascu e ANALOGIQUE – Claudia Cosentino, Dario Felice e Antonio Rizzo. Al progetto STARINS hanno collaborato lo stesso ANALOGIQUE e i professori Nicolae Dinu e Codina Elena Dușoiu dell’Università di Architettura e Urbanistica Ion Mincu di Bucarest.



    Il volume riunisce gli studi sviluppati nell’ambito dei workshop W.A.Ve – 2021 – IUAV e Ada Kaleh – A Waterscape for Future, UAUIM, in collaborazione con la Rete delle Università Europee per la Convenzione Europea del Paesaggio – UNISCAPE, ha detto ancora la prof.ssa Tana Nicoleta Lascu che il 18 luglio terrà una masterclass per i dottorandi e gli studenti dell’Università di Architettura Ion Mincu di Bucarest e per gli studenti del Collegio Tecnico di Architettura Ion Socolescu, insieme ai prof. Codina Elena Dușoiu e Marius Voica.




  • “L’artista è assente”, Marius Tănăsescu in mostra all’Art Night Venezia

    “L’artista è assente”, Marius Tănăsescu in mostra all’Art Night Venezia

    L’artista è assente: è la proposta di Marius Tănăsescu per l’XI edizione dell’affascinante Art Night Venezia, in programma il 18 giugno. La mostra, inaugurata oggi, dalle ore 17:00, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che organizza l’evento in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari e il Comune di Venezia, è curata dallo storico dell’arte Horea Avram.



    Ospite a Radio Romania Internazionale, Marius Tănăsescu, artista visivo, critico e storico dell’arte romeno che vive tra Bucarest e Montreal, invita il pubblico a scoprire le opere che ha scelto di presentare nell’ambito della famosa rassegna e del loro filo conduttore. Si tratta di lavori della sua recente creazione.



    Le opere di Diego Velasquez, Andrea Mantegna, Robert Smithson, Henri Matisse, André Cadere o Gary Hill sono per la sua arte alcuni punti di partenza per una destinazione – cioè, risoluzione visiva e approccio interpretativo – sempre sorprendenti. Lavorando principalmente con video e tecniche miste bidimensionali, Marius Tănăsescu propone un’arte che dimostra altrettanto coerenza concettuale, un’eccellente articolazione visiva e una buona dose di intelligente ironia che assicura flessibilità di fronte a qualsiasi pubblico, spiega, da parte sua, il curatore Horea Avram nella presentazione della mostra.



  • “2+10”, il Liceo “Nicolae Tonitza” di Bucarest, in mostra a Venezia

    “2+10”, il Liceo “Nicolae Tonitza” di Bucarest, in mostra a Venezia

    Dal 25 maggio al 1 giugno, la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha ospitato la mostra di pittura 2+10, che ha avuto come protagonista la classe 2022 del Liceo d’arti figurative Nicolae Tonitza di Bucarest.



    Insieme ai lavori degli studenti Ioana-Antonia Ceparu, Matei Apati, Alexandra Păușeșcu, Cristian Florin Petre, Roxana Tanase, Andreea Sandu, Iustina Voicu, Adrian Bîlbîie, Beatrice Marinescu e Cosmin Marian Nicolae, la mostra ha presentato anche alcune opere dei professori Ioana Lavinia Streinu e Eusebio Spînu.



    Si tratta della prima esposizione pubblica realizzata dai giovani maturandi del Liceo Nicolae Tonitza, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Ioana Lavinia Streinu. Oggi, il 1 giugno, la festa dei ragazzi, questi giovanni artisti entrano nel mondo dei adulti, professionisti della pittura. È stato estremamente difficile scegliere le 10 opere perché l’intero progetto espositivo ne comprende 120, ma anche perché ogni studente aveva presentato una serie di 10 lavori in diverse tecniche, specifiche per la pittura da cavalletto, spiega la professoressa.



    Il Liceo Nicolae Tonitza è una delle più importanti scuole superiori d’arte sopravvissute oggi in Europa. Fondato 75 anni addietro, comprende l’intera gamma di dipartimenti di belle arti e arti decorative, ha un’equipe formata di artisti visivi professionisti, con un notevole record nella cattegoria a qui appartengono. Su di me ed Eusebio Spinu posso dirvi che abbiamo collaborato alla realizzazione di 6 mostre e abbiamo partecipato a molte altre mostre, saloni e simposi nazionali e internazionali. Eusebio Spinu è un ceramista, ma da sempre interessato alla pittura: ha avuto molte mostre personali sia di ceramica che di pittura, spiega ancora la professoressa Ioana Lavinia Streinu. Per me e per lui questa prima volta che esponiamo a Venezia ci onora e ringraziamo l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia per questa meravigliosa opportunità di esporre a Venezia e di conoscere questo speciale sito UNESCO, importantissimo per la storia delle arti. Ringraziamo l pubblico che abbia avuto il piacere di visitare la mostra e ringraziamo anche l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia per questa opportunità di essere al contatto con il pubblico italiano e di offrire ai nostri studenti una viva lezione di storia dell’arte. Grazie mille al prof. Grigore Arbore Popescu per il suo coinvolgimento in questo evento, ha concluso la prof.ssa Ioana Lavinia Streinu.



    Intitolata Rosa decadente, l’opera di Ioana Antonia Ceparu fa parte della serie Fluid, il cui concetto è la fluidità dei sentimenti umani, in linea con la fluidità di Venezia. Rosa deriva dal rosso veneziano; la composizione si riferisce al periodo di pandemia che abbiamo attraversato, all’agitazione e al conflitto interiore di ciascuno di noi, come ha spiegato lei stessa a Radio Romania Internazionale. Mentre le Maschere di Matei Apati suggeriscono la frammentazione emotiva di un individuo, sotto la pressione di preservare le apparenze sociali.



    L’opera Inizio, con la quale ho partecipato alla mostra, è anche l’inizio della mia presenza in una mostra fuori dal mio Paese. Si tratta di un’opera astratta, in cui si ritrovano gli elementi del linguaggio plastico studiati durante i 4 anni del liceo, ci dice, a sua volta, Petre Cristian Florin.



    Alexandra Păușescu ha partecipato alla mostra con un’opera della serie realizzata per l’esame di laurea, intitolata Ricordi, che ha come tema di partenza il concetto di viaggio, partendo dai ricordi e dalle emozioni vissute durante i viaggi fatti lungo il tempo. Venezia e la fonte di ispirazione per gli artisti di tutto il mondo, con la sua eccezionale architettura, luce ed energia, conclude la giovane artista, ringraziando, a nome di tutti i colleghi, i professori Ioana Lavinia Streinu ed Eusebio Spânu,e l’Istituto di Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.